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Aharonov Bohm + Picchi di Lenz

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  • X Daniloz ,

    come hai collegato gli estremi della bobina bifilare ?
    Sei sicuro di averli collegati come nella figura qui sotto ?
    user posted image


    CITAZIONE

    XMaury
    Allora ti auguro buona convalescenza....


    Grazie Sandro.
    Seppur febbricitante , provo a postare.

    CITAZIONE

    X Daniloz
    Ho letto che hai messo il carico ai capi di C1.....non va bene.E' normale che tu non misuri nulla li.
    Se vuoi misurare effettivamente se il circuito ti fornisce qualcosa di 'esoterico' devi mettere la resistenza tra l'uscita di T1 e massa.


    Credo che Daniloz non abbia del tutto sbagliato a mettersi ai capi di C1 per il fatto che il ponte di diodi raddrizza la tensione dovuta all'effetto AB , tensione che e' legata al potenziale vettore magnetico del vuoto . Poi la tensione raddrizzata , ossia l'energia esoterica viene immagazzinata in C1.

    CITAZIONE

    E' vero nel circuito Perihelion mentre e' falso nel circuito del Tep.Nel Tep si crea sempre una assimentria tra le due semibobine bifilari per poi annularla.


    La differenza tra il TEP e il Perihelion sta nel fatto che nella prima soluzione abbiamo avvolgimenti collegati in serie mentre nella seconda soluzione abbiamo avvolgimenti collegati in parallelo , ma il risultato e' lo stesso , ossia hai campo magnetico nullo.

    Eccotene la dimostrazione con due disegni :

    user posted image

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    Cambia la soluzione circuitale ma la nullita' del campo magnetico rimane.

    CITAZIONE

    E' molto interessante e conferma,indirettamente, che la bobina bifilare non puo' produrre un effetto ondulatorio della corrente.Appena finisco di leggere (e' un casino...) ti posto le riflessioni piu' importanti.


    Ogni massa in movimento ha una duplice natura , corpuscolare/ondulatoria che emerge piu' ti addentri nel microcosmo.

    CITAZIONE

    Se il  circuito che tu vuoi realizzare e che hai proposto matematicamente e' fattibile,esso non puo' lavorare trammite la spiegazione dell'effetto AB poiche' per crearlo bisogna avere per forza 2 percorsi alternativi degli elettroni (effetto ondulatorio degli elettroni) mentre nelle bobine bifilari ne esiste uno solo(quindi negazione dell'effetto ondulatorio ma l'elettrone si comporta come un corpuscolo e quindi impossibilita' dell'effetto AB).


    Non era in quel senso che intendevo il percorso.
    Per percorso degli elettroni intendevo la traiettoria da loro intrapresa durante un ciclo di oscillazione.
    In un semiciclo di oscillazione essi percorrono una lunghezza di bobina in avanti e nel semiciclo successivo un'altra lunghezza di bobina all'indietro ; alla fine gli elettroni hanno percorso una linea chiusa ma l'effetto AB dice che lo shift di fase e' nullo su percosi chiusi. Occorre pertanto fare in modo che il percorso sia aperto come nell'esperimento della diffrazione di Aharonov-Bohm.

    Maury

    Edited by maurjzjo - 3/3/2005, 16:02

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    • Confrontate la corrente rilevata da Bearden

      N.B. : La forma d'onda di Bearden si riferisce a quella rilevata sulla linea d'alimentazione che e' uguale alla forma d'onda di corrente rilevata nel primo semiperiodo su un avvolgimento piu' quella rilevata nel secondo semiperiodo nel secondo avvolgimento.

      user posted image


      con quella rilevata da Sandro-meg


      user posted image


      Sembra che Bearden abbia proprio cercato di evitare le oscillazioni smorzate indicate dalla freccia bianca.


