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Valutazione opere su immobile in ristrutturazione

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  • Valutazione opere su immobile in ristrutturazione

    buonasera a tutti, sono in fase di ristrutturazione di una porzione di cascinale piemontese (zona E) a verolengo (TO). nell'angolo sud-ovest della casa abbiamo un pozzo per l'acqua. la casa sorge in un terreno ricco d'acqua e ovviamente ci sono geometri e architetti e impresari edili che ci propongono solite soluzioni per migliorare l'efficienza energetica della casa con CAPPOTTI TERMICI, VESPAI AREATI, INFISSI NUOVI... ecc ecc il tutto senza nessun rilevamento riguardante trasmittanza muri, rilevamenti termici per umidità, studio dei ponti termici, verifica della presenza di un vespaio esistente, presenza di gas radon ecc ecc.
    quindi sono in cerca di un professionista ingegnere che possa valutarmi con una certa precisione cosa ho esattamente in casa e di quali opere necessita e che possa farmi una relazione dettagliata senza che mi deva vendere nulla. quale figura professionale dovrei cercare esattamente? grazie mille

  • #2
    Le parole “ristrutturazione” e “cascinale” messe insieme significano qualcosa che è sicuramente anni luce lontano da quelle che sono le prestazioni attese da un edificio del 2012 senza neanche bisogno di un sopralluogo e senza bisogno di nessun rilievo. Per cui avrai sicuramente bisogno di tutte quelle cose che hai citato, a meno che a te piaccia vivere in un cascinale come si faceva nel 1800.
    E magari avrai anche bisogno di fare una barriera contro la risalita di umidità nei muri vista la massiccia presenza di acqua nel terreno.

    Poi, se non hai nessuna fretta e soldi da spendere, basta che paghi un qualsiasi geometra od architetto non legato a nessuna impresa per eseguire un rilevo accurato comprensivo demolizioni di sondaggio per verificare le varie stratigrafie esistenti.

    Per il radon non c’è bisogno neanche del professionista, basta il kit di Altroconsumo, lo piazzi in un locale, attendi un anno, lo spedisci indietro e nel giro di poche settimane ti dicono quanto radon hai in casa. Poi, indipendentemente dal risultato ottenuto, il vespaio aerato lo fai comunque perché è obbligatorio per legge se no l’asl non ti da l’abitabilità!
    Ciao Antonio
    Nella recrudescenza che caratterizza l’agonia di ogni sistema, qui si pensa a un dopo imminente.

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    • #3
      ho provato a chiedere a geometri e qualche architetto, ma sono sprovvisti di un qualunque strumento di misura. il cascinale è stato ristrutturato 12 anni fa, e non mi piace l'idea di fare dei lavori così importanti senza sapere con certezza cosa ho attualmente e cosa mi rende in termini energetici. insomma sono d'accordo sul risparmio energetico e sull'efficienza, ma che sia ammortizzabile nel tempo. certo che se faccio fuori migliaia e migliaia di euro per risparmiare 100 euri l'anno in termini di energia consumata...lascerei perdere :-)

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      • #4
        Se il tuo obiettivo è solo il risparmio economico non ti conviene fare nulla: un edificio ristrutturato 12 anni fa non dovrebbe avere bisogno di nessun intervento.
        Se invece devi già intervenire sulle facciate perché l’intonaco si sta scrostando, o devi sostituire i serramenti perché sono svergoli e non tengono l’aria, o vuoi isolare il pavimento perché non ti piace avere i piedi freddi e le piastrelle che ci sono ti fanno schifo, puoi valutare, già che ci sei, di migliorare le prestazioni energetiche di ciò su cui intervieni. In quei casi la differenza economica tra isolare e non isolare è poca e il risultato in termini di riparmio energetico, miglioramento del confort e soddisfazione personale ripaga l'intervento.
        In sostanza, il solo risparmio economico a breve derivante dal risparmio energetico non ripaga in toto un intervento importante ma solo la differenza di costo tra il fare un intervento solo estetico ed uno energeticamente migliorativo.

