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Apparato Focardi-Rossi

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  • brevetto Piantelli

    originariamente da Vettore;
    il brevetto Piantelli indubbiamente introduce tante "variabili e varianti" che credo riflettano da un lato un percorso sperimentale complesso, che ha portato ad esplorare diverse soluzioni (anche con sfumature minime una dall'altra), dall'altro la volontà di tenere aperte tutte le strade, ancorandole ad un brevetto, per possibili ricadute economiche!
    Ad ogni buon conto concordo sul fatto che quando si passa allo studio di fattibilità e progettazione di un "apparato sperimentale" , e soprattutto alla sua realizzazione, piccole variabili possono assumere un peso imprevisto...

    Per tornare al concreto, ho inviato ad un laboratorio chimico un elettrodo di Nichel che avevo sottoposto ad un ciclo di riscaldamento con Tmax di 465°C dopo averlo caricato di H in forma di idruri. Vi aggiornerò sui risultati...

    saluti e buon lavoro

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    • Originariamente inviato da piolos Visualizza il messaggio
      Per tornare al concreto, ho inviato ad un laboratorio chimico un elettrodo di Nichel che avevo sottoposto ad un ciclo di riscaldamento con Tmax di 465°C dopo averlo caricato di H in forma di idruri. Vi aggiornerò sui risultati...
      Prova molto interessante (anche perchè molto rapida e facilmente replicabile). Potresti fornire ulteriori dettagli? Per esempio per quanto tempo hai tenuto a 465°C il campione? A che pressione e in che atmosfera? E, cosa importante, hai prelevato un campione di controllo? Tipo tagliando via un pezzetto di campione prima di portarlo ad alta temperatura. Altrimenti anche se verranno fuori elementi estranei non saprai se sono dovuti a trasmutazioni o a contaminazione iniziale! A meno che non appaiano isotopi o elementi poco "naturali" ovviamente...

      Saluti!

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      • Alcune precisazioni in risposta a "Vettore"

        La lamina in oggetto è stata sottoposta a riscaldamento secondo i seguenti step:
        da T.amb a 400 °C in 45min; da 400 °C a 465 °C in 15min, poi raffreddamento naturale.
        Posso ipotizzare che il tempo di permanenza sopra i 400 °C sia stato di circa 30min. La lamina era inserita in un "sarcofago" di ceramica con volume interna di qualche cm3 (in pratica poco più della lamina stessa. La chiusura effettuata con un cuneo di ceramica e lana di roccia. NON E' POSSIBILE PENSARE AD UN ISOLAMENTO DALL'ATMOSFERA. L'eventuale sovrapressione di idrogeno poteva essere legato (se presente!), alla fuoriscita di idrogeno a seguito dell'avvio della destabilizzazione degli idruri (pressati all'interno della lamina, prima del riscaldamento).
        A temperature fino ad almeno 500°C il Nichel non ossida in modo pervasivo, il colore rimane giallo ottone e la resistenza elettrica di qualche ohm (con ossidazione corrispondente a 800°C si ariva es. a valori del Mohm)
        E' possibile pensare che la modesta ossidazione sia in parte dovuta alla fuoriscita di H che agirebbe come riducente?
        Le lamine trattate in questo modo presentano talvolta delle chiazze scure simili a bruciature!
        Del materiale impiegato ho ancora il relativo controcampione per eventuali analisi di controllo.
        A presto e saluti

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        • Originariamente inviato da piolos Visualizza il messaggio
          La lamina in oggetto è stata sottoposta a riscaldamento secondo i seguenti step:
          da T.amb a 400 °C in 45min; da 400 °C a 465 °C in 15min, poi raffreddamento naturale.
          Scusa una domanda, ma cosa succede se seguendo il ciclo che hai appena descritto si aggiunge una pressione di qualche bar?
          La carica forte è detta colore, per esprimere un'altra caratteristica fondamentale delle interazioni forti: i quark non si manifestano mai isolati, più si cerca di staccarli più il campo di forze si oppone fino a crearne di nuovi...

