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circolazione inversa

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  • circolazione inversa

    Ho un impianto a tubi sottovuoto con circolazione forzata. Di notte perdo parte del calore accumulato; penso che ciò sia dovuto a circolazione inversa: di sera infatti vedo la temperatura della sonda montata sui collettori aumentare fino a fare entrare in fuznione il circolatore !

    Il circuito è dotato di valvola di non ritorno che è stata appena sostituita per risolvere il problema: niente da fare, anche con la valvola nuova continuo a scaldare il tetto di sera. Comincio a pensare a un difetto di fabbrica. Si potrebbe forse risolvere il problema con un'eletrovalvola. Qualcuno può consigliarmi ?

  • #2
    Normalmente la valvola di non ritorno è posta fra il circolatore ed i pannelli.
    Se la tubazione del circuito solare è di diametro rilevante (22-:24 mm) e di lunghezza limitata, nel ramo di ritorno fra pannelli e scambiatore del boyler, può attivarsi una circolazione indesiderata, interna al tubo.
    Questo problema non dovrebbe però presentarsi, o solo in misura limitata, nei tubi sottovuoto.
    In ogni caso, è possibile risolvere il problema inserendo anche in questo punto una ulteriore valvola di non ritorno.
    In alternativa, puoi realizzare ed inserire un "diodo termico" in prossimità dell'ingresso del tubo nello scambiatore/boyler. Questo diodo consiste in uno spezzone di tubo piegato ad "U" di lunghezza (ogni ramo della U) almeno pari a 20-:25 volte il diametro.
    Per semplicità puoi costruirlo con spezzoni di tubo di rame, una coppia di manicotti e di curve da brasare a stagno.
    Ho realizzato il dispositivo e posso attestarne il funzionamento.
    Nella immagine sottostante, vedi il diodo termico subito a destra del rubinetto. E' il doppio tubo rivestito in coibente nero con nastrature.

    In seconda ipotesi si può sospettare una scorretta regolazione o guasto della centralina di regolazione.
    File allegati
    Ultima modifica di Wilmorel; 25-08-2008, 19:04.

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    • #3
      Non mi torna qualcosa , l'impianto di cui parli e' a tubi sottovuoto, quindi non c'e' nessuna superficie esposta all'esterno che possa scambiare all'inverso , o in ogni caso sarebbe una perdita irrisoria (solo dall'isolante dei tubi) .
      Ma la centralina come funziona ? (dovrebbe essere differenziale) cioe' se la T sul pannello e' superiore di X all'accumulo mi fa partire la pompa , OK ? Quindi se anche si instaurasse una circolazione parassitaria , quando non c'e' sole e la notte , la T del pannello non potra' mai essere superiore alla T dell'accumulo , visto che il liquido pesca di li' ...... controlla bene la centralina quando parte la pompa che T rileva...
      Un dubbio : la centralina ha la funzione antigelo ? se si a quanto e' impostata , perche' se e' sballata quella o la sonda del pannello (anche un errore di 10 gradi) nel caso di notti con esterne di 12-15 gradi potrebbe essere quello che ti fa' partire la pompa.....
      AUTO BANNATO

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      • #4
        grazie per l'attenzione.
        i tubi del circuito primario sono da 15 mm per un dislivello tra bollitore e pannelli di circa 6 m; penso di poter escludere la circolazione entro il singolo tubo.
        IL tubo ad U potrebbe essere una buona soluzione !
        Il circolatore parte quando la temperatura sui pannelli è superiore a 30° e comunque superiore di un delta di 8 gradi alla temperatura rilevata nella parte più bassa (più fredda) del bollitore. Per spiegare cosa mi capita faccio un esempio: temperatura nel bollitore (parte bassa) 32° C(di sera dopo avere per esempio fatto la doccia). La temperatura sui pannelli sale nel giro di pochi minuti fino ad arrivare a 40°; a questo punto il circolatore parte e la temperatura sul tetto mi scende fino a far spegnere il circolatore; ricomincia un nuovo ciclo con un nuovo aumento di tempewratuira sui pannelli.
        Va avanti tutta la notte così ! La tubazione di collegamento tra l'uscita calda dai pannelli e l'ingresso nel bollitore rimane bella calda

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        • #5
          E allora e' sicuramente una circolazione passiva.... per adesso alza il deltaT di partenza e portalo a essere 1 o 2 gradi oltre la stratificazione (diff. tra alto e basso) cosi non ti parte piu' la pompa la sera e comunque ti funziona lo stesso di giorno.... poi fai come ti ha consigliato Wilm
          AUTO BANNATO

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          • #6
            Anche io ho un problema simile.
            Vivo in provincia di viterbo ad un'altezza di 450 m s.l.m., in questi giorni si sono abbassate un po' le temperature ed ho notato lo stesso effetto. Premetto che ho un'impiato della cordivari geco plus 2 a circolazione forzata, pannello di 2,5 mq e bollitore da 200l, in funzione dal 4/08/2008 e devo finire ancora la coibentazione sul tetto e nella stanza tecnica. Sono due sere che noto un abbassamento della temperatura del bollitore tanto da non poter fare la doccia la mattina. In pratica mi sono accorto che, anche senza l'accensione del circolatore, c'è un movimento dell'acqua calda dal bollitore al pannello. Un esempio, alle 19.30 di ieri sera la t del pannello era 23° e il bollitore a 42°, alle 21.00 la t del pannello era a 18° e il bollitore a 42°. Ad un certo punto, verso le 22.30, é iniziata a salire la t del pannello fino a raggiungere 33° mentre il bollitore scendeva a 36°. Verificato nuovamente il problema come la sera prima, ho chiuso le valvole poste sulla mandata e sul ritorno del ricolatore; in pochi minuti, verso le 23.00 il pannello è tornato nuovamente 18° e la t dell bollitore ferma a 33° nella parte inferiore. Come si può notare ho rimesso una decina di gradi del bollitore nella parte inferiore.
            Vedendo la foto allegata ho capito quale potrebbe essere il problema di istallazione del mio gruppo di circolazione, i tubi che scendono dall'alto vanno direttamente nel bollitore, invece sarebbe stato meglio se avessero fatto una curva da basso verso l'alto. Invierò un'immagine per spiegarmi meglio.
            A questo punto credo che dovrò istallare delle valvole di non ritorno oppure adottare la soluzione in foto.
            Grazie
            www.pacelli.biz

