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interveniamo sugli elettrodi

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  • So che quello in figura è un classico voltametro di Hofmann (inventato nel 1866); per precisione è una figura che ho copiato e incollato da wikipedia. Sul mio post ho precisato pure che avevo consapevolezza che si stava parlando di altre strade; il fatto che dal voltametro si produca idrogeno e ossigeno in maniera separata mi sembra interessante se applicato a un motore a scoppio dove quello che interessa maggiormente per la combustione è l'idrogeno (visto che il comburente ossigeno è di per se presente nell'aria).Non conosco la capacità di produzione di tale cella mi sono solo permesso di porre all'attenzione di tutti un'altra possibilità magari qualcuno può trovarla interessante e avendone la possibilità possa sperimentare.
    Le equazioni di elettrochimica non le uso da dieci anni da quando cioè ho dato all'università gli esami di chimica generale e chimica fisica; ultimamente sono stato più impegnato con la biologia molecolare e il DNA-cloning perciò ammetto che per le reazioni red-ox e l'equazione di Nernst mi occorrerebbe una bella rinfrescata ma non penso di aver detto grandi stupidaggini...!!!
    "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
    Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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    • Dear Gabry and other friends
      puoi provare con due minuscoli elettrodi trattati con grafene prima di concepire una vasca a celle multiple e confutarne la reazione su banco,
      tenendo in debito conto le forme d'onda la loro frequenza ed il duty cicle
      trasmessi con la registrazione del ricevuto con un differenziale ad alto guadagno, in cui come ben sai, l'onda ricevuta deve essere il più simile
      possibile all'onda trasmessa per constatare una buona efficienza degli elettrodi anche se, come si fa spesso, per ovviare a cose più complesse
      è sempre buono il metodo della bottiglia rovesciata per constatare la
      produttività ma non l'efficienza degli elettrodi. Mannadillo scusami pensavo che "Ispettore" fosse diretto a me quando dissi a Gabri: "occio occio siamo sotto tiro". OK mi sono sbagliato, ho capito anch'io adesso
      che eri riferito ad altri. Merovino col voltametro feci una cazzata diversi
      anni fa gonfiai un palloncino con idrogeno della grandezza d'una mela e
      diedi fuoco con una canna ed un batufolo di cotone a debita distanza di notte in giardino. Il farto dell'esplosione mi provocò almeno per i 3 giorni successivi stitichezza e secchezza delle fauci. Non mi cimenterò più con un voltametro. Come ti diceva Mannadillo e come diciamo noi da sempre
      l'hho è una cosa ben diversa dall'Idrogeno. Ha detto bene Mannadillo che io Gabri ed altri non immettiamo catalizzatori basici nella vasca idrolitica, poichè abbiamo constatato che l'acqua da acida tende a divenire fortemente basica in un breve spazio temporale producendo residui immiscibili sugli elettrodi ed in sospenzione con la conseguenza di vanificare l'efficienza, forte assorbimento di corrente e forte riscaldamento della stessa acqua nell'elettrolisi in fase liquida e quindi di
      vapori caldi e non freddi in seconda fase elettrolittica dove come giustamente diceva Mannadillo si procede ad una ionizzazione tramite
      faretti e laser ultravioletti ed aria ionizzata, per cui il vapore freddo, passando induttivamente attraverso altri elettrodi preposti per la fase gassosa ionizzata (quindi ad altissima conduttività) commuta in grosse quantità di hho, insperabili ed inaspettate ad oggi seguendo il percorso
      fisico tradizionale a cui non s'è tolto niente, semmai si è aggiunto molto.
      Certo, non siamo nel momento di poter formulare dei postulati e, men che mai delle leggi sentenziali per cui X=Y=Z+X. Al momento non ci poniamo il
      problema e, per la verità non ce lo ponevamo nemmeno prima, anche perchè, i dati che acquisiamo non hanno un andamento lineare su cui
      basarci per emettere sentenze irrevocabili. Le cause e gli effetti si traducono per ora nei sensi conosciuti e gli altri? Intanto mettiamo a punto profiquamente i sensi che conosciamo ed il frutto delle esperienze
      conseguite. Porre delle basi, credo non sia meno sustantivante che formulare delle tesi di certezze temporali. Mannadillo se hai ben capito come vanno costruiti gli elettrodi a chiocciola poichè l'ho spiegato detagliatamente, non avresti detto buffolonicamente di concepirli ad uovo ehehehehehe. Bravo apprezzo. La differenza Mannadillo fra una cella avvolta a chiocciola ed una a piastre è che si offre in una sola cella il corrispettivo superficiale di 50 o 100 elettrodi 5x5 a seconda della lunghezza del lamierino impiegato che poi non va messo liscio come da fabbrica bensì leggermente scartavetrato con carta finissima (00 va benissimo) che ne moltiplica la superficie esposta quindi l'efficienza.
      La mia idea? utilizzare un polmone a bassa pressione come quello delle
      bombole a butano per mandare nel carburatore direttamente del gas HHO+benzina emulsionati e gassificati. Non è detto che possa funzionare. Se funziona mi venite ancora a dire che l'hho può sviluppare
      solo più potenza senza risparmio? io vi dico già ora: nessuna potenza aliena riscontrata molto risparmio energetico nel gruppo elettrogeno, confermo in pieno. Regards.