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          • Originariamente inviato da kyu2t Visualizza il messaggio
            Scusa una domanda, ma cosa succede se seguendo il ciclo che hai appena descritto si aggiunge una pressione di qualche bar?
            Non posso soddisfare la tua curiosità, perchè la lamina in oggetto è stata riscaldata non in modo "confinato" - poichè lo scopo primario era fornire una maggiore coesione all'insieme di particelle metalliche che la componevano [per poi usarla come elettrodo in cella elettrolitica]. In effetti questo trattamento è stato sufficiente per potere poi usare la lamina per diverse ore in soluzione alcalina con correnti di 3-4 A.
            Per potere capire cosa succedde con pressioni di qualche bar bisognerebbe inserire la lamina "banalmente" in un tubo di acciaio con una chiusura in grado di sopportare la pressione prevista. Se l'apparato sperimentale viene ulteriormente raffinato si arriva a qualcosa di simile alla oramai classica configurazione Nichel + Idrogeno in ambiente gassoso.
            Ovviamente ciò richiede una mole di lavoro compatibile con un "tempo pieno" più che con un "tempo libero"
            Comunque la prossima settimana il laboratorio mi ha promesso l'analisi della lamina che ho inviato. Cominciamo a vedere se c'è qualcosa di interessante.

            a presto

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            • Analisi chimica su piastrina Ni

              Faccio seguito al post precedente [n. 395 del 22-09-010] per fornire alcuni dati emersi dalla analisi della piastrina in oggetto:
              il laboratorio ha eseguito una analisi "XRF" sul volume complessivo della piastrina. In sintesi viene fuori:
              forte incremento di Na;
              presenza di Co (oltre 1%)
              presenza di Ta (quasi 0,2%)
              apparente incremento di Cu (siamo nell'ordine dei 70ppm)
              riduzione della presenza di K (rispetto all'originale introdotto in forma di K2O)

              N.B. al momento non posso essere più preciso e puntuale sulle eventuali anomalie, poichè devo avere ancora le analisi sui due elementi più abbondanti introdotti originariamente nella piastrina (Nichel e Titanio + idruri), e per ipotizzare il poteniziale surplus di Co e Cu (in particolare) ho fatto riferimento alle "schede tecniche" avute dal produttore di tali metalli in polvere.
              I materiali che ho introdotto in percentuali minime (ossidi, come Na, Ca, Al, K) li conosco meglio, e certamente Co, Cu e Ta sono presenti in pochi ppm

              Devo aggiungere che il crogiuolo chiuso di ceramica dove ho "riscaldato" la piastrina può contenere tracce di W e C (da precedenti usi). Si potrebbe pensare ad un cobalto originato da 59Ni e un 181Ta da 181W (a partire da 58Ni e 180W), ma 59Ni ha una semivita di 76000 anni e dunque il cobalto generato in 9 mesi (il tempo trascorso fra l'esperimento e l'analisi) sarebbe estremente ridotto. Inoltre 180W è un isotopo di W molto scarso e non sarebbe giustificata la grossa quantità di Ta trovata.

              Cosa ne pensate?
              Ho chiesto al laboratorio di cercare gli elementi più leggeri del Na (anche per capire che fine ha fatto il Litio che era presente nella composizione originaria).
              Bisogna avere un po' di pazienza soprattutto perchè l'analisi me la stanno facendo gratis!

