Gestione dell'integrazione solare al riscaldamento ed accumulo settimanale - EnergeticAmbiente.it

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Gestione dell'integrazione solare al riscaldamento ed accumulo settimanale

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  • Gestione dell'integrazione solare al riscaldamento ed accumulo settimanale

    Ciao,

    In un'altra discussione si è parlato dell'accumulo stagionale, un obbiettivo che fa sognare molti appassionati ma che allo stato tecnologico attuale del mercato è di difficile realizzazione (c'è qualche applicazione, ma con serbatoi da 30 mc alti tre piani mt e larghi 3 cui hanno costruito la casa attorno)
    Le nanotecnologie, anche in questo caso, ci verranno in contro in futuro, al MIT stanno studiando da anni cristalli in grado di accumulare calore a bassa T, capaci di cederlo cambiando configurazione cristallina (diverranno gli accumuli termici compatti del futuro forse)

    Attualmente, con le tecnologie presenti, secondo me, si può aumentare considerevolmente l'apporto solare al riscaldamento, in due modi

    1) con accumuli settimanali
    2) con un attenta gestione del riscaldamento

    Partendo dal punto (2)

    La fonte più importante di energia rinnovabile è la gestione dei consumi

    Per questa ragione non sostengo quei sistemi che creano comfort, ma molto difficili da controllare con dinamiche lentissime, come i sistemi a pavimento, tanto più considerando lo stile di vita attuale (case vuote dalle 7 alle 19 e spesso anche la sera e nei fine settimana)

    Scaldare una casa vuota è il peggiore degli sprechi, purtroppo molti sono costretti, causa il sistema di riscaldamento adottato

    un piccolo esempio, con una casa "normale"

    Casa classe B 130 mq, con 5°C esterni (T invernale diurna) e 20°C interni dissipa circa 5 kW, al giorno richiede circa 120 kWh
    Se alle 8, quando esco (o meglio prima), spengo il generatore di calore la T inizierà a scendere, prima si raffredda l'aria, poi i mobili e le pareti (maggiore capacità termica), la T scenderà tanto più lentamente tanto più mobili e materia la casa è composta.

    Per avere alle 18 una casa accogliente dovrò riaccendere il riscaladamento alle 18-X dove X è tanto più grande tanto maggiore è la capacità termica della casa, e tanto più piccolo quanto più grande è la capacità del mio generatore di cedere potenza in modo efficiente (molte caldaie hanno un rendimento tra il 30 e l'80% della potenza molto simile, lo stesso vale per alcune pdc con inverter)

    Durante il periodo tra 8-Y e 18-X il consumo si annulla con conseguente risparmio, che si può stimare in

    5 kW x 9h = 45 kWh

    Durante la notte mentre dormo posso spegnere, l'importante è avere 20°C fino alle 24 e dalle 6, con ulteriore risparmio di 15-20 kWh.

    Tutto questo va dimostrato, e come ho scritto, dipende moltissimo dalla capacità termica della casa, non dimentichiamo che ho comfort non solo quando l'aria è a 20°C, ma quando tutti i mobili e le pareti sono ad una T vicina a quella dell'aria.
    Essere in una stanza dove l'aria è a 21°C, ma il resto è freddo non è comfortevole (situazione vissuta spesso in stanze scaldate frettolosamente per occasioni)

    Passando al punto (1) gestito meglio il bisogno di riscaldamento e ridotti i consumi, non avrò più bisogno di 700 kWh a settimana, ma di 300 avendo potuto risparmiare 55-60 kWh al giorno

    Guardando i grafici di Fringui, Sergio si vede che il sole non cessa praticamente mai di produrre per più di una settimana, è sufficiente caricare una pila che dura una settimana, e dosare la corrente quando mi serve

    Di quale volume ho bisogno per una settimana?

    La produzione solare può essere "spalmata" in più giorni (grosso modo 15 mq di sup assorbente, posso caricare l'accumulo in vari giorni con l'eccesso) mentre nell'accumulo devo riuscire ad infilare 300 kWh per essere indipendente quella settimana a produzione 0

    Con un accumulo solare a paraffina (ora sul mercato, conosco due ditte powertank.de e Sovemar, forse ne esistono altre)
    Caricandolo a 40°C (temperatura alla quale il solare è molto efficiente con DT tra paraffina e solare 2-3°C), ed una paraffina che fonde a 38-40°C,la massa necessaria è

    300kWh/0,069kWh/kg= 4300 kg circa 5 mc

    Calore latente = 250 kJ/kg = 69 Wh/kg
    Calore specifico = 0,71 kcal/kg°C = 0,83 Wh/kg°C

    Un grosso vantaggio è il calore a 40°C, può essere usato in sistemi a risposta rapida, es il postriscaldo della VCM e dei radiatori ad elevata superficie che lavorano a 40°C (es i Varme Kilden) o pareti radianti.
    Con quest'accoppiata ho comfort e dinamiche rapide, il calore me lo fornisce l'accumulo, da caricare in presenza di sole.

    Pensate con tale sistema siamo prossimi all'indipendenza? o c'è qualche falla?

    Avrei due accumuli di dimensioni grosse, ma ancora compatibili con le dimensioni di una lavanderia o di un locale tecnico (h=2,5mt D=1,2 mt)

    PS il discorso non vale per chi ha bisogno di scaldare casa 24h al giorno, ma quanti l'hanno?, può essere molto interessante per chi sta ristrutturando casa per giungere ad un B e si chiede su come riscaldarla.

    PPS non è mia intenzione criticare ne chi usa istantaneamente la produzione solare per scaldare l'abitazione, come Sergio, non potrebbe fare altrimenti avendo un accumulo da 500l ed un sistema misto a pavimento, ne Fringui che, da sue prove, scrive essere inefficiente accumulare il calore solare per usarlo quando più utile perchè con un sistema a pavimento certe dinamiche non sono possibili
    Ultima modifica di Mauro1980; 01-12-2011, 17:52.

  • #2
    Discorso molto interessante e ben sviluppato.
    Ecco la primissima ma serissima obiezione al punto (2):
    Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
    Per avere alle 18 una casa accogliente dovrò riaccendere il riscaladamento alle 18-X dove X è tanto più grande tanto maggiore è la capacità termica della casa, e tanto più piccolo quanto più grande è la capacità del mio generatore di cedere potenza in modo efficiente (molte caldaie hanno un rendimento tra il 30 e l'80% della potenza molto simile, lo stesso vale per alcune pdc con inverter)

    Durante il periodo tra 8-Y e 18-X il consumo si annulla con conseguente risparmio, che si può stimare in

    5 kW x 9h = 45 kWh

    Durante la notte mentre dormo posso spegnere, l'importante è avere 20°C fino alle 24 e dalle 6, con ulteriore risparmio di 15-20 kWh.
    In entrambi i casi alla riaccensione il riscaldamento non assorbira solo i 5 kW da te stimati per il mantenimento ma molto di piu' per 'ricaricare' la casa.