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      • Caro shardanaelettronica mi permetto di dire che cotanta esplosione che tu descrivi se imbrigliata all'interno dei cilindri di una delle nostre auto potrebbe fare girare il motore che è una bellezza!!! Come temevo si sfiora di nuovo il tema: HHO o idrogeno? Al di là che in miei post precedenti lasciai cadere il discorso vertente su hho implosivo o eslposivo e l'eventuale appliccazione ad un motore a scoppio, dico la mia sul discorso HHO. Premetto che nella mia carriera di ricercatore ho l'onore di veder comparire il mio nome in una rivista molto prestigiosa a livello mondiale in campo medico per la pubblicazione di un paper alcuni anni fà,la rivista è il New England Journal Medicine valutazione di impact factor circa 40( una buona rivista a livello internazionale ha in media 18-20); non lo dico per pavoneggiarmi ma per accreditare il fatto che so bene cosa significa scrivere un paper scientifico. Arrivo all'HHO . Seguendo il forum ho capito che una prova molto accreditata per i sostenitori dell HHO è il paper di Chris Eckman " Plasma Orbital Expansion of the Electrons in Water".
        Mi permetto di sollevare alcune obiezioni alla pubblicazione.
        Primo non si capisce bene che rivista sia NPA.
        Secondo il paper non rispetta le canoniche parti di una pubblicazione scientifica Abstract, Materials and Methods, Result, Discussion. Soprattutto mancano i materiali e metodi che sono l'esatta descizione di quello che si fa in lab per permettere a chiunque di ripetere ( e convalidare) l'esperienza come un nostro illustre compatriota,Galileo Galilei, ci insegnò nel '600 istituendo il metodo scientifico; il paper infatti mostra un grafico con dei picchi di spettrografia di massa fatto su un campione di "gas brown" ma in quali condizioni? Lo spettrometro di massa non è mica un asciugacapelli che lo accendi e decidi se avere aria fredda calda o caldissima....e ancora lo stesso grafico viene interpretato in maniera.... non so come dire.....i picchi predominanti infatti rappresentano idrogeno gassoso biatomico (i picchi sono due per la presenza di isotopo nel campione) e ossigeno gassoso biatomico e acqua allo stato di vapore....
        Mi fermo quà ma potrei continuare.
        Non voglio sminuire il lavoro di nessuno questo sia ben chiaro; metto solo a disposizione le mie esperienze a tutti invitando a prendere sempre ogni informazione con il beneficio del dubbio e cercando sempre la strada della RIPRODUCIBILITA' per ogni dato conseguito nel proprio lab con i propri esperimenti dico ciò perchè più volte ho letto nei vostri post che la cosa vi sembra così, il fatto per me è cosà......una scoperta deve valere per tutti e quindi non può essere soggettiva! 2+2 deve fare 4 nei lab di tutti voi non può fare da qualcuno 3 da qualcun altro 5....buon lavoro a tutti voi vi ammiro per la passione e l'impegno che ci mettete
        Matteo
        "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
        Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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        • Originariamente inviato da merovino Visualizza il messaggio
          il paper di Chris Eckman " Plasma Orbital Expansion of the Electrons in Water".
          Mi permetto di sollevare alcune obiezioni alla pubblicazione.
          Senza contare che l'autore è un undergraduate student, equivalente a un nostro studente della triennale. In genere, nelle pubblicazioni appaiono almeno PhD student, cioè studenti di dottorato e quest'ultimi raramente a prima firma o addirittura a firma singola!
          Ma la cosa che mi fa accapponare la pelle è che in tale paper
          http://freeenergynews.com/Directory/...s_in_Water.pdf
          si dice che l'acqua ha la sua configurazione elettronica fino all'orbitale n=2 (del modello di Bohr), testualmente Poiché normalmente l'acqua è all'interno del guscio n=2, [...] . Ma dico, ma scherziamo, vero?
          Ultima modifica di BesselKn; 12-10-2010, 18:13.

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          • Primo non si capisce bene che rivista sia NPA.
            infatti è una associazione:
            NPA Principles - Natural Philosophy Alliance

            si dice che l'acqua ha la sua configurazione elettronica fino all'orbitale n=2
            per esattezza dice:

            4. Energy in Brown’s Gas


            Because water normally is within the N=2 shell, it needs a lot
            of energy to move up and would rather break down into
            Hydrogen and Oxygen then move up.

            However Brown’s Gas
            may be moving up a level and storing the extra electrons in the
            N=3 orbital. Each gap holds a large amount of energy.

            The electron density also makes it appear to still be in the
            range of water, not O2 or H2 or O or H
            , since none of them seem
            to give right answers mathematically for the electron densities.
            However Brown’s Gas does. It is a unique relatively unknown
            structure of water.
            Ultima modifica di clatom; 12-10-2010, 23:56.

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            • La configurazione elettronica dell'ossigeno elementare, come singolo atomo è, risolvendo la funzione d'onda e applicando i principi di esclusione di Pauli, la seguente

              1s2 ??
              2s2??2 p2 ?? 2p1 ?2p1 ?