              A presto

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              • caro Piolos,

                ti ringrazio anzitutto per la condivisione dei tuoi risultati.
                trovo molto interessanti le osservazioni che riporti. Mi colpisce in specialmodo l'aumento di Cobalto.
                Ad ogni modo, come fai notare, credo sia opportuno attendere l'analisi approfondita dei materiali di partenza.
                Posso chiederti perchè in un esperimento preliminare non ti sei limitato allo studio di un modello piü semplice come un idruro di nickel eventualmente dopato con metalli alcalini?
                in linea di principio ciö dovrebbe agevolare l'interpretazione dei risultati.....

                cordiali saluti

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                • Pioloso,
                  i risultati che riporti sono estremamente interessante se confermati: credo che non sia mai stata descritta un tipo di reazione LENR " allo stato solido", così semplice da realizzare. Niente plasma, niente ultrasuoni, niente elettricità, neinte energie o potenze fuori norma: soltanto una normalissima procedura di preparazione "chimica", facilmente riproducibile e controllabile, che però da origine a trasmutazioni!
                  Se questi risultati saranno confermati potrebbero essere oggetto di un articolo scentifico!

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                  • Risultati molto interessanti, complimenti.

                    A quale sequenza di processi (nello specifico) è stato sottoposto il campione di nichel?
                    Con quali elementi, nel processo di trattamento, ha avuto contatto?

                    Sarebbe interessante fare un confronto fra prima e dopo il trattamento e, se disponibili, confrontare le analisi dei campioni 'prima' e 'dopo', in una tabella sintetica, in modo che, eventuali curiosità possano balzare all'occhio.
                    ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                    • Analisi chimica su piastrina Ni -prima parte

                      Eccomi...cerco di rispondere sinteticamente ai precedenti interventi 397, 398, 399.

                      Il materiale sottoposto ad analisi era in origine una piastrina di 5gr di peso costituita principalmente da Nichel,Titanio e TiH2, con minori costituenti (decimi o centesimi di grammo), di K2O, Na2O, CaO, MgO, Al2O3, Fe2O3, LiH.
                      La piastrina è stata preparata con una tecnica del tipo "metallurgia delle polveri" cioè forte compressione dei costituenti iniziali e successivo riscaldamento a temperature di circa 500°C.
                      Piastrine con composizione variabile più o meno arricchite di ossidi alcalini e/o idruri (o prive completamente), sono state preparate con la stessa tecnica e con l'obbiettivo di impegarle come catodo in celle elettrolitiche tradizionali (prove che ho avuto tempo di fare solo un paio di volte).

                      E' estremamente probabile che il riscaldamento, anche se veloce, abbia in parte destabilizzato gli idruri con liberazione di H, in un ambiente fortemente confinato (ciò potrebbe forse essere la causa, SE CONFERMATE, di anomalie nelle concentrazioni di determinati elementi? - ovvero si può pensare ad un caricamento dall'interno di H, proveniente dal "serbatoio idruri della miscela originaria" invece che dall'esterno, cioè immettendo H2 in pressione a contatto con Ni?)

                      CONTINUO CON UNA SECONDA PARTE, A BREVE....

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                      • Analisi chimica su piastrina Ni -seconda parte

                        Continuo precedente intervento...

                        Il riscaldamento del materiale originario è avvenuto in ambiente certamente NON privo di ossigeno, ma l'ossidazione del Ni non è stata marcata come si nota invece quando la temperatura sale a 800-900°C;

                        Gli elementi introdotti volutamente nella miscela (oltre a Ni e Ti), K, Na, Ca, Al, Li;

                        elementi certamente presenti (e provenienti da Ni e Ti), Fe, Cr, Mn, P, Si, oltre a un corteo di elementi di medio peso fino a pesanti presenti in pochi ppm;

                        spiccano, come già detto, Co e Ta presenti nella analisi rispettivamente con concentrazioni superiori a 1% e circa 0,2%. La spiccata anomalia di Co si conserva sottraendo la possibile presenza originaria associata al Ni (cioè sottraendo la conc. massima ricavata dalla scheda tecnica del materiale). Vorrei far notare ancora la quasi assenza di di Niobio, che accompagna sempre Tantalio nei reticoli cristallini, avendo i due, raggi ionici quasi uguali;

                        potrebbe essere presente una anomalia positiva di Cu, ma dovremmo attendere l'analisi puntuale sul Ni e non utilizzare banalmente la scheda tecnica perchè l'anomalia è meno evidente;

                        evidente è infine l'anomalia positiva di Na e l'impoverimento di K.

