Buongiorno, sono un nuovo utente del forum, saluti a tutti.
Avrei bisogno di un consiglio.
Mi trovo nella situazione di dover coibentare una casa in condominio, villetta a schiera terra-tetto, da escludere il cappotto esterno. Ripiegando per un rivestimento interno, devo fare i conti con la condensa interstiziale.
La struttura, nata nel 2002, è in cls e dovrebbe avere le tamponature in poroton.
La stratigrafia della parete, con la coibentazione, dovrebbe essere:
(dall'interno all'esterno):
1)pannello di cartongesso 12,5mm cond. term. 0,25W/m°K coeff. resist. vap. 34
2)lana di roccia 100mm cond. term. 0,035W/m°K coeff. resist. vap. 1
3)intonaco esistente 15mm cond. term. 0,7W/m°K coeff. resist. vap. 36
4)parete poroton 250mm cond. term. 0,2W/m°K coeff. resist. vap. 19
5)intonaco esistente 15mm cond. term. 0,7W/m°K coeff. resist. vap. 36
In inverno, la situazione peggiore si ha in gennaio:
- interno 18°C U.R. 70%
- esterno 5,8°C U.R. 85% (media giornaliera, dati climatici)
- formazione di condensa intersiziale di ben 2,4litri/mq/mese nell'interfaccia lana di roccia e vecchio intonaco (strati 2-3). INSOSTENIBILE.
Con l'inserimento di una barriera vapore, foglio di polietilene di 0,3mm, fra il cartongesso e la lana di roccia (strati 1-2), si evita questo problema.
La situazione più sfavorevole che si ha è la seguente:
- interno 18°C U.R. 70%
- esterno 5,8°C U.R. 85% (media giornaliera, dati climatici)
- temperatura superficiale parete interna 17,5°C U.R.=70%
Secondo il vostro parere, è accettabile questa seconda soluzione?
In estate, considerando di climatizzare l'ambiente, la presenza della barriera di vapore potrebbe creare condensa sulla faccia esterna?
Ringrazio tutti anticipatamente per le risposte.
Ciao, redef.
Avrei bisogno di un consiglio.
Mi trovo nella situazione di dover coibentare una casa in condominio, villetta a schiera terra-tetto, da escludere il cappotto esterno. Ripiegando per un rivestimento interno, devo fare i conti con la condensa interstiziale.
La struttura, nata nel 2002, è in cls e dovrebbe avere le tamponature in poroton.
La stratigrafia della parete, con la coibentazione, dovrebbe essere:
(dall'interno all'esterno):
1)pannello di cartongesso 12,5mm cond. term. 0,25W/m°K coeff. resist. vap. 34
2)lana di roccia 100mm cond. term. 0,035W/m°K coeff. resist. vap. 1
3)intonaco esistente 15mm cond. term. 0,7W/m°K coeff. resist. vap. 36
4)parete poroton 250mm cond. term. 0,2W/m°K coeff. resist. vap. 19
5)intonaco esistente 15mm cond. term. 0,7W/m°K coeff. resist. vap. 36
In inverno, la situazione peggiore si ha in gennaio:
- interno 18°C U.R. 70%
- esterno 5,8°C U.R. 85% (media giornaliera, dati climatici)
- formazione di condensa intersiziale di ben 2,4litri/mq/mese nell'interfaccia lana di roccia e vecchio intonaco (strati 2-3). INSOSTENIBILE.
Con l'inserimento di una barriera vapore, foglio di polietilene di 0,3mm, fra il cartongesso e la lana di roccia (strati 1-2), si evita questo problema.
La situazione più sfavorevole che si ha è la seguente:
- interno 18°C U.R. 70%
- esterno 5,8°C U.R. 85% (media giornaliera, dati climatici)
- temperatura superficiale parete interna 17,5°C U.R.=70%
Secondo il vostro parere, è accettabile questa seconda soluzione?
In estate, considerando di climatizzare l'ambiente, la presenza della barriera di vapore potrebbe creare condensa sulla faccia esterna?
Ringrazio tutti anticipatamente per le risposte.
Ciao, redef.
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