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H2 da reazione chimica

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  • Salve a Tutti e COMPLIMENTI

    Sto seguendo da un po di tempo questo topic con molto interesse.

    Purtroppo non ho studiato ne chimica ne fisica, qualc'uno dirà allora che ci fai su questo sito? :lol:

    Spero di riuscire anche se in minima parte a contribuire a questo interessante progetto.

    Attualmente mi sto procurando tutti i pezzi per creare il mio reattore ( classica pendola a pressione in acciaio INOX ) e modificarla con manometro,valvola di sicurezza,raccordo di uscita H2 con filtro.

    Per il controllo della reazione, opto con un sistema meccanico di dosaggio di H20 semplicemente con un piccolo contenitore di acqua al di sopra del reattore collegato con una valvola di pressione tarata a 2 atm. e forse anche meno.
    Preferisco la bassa pressione in produzione per ovvi motivi ( se questa esplodesse anche senza fiamma i soli schizzi di soda caustica in reazione provocherebbe non poche ustioni ).

    Nel caso mi dovesse servire una pressione maggiore fino a 300 atm ho un'altro sistema semplice economico e sicuro per l'imbottigliamento.

    Colgo l'occasione per segnalare questo spero che questo signore per scrivere ( produzione 1 lt. al minuto e 1.2 lt. con 1 grammo di alluminio lo abbia testato )
    In ogni caso queste misure in seguito ce le faremo noi <img src=">

    Per il recupero delle scorie non posso aiutarvi, non sono capace <img src=">

    Ciao a tutti

    Luigi

    Edited by astrolabio - 25/11/2006, 00:45

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    • CITAZIONE (astrolabio @ 24/11/2006, 22:46)
      Salve a Tutti e COMPLIMENTI

      Sto seguendo da un po di tempo questo topic con molto interesse.

      Purtroppo non ho studiato ne chimica ne fisica, qualc'uno dirà allora che ci fai su questo sito? :lol:

      Spero di riuscire anche se in minima parte a contribuire a questo interessante progetto.

      Complimenti per l'impegno.
      Sono le persone come te che mettendo in pratica le idee danno soddisfazioni a noi che creiamo ipotesi visto che il tempo non ci permette tali realizzazioni pratiche.

      In quanto alle scorie credo che il problema si limiti solo alla trasformazione dello ione alluminato (non l'alluminato sodico) visto che sembra si sia trovata la strada elettrolitica per recuperare la soda caustica ottenendo un pochino di altro idrogeno.


      Maury

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      • CITAZIONE
        CITAZIONE (topolinus @ 24/11/2006, 14:40)
        il rapporto sodio idrogeno è 1:1

        2:1 è un artefatto dovuto al fatto che l'idrogeno molecolare ha due atomi.

        Non mi risulta.
        Il numero di particelle individuali presenti in una quantita' di sodio rapportato al numero di particelle individuali presenti in una quantita' di idrogeno sta in ragione 2:1


        2Na + 2H2O --> 2NaOH + H2

        ti ribadisco che una molecola di idrogeno contiene 2 atomi di idrogeno quindi stechiometricamente il rapporto sodio idrogeno è 1:1 e lo dimostra la reazione che hai scritto, ma ai fini pratici non cambia assolutamente nulla a patto di tenere conto del peso di una mole di idrogeno molecolare che è 2 grammi circa.
        CITAZIONE
        CITAZIONE
        la reazione del sodio con l'acqua è istantanea e inevitabile.

        Se poi , tramite un catalizzatore o altro , l'acqua viene aggiunta in funzione della comparsa di sodio non e' detto che la reazione sia istantanea.

        l'eventuale riduzione del sodio(che poi a guardare bene non avviene nemmeno per via della elevata sovratensione del sodio sui metalli comuni, il catodo dovrebbe essere di mercurio che forma con il sodio amalgame) se avvenisse comporterebbe una inevitabile e immediata riossidazione visto che il sodio si ridurrebbe in acqua.
        CITAZIONE
        CITAZIONE (topolinus @ 24/11/2006, 14:21)
        CITAZIONE
        Se io portassi l'elettrolisi fino all'esaurimento dell'acqua cosa rimarrebbe nel beker?

        alluminato di sodio

        Alluminato si' ma non credo di sodio visto che tutto il sodio da elettrolisi si e' trasformato in soda caustica.

        ma guarda caso la soda reagisce con l'alluminio come abbiamo osservato svariate centinaia di volte su questo tread. quindi l'alluminato sarebbe per forza di sodio poichè la soda con l'alluminio reagisce. inoltre per quanto sopra verificato la soda non si forma nemmeno perchè il sodio non si scarica sul catodo a meno che non sia di mercurio.






        Maury

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        • CITAZIONE
          ti ribadisco che una molecola di idrogeno contiene 2 atomi di idrogeno quindi stechiometricamente il rapporto sodio idrogeno è 1:1 e lo dimostra la reazione che hai scritto, ma ai fini pratici non cambia assolutamente nulla a patto di tenere conto del peso di una mole di idrogeno molecolare che è 2 grammi circa.

          Dimentichi Avogadro.

          Il numero di particelle (atomi di sodio) che mantengono le proprieta' della sostanza macroscopica sodio dipendono da 2Na
          Il numero di particelle (molecole di idrogeno) che mantengono le proprieta' della sostanza macroscopica idrogeno dipendono da H2

          Per farti capire , prova a sostituire ad ogni atomo di sodio un puntino con la matita e fai lo stesso per ogni molecola di idrogeno , poi conta i puntini di sodio e quelli di idrogeno e scoprirai che i puntini stanno nel rapporto 2:1



          CITAZIONE
          ma guarda caso la soda reagisce con l'alluminio

          No perche' l'alluminio si e' esaurito nella precedente reazione che ha portato alla formazione di alluminato.
          La soda reagisce con l'alluminio che ora non c'e' piu' , non con l'alluminato e poi dimentichi che gli ioni alluminato migrano verso il polo positivo per dare un altro prodotto.