                        Ad ogni buon conto cercherò di avere l'analisi su tutti gli ingredienti originari in modo da rendere "più certe" le eventuali anomalie, e in seconda battuta fare un controllo con altre piastrine simili che conservo in laboratorio.

                        saluti e buon lavoro

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                        • Ciao Piolos, veramente un bel lavoro, e se i risultati dal laboratorio di analisi sono quelli da te descitti, sarebbe un'altra prova della possibilità di fare delle trasmutazioni a bassa energia.
                          Una domanda, che proporzioni hai usato tra nichel e idruri e osidi?
                          Non era più semplice partire con il nichel e un idruro non so NaH o simili, tenedo una proporzione un atomo di nichel e un atomo di idrogeno?
                          complimenti per l'ottimo lavoro.
                          "Non date da mangiare ai troll"
                          http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                          • Originariamente inviato da piolos Visualizza il messaggio
                            Ad ogni buon conto cercherò di avere l'analisi su tutti gli ingredienti originari in modo da rendere "più certe" le eventuali anomalie, e in seconda battuta fare un controllo con altre piastrine simili che conservo in laboratorio.
                            Se posso suggerirti un "protocollo" che sia il più possibile corretto dal punto di vista scientifico e quindi riproducibile, direi che dovresti procedere come segue:

                            1) determinare con precisione gli ingredienti iniziali, in peso e composizione (quanti g di Ni e con che impurità, quanti g di idruro di x e con che grado di purezza, etc.);
                            2) a partire dagli stessi ingredienti e seguendo le stesse procedure, produrre assieme diverse piastrine;
                            3) conservare almeno un campione per ogni fase di lavorazione (questo può servire per capire se e dove ci sono contaminazioni o quando avvengono le trasmutazioni);
                            4) fare analizzare alcune piastrine che hanno subito il riscaldamento, e altre che non l'hanno subito;
                            5) confrontare i risultati.

                            In realtà, rileggendo i tuoi post ho notato che per produrre le piastrine applichi una forte compressione alle polveri. Non si può escludere che sia la compressione a innescare le trasmutazioni, e non il riscaldamento! Potrebbe trattarsi di una specie di reazione "piezonucleare"... Per questo può essere importante conservare campioni relativi anche alla fase precedente alla compressione.

                            Se l'analisi XRF dovesse mostrare ancora le anomalie, potrebbe essere utile fare qualche esame aggiuntivo e più dettagliato, come una spettrografia di massa.

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                            • Originariamente inviato da piolos Visualizza il messaggio
                              il laboratorio ha eseguito una analisi "XRF" sul volume complessivo della piastrina.
                              Ciao a tutti, amici vecchi e nuovi.
                              Permettetemi un brevissimo flash 'toccata e fuga', è un periodo che non riesco a seguirvi più tanto.

                              Attenzione,se l'anasili XRF rileva la composizione solo o prevalentemente a livello superficiale, la diversa concentrazione di alcuni elementi a seguito di riscaldamento ad alta temperatura potrebbe essere frutto di una migrazione degli atomi di impurità verso l'esterno, per un fenomeno chimicamente ben noto e sfruttato (per esempio per aumentare la purezza del silicio di grado elettronico).
                              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                              • Concordo con Elettrorik. Può trattarsi di semplice diffusione termica ma anche, visto che stiamo parlando di un elettrodo, di concomitante elettromigrazione.

