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Messa a terra solare termico

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  • Messa a terra solare termico

    Secondo gli esperti di questo settore, la messa a terra del solare (10mmq messa obbligatoria dal costruttore) è meglio fare una calata unica con pozzetto dedicato (così ho fatto ) oppure è sicuro collegarla nel punto comune della casa?
    Io penso che se arriva una scarica sul solare.. e la terra sia comune con tutto l'impianto elettrico questa provocherebbe danni a tutte le utenze elettroniche collegate..
    Parlando con molti idraulici.. non si pongono il problema e manco la collegano

    Il solare termico non è il mio campo ma.. vorrei analizzare il lavoro fatto da tutte quelle ditte che operano con venditori e call center.. e installatori pagati a fisso.. cioè che non vanno tanto per il sottile..
    Sorridi e tendi la mano..

  • #2
    Originariamente inviato da portoclimaenergy Visualizza il messaggio
    Secondo gli esperti di questo settore, la messa a terra del solare (10mmq messa obbligatoria dal costruttore) è meglio fare una calata unica con pozzetto dedicato (così ho fatto ) oppure è sicuro collegarla nel punto comune della casa?
    Io penso che se arriva una scarica sul solare.. e la terra sia comune con tutto l'impianto elettrico questa provocherebbe danni a tutte le utenze elettroniche collegate..
    Parlando con molti idraulici.. non si pongono il problema e manco la collegano
    Dal punto di vista delle normative, gestire due distinti dispersori indipendenti uno dall'altro è possibile, ma solo in pochissime situazioni (vado a memoria: in nessun caso devi poter accedere contemporaneamente a due masse diverse collegate ai due diversi impianti di terra).
    Il che significa che, in pratica, per un impianto solare è praticamente impossibile sfruttare un dispersore indipendente rispettando le norme, e quindi dovrai fare il collegamento alla terra comune.

    Per quanto riguarda i tuoi timori di fulminazione diretta... puoi stare relativamente tranquillo. Se un fulmine cadesse proprio sul pannello, in ogni caso in giro per la casa ti farà tanti di quei danni che terra indipendente o comune non cambierebbe molto...
    http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/

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    • #3
      Originariamente inviato da Archimede2007 Visualizza il messaggio
      Dal punto di vista delle normative, gestire due distinti dispersori indipendenti uno dall'altro è possibile, ma solo in pochissime situazioni (vado a memoria: in nessun caso devi poter accedere contemporaneamente a due masse diverse collegate ai due diversi impianti di terra).
      Il che significa che, in pratica, per un impianto solare è praticamente impossibile sfruttare un dispersore indipendente rispettando le norme, e quindi dovrai fare il collegamento alla terra comune .
      Sei sicuro di questo?? Hai la specifica tecnica? Per l'equipotenzialità? Quando i pozzetti hanno le loro segnalazioni e rientrano nei parametri ohmici di legge non credo abbiano problemi, in ogni caso ho già predisposto 3 pozzetti collegati alle gabbie saldate delle fondamenta
      [/QUOTE] Per quanto riguarda i tuoi timori di fulminazione diretta... puoi stare relativamente tranquillo. Se un fulmine cadesse proprio sul pannello, in ogni caso in giro per la casa ti farà tanti di quei danni che terra indipendente o comune non cambierebbe molto...
      no, la classica scarica che entra in rete e ti fa saltare le centraline in questo caso non produrrebbe danni, con quello che dici te vanno arroste anche le persone..in quel caso invitiamo persone antipatiche in casa [/QUOTE]
      Ultima modifica di portoclimaenergy; 25-09-2008, 16:54.
      Sorridi e tendi la mano..

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      • #4
        fatemi capire: ora che monto il solare termico cosa devo far fare? faccio collegare la messa a terra a quella della casa o metto una punta dedicata?
        Kit sola ACS a Circolazione Naturale di produzione UE (Spagnola) 2 collettori piani SunSelect e Bollitore 192 lt Orient./Inclin: -23°/40°. Caldaia a Condensazione 24,7kw Termostufa 19,6 kw resi all'acqua, termosifoni ghisa e alluminio. Impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto da 2,990 kW policristallino con sistema di monitoraggio. Località: Botticino Mattina (prov. di Brescia - Lombardia - Italia) Orient./Inclin: -23°/12°

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        • #5
          Originariamente inviato da diegodi Visualizza il messaggio
          fatemi capire: ora che monto il solare termico cosa devo far fare? faccio collegare la messa a terra a quella della casa o metto una punta dedicata?
          Come domandavo pure io, problema che si potrebbe presentare è l'equipotenzialità,

          MO SPETTA CHE RIPRENDO IL POST DEL BRAVO GIORGIO



          Originariamente inviato da giorgio demurtas Visualizza il messaggio
          I tubi metallici vanno collegati con un conduttore EQP (equipotenziale) al collettore di terra per impedire che possano avere un potenziale diverso da quello di terra locale.
          In condizioni di guasto, la corrente che passa nel tubo metallico potrebbe metterlo in tensione in alcuni punti a causa della sua resistenza. Se c'è la possibilità di avere tensioni >50 V fra due masse che possono essere toccate insieme occorre collegarle con un conduttore EQS (equipotenziale supplementare).