    In realta' a pensarci bene se la temperatura della casa non cala sensibilmente il risparmio e' trascurabile.
    Mi spiego meglio, se il calore che ho perso devo ripristinarlo l'unico guadagno e' nel perdere meno calore. Questo naturalmente avviene se la temperatura interna della casa diminuisce, allora anche la potenza dispersa diminuisce.
    Se per ipotesi la capacita' termica dell'abitazione (ed il suo isolamento, in generale) e' tale che dalle 8 alle 18 passa da 20º a 18º il risparmio e' molto ridimensionato rispetto alle tue stime.

    ciao
    Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
    Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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    • #3
      In effetti dipende moltissimo da quanto la casa disperde e da quale sia la sua capacità termica, solo abbattendo la T interna in breve tempo riesco davvero a ridurre i consumi

      Se per ricaricare la casa in breve tempo la caldaia invece di erogare 5 eroga 10 ma con lo stesso rendimento (è la realtà) ho effettuato un risparmio di combustibile

      Ciò che propongo penso sia utile, perchè la stragrande maggioranza del parco edilizio è in classe D o inferiore e molti si prestano a ristrutturare per arrivare alla B/C (oltre diventa troppo oneroso)
      Ristrutturando credo che queste pratiche possono essere applicate

      del punto 1 cosa ne pensi Tonino?
      Ultima modifica di Mauro1980; 01-12-2011, 18:51.

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      • #4
        Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
        In effetti dipende moltissimo da quanto la casa disperde e a quale sia la sua capacità termica, solo abbattendo la T interna in breve tempo riesco davvero a ridurre i consumi
        Oddio, detta così suona anacronistica la cosa.
        Quot homines tot sententiae

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        • #5
          perché anacronistica?
          Pensi Daniel che tra 10 anni vivremo tutti in case in classe A o A+? Si a Bolzano e a Campione o dalle tue parti
          temo che il parco edilizio italiano resterà inefficiente a lungo, si dovrebbe studiare su come rendere più efficiente la gestione e la produzione di calore di quste case, non ho dati precisi,ma a memoria mi sembra d'aver letto che il 70-80% in Lombardia sia in D o inferiore

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          • #6
            Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
            Se per ricaricare la casa in breve tempo la caldaia invece di erogare 5 eroga 10 ma con lo stesso rendimento (è la realtà) ho effettuato un risparmio di combustibile
            ?
            Per consumare lo stesso combustibile la caldaia dovrebbe avere un rendimento della metà quando eroga 5 rispetto a quando eroga 10. Se hanno lo stesso rendimento nelle due condizioni consumi il doppio...

            Sull'accumulo settimanale: 300 kWh son pochini per una settimana, sono convinto anch'io che il calcolo del risparmio non tenga conto del fatto che ti serve erogare più potenza per il ricarico della casa dopo un periodo di "off" rispetto a quella che ti servirebbe per compensare le sole perdite di calore rimanendo sempre in "on". Devo dire che non ho ben capito il discorso sulle case che perdono velocemente temperatura che permetterebbero di risparmiare di più, ma forse l'ho letto distrattamente.

            Oltre al fatto che il punto 2 non mi convince perchè le case non sono mai oggetti ideali, e alla fine hai sempre qualche cavolo di stanza che si scalda meno e/o diversamente delle altre, e allora addio comfort....

            Un'altra perplessità che ho è come lo carichi dei 300 kWh questo accumulo: dici che potresti usare il surplus dato da un impianto di 15 mq di superficie di apertura, ma ne devi avere un bel po' di surplus per fare 300 kWh oltre a quelli che dovresti usare mentre li produci (o comunque nella stessa giornata). Io d'inverno faccio 20-25 kWh al giorno con 10 mq circa col solare in giornate perfette, metti pure che diventino 30-37 con 15 mq... già ad usarli tutti ci vorrebbero 10 giorni di sole perfetto continuo, col solo surplus (che oggi io non avrei neanche facessi 30-37 kWh/giorno) ti ci vuole una stagione....

            Ciao
            Sergio
            Ultima modifica di sergio&teresa; 02-12-2011, 01:02.
            PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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            • #7
              Concordo con Sergio,
              un accumulo settimanale è irrisorio, troppi pannelli con il dubbio che se hai nuvolosità per qualche giorno non avrai energia da spendere!!!
              Il sole c'è in estate..d'inverno c'è poco da fare!

              Meglio investire nel FV, energia più pregiata e più costante: oggi un collega sta ultimando un impianto da 3 Kwp: 2850 euro i pannelli, più 1500 l'inverter più 500 le pratiche..

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              • #8
                Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                perché anacronistica?
                Anacronistica perchè da come scrivi sembra che se la temperatura scende velocemente si risparmia, il che non è vero, se la cosa succede è perchè ovviamente la casa è isolata male e si consuma di più. Ma capisco che tu stessi parlado del fatto che maggiore è la temperatura interna e maggiore sia potenzialmente la dispersione....ma a mio avviso il risparmio più sensato si ottiene sempre e solamente investendo sull'involucro non certo con grossi accumuli solari o con impianti di riscaldamento che scaldano velocemente solo nelle ore in cui la casa è abitata.
                Quot homines tot sententiae

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                • #9
                  Direi che si può semplificare il tutto dicendo.. ti costa meno e hai una garanzia maggiore investire i soldi di quel solare e dell'accumulo in isolamento
                  Pannelli 56 tubi U-pipe Apertura 8,84 m2 Orient./Inclin.:SUD-SUD/EST /60°
                  Caldaia Condensazione 24 kW Termostufa Legna: 13,8 kW (3 kW ambiente 10,8 kW Acqua)
                  Puffer 750 L 3 serpentine
                  Riscaldamento: pannelli radianti 130 m2 + Scalda-salviette
                  Località: Cannobio - Prov. VB - Gradi Giorno 2.583 - Zona Climatica E

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                  • #10
                    Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                    Per consumare lo stesso combustibile la caldaia dovrebbe avere un rendimento della metà quando eroga 5 rispetto a quando eroga 10. Se hanno lo stesso rendimento nelle due condizioni consumi il doppio...
                    Spegnendo il generatore di calore nei momenti di non utilizzo la T scende e di conseguenza anche le dispersioni, quando riaccendo devo risportare la casa al giusto comfort, nel frattempo ho beneficiato di X ore a dispersione inferiore.
                    Conteggiando su tutta la giornata si nota il risparmio, servono radiatori capaci di erogare il doppio o il triplo della potenza a condizioni di progetto, ben sovradimensionato.
                    Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                    ?
                    Sull'accumulo settimanale: 300 kWh son pochini per una settimana, sono convinto anch'io che il calcolo del risparmio non tenga conto del fatto che ti serve erogare più potenza per il ricarico della casa dopo un periodo di "off" rispetto a quella che ti servirebbe per compensare le sole perdite di calore rimanendo sempre in "on". Devo dire che non ho ben capito il discorso sulle case che perdono velocemente temperatura che permetterebbero di risparmiare di più, ma forse l'ho letto distrattamente.
                    300 kWh possono essere pochi o giusti in base a quanto uso la casa, di sicuro sono pochi se è abitata tutto il giorno, ma non per chi vive la casa 5-6 h al giorno (la maggiorparte)
                    La T delle case decresce rapidamente in base alla loro capacità termica
                    Sulla convenienza di spegnere ti rispondo con un paradosso, se uso la casa 1 giorno alla settimana conviene scaldarla anche gli altri 6?
                    ovviamnete no, in ugual modo, ma in diversissima misura converrà gestire ilriscaldamento per minimizzare le dispersioni quando non c'è utilizzo
                    Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                    ?
                    Oltre al fatto che il punto 2 non mi convince perchè le case non sono mai oggetti ideali, e alla fine hai sempre qualche cavolo di stanza che si scalda meno e/o diversamente delle altre, e allora addio comfort....
                    Ciò che scrivi dipende molto se è bilanciato o meno l'impianto
                    Purtroppo non possiamo relegare agli idrualici il lavoro di compensazione, perchè siamo noi a viverci e solo noi sappiamo dove sono le deficienze.
                    E' un lavoro da fare ai detentori, di cui molte case hanno bisogno.
                    Una casa deve poter scaldare le stanze omogeneamente ed alla stessa velocità altrimenti c'è scompensazione.
                    Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                    ?
                    Un'altra perplessità che ho è come lo carichi dei 300 kWh questo accumulo
                    15 mq sono una stima, se ne potrebbero mettere 20, ma è vero che 1 settimana è quasi il limite d'assenza di sole, i vari surplus che si susseguono durante l'anno (es domenica a sciare e casa vuota o fine settimana via) riescono a tenere la pila carica per 6-7 giorni, l'importante è avere una produzione giornaliera superiore a quella di utilizzo con giornata mediamente soleggiata