          Alla fine viene a crearsi una banda di transizione ricca di sodio intorno al polo negativo ; e' in tale banda di transizione che avviene la reazione con l'acqua.

          Invece presso l'elettrodo positivo viene a creasi un volume ad altra concentrazione di ioni alluminato che ossidandosi diventano idrossido di alluminio.

          Il processo elettrolitico si arresta da solo quando l'interfaccia di idrossido di alluminio diventa tale da interrompere la cella visto che l'idrossido di alluminio e' un isolante.

          Maury

          Edited by maurjzjo - 25/11/2006, 00:36

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          • Ciao Maurizio

            Grazie per il BENVENUTO su questo FORUM

            A dir la verità il mio interesse è al 70% economico e per il 30% ecologico (ABBONDIAMO) :P

            Questo mio interesse al progetto e per cercare di diminuire i costi della fornitura di metano alla mia abitazione siamo in 5 e nel 2005 ho speso circa 1.300,00 euro ( acqua sanitaria, cucina, lavastoviglie e riscaldamento ) e se la pentola funge collego anche la lavatrice.

            Di fatti il mio progetto e mettere subito dopo il contatore del metano una valvola di non ritorno ( per non contaminare l'impianto dell'azienda fornitrice in caso di sovrapressione da parte del mio generatore ) con uno T e far miscelare Idrogeno con il metano nel mio impianto di casa.

            Ciao Luigi

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            • CITAZIONE (maurjzjo @ 24/11/2006, 13:28)
              CITAZIONE
              tu fai un'affermazione in cui ipotizzi che 1Kg di Idrogeno produca 1 Joule di energia.
              Questo è sicuramente sbagliato.

              Non ho fatto quell'ipotesi. Non si trattava neppure di un'ipotesi ma di una conseguenza di un calcolo.

              No Maury, guarda che sbagli.

              CITAZIONE
              Se il rendimento e' del 28% ne consegue che 1 Kg di idrogeno sviluppa 0,28 Joule ...

              se fosse il 100% dovresti dire che 1Kg di H2 sviluppa 1 Joule. Che è sbagliato di oltre 6 ordini di grandezza.

              CITAZIONE
              ...ma l'errore che ho commesso e' l'aver considerato il peso anziche' i volumi quasi sicuramente presenti nella definizione di rendimento.

              Può essere, ecco perchè sarebe importante capire a cosa è riferito il 28%.

              In ogni caso, se adoperi il Potere Calorifico (il PCI o il PCS) non sbagli, almeno nei calcoli teorici. Poi, certo va applicato un rendimento. E se è buono il 28%, vale tanto per il peso che per il volume.
              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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              • Caratteristiche fisiche e chimiche

                L’idrogeno (H) è un gas incolore, inodore e insapore, a molecola biatomica H2, inoltre è completamente atossico. Il suo peso specifico è 0,0899 g/l (è 14,4 volte più leggero dell’aria). L’idrogeno liquido ha un peso specifico di 70,99 g/l. Il punto di ebollizione è -252,77 °C.
                Tra tutti i combustibili e carburanti, l’idrogeno possiede la maggiore densità energetica: 1 kg di idrogeno contiene la stessa energia di 2,1 kg di gas naturale o di 2,8 kg di benzina.
                In rapporto al volume, la densità energetica di idrogeno liquido è circa ¼ di quella della benzina e circa 1/3 di quella del gas naturale.
                Il contenuto (in peso) di idrogeno nell’acqua è di 11,2 %.
                Fiamma di idrogeno
                A temperatura ambiente l’idrogeno è chimicamente poco reattivo a causa dell’elevata stabilità delle molecole H2 che lo costituiscono. Acceso all’aria brucia con fiamma azzurrognola e fortemente calorifica, reagendo con ossigeno (O) per formare acqua:

                2H2 + O2 → 2H2O

                La reattività è molto maggiore quando si trova allo stato atomico; alcuni metalli (come per esempio il platino e il palladio) hanno la proprietà di assorbire idrogeno molecolare favorendone la dissociazione in idrogeno atomico e per questo vengono utilizzati come catalizzatori nelle reazioni in cui interviene idrogeno.

                Prelevato da qui

                Edited by astrolabio - 25/11/2006, 00:41

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                • CITAZIONE (maurjzjo @ 25/11/2006, 00:17)
                  CITAZIONE (ElettroRik @ 25/11/2006, 00:07)
                  No Maury, guarda che sbagli.

                  Il dato del rendimento pari al 28% e' stato tratto sia nella quantita' che nella definizione dal sito di Carlo Bertocchi.
                  Non credo che egli abbia sbagliato.

                  CITAZIONE
                  E se è buono il 28%, vale tanto per il peso che per il volume.

                  Non credo. Tra peso e volume di carburante ci sta di mezzo una costante di proporzionalita' che cambierebbe il dato numerico del rendimento.
                  Maury

                  Ok ora è tutto chiaro. Semplicemente non sai cos'è il rendimento termodinamico.

                  http://it.wikipedia.org/wiki/Rendimento_(termodinamica) dice:
                  CITAZIONE
                  In una conversione di energia il rendimento o efficienza termodinamica è il rapporto tra l'energia utile ottenuta e l'energia fornita al sistema.

                  Il rendimento può essere espresso come valore assoluto compreso tra zero e uno o come percentuale.

                  Nel caso per esempio del motore di una automobile, il rendimento è il rapporto tra l'energia meccanica ottenuta con quel combustibile e l'energia chimica contenuta nella benzina bruciata. In un ciclo termodinamico l'efficienza e è data da: \eta \equiv \frac{W}{Q}

                  dove W è il lavoro meccanico copiuto nel ciclo e Q è il cambiamento di energia termica del sistema

                  Dunque, i 28% che riporta Bertocchi è, come ipotizzavo, il rendimento del ciclo di conversione energetica del classico motore a scoppio 4 tempi ciclo otto. Ovvero, Immettendo 100Joule di energia chimica ricavi 28joule di energia meccanica, INDIPENDENTEMENTE che bruci benzina, alcool, etano, metano, idrogeno, o scoregge. Un motore a ciclo otto rende (in media) il 28%.
                  Il diesel rende un po' di più, il 33%, ma non perchè c'è dentro il gasolio. E' diverso il ciclo termodinamico, la compressione arriva a spigersi fino all'autoaccensione.

