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L'addolcitore

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  • L'addolcitore

    Ciao,

    Da quel che ho visto se ne è discusso poco, potremmo fare una discussione che racchiude e sintetizza tutte le riflessioni riguardo quest'oggetto a a mio parere utile per varie ragioni

    1) riduco il problema di calcare (la durezza delle acque è ben al di sopra di 20 °F in molte zone del nord Italia) sia alla caldaia che nelle tubature,nei lavandini,lavatrice, lavastoviglie, nell'impianto solare, ecc...

    2) cosa molto importante, riduco la quantità di sapone e detersivo necessaria a pulire me ed i vestiti,in quanto le molecole di tensioattivo legandosi a calcio e magnesio non sono più efficaci, ho quindi una riduzione dell'inquinamento (il vantaggio principale) ed un risparmio sui detergenti (da usare SEMPRE in modo oculato)

    Purtroppo non li regalano... un addolcitore da 1000 lt/hr costa circa 1000€, più o meno 1 €/(lt/hr), se a ciò aggiungiamo il costo del sale e dell'energia elettrica consumata (penso qualche decina di kWh l'anno), bisogna fare bene i conti...

    Andrebbe usato solo per l'acqua calda sanitaria,per il resto l'acqua potabile va bene,anzi forse è meglio (da bere è meglio ci siano i minerali)

    Avete esperienza in merito?

    Qui potete leggere la durezza della vostra acqua, a casa mia mediamente è 25

    HOME ASSOCASA

    Mauro
    Ultima modifica di Mauro1980; 16-10-2011, 14:29. Motivo: ortog

  • #2
    Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
    Ciao,
    Andrebbe usato solo per l'acqua calda sanitaria,per il resto l'acqua potabile va bene,anzi forse è meglio (da bere è meglio ci siano i minerali)
    Mauro
    Sono d'accordo sull'acqua da bere ma la vedo difficile addolcire tutta la propria acqua sanitaria evitando solo quella che si beve.
    Io c'è l'ho montato a monte dell'impianto idrico ovviamente e non saprei come escludere solo un rubinetto.
    Comunque considera che per usi potabili la normativa prevede che l'acqua debba avere minimo 5° o 10° francesi, non ricordo precisamente per essere usata.
    Ora considerando che l'acqua in uscita da un addolcitore a scambio ionico ha 0°F è sempre necessaria rimiscelarla con acqua non addolcita prima di essere immessa in rete o con un bypass manuale, poco preciso perchè dipende dalla portata in quel momento, o con un miscelatore elettronico. Il problema della quantità di sali per l'alimentazione si risolve in genere così.
    Detto ciò nel tuo caso ad esempio si tratterebbe di eliminare prima i 25° e poi rimetterne 5° o 10°.
    Mi sembra un po pochino per giustificare la spesa di un addolcitore per un acqua di media durezza come la tua ma ovviamente tutto si può fare.
    Tieni presente che ogni giorno che passa a partire dall'ultima rigenerazione delle resine, l'acqua , poichè le resine si cominciano a saturare, diventa sempre più calcarea fino a raggiungere ipoteticamente i gradi di partenza. Ovviamente quando è trascorso il tempo/volume prestabilito in fase di installazione l'addolcitore rigenera le resine di nuovo prima che ciò accada. Generalmente si imposta un tempo o volume tale che l'acqua non raggiunga mai i 25° nel nostro esempio ma neanche appena arriva a 10-15 per motivi di costi.
    Il dimensionamento dell'addolcitore e quindi della quantità di resine è basato sulla quantità di acqua giornaliera utilizzata.

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    • #3
      Ciao Enervolt,

      Penso non sia un problema usarlo solo per l'acqua calda, io vorrei fare così, basta metterlo al tubo che va all'accumulo solare (uso l'accumulo per preriscaldare o scaldare i sanitari) di sicuro voglio evitare WC e rubinetto che uso per l'acqua potabile

      Tu lo usi per tutto?

      Riguardo l'igiene, nell'addolcitore possono accumularsi e proliferare germi e batteri?