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                                • Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
                                  Concordo con Elettrorik. Può trattarsi di semplice diffusione termica ma anche, visto che stiamo parlando di un elettrodo, di concomitante elettromigrazione.
                                  La possibilità di contaminazione o di imprecisione sui reagenti iniziali c'è ovviamente, ed è la principale cosa di cui accertarsi eseguendo di nuovo l'esperimento in condizioni più controllate. Non credo invece che si possa parlare di diffusione, perchè a 400°C per mezz'ora diffonde ben poco in un qualsiasi metallo, ne di elettromigrazione, visto che la piastrina non è stata sottoposta a correnti elettriche, ne di separazione tipo "floating zone" visto che il metallo dovrebbe fondere localmente e con dinamiche ben precise per verificarsi.
                                  C'è comunque un errore metodologico di fondo: Piolos misura l'incremento o il decremento di certi elementi rispetto alla composizione "stimata" o dichiarata dal produttore dei reagenti iniziali (Piolos, correggimi se sbaglio). Questo ovviamente lascia aperte molte possibilità alternative alle trasmutazione per spiegare la presenza di elementi estranei...

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                                  • Analisi chimica su piastrina Ni -terza parte

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                                    1] tutti i componenti inseriti nelle diverse piastrine preparate, sono stati pesati preventivamente con bilancia analitica;

                                    2] la proporzione fra Ni e H è nella piastrina in oggetto, di circa 9:1 - la scelta è stata imposta dai problemi emersi durante il confezionamento "a crudo" della piastrina stessa (cioè prima della sua sinterizzazione) - un contenuto maggiore di idruri rende difficile la formattazione sotto pressa. Lo stesso accade per gli ossidi introdotti e per il rapporto fra questi e Nichel. In altre parole, volendo utilizzare le piastrine come elettrodi in cella elettrolitica, è necessaria la non disgregazione con il trattamento meccanico (formatura in pressione) o termico. Ho dunque variato la proporzione dei componenti e verificato il comportamento in pressatura e in sinterizzazione arrivando a una proporzione abbastanza stretta fra i componenti;

                                    3] ho verificato presso il laboratorio chimico- mi è stato riferito che l'analisi è stata preceduta da macinazione della piastrina, l'analisi pertanto non è stata fatta sulla superficie originaria, ma sulla superficie di un materiale che dovrebbe essere stato reso omogeneo con la macinazione stessa;

                                    4] non conosco la potenziale efficacia dei fenomeni di elettromigrazione che potrebbero generarsi nelle condizioni sperimentali a cui piastrine simili a questa sono state sottoposte (tensione 6-24 V, corrente 0,5-3,5 A). Questa piastrina in particolare però NON è mai stata impiegata come elettrodo, cioè è stata preparata e conservata in laboratorio;

                                    5] la questione fondamentale, al momento resta il controllo sulla composizione chimica di tutte le materie prime introdotte nella piastrine, in particolare Ni e Ti, per verificare la presenza eventuale di elementi diversi, ben oltre le concentrazioni dichiarate dal fornitore.
                                    Ritengo sia indispensabile questo passo prima di potere "sciogliere la prognosi"

                                    Non mancherò di aggiornarvi quando avrò qualche dato in più.

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                                    • Analisi chimica su piastrina Ni -aggiornamenti

                                      Salve a tutti

                                      C'è voluto un po' di tempo ma alla fine sono riuscito ad avere l'analisi chimica dei componenti della piastrina elettrodica in oggetto.
                                      L'analisi è stata eseguita mediante XRF - dunque a partire da Na e fino ad U. Non ho dati per gli elementi leggeri, fra i quali l'unico sicuramente presente in origine il Litio. Vista la ridotta quantità introdotta nella miscela (meno di 1/500 rispetto al totale) e trattandosi di un reagente per analisi e dunque con elevato grado di purezza, ciò non dovrebbe modificare sostanzialmente i dati già ricavati.
                                      Allego una tabella con i rapporti fra le quantità elementali dopo e prima.
                                      Aspetto qualche vostro commento - in particolare in relazione alla forte anomalia di Cobalto.

                                      a presto
                                      File allegati

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                                      • Ciao piolos,

                                        ho letto con molta curiosità e grande interesse il resoconto analitico che hai postato. Oltre ai complimenti che asolutamente meriti per la passione e la costanza dimostrata, ti pongo alcune domande. Per capire.