                  Ecco quindi che Kili, litri o metri cubi non importa. Se vuoi lavorare a kili, prendi il potere calorifico espresso in Joule/Kg, se vuoi lavorare a volume prendi quello in Joule/nm3 (normal-metrocubo). Tanto poi devi ricondurre tutto al numero di moli, quindi non ti cambia di una virgola.
                  "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                  • CITAZIONE (ElettroRik @ 25/11/2006, 00:31)
                    Ok ora è tutto chiaro. Semplicemente non sai cos'è il rendimento termodinamico.

                    Mi tornano ancora in mente le nottate che passavo sui libri quando studiavo termodinamica all'universita'. Ti assicuro che sono concetti che conosco solo che gli ultimi post li ho buttati li' senza troppo scrupolo.

                    In merito a tale argomento ho indicato alcuni valori a ruota libera e come ho detto data la fretta nel postare i miei discorsi non erano esenti da errori.

                    Quello che pero' e' importante e' il tentativo di calcolare quanto alluminio e soda occorre per avere una certa resa energetica e visto che tu hai piu' tempo di me penso che potrai sicuramente farlo dal prossimo post.


                    Maury

                    Commenta


                    • CITAZIONE (maurjzjo @ 25/11/2006, 00:40)
                      visto che tu hai piu' tempo di me

                      Seee, magari! Bella questa! Mandala alla settimana enigmistica che te la pubblicano.

                      CITAZIONE
                      penso che potrai sicuramente farlo dal prossimo post.

                      L'ho già fatto, ma no hai voluto leggerlo, o capirlo. Il conto era già bell'e pronto. E ti confermo che è corretto.

                      Sai quanto H2 ti serve, devi solo calcolare le quantità di materiale con cui vuoi produrlo, in base alla reazione chimica che vuoi adottare.

                      Ma perchè qui dentro s'inalberano tutti quando gli si fa notare che stan prendendo un abbaglio? :-(
                      "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                      • CITAZIONE (astrolabio @ 25/11/2006, 00:24)
                        Tra tutti i combustibili e carburanti, l’idrogeno possiede la maggiore densità energetica: 1 kg di idrogeno contiene la stessa energia di 2,1 kg di gas naturale o di 2,8 kg di benzina.
                        In rapporto al volume, la densità energetica di idrogeno liquido è circa ¼ di quella della benzina e circa 1/3 di quella del gas naturale.
                        Il contenuto (in peso) di idrogeno nell’acqua è di 11,2 %.

                        la densità energetica è riferita al peso perchè lìidrogeno è leggerissimo. ma una mole di idrogeno molecolare (che pesa 2 grammi) occupa sempre circa 22 litri di volume in condizioni standard. il palladio adsorbe l'idrogeno nella sua struttura cristallina ma con il platino io ci farei attenzione. infatti l'idrogeno a contatto con il platino e in presenza di ossigeno si accende spontaneamente.

                        per maurizio.
                        non so come fare per farti capire che soda non se ne forma e non se ne può formare. ma che anche quando si producesse sodio metallico (in modo istantaneo ) e che questo si ossidasse a soda in acqua (con produzione di idrogeno) la soda in soluzione è totalmente ionizzata e quindi reagirebbe con l'alluminio. la migrazione dell'alluminio al catodo o all'anodo dipendono dal Ph della soluzione. infatti l'alluminio può dare sia acidi che basi e cambiare comportamento in base all'ambiente in cui si trova. in ambiente basico lo ione alluminato migra verso l'anodo ma se si fa scendere il ph a sufficenza (ad esempio con acido cloridrico) l'alluminio cambia comportamento e si forma cloruro di alluminio e l'alluminio migrerà al catodo.

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                        • http://linux-host.org/energy/elayo.html


                          guardate questo che ho gia' postato, premetto che non sono un chimico ma mi sembra che in lunghe linee dite le stesse cose o no'

                          Commenta


                          • CITAZIONE
                            non so come fare per farti capire

                            Usando il simbolismo chimico e le formule sulla base di principi.

                            CITAZIONE
                            che soda non se ne forma e non se ne può formare. ma che anche quando si producesse sodio metallico (in modo istantaneo ) e che questo si ossidasse a soda in acqua (con produzione di idrogeno) la soda in soluzione è totalmente ionizzata e quindi reagirebbe con l'alluminio.

                            Se i reagenti sono stati dosati nel corretto rapporto stechiometrico nella poltiglia non puo' esserci piu' alluminio.L'abbiamo detto miliardi di volte. C'e' solo alluminato

                            Al e' una cosa e lo ione alluminato Al(OH)4- e' un'altra cosa.

                            CITAZIONE
                            la migrazione dell'alluminio al catodo o all'anodo dipendono dal Ph della soluzione. infatti l'alluminio può dare sia acidi che basi e cambiare comportamento in base all'ambiente in cui si trova.

                            Le proprieta' anfotere dell'alluminio si sono manifestato all'inizio ma ora che di alluminio non ce ne e' piu' abbiamo un complesso ionico chiamato alluminato Al(OH)4- con i propri ligandi.

                            CITAZIONE
                            in ambiente basico lo ione alluminato migra verso l'anodo ma se si fa scendere il ph a sufficenza (ad esempio con acido cloridrico) l'alluminio cambia comportamento e si forma cloruro di alluminio e l'alluminio migrerà al catodo.

                            Aggiungendo l'acqua di cui prima per consentire la reazione con il sodio il composto tendera' ad essere piu' basico e come ti ho detto e come confermi tu lo ione alluminato migrera' verso l'anodo.