        La conoscenza approfondita dell’edificio in cui si abita in modo da poter intervenire nel modo migliore è sicuramente importante, ma si ottiene abitandoci per un po’ di anni e non con strumenti di misura.
        Per esempio la comparsa di muffe negli spigoli della parete della camera ti potrà dire che c’è un ponte termico.
        Toccando il muro attorno ai serramenti in inverno ti potrai rendere conto di quanto sia fatto male il raccordo tra la finestra ed il muro.
        Camminando a piedi nudi vicino alle facciate perimetrali ti renderai conto se il pavimento è più freddo e quindi il solaio fa ponte termico.
        Una analisi del radon in ambiente ti potrà dire se il vespaio che c’è è fatto bene oppure no.

        Gli strumenti migliori per verificare una stratigrafia sono presenti in ogni casa e sono mazzetta, punta e metro. In un punto poco visibile di una camera che devi già tinteggiare fai un bel buco sulla parete esterna, vedi come è fatta e misura lo spessore dei vari strati.
        E fai lo stesso in un punto del pavimento del piano terra, magari spaccando una sola piastrella e verificando prima che chi ti ha venduto la casa ti abbia lasciato da qualche parte delle piastrelle di scorta.
        Con un paio d’ore di lavoro e senza spendere un euro avrai la certezza di come è fatta casa tua e potrai partire da dati sicuri per decidere cosa fare in futuro.

        Ciao Antonio
        Nella recrudescenza che caratterizza l’agonia di ogni sistema, qui si pensa a un dopo imminente.

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        • #5
          Beh, in realtà le misure strumentali possona aiutare eccome, non credo che nel 2012 mani e piedi siano i sensori migliori in circolazione...

          Ovviamente la termografia è meglio farla in pieno inverno, in questa stagione non dice molto.

          Però se la ristrutturazione di 12 anni fa è stata fatta ANCHE per il risparmio energetico qualche info dovresti trovarla, per es. dal progettista di allora e/o in comune.

          La figura professionale l'hai descritta tu stesso, un ing o architetto che lavori nel settore meglio se con provata esperienza in interventi di riqualificazione energetica.
          Per avere una prima idea anche la certificazione, o meglio una diagnosi energetica fatta bene, può aiutare.
          I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
          https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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          • #6
            anche io non mi fido per nulla delle mie sensazioni, però ribadisco che un architetto o geometra NON ABBIANO le strumentazioni adeguate a questi rilevamenti. credevo ci potessero essere altre figure professionali più specifiche. :-( non mi piace proprio l'idea di considerare opere così rilevanti senza uno studio dettagliato di cosa ho attualmente. purtroppo bucare i muri per vedere cosa ho sotto non è sufficiente anche perchè lo so già...
            per la questione vespaio areato con igloo, in zona da me le nuove costruzioni NON CE LI HANNO. sono vespai senza igloo. quelle meno recenti non ne parliamo. sto diventando davvero scettico in materia :-(

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            • #7
              allora forse non capisco cosa cerchi...

              La strumentazione, se ti riferisci a termocamere e simili, non ce l'hanno tutti perchè se non sei uno specialista la usi poco. Comunque non danno risultati quantitativi ma qualitativi, magari per risolvere problemi specifici o per convincere un'assemblea condominiale, un'immagine a colori fa tanta scena...

              La diagnosi si basa anche e soprattutto sui consumi storici. Se ci abiti già e sai di consumare 6-700 euro l'anno per il riscaldamento non puoi aspettarti certo di risparmiarne 1000 l'anno... viceversa se i consumi sono alti, visto che sei in ballo, conviene intervenire anche sulle dispersioni (e sull'impianto, magari).

