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interveniamo sugli elettrodi

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  • interveniamo sugli elettrodi

    Gentilissimi amici
    se m'è concesso vorrei aprire questo nuovo thread per voler
    un pò vedere se vi sono sperimentatori seriamente interessati
    a sperimentare con me una nuova cella elettrolitica corredata
    come le precedenti di sonofusore e filtri ad osmosi inversa oltre
    all'uso dei laser. Si tratterebbe di diminuire drasticamente gli
    assorbimenti di corrente per ottenere gli stessi vantaggiosi
    risultati in metri cubi di HHO. Per cui ho pensato ma, è una mia idea ancora in cantiere sostituire gli elettrodi del tanto decantato acciaio inox 316L che ha una resistenza molto alta e di conseguenza assorbimenti insostenibili, con elettrodi di Titanio alternati ad elettrodi di Niobio che hanno una conduzionea temperatura ambiente che sfiora la superconduzione inoltre son metalli resistentissimi ad acidi e basi sempre presenti in qualsiasi tipo d'acqua. Mi sentirò
    certamente dire: "si vabbè ma se è già difficile trovare l'acciaio
    inox 316L immaginiamoci il lamierino di Titanio e di Niobio", posso dirvi che si trova in fogli da un metro per venti centimetri
    al costo di una pizza adesso non ricordo bene dove ho
    acquistato questi lamierini in UK o in Slovacchia comunque ve lo
    farò sapere. Premetto che son fogli sottili credo 0,5mm e possono esser tagliati e modellati con forbici da sarta. Necessitano di un sostegno rigido che può essere in policarbonato plexiglass o plastica a causa delle vibrazioni
    indotte dall'idrolisi potrebbero toccarsi le piastre introducendo
    cortocircuito. Ho provato solo due piastrine di cm 4x4 ed alimentato con una batteria agm 12volt 7 amper in un vasetto di marmellata colmo d'acqua, mai vista tanta effervescenza, provare per credere, assorbimento 37mah. Ne ho parlato con
    Lorenz in un momento sicuramente sbagliato e non ho avuto
    soddisfazione, tenterò di parlargliene in un secondo momento.
    Regards.

  • #2
    Ciao Shartdana mi fa molto piacere che ti sia tornala la voglia di scrivere e di aprire una nuova stanza di piacevole discussione, tra amici ed appasionati.
    Credo che l'idea da te proposta sia davvero molto interessante, in effetti era uno dei miei dubbi sull'uso dell'acciaio 316, la sua resistenza e quindi la perdita di corrente utile che viene dissipata in calore.

    L'uso di questi due materiali può essere molto interessante anche se il primo dubbio che mi viene è che il titanio ossida molto facilmente e quindi va messo sul meno o sbaglio?

    Ossidazione anodica del Titanio

    Io stavo facendo delle prove, ho smontato un condensatore elettrolitico da 3300 MicroFarad, l'ho lavato bene dall'acido e ho fatto qualche prova interessante anche se a dire il vero non so di che materiale siano fatte le lamine degli elettrodi. Ne riparleremo se ti va...

    Be per il resto, lo sai che Lorenz quando parte per una strada non lo ferma nessuno ma da persona intelligente quale è sa riconosciere una buona idea e quindi so che ti darà soddisfazione presto
    Ciao.
    Ultima modifica di GabriChan; 12-06-2010, 19:29.
    "Non date da mangiare ai troll"
    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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    • #3
      Dear Gabri
      Un'abbraccio ed un saluto caloroso. No non m'è venuta voglia assolutamente di ritornare a scrivere, mi spiaceva molto la diatriba fra
      Lorenz ed Armando, non avrei mai creduto, la situazione m'ha trovato spiazzato ed imbarazzato notevolmente comunque xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
      Veniamo a noi Gabri, tu mi hai fatto leggere un connotato che era già
      di mia conoscenza, non per sminuire anzi esaltare la tua conoscenza,
      si riferiva alla colorazione degli ossidi di titanio in ambienti elettrolitici
      acidi e basici per estrarre dei coloranti per vernici dal colore eterno.
      Però sai Gabri con cosa è stato trattato il titanio per ottenere ossidi?
      non l'hanno specificato bene, solo l'acido nitrico può intaccare e dico intaccare il titanio. Il titanio può assumere colorazioni azzurre anche a contatto con l'aria ma non è ossidazione è reazione. Ti potrei mostrare dei bottoni di gallio che assumono mille colorazioni a contatto con l'aria o
      l'acqua eppure son tutti materiali inattacabili da acidi o da basi, il titanio
      quasi quanto il platino vai sicuro amico. Anodo o catodo poca importanza ha per noi poichè, noi invertiamo gli elettrodi con un commutatore te lo ricordi Gabri? l'immigrazione galvanica di cui parlavo un tempo anche ai
      Troll come giustamente dice il nostro amico Livingreen di non dargli a mangiare. La soluzione sarebbe sperimentare su questa nuova formula
      che magari sarà un flop però almeno avremo provato a risparmiare qualcosa se non ad andare completamente a combustibile acqueo.
      Un abbaccio Gabri. Best regards.
      Ultima modifica di mariomaggi; 14-06-2010, 08:49. Motivo: commenti su lorenz e armando

