aa giusto .. la caldaia percepisce l'acqua calda in entrata e non avvia il bruciatore. Grazie

Ciao a tutti.....io ho il tuo stesso impianto in funzione da maggio (parte riscaldamento da ottobre):
2 pannelli rotex con sanicube
termocamino da 20Kw
caldaia a gas vechhia 18 anni
termosifoni

La caldaia è in serie all'uscita del sanicube, una serpentina carica il sanicube dal termocamino mentre l'altra preleva il calore per inviarlo all'impianto di riscaldamento. Premetto che portare il sanicube a 50° con termocamino ne devi bruciare di legna....e pure le dispersioni a quelle temperature sono notovoli, dunque ho deciso di far lavorare il termocamino per tenere i 40-42° nel sanicube (bruciando circa 30 kg di legna dalle 10 alle 22), questo mi permette di far arrivare l'acqua hai termosifoni dai 38-40° che con temperature esterne dai 5° in su riesco a tenere la casa ben calda.
Poi ho predisposto un termostato che mi legge la temperatura nel sanicube e quando la T nel sanicube è 38° mi fa partire la caldaia 1 minuto al massimo regime (questo perchè ho una caldaia vecchia che non modula dunque è meglio farla lavorare alla max T° per farla rendere al massimo) ogni 15 minuti, questo mi permette di portare acqua nei termosifoni ha temperatura di 80° ed i termosifoni essendo in ghisa ed essendo cmq già caldi dall'acqua che è circolarta a 40° mi innalzano la T e la mantengo fino al prossimo ciclo........
Tutti questi cicli sono per ora gestiti da un timer due temporizzatori e due relè ma adesso voglio studiare un progetto per far tutto tramite arduino, vediamo un po......

Con questi settaggi ho un consumo di circa 3mc di gas e 30kg di legna ma la casa posso garantire che è sempre bella calda 24/24h, casa di circa 160mq su due piani con scala tutta aperta(cucina, salone, 3 camere, 3 bagni) zona climatica F, gradi giorno 3.067, 600m slm.

Alzare la temperatura di botta nel sanicube con termocamino dalle mie esperienze non è il massimo e sopratutto non è semplice.....è molto più conveniete mantenere le T più basse possibili......io non posso scendere sotto i 37° gradi altrimenti non avrei ACS in quanto la mia caldaia è solo riscaldamento.

Ciao Alessio

Ciao Ghighi effettivamente sono impianti simili. Come consumi siamo più o meno lì. Al momento io sono tra i tre e quattro metri di metano al giorno. Però da poco seguendo i consigli del forum sto imparando ad utilizzare meglio il termocamino. A parte la stupidaggine di avere lasciato aperta per un mese una valvola a farfalla sopra il termocamino, che mi ha fatto "vaporizzare" parecchio calore. Prima avevo difficoltà a caricare il sanicube ed il termocamino si attestava sempre ad una temperatura non oltre i 50 gradi, ciò penso mi ha creato parecchia condensa, con la conseguenza che ieri a caldo ho tolto dalle pareti interne parecchio creosoto. Ora ho impostato la temperatura di partenza della pompa del termocamino a 60, ho spostato un po' il focolare, faccio dei bei carichi di legna (più di trenta chili giornalieri) ed ora mi lavora come niente sui 70. Ieri in poco tempo ho caricato il sanicube, con impianti di riscaldamento in funzione, a 75 gradi. La caldaia in serie per te la trovo una buona idea avendo i termosifoni che lavorano a t alte. Anche io ho il tuo problema dell'acs, non posso scendere troppo in t nel sanicube. Peccato che la tua caldaia non faccia acs. Mantienici informato sui tuoi consumi di fine stagione.

Allora ragazzi ho messo insieme un po' di idee e sono arrivato a questa conclusione che porta a due strade. Intanto vi ringrazio di tutti i vostri consigli che ho analizzato con calma.

La prima è quella di lasciare l'impianto così com'è, aggiungendo un controllo remoto (optional) alla caldaia Immergas e abilitando la funzione di blocco del bruciatore tramite la centralina rotex nei momenti in cui interviene il solare e utilizzando chiaramente il termocamino quando voglio (anche da solo).

La seconda possibilità un pò più [complessa], ma fattibile, quella di collegare la caldaia in uscita al sanicube per attingere acqua preriscaldata dal solare e dal termocamino, aggiungendo il controllo remoto optional della caldaia con sonda esterna a controllo climatico. Questa seconda ipotesi mi piacerebbe per la possibilità di modulare la mandata negli impianti e per la possibilità di utilizzare la funzione acs della caldaia ora esclusa. Ma mi sembra poco concreta utilizzando il termocamino. Che senso ha portare il sanicube a 65 o 70 gradi con la legna, per poi convogliarne l'acqua nella caldaia.

Insomma senza termocamino non avrei dubbi ed opterei per la seconda modifica. Entrambe le due possibilità prevedono la sifonatura di una mandata dal termocamino che mi crea dispersione per circolazione naturale e l'isolamento delle tubazioni sul sanicube. Purtroppo non ho spazio per un altro puffer.