                    Originariamente inviato da Daniel1980 Visualizza il messaggio
                    Anacronistica perchè da come scrivi sembra che se la temperatura scende velocemente si risparmia, il che non è vero, se la cosa succede è perchè ovviamente la casa è isolata male e si consuma di più.
                    Ci sono due concetti che dobbiamo avere ben chiari Daniel
                    1) il grado d'isolamento dell'abitazione cui è legata biunivocamente la potenza dissipata
                    2) la capacità termica dell'abitazione
                    Una casa può essere moto ben isolata (un A+) ma avere poca capacità termica, vale anche il contrario esistono case dispersive (D o E) con elevata capacità termica (molti edifici storici)
                    La tendenza delle case passive prefabbricate hi-tech ed ecologiche è proprio quella di essere davvero a basso impatto, non solo nei consumi di energia, ma anche di materiale durante la produzione.
                    Il risultato è una casa basso dispersiva grazie all'uso di materiali come il PU, ma con scarsa capacità termica, che in caso di assenza di riscaldamento si raffreddano rapidamente (dipenderà poi anche da quanti mobili ho in casa)

                    Una casa cui la T decresce rapidamente non è detto che sia isolata male, può solo avere bassissima capacità termica

                    Originariamente inviato da fringui Visualizza il messaggio
                    Direi che si può semplificare il tutto dicendo.. ti costa meno e hai una garanzia maggiore investire i soldi di quel solare e dell'accumulo in isolamento
                    Avere tutto il parco edilizio in A+ mi risolve il problema, hai ragione Fringui, non ho più bisogno neanche dell'impianto di riscaldamento idraulico, basta una VCM con postriscaldamento dell'aria.
                    Ma pensi che tra 10 o 20 anni tutte le case saranno in A+?
                    Ho qui un foglio di calcolo, fatto dalla società per cui lavora mio fratello, di una casa in centro storico a MN, del 500, Classe E
                    Vogliono ristrutturarla, con tutte le complicazioni del caso (la Sovrintendenza guarda, giustamente, anche i chiodi che usi) per portarla ad un C e poi viverci.
                    Non pensi che un accumulo di 300-400 kWh di qualche metro cubo possa esserela soluzione ottimale per queste case di media efficienza?

                    Non ci sarà mai il il giorno dove tutte le case saranno in A o A+, perché vorrebbe dire demolire troppo, anche gli edifici storici tutt'ora abitati

                    Purtroppo non si riesce a semplificare tutto Fringui, non sempre si può SOLO isolare (cosa che io sostengo sempre quando possibile, ma a livelli realistici)

                    Qualche anno fa ho seguito qualche convegno su questi temi e molti professori (vi consiglio a voi appassionati di leggere il libro del prof.Butera Dalla caverna alla casa ecologica) convenivano che si debba intervenire anche sulle case attualmente in F/G per portarle ad un realistico C e garantire loro la quasi indipendenza energetica (purtroppo molte di queste case dispersive hanno elevata capacità termica che aumenta oltretutto dopo gli interventi)
                    Ultima modifica di Mauro1980; 02-12-2011, 11:04.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da omaccio Visualizza il messaggio
                      Meglio investire nel FV, energia più pregiata e più costante: oggi un collega sta ultimando un impianto da 3 Kwp: 2850 euro i pannelli, più 1500 l'inverter più 500 le pratiche..
                      Totale 4850 €, ma e' circa la meta' dell'attuale prezzo di mercato 'chiavi in mano'. Per il riscaldamento dovro' aggiungere almeno qualche PDC e ammennicoli vari.
                      Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                      Ci sono due concetti che dobbiamo avere ben chiari
                      1) il grado d'isolamento dell'abitazione cui è legato biunivocamente la potenza dissipata
                      2) la capacità termica dell'abitazione
                      Una casa può essere moto ben isoalta (un A+) ma avere poca capacità termica, vale anche ilcontrario esistono case dispersive (D o E) con elevata capacità termica (molti edifici storici)
                      La tendenza delle case passive prefabbricate hi-tech edecologicheèproprio quella di essere davvero a basso impatto,non solo nei consumi di energia,ma anche di materiale durante la produzione.
                      Il risultato è una casa basso dispersiva grazie all'uso di materiali come il PU, ma con scarsa capacità termica, che in caso di assenza di riscaldamento si raffreddano rapidamente (dipenderà poi anche da quanti mobili ho in casa)

                      Una casa che perde rapidamente in T non è detto che sia isolata male, può solo avere bassissima capacità termica
                      Idea sicuramente interessante, pero' il problema dell'energia solare da captare rimane.
                      Portando all'estremo la tua idea si potrebbe pensare di utilizzare una pompa di calore da attivare dalle 8 alle 18-x (con il tuo schema di utilizzo dell'abitazione) per sottrarre calore alla casa ed accumularlo.
                      In questo caso invece di lasciare che la casa disperda lentamente il suo calore lo accumulo, le perdite della casa a quel punto saranno minimizzate. Dopo di che alle 18-x comincio a reimmettere il calore nella casa. L'accumulo dove mettere il calore potrebbe essere integrato con un impianto solare in grado di compensare le perdite, non necessariamente al 100 %.

                      Certo se torni a casa un po' prima ti prende il coccolone dal freddo.