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      • #4
        Originariamente inviato da shardanaelettronica Visualizza il messaggio
        elettrodi di Titanio alternati ad elettrodi di Niobio che hanno una conduzione a temperatura ambiente che sfiora la superconduzione
        Be', questo direi proprio di no! Basta un confronto col più familiare Cu.
        Resistività elettriche:
        Ti a 20°C: 420 n?*m
        Nb a 0°C: 152 n?*m
        Cu a 20°C: 16,78 n?*m
        Quindi il Nb è 9 volte più resistivo del Cu; il Ti lo è 25 volte.
        Fonte: Electrical resistivities of the elements (data page) - Wikipedia, the free encyclopedia)

        Tra l'altro, in base ai potenziali standard di riduzione, HCl non scioglie il Cu. Invece HNO3 sì.
        Ultima modifica di Nabla; 13-06-2010, 23:37.

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        • #5
          Dear Nabla
          20 gradi centigradi potresti anche aver ragione evidentemente si son sbagliati tutti gli altri nelle analisi della conduzione dei metalli per te è
          il rame il miglior conduttore? io te lo lascio pensare da buon xxxxxxxxxxxx ehehehehe. regards.

          *** Sono apprezzate le discussioni tecniche, non gli apprezzamenti sugli utenti ***
          Ultima modifica di mariomaggi; 14-06-2010, 08:47.

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          • #6
            Shardanaelettronica,
            non penso che si siano sbagliati nemmeno coloro che compilano i manuali di chimica o fisica di tutto il mondo.

            Sempre dalle tabelle, risulta che l'elemento avente la più bassa resistività elettrica a temperatura ambiente (come appunto dici tu) è l'Ag, con 15,9 n?*m a 20°C. L'Ag però costa, quindi l'avevo scartato a priori.

            È chiaro che se ci sono problemi per cui il Cu o l'Ag si ossidano/si corrodono (aumentando così la loro resistività) allora potrebb'esser necessario usare un altro materiale. Così com'è chiaro che se si dovesse lavorare ad alte temperature, forse sarebbe più conveniente scegliere un materiale con un coefficiente di temperatura molto piccolo.

            Ad ogni modo, quel che io ti contestavo e continuo a contestarti è l'affermazione che Ti e Nb sono quasi superconduttori a temperatura ambiente. Questo è falso! Non esiste nessun superconduttore né quasi-superconduttore funzionante alla temperatura ambiente (che sia 20°C o 25°C o 300 K). Inoltre, la resistenza elettrica di una cella elettrolitica non dipende solo dalla resistività degli elettrodi. Ci sono molti altri parametri ai quali si può pensare: superficie degli elettrodi, distanza fra gli elettrodi, concentrazione della soluzione, tipo di soluto, temperatura, resistenza del circuito esterno...

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            • #7
              Dear Nabla
              hai scritto cose giustussime e correttissime, insanzionabili l'argento è il miglior conduttore in assoluto, poi viene l'alluminio, poi il rame è così
              certamente, questo lo so dalle scuole elementari. Scommetto che sai
              anche che l'argento assorbe tanto ossigeno quanto il palladio assorbe idrogeno sino alla fusione inidrolisi. Hai ragione costano troppo e l'argento subisce forti ossidazioni andrebbero bene come elettrodi in una
              cella di Hoffmann in una scuola media inferiore senza uso di acidi od alcali
              per far vedere ai bambini le bollicine. Nabla amico mio siamo ben oltre
              dall'elettrolisi scolastica dimostrativa. Oggi c'è la Nissan Z-Hyrdo che viaggia ad acqua di rubinetto per il 50% senza perdere un colpo con irrisorie immissioni di CO2 e ci ripromettiamo di portarla entro l'anno
              al 75% senti bene a me: AD ACQUA DI RUBINETTO anche clorata, ad acqua di pozzanghera inquinatissima e piena di girini e larve di zanzare.
              Secondo te caro Nabla che elettrodi suggeriresti tu per un'elettrolisi
              efficiente oltre al noto acciaio inox 316L? Regards.

