Quello su cui vorrei concentrare la discussione è appunto il titolo della stessa .... ora, a mio avviso, l'integrazione al riscaldamento va presa in considerazione solo in quei casi in cui si riesce a realizzare un impianto ad un costo basso e con le giuste condizioni (riscaldamento bt, inclinazione, zona climatica, fonte primaria, etc.). Probabilmente il caso dell'autore del post rientra in parte di questi e l'investimento ci sta ... altrimenti io punterei, così come scritto anche da Dinor, sul fotovoltaico (dimensionato esclusivamente sull'autoconsumo) visto che i prezzi sono calati molto (così come pure l''incentivo) e reputo la manutenzione di questi impianti di gran lunga meno difficoltosa e costosa di un solare termico. Quanto alla gestione di quell'impianto, io una prova la farei (se possibile) a concentrare tutta la produzione dell'impianto sul riscaldamento e non sull'acs, visto che il primo è quello che incide maggiormente sulle bollette invernali del gas ... magari alla fine il risparmio sarà inferiore, ma io la prova la farei.
Poi, ripeto, non conosco quella dei collettori piani, ma la resa dei miei tubi in inverno è pressochè identica a quella estiva .... quello che cambia è che le giornate sono più corte e generalmente nuvolose e il freddo esterno tende a raffreddare più velocemente il boiler ... per il resto in termini di guadagno di gradi in un'ora (non ho altri sistemi per calcolarlo) non ci sono grosse differenze tra inverno ed estate.
Poi, ripeto, non conosco quella dei collettori piani, ma la resa dei miei tubi in inverno è pressochè identica a quella estiva .... quello che cambia è che le giornate sono più corte e generalmente nuvolose e il freddo esterno tende a raffreddare più velocemente il boiler ... per il resto in termini di guadagno di gradi in un'ora (non ho altri sistemi per calcolarlo) non ci sono grosse differenze tra inverno ed estate.
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