                                        In precedenza hai scritto:

                                        Originariamente inviato da piolos Visualizza il messaggio
                                        il laboratorio ha eseguito una analisi "XRF" sul volume complessivo della piastrina. In sintesi viene fuori:
                                        forte incremento di Na;
                                        presenza di Co (oltre 1%)
                                        presenza di Ta (quasi 0,2%)
                                        apparente incremento di Cu (siamo nell'ordine dei 70ppm)
                                        riduzione della presenza di K (rispetto all'originale introdotto in forma di K2O) [...]

                                        [...] per ipotizzare il poteniziale surplus di Co e Cu (in particolare) ho fatto riferimento alle "schede tecniche" avute dal produttore di tali metalli in polvere.
                                        I materiali che ho introdotto in percentuali minime (ossidi, come Na, Ca, Al, K) li conosco meglio, e certamente Co, Cu e Ta sono presenti in pochi ppm [...]

                                        [...] il crogiuolo chiuso di ceramica dove ho "riscaldato" la piastrina può contenere tracce di W e C (da precedenti usi). [...]

                                        [...]Gli elementi introdotti volutamente nella miscela (oltre a Ni e Ti), K, Na, Ca, Al, Li;

                                        elementi certamente presenti (e provenienti da Ni e Ti), Fe, Cr, Mn, P, Si, oltre a un corteo di elementi di medio peso fino a pesanti presenti in pochi ppm; [...]

                                        spiccano, come già detto, Co e Ta presenti nella analisi rispettivamente con concentrazioni superiori a 1% e circa 0,2%. La spiccata anomalia di Co si conserva sottraendo la possibile presenza originaria associata al Ni (cioè sottraendo la conc. massima ricavata dalla scheda tecnica del materiale). Vorrei far notare ancora la quasi assenza di di Niobio, che accompagna sempre Tantalio nei reticoli cristallini, avendo i due, raggi ionici quasi uguali;

                                        [...] evidente è infine l'anomalia positiva di Na e l'impoverimento di K.
                                        Le osservazioni riportate in parte sembrano contraddire il report che hai allegato, o forse non si riferiscono allo stesso campione.

                                        Inoltre, sempre nel report, leggo 'RAPPORTI FRA LE QUANTITA' ASSOLUTE DEGLI ELEMENTI RISCONTRATI NELLA PIASTRINA DOPO TRATTAMENTO TERMICO - RISPETTO ALLA SOMMA DELLE QUANTITA' PRESENTI NEI COMPONENTI ORIGINALI'.
                                        Ciò significa che, quando hai preparato le piastrine con gli idrossidi alcalini (per gli idruri) hai pesato esattamente tutto ciò che hai introdotto? ANche quello che è volato via durante la formazione dell'elettrodo?

                                        Fammi sapere che alcuni dati (come il cobalto) sono impressionanti.

                                        ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                        • Analisi piastrina - precisazioni per Quantum

                                          Ciao Quantum...
                                          Cerco di sintetizzare... i valori di incremento/decremento originariamente ipotizzati si basavano sui dati di concentrazione dei vari elementi così come forniti dalle schede tecniche del fornitore degli elementi metallici utilizzati. Dunque si trattava di ipotesi da verificare, in particolare per gli elementi in traccia. Avendo ora a disposizione le analisi sui materiali utilizzati per preparare la piastrina, gli "andamenti" per i vari elementi sono parzialmente mutati.
                                          In effetti il Na ha una concentrazione non trascurabile sia in Ni che Ti (che rappresentano oltre il 97% della massa totale originaria), ciò non era leggibile sulle schede tecniche, ma emerge dalle analisi.
                                          Simile discorso può farsi per il Cu, che ha una concentrazione significativa in Ti, ma è presente per soli 5ppm in Ni.
                                          Il panorama non è cambiato per i valori del Co che nel Ni originario l'analisi da con conc. inferiore a 3 ppm e inferiore a 31ppm nel Ti e si confronta con oltre 1% nella piastrina post-sinterizzazione.
                                          Ho parlato di quantità e non di concentrazioni, poichè tutti i componenti della piastrina sono stati pesati prima della preparazione della stessa, e prima del ciclo di riscaldamento che ha subito. Quindi le concentrazioni dei vari elementi ricavate dalle analisi XRF sui materiali originali impiegati e i pesi originali, sono stati utilizzati per calcolare le quantità assolute introdotte.
                                          Per "ciò che manca" - non posso sapere se è "volato via" o meno durante il riscaldamento. Ho riscontrato che al termine del processo di confezionamento e riscaldamento della piastrina si ha una perdita in peso di poco più del 1% (valore medio su 6 piastrine di questo tipo) - (qualcosa si perde però nella preparazione meccanica della piastrine, che è un procedimento piuttosto delicato e certosino!)