              E poi come detto da polianto il confort a volte non ha prezzo (quasi...)
              I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
              https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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              • #8
                spiego brevemente: abbiamo comprato casa a novembre 2011. una porzione di cascinale piemontese in zona E. visto che abbiamo un annetto di tempo prima di andarci a vivere, pensavamo a migliorare l'efficienza energetica della casa. ovviamente non sappiamo cosa consuma, ed è per questo che volevamo capire indicativamente con l'ausilio di strumentazioni professionali cosa disperde la casa e come si può migliorare.
                analizzare le bolette precedenti ahimè non posso farlo come non posso sapere tante altre cose senza che ci vada a vivere dentro per un pò di anni.
                il punto è che se ci vado a vivere dentro, non è che mi metto a rifare le facciate e vespai. quindi sono ad un binario morto dove nel dubbio non si può fare nulla.
                cmq hai centrato il problema: cerco uno SPECIALISTA! (come lo hai chiamato tu :-) )

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                • #9
                  Beh la ricerca dello specialista non penso sia così difficile, in internet o pagine gialle e simili...

                  Poi sai che è stato ristrutturato... immagino sia stato anche abitato! Niente info dai proprietari precedenti<' es non dico consumi dettagliati, ma almeno una lettura finale del contatore (se era scaldato a metano) da dividere per gli anni di uso... il nome dell'impresa che ha fatto i lavori...
                  Prova anche a chiedere in comune la Legge 10, avresti un'idea delle stratigrafie impiegate nella ristrutturazione e di cosa hanno fatto.
                  E poi dipende dallo stato dell'immobile. Se devi rifare i pavimenti è ragionevole pensare di isolare il pavimento a meno che non sia già stato fatto (e bene) 12 anni fa.
                  Se gli infissi sono stati cambiati 12 anni fa e quindi sono già a doppi vetri, magari non i soliti 4-9-4, la convenienza economica a cambiarli non c'è, aspetta che siano rovinati.
                  Se sui muri non sono stati fatti interventi, un cappotto ci vorrebbe senz'altro...
                  I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                  https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                  • #10
                    certo che è stato abitato, solo che il vecchio proprietario e mancato, quindi non riuscirei a reperire nulla se non la legge 10. per il metano niente in quanto c'è il GPL e l'impianto è nuovissimo. per quanto riguarda i doppi vetri cosa sono i "soliti 4-9-4"? per il cappotto invece non ho capito una cosa:
                    ho una casa che sorge su un terreno ricco di acqua. purtroppo si manifestano su 2 muri esterni fenomeni di umidità di risalita. se ho capito bene ci sono cappotti fatti con materiali sintetici che svolgono una funzione e altri cappotti con materiali traspiranti (tipo sughero) e intonaci traspiranti che aiutano a far "respirare" il muro. ci sono esperienze in merito per la seconda tipologia di cappotto?

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                    • #11
                      del cappotto si parla altrove, riguardo ai vetri 4-9-4 sono gli spessori di lastra esterna-intercapedine-lastra interna; è il classico doppio vetro che si usava qualche anno fa, ora hanno spessori maggiori, riempimento a gas, trattamenti basso-emissivi.

                      Valutarne la sostituzione non è proprio facile, dipende anche da quanti infissi hai in rapporto alla superficie di muro, però in generale il tempo di rientro è lungo. Sicuramente farei prima il cappotto se il muro è in mattoni e gli infissi sono a doppio vetro
                      I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                      https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                      • #12
                        ok grazie mille. allora mi sa che ho quei doppi vetri. :-)
                        per il cappotto ho delle perplessità espresse qui

                        http://www.energeticambiente.it/sistemi-passivi/14721679-cappotto-rivestimento-qui-tutte-le-domande-e-dubbi-31.html

                        c
                        he ne pensi?

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                        • #13
                          eingel, metti almeno qualche foto....

                          non lavoro nell'edilizia, ma se risale umidità credo ci sarà da fare un vespaio esterno e/o altri interventi.

                          Per gli infissi misura (calibro o facendo attenzione alla precisione con un righello) lo spessore dell'anta e la rientranza dei vetri, così ricavi lo spessore di telaio e lastre+intercapedine.

                          Per i muri sei sicuro siano in mattoni pieni? Altrimenti smonta una griglia di areazione o qualcosa del genere

                          E poi prova a chiedere in comune la legge10 come detto.