          La centralina è dotata di un trasformatore in classe II e il circuito della sonda è in doppio isolamento ed è un circuito a bassissima tensione funzionale (FELV) quindi è intrinsecamente sicuro.
          La struttura metallica non fa parte dell'impianto elettrico. Non può assumere tensioni pericolose a seguito di un guasto all'isolamento di una parte attiva di un circuito con tensione >50V. Quindi non serve metterla a terra (anzi, è vietato!) >>>>
          infatti pure io pensavo questo o quantomeno pensavo che fosse controproducente però ora ho visto che il sistema rotex lo ha in dotazione standard.. vedi link sotto pag 15 del pdf


          Sovratensioni di origine atmosferica dal filo della sonda non te ne possono arrivare. Questo perchè i suoi due fili sono vicini vicini, e l'area della spira sul quale nascerebbe la tensioni indotta è praticamente zero.
          Se hai problemi di sovratensioni di origine interna (cioè dalla rete elettrica) metti gli scaricatori all'ingresso del tuo quadro principale. Proteggi così tutti i tuoi apparecchi (Tv, pc...)
          Ciao a tutti

          http://www.rotex-heating.eu/italieni..._Indach_it.pdf
          Sorridi e tendi la mano..

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          • #6
            Dal fido manuale bticino sulla progettazione degli impianti di terra:

            <i>E’ possibile collegare ad impianti di terra distinti le masse non simultaneamente
            accessibili (Norma CEI 64-8 IV edizione, parte 4 art. 413.1.1.2)
            ossia poste a distanze maggiori rispetto ai limiti convenzionali definiti “a
            portata di mano”, quindi senza l’uso di attrezzi o prolunghe conduttrici.
            Questi limiti sono:
            – 2 m in orizzontale
            – 2,50 m in verticale
            – 1,25 m se entrambe le parti sono oltre il volume di accessibilità (parte 2
            voci 23.10 23.11).
            Le parti simultaneamente accessibili da una persona vengono considerate,
            ai fini della sicurezza, le parti conduttrici quali:
            – parti attive
            – masse e masse estranee
            – superfici quali pareti e pavimenti con resistenza minore di 50 k? fino a
            500 V e 100 k? per tensioni superiori
            – conduttori di protezione e collettori.
            </i>

            Un pannello termico è quello che si definisce una "massa estranea" (ricordo che "massa estranea" è quella che ha una resistenza verso terra inferiore a 1000 ohm... e mille ohm sono maledettamente tanti, ci arrivi subito, anche solo in situazioni di pannello bagnato dalla pioggia... per non parlare poi magari del fatto che, fissandolo, un tassello è andato a sfiorare un tondino della struttura...)
            Se poi il collegamento pannello-boiler è fatto con tubi in rame, la resistenza verso terra potrà scendere addirittura a pochi ohm...
            ERGO: secondo me, i pannelli vanno SEMPRE messi a terra.
            http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/

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            • #7
              Originariamente inviato da Archimede2007 Visualizza il messaggio
              Dal fido manuale bticino sulla progettazione degli impianti di terra:

              <i>E’ possibile collegare ad impianti di terra distinti le masse non simultaneamente
              accessibili (Norma CEI 64-8 IV edizione, parte 4 art. 413.1.1.2)
              ossia poste a distanze maggiori rispetto ai limiti convenzionali definiti “a
              portata di mano”, quindi senza l’uso di attrezzi o prolunghe conduttrici.
              Questi limiti sono:
              – 2 m in orizzontale
              – 2,50 m in verticale
              – 1,25 m se entrambe le parti sono oltre il volume di accessibilità (parte 2
              voci 23.10 23.11).
              Le parti simultaneamente accessibili da una persona vengono considerate,
              ai fini della sicurezza, le parti conduttrici quali:
              – parti attive
              – masse e masse estranee
              – superfici quali pareti e pavimenti con resistenza minore di 50 k? fino a
              500 V e 100 k? per tensioni superiori
              – conduttori di protezione e collettori.
              </i>

              Un pannello termico è quello che si definisce una "massa estranea" (ricordo che "massa estranea" è quella che ha una resistenza verso terra inferiore a 1000 ohm... e mille ohm sono maledettamente tanti, ci arrivi subito, anche solo in situazioni di pannello bagnato dalla pioggia... per non parlare poi magari del fatto che, fissandolo, un tassello è andato a sfiorare un tondino della struttura...)
              Se poi il collegamento pannello-boiler è fatto con tubi in rame, la resistenza verso terra potrà scendere addirittura a pochi ohm...
              ERGO: secondo me, i pannelli vanno SEMPRE messi a terra.
              Grazie Archi, però mi viene un dubbio, noi non stiamo mettendo a terra un'apparecchiature elettrica, quindi con teorica dispersione di energia elettrica della propria alimentazione, il problema si verificherebbe nel caso che una scarica atmosferica usi il termico come recettore.
              Sorridi e tendi la mano..

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              • #8
                Originariamente inviato da portoclimaenergy Visualizza il messaggio
                Grazie Archi, però mi viene un dubbio, noi non stiamo mettendo a terra un'apparecchiature elettrica, quindi con teorica dispersione di energia elettrica della propria alimentazione, il problema si verificherebbe nel caso che una scarica atmosferica usi il termico come recettore.
                Una "massa estranea" è QUALSIASI massa metallica, anche non collegata direttamente o indirettamente ad un'apparecchiature elettrica...

                Esempio tipico sono i telai delle finestre, o una scala metallica, che in molti casi bisogna collegare a terra (dipende, appunto, solo dalla loro resistenza verso terra).

                A parte questo, ribadisco la mia perplessità: un collettore solare è SEMPRE collegato ad un boiler con dei tubi in rame; questo boiler è collegato a pompe (elettriche) o ad una caldaia (elettrica), e quindi non puoi non considerarlo come facente parte dello stesso impianto, ed anche con una notevole continuità elettrica.
                http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/

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