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Accumulo condiviso da più utenze

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  • Accumulo condiviso da più utenze

    Salve,<br><br>Faccio appello alla vostra esperienza per suggerimenti su una soluzione di questo tipo:<br><br>Villetta bi o tri familiare che decide di dotarsi di impianto solare per l&#39;ACS (non complichiamo troppo le cose con il riscaldamento per ora).<br>Ritengo che tecnicamente un accumulo condiviso possa portare vantaggi sia economici (circuito più semplice, per parti in comune, etc) sia tecnicamnete in quanto permette sulla carta di assorbire meglio i picchi di richiesta di una singola utenza.<br><br>Per limitare la casistica immaginiamo che:<br><br>ogni alloggio sia dotato della propria caldaia con acqua calda istantanea in caso di inufficienza del sistema solare.<br>Come posso prevenire probabili malcontenti (tipologia di contatori da installare?) a parit&agrave; di costi conviene forse dotarsi di un pannello in più?<br><br>Il mio è un caso ipotetico, non reale quindi variazioni sul tema e ipotesi allternative sono ben accette.<br><br>Vi ringrazio per consigli/soluzioni,<br><br><br><br><br><br><br><br>

  • #2
    gi&agrave; litigo con mia sorella quando mi finisce l&#39;acqua calda, figuramoci se fosse il vicino di casa a farmi fare la doccia fredda, potrei ucciderlo&#33;&#33;&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d0375f2d3b474bbc67500dcaf283ec97.gif" alt=""><br><br>sherzi a parte, l&#39;accumulo centralizzato sicuramente aiuta il rendimento globale e evita complicazioni d&#39;impianto (per dividerli dovresti fare un serbatoio transitorio dove avviene lo scambio di calore fluido solare/acqua e poi riversare l&#39;acqua scaldata in 2 serbatoi distinti)

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    • #3
      [QUOTE][/QPer limitare la casistica immaginiamo che:<br><br>ogni alloggio sia dotato della propria caldaia con acqua calda istantanea in caso di inufficienza del sistema solare.<br>Come posso prevenire probabili malcontenti (tipologia di contatori da installare?) a parit&agrave; di costi conviene forse dotarsi di un pannello in più?UOTE]<br><br>Ciao, se ogni utenza ha una caldaia istantanea il solare termico serve come preriscaldo della sanitaria per cui la ripartizione è piuttosto semplice ed il sistema è molto efficente perchè lavorando sul preriscaldo puoi ottenere risultati di produzione molto elevati,700-800 Kwh/a/mq e non corri alcun rischio di fare docce fredde perchè comunque alla bisogna interviene la caldaia,che produce l&#39;energia mancante per soddisfare le esigenze di ACS.<br><br>Di norma devi dimensionare il sistema per una produzione del 60-70&#37; rispetto al fabisogno di ACS ,circa 50 lt/g per utente, e 15 lt/ per utente se alimenti una lavastoviglie,un accorto dimensionamento ti eviter&agrave; problemi di sovratemperatura estiva e inoltre se usi il sistema in preriscaldo sfrutti fino all&#39;ultima stilla l&#39;energia solare perchè no scaldi l&#39;accumulo con la caldaia.<br><br>Un impianto in preriscaldo lo puoi contabilizzare con un semplice contatore volumetrico all&#39;ingresso della caldaia, serve anche per ripartire la fredda che alimenta l&#39;accumulo comune, ein proporzione a dividere i costi di manutenzione e consumi elettrici per pompe ecc.<br><br>In un sistema di preriscaldo la temperatura dell&#39;accumulo è spesso inferiore ai 50°C per cui è da preferire un sistema che accumuli calore e non ACS per evitare rischi di proliferazione batterica.<br><br>Per un dimensionamento spannometrico calcola circa 1 mq per persona e circa 80-100lt per mq di pannello.<br><br>Il sistema in oggetto abbinato a una caldaia istantanea riduce le emissioni di CO2 ed il consumo di oltre l&#39;80&#37; rispetto ad una produzione realizzata con scaldabagni elettrici e oggi,grazie agli incentivi in finanziaria, 55&#37; di riduzione Irpef i 3 anni,è una soluzione che presenta tempi di ammortamento molto ridotti.<br><br>Per una valutazione più efficace cerchi uno che abbia Polysun,Tisun o altri software a pagamento di simulazione oppure vai sul sito <a href="http://www.heliant.it" target="_blank">www.heliant.it</a> ,ti registri e scarichi un programmino excel di simulazione, il programma è realizzato per una marca ma se vai poi sul sito SPF e cerchi un pannello con dati omogenei puoi usare gli stessi valori con una discreta approssimazione.<br><br>Ciao e buon forum<br>Egisto Canducci