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      • #4
        Allora si, se lo usi solo sulla mandata dell'acqua calda è fattibile perchè lo colleghi alla caldaia o all'accumulo solare per chi ha il solare.
        Io l'ho collegato a monte di tutto. La lavatrice, la lavastoviglie almeno quelle collegate all'acqua fredda, scaldabagni elettrici si preservano di più. Le lavastoviglie in genere hanno le loro resine e in quel caso, come faccio io, non si aggiunge il sale.
        Per la questione igiene se non ricordo male anche li c'è un limite temporale per legge di 4-5 giorni massimi tra una rigenerazione e l'altra.
        Il mio addolcitore ha un modulo disinfettante che entra in azione ad ogni generazione. Tale modulo usa il cloro della salamoia stessa che ha
        nel serbatoio. Con le decine di kg di sale che ci sono sciolte nella salamoia il cloro di certo non manca.
        Le resine sono lavate con questa salamoia per liberarsi degli ioni di calcio accumulati e per legarsi agli ioni del sale. Sono un po scarsetto in chimica e non so aggiungere altro su questo "scambio" ionico. Quindi non dovrebbero esserci problemi di batteri nelle resine.
        Se poi consideri che l'acqua che passa attraversa le resine cattura un po di sale non penso che si crei un ambiente ideale per eventuali batteri
        neanche nei tubi.
        Penso che tutti gli addolcitori effettuino un disinfezione delle resine, magari in fase di acquisto si approfondisce.

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        • #5
          Stavo studiando il problema proprio in uqesti giorni. Io abito a Roma e l'acqua e' relativamente dura, 33ºF circa 400 mg/l di residuo fisso circa. L'idea era di migliorare l'acqua da bere, il consumo di detersivi, le incrostazioni a caldaie e affini.

          Leggendo su un sito relativo ai problemi di calcoli ho visto che non viene data molta rilevanza alla durezza dell'acqua, purche' sia oligominerale, cioe' residuo fisso entro 500 mg/l, dopo di che e' piu' importante bere tanto. Tra l'altro si considera piu' dannoso il sodio e gli scambiatori ionici sostituiscono appunto gli ioni calcio e magnesio con lo ione sodio. Fermo restando che chi non ha problemi di calcoli non deve preoccuparsi.

          Per i problemi di residui calcarei in caldaia et simili un buon compromesso e' il filtro dosatore di polifosfati, da mettere a monte del prelievo acqua calda. I polifosfati prevengono il deposito di calcaree, ma non eliminao assolutamente il calcio dall'acqua, meglio non collegarli all'acqua da bere, credo siano bevibili ma meglio evitare.

          A questo punto mi sto' orientando su:
          Filtro dosatore di polifosfati per l'acqua che va' ad essere scaldata (50 euro ?).
          Filtro (non addolcitore) collegato all'acqua fredda, con piccolo rubinetto in cucina, in questo modo l'acqua da bere e' purificata e migliora anche il sapore, credo sui 120 euro si trovano.
          Rimane il problema dell'uso dei detersivi, per ora pazienza.

          Dal punto di vista ambientale credo la cosa piu' importante sia cominciare a bere l'acqua del rubinetto, evitando il via vai di bottiglie d'acqua per tutta Italia, acqua che poi magari e' inferiore a quella del rubinetto. Evitando il trasporto di decine di kili di peso alla settimana, mettere da parte le bottiglie in PET per il riciclo, e infine evitare lo smaltimento del PET.
          Oltre a tutto questo si ha l'acqua sempre disponibile e si risparmia anche qualcosa, che volete di piu'.

          ciao
          Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
          Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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          • #6
            Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
            il filtro dosatore di polifosfati, da mettere a monte del prelievo acqua calda. I polifosfati prevengono il deposito di calcaree, ma non eliminao assolutamente il calcio dall'acqua, meglio non collegarli all'acqua da bere, credo siano bevibili ma meglio evitare.
            Filtro dosatore di polifosfati per l'acqua che va' ad essere scaldata (50 euro ?).
            ciao
            Io ho anche quello a monte dell'acqua calda anche perchè i produttori di addolcitore lo consigliano in quanto
            i polifosfati proteggono le tubature dall'aggressione dell'acqua addocita che è si senza calcio e magnesio ma con
            qualche ione di sodio di troppo che a temperature elevate qualche problema di corrosione può innescare.
            Funziona anche per il calcare laddove l'acqua non fosse addolcita non eliminandolo
            ma facendo in modo che non si attacchi alle superfici metalliche quindi è già un buon passo.
            Il costo medio è quello che hai indicato e un kg di polifosfati per uso alimentare mediamente costa sui 20 euri
            ma dura veramente tanto. Neanche io berrei acqua con polifoisfati anche se, nel caso fossero gli stessi che usano
            come conservanti negli insaccati, mi sa che ne ingeriamo da anni.

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            • #7
              Anch'io ho l'addolcitore e l'ho installato solo per l'acqua che entra nel bollitore(riscaldato dal solare e dalla caldaia) e per quella che viene miscelata dalla termostatica appena fuori dal bollitore. L'acqua fredda nel resto dell'impianto di casa non viene trattata.
              La rigenerazione delle resine la faccio fare una volta alla settimana e circa 2 volte all'anno viene un tecnico che mi porta i sacchi di sale (a buon prezzo rispetto a quanto li ho trovati in giro) e mi controlla la durezza!