                      Il sistema potrebbe funzionare per case a bassa capacita' termica, altrimenti la quantita' di calore della casa ed il tempo e la potenza necessari per sottrarla potrebbero esser eccessivi.

                      ciao
                      Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                      Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                      • #12
                        prelevare calore dalla casa penso sia di difficile realizzazione, meglio ridurre le dispersioni spegnendo il riscaldamento quando non serve con case a bassa capacità termica ed impianti di riscaldamento a dinamiche rapide che usano il calore accumulato

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                        • #13
                          Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio

                          Una casa cui la T decresce rapidamente non è detto che sia isolata male, può solo avere bassissima capacità termica

                          Si, ok, ma nella realtà dei fatti, sul parco edilizio italiano, il problema principale è quello del semplice isolamento, sistemi di riscaldamento rapidi con una casa isolata male, oltre che a pessimo comfort, generano anche un sacco di problemi di condensa... diversa cosa una casa isolata bene e con bassa capacità termica, ma sono casi di nicchia e anche piuttosto recenti.
                          Quot homines tot sententiae

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                          • #14
                            Originariamente inviato da omaccio Visualizza il messaggio
                            oggi un collega sta ultimando un impianto da 3 Kwp: 2850 euro i pannelli, più 1500 l'inverter più 500 le pratiche..
                            1.500 un inverter o che prezzi sta' pagando ?
                            io lo faccio con 1.000 tutto compreso......
                            AUTO BANNATO

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Daniel1980 Visualizza il messaggio
                              Si, ok, ma nella realtà dei fatti, sul parco edilizio italiano, il problema principale è quello del semplice isolamento, sistemi di riscaldamento rapidi con una casa isolata male, oltre che a pessimo comfort, generano anche un sacco di problemi di condensa... diversa cosa una casa isolata bene e con bassa capacità termica, ma sono casi di nicchia e anche piuttosto recenti.
                              Sul comfort va valutato bene, scaldando rapidamente c'è il rischio di non averlo
                              Purtroppo per il comfort a differenza del COP o della potenza dissipata non c'è la formula per determinarlo, dipende da troppe variabili.
                              Per l'accumulo stagionale non parlo di case isolate male, ma di case ristrutturate con efficienze medie (esempio un exF divenuto C)
                              Col tuo lavoro hai già visto qualche casa prefabbricata in A+ tipo quelle di Wolfhaus? che sensazione di comfort hai avuto?

                              Riguardo la rapidità del riscaldamento, sempre in quel libro il prof. Butera prefigurava case con sensori di presenza capaci di rilevare la presenza umana in una stanza ed azionare così veloci sistemi di riscaldamento/raffrescamento

                              Purtroppo la fisica ci dice che è impossibile scaldare una stanza con la stessa rapidità con cui la illuminiamo, però è quella la via maestra, da intraprendere, per abbattere i consumi energetici, climatizzare SOLO le stanze che ci servono e nel momento dell'utilizzo

                              Non è bene, come alcuni fanno, accendere il riscaldamento a fine ottobre e spegnerlo inizio Aprile senza'interruzioni, casa vuota o piena che sia

                              Un link interessante sui PCM

                              http://www.rubitherm.de/english/index.htm
                              Ultima modifica di Mauro1980; 02-12-2011, 15:03.

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                              • #16
                                Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                                Sul comfort va valutato bene, scaldando rapidamente c'è il rischio di non averlo
                                Purtroppo per il comfort a differenza del COP o della potenza dissipata non c'è la formula per determinarlo, dipende da troppe variabili.
                                Per l'accumulo stagionale non parlo di case isolate male, ma di case ristrutturate con efficienze medie (esempio un exF divenuto C)
                                Col tuo lavoro hai già visto qualche casa prefabbricata in A+ tipo quelle di Wolfhaus? che sensazione di comfort hai avuto?
                                Il comfort è l'obbiettivo principale di chi opera nel settore riscaldamento, prima ancora del risparmio energetico. E questo è vero, dipende da diversi fattori, ma in questi anni di sicuro i sistemi radianti a pavimento sono quelli che lo garantiscono meglio, pergiunta con un contemporaneo risparmio di gestione. Chiaro però che se ho una casa in classe A o superiore, tale impianto non dico sia sbagliato, ma ma puo' risultare decisamente sprcato; non a caso diversi produttori (soprattutto quelli altoatesini) stanno spingendo e creando soluzioni simili ma che sfruttano molto meno la masse degli edifici, come i sistemi a parete, soffitto o sistemi radianti che vanno appena sotto le piastrelle.

                                Riguardo la rapidità del riscaldamento, sempre in quel libro il prof. Butera prefigurava case con sensori di presenza capaci di rilevare la presenza umana in una stanza ed azionare così veloci sistemi di riscaldamento/raffrescamento
                                Purtroppo la fisica ci dice che è impossibile scaldare una stanza con la stessa rapidità con cui la illuminiamo, però è quella la via maestra, da intraprendere, per abbattere i consumi energetici, climatizzare SOLO le stanze che ci servono e nel momento dell'utilizzo
                                Mah, come detto sopra, la questione non è scaldare, ma creare comfort.....che non è la stessa cosa. L'idea di scaldare velocemente solo quando serve non è affatto nuova; ad esempio negli anni '80 c'è stata la moda dei fancoil, tutti a installarli, perfino a casa mia mio padre li ha installati....a distanza di anni però ci si è resi conto che fu un pessimo affare.


                                Non è bene, come alcuni fanno, accendere il riscaldamento a fine ottobre e spegnerlo inizio Aprile senza'interruzioni, casa vuota o piena che sia
                                Mah, io sui miei 140 mq classe B ho 20 gradi 24 ore su 24, e scaldo, mi lavo, cucino, faccio lavastoviglie e lavatrici con circa 120 mc al mese( media da novembre a marzo). Se avessi optato per radiatori sovradimensionati o fancoil non sono affatto sicuro che avrei risparmiato, mentre sono abbastanza certo che avrei avuto meno comfort, pareti occupate, più manutenzione, e probabilmente anche qualche problema di muffa, soprattutto sulla parete confinante praticamente non isolata (casa mia è una bifamiliare e la parte confinante è ancora al grezzo.
                                Quot homines tot sententiae

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                                • #17
                                  Comfort ed Ecologia non possono andare in due direzioni diverse ma devono andare a braccetto, è un dovere morale secondo me, dato che lì si consuma il 30-40% dell'energia primaria in Italia

                                  A casa tua consumi 600 mc ovvero 6000 kWh per riscaldamento ed acs, un ottimo risultato, considerando che grazie al sole d'inverno produrrai circa il 40% dell'acs col sole ed integri il riscaldamento
                                  Un classe B di 140mq richiede dai 3500 ai 7000 kWh/anno per il solo riscaldamento, ne consumi 6000 per tutto quindi sei dentro all'intervallo, complimenti

                                  Ma immagina se la stessa casa fosse un F? altro che 6000 kWh... converrebbe tenere il riscaldamento acceso 24h/24h anche con casa vuota?
                                  consumeresti il triplo!

                                  Per chi ha case dalla C in su, una soluzione potrebbe essere quella di far lavorare caldaia e termosifoni con una portata bassa, una funzione preimpostata "assente", dove l'acqua circola sempre alla T decisa dalla sonda, ma con una portata fissata inferiore, che serve giusto a mantenere caldi i termosifoni per scaldare pareti e mobili per irraggiamento, l'aria si raffredderà, ma quest'ultima può essere scaldata rapidamente, pareti e mobili no

                                  Concordo sui fancoil, il livello di comfort è basso, ma penso siano utili per quelle stanze che si usano per momenti brevi,come la lavanderia (ottimi per abbattere l'umidità relativa)

                                  Sull'idea di accumulare calore per una settimana, sempre Rubitherm propone moduli a paraffina da ricaricare col sole da applicare alle VCM per il postriscaldo dell'aria, davvero molto utili, da usare la sera in mancanza di sole e/o quando la pdc sta sbrinando (per una casa passiva penso che la VCM con postriscaldo sia sufficiente)

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                                  • #18
                                    Per quanto condivida il leit motiv di fondo della discussione (coniugare comfort e risparmio), nelle soluzioni suggerite continuo a vederci un'equazione difficile da far tornare.

