Recupero del calore da cogenerazione - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Recupero del calore da cogenerazione

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Recupero del calore da cogenerazione

    Salve a tutti, sono ingegnere (strutturista e non impiantista purtroppo) in una ditta di costruzioni edili, che mi ha incaricato di valutare la fattibilità di un insediamento su terreno di proprietà, e in posizione oggettivamente favorevole, di una centrale di cogenerazione ad olio vegetale da 1 MW, senza (nota dolente) la certezza di riuscire a piazzare la parte di energia termica.
    Ho un quesito da sottoporre al forum.
    Premessa:
    essendo una materia non di mia competenza, mi sono documentato leggendo e chiedendo a chi ne sa più di me, ho parlato con colleghi, ho letto forum, siti, blog, ho contattato ditte che realizzano chiavi in mano impianti di questo tipo, mi sono fatto mandare business-plan, valanghe di business-plan ………………
    Alla fine il business-plan me lo sono fatto da solo e non è stato bello:
    - Cominciando ad inserire un prezzo dell’olio che anziché di 750 potrebbe diventare in pochissimi anni di 850 o 900 €/t,
    - passando poi ad ipotizzare un rendimento di sistema, peggiorativo nel corso degli anni (immagino che anche la migliore delle manutenzioni non riesca da eliminare un fisiologico decadimento dell’impianto, ma se sbaglio dite pure),
    - per finire con una tariffa omnicomprensiva a 0,28 che (gli intoppi burocratici sono sempre dietro l’angolo) potrebbe in alcuni casi o per brevi (lunghi?) periodi non venir riconosciuta per difetto di tracciabilità dell’olio,
    l’operazione diventa rischiosissima. Si potrebbe obiettare che sono stato troppo pessimista ma venendo dal settore dell’edilizia so cosa significa fare i conti senza l’oste (fra l’altro ho trascurato: i guasti imprevisti , gli intoppi che la burocrazia locale e nazionale studia ogni giorno per vessare il cittadino, le crisi internazionali, le speculazioni sulla produzione, un consumo del combustibile maggiore di quello dichiarato, la necessità di una guardiania diurna e notturna, le bugie dei tanti improvvisatori).
    Prima di cestinare il tutto e suggerire alla mia ditta di continuare a costruire edifici, volevo sapere qualcosa sulla possibilità di riutilizzare il calore dei fumi di combustione per produrre ulteriore energia elettrica (ho sentito parlare di rendimenti del 10-15%). So che le problematiche relative alla corrosione procurata da questi fumi sono sostanziose, so che gli scambiatori devono avere particolari caratteristiche vista la bassa pressione dei fumi ma non ho un quadro esaustivo del problema, il gioco vale la candela?. Qual ‘è ad oggi lo stato dell’arte? Ci sono già applicazioni funzionanti? E i risultati?
    Vi ringrazio sin d’ora per le risposte che vorrete darmi.
    Poiché so che nel forum ci sono anche consulenti e ditte installatrici e siccome non voglio essere vituperato inutilmente, se riterrete che l’argomento sia pregno di prezioso know how e vada trattato in separata sede contattatemi in MP, valuteremo ogni possibilità prima di rinunciare all’operazione.
    Grazie.

  • #2
    Per maggiori informazioni scrivimi, cercherò di essere breve e chiaro.
    ciao da Anselmo

    Commenta


    • #3
      Grazie Anselmo ti ho inviato MP

      Commenta

      Attendi un attimo...
      X