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              • #8
                Io ho sempre snobbato il sale in pasticche fatto apposta per addolcitori e che vendono nei negozi specializzati ad un costo elevato
                Ho sempre comprato il comunissimo sale grosso da cucina al supermercato in sacchi da 10kg ma anche da 1kg come
                quello che abbiamo nella dispensa delle nostre cucine. Non ho avuto problemi in 10 anni quindi penso sia consigliabile.

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                • #9
                  Interventi molto interessanti, detto questo preferisco le cose al naturale, per cui lasciamo il più possibile le cose come stanno,

                  In sintesi

                  BEVETE L'ACQUA DEL RUBINETTO COSI COME IL PADRE ETERNO L'HA FATTA, in alcune zone d'Italia come a Roma è buonissima, ricordo durante le vacanze romane quando bevevo l'acqua delle fontanelle, siete davvero fortunati Tonino, non sprecatela e non trattatela, ripeto lasciala stare che è buona così al naturale

                  NO ai polifofati, per nessun utilizzo, riguardo l'influenza sulla salute ci sono discussioni anche in ambito accademico, se è vero che i produttori d'insaccati ci obbligano a mangiarli io preferisco evitarli (i prosciutti preferisco comprarli direttamente da piccoli produttori che so come lavorano) oltretutto il fosforo è difficile da separare dall'acqua per via biologica nei depuratori e molto di questo finisce nei fiumi, inquinandoli fortemente (eutrofizzazione)

                  SI all'addolcitore, MA come ha proposto Goblin giustamente, solo per l'acqua calda che va al solare/caldaia ed a quella che va alla miscelatrice dopo il bollitore, in tal modo produco acqua calda sanitaria dolce per lavatrice, lavastoviglie, doccia, rubinetto viso (riduco il consumo di detergente)

                  Non usare l'addolcitore per WC, acqua fredda che usiamo per lavarci i denti, innaffiare i fiori, è uno spreco inutile di resine, sale ed energia elettrica

                  Alla lavastoviglie collego direttamente l'acqua calda, alla lavatrice doppio ingresso arriva sia calda che fredda per cui la media tra 10 e 24 andrà bene
                  L'idraulico me lo ha proposto per tutta l'acqua ma cercherò di convincerlo del contrario
                  Ultimo punto importante come ha fatto notare Enervolt, il controllo della durezza

                  Purtroppo questi sistemi a letto fisso (un po come i carboni attivi) rendono l'acqua dolcissima (0°F) all'inizio e man mano che le resine si saturano aumenta la durezza, l'unico modo per avere una durezza voluta e costante (attorno ai 10°F, buon compromesso per evitare residui di calcare ed al tempo stesso ridurre le rigenerazioni
                  ) è quello di miscelare l'acqua uscente dall'addolcitore con acqua proveniente dalla rete tramite una valvola regolatrice

                  L'idea, fattibile,è di mettere una valvola regolatrice a spillo comandata elettronicamente (es solenoidi regolatrici), lo schema potrebbe essere di questo tipo




                  Uploaded with ImageShack.us

                  Un contalitri ad impulsi all'ingresso comunica al piccolo PLC (ho scritto Arduino perché lo metto per la gestione del solare e perché costa poco) i litri che vanno all'addolcitore

                  sapendo che il primo litro prodotto ha durezza 0°F la valvola regolatrice riceve un impulso dal PLC per aprirsi di un angolo che fa passare 1,2 lt per avere una durezza di 10°F

                  Il secondo litro avrà durezza 0,2°F per cui si aprirà la valvola per fornire 1,18 lt

                  e così via fino a che la durezza dall'addolcitore sarà 10°F e la valvola regolatrice sarà tutta chiusa, si accende una spia o un piccolo allarme che ricorda di rigenerare le resine.

                  Effettuata la rigenerazione, si riapre la valvola e il contatore riparte da 0. Con Arduino un programmino del genere è di semplice scrittura

                  Forse, non conoscendo il mercato degli addolcitori, alcuni modelli hanno una centralina che effettua questo controllo (trovarlo già fatto sarebbe l'ideale), il mio idraulico mi ha proposto il Pineco, ma penso non l'abbia e di conseguenza la durezza non sarà costante,ma andrà da 0 al valore limite (hanno un controllo sui litri, con un contalitri ad impulsi penso)

                  Questi signori dicono di vendere addolcitori a resina con regolazione durezza, parlano di regolazione,ma non di controllo però...

                  http://www.osmosi-inversa.com/addolcitori.htm

                  Ultima modifica di Mauro1980; 16-10-2011, 01:11.