              il che significa che ha il primo livello (n=1) di orbitali 1s pieno con due elettroni secondo il principio di eclusione di Pauli (esso dalla risoluzione della funzione d'onda risulta avere un solo orbitali sferico);
              Il secondo livello di orbitali (n=2) ha l'orbitale 2s pieno con due elettroni secondo il principio di eclusione di Pauli poi la funzione d'onda ci dice per n=2 sono previsti altri 3 orbitali di tipo p che hanno la forma di un otto allungato e sono orientati secondo gli assi x,y,z dello spazio di questi uno è pieno con due elettroni gli altri due hanno un elettrone ciascuno sempre secondo l principio di Pauli.
              Quando l’ossigeno reagisce con altri atomi significa che lui, avendo due orbitali con un solo elettrone, cerca l’interazione con elettroni di altri elementi per poter riempire e raggiungere così l’ottetto configurazione stabile; nel caso in questione l’ossigeno arriverà con altri due elettroni ad avere la configurazione esterna del neon gas nobile e notoriamente inerte proprio perché al livello più esterno gli orbitali sono tutti pieni.
              Quando l’ossigeno va a formare l’acqua mette in compartecipazione i sui due elettroni spaiati (unpairs) con l’unico elettrone che ha l’idrogeno così quest’ ultimo raggiunge la configurazione dell’elio (stabili) e l’ossigeno come già detto quella del neon. Per mettere in compartecipazione gli elettroni l’ossigeno ibrida gli orbitali del livello n=2 e si forma un orbitale di tipo

              sp3

              che sono 4 orbitali che vanno a formare un tetraedro dove due di questi sono pieni con due elettroni e gli altri due sono in compartecipazione con l’idrogeno a formare un orbitale di legame di tipo sigma.
              Fin qui la teoria.
              Quando Eckman dice che alcuni elettroni vanno al livello n=3 con che esperimenti lo dimostra? Dove sono i protocolli coi quali io posso RIPETERE le sue esperienze e convincermi come San Tommaso fece quando infilò le dita sulle ferite di nostro Signore Gesù? Egli scrive” since none of them seem to give right answers mathematically for the electron densities. However Brown’s Gas does. It is a unique relatively unknown structure of water.”
              Allora io dico…. Sembra?!!! Sulla base di quali operazioni matematiche Ossigeno Idrogeno non danno la giusta risposta e su quali invece il gas Brown la da? Perché lo dice lui? E’ come dire” il risultato è 4 “ ma non dice come ci è arrivato a 4!! Forse facendo 2+2? ok allora concordo. Ma se ci è arrivato facendo 2+3 allora mi permetto di dissentire!
              Poi non scendendo nell’interpretazione dei picchi che a mio avviso non hanno niente di strano come ho già detto nel precedente post la questione mi dà l’idea che si inventa una teoria dove non c’è niente da inventare. Ribadisco quali sono le condizioni in cui si è eseguita la spettrometria di massa?
              Quel pdf non è ne un paper scientifico ne tanto meno una review a mio avviso
              "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
              Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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              • Ciao Merovino, forse il tuo interlocutore vuole dire che l'acqua è in molte forme diverse, una semplice materia che può presentarsi sotto forma di liquido, gas, ghiaccio, vapore, vapore freddo, nebbia..., e questo dipende da come sono esposti o orbitanti gli elettroni dei due componenti o come ruotano o come si attraggono o si respingono ecc. ecc..
                E' chiaro che tutto ciò deve essere dimostrato scientificamente, altrimenti si tratta solo di teorie.
                E' anche vero che bisogna cercare di trovare le giuste teorie e trovare le giuste dimostrazioni.

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                • Ciao Shardana, meno male che il soffitto di casa mia è abbastanza alto hehehe..., almeno quando salto non ci vado a sbattere.....
                  Ho procurato un elevatore di tensione 12-24V cc per alimentare le cialde ultrasoniche. Non mi resta che installare qualche lampada a led ad ultravioletti e completo l'impianto.

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                  • Salve wfcross,
                    Per trovare le teorie giuste, avendo cura di dimostrarle in maniera corretta, occorre partire dai dati che si hanno a disposizione; da qui l’intelligenza umano fa scaturire il processo creativo che da origine a nuove scoperte. Quindi in genere le teorie si teorizzano (gioco di parole non proprio felice) per spiegare fenomeni dei quali abbiamo i dati. A volte queste teorie vengono formulate per gradi attraverso innumerevoli rielaborazioni facendo ricorso a molti esperimenti che spesso sono fallimenti e che quindi con la loro negatività ci escludono una strada nella miriade delle strade possibili, fino a trovare quella giusta; altre volte per salti, per veri e propri lampi di genio. Celebre esempio è rappresentato dal chimico tedesco Kekulè il quale era alle prese con la spiegazione della struttura del benzene che mostrava delle incongruenze tra i dati sperimentali e le teorie esistenti al tempo visto che le formule di risonanza nessuno le aveva ancora scoperte: esso stesso ci racconta come scoprì tale struttura:
                    “Ero seduto intento a scrivere, ma il lavoro non progrediva; i miei pensieri erano altrove. Girai la sedia verso il camino e mi appisolai. Di nuovo gli atomi giocavano di fronte ai miei occhi (…). Il mio occhio mentale, reso più acuto da questa ripetuta visione, era ora in grado di distinguere strutture più grandi di multiforme conformazione; lunghe file talvolta sistemate più strettamente, tutte sinuose e ricurve come il moto di un serpente. Ma guarda! Che cos’è? Uno dei serpenti aveva afferrato la sua stessa coda, e la forma girava beffardamente davanti ai miei occhi. Come per un lampo improvviso mi risvegliai e passai il resto della notte a elaborare la mia ipotesi.”
                    Se l’acqua è allo stato gassoso liquido oppure solido non dipende dagli orbitali; lo stato della materia non dipende da legami di tipo covalente in cui c’è sovrapposizione di orbitali e compartecipazione di elettroni ma bensì da interazione fra molecola e molecola, nel caso dell’acqua la struttura della molecola e le caratteristiche degli atomi che la compongono fanno si che sia presente un forte dipolo elettrico che è responsabile di creare interazione elettrostatiche con altre molecole, i così detti legami ponti H, questo tipo di legami non ha niente a che vedere con gli orbitali e sono molto più deboli di un legame ti tipo covalente che si instaura fra orbitale e orbitale di atomi. Per ultimo pensare al classico modello di atomo in cui c’è un nucleo di protoni e neutroni con gli elettroni che vi orbitano attorno come satelliti non è proprio….esatto!! la teoria degli orbitali ci insegna che si individuano aree dove è massima la probabilità di trovare l’elettrone. Gli orbitali si sviluppano in tre dimensioni nello spazio e al loro interno abbiamo probabilità massima di trovare l’elettrone ma non la certezza. Le loro forme variano con i levelli energetici e sono descritte dalla funzione d’onda.
                    Ciao a tutti Matteo
                    "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
                    Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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                    • Originariamente inviato da shardanaelettronica Visualizza il messaggio
                      Come ti diceva Mannadillo e come diciamo noi da sempre
                      l'hho è una cosa ben diversa dall'Idrogeno. Ha detto bene Mannadillo che io Gabri ed altri non immettiamo catalizzatori basici nella vasca idrolitica, poichè abbiamo constatato che l'acqua da acida tende a divenire fortemente basica in un breve spazio temporale ...
                      E' lo stesso "effetto" che si ottiene immettondo acqua calda in un congelatore ...congela più in fretta quella più calda rispetto ad un acqua a temperatura ambiente ...
                      il dito medio di Galileo