                            Tutto questo e' avvalorato dalle conferme di j3n4 che afferma di ottenere idrogeno al catodo (ha accertato che il gas brucia) dando ragione alla reazione

                            2Na + 2H2O ----> 2NaOH + H2


                            Riassumendo
                            , a partire da [Na+][Al(OH4)-] che e' alluminato sodico e non alluminio , e se la tensione interelettrodica e' sufficiente forte da superare l'energia di legame ionico dell'alluminato sodico (a prescindere dalla sua eventuale dissociazione in acqua) , avremo :

                            Sodio-Alluminato NON SOLUTO in acqua - acqua introdotta in modo graduale al catodo
                            (ad esempio con catodo metallico tubolare al cui interno viene pompata acqua eiettata nella poltiglia da piccoli fori-getti del catodo)

                            Al catodo :
                            2[Na+] + 2e ---> 2Na
                            2Na + 2H2O ----> 2NaOH + H2


                            All'anodo :
                            2[Al(OH)4-] --> 2Al(OH)3 + H2O2 + 2e

                            L'acqua ossigenata (H2O2) a temperatura ambiente e' instabile e si decompone in acqua e ossigeno per cui all'anodo potremmo avere produzione spontanea di ossigeno e acqua come indicato qui sotto :

                            2 H2O2 → 2 H2O + O2↑ + energia

                            J3n4 dovresti dirci se hai notato la produzione di ossigeno all'anodo tuttavia e' ormai un dato di fatto che il prodotto di scarto sara' idrossido di alluminio assoggettabile a calcinazione e processo bayer ma di certo non con i nostri mezzi bensi' con quelli di raffinazione industriale che richiedono tanta energia (ma che magari potremmo emulare con una stanzioncina a processo bayer alimentato ad energia solare).

                            Il rischio e' che l'idrossido di alluminio Al(OH)3 possa costituire un depolarizzante ed interrompere l'elettrolisi.

                            Alla fine abbiamo il classico idrogeno catodico e ossigeno anodico , idrossido di alluminio e soda caustica disciolti in acqua e che potremo facilmente separare visto che l'idrossido di alluminio e' insolubile in acqua e filtrabile e quindi permetterci di riottenere la soda caustica da riutilizzarsi per il processo iniziale di produzione dell'idrogeno a partire dall'alluminio.

                            Questo e' un fatto notevole perche' ci evitera' di acquistare sempre nuova soda caustica e di utilizzare come unico carburante solo l'alluminio che "combusto" nel reattore portera' all'emissione di scarico sotto forma di suo idrossido cioe' :

                            Al ---------> energia_da_destinare_alla_locomozione + Al(OH)3 (scarico)

                            (energia_da_destinare_alla_locomozione e' in parte contenuta nel vettore energetivo idrogeno da noi molto utilizzato)


                            Il processo inverso ossia :

                            Al(OH)3 + energia_raffinazione -----> Al

                            viene utilizzato dall'industria di raffinazione dell'alluminio (calcinazione piu' elettrolisi in metallo fuso) e sapere anticipatamente quanta energia l'industria utilizza per eseguire tale raffinazione (per ottenere 1 Kg di alluminio puro occorrono circa 20 KWh di energia) puo' gia' darci un'idea di quanta energia otterremmo con la reazione inversa ai fini della locomozione (escludendo perdite , dissipazioni varie ed energia necessaria all'elettrolisi e al nostro processo di conversione).
                            Per essere cauti potremmo ipotizzare che il nostro metodo ci potrebbe dare il 50% dell'energia di raffinazione ossia 10 KWh di energia per ogni Kg di alluminio.


                            Visto che l'alluminio non e' presente in natura in forma pura ma come minerale di bauxite , in sostanza utilizzando alluminio come carburante non facciamo altro che riottenere in parte quell'energia spesa dall'industria di raffinazione per la raffinazione dell'alluminio , energia che proviene in buona parte dal petrolio.
                            Di conseguenza l'alluminio viene da noi utilizzato come vettore energetico come l'idrogeno venendosi quindi a costituire ben due vettori energetici fino a noi per riottenere l'energia spesa dall'industria di raffinazione , ossia :

                            Energia_raffinazione---->Vettore_alluminio----->Vettore_idrogeno------>combustione_motore


                            L'alluminio sembrerebbe un valido primo vettore perche' e' come se fosse idrogeno condensato che evita l'uso di gas fortemente compressi in rischiose bombole.Il nostro processo chimico non fa altro che eseguire una trasformazione vettoriale da alluminio a idrogeno piu' facilmente introducibile in camera di scoppio.

                            Il brevetto che ottiene idrogeno da alluminio + scarica elettrica (http://linux-host.org/energy/elayo.html) utilizza meno reazioni chimiche e quindi e' evidente che e' piu' efficiente ma richiede l'alluminio preparato in chilometrici fili bobinati.

                            Mentre il nostro metodo di tipo chimico utilizza piu' passaggi con ovvio minor rendimento ma ha il pregio di avere la soda come attaccante su oggetti di varia forma come lattine che spesso hanno inoltre pellicole.






                            Sodio-Alluminato SOLUTO in acqua

                            Scusate ma devo scappare , terminero' questa parte successivamente.


                            Maury





                            CITAZIONE (ElettroRik @ 25/11/2006, 00:53)
                            Ma perchè qui dentro s'inalberano tutti quando gli si fa notare che stan prendendo un abbaglio? :-(

                            Se e' sembrato cosi' mi scuso.Ho ammesso per primo di aver sicuramente sbagliato qualcosa circa i calcoli sul rendimento energetico.


                            Purtroppo dovevo andare a lavorare di corsa e ho dovuto buttare quattro considerazioni della serva che quantitativamente erano palesemente errate ma cio' che importava era l'intendimento di voler calcolare quanto alluminio e soda occorre per avere una determinata risposta energetica del motore comparabile a quella con i combustibili convenzionali.

                            Visto che qui sicuramente avete piu' tempo di me (devo sempre andare di corsa) vi invitavo solo a seguire la mia probabile traccia ed intendimento per arrivare ad un calcolo piu' esatto.

