Buongiorno a tutti i frequentatori del forum. Innanzitutto complimenti.
Mi scuso sin da subito se ho sbagliato categoria dove postare il mio intervento.
In effetti più che un intervento è una richiesta di AIUTO!!
Mi trovo alquanto confuso su alcuni aspetti di due impianti che mi sono stati proposti per la mia nuova casa. Premetto che sto effettuando una ristrutturazione "totale" e devo impostare un nuovo impianto di riscaldamento e produzione ACS con aggiunta di collettori solari.
Per problemi di spazio interno all'appartamento sono costretto a posizionare la caldaia all'esterno, sul retro dell'edificio (in zona Nord - se può servire come parametro). So perfettamente che sarebbe sconsigliabile mettere caldaie esterne ma purtroppo non posso fare altrimenti.
Avrei pensato pertanto di realizzare un cassettone in mattoni per installare una caldaia ad incasso e di conseguenza nascondere la canna fumaria verso la copertura. Lo stesso verrà poi rivestito, come tutto il resto della casa, con un cappotto isolante termico da 10 cm (ovviamente lasciando i passaggi d'aria richiesti dal produttore della caldaia). Verrei quindi a trovarmi una caldaia incassata con doppio sportello (uno quello originale della caldaia - che sia "all in one" o normale ed uno quello metallico esterno), potrebbero esserci problemi? Sia dal punto di vista della coibentazione aggiuntiva (VVF o altro) che del doppio sportello?.
Ho necessità di realizzare un impianto a riscaldamento a pannelli radianti, bizona (zona 1 = casa PT e zona 2 = taverna P.INT.). Assieme alla caldaia ho necessità di produrre ACS e sono costretto ad installare dei collettori solari.
Mi hanno proposto due sistemi:
- il primo, caldaia JOANNES EPOCA "all in one" - cioè tutto in uno. Monoblocco a condensazione da incasso con potenza di 25 Kw, predisposizione per allacciamento pannelli solari e bollitore incorporato vetrificato da 150 lt.
- il secondo, caldaia ITALTHERM da 26 Kw a condensazione con bollitore remoto da 300 lt doppia serpentina e pannelli solari dedicati.
Non ho problemi di spazio dove inserire il bollitore remoto (in cantinola) ma mi chiedevo se è così necessario avere un accumulo da 300 lt anziché 150. In casa, x ora, siamo in due (possibile prole in arrivo sicuramente). Abbiamo 2 bagni ed 1 cucina al PT ed 1 lavanderia (con doccetta e lavabo) al P.INT.. In uno dei due bagni sto predisponendo una vasca in muratura abbastanza sostanziosa (160 x 120 x H 50 cm) senza idromassaggio ed il secondo tecnico mi spiegava che con un accumulo da 300 lt verrebbe più comodo e meno dispendioso riempirla.
A questo punto non ci capisco più niente e chiedo a Voi un parere. Tenete conto che non facciamo il bagno tutti i giorni e quindi posso "una volta ogni tanto" permettermi di riempire la vasca.
Grazie mille a tutti quelli che vorranno intervenire e buona giornata.
Max
Mi scuso sin da subito se ho sbagliato categoria dove postare il mio intervento.
In effetti più che un intervento è una richiesta di AIUTO!!
Mi trovo alquanto confuso su alcuni aspetti di due impianti che mi sono stati proposti per la mia nuova casa. Premetto che sto effettuando una ristrutturazione "totale" e devo impostare un nuovo impianto di riscaldamento e produzione ACS con aggiunta di collettori solari.
Per problemi di spazio interno all'appartamento sono costretto a posizionare la caldaia all'esterno, sul retro dell'edificio (in zona Nord - se può servire come parametro). So perfettamente che sarebbe sconsigliabile mettere caldaie esterne ma purtroppo non posso fare altrimenti.
Avrei pensato pertanto di realizzare un cassettone in mattoni per installare una caldaia ad incasso e di conseguenza nascondere la canna fumaria verso la copertura. Lo stesso verrà poi rivestito, come tutto il resto della casa, con un cappotto isolante termico da 10 cm (ovviamente lasciando i passaggi d'aria richiesti dal produttore della caldaia). Verrei quindi a trovarmi una caldaia incassata con doppio sportello (uno quello originale della caldaia - che sia "all in one" o normale ed uno quello metallico esterno), potrebbero esserci problemi? Sia dal punto di vista della coibentazione aggiuntiva (VVF o altro) che del doppio sportello?.
Ho necessità di realizzare un impianto a riscaldamento a pannelli radianti, bizona (zona 1 = casa PT e zona 2 = taverna P.INT.). Assieme alla caldaia ho necessità di produrre ACS e sono costretto ad installare dei collettori solari.
Mi hanno proposto due sistemi:
- il primo, caldaia JOANNES EPOCA "all in one" - cioè tutto in uno. Monoblocco a condensazione da incasso con potenza di 25 Kw, predisposizione per allacciamento pannelli solari e bollitore incorporato vetrificato da 150 lt.
- il secondo, caldaia ITALTHERM da 26 Kw a condensazione con bollitore remoto da 300 lt doppia serpentina e pannelli solari dedicati.
Non ho problemi di spazio dove inserire il bollitore remoto (in cantinola) ma mi chiedevo se è così necessario avere un accumulo da 300 lt anziché 150. In casa, x ora, siamo in due (possibile prole in arrivo sicuramente). Abbiamo 2 bagni ed 1 cucina al PT ed 1 lavanderia (con doccetta e lavabo) al P.INT.. In uno dei due bagni sto predisponendo una vasca in muratura abbastanza sostanziosa (160 x 120 x H 50 cm) senza idromassaggio ed il secondo tecnico mi spiegava che con un accumulo da 300 lt verrebbe più comodo e meno dispendioso riempirla.
A questo punto non ci capisco più niente e chiedo a Voi un parere. Tenete conto che non facciamo il bagno tutti i giorni e quindi posso "una volta ogni tanto" permettermi di riempire la vasca.
Grazie mille a tutti quelli che vorranno intervenire e buona giornata.
Max
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