                      "che sempre l' ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte"

                      damn the soul of your dead ancestors

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                      • Originariamente inviato da mannadillo Visualizza il messaggio
                        congela più in fretta quella più calda rispetto ad un acqua a temperatura ambiente ...
                        Fammi capire, prendo due vaschette per i cubetti di ghiaccio, riempo la prima di acqua calda (50°C va bene o serve più calda ancora?) e la seconda di acqua del rubinetto (10-15°C), le metto nel freezer e ottengo i miei cubetti di ghiaccio prima dalla vaschetta calda?

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                        • Paradosso?

                          Questa cosa l' ho letta anche io, si chiama "Effetto Mpemba" e se fai "acqua calda congelatore"--->cerca con google lo trovi.
                          Non capisco però che analogia ci veda mannadillo con la cella di shardana...
                          ciao

                          Commenta


                          • Originariamente inviato da amir Visualizza il messaggio
                            Non capisco però che analogia ci veda mannadillo con la cella di shardana...
                            ciao
                            Se avessi letto il libro aqua ... la capiresti ...forse.
                            il dito medio di Galileo

                            "che sempre l' ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte"

                            damn the soul of your dead ancestors

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                            • Non capisco però che analogia ci veda mannadillo con la cella di shardana...
                              Ciao, forse intendeva questo:

                              Tutto sembra dipendere dalle impurità dell'acqua. James Brownridge, della State University di New York, crede che la casualità sia il punto cardine. Negli ultimi 10 anni ha eseguito numerosi esperimenti che coinvolgono l'effetto Mpemba, e sembra aver scoperto le prove che nel congelamento dell'acqua calda intervenga quello che viene definito "super-raffreddamento".

                              "L'acqua difficilmente congela a 0°C. Di solito diventa super-fredda, ed inizia a congelare a temperature più basse." sostiene Brownridge. Il punto di congelamento dipende dalle impurità presenti nell'acqua, che rallentano la formazione di cristalli di ghiaccio. L'acqua può contenere diversi tipi di impurità, da particelle di polvere a batteri, e tutti influiscono sul punto di congelamento.

                              Brownridge inizia con due campioni di acqua alla stessa temperatura, 20°C, e li congela in un freezer. Un campione congela prima, probabilmente perchè il suo mix casuale di impurità gli dona un punto di congelamento più alto.
                              A questo punto, il campione con il più alto punto di congelamento viene selezionato per essere riscaldato a 80°C, mentre l'altro viene lasciato a temperatura ambiente.

                              Il risultato è che l'acqua calda, all'interno del freezer, si congela più rapidamente di quella fredda, con un punto di congelamento di oltre 5°C più alto.
                              Sembra che più la differenza di temperatura sia elevata tra il campione ed il suo ambiente (il freezer), più il congelamento diventa veloce. Il campione di acqua calda raggiunge più velocemente il suo punto di congelamento (-2°C) dell'acqua fredda (-7°C).
                              fonte: Perchè l'acqua calda congela prima di quella fredda

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                              • Perchè congeli devono formarsi i cubetti di ghiaccio completi, non un rivestimento superficiale. Un'ulteriore causa potrebbe esser quella che l'evaporazione dell'acqua induce un raffreddamento. Per fortuna è una prova che posso fare facilmente... e la farò oggi.

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                                • Purtroppo in quel tipo di articoli, parascientifici, ci sono un sacco di imprecisioni scientifiche dettate probabilmente dall'ingnoranza di chi li scrive.

                                  Si parla tanto di caldo e freddo... di prima e dopo.
                                  A metà articolo finalmente scopriamo che per acqua calda si intende acqua a 80°C.
                                  Sul "prima e dopo" però restano molti dubbi, si parla di tempo cronometrato o solamente di punto di congelamento?
                                  Ovviamente chi scrive quegli articoli non sa nemmeno cosa sia un "flusso di calore" o la quantità di energia da sottrarre all'acqua per farla congelare....

                                  Altra imprecisione.... si parla di "punto di congelamento" e di acqua congelata che ovviamente sono due cose ben diverse.
                                  Ciò che non è veramente specificato è:

                                  Acqua calda:
                                  parto da 80°C ed arrivo al punto di congelamento di -2°C (che secondo le esperienze riportate è più alto di quello dell'acqua fredda... e ci crediamo) in "X1" minuti, eseguendo un salto di 82°C con una energia scambiata "Y1" , a questo punto inizio a vedere i primi cristalli di ghiaccio e dopo altri "Z1" minuti TUTTA la massa di acqua si è trasformata in solida.