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              • #8
                Originariamente inviato da shardanaelettronica Visualizza il messaggio
                1) AD ACQUA DI RUBINETTO anche clorata, ad acqua di pozzanghera inquinatissima e piena di girini e larve di zanzare.
                2) Secondo te caro Nabla che elettrodi suggeriresti tu per un'elettrolisi efficiente?
                1) Be', usando acqua in queste condizioni, allora penso che avrete ben altri problemi sugli elettrodi o di filtraggio.
                2) Ti suggerisco piuttosto di contattare un bravo elettrochimico disposto a lavorare nelle condizioni del punto 1). Per me sono inconcepibili.
                3) Se t'infastidiscono i miei interventi, bastava aprire una discussione specificando: "Non sono graditi i varii Nabla di turno! Qui discutiamo solo in 3 o 4 (o quelli che sono)."
                4) Per non andare fuori tema, posterò le mie domande sulla Z-Hydro nell'apposita discussione.

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                • #9
                  Carissimo Nabla
                  Al contrario di quel che pensi che io penso di te sei graditissimo a me fa piacere sempre parlare con gente che capisce il contesto di un discorso
                  come te son smaliziato ai Troll come dice l'amico Livingreen: "non diamo da mangiare ai Troll". Tu amico Nabla non sei assolutamente un Troll, se lo fossi stato o avessi subodorato che lo fossi te lo avrei dichiarato apertamente. Hai fatto delle osservzioni giustissime che io non t'ho contestato al contrario ho confermato punto su punto. Poichè tu leggi
                  solo ora ti confido amico caro che le mie celle hanno dei filtri di superficie
                  son dotate di filtro ad osmosi inversa, radiatore per raffreddamento
                  dell'acqua sonofusore e laser particolari sotto la cella per cui l'acqua
                  è sempre in movimento inoltre ha un dispositivo programmabile costruitomi dal grande Gianfranco che inverte a seconda della programmazione la polarizzazione degli elettrodi ogni tot tempo per
                  evitare depositi galvanici sulle piastre elettrolitiche, quindi caro Nabla
                  è tutto previsto tutto predisposto come prima. Stiamo parlando se
                  eventualmente potremmo esser in grado di migliorare l'efficienza della
                  cella sostituendo gli elettrodi in acciaio con Niobio e Titanio. Secondo
                  me che ho provato con soli due elettrodi credo che si possa migliorare
                  notevolmente la produzione di hho. La cosa più dissuasiva è il costo
                  del plexiglass proibitivo in tutta Europa. In Germania ho trovato i prezzi
                  più bassi ma mi son ripromesso di non acquistare mai più nemmeno uno
                  stuzzicadenti in Germania, son dei totem parlano solo tedesco e non
                  ostante gli dici: "kind sir i don't undertand the deuthc language, please
                  speeck me italian or english language", continuano a parlare in tedesco.
                  Mi son trovato sempre male coi seller tedeschi anche perchè molti vogliono esser pagati con bonifici bancari. E chi li capisce questi quì.
                  Per cui appena vedo un prodotto anche appetibile e conveniente dalla
                  Germania, preferisco sopprassedere od acquistarlo magari in Australia
                  o in India anche se impiega un mese ad arrivare almeno non mi fanno scazzare o perder tempo prezioso e non ho alcuna intenzione alla mia
                  età di andare a lezioni di tedesco eheheheh. Kind regards.

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                  • #10
                    Ciao Nabla stai tranquillo qui per te c'è posto e tutti i tuoi commenti e precisazioni sono, come sempre, preziosissime
                    Una domanda sai per caso quel'è la resistenza dell' L316 ho cercato ma non l'ho trovata.
                    Per Shardana un pensiero che mi frulla nella mente da un po, ma se oltre ad invertire la polarita in modo che da ossidante diventi riducente e vice versa cosa succede se nella fase off del pwm si mettessero in corto le piastre....
                    Hai presente cosa succede a cortocircuitare un condensatore elettrolitico carico bummm..... si ha una reazione esplosiva.... ora consideriamo le piastre come un condensatore che si carica ed a un certo punto facciamo un bel corto, tutta la corrente si scarica su se stesso, quello elettrolitico esplode, ma se il dielettrico è l'acqua dovrebbe scindersi considerato il passaggio di corrente.....
                    o sbaglio?