                                    Mauro, se capisco bene:

                                    1) non ti piace il pavimento radiante perchè rende difficile la gestione dei "vuoti di casa", costringendo a scaldare la casa anche quando non c'è nessuno. D'altra parte però vuoi lavorare con T di mandata non elevate, volendo sfruttare la paraffina che accumula calore a circa 40°. Il che ti porta a dover comunque sovradimensionare dei termosifoni, perchè a più di 40° non potrai andare, prelevando da quell'accumulo quando necessario. Ma un pavimento radiante non è altro che un radiatore sovradimensionato... Il che mi porterebbe a concludere che se è difficile gestire i "vuoti in casa" con un pavimento radiante, anche con dei termosifoni non deve poi essere tanto semplice riuscire a coniugare accensioni del riscaldamento in fase con la presenza in casa e bassa/media T.

                                    2) stai ragionando su case in classe C o superiore, quindi con un fabbisogno energetico piuttosto alto. D'altra parte ragioni su un accumulo di soli 300 kWh che dovrebbe bastare per una settimana anche per queste case... partendo però da un esempio per cui una casa in classe B (quindi già di classe migliore rispetto a quelle da te considerate) avrebbe bisogno - per compensare le sole perdite rispetto all'ambiente esterno - di 120 kWh al giorno. Come torna che per una casa di classe peggiore 300 kWh basterebbero per una settimana? Anche assumendo che possa funzionare (ma secondo me non funziona) che per la casa in classe B spegni per mezza giornata e così il fabbisogno si dimezza a parità di comfort, siamo sempre a 60 kWh al giorno per una casa in classe B. Ovvero 420 kWh alla settimana per una casa in classe B. E per una casa in classe C o F ne bastano 300?

                                    3) L'accumulo dei 300 kWh secondo te è fattibile andando a "deviare" un surplus di solare termico rispetto a quanto necessario al fabbisogno della casa, e stiamo sempre parlando di casa in classe C o superiore. O stai assumendo che tutta la produzione (quindi non solo il surplus) di un impianto termico di grandissima superficie (più della mia) venga convogliata verso questo accumulo, oppure di nuovo non capisco come si possano accumulare 300 kWh in un numero ragionevole di giorni. Già con 15 mq di superficie di apertura servirebbero una decina di giorni di sole per riuscire ad ottenere i famosi 300 kWh, usando tutta la produzione. Usando il surplus (ma di cosa, se tieni il riscaldamento completamente spento di giorno perchè non c'è nessuno?) ti ci vorrebbe molto di più. Dunque una superficie di 15 mq di solare termico ti servirebbe per caricare l'accumulo di paraffina qualche volta in tutta la stagione del riscaldamento... E poi nel resto dell'anno che ci fai con tutta quella superficie di solare termico? Solar cooling? (non vuole essere necessariamente una battuta, sarebbe di per sè una buona cosa se ci fossero soluzioni a buon mercato anche per il mercato domestico).

                                    Mi sembra il voler avere la moglie ubriaca, la botte piena, il vino buono e il costo del vino basso.... Dov'è che sbaglio?


                                    Io non sono nella situazione che descrivi, perchè a casa mia c'è sempre qualcuno per 5 giorni su 7, mentre per 2 giorni su 7 la casa rimane vuota dalle 8 alle 13.30. Quindi non ci sono grossi "vuoti". Il che però non mi vieta di impostare la caldaia affinché mantenga una T di comfort di 20° durante il giorno e 18° durante la notte. Imparando ad usare gli sfasamenti, ho impostato che la "notte" della caldaia inizia alle 20 e finisce alle 4 del mattino (noi ci alziamo alle 6.45 circa). Durante la "notte" la T in casa cala tra 1 e 2 gradi, quindi rimane nella finestra di setting.

                                    Sono al terzo anno di esperienza con l'impianto (riscaldamento + solare) e sto via via riducendo i consumi imparando ad usare sia solare che caldaia. 135 mq di casa: primo anno 1600 mc di gas (regolazione caldaia di default, moltissimi on-off del bruciatore, potenze di accensione del tutto sovradimensionate, integrazione dal solare termico non ottimizzata), secondo anno 1200 mc (regolazione migliore della caldaia con accensioni a potenza più bassa, ottimizzazione funzionamento solare termico), quest'anno la tendenza è ancora in netta diminuzione (ma è anche vero che ha fatto un novembre che non farà mai più), per via di ulteriori migliori (spero) regolazioni della caldaia. Non so fino a dove riuscirò a spingermi, vedremo...

                                    Ricordo che non ho un impianto di riscaldamento classico "a pavimento radiante", nel senso che ho si un pavimento radiante, ma che opera in media T (30-40° a seconda delle T esterne) per via del fatto che c'è anche tutto un piano con termosifoni (che lavorano alle stesse T del radiante). Quindi la necessità di usare subito tutta la produzione solare non dipende dal fatto di non riuscire a gestire degli eventuali spegnimenti, ma dal fatto di non voler accumulare calore ad alta T nell'accumulo buttando via kWh in dispersioni. Inoltre usando subito la produzione solare tengo il bruciatore della caldaia spento per buona parte della giornata (integrazione del 100%).

                                    Per questo non concordo neanche con omaccio quando dice che il sole c'è d'estate e non d'inverno: d'inverno il sole c'è, e quello che c'è si può usare per integrare il riscaldamento con buoni risultati, facendo determinate scelte (buona superficie, inclinazione spinta). Scelte che possono essere costose, quindi se mi fossi trovato nelle condizioni di dover decidere di scegliere tra un termico ad integrazione riscaldamento e un FV, non avrei avuto dubbi nemmeno io a scegliere il FV, anche all'attuale livello di incentivazione. Ma potendolo fare, avrei fatto entrambi (come ho fatto).


                                    Maremma quanto ho scritto... vi sarete fatti due palle....

                                    Ciao
                                    Sergio
                                    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                      ...
                                      continuo a vederci un'equazione difficile da far tornare.

                                      ...dei termosifoni, perchè a più di 40° non potrai andare, prelevando da quell'accumulo quando necessario. Ma un pavimento radiante non è altro che un radiatore sovradimensionato... Il che mi porterebbe a concludere che se è difficile gestire i "vuoti in casa" con un pavimento radiante, anche con dei termosifoni non deve poi essere tanto semplice riuscire a coniugare accensioni del riscaldamento in fase con la presenza in casa e bassa/media T......
                                      Condivido, se usi termosifoni a bassa temperatura il tempo per riportare in temperatura il tutto diventa lungo.