                            Maury

                            Edited by maurjzjo - 25/11/2006, 12:44

                            Commenta


                            • CITAZIONE
                              Energia_raffinazione---->Vettore_alluminio----->Vettore_idrogeno------>combustione_motore


                              L'alluminio sembrerebbe un valido primo vettore perche' e' come se fosse idrogeno condensato che evita l'uso di gas fortemente compressi in rischiose bombole.Il nostro processo chimico non fa altro che eseguire una trasformazione vettoriale da alluminio a idrogeno piu' facilmente introducibile in camera di scoppio.

                              Il brevetto che ottiene idrogeno da alluminio + scarica elettrica (http://linux-host.org/energy/elayo.html) utilizza meno reazioni chimiche e quindi e' evidente che e' piu' efficiente ma richiede l'alluminio preparato in chilometrici fili bobinati.

                              Mentre il nostro metodo di tipo chimico utilizza piu' passaggi con ovvio minor rendimento ma ha il pregio di avere la soda come attaccante su oggetti di varia forma come lattine che spesso hanno inoltre pellicole.

                              e' qui che ti sbagli in realta' il rendimento non cambia o forse e' superiore poiche' al conversione da alluminio a idrogeno ha un rendimento del 100% poiche' la forma di energia non cabmia poiche' alluminio =energia chimica idrogeno=energia chimica infatti il claore sviluppato dalla reazione non e' prodotto dalla reazione ttra idrossido e alluminio ma dalla reazione tra acqua e idrossido!!

                              invece nel reattore sul sito c'e' anche consumo di elettricita' per via della scarica elettrica!!

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                              • CITAZIONE (ag_smith @ 25/11/2006, 13:20)
                                il claore sviluppato dalla reazione non e' prodotto dalla reazione ttra idrossido e alluminio ma dalla reazione tra acqua e idrossido!!

                                invece nel reattore sul sito c'e' anche consumo di elettricita' per via della scarica elettrica!!

                                L'idrossido di sodio serve per de-passivare l'alluminio isolato dal film di ossido/idrossido prodotto dall'ossigeno atmosferico e dall'umidita'.

                                E' l'alluminio che e' reattivo nei confronti dell'acqua.

                                La tua e' una valutazione fatta ad occhio.Senza un calcolo preciso non puoi affermarlo con assoluta certezza dal momento che anche il metodo chimico produce tanto di quel calore da sciogliere un reattore di plexiglass come e' avvenuto a j3na.

                                Inoltre il metodo chimico ,ai fini del recupero della soda caustica ,richiede elettricita' altrimenti sei sempre li' a buttare via alluminato e ad acquistare sempre nuova soda caustica il che non e' che sia molto elegante visto che sarebbe auspicabile alimentare con carburante unico come alluminio.

                                Non e' possibile quindi trarre delle conclusioni spicciole e paragoni senza un conteggio serio ,ma di sicuro , il minor numero di passaggi e di processi chimici va a favore di minori perdite.

                                Ad ogni modo si potrebbero sempre combinare i due metodi ossia prendere l'emissione di scarico Al(OH)3 e utilizzare quel brevetto per riottenere Al ma come bilancio di energia saremmo sicuramente in negativo dal momento che ad alimentare la nostra auto sarebbe l'energia acquistata dall'industria per la raffinazione dell'alluminio.

                                Maury

                                Edited by maurjzjo - 25/11/2006, 14:13

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                                • Argh!
                                  Basta una sera che non leggo il forum e vi siete scatenati! <img src=">

                                  Tutto molto interessante, questa discussione me la dovrò rileggere almeno due o tre volte, c'è un sacco di robba su cui ragionare.


                                  Fondamentalmente siamo tutti dacordo su molti punti, quello che veramente ancora ci lascia da discutere e ipotizzare è questo cavolo di processo di conversione.

                                  Una considerazione:
                                  Ancora non ho fatto la prova con le cartine tornasole ma mi sa che il metodo dei lavaggi dell'alluminato non è poi così male.

                                  L'acqua recuperata dai lavaggi potrebbe essere semplicemente fatta bollire e ricavare l'idrossido di sodio sul fondo, mentre l'idrossido di alluminio può germinare aggiungendone una parte.

                                  Secondo me questo sistema costa meno ed è più semplice, voi cosa ne pensate?
                                  E' possibile?

                                  Saluti
                                  j3n4
                                  We are BORG: http://www.hitechfree.info

                                  Commenta


                                  • Ciao j3n4,

                                    Essendo l'alluminato di sodio a legame ionico sodio-alluminato non credo che sia sufficiente una semplice bollitura per separare le due specie ioniche.

                                    Con l'elettrolisi hai il potere separatore che oltretutto ha un effetto direzionale ordinante e bilaterale.

                                    Maury

                                    Commenta


                                    • prova a buttare dell'idrossido di sodio in acqua vedi cosa succede l'a qua arriva subito a circa 90° e questo l'ho provato eprsonalemnte per questo ti dico che il calore e' prodotto dal passaggio in soluzione dell'idrossido di sodio...

                                      ovviamente per il fatto che il rendimento migliore mi riferivo solo alla rezione diretta cioe' senza riciclo nell'esperimento che viene mensionato infatti non c'e' riciclo
                                      cmq il passaggio da alluminio a idrogeno e' quasi 100% tuttavia il rendimentio dipende dalle condizioni di reazione infatti se si sbaglia il rapporto stechiomeytrico alla fine butterai o un po di idrossido di sodio o piu' probabilmente un po di alluminio

                                      per j3n4

                                      io ho un cannello per fiamma ossidrica solo che non ho il gas potremmo vedere se il reattore riesce a reggere il cannello tuttqavia si pone il problema dell'ossigeno...

                                      CITAZIONE (maurjzjo @ 25/11/2006, 14:16)
                                      Ciao j3n4,

                                      Essendo l'alluminato di sodio a legame ionico sodio-alluminato non credo che sia sufficiente una semplice bollitura per separare le due specie ioniche.