                                          Spero al momento di essere stato esauriente;
                                          Ciao
                                          Piolos

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                                          • sono mesi che il blog è inattivo.... nel frattempo si è arrivati a dicembre 2010.
                                            data per la quale il Rossi prometteva il reattore da 1 MW,
                                            senza alcun dubbio la piü grande innovazione tecnologica e scientifica del secolo.
                                            sfortunatamente sembra, credo e temo che occorrerä attendere ancora per un pö.......

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                                            • [QUOTE=Tereftalico;119140815...senza alcun dubbio la piü grande innovazione tecnologica e scientifica del secolo....[/QUOTE]

                                              senza dubbio, son d' accordo
                                              ma intanto che fo,
                                              compro la caldaia nuova
                                              o spètto ancora un po'?

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                                              • Ciao ragazzi,
                                                Amir... compra pure la nuova caldaia... ci vorranno almeno 3 anni prima che qualcosa arrivi sul mercato. E, da quanto ne so io, non sarà certo per opera di Rossi-Focardi che al di la delle chiacchiere sono ancora parecchio indietro.
                                                Ma, per fortuna non sono gli unici a lavorarci su....
                                                Bye!
                                                Roy
                                                Essere realisti e fare l'impossibile

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                                                • Da Rossi promessa conferenza stampa entro gennaio 2011

                                                  Consentitemi di riportare quanto scritto dall'Ing. Andrea Rossi sul JONF il 30 novembre:

                                                  " I think I will be allowed to make a press conference: is not impossible within the end of the year, as I hoped, in any case within January 2011.
                                                  I hope in December 2010.
                                                  I promise within January 2011."
                                                  Luigi Versaggi P.

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                                                  • che gennaio prolifico.... rossi annuncia novità..... mammasat sconvolgerà il mondo più o meno nello stesso periodo.... scusate l'OT ma cos'ha gennaio 2011, che dicembre 2010 non aveva???? oltretutto è un pezzo che rossi la mena dicendo che "entro l'anno" saranno in grado di fornire la famosa "kill app" che dovrebbe tagliare la testa al toro producendo Mw su Mw a costo supercompetitivo....

                                                    rossi però ha già i "famosi precedenti" che non lo aiutano certo....

                                                    vabbè... aspettiamo gennaio 2011.

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                                                    • Analisi chimica su piastrina Ni -altri dati

                                                      Un saluto agli utenti...
                                                      Ritorno sull'argomento dei precedenti post relativi alla analisi chimica su una piastrina di nickel sottoposta ad "interazione con H"
                                                      Ho le analisi (sempre XRF a partire da Na), di altre due piastrine simili, con gli stessi componenti minori ma in proporzioni diverse. Sono denominate 5NT e 7NT - sono molto simili una con l'altra (le maggiori variazioni si hanno rispetto alla predente 11NT i cui dati ho già in passato postato).
                                                      Da notare ancora il forte incremento di Co e Ta, a cui si aggiunge ora Afnio.
                                                      Cosa ne pensate?
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                                                      • Ciao Pilos ottimo lavoro i valori sono impressionanti, hai anche fatto qualche misura calorimetrica?
                                                        Potresti per favore mettere la procedura che hai usato per formare le piastrine e che tipo di lavorazione le hai sottoposte?
                                                        Complimenti ancora sopprattutto per l'idea di precaricare il materiale con gli idruri
                                                        "Non date da mangiare ai troll"
                                                        http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                        • stiamo a vedere

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                                                          che rivincita, che storia, roba da farne un film.

