Caldaia esterna 2 soluzioni, quale la migliore? - EnergeticAmbiente.it

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Caldaia esterna 2 soluzioni, quale la migliore?

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  • Caldaia esterna 2 soluzioni, quale la migliore?

    Buongiorno a tutti i frequentatori del forum. Innanzitutto complimenti.
    Mi scuso sin da subito se ho sbagliato categoria dove postare il mio intervento.

    In effetti più che un intervento è una richiesta di AIUTO!!
    Mi trovo alquanto confuso su alcuni aspetti di due impianti che mi sono stati proposti per la mia nuova casa. Premetto che sto effettuando una ristrutturazione "totale" e devo impostare un nuovo impianto di riscaldamento e produzione ACS con aggiunta di collettori solari.

    Per problemi di spazio interno all'appartamento sono costretto a posizionare la caldaia all'esterno, sul retro dell'edificio (in zona Nord - se può servire come parametro). So perfettamente che sarebbe sconsigliabile mettere caldaie esterne ma purtroppo non posso fare altrimenti.

    Avrei pensato pertanto di realizzare un cassettone in mattoni per installare una caldaia ad incasso e di conseguenza nascondere la canna fumaria verso la copertura. Lo stesso verrà poi rivestito, come tutto il resto della casa, con un cappotto isolante termico da 10 cm (ovviamente lasciando i passaggi d'aria richiesti dal produttore della caldaia). Verrei quindi a trovarmi una caldaia incassata con doppio sportello (uno quello originale della caldaia - che sia "all in one" o normale ed uno quello metallico esterno), potrebbero esserci problemi? Sia dal punto di vista della coibentazione aggiuntiva (VVF o altro) che del doppio sportello?.

    Ho necessità di realizzare un impianto a riscaldamento a pannelli radianti, bizona (zona 1 = casa PT e zona 2 = taverna P.INT.). Assieme alla caldaia ho necessità di produrre ACS e sono costretto ad installare dei collettori solari.

    Mi hanno proposto due sistemi:
    - il primo, caldaia JOANNES EPOCA "all in one" - cioè tutto in uno. Monoblocco a condensazione da incasso con potenza di 25 Kw, predisposizione per allacciamento pannelli solari e bollitore incorporato vetrificato da 150 lt.
    - il secondo, caldaia ITALTHERM da 26 Kw a condensazione con bollitore remoto da 300 lt doppia serpentina e pannelli solari dedicati.

    Non ho problemi di spazio dove inserire il bollitore remoto (in cantinola) ma mi chiedevo se è così necessario avere un accumulo da 300 lt anziché 150. In casa, x ora, siamo in due (possibile prole in arrivo sicuramente). Abbiamo 2 bagni ed 1 cucina al PT ed 1 lavanderia (con doccetta e lavabo) al P.INT.. In uno dei due bagni sto predisponendo una vasca in muratura abbastanza sostanziosa (160 x 120 x H 50 cm) senza idromassaggio ed il secondo tecnico mi spiegava che con un accumulo da 300 lt verrebbe più comodo e meno dispendioso riempirla.

    A questo punto non ci capisco più niente e chiedo a Voi un parere. Tenete conto che non facciamo il bagno tutti i giorni e quindi posso "una volta ogni tanto" permettermi di riempire la vasca.

    Grazie mille a tutti quelli che vorranno intervenire e buona giornata.

    Max

  • #2
    Per quanto riguarda l'accumulo, a parità di prezzo col solare è meglio avere più capacità, perché nella bella stagione hai maggior autonomia in caso di maltempo. Però è essenziale che disperda poco, controlla se tra le caratteristiche tecniche trovi il dato relativo alle dispersioni.
    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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    • #3
      con il solare termico per due persone è inadatto il 150lt.
      la misura da 300lt con due pannelli è uno standard equilibrato costa poco di piu del 200lt.