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                  • #10
                    Oddio quanto pagate il sale per addolcitore? Io lo trovo a 6euro per 25kg.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Dumah Brazorf Visualizza il messaggio
                      Oddio quanto pagate il sale per addolcitore?
                      Se non ho frainteso, non dovremmo preoccuparci di usare sale, in quanto economico

                      Io penso, da ambientalista quale mi considero, che ogni risorsa sulla terra, sia acqua, sale (prodotto dall'evaporazione dell'acqua di mare) petrolio,terra, biomasse vada usato in modo intelligente ed oculato

                      Per la stessa ragione in USA sprecano quotidianamente centinaia di milioni di tonn di petrolio al giorno, e questo non è bene

                      Guardando i cataloghi di alcuni addolcitori, anche quelli che dicono di costruire il migliore sul mercato, mi sembra nessuno abbia un miscelatore elettronico per mantenere circa costante la durezza in uscita, tutti hanno un bypass-miscelatore costante.
                      Oltre a mantenere la qualità dell'acqua addolcita permetterebbe un risparmio notevole in sale, acqua e quantitativo di resine.

                      Il tuo Duhram ha una regolazione sull'acqua in uscita? (anche con logiche come quella proposta da me, che si basa su dati immessi e non su letture)

                      Potrebbero collegare l'albero della valvola spillo alla girante del contalitri in tal modo all'avanzare dei litri la valvola varia l'apertura
                      Ultima modifica di Mauro1980; 16-10-2011, 20:44. Motivo: ortog

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                      • #12
                        Per il mio la regolazione della durezza è il classico bypass regolato con due manopoline, una grossolana e l'altra di precisione.
                        La rigenerazione delle resine è regolata a tempo (ogni 4 giorni, calcolo spannometrico basato sul numero di persone e la quantità d'acqua giornaliera pro-capite consumata secondo stima indicata sul manuale di installazione).
                        Ci sono modelli che rigenerano le resine superato un certo volume d'acqua ma tale valore è calcolato all'installazione.
                        Come ogni risorsa a larga disponibilità e basso prezzo sul momento viene più economico buttarne via un po' (acqua e sale) che spendere di più in sistemi per i quali ci vogliono anni per rientrare nei costi.
                        Ultima modifica di Dumah Brazorf; 16-10-2011, 20:38.

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                        • #13
                          una valvola regolatrice di portata come quelle a spillo costano poco (qualche €), se ci aggiungiamo un solenoide ed una molla che spinge in senso opposto, in modo da regolare l'apertura arriviamo a 10€, la centralina che comanda è già presente in molto modelli, ed il prezzo finale di 1000€ (almeno) ha i margini per implementare questo banale controllo.

                          Purtroppo le aziende spesso sono poco interessante sia al risparmio energetico che a quello di acqua ed altre risorse a basso costo.

                          Quando saranno costretti a dire se l'addolcitore ha un controllo sulla durezza e scrivere i consumi di acqua, sale ed energia elettrica (come avviene già per altri elettrodomestici giustamente), allora lo implementeranno, fino a quel giorno niente... purtroppo! e passeranno anni

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                          • #14
                            Sul problema ambientale del dosatore di polifosfati io non la metterei giu' cosi' dura, a meno che tu abbia dati piu' precisi. Una carica di polifosfati credo duri mesi e l'acqua trattata e' considerata valida anche per uso alimentare, figuriamoci dopo la diluizione che si ha nelle fognature. Se lo confrontiamo con le altre schifezze che buttiamo nello scarico (saponi, detersivi, residui di cucina) credo sia una goccia nel mare.

                            L'acqua del rubinetto io la bevo senza problemi, ma devo riuscire a convincere mia moglie Per questo mettero un filtro (credo a carboni attivi) potra' migliorare la qualita' dell'acqua e danni non credo ne faccia. Se non sbaglio ne esistono col contatore automatico del volume d'acqua trattato per bloccare l'erogazione superata la capacita' del filtro, senza costare uno sproposito.

                            ciao
                            Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                            Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                            • #15
                              I polifosfati non servono, alcuni li mettono per ridurre il consumo di sale all'addolcitore e rendere l'acqua meno corrosiva (per non ridurre troppo il pH e complessare il Calcio)

                              Non servono perché l'acqua non andrebbe comunque a corrodere nulla, sia il Rotex che lo scambiatore dell'istantanea sono in Inox, acqua a 10°f ed un po di ioni sodio non gli farà nulla, anche il Calcio a quelle concentrazioni (100 mg/l) non da problemi grossi, al massimo una volta all'anno faccio un lavaggio dei sanitari con acido citrico (pH circa 6 ed innocuo) e pompa per trapano.