                    Ciao
                    Ultima modifica di GabriChan; 14-06-2010, 20:20.
                    "Non date da mangiare ai troll"
                    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                    • #11
                      Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                      qual è la resistenza dell'L316
                      La resistività che ho trovato è 740 n?*m a 20°C.
                      http://www.azom.com/details.asp?articleid=863
                      http://www.aksteel.com/pdf/markets_products/stainless/austenitic/316_316L_Data_Bulletin.pdf
                      http://www.vegasfastener.com/stainless-steel-316L.php

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                      • #12
                        Nabla grazie in effetti è quasi il doppio del titanio e 4 volte tanti del niobio... e poi sarebbe interessante vedere l'andamento della resitenza al variare della temperatura.
                        ciao.
                        "Non date da mangiare ai troll"
                        http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                        • #13
                          Kind friends
                          Anzitutto i collegamenti fra le piastre vanno fatti a bagno d'acqua, in caso di corto succederebbe un fortissimo assorbimento di corrente e magari la bruciatura di qualche transistor del pwm, niente esplosione come il condensare Gabri. Lo dico anche per Nabla, l'hho è un gas anomalo che non esplode ma implode anche se lo schiocco dell'implosione è simile
                          all'esplosione infatti se provate con un'accendino a bruciare una bolla
                          di hho udite come un tiro di rivoltella ed una scintilla, provate a farlo
                          con una bolla d'idrogeno puro e salta in aria la casa. Quando ad un motore a scoppio si applica come alimentazione sussidiaria HHO, deve esser rifasato in maniera tale che l'esplosione del carburante compensi
                          l'implosione dell'hho o meglio che i due gas funzionino in sinergia. Detto
                          fra noi i motori a scoppio non sono idonei a funzionare con hho benchè
                          si prestino in ibrido con notevoli risparmi. Altra anomalia appurata è
                          che l'hho incanalata in un cannello produce una fiamma simile all'ossiacetilene ma la potete velocemente passare sulla pianta della mano e non vi scottate però fonde la punta di un elettrodo di tungsteno
                          se tenuta fissa per qualche minuto e non trasmette calore all'elettrodo.
                          Siamo noi i matti o è l'hho che non si concilia col nostro modo di concepire? Best regards.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da shardanaelettronica Visualizza il messaggio
                            l'hho è un gas anomalo che non esplode ma implode anche se lo schiocco dell'implosione è simile all'esplosione infatti se provate con un'accendino a bruciare una bolla di hho udite come un tiro di rivoltella ed una scintilla, provate a farlo con una bolla d'idrogeno puro e salta in aria la casa.
                            Ma che stai a dire??
                            Queste sono falsità.... tu puoi avere tutta l'esperienza che vuoi, ma di scienza sai poco o nulla, scusami per la franchezza.

                            E' inutile che continuate a dire che è un gas anomalo, che implode, perchè non è veroooo.

                            Non puoi affermare che, brucaiare un miscela di H2 ed O2 (perchè il tuo HHO non è altro che questo mio caro), non produce effetti dannosi, perchè potrebbe esserci gente che ci crede e poi la casa gli crolla davvero.

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                            • #15
                              Non ho trovato il coefficiente di temperatura per la resistività del 316L. Forse si può tenatare un'interpolazione usando i valori di conducibilità termica (di quelli ce ne sono 2 o 3 a diverse temperature) nella legge di Wiedemann-Franz... Però come legge non è molto affidabile...

                              Per quanto riguarda la storia della
                              fiamma simile all'ossiacetilene ma la potete velocemente passare sulla pianta della mano e non vi scottate
                              (Shardanaelettronica)
                              penso che siamo in grado tutti quanti di spegnere una candela con le dita o di passarcela sul palmo senza bruciarsi. Eppure la fiamma della candela è a 1000-1400°C. E allora???

                              Commenta


                              • #16
                                Ciao Nabla innanzitutto grazie per le informazioni e per il tempo impiegato per fare queste ricerche, ipotizzando che per tutti e tre questi materiali: L316, titanio e niobio la loro resistenza diminuisca con l'aumentare della temperatura il rapporto che c'è fra questi non cambia e quindi l'idea di base di Shardana di usarli come piastre e da tenere in considerazione.
                                Shardana quando parlava delle strane caratteristiche di questo gas, mentre brucia, ti ha detto che riescie a fondere il tungsteno, prova a farlo con una candela....