                                                          o invece no? pochi giorni alla tanto attesa risposta


                                                          Originariamente inviato da Fraccanario Visualizza il messaggio
                                                          Consentitemi di riportare quanto scritto dall'Ing. Andrea Rossi sul JONF il 30 novembre:

                                                          " I think I will be allowed to make a press conference: is not impossible within the end of the year, as I hoped, in any case within January 2011.
                                                          I hope in December 2010.
                                                          I promise within January 2011."

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                                                          • Oggi invece:

                                                            Andrea Rossi
                                                            January 8th, 2011 at 9:32 AM
                                                            To all the Readers of the Journal Of Nuclear Physics:
                                                            On the 15th of January at 10 a.m. Leonardo Corporation will make a press conference with the presentation of the first module of the 1 MW plant in construction. At 9 a.m. will be published in the Comments the report and a video of the operation of the reactor. You all will be able to put any question in real time, getting answers in real time.
                                                            Warm Regards,
                                                            A.R.
                                                            ancora una settimana.
                                                            ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                                            • piastrine di Nickel - Risposta a "Gabrichan"

                                                              Ciao Gabrichan

                                                              Per quanto riguarda le tue richieste di chiarimenti (# 417)- (lavorazioni, misure calorimetriche)- ti riassumo quanto segue: ho utilizzato materiali in polvere con dimensioni da pochi micron a frazioni di mm, quindi anche superiori a 100 micron. I diversi componenti delle piastrine sono stati posizionati in layer regolari all'interno di uno stampino in acciaio temprato (per resistere alla pressatura) e poi il tutto è stato sottoposto a compressione monoassiale con valori max di 30.000 KPa. Le dimensioni della piastrine sono 36*10*2-3mm (lo spessore è variabile a seconda della quantità di materiale utilizzato, da 4 a 5 grammi). Successivamente ho proceduto ad un rapido riscaldamento con t max di 465 o 500°C all'interno di un forno a muffola e dunque in ambiente non privo di ossigeno. Non vi sono state altre lavorazioni meccaniche, chimiche ecc.
                                                              In passato ho usato qualcuna di queste piastrine come elettrodo in celle elettrolitiche (non quelle analizzate).
                                                              Non ho ancora effettuato misure calorimetriche durante il riscaldamento delle piastrine (l'attuale sistema impiegato non me lo consente), dovrei realizzare un sistema di riscaldamento ad hoc e di misura della energia in ingresso molto preciso. Ci sto pensando. In attesa di mettere a punto un sistema adeguato farò alcune misure grossolane (valutando la curva di raffreddamento di una di queste piastrine e confrontandola con una piastrina di pari peso ma "inerte").

                                                              Resta il problema [che mi pare affligga buona parte dei frequentatori di questo forum che si dedicano alla sperimentazione indipendente, per non dire casalinga], che la limitatezza delle risorse impegnabili, in termini di tempo ed economiche, rende estremamente lento il progredire della ricerca indipendente [sono andato a controllare la data delle prime piastrine che ho realizzato in questo modo e ho visto che erano di Ottobre 2008!].

                                                              In attesa di vedere le novità da oltre oceano (Rossi-Focardi), non posso non ribadire (per quanto scontato possa sembrare), il fatto che solo se si troverà il modo di organizzare un gruppo o team che focalizzerà il lavoro su uno o pochi progetti ritenuti validi, difficilmente si andrà oltre l'approccio iniziale entusiastico ma non conclusivo. Resto a disposizione e saluto cordialmente.
                                                              Piolos
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