                              Di a tua moglie che siete fortunati ad avere acqua così, ve l'invidiano tutti

                              I carboni attivi trattengono sostanze organiche, come PCB, e metalli pesanti, problemi che non avete,
                              ma tutto ciò dove l'acqua stagna (è un letto fisso) avrà problemi d'igiene, quindi evitalo, io non mi fido nemmeno delle minimembrane sottolavello che ora vanno tanto di moda, acqua corrente sempre!

                              Addolcitore con miscelatore elettronico ne conosci Tonino?

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                              • #16
                                Il dosatore di polifosfati naturalmente serve in alternativa all'addolcitore, per evitare incrostazioni nel ramo acqua calda.
                                E' soprattutto una convenieneza di cost e di semplicita', con poche decine di euro si risolve il problema delle incrostazioni.
                                Io ho una caldaia con un piccolo accumulo, identica a quella di mio padre. Quando mio padre l'ha cambiata l'ho smontata per prelevare i pezzi ed ho aperto anche il serbatoio, c'erano circa 3 cm di calcaree sulla parete che arrivavano fino a conglobare la serpentina che emergeva per meno di meta'.

                                ciao
                                Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                                Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
                                  Il dosatore di polifosfati naturalmente serve in alternativa all'addolcitore,
                                  ciao
                                  preciso che ha motivo di esistere anche a valle di un addolcitore per i motivi che ho già spiegato.
                                  ciao

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Si, l'avevi gia' spiegato come suggerimento degli installatori di addolcitori. Non approfondisco perche' non ho chiaro in che modo agiscono i polifosfati. Io comunque lo intendo come un sistema che risolve il problema del calcaree, in alternativa all'addolcitore, se poi conviene installarlo anche insieme ad un addolcitore il costo complessivo cambia poco.

                                    Nell'acqua ci sono bicarbonati di calcio e magnesio in soluzione. Questo corrisponde a ioni calcio, ioni magnesio e ioni bicarbonato. Con aumento di temperatura diminuisce la quantita' di anidride carbonica disciolta nell'acqua, cio' corrisponde ad una trasformazione degli ioni bicarbonato in ioni carbonato. Il carbonato di calcio e' poco solubile per cui comincia a precipitare formando incrostazioni.
                                    L'addolcitore sostituisce ioni sodio agli ioni calcio e magnesio, il carbonato di sodio e' piu' solubile di quello di calcio per cui non precipita. A questo punto non capisco cosa facciano i polifosfati in cascata all'addolcitore.

                                    Ne approfitto per segnalare questa ditta specializzata in addolcitori: adolcinox, vende anche su eBay. Non sono sicuro che preveda la regolazione elettronica della durezza ma penso si possano anche contattare per qualche domanda.

                                    ciao

                                    PS
                                    Sui filtri segnalo questa discussione: http://www.energeticambiente.it/acqu...r-l-acqua.html
                                    Annoto che siamo parecchio OT per la sezione in cui siamo.
                                    Ultima modifica di toninon; 17-10-2011, 14:59.
                                    Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                                    Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                                    • #19
                                      Potrebbe essere che i polifosfati sopperiscano alla diminuzione di efficienza delle resine dell'addolcitore tra una rigenerazione e l'altra?

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
                                        Non approfondisco perche' non ho chiaro in che modo agiscono i polifosfati.
                                        I polifosfati creano legami con gli iono Ca++e Mg++ sono legami debole, ma che complessano gli ioni impedendo quindi chi leghi agli ioni carbonato che darebbero vita a cristalli insolubili e difficili dasportare

                                        Una volta che la concentrazione di Ca e Mh è sotto i 10°f l'impianto è sufficientemente protetto, basta una volta all'anno pulirlo con acido citrico ed una pompa per trapano, l'importante è non fare passare troppo tempo tra una manutenzione e l'altra,
                                        ma questo vale per tutto,automobili, porte esterne, finestre, ecc... (sto facendo manutenzione alle finestre per tetti, la prima volta dopo che le ho comprate 8 anni fa, e mi rendo conto di cosa significhi posticipare queste cose, un serrameto è da buttare )

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da Dumah Brazorf Visualizza il messaggio
                                          Potrebbe essere che i polifosfati sopperiscano alla diminuzione di efficienza delle resine dell'addolcitore tra una rigenerazione e l'altra?
                                          Non c'è riduzione di efficienza, solamente si preferisce non raggiungere durezze troppo basse con l'addolcitore per non consumare troppo sale, evitare rigenerazioni troppo frequenti ed al tempo stesso rendere innocuo il calcio presente.