                                Shardana, caro amico stavolta credo di non essere stato chiaro mentre parlavo del condensatore elettrolitico, la mia idea era quella di usare una cella a piastre come un condensatore, con le piaste come armature e l'acqua come il dielettrico, dando tensione alle piastre questa si dovrebbe polarizzare cambiando la capacità del condensatore, e poi facendo un corto vedere se la botta di tensione e di corrente è sufficiente ha far separare l'ossigeno e l'idrogeno, e poi sarebbe interessante trovare un modo di misurare questo condensatore variabile per trovare il momento migliore per il corto o per dare l'impulso del pwm, non saremmo noi a dare un'impulso a tempi prestabiliti ma lasciare che l'acqua sia libera come dici tu di frare quello che gli serve

                                Per jowind ti posso garentire che quello che dice shardana sulle bolle di hho è sicuramete vero per il semplice motivo che ho provato anche io, accendino e un po di sapone nell'elettrolita ed è una fortuna che si comporti cosi considerato che mi è esploso un barattolo della marmellata in mano pieno di hho e non mi sono fatto quasi nulla perchè i vetrri sono implosi, se fosse stato qualche altro gas sicuramente avrei subito dei danni decisamente maggiori.
                                Il totolo di studio è importante ma deve essere la base ovvero il risisolvere ploblemi, capire concetti matematici e filosofici deve essere un allenemento per la mente e devi essere in grado di risolvere problemi nuovi, capire cose nuove e trovare anche nuove possibili soluzioni, non fossilizzarsi sulle 4 cose imparate...
                                Una domanda cosa fa il botto più forte considerando due bolle di sapone dello stesso diametro una riempita di H2 e una riempita di HHO?

                                Ciao
                                "Non date da mangiare ai troll"
                                http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                                  ipotizzando che per tutti e tre questi materiali: L316, titanio e niobio la loro resistività diminuisca con l'aumentare della temperatura il rapporto che c'è fra questi non cambia
                                  No, quello è il comportamento dei semiconduttori. I metalli, invece, mostrano resistività aumentante coll'aumentare della temperatura.

                                  Non è nemmeno vero che "il rapporto non cambia". Infatti, ogni materiale ha il suo coefficiente di temperatura della resistività, diverso da quello di altri materiali. Aggiungo anche che per ampi intervalli di temperatura, la dipendenza resistività(T) non è più lineare.

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                                  • #18
                                    Dear friends
                                    Ha ragione Nabla quando afferma che la resistività di un metallo non ha un andamento lineare ma logaritmico ed è pacifico che niobio e titanio divengono quasi superconduttori al diminuire della temperatura.
                                    Gabri il materiale degli elettrodi dei condensatori elettrolitici può variare,
                                    mi pare d'aver sentito o letto da qualche parte che in prevalenza siano
                                    in molibdeno o manganese stagnato ma va preso con beneficio d'inventario. La cella elettrolitica è certamente un condensatore elettrolitico nell'ordine dei Farad infatti dopo averla alimentata metti
                                    a contatto i fili d'alimentazione è hai una forte scintillazione e conseguente scarica. Hai ragione Gabri quando con me sostieni che
                                    l'HHO non è la stessa cosa di quanto affermato da Jowind H2+O2 che
                                    dovrebbe essere la formula dell'acqua ossigenata se non ricordo male.
                                    A maggior conferma di quanto sostengo posso dirti Jowind che ho
                                    misurato la temperatura alla fiamma con temometro laser digitale
                                    e con termometro digitale a termocopia e non supera i 140°C strana
                                    fiamma fonde la punta d'un elettrodo di tungsteno lasciandola ovviamente non un secondo ma diversi minuti. Fai la prova e vedi
                                    prima di darmi del bugiardo. Regards.

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da shardanaelettronica Visualizza il messaggio
                                      l'HHO non è la stessa cosa di quanto affermato da Jowind H2+O2 che
                                      dovrebbe essere la formula dell'acqua ossigenata se non ricordo male.
                                      Da ciò che dici si vede che non sai di cosa si parla...
                                      Io ho scritto: "una miscela di H2 ed O2"

                                      Cioè una miscela formata da due gas (separati), cioè Idrogeno gassoso ed Ossigeno Gassoso.

                                      La formula chimica dell'acqua ossigenata si scrive H2O2 ed è un liquido.


                                      La differenza fra una bolla si sapone riempita con solo Idrogeno gassoso (cioè solo H2) e quella riempita con il tuo HHO (cioe H2 ed O2), sta nel fatto che la prima contiene una quantità quasi tripla di Idrogeno (a parità di volume), quindi duebolle della stessa dimensione posseggono un potere esplosivo diverso.

                                      OK?

                                      Il barattolo di vetro, non sisarebbe rotto se non fosse avvenuta una esplosione. Capito Gabri.
                                      Solo che l'esplosione che ti ha rotto il barattolo era piccola e non ha fatto molti danni.
                                      Ultima modifica di jowind; 16-06-2010, 12:47.