                          Qui puoi trovare consigli ma non sostituire un bravo tecnico che segua i lavori, più che altro avere opinioni sulle varie ipotesi prospettate o che hai in mente tu.
                          I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                          https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                          • #14
                            sicuramente ho i mattoni pieni :-) e per i doppi vetri ho già risolto. per il resto mi è stato proposto da vari geometri e architetti le solite soluzioni
                            - vespaio areato
                            - cappotto
                            sembrano soluzioni banali, ma di fronte a certe mie perplessità girano intorno al discorso senza darmi una risposta chiara. seconda cosa che non tollero è che dovrei fare da cavia a certe nuove tecnologie tutto basandosi su dati alla carta e senza nessuna esperienza applicata... ovviamente non ci sto. e volevo una fonte alternativa di notizie :-) tutto qui. domani faccio le foto ai 2 muri con muffa.

                            cmq non so cosa intendi per VESPAIO AREATO ESTERNO :-) che io sappia sono tutti interni all'abitazione...
                            cmq grazie a te e Polianto che mi state dando dei consigli, o almeno aiutarmi in questo calvario

                            intanto se qualcuno conosce tecnici PREPARATI ed esperti a torino e dintorni, mi faccia sapere :-)

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                            • #15
                              ci provo:

                              Risultato della ricerca immagini di Google per http://www.edilportale.com/csmartnews/immagini/2201_08.jpg

                              p
                              er quel che ne so i muri esterni vengono resi 'impermeabili con una guaina e meglio se c'è anche un vespaio che tenga il terreno staccato
                              Ultima modifica di richiurci; 17-06-2012, 19:56.
                              I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
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                              • #16
                                Il tuo problema principale, comune a tutti gli edifici in mattoni pieni di una certa età, è l’umidità da risalita capillare nel muro. Una volta scavavano un fosso e iniziavano a costruire il muro direttamente dal fondo del fosso, però così facendo l’umidità del terreno risale per capillarità nel muro, causando muffe e a seguire il distaccamento dell’intonaco.
                                Ora sotto ai muri si usa mettere una striscia di guaina che impedisce la risalita dell’umidità.
                                I modi per risolvere il problema sono 3, a seconda della gravità della situazione.
                                A - Se il terreno è ben drenante l’umidità a ridosso del muro è data dalla pioggia che cade vicino alla casa, per cui la soluzione del link di Riccardo è perfetta: si scava fino al piede del muro, si intonaca, si impermeabilizza il lato verticale esterno del muro, si riempie il buco fatto prima con materiale drenante (il vespaio esterno) e l’ideale a questo punto è fare un bel marciapiede perimetrale in cemento o pietra inclinato verso l’esterno della casa. Il costo è significativo e sconvolgi il giardino, ma il risultato di solito è buono.
                                B – Se il terreno è poco drenante (argilla) o la casa è su un pendio il problema è dato dalla pioggia che cade lontano dalla casa e si infiltra nel terreno e ristagna. In quel caso una soluzione adatta sono le infiltrazioni di resina nel muro: Sistema di pregiate resine silaniche ed iniettori pronti all’uso idoneo alla realizzazione di barriera chimica contro l’umidità di risalita
                                Si può anche fare da sé, ma ci sono ditte specializzate che lo fanno meglio. Il risultato è ottimo ma non certo, se nel muro ci sono corpi estranei (sassi, falci, etc, una volta nei muri mettevano tutto quello che capitava a tiro!) potrebbe essere necessario ripetere il procedimento in alcuni punti.
                                C – Se il terreno è una palude si fa come a Venezia: si taglia il muro in orizzontale da parte a parte con un disco diamantato e si infila nella fessura una guaina impermeabile. La soluzione è definitiva ma un bel po’ costosa.

                                In tutti e tre i casi prima di fare un cappotto esterno, che ti consiglio a prescindere ma che puoi fare anche dopo che sarai entrato in casa, e meglio aspettare una stagione per verificare di aver risolto effettivamente il problema umidità.

                                Ciao Antonio
                                Nella recrudescenza che caratterizza l’agonia di ogni sistema, qui si pensa a un dopo imminente.

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