                                          Nei paesi o nelle città come Parigi e Londra dove usano l'acqua di fiume questi problemi non li hanno, noi tutti ad usare acqua di falda e ci teniamo acqua durissima (hanno però altri problemi, potabilizzare l'acqua di fiume è più problematico soprattutto per i patogeni)

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da enervolt Visualizza il messaggio
                                            Tieni presente che ogni giorno che passa a partire dall'ultima rigenerazione delle resine, l'acqua , poichè le resine si cominciano a saturare, diventa sempre più calcarea fino a raggiungere ipoteticamente i gradi di partenza. Ovviamente quando è trascorso il tempo/volume prestabilito in fase di installazione l'addolcitore rigenera le resine di nuovo prima che ciò accada. Generalmente si imposta un tempo o volume tale che l'acqua non raggiunga mai i 25° nel nostro esempio ma neanche appena arriva a 10-15 per motivi di costi.
                                            Il dimensionamento dell'addolcitore e quindi della quantità di resine è basato sulla quantità di acqua giornaliera utilizzata.
                                            Oggi ho parlato con l'idraulico, dopo che ieri gli avevo accennato la cosa

                                            Mi ha riferito la discussione con l'ufficio tecnico di chi gli fornisce l'addolcitore

                                            Il problema di cui parla Enervolt sembra non esistere,mi ha stupito,ma me lo ha assicurato

                                            L'addolcitore è come una pila, emette corrente a voltaggio pressoché costate, quando inizia a ridurre il voltaggio è ora di ricaricarla perché la capacità è quasi esaurita

                                            Allo stesso modo l'addolcitore emette acqua ad una durezza pressoché costante (2-3 °f) per tutto il volume scritto nelle schede tecniche, quando inizia ad aumentare è ora di rigenerare, non c'è linearità tra volume trattato e durezza

                                            Insomma anche senza controllo sulla durezza,ne miscelatori elettronici,la durezza rimane costante

                                            A questo punto ci capisco poco...

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                                            • #23

                                              Ciao Mauro, scusa ma sto ancora ridendo pensando alla faccia del tuo idraulico mentre ti raccontava sta cosa.
                                              Se era serio mentre te lo diceva allora penso che mentre te lo stava raccontando si stava pentendo
                                              di doverti riferire quella stro....ta che gli aveva raccontato il tecnico dell'addolcitore.
                                              Se qualcuno mi dimostrerà che ha ragione chiederò scusa personalmente al tuo idarulico.
                                              In attesa dicci pure la marca dell'addolcitore. Proverò a contattarli per farmi spiegare il funzionamento dei loro addolcitori e pubblico la risposta in questo thread così ne possiamo discutere tutti insieme.
                                              Io misuro la durezza della mia acqua da 10 anni personalmente con i kit appositi. Lo faccio molto spesso anche per curiosità e divertimento misurando i gradi francesi persino delle varie acque minerali che bevo. Ti posso assicurare che l'acqua in uscita peggiora con i giorni anzi ti aggiungo che dopo 8-10 anni le resine gradualmente si sono quasi esaurite. (Questo tempo dipende da caso a caso, durezza dell'acqua, quantità addolcita e dimensionamento dell'addolcitore iniziale) e questo determina un peggioramento delle prestazioni nel senso che l'intervallo tra una rigenerazione e l'altra si accorcia.
                                              Ho cambiato le mie resine il mese scorso personalmente dopo quasi 10 anni.
                                              L'assistenza mi proponeva la sostituzione dell'intero addolcitore per la modica cifra di quasi 1000 euro prendendosi il mio indietro (per farne che? cambiare le resine con poche decine di euro?). Io con 80 euro (resine dow) l'ho fatto diventare nuovo.
                                              ciao

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                                              • #24
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                                                Gli addolcitori che l'idraulico propone sono Pineco e Saccò, non so chi dei due abbia contattato

                                                http://www.saccoengineering.it/

                                                Pineco
                                                Con le nuove resine hai lo stesso problema o hai risolto?