                                      Con l'elettrolisi hai il potere separatore che oltretutto ha un effetto direzionale ordinante e bilaterale.

                                      Maury

                                      esatto

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                                      • Salve a Tutti

                                        Mi occorre una vostra consulenza ( vista la mia ignoranza ) <img src=">

                                        vedi schema:
                                        image

                                        Il mio stupido quesito è questo:

                                        1- Una volta caricato il reattore di soda caustica e alluminio lo chiudo ermeticamente.
                                        2- All'interno al momento contiene soda caustica, alluminio e ARIA iniziale di CARICO
                                        3- A questo punto siccome non c'è pressione dalla valvola di non ritorno l'acqua cade
                                        4- il contatto di acqua con la soda caustica e alluminio inizia la reazione
                                        5- nel contenitore si forma pressione di H2 ( idrogeno )
                                        6- appena questa raggiunge una pressione di 1.0 AT mi chiude il passaggio di H2O per interrompere la reazione
                                        7- Sicuramente dall'interruzione di H2O la reazione continua con un aumentare di ATM.
                                        8- Al raggiungimento di una pressione superiore ai 2.0 AT ottengo H2 da utilizzare
                                        9- Nel caso di un esubero di pressione di 3 AT si attiva la valvola di sicurezza.
                                        10- Appena la reazione smette ottengo nel contenitore un calo di pressione
                                        11- Appena scende al di sotto di 1.0 AT la valvola di non ritorno acqua mi cede altra acqua

                                        E cosi il ciclo continua.....

                                        IL MIO QUESITO: oltre all'acqua nel contenitore devo aggiungere anche un valvola di non ritorno per far entrare aria?

                                        Dico: la reazione avviene anche senza aria? visto che il reattore è ermetico con il solo ingresso H2O


                                        Grazie a chi mi risponde.

                                        Luigi

                                        Edited by astrolabio - 26/11/2006, 02:40

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                                        • CITAZIONE (astrolabio @ 25/11/2006, 16:03)
                                          Salve a Tutti

                                          Mi occorre una vostra consulenza ( vista la mia ignoranza ) <img src=">

                                          vedi schema:
                                          controllo

                                          Il mio stupido quesito è questo:

                                          1- Una volta caricato il reattore di soda caustica e alluminio lo chiudo ermeticamente.
                                          2- All'interno al momento contiene soda caustica, alluminio e ARIA iniziale di CARICO
                                          3- A questo punto siccome non c'è pressione dalla valvola di non ritorno l'acqua cade
                                          4- il contatto di acqua con la soda caustica e alluminio inizia la reazione
                                          5- nel contenitore si forma pressione di H2 ( idrogeno )
                                          6- appena questa raggiunge una pressione di 1.0 AT mi chiude il passaggio di H2O per interrompere la reazione
                                          7- Sicuramente dall'interruzione di H2O la reazione continua con un aumentare di ATM.
                                          8- Al raggiungimento di una pressione superiore ai 2.0 AT ottengo H2 da utilizzare
                                          9- Nel caso di un esubero di pressione di 3 AT si attiva la valvola di sicurezza.
                                          10- Appena la reazione smette ottengo nel contenitore un calo di pressione
                                          11- Appena scende al di sotto di 1.0 AT la valvola di non ritorno acqua mi cede altra acqua

                                          E cosi il ciclo continua.....

                                          IL MIO QUESITO: oltre all'acqua nel contenitore devo aggiungere anche un valvola di non ritorno per far entrare aria?

                                          Dico: la reazione avviene anche senza aria? visto che il reattore è ermetico con il solo ingresso H2O


                                          Grazie a chi mi risponde.

                                          Luigi

                                          Ciao Astro,
                                          se la valvola dell'acqua è fatta bene non dovrebbe consentire all'acqua di scendere da sola, neanche se ti trovi nella condizione di 0bar.

                                          Inoltre ammesso che tu disponga di una valvola del genere devi considerare che la reazione non è immediata quindi rischieresti di allagare il reattore, poichè fintanto che la pressione sale avresti comunque l'acqua che cade... e un reattore pieno d'acqua può diventare davvero pericoloso.

                                          Mandare il reattore a 3bar dovrebbe essere molto sicuro poichè il mio è finito anche a 6 bar senza esplodere ed era pure di plastica, per questo motivo ti consiglio di trovare un sistema pilotato elettronicamente che sia in grado di fornire acqua per un massimo di 1ml.

                                          Ho detto 1ml anzichè i soliti 2 poichè un reattore completamente pieno di materiale reagisce molto di più poichè la superficie bagnata è parecchia... presumo che la versione finale del reattore funzioni anche con meno di 1ml di acqua arrivando comunque in pochi attimi a circa 10bar.

                                          Non ho la certezza matematica di quanto affermo ma posso azzardare questa ipotesi dopo aver visto come si comportava il reattore durante le mie prove.

                                          Per smith:
                                          Non appena mi arrivano i pezzi che ho ordinato ci divertiremo anche con la fiamma ossidrica <img src=">

                                          Saluti
                                          j3n4

                                          P.S. Per quanto riguarda l'aria è meglio che la lasci uscire la prima volta e poi non farla più rientrare, ciò rende il reattore molto più sicuro perchè in mancanza di ossigeno non può sviluppare fiamme.
                                          We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                          • CITAZIONE (astrolabio @ 25/11/2006, 16:03)
                                            Dico: la reazione avviene anche senza aria? visto che il reattore è ermetico con il solo ingresso H2O

                                            Ciao Astrolabio ,

                                            mi piace la presenza di uno schemista che produca disegni come il tuo e progetti che traducano le nostre idee.

                                            La reazione avviene anche senza aria. Occorre solo presenza di acqua , alluminio e soda caustica.
                                            Anzi ! Senza l'aria l'alluminio non torna ad ossidarsi e reagisce con l'acqua senza il bisogno di soda caustica secondo la banale reazione :

                                            2 Al + 6 H2O -----> 2 Al(OH)3 + 3 H2
                                            come vedete il prodotto di scarico e' sempre il solito idrossido di sodio.