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      • #4
        Ringrazio per la lunga risposta di chiarezza esemplare,<br><br>Dalla tua risposta mi vengono in mente 2 possibili categorie di impianti.<br><br><b><u> a) Impianto solare termico classico condiviso</u></b> (quello che stavo immaginando io ma che forse non ho descritto altrettanto chiaramente).<br><br><u> <b> b) Impianto di preriscaldo</b></u> (da te ampiamente descritto)<br><br><b>a)</b> Ho in mente un impianto dimensionato in modo che l&#39;accumulo (inox o vetrificato) possa anche raggiungere durante il periodo estivo la sua massima temperatura d&#39;esercizio (diciamo 90 c°).<br><br>-<u>Questo dovrebbe pormi al riparo di proliferazione batteriologia in caso di accumulo </u> ACS, no?<br>-Per approfondire la questione sarei interessato a dati sui tempi di proliferazione, ricordo di aver letto un interessante articolo caleffi sulla questione però piu incentrato sulle temperature di proliferazione, sopravivenza etc etc.<br>-in poche parole, un accumulo sovradimensionato che corre il rischio di non oltrepassare i 50-60 gradi a dicembre gennaio (diciamo 2 mesi) potrebbe diventare pericoloso dal punto di vista batteriologico.<br><br>-- Premettendo che sono pienamente daccordo che nessuno rimarr&agrave; mai senza acqua calda (cosa concepibile solo con boiler elettrico, secondo me), con un contatore volumetrico per famiglia posso in effetti monitorare il consumo di acqua ma non la sua temperatura di spillamento. quindi per un sistema come quello che ho in mente io potrebbe essere un problema (risolto a met&agrave; comunque).<br><br><br><b>b)</b>Impianto di prericaldo. La soluzione mi pare tecnicamente/economicamente ancora più interessante (per il fatto che sfrutta sicuramente di più l&#39;energia solare, essendo mediamente la temperatura dell&#39;accumulo piu bassa). (inciso: neanche nella soluzione a è previsto di scaldare l&#39;accumulo con fonti diverse dal solare).<br><br>Il contatore volumetrico mi sembra sufficiente in questo caso.<br><br>Sono daccordo sul fatto che sia consigliabile accumulare calore e non ACS direttamente.<br>Vorrei però approfondire sul come realizzare questo accumulo. (link di esmpio).<br>Il tank in tank non mi sembra ragionevole e non credo che il serpentino di un bollitore in commercio sia sufficiente come scambiatore. Penserei piuttosto ad uno scambiatore esterno all&#39; accumulogenerosamente dimensionato, che ne pensate?<br><br>In ultimo cosa pensate del ipotesi multi serbatoio proposta da <b>andrear2017</b>.<br><br>Personalmente non riesco ad immaginare/capire i vantaggi di un serbatoio intermedio per lo scambio solare, mi sfugge qualcosa? Riesco solo a immaginare un impianto più complesso (quindi costoso) che in piu mi perda dei possibili apporti solari.<br><br>Vi ringrazio per i vostri preziosi contributi.<br><br>Best Regards,<br><br><br><br><b>LRT</b><br><br><br><br><br>

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