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                                                • #25
                                                  Ciao Mauro, si con le nuove resine sono ritornato come in origine ad addolcire ogni 1900lt di acqua (era l'intervallo che avevamo stabilito in fase di installazione tenendo conto che l'acqua in ingresso va dai 40° ai 50°) quindi circa ogni 15 giorni.
                                                  Ultimamente dovevo farlo ogni settimana. Penso di accorciare i tempi però misurando la durezza ogni due giorni a partire dalla rigenerazione e ristabilire un valore oltre il quale non andare. Penso di rigenerare quando arriva a 20°-25° oppure dopo 10 giorni se ancora non è arrivata a quel valore. Vedrò un po.

                                                  Pineco è la marca del mio dosatore di polifosfati, appena ho un po di tempo vedo di appurare la questione dell'addolcimento costante
                                                  Ora sono davvero impegnato fino a tarda sera a scegliere la nuova caldaia perchè sono senza riscaldamento e la casa comincia a raffreddarsi con queste giornate di freddo insolite. Il solare termico verrà dopo perchè ancora non ho le idee chiare ma la scelta della caldaia è funzione anche di che tipologia sarà il solare e quindi sto avendo qualche difficoltà.

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    40-50 °f alla faccia... :shocked

                                                    ora forse capisco perché non riesci a mantenere la durezza costante

                                                    Forse per valori così elevati converrebbe l'osmosi...

                                                    Con le resine nuove riesci ad avere, per i 1900 lt che separano una rigenerazione dall'altra, una durezza in uscita circa costante?

                                                    PS essendo in zona C (mezzogiorno) come ti scrivevo nell'altro thread ti consiglio la pompa di calore aria-acqua (es Daikin o Mitsubishi) piuttosto che la caldaia, con il FV parte dei consumi non li pagheresti grazie all'autoconsumo

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                                                      40-50 °f alla faccia... :shocked
                                                      ora forse capisco perché non riesci a mantenere la durezza costante
                                                      E acqua di pozzo artesiana
                                                      non non centra con il valore di partenza, peggiora sempre.
                                                      Ho dimensionato l'addolcitore in funzione anche di questo valore.
                                                      L'addolcitore dimensionato bene azzera sempre. Più è grande il pacco di resine
                                                      e più allunghi i tempi di rigenerazione a parità di durezza.
                                                      L'osmosi si mette a valle dell'addolcitore generalmente.


                                                      Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                                                      Con le resine nuove riesci ad avere, per i 1900 lt che separano una rigenerazione dall'altra, una durezza in uscita circa costante?
                                                      ma neanche per l'idea, per la mia esperienza non può esistere un addolcimento costante. Mi pare di aver già scritto che mi organizzerò per rigenerare quando l'acqua è arrivata a valori intorno ai 25°. Che significa? che la durezza aumenta giorno dopo giornio sempre e comunque. Dalla tua domanda intuisco che credi a quello che ti ha detto il tuo idraulico per cui ti conviene approfondire il discorso una volta per tutte con la pineco direttamente oppure aspettiamo il parere di qualcuno ferrato in materia più di noi due.
                                                      A 1900 lt penso sarà gia arrivata intorno ai 25° -30° perchè parto da 50°. Non me lo ricordo più, devo rifare le misurazioni

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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da enervolt Visualizza il messaggio
                                                        E acqua di pozzo artesiana
                                                        non non centra con il valore di partenza, peggiora sempre.
                                                        Ho dimensionato l'addolcitore in funzione anche di questo valore.
                                                        L'addolcitore dimensionato bene azzera sempre. Più è grande il pacco di resine
                                                        e più allunghi i tempi di rigenerazione a parità di durezza.
                                                        L'osmosi si mette a valle dell'addolcitore generalmente.
                                                        Capisco ora perché sia così dura,

                                                        Non sono un esperto di resine, anche se in passato un po ci ho lavorato, sui volumi di resina bisogna stare attenti, è importante mantenere sempre buone velocità all'interno del letto, altrimenti l'efficienza di scambio diminuisce (ioni calcio scambiati per litro di acqua fluita), è meglio avere letti alti piuttosto che "grassi" anche a costo di aumentare le perdite di pressione.
                                                        Non eccedere mai nel volume di resine, piuttosto rendere più frequenti le rigenerazioni (che si possono imporre sempre dopo le 24 quando non c'è consumo di acqua)

                                                        Esistono impianti industriali di demineralizzazione con resine a valle di membrane osmotiche (polishing), ne ho visti diversi

                                                        Originariamente inviato da enervolt Visualizza il messaggio
                                                        ma neanche per l'idea, per la mia esperienza non può esistere un addolcimento costante. Mi pare di aver già scritto che mi organizzerò per rigenerare quando l'acqua è arrivata a valori intorno ai 25°. Che significa? che la durezza aumenta giorno dopo giornio sempre e comunque. Dalla tua domanda intuisco che credi a quello che ti ha detto il tuo idraulico per cui ti conviene...
                                                        Ener, ti chiedo di parlare con un ufficio tecnico e chiedere spiegazioni, perché a me hanno detto che la durezza è costante