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da shardanaelettronica Visualizza il messaggio
                                        1) la resistività di un metallo non ha un andamento lineare ma logaritmico
                                        2) è pacifico che niobio e titanio divengono quasi superconduttori al diminuire della temperatura.
                                        3) l'HHO non è la stessa cosa di quanto affermato da Jowind
                                        4) H2+O2 che dovrebbe essere la formula dell'acqua ossigenata se non ricordo male.
                                        5) ho misurato la temperatura alla fiamma con temometro laser digitale e con termometro digitale a termocoppia e non supera i 140°C; strana
                                        fiamma, fonde la punta d'un elettrodo di tungsteno lasciandola ovviamente non un secondo ma diversi minuti.
                                        1) Falso. In Fisica dello Stato Solido si ricava matematicamente la dipendenza della resistività dalla temperatura. Si trova la cosiddetta equazione di Bloch–Grüneisen, che non è un logaritmo.

                                        2) Ti e Nb diventano superconduttori sotto la loro temperatura critica. Non "quasi". Peccato che le temperature siano molto basse: 9,26 K per il Nb e 0,39 K per il Ti.

                                        3) E allora da cos'è composto questo HHO??? Ma non avete detto che fate l'elettrolisi dell'H2O?

                                        4) Mhm... Come andavi in Chimica Generale??

                                        5) Se la termodinamica non è un opinione, dal momento che il W fonde a 3422°C (a 1 atm) mi sa che 140°C siano leggerissimamente pochini... Forse la misura non è fatta bene, o gli strumenti non sono adatti, o il W non è proprio tutto W bensì una lega... Come fa la fiamma a fondere il W ma non la termocoppia? E dove hai trovato termocoppie per misure oltre i 2300°C???
                                        E il pirometro che hai usato? Era adeguato? Magari con un range di temperatura standard di almeno 3200°C (visto che il W si fonde...). O, meglio, anche 4500°C. Avevi un pirometro del genere???
                                        Ultima modifica di Nabla; 16-06-2010, 16:03.

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da Nabla Visualizza il messaggio

                                          3) E allora da cos'è composto questo HHO??? Ma non avete detto che fate l'elettrolisi dell'H2O?
                                          http://www.worldsci.org/pdf/abstract...racts_5440.pdf

                                          Originariamente inviato da Nabla Visualizza il messaggio
                                          5) Se la termodinamica non è un opinione, dal momento che il W fonde a 3422°C (a 1 atm) mi sa che 140°C siano leggerissimamente pochini... Forse la misura non è fatta bene, o gli strumenti non sono adatti, o il W non è proprio tutto W bensì una lega... Come fa la fiamma a fondere il W ma non la termocoppia? E dove hai trovato termocoppie per misure oltre i 2300°C???
                                          Filmatino che dimostra le proprietà particolari di questo gas
                                          http://www.rai.com.ro/images/klein_taiere.mpg (questi rumeni sono partner della società americana Klein gas che si avvale della collaborazione del Prof. Santilli del Magnegas)
                                          Link che ragruppa diverse analisi e test sui materiali
                                          Materials Processing

                                          In merito all'argomento del 3D a seguito i link di alcuni test eseguiti con motorizzazioni diesel su banco:
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy
                                          Energy

                                          In questo link gli americani sopramenzionati e i prodotti che vendono per le varie applicazioni:
                                          Hydrogen Technology Applications, Inc. - Products and Markets

                                          In questo link il Magnegas e il prof. Santilli
                                          MAGNEGAS Italia

                                          Diciamo che qui in Italia l'unico forum che accenna qualche discussione in merito al GAS D'ACQUA (klein gas=Brown gas=Acqualene=Acqualux=HHO= etc etc etc, il Magnegas differiscono come il Bingofuel perchè contiene anche Carbonio), è questo, ma siamo solo all'età della pietra in pratica qui si discute di acqua calda mentre nel resto del mondo l'acqua calda è già stata scoperta e da anni.
                                          Il buon Shardana non è un chimico quindi è facile prenderlo in fallo, ma ciò non significa che ciò che sta cercando di spiegare non sia vero o peggio tutto campato per aria...

                                          Un'ultima cosa, certamente la termodinamica non è un'opinione, bisogna però valutare attentamente in quali ECCEZIONI si applica.
                                          Ultima modifica di Armando de Para; 16-06-2010, 16:53.
                                          una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da Armando de Para Visualizza il messaggio
                                            Il buon Shardana non è un chimico quindi è facile prenderlo in fallo, ma ciò non significa che ciò che sta cercando di spiegare non sia vero o peggio tutto campato per aria...
                                            Io ho solo rilevato alcune cose dette che non corrispondono a verità e che le teorie da me studiate mi dicono che non possono essere vere.
                                            Sempre presumento che tutto ciò che ho studiato non sia da buttar via!
                                            Ultima modifica di jowind; 16-06-2010, 17:17.