                                      Il discorso di lasciare abbassare la temperatura dell'aria e mantenere calde le masse (pareti, mobili ecc) non mi è chiaro,
                                      è vero che questi hanno capacità termica, ma se l'aria si raffredda è perché il calore va corpi più caldi a corpi
                                      più freddi, quindi va verso l'esterno, quindi in parte passando dalle pareti non ben isolate e che quindi si raffreddano,
                                      allo stesso modo gli oggetti interni cederanno calore all'aria...
                                      L'idea di far comunque circolare fluido non freddo nei termosifoni quando non c'è nessuno forse giova, altrimenti
                                      sai quanta condensa e muffa in una casa gestita così?
                                      Se hai problemi ad isolare è molto probabile che anche l'accumulo ipotizzata faccia fatica a trovare posto, figuriamoci
                                      i 15 m2 di solare.

                                      Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                      Maremma quanto ho scritto... vi sarete fatti due palle....
                                      mai quanto a leggere i pippotti di mauro

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da cristianc73 Visualizza il messaggio
                                        Condivido, se usi termosifoni a bassa temperatura il tempo per riportare in temperatura il tutto diventa lungo.

                                        Il discorso di lasciare abbassare la temperatura dell'aria e mantenere calde le masse (pareti, mobili ecc) non mi è chiaro,
                                        è vero che questi hanno capacità termica, ma se l'aria si raffredda è perché il calore va corpi più caldi a corpi
                                        più freddi, quindi va verso l'esterno, quindi in parte passando dalle pareti non ben isolate e che quindi si raffreddano,
                                        allo stesso modo gli oggetti interni cederanno calore all'aria...
                                        L'idea di far comunque circolare fluido non freddo nei termosifoni quando non c'è nessuno forse giova, altrimenti
                                        sai quanta condensa e muffa in una casa gestita così?
                                        Se hai problemi ad isolare è molto probabile che anche l'accumulo ipotizzata faccia fatica a trovare posto, figuriamoci
                                        i 15 m2 di solare.
                                        Ora non ho tempo di rispondere con precisione, soprattutto agli interventi fatti con un certo criterio (non questo), ciò che hai scritto è impreciso e quasi completamente sbagliato
                                        Originariamente inviato da cristianc73 Visualizza il messaggio
                                        mai quanto a leggere i pippotti di mauro
                                        nessuno ti obbliga a leggere niente
                                        Potresti occupare meglio il tuo tempo a leggere qualche libro sul tema, così non scriveresti certe idiozie

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                                          Casa classe B 130 mq, con 5°C esterni (T invernale diurna) e 20°C interni dissipa circa 5 kW, al giorno richiede circa 120 kWh
                                          Forse sbaglio.ma non mi quadra..se consuma 120 kwh con 15 gradi giorno da compesanre..su stagione invernale da 2600 gradi giorno consumerà 20.800 kwh, che divisi per 130 mq sono 160 kwh/mq/anno, quando il limite della B è 50.

                                          Se poi per alcune ore abbasti il delta T, il risparmio è quello relativo al delta T..se abbassi 2 gradi T interna risparmi il 13%..quindi se consuma 5Kwh, risprami 0,65 kwh per ogni ora di T inferiore..se sono 12 ore risparmi 7,8kwh..cioè invece di 120kwh me consumi 112,2..non 60.

                                          E se il consumo è quello ( classe F) non avrai difficoltà ad usare il 100% dell'apporto invernale solare senza avere necessita di stoccarlo.
                                          Se invece pensi ad una vera classe B, allora la dispersione è talmente bassa da rendere abbastanza superfluo abbasasre l T nelle ore non abitate, proprio perche il 13% di un consumo basso rappresenta un risparmio irrisorio.

                                          Ho impresisone che sarebbe più conveniente usare la casa stessa come accumulo solare, ad esempio rendendo possibile alla T interna di salire a 22 o 23 gradi quando vi è apporto..portando il pavimento a T elevante..e poi con buon isolamento vivere di rendita per il resto del giorno o per piu giorni (cambio aria con recupero energetico)

                                          Marco
                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                                            ...

                                            nessuno ti obbliga a leggere niente
                                            Potresti occupare meglio il tuo tempo a leggere qualche libro sul tema, così non scriveresti certe idiozie
                                            Nessuno mi obbliga a leggere ne tantomeno a rispondere.
                                            Di fatto non ho mai letto tante discussioni piene di fantasie, pippotti e vacquità e risposte sgarbate quanto le tue.
                                            Il che per conto mio rende il livello di questo forum alquanto basso. Continua pure a crogiolarti nei tuoi discorsi
                                            e rispondere male a chi ti contraddice o chiede chiarimenti se ciò ti fa sentire importante, io da parte mia
                                            se lo riterrò continuerò a intervenire, finché possibile evitando di scendere ai tuoi livelli.

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                                            • #23
                                              Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                                              Comfort ed Ecologia non possono andare in due direzioni diverse ma devono andare a braccetto, è un dovere morale secondo me, dato che lì si consuma il 30-40% dell'energia primaria in Italia
                                              Vero, ma è una cosa soggettiva, ho clienti che scaldano il garages per tenere caldi i loro SUV, e tutto questo con caldaie di 25 anni fa. Alla fine uno con i propri soldi fa quello che vuole, e se a uno non pesa spendere 3-4 mila euro all'anno di metano, hai poco da convincerlo con il discorso ecologia.

                                              Ma immagina se la stessa casa fosse un F? altro che 6000 kWh... converrebbe tenere il riscaldamento acceso 24h/24h anche con casa vuota?
                                              consumeresti il triplo!
                                              Mah, io sono installatore, diciamo che non monitorizzo i consumi dei miei clienti, tuttavia dai feedback che ho mi risulta comunque che chi ha l'impianto a pavimento spenda mediamente sempre meno di chi ha i radiatori, anche senza caldaia a condensazione, e con un comfort superiore visto che l'impianto radiante non si puo' gestire con on/off.

                                              Per chi ha case dalla C in su, una soluzione potrebbe essere quella di far lavorare caldaia e termosifoni con una portata bassa, una funzione preimpostata "assente", dove l'acqua circola sempre alla T decisa dalla sonda, ma con una portata fissata inferiore, che serve giusto a mantenere caldi i termosifoni per scaldare pareti e mobili per irraggiamento, l'aria si raffredderà, ma quest'ultima può essere scaldata rapidamente, pareti e mobili no
                                              Non penso sia poi così facile, come minimo, se parliamo di impianti esistenti, bosognerebbe rivedere le dimensioni dei radiatori, e non è detto si possa sempre fare.

                                              Concordo sui fancoil, il livello di comfort è basso, ma penso siano utili per quelle stanze che si usano per momenti brevi,come la lavanderia (ottimi per abbattere l'umidità relativa)
                                              Si, ma sono un palliativo, visto che l'umidità, o non la crei, o se le crei devi eliminarla. Scaldare l'aria su una lavanderia e poi magari lasciare che si raffreddi significa coltivare la muffa sulle pareti.

