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produzione d'idrogeno dal 70% di calore perduto dai motori a scoppio

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  • produzione d'idrogeno dal 70% di calore perduto dai motori a scoppio

    I motori a scoppio perdono il 70% di energia da ogni litro di carburante , è se con questo 70% di calore facessimo del'idrogeno tramite un elettrolizatore piccolo di bordo ,con una turbina elettrica che sfrutta questo calore ?.

    se prendiamo una vettura a benzina con l'impianto a metano modifficato a posta per l'idrogeno gassoso(rimapatura centralina ,bombola 200 bar idonea e tubatture in acciaio trattato ) ,è progettiamo una turbina che raccoglie il calore subitto fuori dalla camera di combustione , producendo corrente , è collegato a un elettrolizzatore produciamo idrogeno prendendo l'acqua da un serbatoio .?

    in piu se utilizziamo la corrente statica ricavata dal pasaggio dell'aria calda della marmitta, in più generiamo corrente dagli ammortizzatori il tutto sempre per aiutare l'elettrolizzatore a produrre idrogeno,penso che della corrente ne abbiamo un bel po ,non da fare la free energy ma per aumentare l'autonamia si .

    Vorrei sapere che ne pensate è se credete sia fattibile un po di numeri . ciao leon

  • #2
    Prendi una turbina , vi introduci i bollenti gas di scarico.

    L'energia rotazionale della turbina viene poi trasformata da un alternatore in elettricita' da utilizzarsi per la produzione di idrogeno.

    Il problema e' il rendimento finale visto che gia' solo l'alternatore ha un rendimento del 60%.
    Sono pertanto fuori luogo celle elettrolitiche dissipative ad elettrolita a vantaggio quindi di celle non dissipative ad alto rendimento come la cella di Meyer.


    Maury

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    • #3
      Io penso che se fossi in grado di recuperare calore per riconvertirlo in energia a questo punto senza ulteriori altre dissipazioni se non la carica di una o più batterie, alimenterei due motori elettriruota.
      Un'auto ibrida...
      Recuperando con tutte le perdite del caso anche solo un 25% di energia termica in energia elettrica vedrei raddoppiato la percorrenza km/litro, la stessa cosa la si può ottenere con molti meno problemi aumentando l'efficienza di combustione del carburante.

      Edited by Armando de Para - 1/4/2007, 03:29

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      • #4
        Ciao Armando,

        L'aumento di efficienza della combustione del carburante e' adottabile indipendentemente dal recupero dell'energia termica.

        Se quindi miglioriamo l'efficienza di combustione unitamente al recupero di anche l'energia termina abbiamo piu' di quanto avremmo con il solo miglioramento dell'efficienza di combustione.

        Tutto cio' in un'ottica del recupero di tutto cio' che e' possibile recuperare senza tralasciare nulla di inutilizzato (un po' come si fa con i salumi e con il maiale dove non si butta via nulla , ehehe).

        Maury

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        • #5
          CITAZIONE
          abbiamo nella uscita della camera di scoppio da 350 a 500 gradi circa costanti ,

          Esatto.

          CITAZIONE
          con questa temperatura(un bollitore eficentissimo) tramite il vapore , sia per presione ( scindere la mollecola del acqua )

          L'acqua scinde solo ad una temperatura di piroscissione superiore ai 2100 gradi celsius , la temperatura dei gas di scarico non e' sufficiente.

          CITAZIONE
          ,o pure il vapore fa girare una turbina è produce corrente

          Questa e' piu' a portata di mano


          Maury

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          • #6
            CITAZIONE
            però ce da valutare anche che ci sono dei motori con 5, 6 ,8 10,12,adirittura qualche camion arriva a 16 cilindri. quindi con l'aumentare dei cilindri aumentano il numero di camere di combustione ,per cui esempio 5 cilindri per 5 camere di combustione a 500 gradi uguale a 2500 gradi e cosi via con l'aumento dei cilindri .

            Se fosse come dici , a 2500 gradi centigradi il metallo costituente la tubazione di scarico liqueficherebbe all'istante!
            La sommatoria delle temperature non e' possibile per il fatto che la carica combusta non viene emessa contemporaneamente dai vari cilindri , ma ogni cilindro possiede una fase rispetto all'altro e gli scarichi espulsi sono sequenziali.

            CITAZIONE
            un'altra domanda ,se prendiamo un motore v6 è 3 cilindri li alimentiamo a idrogeno è gli altri 3 li inniettiamo la presione ricavata dai 3 bollitori che ricuperano il 70% perduto degli altri 3 ?

            Non ho capito.
            Vuoi alimentare 3 cilindri ad idrogeno e gli altri 3 a vapore ? Potrebbe essere una buona idea ma il motore avrebbe bisogno di profonde modiche meccaniche.


            Maury

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            • #7
              Ciao Leon73,


              CITAZIONE
              maury dopo mi spiegherai come si fa a inserire un disegno .

              Clicca su "Rispondi" per postare un nuovo messaggio e poi sulla sinistra verso il basso troverai la seguente indicazione :

              "Puoi allegare un file a questo messaggio.
              Dimensione massima (in byte): 153600"

              con a lato il tasto "Browse" per scegliere sul tuo pc il file da allegare.