                                            Spero che questa idea costituisca un ulteriore spunto per riprogettare il reattore affinche' la soda intervenga solo nei momenti iniziali , quando poi non c'e' piu' aria dentro al reattore , l'alluminio non torna piu' a ricoprirsi del film di ossido e la soda diventa inutile.

                                            Pertanto un reattore costantemente sotto vuoto e senza aria abbisognerebbe di soda solo all'accensione del reattore per avviare la reazione e decadrebbero i contorti tentativi di usare l'elettrolisi per recuperare la soda caustica.


                                            Maury

                                            Edited by maurjzjo - 25/11/2006, 19:36

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                                            • Ragazzi, pensavo....
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                                              Ovvero, quando la poltiglia tende ad asciugare, si abbassa di livello e richiama acqua da un forellino che pesca dal serbatoio dell'acqua.

                                              :woot:
                                              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                              • CITAZIONE (maurjzjo @ 25/11/2006, 19:24)
                                                CITAZIONE (astrolabio @ 25/11/2006, 16:03)
                                                Dico: la reazione avviene anche senza aria? visto che il reattore è ermetico con il solo ingresso H2O

                                                Ciao Astrolabio ,

                                                mi piace la presenza di uno schemista che produca disegni come il tuo e progetti che traducano le nostre idee.

                                                La reazione avviene anche senza aria. Occorre solo presenza di acqua , alluminio e soda caustica.
                                                Anzi ! Senza l'aria l'alluminio non torna ad ossidarsi e reagisce con l'acqua senza il bisogno di soda caustica secondo la banale reazione :

                                                2 Al + 6 H2O -----> 2 Al(OH)3 + 3 H2
                                                come vedete il prodotto di scarico e' sempre il solito idrossido di sodio.

                                                Spero che questa idea costituisca un ulteriore spunto per riprogettare il reattore affinche' la soda intervenga solo nei momenti iniziali , quando poi non c'e' piu' aria dentro al reattore , l'alluminio non torna piu' a ricoprirsi del film di ossido e la soda diventa inutile.

                                                Pertanto un reattore costantemente sotto vuoto e senza aria abbisognerebbe di soda solo all'accensione del reattore per avviare la reazione e decadrebbero i contorti tentativi di usare l'elettrolisi per recuperare la soda caustica.


                                                Maury

                                                invece no perche' quando l'alluminio reagisce con l'acqua si ossida e quindi si forma la patina anche s enon c'e' aria l'idrossido serve comunque

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                                                • CITAZIONE (ag_smith @ 25/11/2006, 20:29)
                                                  invece no perche' quando l'alluminio reagisce con l'acqua si ossida e quindi si forma la patina anche s enon c'e' aria l'idrossido serve comunque

                                                  Non puo' ossidarsi visto che gli ossidi si formano in presenza di ossigeno che pero' e' assente nel caso di un reattore sotto vuoto.
                                                  Tuttavia hai ragione , al piu' si forma idrossido di alluminio :

                                                  2 Al + 6 H2O -----> 2 Al(OH)3 + 3 H2

                                                  e l'idrossido di alluminio ricoprirebbe comunque l'alluminio puro isolandolo e arrestando la reazione.

                                                  Se pero' riprogettiamo il reattore con una rotellina abrasiva premente che continuamente asporta via il film di idrossido , l'alluminio torna in superficie e puo' reagire con l'acqua senza aver bisogno della soda caustica.

                                                  Questa soluzione pero' e' limitata per il fatto che l'alluminio deve essere pretrattato in forme prestabilite mentre con la soda caustica possiamo gettare nel reattore anche lattine pellicolate.

                                                  Maury

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                                                  • tuttavia avresti comunbque un notevole rallentamento della reazione poiche' la soda caustica oltre a togliere la patina ionizza fortementre l'acqua e ne aumenta anche la temperatura facendo da catalizzatore per la reazione

                                                    Commenta


                                                    • Ok... Come da promessa, dopo varie ricerche ho trovato un sale facilmente riconvertibile!!
                                                      Il solfato stannoso, la sua formula è SnSO4, la sua bella caratteristica è che fonde a 273 °C, facilmente ottenibili, e quindi una volta fuso si può facilmente, tramite elettrolisi, ottenere stagno metallico!! Ora però devo ancora provare, se lo stagno è attaccabile direttamente dall'acido solforico per produrre idrogeno secondo la seguente reazione:
                                                      H2SO4 + Sn -------> SnSO4 + H2 speriamo!!
                                                      a domani le prove...

                                                      Commenta


                                                      • CITAZIONE (ag_smith @ 25/11/2006, 21:57)
                                                        tuttavia avresti comunbque un notevole rallentamento della reazione poiche' la soda caustica oltre a togliere la patina ionizza fortementre l'acqua e ne aumenta anche la temperatura facendo da catalizzatore per la reazione

                                                        Quoto smith perchè ha colto in pieno la causa di una performance ineguagliabile rispetto agli altri sistemi.

                                                        Cmq vorrei sottolineare che questo tipo di gas è davvero difficile da imbrigliare e che personalmente sono contrario a progettare strani sistemi che non siano ultratestati quanto meno nei campi più disparati.
                                                        Difatti avendo una piccola conoscenza di compressori che mi sono fatto quando ero molto giovane, la costruzione del primo prototipo è stata davvero semplice, lo dimostra il fatto che da quando ho annunciato di avere intenzione di cominciare questo tipo di esperimenti al primo prototipo sono trascorsi pochi giorni.

                                                        Nonostante più di qualcuno mi avesse avvertito delle peculiarità del H2 sinceramente non mi aspettavo che fosse così sfuggente, infatti è in grado di infiltrarsi anche in piccolissime aperture dalla quale ne aria ne metano o propano riuscirebbero a passare, neanche a 12bar.