                                                        Non prendo per oro colato ciò che dice l'idraulico,ma non avendo mai effettuato misure non posso avere informazioni precise

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                                                        • #29
                                                          La quantità di resine l'ha gia deciso il costruttore di addolcitori.
                                                          Io fornisco la durezza dell'acqua da trattare, anzi vengono loro a casa o porti le analisi chimiche a loro (molto costose e inattendibili), il consumo di acqua della abitazione se accertato o in alternativa il numero di persone e..
                                                          .....zac come per incanto spunta fuori una tabellina standard e ti assegnano l'addolcitore fatto apposta per te.

                                                          Nel mio caso con l'acqua a 45° di media e presunte 4 persone perchè allora eravamo ancora due
                                                          sono venuti fuori 20lt di resina. Spero che abbiano tenuto conto dei parametri che hai citato.

                                                          La rigenerazione si fa generalmente di notte quando non si usa l'acqua ma solo per comodità.
                                                          Ma si può fare in qualsiasi momento tenendo conto che se contemporaneamente si preleva acqua questa
                                                          è come mamma l'ha fatta cioè l'addolcitore, mentre rigenera, fa passare l'acqua direttamente ai rubinetti.
                                                          Io a casa mia, però, ho notato che la pressione si abbassa molto quando rigenera e quindi la faccio di notte
                                                          o quando l'acqua non viene usata.

                                                          Impiega 45 minuti circa e consuma quasi un ql di acqua.Quantoooo? si avete letto bene 100lt, lt più lt meno
                                                          eh eh e qui qualcuno salterà sulla sedia o sulla tastiera. Provate a chiedere a qualche commerciale che vi vuole vendere un addolcitore quanta acqua o sale consuma durante la rigenerazione. Non ve lo dirà mai neanche sotto tortura, glisserà o darà pseudo numeri rassicuranti ma nessuna certezza.
                                                          Io, questo dato, non l'ho mai visto scritto in nessuna scheda tecnica.
                                                          Un giorno l'ho misurata mettendo il tubo di scarico in un grande tino e dopo averlo riempito tutto ho lasciato perdere perchè mi ero annoiato ma ha continuato a scaricare ancora per qualche minuto. Il tino era da 80lt circa.
                                                          Per l'osmosi probabilmente hai ragione. Ricordo che mi proposero un impiantino a osmosi inversa a valle dell'addolcitore sotto il lavello e in più una lampada ultravioletti per sterilizzare. Il tutto ad un prezzo molto alto e manutenzione ancora più dispendiosa.
                                                          Quindi rimandai l'acquisto, ma non l'ho mai comprato. Se non ricordo male mi dissero che con quella durezza non era il caso di utilizzare direttamente l'osmosi perchà sarebbe aumentata la manutenzione di quest'ultima.
                                                          Prendi un po con le pinze queste ultime cose perchè sono solo lontani ricordi e di osmosi non mi sono più occupato da allora.
                                                          Ultima modifica di enervolt; 19-10-2011, 20:22.

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                                                          • #30
                                                            Ho ex compagni di liceo che fanno analisi chimiche, conoscendoli so bene quanto possano essere inattendibili

                                                            Quando lavoravo per una grande multinazionale francese (nessun problema di soldi) facevamo sempre fare le analisi (analisi abbastanza costose da 500-600€) ad almeno due laboratori, con risultati diversi anche del 60%, SORPRENDENTE, con strumenti che hanno errori non superiori al 3-4 % , senza considerare che i risultati arrivavano anche un mese dopo...

                                                            Nella mia breve vita ho imparato a diffidare delle analisi finché non vedo di persona come le fanno e dopo che ho visto 4 risultati simili dallo stesso campione

                                                            Fatta questa premessa, i dati che citi fanno riflettere

                                                            E' davvero ecologico l'addolcitore? permette una riduzione del consumo di acqua perché l'acqua da maggior "appagemento" quando mi lavo e consumo meno sapone perché non reagisce con Ca++?

                                                            Secondo me è utile ed ecologico solo se,come Goblin,mi limito ad usarlo per l'acqua calda (no WC, no circuito freddo) in tal casi i consumi di sale, acqua per rigenerare ed i litri di resina si limitano

                                                            Il dimensionamento corretto è sui 15l con geometria abbastanza "slanciata" per garantire buone velocità di passaggio

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