                                  Acqua fredda:
                                  parto da 20°C ed arrivo a -7°C (ammettiamo che sia una temperatura accettabile per l'acqua comune) in "X2" minuti, eseguendo un salto di 27°C con una energia scambiata "Y2", e dopo "Z2" minuti tutta l'acqua sarà solida.

                                  Secondo voi, per l'autore dell'articolo, quali delle seguenti equazioni è vera?

                                  1) L'Acqua calda arriva prima al punto di congelamento, quindi:
                                  • tempo: X1 minore di X2
                                  • energia scambiata: Y1 minore di Y2

                                  2) L'Acqua calda si congela prima in totale:
                                  • tempo: X1+Z1 minore di X2+Z2

                                  3) L'Acqua calda impega meno tempo a congelarsi (dopo il punto di congelamento)
                                  • Z1 minore di Z2

                                  Lascio a voi le considerazioni sui flussi di calore nei sudetti casi.
                                  Ma "se" il fenomeno citato in realtà si riferisce semplicemente ai due diversi punti di congelamento, allora è sbagliato parlare di "congelarsi prima".


                                  Ciao

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                                  • Discussione interessante ma completamente OT andrebbe spostata in una discussione a parte....
                                    Ciao Endi è la prima volta che leggo che proverai a replicare un esperimento... comunque a logica la stessa quantità di acqua a 80°C dovrebbe impiegare più tempo dell'acqua a 10-15°C a congelarsi, ma in pratica credo entrino in gioco altre condizioni che non solo la quantita di calore accumulata.
                                    1) Il ghiaccio ha una conducibilità termica maggiore dell'acqua
                                    '+' e quindi assorbe e disperde più velocemente il calore.
                                    2) L'acqua calda ha un volume leggermente maggiore dell'acqua fredda e quindi più vicino al volume del ghiaccio..
                                    3) La probabilità statistica che la molecola si trovi nella giusta posizione perchè cristallicci in chiaccio è più alta proprio perchè la velocità di queste è in media più alta.
                                    Comunque Endy rendici noti i rusulatati delle tue prove Grazie.
                                    "Non date da mangiare ai troll"
                                    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                    • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                                      1) Il ghiaccio ha una conducibilità termica maggiore dell'acqua
                                      '+' e quindi assorbe e disperde più velocemente il calore.
                                      2) L'acqua calda ha un volume leggermente maggiore dell'acqua fredda e quindi più vicino al volume del ghiaccio..
                                      3) La probabilità statistica che la molecola si trovi nella giusta posizione perchè cristallicci in chiaccio è più alta proprio perchè la velocità di queste è in media più alta.
                                      Scusa se contesto!

                                      1) se il ghiaccio ha una conducibilità termica maggiore, non importa,
                                      infatti ne l'acqua a 20° ne quella a 80° si trovano allo stato solido per disperdere più velocemente il calore!

                                      2)il volume specifico dell'acqua non basta per fare il ghiaccio, perchè la quantità di energia posseduta è estremamente diversa e comunque anche l'acqua che proviene da 80° deve transitare per le temperature più basse cambiando la propria densità manmano che diminuisce la temperatura! (non crederai che si possa andare da 80° a -20 senza passare dal via??? )

                                      3) la posizione delle molecole è veramente ininfluente... anzi visto che le molecole si muovono molto più velocemente per i moti convettivi dovrebbe essere un peggioramento.

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                                      • Originariamente inviato da jowind Visualizza il messaggio
                                        Scusa se contesto!
                                        Scusato

                                        Originariamente inviato da jowind Visualizza il messaggio
                                        1) se il ghiaccio ha una conducibilità termica maggiore, non importa,
                                        infatti ne l'acqua a 20° ne quella a 80° si trovano allo stato solido per disperdere più velocemente il calore!
                                        Si ma nell'acqua a 80° sulla superfice si congela prima.
                                        Originariamente inviato da jowind Visualizza il messaggio
                                        2)il volume specifico dell'acqua non basta per fare il ghiaccio, perchè la quantità di energia posseduta è estremamente diversa e comunque anche l'acqua che proviene da 80° deve transitare per le temperature più basse cambiando la propria densità manmano che diminuisce la temperatura! (non crederai che si possa andare da 80° a -20 senza passare dal via??? )
                                        La temperatura in un fluido è un valore meddio, e quindi anche ad 80° protresti trovare molecole cha hanno una velocità e quindi una temperatura più fassa, abbastanza per congelarsi, poi la temperatura è sempre stato un accelleratore di reazioni chimiche e quindi per assurdo anche accellerare il congelamento.

                                        Originariamente inviato da jowind Visualizza il messaggio
                                        3) la posizione delle molecole è veramente ininfluente... anzi visto che le molecole si muovono molto più velocemente per i moti convettivi dovrebbe essere un peggioramento.
                                        No anzi ipotizzando che il ghiaccio si stia gia formando proprio il moto convettivo può aiutare la dispersione del calore.

                                        Comunque farò delle prove anche io, e potresti farle anche tu vista la semplicità della cosa.

