Salve a tutti.
Da circa un anno sono al lavoro per costruire un sistema sperimentale di cogenerazione basato su una parabola solare da 10mq, un motore/generatore ad apporto energetico esterno e un accumulatore termico di backup.
In sostanza l'obiettivo è di raggiungere l'autonomia energetica per una villetta di 170 mq (casa mia).
Le premesse sono buone, la casa è stata costruita con criteri molto severi per quanto riguarda la dispersione termica, in pratica i muri esterni spessi 40 cm hanno 30cm di solo isolante, solaio, interrato e tetto compreso.
La casa è dotata di caldaia a metano ma è prevista l'attivazione solo in casi eccezionali.
La parabola allo stato attuale provvede all'accumulo di acqua calda a 85 gradi durante le ore di insolazione, per poi distribuirla nell'impianto a termosifoni e al puffer sanitario durante le ore notturne oppure nelle giornate di cielo coperto.
Tra poco inizierò la costruzione del sottosistema di generazione elettrica che sarà implementato nell'impianto, al momento in fase di studio avanzato. Posso solo dire che non impiegherà il "solito" Stirling, tanto decantato quanto introvabile, ma qualcosa di decisamente originale.
Nelle specifiche progettuali è prevista una potenza elettrica di 1,2/1,5 kw e una termica di 8 kw, più che sufficienti per le mie attuali esigenze, considerati i bassi consumi energetici dell'abitazione (illuminazione ad alta efficienza con presenza di molti dispositivi a led).
La parabola ha un diametro di circa 4 metri, una superficie lorda di poco meno di 10 mq, è costruita in elementi in materiale composito e pesa circa 60 Kg (senza la struttura di supporto).
Quest'ultima, come si può vedere dalle foto è realizzata in tubolare metallico e offre due gradi di libertà, visto che questo è fondamentale per la corretta messa a fuoco nel collettore solare.
Il sistema di inseguimento utilizza due motori di produzione commerciale ed è pilotato da un circuito a microprocessore disegnato appositamente. L'errore massimo (verificato) è di circa 1/2 grado.
In caso di cielo coperto od ore notturne il sistema provvede al parcheggio della struttura in posizione di riposo.
La parabola è suddivisa in spicchi per facilitare il trasporto e la posa in opera e richiede una struttura di supporto di relativamente facile realizzazione.
Un particolare dispositivo permette la regolazione fine della profondità focale, realizzando in pratica una sorta di "ottica adattiva".
La superficie è rivestita di una pellicola solare "professionale" in grado di garantire un riflettività del 96%, è composta da una pellicola in PMM di pochi micron sulla quale sono stati depositati per vaporizzazione uno strato di argento e uno di rame.
Nella versione solo termica, nel collettore solare circola del glicole etilenico pressurizzato a circuito chiuso che alimenta uno scambiatore immerso in una cisterna coibentata sotterranea da 2000 litri.
Un secondo scambiatore provvede a prelevare il calore accumulato e riutilizzarlo nel circuito interno di riscaldamento, inserito in serie alla caldaia a gas.
Nella versione a cogenerazione termica + elettrica, il fluido di lavoro è invece il gas elio, per poi ricollegarsi al circuito sopradescritto.
L'impianto sta funzionando da alcuni mesi e mi sta dando molte soddisfazioni, anche se il vero collaudo potrà avvenire solo nei prossimi mesi invernali.
Una volta perfezionato il tutto, probabilmente penserò ad una versione commerciale, almento per recuperare le spese di sviluppo.
Se qualcuno è interessato posso fornire gli elementi base dell'impianto, ovvero gli elementi in vetroresina, la pellicola solare ad alta efficienza, gli elementi metallici di unione (tagliati al laser) ed eventualmente anche l'elettronica di inseguimento. Si prega di contattarmi in MP.
Cordiali saluti
Eugenio
Da circa un anno sono al lavoro per costruire un sistema sperimentale di cogenerazione basato su una parabola solare da 10mq, un motore/generatore ad apporto energetico esterno e un accumulatore termico di backup.
In sostanza l'obiettivo è di raggiungere l'autonomia energetica per una villetta di 170 mq (casa mia).
Le premesse sono buone, la casa è stata costruita con criteri molto severi per quanto riguarda la dispersione termica, in pratica i muri esterni spessi 40 cm hanno 30cm di solo isolante, solaio, interrato e tetto compreso.
La casa è dotata di caldaia a metano ma è prevista l'attivazione solo in casi eccezionali.
La parabola allo stato attuale provvede all'accumulo di acqua calda a 85 gradi durante le ore di insolazione, per poi distribuirla nell'impianto a termosifoni e al puffer sanitario durante le ore notturne oppure nelle giornate di cielo coperto.
Tra poco inizierò la costruzione del sottosistema di generazione elettrica che sarà implementato nell'impianto, al momento in fase di studio avanzato. Posso solo dire che non impiegherà il "solito" Stirling, tanto decantato quanto introvabile, ma qualcosa di decisamente originale.
Nelle specifiche progettuali è prevista una potenza elettrica di 1,2/1,5 kw e una termica di 8 kw, più che sufficienti per le mie attuali esigenze, considerati i bassi consumi energetici dell'abitazione (illuminazione ad alta efficienza con presenza di molti dispositivi a led).
La parabola ha un diametro di circa 4 metri, una superficie lorda di poco meno di 10 mq, è costruita in elementi in materiale composito e pesa circa 60 Kg (senza la struttura di supporto).
Quest'ultima, come si può vedere dalle foto è realizzata in tubolare metallico e offre due gradi di libertà, visto che questo è fondamentale per la corretta messa a fuoco nel collettore solare.
Il sistema di inseguimento utilizza due motori di produzione commerciale ed è pilotato da un circuito a microprocessore disegnato appositamente. L'errore massimo (verificato) è di circa 1/2 grado.
In caso di cielo coperto od ore notturne il sistema provvede al parcheggio della struttura in posizione di riposo.
La parabola è suddivisa in spicchi per facilitare il trasporto e la posa in opera e richiede una struttura di supporto di relativamente facile realizzazione.
Un particolare dispositivo permette la regolazione fine della profondità focale, realizzando in pratica una sorta di "ottica adattiva".
La superficie è rivestita di una pellicola solare "professionale" in grado di garantire un riflettività del 96%, è composta da una pellicola in PMM di pochi micron sulla quale sono stati depositati per vaporizzazione uno strato di argento e uno di rame.
Nella versione solo termica, nel collettore solare circola del glicole etilenico pressurizzato a circuito chiuso che alimenta uno scambiatore immerso in una cisterna coibentata sotterranea da 2000 litri.
Un secondo scambiatore provvede a prelevare il calore accumulato e riutilizzarlo nel circuito interno di riscaldamento, inserito in serie alla caldaia a gas.
Nella versione a cogenerazione termica + elettrica, il fluido di lavoro è invece il gas elio, per poi ricollegarsi al circuito sopradescritto.
L'impianto sta funzionando da alcuni mesi e mi sta dando molte soddisfazioni, anche se il vero collaudo potrà avvenire solo nei prossimi mesi invernali.
Una volta perfezionato il tutto, probabilmente penserò ad una versione commerciale, almento per recuperare le spese di sviluppo.
Se qualcuno è interessato posso fornire gli elementi base dell'impianto, ovvero gli elementi in vetroresina, la pellicola solare ad alta efficienza, gli elementi metallici di unione (tagliati al laser) ed eventualmente anche l'elettronica di inseguimento. Si prega di contattarmi in MP.
Cordiali saluti
Eugenio
Commenta