                                              Sull'idea di accumulare calore per una settimana, sempre Rubitherm propone moduli a paraffina da ricaricare col sole da applicare alle VCM per il postriscaldo dell'aria, davvero molto utili, da usare la sera in mancanza di sole e/o quando la pdc sta sbrinando (per una casa passiva penso che la VCM con postriscaldo sia sufficiente)
                                              Francamente a me sembra una soluzione interessante, ma pensata per case ad alta o altissima efficienza energetica, alla fine se applichi questa tecnologia a case con scarso isolamento, il costo impiantistico, in termini monetari e di spazio risulterebbe troppo elevato. Sarò banale, ma per me non c'è via di scampo, la cosa più sensata è sempre quella di isolare più possibile, e poi investire sull'impianto.
                                              Quot homines tot sententiae

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                                              • #24
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                                                Per quanto condivida il leit motiv di fondo della discussione (coniugare comfort e risparmio), nelle soluzioni suggerite continuo a vederci un'equazione difficile da far tornare.

                                                1) non ti piace il pavimento radiante perchè rende difficile la gestione dei "vuoti di casa", costringendo a scaldare la casa anche quando non c'è nessuno...
                                                Ma un pavimento radiante non è altro che un radiatore sovradimensionato...
                                                Non è che non mi piaccia, ne non voglia lavorare a T di mandate non elevate, è solo uno spreco scaldare case VUOTE. accumulare calore a 40°C è il modo per avere elevate rese solari e sfruttare sistemi a dinamiche rapide

                                                Il pavimento radiante non è un radiatore sovradimensionato

                                                non ha le stesse prestazioni nei transitori dei radiatori

                                                Se facessimo questa prova (ci sono articoli scientifici che posso inviarvi)
                                                Prendere a parità di condizioni ambientali, N elementi di un radiatore cui scorre acqua a portata X e temperatura Y ed una porzione di pavimento radiante dove scorre portata X a temperatura Y,con X e Y tali per cui in condizioni stazionari la potenza emessa è identica

                                                Avremo due transitori completamente diversi
                                                Nelle teorie sui transitori (che non sto qui ad approfondire) la T e il tempo nei problemi di conduzione (es il massetto) sono legati da una funzione chiamata erf, che dipende dalla diffusività termica, per un calorifero e per un massetto sono molto diversi.
                                                Con un radiatore arriverai in condizioni stazionarie molto più rapidamente che col pavimento.
                                                Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                                2) stai ragionando su case in classe C o superiore, quindi con un fabbisogno energetico piuttosto alto. D'altra parte ragioni su un accumulo di soli 300 kWh che dovrebbe bastare per una settimana anche per queste case...
                                                Sto ragionando sul parco edilizio italiano,mentre alcuni pensano (è un bene) a progettare case A o A+,bisognerebbe pensare anche a cosa fare della stragrande maggioranza di case in classe F o G attualmente abitate.
                                                E' realistico poterle ristrutturare per ottenere un C in molti casi, non un A.
                                                Raggiunta quella classe energetica, l'integrazione solare al riscaldamento con un accumulo a paraffina può essere la soluzione per ridurre i consumi di riscaldamento.
                                                Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                                3) L'accumulo dei 300 kWh secondo te è fattibile andando a "deviare" un surplus di solare termico rispetto a quanto necessario al fabbisogno della casa, e stiamo sempre parlando di casa in classe C o superiore. O stai assumendo che tutta la produzione (quindi non solo il surplus) di un impianto termico di grandissima superficie (più della mia) venga convogliata verso questo accumulo, oppure di nuovo non capisco come si possano accumulare 300 kWh in un numero ragionevole di giorni...

                                                Mi sembra il voler avere la moglie ubriaca, la botte piena, il vino buono e il costo del vino basso.... Dov'è che sbaglio?
                                                300 kWh sono producibili in molte zone d'Italia con superfici ancora compatibili a quelle domestiche, in un periodo che dipende dall'insolazione e dalle necessità di riscaldamento.Il periodo sarà tanto più breve tanto meglio ho gestito il calore a disposizione.
                                                Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                Forse sbaglio.ma non mi quadra..se consuma 120 kwh con 15 gradi giorno da compesanre..su stagione invernale da 2600 gradi giorno consumerà 20.800 kwh, che divisi per 130 mq sono 160 kwh/mq/anno, quando il limite della B è 50.
                                                5 kW in effetti è un valore di progetto per zona E, quindi -5°C
                                                alla T di 5°C una casa che disperde 5 kW è più probabilmente un C, per cui i calcoli sono più attinenti al caso di edificio vecchio ristrutturato
                                                Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                Se poi per alcune ore abbasti il delta T, il risparmio è quello relativo al delta T..se abbassi 2 gradi T interna risparmi il 13%..quindi se consuma 5Kwh, risparmi 0,65 kwh per ogni ora di T inferiore..se sono 12 ore risparmi 7,8kwh..cioè invece di 120kwh me consumi 112,2..non 60.
                                                Se smetto di generare calore il risparmio è totale, e ricordo che le dispersioni non sono solo convettive, quindi non proporzionali al DT
                                                La casa dal momento cui spengo inizia a raffreddarsi, va valutato bene se la casa "segue" o meno il raffreddamento
                                                Ripeto, la capacità termica, come la sua capacità dissipativa sono entrambe importanti e uniche
                                                Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                Ho impresisone che sarebbe più conveniente usare la casa stessa come accumulo solare, ad esempio rendendo possibile alla T interna di salire a 22 o 23 gradi quando vi è apporto..portando il pavimento a T elevante..e poi con buon isolamento vivere di rendita per il resto del giorno o per piu giorni (cambio aria con recupero energetico)
                                                Disperde di più una casa od un accumulo a paraffina? quale dei due si presta meglio ad accumulare calore efficacemente
                                                Originariamente inviato da Daniel1980 Visualizza il messaggio
                                                Vero, ma è una cosa soggettiva, ho clienti che scaldano il garages per tenere caldi i loro SUV, e tutto questo con caldaie di 25 anni fa. Alla fine uno con i propri soldi fa quello che vuole, e se a uno non pesa spendere 3-4 mila euro all'anno di metano, hai poco da convincerlo con il discorso ecologia.
                                                ciò grida davvero allo scandalo
                                                Al mondo gente muore di fame, altri scaldano il garage per il SUV, i soldi che usi per questo gas vanno ad un ex agente del KGB dalla condotta discutibile
                                                Originariamente inviato da Daniel1980 Visualizza il messaggio
                                                Mah, io sono installatore, diciamo che non monitorizzo i consumi dei miei clienti, tuttavia dai feedback che ho mi risulta comunque che chi ha l'impianto a pavimento spenda mediamente sempre meno di chi ha i radiatori, anche senza caldaia a condensazione, e con un comfort superiore visto che l'impianto radiante non si puo' gestire con on/off.
                                                Sul riscaldamento continuato sono certo
                                                Originariamente inviato da Daniel1980 Visualizza il messaggio
                                                Francamente a me sembra una soluzione interessante, ma pensata per case ad alta o altissima efficienza energetica, alla fine se applichi questa tecnologia a case con scarso isolamento, il costo impiantistico, in termini monetari e di spazio risulterebbe troppo elevato. Sarò banale, ma per me non c'è via di scampo, la cosa più sensata è sempre quella di isolare più possibile, e poi investire sull'impianto.
                                                Fare un accumulo a paraffina come propone Rubitherm per case con VCM a basso consumo è certamente la soluzione più a portata di mano perché sono case a bassa richiesta, ma penso che possa diventare una soluzione anche per case ristrutturate, dobbiamo seriamente pensare cosa fare di quest'ultime

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                                                • #25
                                                  Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                                                  Con un radiatore arriverai in condizioni stazionarie molto più rapidamente che col pavimento.
                                                  Anche con T di mandata di soli 40° (che è quanto riusciresti a prelevare dall'accumulo)? Temo di no, per la maggior parte delle case esistenti...