                                        Ciao.
                                        "Non date da mangiare ai troll"
                                        http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                        • Dear Wfcross ehehehehhe
                                          nel mio immaginifico, dopo aver sentito la tua telefonata di immensa soddisfazione per la cella a chiocciola, ho pensato potessi infrangerti
                                          il cranio contro il trave, ipotesi remota ma, idiomatica ahahahah. Ho pronto per te del materiale che potrebbe tornarti utile per la dry che
                                          stai realizzando, appena si liberano un po le poste. Grazie Wfcross.
                                          Vedete amici come si acquiscono le idee, io leggo ed applico, ho apprezzato gli studi di Merovino ed il fuorionda sul ghiaccio, un suggerimento che parrebbe obsoleto e privo di contestualità. Vi dico
                                          che son in procinto di realizzare sperimentalmente degli elettrodi di
                                          lastre di ghiaccio e polvere di alluminio già da me prodotta. Ad onor di logica, degli elettrodi così concepiti si sciolgono subito se non trovano
                                          un'ambiente idoneo a mantenerli integri interagendo con acqua prossima
                                          a ghiacciare. Lessi qualche tempo fa "alluminio e ghiaccio i propulsori per viaggi interstellari", affascinante per noi umani. Difficilmente realizzabili
                                          sulla superficie terrestre, nello spazio probabilmente elettrodi di tal fatta
                                          possono anche metallizzare e reagire in perpetuo. Merovino insegna che
                                          certe reazioni chimiche irrealizzabili sulla superficie terrestre danno responsi fisici e chimici nello spazio. Tuttavia ragazzi, proponiamoci di sperimentare seppur per un minuto due elettrodi di ghiaccio e polvere
                                          micronizzata d'alluminio con un supporto di due lastre di alluminio. ATTENTI!!!!! predisponete prima della verifica gli strumenti di acquisizione
                                          dei dati che interessano l'esperimento poichè potrebbe durare un minuto
                                          come anche pochi secondi, in questo caso è interessante la temperatura
                                          dell'acqua nella quale son immersi questi elettrodi di ghiaccio e allumina
                                          che tendono a disintegrarsi in tempi molto brevi per cui, le visure analitiche devono essere impostate a priori con saggezza. Cosa voglio
                                          misurare? cosa voglio sapere? che strumenti di verifica ho? Approntare
                                          tutti gli strumenti di cui si dispone prima d'effettuare un'esperimento la cui materializzazione si concreta in un tempo, prevedibilmente, breve
                                          o brevissimo. Questo, Merovino, in primis lo capisce. Non posso fare un
                                          esperimento senza sapere cosa voglio conoscere, per cui occorre allarmare tutti i sensi e tutti gli strumenti analitici a monte dell'esperimento e non a valle situazione desueta che porta a niente
                                          di conoscitivo. Kind regards.

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                                          • Japanese company lays claim to world's cheapest hydrogen production process

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                                            • Dear Zedemel
                                              credo tu abbia confuso un po la circostanza ma non te ne faccio ammenda in nessun caso, il link da te postato è interessante ma si riferisce all'accumulo di idrogeno in idruri di alluminio e magnesio. Dò atto che tutto è buono per la conoscenza ma, esula dal riferimento agli elettrodi e dall'hho su cui si congettura. E' invece interessante che tu Zedemel, persona fisica e giuridica sia interessato all'argomento ed al
                                              repentino svolgersi delle congetture che da un po di tempo cerchiamo
                                              di scambiarci fra di noi, non certo per retrocedere ma, per avanzare.
                                              Grazie a tutti. Regards.

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                                              • Dear friends
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                                                dell'esperimento gli strumenti di verifica elettronici e biologici a seconda
                                                di ciò che desiderate conoscere, poichè l'esperimento può durare una frazione di secondo impercetttibile per i nostri sensi per cotanta immediatezza ma agli strumenti non sfugge niente registrano anche i miracoli che si possono verificare in una frazione di secondo appunto.
                                                Fra le tante cose da non fare è esporre a fiamme le polveri metalliche
                                                micronizzate poichè, sopprattutto le polveri di alluminio di palladio e di titanio e di tanti altri metalli che anche ad una naturale umidità accumulano tanto idrogeno che possono esplodere al contatto di una fiamma. Ne so qualcosa io che nonostante un elmetto delle SS ed una corazza di guardia svizzera mi son bruciacchiato il ciuffo e le sopraciglia
                                                nel tentativo di fondere delle pepite di palladio puro acquistato in Canada
                                                diversi anni fa. In quella circostanza oltre al farto provai anche umiliazione da parte di mia moglie che pensava mi fossi ossigenato i peli
                                                per vezzo mascolino di divenire biondo. Non mi credette sulle giustificazioni della bruciatura se non dopo avermi scrollato le palline di
                                                cheratina bruciacchiata. Abituata a vedermi sempre moro, improvviosamente mi vede biondo a tratti, una certa perplessità gli soppravvenne compresi i sospetti di occulte amanti o di soppraggiunta
                                                finocchiaggine. Le donne son fantastiche nel congetturare l'insidia imminente poichè credo che se una donna ama il proprio uomo gli misura
                                                e registra costantemente i supini cambiamenti. E' vero e palese che mia
                                                moglie è completamente estranea e disinformata dei miei esperimenti in quanto a mia discriminazione ne informo solo gli amici incontrati nel forum, poichè specifico, cosa potrei dire a una donna i cui interessi son animati da altre congetture esulanti dalle mie? Le donne son un bene inalienabile. Io per il resto, son molto sensibile al fascino femminile seppur discrimino le donne tonte in cui non annovero la mia stupenda moglie pensionata da tecnica di laboratorio ospedaliero che nel contempo
                                                gestiva una parafarmacia espertissima in effetti collaterali e reazioni
                                                chimiche endogene da assunzione di farmaci. Di hho la mia donna non sa
                                                niente mentre io so moltissimo del suo ex lavoro appreso con la curiosità
                                                di sempre. Kind regards.