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                                            • #23
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                                              Io ho solo rilevato alcune cose dette che non corrispondore a verità e che le teorie da me studiate mi dicono che non possono essere vere.
                                              Sempre presumento che tutto ciò che ho studiato non sia da buttar via!
                                              Non si butta via nulla, l'importante è fare un buon aggiornamento...

                                              p.s.
                                              Studia bene i link che ho postato, è solo una goccia nell'oceano d'informazioni esistenti, ma è un buon punto di partenza.
                                              una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                              • #24
                                                Originariamente inviato da Armando de Para Visualizza il messaggio
                                                Filmatino che dimostra le proprietà particolari di questo gas
                                                http://www.rai.com.ro/images/klein_taiere.mpg
                                                Non c'è un confronto serio fra una torcia al presunto HHO e una banale (perché è stata inventata nel 19° secolo) torcia all'ossidrogeno (H2 e O2)? Così vediamo se ci sono differenze... Però, non si bari sui cannelli, pressioni, metalli da tagliare, temperatura dei gas precombustione, rapporti stechiometrici, ecc. Insomma, un confronto a parità di condizioni operative. Esiste?

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                                                • #25
                                                  1) Ma poi, cos'è l'NPA del paper allegato???

                                                  2) Nessuno che abbia studiato Chimica o Fisica (non dico la laurea in -, basterebbe anche un qualche corso all'uni)... Infatti nel paper si parla di orbitali 2s 2p 3s 3p 4s ecc... dell'acqua. Ma stiamo scherzando??? Ma dico, gente!, quegli orbitali si usano se ci si riferisce ad atomi isolati. L'acqua è un atomo isolato??? No, dico... Pronto!? Mi sentite?? Ci siete??? Gli orbitali molecolari sono diversi da quelli atomici!!! Ma, tanto, è anche inutile che lo dica... Ci vorrebbero interlocutori che un minimo di chimica o quantistica l'abbiano studiata... Invece, manco Chimica Generale! Vabbè... Comunque sul mio libro di Chimica Generale si parla dei legami e orbitali molecolari a partire da pag. 116, su un libro che di pagine ne fa 900. Mi pare evidente che sia un argomento di base, visto che è posizionato così in principio del libro.

                                                  3) Nel paper non si dice in che condizioni viene eseguita l'elettrolisi. Quindi io non mi stupisco del fatto che nel grafico della composizione del Gas di Brown ci sia parecchio vapore. Che poi cosa c'è di così clamoroso??? H2, H2O, O2, H2O con qualche elettrone in più (testualmente) ---> e allora??? Potrebb'essersi ionizzata per diecimiladuecento motivi diversi... Invece, no! È una roba misteriosa, secondo l'autore...
                                                  Ah, e poi, scoop!!! C'è dell'H e dell'O monoatomici. Ehhhssì! Questo è un problema! Per chi non conosce la termodinamica e la chimica, ovviamente! La dissociazione gassosa è un processo chimico. E come tutti i processi chimici ha un equilibrio (legge dell'azione di massa, non vi dice nulla?? E sì che è roba del 1864...) fra reazione diretta e inversa. Ora la diretta è H+H --> H2. Di conseguenza, esiste sempre una piccola parte di H2 dissociato. Analogo discorso per l'O2. Dov'è il problema??? Mi sarei incuriosito se si fosse trovato più H di H2, ma non è così.

                                                  Per chiudere, la perla del paper
                                                  Normally monatomic hydrogen and oxygen would bond right away to form H2 and O2, but it does not in Brown’s Gas, they remain ions.

                                                  Ci vuole un bel coraggio!! O e H sono cosa??? Ioni!!
                                                  Ma per favore!!
                                                  Allora H+ come si dovrebbe chiamare?? Bisione??? Forse biscione? Diione? Digione?
                                                  Ultima modifica di Nabla; 16-06-2010, 21:20. Motivo: Ortografia

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da Nabla Visualizza il messaggio
                                                    Non c'è un confronto serio fra una torcia al presunto HHO e una banale (perché è stata inventata nel 19° secolo) torcia all'ossidrogeno (H2 e O2)? Così vediamo se ci sono differenze... Però, non si bari sui cannelli, pressioni, metalli da tagliare, temperatura dei gas precombustione, rapporti stechiometrici, ecc. Insomma, un confronto a parità di condizioni operative. Esiste?
                                                    Cerrrrrrrto che esiste, prova a digitare San Google e poi con un po di chiavi di ricerca scritte bene trovi tutto....
                                                    Ho impiegato circa 3/4 d'ora per spulciare il mio HD e ritrovare i vecchi link che ho postato...magari se impieghi lo stesso tempo con google vedrai che trovi le risposte che ancora cerchi...

