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Problemi termoregolazione gruppo ibrido solare

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  • Problemi termoregolazione gruppo ibrido solare

    Buonasera,
    sono nuovo del forum, questo è il mio primo messaggio, scusate per il tema che ho scritto ma non saprei come esporre diversamente.

    Abito a Rimini e ho ristrutturato nel 2017 una villetta a schiera degli anni 70. Mi sono fidato delle scelte effettuate dal termotecnico perché é conosciuto in zona, ma al secondo inverno che affronto ho voluto tenere d'occhio il funzionamento della caldaia e vi espongo il mio problema.
    La casa è in testa alla alla schiera, lato sud- sud/ovest e disposta su due livelli più un seminterrato.
    E' stato realizzato un termocappotto e impianto di vmc con portata di 0,5 volumi/ora, un impianto di riscaldamento a radiatori dimensionati delta 30° con gruppo ibrido Cosmogas Solardens da 34kW con sonda esterna di temperatura servito da un pannello solare di 2mq.
    Ci sono in totale 4 collettori che servono le zone comandate da 6 termostati (probabilmente troppi) integrati nell'impianto domotico.

    1) Il primo inverno il radiatore della zona studio rimaneva freddo per oltre metà della sua superficie, quest'anno ho bilanciato tutto l'impianto (seguendo quello che ho appreso sui forum) agendo sui flussostati dei collettori. L'idraulico non aveva effettuato nessun bilanciamento.
    Risultato: la situazione è molto migliorata ora il radiatore si scalda.

    2) Indagando mi sono però accorto anche di un continuo on-off (ogni tre minuti circa) della caldaia e una temperatura di mandata altalenante e di quella di ritorno che seguiva lo stesso andamento. Premetto che solo riscaldando la zona giorno i termostati delle camere rimangono sempre off.
    Ho visto che nella zona della taverna é presente una valvola tre vie che di fatto effettua un bypass quando questa non è riscaldata (quasi mai) quindi ho escluso la zona con i rubinetti.
    Risultato: la situazione è migliorata un po'. ma dopo 5-6 minuti di modulazione al minimo la temp. di mandata comunque sorpassa il setpoint calcolato dalla sonda, quindi il bruciatore si ferma e riparte dopo tre minuti di postcircolazione; la zona giorno fa fatica a raggiungere la temperatura desiderata.

    3) Leggendo ancora sui forum mi è sorto il dubbio del sovradimensionamento caldaia, e facendo due calcoli ho visto che la potenza termica richiesta dalla sola zona giorno è minore della potenza minima modulata dalla caldaia allora ho diminuito la potenza in riscaldamento della caldaia portandola da 34kW a 24kW e fatto in modo che anche lo studio venga riscaldato insieme alla zona giorno.
    Risultato: la situazione è migliorata ulteriormente, ho accensioni di 15 minuti (con caldaia che moula al 10-15%) circa seguiti da intervalli di 40 minuti circa.

    Il problema rimane al mattino, quando la caldaia deve riportare la zona giorno dai 18° serali ai 20° diurni si innesca ancora il fenomeno del pendolamento e la temperatura desiderata è raggiunta solo dopo oltre 4 ore. Per ovviare devo riscaldare anche le camere offrendo un carico maggiore alla caldaia.


    Siccome nella caldaia sono accessibili i parametri del controllo PI potrei provare a diminuire la costante integrativa per vedere se la situazione migliora, il fatto è che con quello che ho speso fra progetto e realizzazione più il tempo a bilanciare e a fare prove mi sono stancato.
    Ho contattato Cosmogas sperando di ottenere una soluzione. La caldaia è dotata di un accumulo di 200l, utilizzato solo dal circuito solare. Io speravo potesse servire anche da acumulo per l'esubero di potenza, modificandone il circuito idraulico.
    Sono stato liquidato con un "rivolgiti all'assistenza",cosa che ho fatto, peccato non ci sia un malfunzionamento.
    Semmai (questa è una mia opinione) la caldaia modula poco! Siamo a 1:5,8 contro gli 1:20 delle Viessmann, questo vanifica la termoregolazione puntuale che è stata prevista per ogni zona con la domotica, inoltre il costo della caldaia non è stato affatto economico.

    Sono disposto a postare tutte le tavole di progetto, legge 10, APE e AQE se qualcuno mi può dare uno spunto su come comportarmi senza dover rifare l'impianto e senza dover alzare un polverone con chi lo ha progettato sono più votato alla risoluzione dei problemi che non alle polemiche.
    Anzi se fra voi esiste un termotecnico di Rimini potremmo valutare un incarico.

    Grazie in anticipo a chiunque voglia intervenire, avrei dovuto documentarmi di più prima di fare i lavori.....

    Valerio

  • #2
    Hai sbagliato sezione.

    Comunque, io eviterei di far scendere così tanto la T di notte, e/o sposterei gli orari di spegnimento e accensione anticipandoli di un paio d’ore, sfruttando l’inerzia della casa alla sera.

    E poi abbasserei ancora la potenza massima erogata dalla caldaia, così da ridurre la potenza all’accensione del bruciatore.
    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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    • #3
      Grazie dei consigli Sergio, cambierò subito sezione.

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