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                                                • Ragazzi torniamo agli elettrodi che son la parte significativa delle nostre idiozie. Gabrichan mio grande amico e persona informatissima sui fatti, di grande intelligenza e comportamento istrionico, ha realizzato una dry cell
                                                  con venti o più elettrodi in acciaio inox 316 L il migliore essenzialmente per il suo contenuto in molibdeno che non si presta ad alcuna corruzione
                                                  in tempi brevi. Io ho una cella con 46 piastre di molibdeno purissimo che
                                                  acquistai in Israele come ebbi modo di farvi sapere a tempo debito. Bene,
                                                  lo sai anche tu Gabri che le piastre con idoneo PWM come quello da noi conosciuto con alimentatore a 3 volt di ammorbidimento e poi il bombardamento vero e proprio col pwm è generoso di produzione. Lorenz ci ha insegnato tanto seppur esplicitamente, quelli che intuirono
                                                  che Lorenz per l'idrolisi si servisse di due alimentazioni distinte 3 e 12 volt lo intuimmo io e Gianfranco. Con Gianfranco ne parlai a suo tempo. Gianfranco espertissimo elettronico, mio punto di riferimento, non parlò
                                                  di questo stratagemma interessantissimo di Lorenz o forse Gianfranco ne
                                                  parlò ma non venne colto come spesso capita in un forum dove si mischia il sacro col profano. Io colsi quel particolare non specificativo di Lorenz e ne informai con dovizia particolare l'utenza forumistica con i 3 volt tensione di ammorbidimento inventata da Lorenz a cui va tutta la nostra stima e simpatia. In effetti Lorenz durante le nostre interlocuzioni telefoniche non negò mai la doppia alimentazione idrolitica ma neppure
                                                  mi diede soddisfazione od approvazione di quanto io e Gianfranco avevamo scoperto del suo successo che è reale e non fittizio. Ed è pronto
                                                  a dimostrarlo al mondo. Di Lorenz mi sfuggono molteplici cose oltre alla considerazione che è un bell'uomo molto dinamico amabile come persona un gran padre di famiglia di educazione singolare che penso tutti abbiano
                                                  notato nonostante gli strascichi iracondi di Lorenz stesso che ha comunicato a me in primis una grande umanità. Son devoto veramente
                                                  a Lorenzo per quello che ci ha insegnato nella sua durezza caratteriale,
                                                  del resto come diceva un'antica saggezza "Il popolo è puttano ed ama gli uomini forti" I leccesi pugliesi come i sardi infondono grande coraggio alla popolazione tutta. Ho vissuto 3 mesi a Lecce che oggi mi paiono un secolo, ho trovato in quella benedetta terra gente orgogliosa e saggia non meno dei miei avi di stirpe shardano etrusca. Con l'occhio del poi i pugliesi son tutti come Lorenzo una popolazione italiana amabilissima ed intelligente. Regards.

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                                                  • Perchè qualcuno in grado "elettronico" no apre una stanza su come deve essere caricata l'acqua tramite il pwm o le varie tensioni (3 -12 volt) che ritiene più opportune ?
                                                    il dito medio di Galileo

                                                    "che sempre l' ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte"

                                                    damn the soul of your dead ancestors

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                                                    • e' posso confermarti ,che il risultato,e' veramente strepitoso al di la della Unity o Overunity,se riesci ad inquadrare bene la prima foto postata con le due celle in PLEX,quei quattro Mosfet ,sono ancora migliori di quelli che usavo negli anni passati,0,0012 Ohm,non sono speciali,ma mi consentono di farli lavorare praticamente freddi,come la cella che dopo Ventiquattrore in fuzione imperterrita ,la sua temperatura si attesta a dieci Gradi Centigradi in piu' della STP del Momento 22°/32° e 32°/45° Centigradi,precisiamo i gradi per qualche rincretinito.
                                                      Se non erro ,anzi non erro,Meyer,nei sui studi aveva dato un accenno di modulazione del suo accrocco per alcuni(per me un'opera d'arte),consentendo cosi attraverso vari passaggi abbastanza veloci ,precisamente in 5 step di cominciare a dissociare l' H dall' Ossigeno,aumentando ogni step di un impulso sempre piu' forte ,fino alla dissociazione facilitata del Prodotto H2o in HHO.
                                                      Naturalmente la cella si auto controlla con l'elettronica,come da te ventilato.
                                                      Vedi il principio e' questo ,oltre alla Faraday che recitava : " La quantita' del gas prodotto,e' direttamente proporzionale alla corrente che attraversa Anodo e Catodo "
                                                      Sbaglio ?
                                                      Bene allora,studiatevi Meyer e Faraday e arriverete ,come sono arrivato io al risultato di oggi,certo bisogna sbattere la testa contro il muro ,perche' vengano i risultati,e posso dirti con franchezza che la mia ad oggi e' gia' fracassata.
                                                      Ecco perche',non posso mettere su un piatto d'argento tutta la dinamica,perche' ho ancora la testa fasciata !!!!!!!!!!!!!!.
                                                      N.B.-Anche la cella ha accorgimenti costruttivi particolari ,che non sono visibili ad occhio.
                                                      Cordialita'
                                                      Lorenz
                                                      Come puoi ben constatare dai suoi post,Endimion,continua ancora col suo Bla Bla Bla,senza alcun commento tecnico,e Gattmes ,mi consiglia di stare calmo !! Come devo fare a mantenere la calma ?????????