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      • #4
        Originariamente inviato da 19max87 Visualizza il messaggio
        Buongiorno a tutti i frequentatori del forum. Innanzitutto complimenti.
        Mi scuso sin da subito se ho sbagliato categoria dove postare il mio intervento.

        In effetti più che un intervento è una richiesta di AIUTO!!
        Mi trovo alquanto confuso su alcuni aspetti di due impianti che mi sono stati proposti per la mia nuova casa. Premetto che sto effettuando una ristrutturazione "totale" e devo impostare un nuovo impianto di riscaldamento e produzione ACS con aggiunta di collettori solari.

        Per problemi di spazio interno all'appartamento sono costretto a posizionare la caldaia all'esterno, sul retro dell'edificio (in zona Nord - se può servire come parametro). So perfettamente che sarebbe sconsigliabile mettere caldaie esterne ma purtroppo non posso fare altrimenti.

        Avrei pensato pertanto di realizzare un cassettone in mattoni per installare una caldaia ad incasso e di conseguenza nascondere la canna fumaria verso la copertura. Lo stesso verrà poi rivestito, come tutto il resto della casa, con un cappotto isolante termico da 10 cm (ovviamente lasciando i passaggi d'aria richiesti dal produttore della caldaia). Verrei quindi a trovarmi una caldaia incassata con doppio sportello (uno quello originale della caldaia - che sia "all in one" o normale ed uno quello metallico esterno), potrebbero esserci problemi? Sia dal punto di vista della coibentazione aggiuntiva (VVF o altro) che del doppio sportello?.
        Ti sconsiglio questa soluzione, perchè non essendo stata realizzata per quel tipo di incasso ti decadrebbe l'assicurazione e non so quale centro assistenza ci metterebbe più le mani..

        Inoltre considera che le regole base da cui partire sono :
        -orientamento del tetto e inclinazione che deve essere a sud e inclinato dai 30(max prestazioni mesi estivi) ai 55 gradi(max prestazioni nei mesi invernali)
        -dimensionamento collettori per persona-generalmente si considerano 1,2 metri quadrati di pannello solare per persona per l’italia Settentrionale, 1 mq al Centro, 0,8/0,6 al Sud.
        -dimensionamento bollitore- 50/70 lt per ogni mq di pannelli solari installati, quindi al sud èer 4 persone bastano 3,2mq di collettori e quindi 150/200lt di capacità del serbatoio.

        Fatte tali considerazioni, bisogna considerare però il comfort che si vuole ottenere . Un comfort basso prevede un consumo quotidiano per persona di circa 35 litri di acqua calda, un comfort medio è di 50 litri, mentre un comfort elevato è di 75 litri a persona.
        ES. una famiglia di 4 persone con un livello di comfort medio, 2 PASTI AL DI’, lavano i piatti a mano, e fanno una lavatrice al dì, ha una necessità di acqua calda di circa 300 litri al giorno. Bisogna valtare anche il momento della giornata in cui viene consumata più acqua(doccia, bagno) perchè la sera il serbatoio non ha più possibilità di ricaricarsi fino al mattino, e quindi occorre prevedere un serbatoio maggiore rispetto alla quantità di acqua necessaria. Distribuendo la propria igiene personale uniformente all'interno della giornata, si avrà una necessità di acqua inferiore ..
        Detto questo entrambe le soluzioni a voi preventivate sono valide ma dipende da Lei valutare il comfort che vuole mantenere.

        spero di esserti stato utile,
        *** Firma irregolare rimossa d'ufficio. ***

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        • #5
          Concordo tranne sul dimensionamento dell'accumulo "tarato" sui collettori: non è un problema mettere un accumulo più grande (ovviamente entro limiti ragionevoli), l'energia disponibile ed accumulabile giornalmente nella bella stagione è largamente superiore al fabbisogno, dunque un accumulo più grande fa solo bene per avere una riserva di energia.
          PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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