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            • #7
              Salve a tutti, anchio ho notato lo stesso problema, e l'ho risolto in questo modo. Allora impianto a circolazione forzata (2 pannelli piani da 2,5mq + boiler orizzontale da 300lt) installato in Sicilia a fine giugno, per tutta l'estate t° spettacolari, dell'ordine degli 85/90°, pur tuttavia notavo dei cali anche di 30° durante la notte e la sonda termica sui pannelli che dava t° dell'ordine dei 40° cosa strana perchè in piena notte la t° esterna si aggira intorno ai 25/30°. Non me ne curo più di tanto perchè tanto ho acqua a volontà. Si fa inverno e comincio a chiedermi il perchè i pannelli di notte segnano una t° di almeno 5 a volte 10° > rispetto alla t° dell'aria (se non c'è radiazione luminosa i pannelli non dovrebbero captare un bel niente!) provo a chiudere una valvova che mi aveva messo l'installatore a valle della pompa e "magicamente" tempo 10 min. la t° dei pannelli coincide con la t° esterna, morale della favola, risolto il problema in un modo un po' fastidioso ovvero chiudendo tutte le sere tale rubinetto per aprirlo tutte le mattine!
              Ho fatto una simulazione terra terra e sono arrivato alla conclusione che la valvola di non ritorno non risolve una mazza! Se c'è un gradiente termico caldo sotto / freddo sopra il liquido prsente nel circuito termoconvettore tenderà sempre ad andare da sotto a sopra e siccome nel nostro caso può salire da due tubi (mandata e ritorno) non serve a nulla bloccarne 1 perchè salirà sempre da quello che trova libero. Semmai tale valvola di non ritorno fa si che questo movimento sia inverso a quello dato dalla pompa e mbe?! Ci sarà sempre!
              Detto questo le soluzioni per evitare di avere questo onere quotidiano di chiudere e aprire tutte le mattine e tutte le sere potrebbero essere due.
              1. Fare in modo che il circolatore blocchi il flusso quando fermo, pensavo che succedesse proprio questo e invece mi sbagliavo! Quando la pompa circolatore si ferma il liquido è pur sempre libero di passare dentro anche per inerzia (nel nostro caso indesiderato avviene per convezione termica) c'è modo di "fermare" gli ingranaggi interni in modo da "bloccarne" il passaggio? O in alternativa esiste un circolatore che fa questo, io ne ho uno della grundfos e non penso ci sia modo di bloccarlo (anche se devo rivedere la scheda tecnica...)
              2. Mettere una termovalvola comandata da un timer facendo in modo che il flusso di liquido termoconvettore possa essere libero soltanto quando i pannelli sono irraggiati dalla luce solare e chiudere al tramonto.
              3. Mettere sempre una elettrovalvola ma anzicchè comandarla con un timer la si potrebbe alimentare con la corrente che la centralina fornisce le alimentare il circolatore. Non so bene come funzionano le elettrovalvole e che tipo di corrente fornisce la centralina alla pompa circolatore, ma se fosse un semplice on/off potrebbe funzionare, in pratica in questo modo si supplisce all'incapacità del ha il circolatore di bloccare il flusso quando fermo. E sarebbe anche il sistema più efficiente, perchè col timer non si è sicuri di stare aprendo il flusso esattamente quando serve... pensate una giornata nuvolosa e fredda e lì si disperderebbe il calore magari accumulato il giorno prima.

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              • #8
                La soluzione e' quella del reply #2 , come piu' volte scritto in altre discussioni , se pensi che una VNR (non guasta) ti faccia circolazione , lo fara' anche una elettrovalvola.....
                AUTO BANNATO

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                • #9
                  Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                  La soluzione e' quella del reply #2 , come piu' volte scritto in altre discussioni , se pensi che una VNR (non guasta) ti faccia circolazione , lo fara' anche una elettrovalvola.....
                  La valvola di non ritorno oppone una forte resistenza al passaggio del fluido in un verso e invece nessuna resistenza al passaggio inverso per cui nulla vieta al liquido di fluire nel senso inverso uscendo dal ritorno e tornando dalla mandata. L'elettrovalvola invece è un vero rubinetto che blocca in flusso e per questo otterrei lo stesso effetto che ottengo ora (ovvero azzerare la risalita del calore verso i pannelli) chiudendo a mano. Dubito che quell'accrocchio di tubi (che fra l'altro a casa mia non potrei fare per motivi di spazio) impedisca del tutto il flusso inverso che fa tanti danni di notte alla conservazione del calore accumulato nel boiler di giorno

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                  • #10
                    Rileggi quello che hai scritto e pensa BENE.
                    Se è una valvola di NON ritorno opporrà il blocco (proprio blocco, non è che fa passare qualcosa se spingi forte...) proprio alla circolazione inversa, che "ritorna" nel verso opposto a quello della circolazione normale.

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                    • #11
                      altrimenti cosa metto a fare un VNR : a farmi perdita di carico e basta
                      AUTO BANNATO

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