                                                        Ma tendo a sottolineare che nonostante questa inaspettata rivelazione il tutto era sotto controllo perchè non ho COSTRUITO i pezzi, bensì li ho assemblati secondo la mia concezione.
                                                        Quindi esorto a chiunque avesse intenzione di replicare questo reattore di utilizzare materiali affidabili.
                                                        L'utilizzo di un monofiltro in plastica da parte mia può essere sembrato un azzardo, ma non è stato proprio così, poichè quel tipo di materiale è stato concepito per resistere a 10bar ed elevate temperature.

                                                        Quel coso che vendono su ebay non mi sembra un icona di sicurezza e manegevolezza, ne tanto meno una pentola a pressione (visto che sono progettate per massimo 4bar e vi garantisco che da 0 a 6bar è un mozzico).
                                                        Inoltre anche la chiusura ermetica secondo me non è proprio idonea al H2.

                                                        So che in questo momento posso sembrare distruttivo, e me ne dispiaccio, ma anche se la politica propositiva può dare i suoi frutti, mi sentivo in obbligo di sottolineare che anche se questo tipo di sistema è particolarmente sicuro va comuqnue trattato in sicurezza.

                                                        Sono a vostra disposizione se avete bisogno di consigli per la realizzazione dei reattori, ma cercate comunque di usare buon senso e materiale certificato per la costruzione, o rischiate seriamente di fare un bel botto.
                                                        Il botto poi non sarebbe un grande problema se si fosse a circa un metro di distanza ma gli schizzi di idrossido potrebbero esserlo.... quindi okkio!


                                                        Saluti
                                                        j3n4

                                                        CITAZIONE (kekko.alchemi @ 26/11/2006, 01:10)
                                                        Ok... Come da promessa, dopo varie ricerche ho trovato un sale facilmente riconvertibile!!
                                                        Il solfato stannoso, la sua formula è SnSO4, la sua bella caratteristica è che fonde a 273 °C, facilmente ottenibili, e quindi una volta fuso si può facilmente, tramite elettrolisi, ottenere stagno metallico!! Ora però devo ancora provare, se lo stagno è attaccabile direttamente dall'acido solforico per produrre idrogeno secondo la seguente reazione:
                                                        H2SO4 + Sn -------> SnSO4 + H2 speriamo!!
                                                        a domani le prove...

                                                        Grande Kekko!
                                                        Sei il pelè di questa discussione! <img src=">

                                                        Un abbraccione
                                                        j3n4
                                                        We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                                        • Ciao j3n4

                                                          CITAZIONE
                                                          Quel coso che vendono su ebay non mi sembra un icona di sicurezza e manegevolezza, ne tanto meno una pentola a pressione (visto che sono progettate per massimo 4bar e vi garantisco che da 0 a 6bar è un mozzico).
                                                          Inoltre anche la chiusura ermetica secondo me non è proprio idonea al H2.

                                                          Concordo con te <img src=">

                                                          Ma per sperimentare se si mettono delle valvole di sicurezza non dovrebbero esserci problemi.

                                                          A rif. allagamento del reattore prima che possa REAGIRE lo avevo già previsto con un uscita capillare con strozzatore, l'alimentazione avviene con gocce d'acqua regolabili da 1 a 100 circa al minuto.

                                                          Mentre per quello che riguarda le valvole di non ritorno ce ne sono di tutti i tipi a pressione fissa o regolabile ( non basta fare altro che avvitare o svitare il raccordo maschio sulla femmina ) all'interno la maggior parte sono fatte con una molla e una sfera di acciaio inox.

                                                          Oggi in modo veloce 1 ora circa di lavoro ho realizzato un piccolo reattore per le prime prove.

                                                          VEDI FOTO

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                                                          Alla prossima

                                                          Ciao Luigi



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                                                          • CITAZIONE (astrolabio @ 26/11/2006, 02:33)
                                                            Ciao j3n4

                                                            CITAZIONE
                                                            Quel coso che vendono su ebay non mi sembra un icona di sicurezza e manegevolezza, ne tanto meno una pentola a pressione (visto che sono progettate per massimo 4bar e vi garantisco che da 0 a 6bar è un mozzico).
                                                            Inoltre anche la chiusura ermetica secondo me non è proprio idonea al H2.

                                                            Concordo con te <img src=">

                                                            Ma per sperimentare se si mettono delle valvole di sicurezza non dovrebbero esserci problemi.

                                                            A rif. allagamento del reattore prima che possa REAGIRE lo avevo già previsto con un uscita capillare con strozzatore, l'alimentazione avviene con gocce d'acqua regolabili da 1 a 100 circa al minuto.

                                                            Mentre per quello che riguarda le valvole di non ritorno ce ne sono di tutti i tipi a pressione fissa o regolabile ( non basta fare altro che avvitare o svitare il raccordo maschio sulla femmina ) all'interno la maggior parte sono fatte con una molla e una sfera di acciaio inox.

                                                            Oggi in modo veloce 1 ora circa di lavoro ho realizzato un piccolo reattore per le prime prove.

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                                                            [IMG](IMG:http://img214.imageshack.us/img214/4969/screenhunter1fw7.jpg)


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                                                            (IMG:http://img90.imageshack.us/img90/2807/screenhunter2hi5.jpg)

                                                            Alla prossima

                                                            Ciao Luigi

                                                            Ciao Luigi,
                                                            complimenti per il reattore che hai realizzato, devo dire che esteticamente è davvero molto carino! <img src=">

                                                            Solo una precauzione prima di accenderlo:
                                                            Accertati per quanti bar è stata costruita quella pentola, rapporta con la valvola di sicurezza che hai montato e cerca di calcolare quanti minuti occorrono per ottenere un massimo di 2ml di acqua in erogazione.

                                                            Questo almeno per le prime prove.

                                                            Complimenti ancora e in bocca al lupo!

                                                            Saluti
                                                            j3n4

                                                            P.S. Se non ho visto male quel modello di pentola ha una guarnizione in gomma sulla chiusura vero? Se è così dovrebbe tenere tranquillamente l'idrogeno.
                                                            We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                                            • Bellissimo reattore.


                                                              Maury

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