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                                                      Ciao a tutti. Secondo me Lorenz ha usato due alimentazioni: una a 3V in c.continua ed una a 13V in c.continua impulsiva

                                                      Ecco quando si parlò per la prima volta di doppia alimentazione.

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                                                      • Li trovate a pag.11 di "Siamo noi l'esercito dell'HHO" di Shardana.

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                                                        • Ciao si la cella che ho io e simile a quella delle foto soltanto ha solo 20 piastre.
                                                          Come dice shardana, e che ho costatato, il valore hommico dell'acciaio è abbastanza alto e quindi crea una resistenza parassite che ne limita il passagio di corrente, e si perde potenza dissipata in calore. L'idea di provare con materiali nuovi è ottima sempre tenendo conto della possibile corrosione di questi. Anche l'alimentazione è un fattore importantissiomo, e con le due alimentazioni, una di ammorbidimento e una che "bastona" si ottengono risultati notevoli, anche se io preferisco definire la tensione di 3V come una tensione di allineamneto delle molecole in modo che la botta da 12V ne prenda il più possibile nella posizione giusta visto che la molecola di acqua e un bipolo e quindi si polarizza a secondo del verso della corrente.
                                                          Come diceva giustamente l'amico Shardana usare un alimentatore per PC possibilmente di buon vattaggio è un'ottima idea perche da i 3,3Vdc con un po di ampere e si hanno anche i 12Vcd anche quelli con un bel po di amper, che si possono modulare a piacere, in più dovrebbe dare anche i -12Vcd, che uniti ai +12Vdc si dovrebbero ottenere i 24V necessari ad limentare la cialda piezzolelettrica. "c'è un filettino verde da mettere a massa se no l'alimentatore non partte "
                                                          Attenzione non ho ancora provato a usare i -12Vdc come riferimento per i 24V e quindi prendete la cosa con il beneficio del dubbio.
                                                          Vi farò sapere.
                                                          wfcross, stai tranquillo, lascia che dicano la loro, anzi non ti curar di loro, quello che importa sono solo i risultati che ottieni tu.
                                                          Ciao.

                                                          http://www.iltecnicorisponde.info/t105_01f.htm
                                                          Ultima modifica di GabriChan; 25-10-2010, 16:35.
                                                          "Non date da mangiare ai troll"
                                                          http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                          • A me risulta che risulta che Shardanaelettronica abbia ragione quando parla di catalisi alcalina per la reazione di elettrolisi dell'acqua, infatti le classiche semireazioni redox che avvengono al catodo e all'anodo ossia:
                                                            Anodo: H 2 O ?1/2 O 2 +2H + +2e-
                                                            Catodo: 2H+ +2e-?2H2
                                                            Vengono affiancate dalle reazioni molto più veloci dove partecipa il catalizzatore.
                                                            Il catalizzatore per definizione è una specie chimica che partecipa alla reazione ma che troviamo invariata alla fine della stessa, nel mio campo sono studiatissimi gli enzimi una sorta di "mano divina" che abbassando l'energia di attivazione di certe reazioni, anche di per se spontanee, le fa avvenire con tempi compatibili con la vita abbassandoli da mesi-anni a secondi o frazioni di secondo.
                                                            Nel caso dell' elettrolisi dell'acqua in soluzione alcalina ad esempio NaOH, la soda in soluzione sarà solvatata dall'acqua e quindi verrà a formarsi lo ione ossidrile OH - e lo ione metallico Na +che è il catalizzatore ( la specie chimica che partecipa alla reazione che troviamo invariata alla fine)
                                                            Il sodio da ione verrà ridotto al catodo a sodio metallico Na 0

                                                            Na+1 + 1e- ? Na0
                                                            questo reagirà con l'acqua secondo la reazione:
                                                            2 Na + H 2O?2 NaOH+ H2
                                                            NaOH in ambiente acquoso sarà solvatato in Na+e OH- quindi il catalizzatore alla fine si è riformato come da definizione.
                                                            All' anodo invece OH- ,gli ioni ossidrile, andranno incontro alla seguente reazione:
                                                            4OH- ? O2 + 2H2O+4 e-
                                                            Il sodio quindi funge da trasportatore di carica ionica eccellera la reazione redox. Almeno questo è quanto ricordo dagli esami di chimica generale che ho sostenuto più di dieci anni fà.
                                                            Proprio da qui riparto per dire una supposizione per quanto riguarda i raggi UV di cui shardanaelettronica parlava; oltre a condividere l' esperienza del dolore agli occhi dovuta all' apertura maldestra di un transilluminatore UV per acidi nucleici, ritengo che questi potrebbero aiutare la reazione per il fatto che dovrebbero incremetare la facilità con cui il catodo cede elettroni, a tutto vantaggio della velocità di riduzione dello ione metallico Na; l'effetto fotoelettrico è cosa studiata e verifica. Rimane da vedere con il calcolo delle costanti cinetiche di reazione quale delle reazioni che avvengono al catodo
                                                            1) Na+1 + 1e- ? Na0 e

                                                            2) 2 Na + H2O?2 NaOH+ H2
                                                            sia la più lenta; nel caso la 1) sia più lenta della 2) sarà essa a determinare la velocità totale del processo di riduzione dell' idrogeno e perciò l'irraggiamento con UV avrà senz'altro benefici in termini di velocità. Purtroppo questo genere di calcoli non sono il mio forte e non ho strumentazione adatta alla esecuzione degli esperimenti necessari....quindi le mie rimangono ipotesi.
                                                            Saluti a tutti Matteo
                                                            "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
                                                            Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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