                                                    Non ti scordare che ho scritto nel precedente che qui in Italia siamo ancora alla scoperta dell'acqua calda, quindi quanto tu affermi (invenzione del 19 secolo) è vero ma probabilmente non tutto era stato perfettamente capito e approfondito.

                                                    p.s. lo sapevi che i materiali radioattivi sottoposti a fiamma di HHO trasmutano in elementi non radioattivi?
                                                    Cerca in Canada o nei vecchi post di questo forum è stato già tutto scritto e riportato.
                                                    una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                                    • #27
                                                      Dear friends
                                                      io v'ho parlato anticipatamente di anomalia di questo gas. Nabla tu mi credi talmente scemo che io vado a mettere la termocopia del termometro e la lasci sotto per più d'un secondo? io uso il termometro a termocopia in un fornetto per fusione ed arriva a misurare non 2300 ma 3000 gradi, se
                                                      ti interessa potrei darti l'indirizzo dove acquistarlo, quello laser arriva a
                                                      300 gradi fondo scala, ma posso garantirti che possono misurarti la temperatura corporea con un errore in più o in meno del dello 0,..
                                                      Dear Armando non sono un chimico nel senso specifico del termine ma tu
                                                      sai già da diversi anni sperimento nel settore che come giustamente hai
                                                      detto ha poco a che vedere con la chimica e fisica scolastica se non per
                                                      alcuni principi imprescindibili validi sempre. Se avessimo dovuto dar
                                                      per scontato che tutto funziona secondo i calcoli e le discipline scolastiche
                                                      non saremmo qui a parlarne e sperimentare. Per cui joewind non devi
                                                      buttare niente di quello che hai studiato al contrario dovresti nei limiti
                                                      delle tue possibilità anche sperimentare. Nabla benissimo Block e quell'altro coi loro calcoli, hai mai constatato le derive termiche nei condensatori? hai mai temperato uno scalpello? spiegami perchè hanno
                                                      andamento logaritmico.
                                                      Badate che non stiamo parlando di H2+O questo lo potete avere con una
                                                      cella di Hoffman, stiamo parlando di celle molto più complesse che con tutti gli annessi somigliano più ad un'apparecchio ospedaliero che a un'elettrolizzatore hoffman. Regards.

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                                                      • #28
                                                        Ciao Armando, be l'argomento del 3D non era proprio quello che hai pistato tu ma sono comunque informazioni molto interesanti, le discussione era iniziata sull'idea di Shardana di provare altri materiali con una resistenza più bassa dell'acciaio per fare dell'elettrolisi più efficiente... e poi la discussione si è spostata sulle propriètà fisiche del gas che viene prodotto da questa.
                                                        Comunque credo che l'intento del povero shardana prima che venisse assalito dai soloti avvoltoi era quello di portare semplicemente come è nel suo stile un idea semplice e cercare persone che come lui hanno voglia di sperimantare per fare delle prove.... Ciao
                                                        "Non date da mangiare ai troll"
                                                        http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                        • #29
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                                                          da diversi anni sperimento nel settore che come giustamente hai detto ha poco a che vedere con la chimica e fisica scolastica
                                                          Ah, ok! Adesso sì che ci siamo. Quindi, per fare i vostri esperimenti che non sono né di chimica né di fisica (saranno esperimenti di giornalismo? di selvicoltura? Mah... Ho le idee confuse) praticamente non serve aver studiato né chimica né fisica. Basta essere sperimentatori-trafficoni. Massì, la teoria serve a poco o niente per sperimentare... Vorrei sentire cosa ne pensa un vero fisico sperimentale o un vero chimico analitico. Sempre che in questo forum ce ne sia qualcuno.
                                                          Avete gran laseroni e sonofusori però scazzate la formula dell'acqua ossigenata, sì e no saprete bilanciare una redox e se nomino potenziale di riduzione standard allora encefalogramma piatto. Ma io dico, siccome siete messi così, affiancatevi a un laboratorio di chimica serio che vi dia una mano (e serietà).
                                                          Ah, no, scusate! Ho sbagliato. Perché tanto di chimica non si tratta. Volevo dire, affidatevi a un esperto economista. Anzi, forse se ne intende di più un odontoiatra...

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                                                          • #30
                                                            Nabla eri partito cosi bene.....
                                                            Ti faccio una semplice domanda prova a fare una semplice elettrolisi dell'acqua, va benissimo anche quella di rubinetto per qualche minuto poi la rovesci in un altro recipiente e provi a metterci dentro un pezzo di ferro, ad esempio un chiodo secondo te cosa succede? ciao...
                                                            "Non date da mangiare ai troll"
                                                            http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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