Ciao a tutti e complimenti al forum.
Cerco qualcuno che mi sappia dare un chiarimento.
Mi hanno installato da poco un impianto ACS con bollitore 300 lt doppia serpentina, collegato a pannelli solari e caldaia gpl a condensazione.
Adesso che lo uso mi sono sorti diversi dubbi.
Tutto nasce da questo: hanno collegato la serpentina inferiore alla caldaia e quella superiore ai pannelli (oltretutto con mandata IN BASSO e ritorno IN ALTO). E' il contrario di quello che ho sempre visto (e, anche senza essere un esperto, contrario al "buonsenso": intuisco anch'io che in questo modo non è più la caldaia che fa da integrazione, ma il contrario, quindi sfrutto poco i pannelli e "carico" di più la caldaia = costi). Allego lo schema.
Ne ho chiesto la ragione e mi hanno risposto che questo è l'unico modo per eliminare il problema della legionella: con la caldaia in basso sono sicuro di fare lo shock termico periodico a tutto l'accumulo. Tanto - dicono - la differenza di efficienza è irrilevante (il bollitore non è a stratificazione "forzata", ma un accumulo semplice).
Non mi fido.
Domande:
1. Qualcuno ha mai visto/fatto un impianto con gli allacciamenti invertiti (caldaia sotto e pannelli sopra)? E' una soluzione sensata?
2. Un accumulo domestico (famiglia 4 persone) da 300 lt ha veramente problemi di legionella?
3. Considerando che la caldaia ha un circuito unico anche per il riscaldamento (con valvola a tre vie, quindi non può funzionare in istantaneo per l'ACS), come potrei risolvere il problema legionella? Non basterebbe un anello di ricircolo tra uscita acqua calda e entrata acqua fredda, da attivare in manuale o in automatico ogni tot...?
Grazie a chiunque mi sa dare un lume (anche per pretendere che il lavoro sia fatto bene).
Cerco qualcuno che mi sappia dare un chiarimento.
Mi hanno installato da poco un impianto ACS con bollitore 300 lt doppia serpentina, collegato a pannelli solari e caldaia gpl a condensazione.
Adesso che lo uso mi sono sorti diversi dubbi.
Tutto nasce da questo: hanno collegato la serpentina inferiore alla caldaia e quella superiore ai pannelli (oltretutto con mandata IN BASSO e ritorno IN ALTO). E' il contrario di quello che ho sempre visto (e, anche senza essere un esperto, contrario al "buonsenso": intuisco anch'io che in questo modo non è più la caldaia che fa da integrazione, ma il contrario, quindi sfrutto poco i pannelli e "carico" di più la caldaia = costi). Allego lo schema.
Ne ho chiesto la ragione e mi hanno risposto che questo è l'unico modo per eliminare il problema della legionella: con la caldaia in basso sono sicuro di fare lo shock termico periodico a tutto l'accumulo. Tanto - dicono - la differenza di efficienza è irrilevante (il bollitore non è a stratificazione "forzata", ma un accumulo semplice).
Non mi fido.
Domande:
1. Qualcuno ha mai visto/fatto un impianto con gli allacciamenti invertiti (caldaia sotto e pannelli sopra)? E' una soluzione sensata?
2. Un accumulo domestico (famiglia 4 persone) da 300 lt ha veramente problemi di legionella?
3. Considerando che la caldaia ha un circuito unico anche per il riscaldamento (con valvola a tre vie, quindi non può funzionare in istantaneo per l'ACS), come potrei risolvere il problema legionella? Non basterebbe un anello di ricircolo tra uscita acqua calda e entrata acqua fredda, da attivare in manuale o in automatico ogni tot...?
Grazie a chiunque mi sa dare un lume (anche per pretendere che il lavoro sia fatto bene).
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