Ho fatto una prova in questi giorni (non molto freddi) solo con caldaia e solare (senza termocamino). I consumi di metano sono pari a circa 6 mc al giorno compresa parecchia acs.

Voi cosa mi consigliate tra le due ipotesi ?

Fra il termocamino e la caldaia metti una valvola deviatrice tarata alla temperatura massima ammessa dall' impianto.
Mentre fai lavorare la caldaia in climatica.
Per l' ACS ti serve uno scambiatore a piastre, se l' acqua che arriva dal Sanicube non è sufficientemente calda, ci pensa la caldaia.
La teoria di accumulare calore secondo me non è corretta, carica il termocaminetto in misura normale e non come un fuochista, non devi alimentare un treno a vapore!!!
Se usi il caminetto in modo normale aumenti il rendimento di tutto l' impianto.

Ciao

Penso la sua caldaia sia già istantanea, quindi non ha bisogno di un altro scambiatore a piastre
@Yale
La tua priorità ora è ridurre drasticamente le dispersioni, fatto questo io valuterei se ci sono margini per isolare uletriormente la casa con investimenti ragionevoli
A quel punto (ma anche ora senz'isolare di più la casa, anche se è sempre meglio) non hai più bisogno della caldaia a gas
Di giorni sfrutti al massimo il solare facendo circolare il riscaldamento nel Sanicube per mantenere la casa non troppo fredda quando non ci abita nessuno.
Durante la sera usi il termocamino (puoi far funzionare riscaldamento e termocamino assieme, essendo un Rotex a 4 serpentine) la sua potenza è 20 kW mentre casa tua ne disperde 6-7, puoi farlo lavorare a basso carico come dice Jek

Grazie dei consigli Mauro. Secondo voi ha senso spendere dei soldi per una valvola termostatica miscelatrice motorizzata, in grado di controllare con precisione e stabilizzare la mandata ai pavimenti ? Si recupera questa spesa, da un ipotetico risparmio energetico ?

dipende quanto vogliono, io sarei per il si, ma sarebbe coveniente solo togliendo la caldaia a gas, altrimenti usa quest'ultima per mandare l'acqua al pavimento alla giusta T

Da quello che ho capito io, la caldaia lavora a punto fisso sull' accumulo e l' ACS viene preparata solo tramite la serpentina dedicata.
Per mettere in serie la caldaia serve un kit ACS.

La valvola miscelatrice serve per regolare la mandata dell' impianto radiante in caso di uso del termocamino. Se è in funzione il termocamino puoi regolare la mandata con una semplice miscelatrice a tre vie a punto fisso simile al funzionamento attuale. Con l' aggiunta della caldaia in serie in modo che se la temperatura di mendata scende sotto la curva climatica parte la caldaia.
Usare una valvola miscelatrice motorizzata ti permette di avere una regolazione più fine della temperatura ambiente e magari di escludere completamente i termostati.
A questo punto però conviene mettere una miscelatrice a 4 vie e usare una sola pompa per alimentare tutto l' impianto di distribuzione.

Ciao

Allora da quanto ho capito, i collegamenti col sanicube SCS 538/16/16:
http://it.rotex-heating.com/fileadmi...xSOLARISit.pdf

La caldaia a condensazione su uno scambiatore di carico
Termocamino a vaso aperto
Impianto riscaldamento su secondo scambiatore di carico
acs e solare come da prestabiliti attacchi rotex

Mettere la caldaia in serie è risultato essere troppo complesso ed oneroso. Bisognerebbe smontare quasi tutto ..

Siamo arrivati, con il tecnico a queste conclusioni:

Impianto così com'è:

- Inserimento di termostato atto a spegnere il circolatore della pompa impianti riscaldamento ad una t prestabilita,
in modo che a caldaia spenta, l'impianto non mi vada la mattina sotto la soglia di acs.

- Collegamento della centralina rps3 alla caldaia in modo da attuarne il blocco bruciatore ad inserimento del solare
e volendo, a una t prestabilita.

- Se trovo ad un prezzo ragionevole una valvola termostatica miscelatrice motorizzata, la sostituisco a quella che ho meccanica,
in modo da stabilizzare la mandata ai pavimenti (accetto indicazioni di acquisto in merito).

Mi è stato sifonata una tubazione del termocamino che per circolazione naturale portava parecchia dispersione al sanicube.

Ringrazio davvero tutti per l'aiuto.

Non capisco come possa essere oneroso mettere la caldaia in serie al'SCS

Sul termostato che spegne la pompa sono d'accordo

A questo punto inizia a fare prove senza caldaia a gas, secondo me sei autonomo dal gas, basta ar partire il termocamino alle 16, ci sono modi per avviarlo automaticamente

Difatti ,, guarda meno uso il gas e più sono contento. Pensavo ad una cosa del genere per la mandata dei pavimenti http://www.edilportale.com/upload/pr...-566-cat01.pdf ,, ma costerà parecchio ?

Qualcuno è a conoscenza del valore appropriato da inserire nella centralina solaris r3 come [Pmin] potenza minima momentanea per arresto bruciatore in [kW] ?