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Digestore anaeronico e co-digestore

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  • Digestore anaeronico e co-digestore

    Optando per un digestore anaerobico piuttosto che un co-digestore, come cambia orientativamente il numero di capi necessari a produrre la stessa quantità di energia?

    Ad esempio, per produrre 100 kWh da liquami con un sistema che sfrutta la sola digestione anaerobica avrei ovviamente bisogno di un tot di capi (numero orientativo).

    Se adesso uso un co-digestore, affiancando ai liquami ad esempio 10 ettari di coltura energetica, di quanto si riduce il numero di capi necessari a produrre liquame, considerato sempre il tetto di 100 kWh di energia da produrre?

    E' un calcolo orientativo che sto facendo ovviamente senza considerare molte variabili.

  • #2
    A grandi linee direi che con un allevamento di 300-350 vacche in lattazione si producono tra i 30 ed i 35 ton giorno di liquami raccolti con il sistema classico delle ruspette (il letame proveniente dall'allevamento delle manze è molto più variabile). Con tale numero riesci ad alimentare scarsi 100 kW/h mettendo come ipotesi una sostanza secca del liquame all' 8% ed una produzione di metano sul tal quale di 18 metri cubi.
    Se inserisci una decina di ettari in doppio raccolto (triticale+mais ma chiaramente ben irrigabili), supponendo una produzione di triticale di 300 q ettaro e una produzione di silomais di secondo raccolto di 400 q ettaro, riesci a togliere una ottantina di capi in lattazione.
    Alla base c'è la maggiore resa di metano della coltura rispetto alla resa di metano del liquame.
    Indicativamente: il silomais (33%s.s) ha una produzione potenziale di 110 metri cubi di metano sul tal quale mentre il liquame di 18 metri cubi sul tal quale.
    Sono conti molto spannometrici e non tengono conto dell'obbligo della direttiva nitrati. Con 10 ettari di terreno non si avrebbe una superficie sufficiente per "smaltire" il digestato in uscita dal processo.

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    • #3
      Originariamente inviato da gio-fish Visualizza il messaggio
      A grandi linee direi che con un allevamento di 300-350 vacche in lattazione si producono tra i 30 ed i 35 ton giorno di liquami raccolti con il sistema classico delle ruspette (il letame proveniente dall'allevamento delle manze è molto più variabile). Con tale numero riesci ad alimentare scarsi 100 kW/h mettendo come ipotesi una sostanza secca del liquame all' 8% ed una produzione di metano sul tal quale di 18 metri cubi.
      Se inserisci una decina di ettari in doppio raccolto (triticale+mais ma chiaramente ben irrigabili), supponendo una produzione di triticale di 300 q ettaro e una produzione di silomais di secondo raccolto di 400 q ettaro, riesci a togliere una ottantina di capi in lattazione.
      Alla base c'è la maggiore resa di metano della coltura rispetto alla resa di metano del liquame.
      Indicativamente: il silomais (33%s.s) ha una produzione potenziale di 110 metri cubi di metano sul tal quale mentre il liquame di 18 metri cubi sul tal quale.
      Sono conti molto spannometrici e non tengono conto dell'obbligo della direttiva nitrati. Con 10 ettari di terreno non si avrebbe una superficie sufficiente per "smaltire" il digestato in uscita dal processo.
      sei stato molto chiaro,
      grazie mille!!

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