rendimento pannello solare - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

rendimento pannello solare

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • rendimento pannello solare

    ciao a tutti, avevo dei dubbi a riguardo dei rendimenti pannelli solari termici:
    ho notato nella totalità dei casi la resa di un pannello viene espressa in funzione della differenza di temperatura fra ambiente e collettore ma mai in funzione della portata come mai?
    le case costruttrici dichiarano una portata ideale (es 100 l/h) che garantisce al pannello per un ottimo scambio termico fra assorbitore e fluido termovettore ma come viene calcolata??

  • #2
    ti faccio un esempio:
    Montagna, rifugio alpino, dicembre, sole. Sei al sole: senti caldo anche se sei contornato da neve;
    ... non ti viene in mente di metterti in costume (se sei "normale" :-)... fa caldo ma non raggiungi temperature tali da stare nudo.

    il pannello sfrutta l'energia termica "sotto il vetro" partendo dalla temperatura esterna. Almeno per i pannelli solari piani, la resa è abbastanza dipendente dalla temperatura esterna (perché il calore viene catturato dal vetro anteriore ma il retro e i lati disperdono perché l'isolamento posteriore non è molto elevato.
    la portata sul pannello non è mai costante e dipende dalla temperatura esterna, dal livello di soleggiamento e di sua incidenza sul pannello, dalla temperatura dell'acqua dell'accumulo.

    Chiunque abbia un impianto solare sa che la produzione giornaliera di un accumulo a bassa temperatura sarà più alta (anche molto di più) di uno che parte da temperature maggiori.
    Per tale motivo, chi fa integrazione al riscaldamento cerca di mantenere l'accumulo a temperatura bassa e di mandare il calore assorbito al massetto (o alla casa, nel caso di radiatori).
    ciao
    Termico a integrazione riscaldamento a pavimento Rotex GSU520, accumulo 500 litri, gruppo pompe RPS3, 5 pannelli piani 11,5 mq (nov. 2007);
    FW 2,94 kWp - 12 pannelli policr. S-energy 245W, Inverter Aurora Powerone 3.0 (ago. 2012);
    Tilt 16°, Azimuth -20°E, parz. integrato

    Commenta


    • #3
      La portata ideale serve a prelevare il calore dal pannello senza che la temperatura si alzi troppo. Come dice DinoR il rendimento di un pannello e' funzione del differenziale di temperatura pannello - temperatura ambiente.
      In realta' e' lineare in funzione del delta T Pannello-ambiente diviso l'irraggiamento. Quindi a parita' di delta T se l'irraggiamento e' basso il rendimento e' inferiore. Per questo motivo meglio mantenere la temperatura del pannello piu' bassa possibile, soprattutto in inverno, quando l'irraggiamento e' spesso scarso.

      La portata ideale dipende dalla potenza del pannello e di solito e' dimensionata per mantenere un delta T, tra temperatura del liquido in ingresso ed in uscita di circa 10 º.
      Ad esempio un pannello di 2 mq che lavora ad un rendimento del 60 % con un irraggiamento di 800 W/mq produce 800 x 0.6 x 2 = 960 W. Per prelevare questo calore senza far innalzare la temperatura del pannello (causando cosi' un calo del rendimento), assumendo un delta T di prelievo di 10º e' necessario un flusso di:
      Potenza = 960 W = 0.229 kCal/s
      Per un delta T di 10º corrisponde ad un flusso di 0.0229 l/s = 1.37 l/min = 82 l/ora.

      ciao
      Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
      Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

      Commenta


      • #4
        Perfetto, mi sono state utili entrambe le risposte.
        Ma c'è ancora una cosa che mi sfugge:
        leggevo in un libro un esempio di flusso tradizionale "high-flow" ( portate > 50 l/h a m2) confrontato con un "low-flow" ( portate < 20 l/h a m2); in tale esempio veniva variata la portata dell'impianto solare e metteva in luce come con portate più basse fosse possibile raggiungere delta T più alti e viceversa.
        Questo discorso torna se il raffronto viene fatto a parità di resa ( 60% ), ma è giusto questo tipo di raffronto?
        la resa ( e quindi il rendimento che altro nn è che resa/potenza solare) è indipendente dalla portata impianto ??