              CITAZIONE
              riguardo i tempi del motore è giusto quello che dici se il bollitore fosse uno , ma noi abbiamo nel caso del 4 cilindri 4 bollitori che lavorano in fasi diverse ( milessimi di secondo )in modo indipendente quindi alla fine non mettiamo insieme le temperature ben si le pressioni, tramite una specie di cammon rail che a sua volta spinge la turbina o pure spinggiamo gli altri cilindri . leon

              Siccome i vari pistoni non si muovono identicamente (differenza di fase) accade che quando un pistone esercita una pressione positiva di scarico l'altro pistone esercita una pressione nulla (valvola di scarico chiusa) , ne consegue che la somma delle pressioni non sara' mai accrescitiva ma tutt'al piu' una pressione di un cilindro andra' ad occupare , in un certo intervallo di tempo , il buco di pressione lasciato vuoto dall'altro cilindro ; alla fine ottiene solo un valore medio di pressione di scarico maggiormente costante con minor ondulazione (sul grafico della pressione).

              Questa spiegazione pero' non e' importante.
              Cio' che importa e' la violenta energia cinetica assunta dal gas a causa della temperatura piuttosto che l'energia cinetica acquistata a causa della pressione dei cilindri.

              Nella tua idea dell'impiego degli ultimi 3 cilindri come macchina a vapore se collegati a bollitori riscaldati dal gas di scarico , si puo' sempre utilizzare lo stesso gas di scarico al posto del vapore e del bollitore.
              Il lavoro negativo di raffreddamento del gas di scarico porterebbe nuova energia sul pistone.

              Maury

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              • #8
                Non vedo l'icona da cliccare

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                • #9
                  CITAZIONE (maurjzjo @ 31/3/2007, 19:45)
                  CITAZIONE
                  abbiamo nella uscita della camera di scoppio da 350 a 500 gradi circa costanti ,

                  Esatto.

                  Ma proprio no! già solo una differente miscela varia la temperatura, per non parlare dell'anticipo, che viene regolato appositamente per accordare gli scarichi al regime di giri. chi ve le ha dette queste cose?

                  CITAZIONE (maurjzjo @ 31/3/2007, 23:37)
                  CITAZIONE
                  però ce da valutare anche che ci sono dei motori con 5, 6 ,8 10,12,adirittura qualche camion arriva a 16 cilindri. quindi con l'aumentare dei cilindri aumentano il numero di camere di combustione ,per cui esempio 5 cilindri per 5 camere di combustione a 500 gradi uguale a 2500 gradi e cosi via con l'aumento dei cilindri .

                  La sommatoria delle temperature non e' possibile per il fatto che la carica combusta non viene emessa contemporaneamente dai vari cilindri , ma ogni cilindro possiede una fase rispetto all'altro e gli scarichi espulsi sono sequenziali.

                  Secondo te se la carica combusta venisse emessa contemporaneamente, le temperature si sommerebbero? Ma assolutamente no!

                  CITAZIONE (leon73 @ 2/4/2007, 07:23)
                  ho parlato con un ingeniere è mi ha detto che l'ideale per una vettura sarebbe riuscendo a equilibrarlo con un buon volano a doc e altri sciccherie già sul commercio ,un motore a 4 cilindri però a due fasi cioe 2 che salgono e due che scendono ,cosi uno puo avere 1000n gradi a ogni esplosione anzi che 500, con meno attrito di un 8 cilindri quindi più corto è il motore con meno fasi e piu temperatura otteniamo da trasformare in vapore pressione ,da spinggere quello che vogliamo , altra cosa che mi ha detto è che si vogliamo piu temperatura i motori dovrebbero essere a gas o ancora meglio a idrogeno perche si alza di molto la temperatura della camera di scoppio è si possono abassare molto i giri del motore.

                  la prossima volta parla con un ingeGNere, magari sarpà spiegarti meglio. Dagli errori grammaticali deduco tu sia francese, sbaglio?

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                  • #10
                    paliamone pure. ci troviamo direttamente nei laboratori interrati del politecnico a torino?
                    l'invito ovviamente è ironico e non provocatorio. vuole solo essere una proposta a porsi più affabilmente.
                    per la tua applicazione casomai ti serve potenza termica, non temperatura. devi ottimizzare innanzitutto il ciclo otto, e poi pensare a come sfruttare il calore recuperabile.
                    in ambito navale viene già sfruttato direttamente. cerca "steam jet".

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                    • #11
                      Leon, ma secondo te è pensabile portare a spasso un ciclo otto che lavora stabile a 5000K? Indubbiamente non avresti più bisogno dei fari..
                      torna coi piedi per terra!

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                      • #12
                        Ciao Leon,
                        dimentico che sei francese e certe sfumature linguistiche italiane non le cogli.
                        Non volevo nè sfotterti nè essere irriverente, semplicemente farti ragionare su cosa sono 5000K.
                        Prendi qualsiasi diagramma di stato, quanti materiali arrivano a quelle temperature senza fondere?
                        Quali stress termico-meccanici dovrebbe sostenere il materiali (sia per dilatazione termica, sia per stress meccanico da compressione "fuori dai fogli")?
                        Come pensi di portare la miscela aria-benzina a 5000K senza avere preaccensione?
                        Per avere una temperatura media di 5000K, sai che temperature di picco si presenterebbero?
                        Sai che luce farebbe?
                        etc etc etc..
                        Se vuoi migliaia di K di temperatura, punta sul plasma, non sul ciclo otto.
                        Joyeuses Pâques Leon!

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