                                                  Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                                                  Raggiunta quella classe energetica, l'integrazione solare al riscaldamento con un accumulo a paraffina può essere la soluzione per ridurre i consumi di riscaldamento.
                                                  Non hai risposto al punto 2: raggiunta la classe C (o D, o E, o F...) come fanno a bastarti 300 kWh di accumulo?


                                                  Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                                                  300 kWh sono producibili in molte zone d'Italia con superfici ancora compatibili a quelle domestiche
                                                  Prima di tutto 300 kWh non ti bastano. Inoltre, anche se ti bastassero, se con "superfici ancora compatibili a quelle domestiche" intendi 15 mq, no, non ce la fai ad accumularli, a meno di aspettare un mese o due. Specialmente se usi solo il surplus (che poi ancora non ho capito il surplus di cosa, visto che durante la produzione solare terresti il riscaldamento spento, e dunque non avresti prelievi dall'accumulo solare).
                                                  PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                    Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                                    Anche con T di mandata di soli 40° (che è quanto riusciresti a prelevare dall'accumulo)? Temo di no, per la maggior parte delle case esistenti...
                                                    I radiatori è assodato abbiano transitori più brevi rispetto ai pavimenti radianti di un ordine di grandezza, a pari condizioni della mandata raggiungono il valore di potenza emesso in regime stazionario in molto meno tempo causa la diffusività termica
                                                    Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                                    Non hai risposto al punto 2: raggiunta la classe C (o D, o E, o F...) come fanno a bastarti 300 kWh di accumulo?
                                                    Per un classe C, se devo scaldare la casa 2h al mattino e 4 la sera bastano circa 50-60 kWh al giorno (6h di comfort e 4h per il preriscaldo)
                                                    Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                                    Prima di tutto 300 kWh non ti bastano. Inoltre, anche se ti bastassero, se con "superfici ancora compatibili a quelle domestiche" intendi 15 mq, no, non ce la fai ad accumularli, a meno di aspettare un mese o due. Specialmente se usi solo il surplus (che poi ancora non ho capito il surplus di cosa, visto che durante la produzione solare terresti il riscaldamento spento, e dunque non avresti prelievi dall'accumulo solare).
                                                    Il surplus è quello che non uso in quel giorno, se un giorno produco 60 e consumo 50, il surplus è 10, se la domenica sono fuori casa dal mattino alla sera, posso attivare il riscaldamento tramite gsm 2h prima del mio arrivo
                                                    Per fare 60 kWh al giorno potrebbero servire 120 tubi altamente performanti o 7/8 pannelli piani,ma dei più performanti (es Buderus con Argon), due serbatoi da 2,5 mc l'uno, ed un'elettronica molto curata.
                                                    Non dimentichiamo che quando accendiamo il riscaldamento a fine ottobre, l'accumulo è carico.
                                                    L'impianto di riscaldamento ideale per questa classe C sarebbe un misto radiatori+vcm o radiatori+fancoil (il primo irradia scaldando pareti e mobili, il secondo scalda l'aria)

                                                    Confesso che sarebbe un bell'esperimento per una casa ristrutturata da F a C, potrebbe fare scuola, dato che si tratta della grossa fetta del parco edilizio italiano, e non è realistico demolirlo tutto

                                                    Per le case passive con VCM e pdc aria-aria da 10 kWh/mqanno, ci sono già accumuli paraffinici sul mercato, ma per una A+ 100 kWh di accumulo sono più che sufficienti a meno di non vedere il sole per un mese

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                                                    • #27
                                                      Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                                                      Il surplus è quello che non uso in quel giorno, se un giorno produco 60 e consumo 50, il surplus è 10, se la domenica sono fuori casa dal mattino alla sera, posso attivare il riscaldamento tramite gsm 2h prima del mio arrivo
                                                      Per fare 60 kWh al giorno potrebbero servire 120 tubi altamente performanti o 7/8 pannelli piani,ma dei più performanti (es Buderus con Argon)
                                                      Se consumi 50 e te ne rimangono 10 ci impieghi 30 giorni a fare 300 kWh, giusto?

                                                      Superficie di apertura dei 120 tubi o 7/8 piani performanti?

                                                      D'inverno le ore di sole utili sono 5... con irraggiamento del sole variabile tra 600 e 900 W/mq se sei ben inclinato e orientato.... Con un'ipotesi generosa di 1 h a 600 W/mq, 2 h a 750 W/mq, e ben 2 h a 900 W/mq, su 1 mq di superficie ben inclinata e orientata cadono 3.9 kWh/giorno. Immaginiamo un rendimento super dell'80% (voglio vedere quali pannelli a tubi o piani ce l'hanno con DT di 20-25°), vuol dire 3.1 kWh/giorno trasferibili al fluido del solare da 1 mq di apertura.

                                                      Quindi per fare 60 kWh ti servono grosso modo 20 mq di super pannelli (se esistono).

                                                      Più cinque giorni di sole reiterato e continuato... (a usarli tutti)
                                                      PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                      • #28
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                                                        Il DT tra fluido solare ed aria sarà 40°C per ricaricare l'accumulo di paraffina a 40°C (T esterna circa 0-5°C)
                                                        Con 20mq di sup assorbente se consumo 50 il surplus è 10, se consumo 30 il surplus è 30, ripeto va analizzato il consumo durante i transitori.

                                                        Pensavo che la casa di aan31,in prov di Torino (era un F, ora un D, tra poco un C) con impianto a radiatori potrebbe diventare il luogo ideale per provare un campo solare siffatto ed un accumulo paraffinico.
                                                        Da quel che so vive la casa solo il mattino e la sera, per cui sarebbe perfetto anche per testare una corretta gestione del riscaldamento (da gestire tramite gsm)

                                                        Se lui è d'accordo e EA finanzia... oppure potremmo chiedere fondi, diverrebbe un esempio su come trasformare una casa dispersiva in una quasi indipendente (un generatore di calore, caldaia o pdc è necessario, sia chiaro, ma c'è il rischio di rendere il contributo molto limitato)

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                                                        • #29
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                                                          io ho un accumulo da 840 litri con serpentina interna per acs e radiatori a bassa temperatura (dimensionati con delta T 35°).
                                                          ho gestione climatica 40° con T 15° e 60° con T -5° regolata per riscaldare alla sera ed al mattino, sicuramente diminuibile di 5° se accesi tutto il giorno.
                                                          la T di ritorno in questi giorni è attorno ai 35°.

                                                          la mia domanda è, 40 tubi shcmv posizionati a sud e inclinati di 60° quanti kwh producono da ottobre ad aprile (provincia Treviso, irradianza 283) ? nell'ipotesi ovviamente di usare riscaldamento e acs alla sera.

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                                                          • #30
                                                            40 tubi, anche performanti, shcmv, (4-4,5 mq di sup assorbente) temo non producano in dicembre ed a gennaio 18-20 kWh/d,ma piuttosto 10-15

                                                            Hai installato 40 tubi shcmv?

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