        Commenta


        • #5
          No, non è indipendente. Come ti ha scritto toninon, il rendimento cala al crescere dei DT operativi. Se tieni una portata troppo bassa alzi i DT operativi, quindi il rendimento può calare. È un discorso che vale soprattutto per i pannelli piani, i sottovuoto invece ne risentono meno. Questo per quanto riguarda i pannelli. Bisogna però aggiungere che anche il collegamento con l'accumulo ne può risentire: più abbassi la portata, più alzi le T sul collegamento pannelli-accumulo, più aumentano le dispersioni su quel collegamento.
          PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

          Commenta


          • #6
            Ok ..ci sono..
            rimane il fatto che nn esistono curve di rendimento in funzione della portata per i pannelli piani giusto??
            ...data una portata ideale c'è un range operativo di variazione della portata che nn intacca troppo la resa del pannello ?
            (ad esempio +10 -10 l/h )

            Commenta


            • #7
              Non serve tutta quella precisione... I DT cambiano in presenza di variazioni significative (raddoppi, triplichi ecc.). Ad ogni modo che io sappia per ogni pannello o configurazione di pannelli in genere viene indicato il range di portate da usare.
              PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

              Commenta


              • #8
                OK ma ci sarà un limite di portata max oltre il quale le perdite idrauliche si fanno troppo consistenti ed un limite di portata min dove le perdite di calore diventano notevoli....
                io volevo sapere approssimativamente questo range quanto può essere... diciamo che la portata del mio pannello sia 100 l/h, non potrò far circolare 150 l/h sul mio pannello ne tanto meno 15 l/h....
                qualcuno conosce approssimativamente i range di variazione di portata?
                grazie ancora

                Commenta


                • #9
                  In commercio trovi gruppi circolatore/centralina a velocità variabile. Tu imposti un deltaT tra pannelli e accumulo e la centralina regola la velocità del circolatore in modo da mantenerlo.

                  Commenta


                  • #10
                    Mi accodo a dumah nel suggerirti di comprare una centralina con regolazione dei giri del circolatore, in base al DT della temperatura pannello/accumulo.

                    Nel mio impianto utilizzo una resol, ma ne esistono di tutte le marche. Occhio che è molto facile interfacciarle con normali circolatori, mentre diventa un po' piu' complesso se non impossibile da utilizzare con quelli elettronici tipo grundfos alpha2.....

                    Per capirci tu setti il dt fra le 2 temperature e la centrlina accellera il circolatore o lo rallenta, tanto da mantenere costante il Dt impostato.

                    Commenta


                    • #11
                      ok e questa è la regolazione..
                      Ma in fase di dimensionamento diciamo che ho bisogno di una certa portata ,120 l/h, ed il mio pannello da due m2 ha una portata ideale di 100 l/h:
                      conviene montare un pannello e aumentare la portata fino a 120 l/h oppure montare due pannelli e diminuire la portata fino a 60 l/h per ciascuno?
                      quello che ho appena scritto è solo un esempio, vorrei sapere una metodologia generale anche pratica dettata dall'esperienza di ognuno...

                      Commenta


                      • #12
                        Per il dimensionamento dell'impianto solare i valori decisivi sono potenza ed energia, quest'ultima intesa come accumulo.

                        La potenza media giornaliera e' guidata dal consumo medio giornaliero da soddisfare piu' l'esigenza di accumulo.
                        L'accumulo al periodo di mantenimento con potenza zero, come minimo dovrebbe coprire il periodo notturno.

                        Quindi scegli la superficie pannelli in funzione della potenza che vuoi, la portata sara' conseguente al fine di massimizzare l'efficienza del sistema.
                        Di solito si dimensiona per soddisfare il consumo in un certo periodo dell'anno, perche' la potenza varia moltissimo nel corso dei mesi. Se ad esempio dimensioni per la potenza media di ottobre avrai sovraproduzione da aprile a settembre e sottoproduzione da novembre a marzo, circa.
                        Sovraproduzione vuol dire calore in eccesso da smaltire, sottoproduzione vuol dire integrazione con altra fonte di calore, entrambi i problemi sussistono praticamente per ogni impianto.

                        Non voglio scrivere un manuale sul solare termico, leggiti qualcosa per rinforzare le tue decisioni, magari le dispense Caleffi (cerca ad esempio da queste parti: Caleffi - Rivista Idraulica -).

                        Nel tuo esempio con due pannelli hai il doppio della potenza, per cui un flusso complessivo doppio, cioe' ogni pannello ha sempre lo stesso flusso ma il flusso complessivo va' moltiplicato per il numero pannelli.

                        ciao
                        Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                        Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

                        Commenta

                        Attendi un attimo...
                        X