      Ecco un confronto piu' ravvicinato :

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      Maury

      Edited by maurjzjo - 3/3/2005, 17:20

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      • ciao a tutti, febbricitanti e non.

        come hai collegato gli estremi della bobina bifilare ?
        Sei sicuro di averli collegati come nella figura qui sotto ?

        nelle prove di ieri sono partito come nella tua figura in parallelo, in quelle di oggi in serie come nel tep.

        ecco la bobina

        user posted image

        č avvolta in modo quasi perfetto č lunga 20 cm diametro circa 25mm, 200 spire per avvolgimento

        e questo č il circuito

        user posted image

        queste sono le forme d'onda con il carico attaccato (lampada spia da 60 V).
        in basso in blu l'onda quadra off che pilota l'IRF, sopra in giallo la tensione sulla bobina 100V/div.

        user posted image

        e queste senza carico dopo 7 min. dall'alimentazione. la tensione si č alzata fino a 38 V. con 10 V di alimentazione

        user posted image


        ciao

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        • CITAZIONE
          CITAZIONE

          X Daniloz
          Ho letto che hai messo il carico ai capi di C1.....non va bene.E' normale che tu non misuri nulla li.
          Se vuoi misurare effettivamente se il circuito ti fornisce qualcosa di 'esoterico' devi mettere la resistenza tra l'uscita di T1 e massa.

          Credo che Daniloz non abbia del tutto sbagliato a mettersi ai capi di C1 per il fatto che il ponte di diodi raddrizza la tensione dovuta all'effetto AB , tensione che e' legata al potenziale vettore magnetico del vuoto . Poi la tensione raddrizzata , ossia l'energia esoterica viene immagazzinata in C1.

          Certamente che l'energia esoterica si immagazina ai capi di C1,ma e' molto difficile capire se stai lavorando in overunity o meno.E' molto piu' semplice mettera un carico all'uscita di T1 in modo da misurare sia la potenza data dall'alimentatore sia quella esoterica.Se la somma di queste potenze supera quella d'ingresso siamo a cavallo.
          CITAZIONE
          CITAZIONE
          E' vero nel circuito Perihelion mentre e' falso nel circuito del Tep.Nel Tep si crea sempre una assimentria tra le due semibobine bifilari per poi annularla.

          La differenza tra il TEP e il Perihelion sta nel fatto che nella prima soluzione abbiamo avvolgimenti collegati in serie mentre nella seconda soluzione abbiamo avvolgimenti collegati in parallelo , ma il risultato e' lo stesso , ossia hai campo magnetico nullo.

          Forse non ti sei visto il circuito del TEP
          user posted image
          Questo e' la prima versione,poi viene modificata aggiungendo un'ulteriore bobina L3 sopra la bobina bifilare che crea quella assimetria.Come vedi il Tep e la Perihelion sono molto diversi.
          CITAZIONE
          Non era in quel senso che intendevo il percorso.
          Per percorso degli elettroni intendevo la traiettoria da loro intrapresa durante un ciclo di oscillazione.
          In un semiciclo di oscillazione essi percorrono una lunghezza di bobina in avanti e nel semiciclo successivo un'altra lunghezza di bobina all'indietro ; alla fine gli elettroni hanno percorso una linea chiusa ma l'effetto AB dice che lo shift di fase e' nullo su percosi chiusi. Occorre pertanto fare in modo che il percorso sia aperto come nell'esperimento della diffrazione di Aharonov-Bohm.

          Se interpreto bene la cosa e' piu' semplice lavorare con due percorsi,ergo usare le bobine AB e non le bibilari (sto parlando in uscita,diverso il discorso in ingresso che si puo' usare il tuo metodo,ma non otteniamo l'effetto AB ma quella descrizione fatta da te tempo fa).
          Hai pensato poi alla mia domanda su come e' la funzione d'onda della corrente i?
          CITAZIONE
          Confrontate la corrente rilevata da Bearden
          N.B. : La forma d'onda di Bearden si riferisce a quella rilevata sulla linea d'alimentazione che e' uguale alla forma d'onda di corrente rilevata nel primo semiperiodo su un avvolgimento piu' quella rilevata nel secondo semiperiodo nel secondo avvolgimento.

          La forma d'onda d'ingresso di Bearden l'ho replicata precisa precisa tempo fa.Basta lavorare in regime di risonaza e usare le onde quadre come alimentazione.Nessuna difficolta e rendimento quasi uguale a 1.


          X DAniloz
          Complimenti per l'ottimo avvolgimento,veramente fatto con cura.
          I tuoi dati sono incorraggianti,ora prova a mettere il carico come suggerito e guardati il rendimento del circuito.Se sei al 100 %,prova a cambiare frequenza,carico e duty/cicle.Se la bobina bifilare e' fatta bene,non dovresti avere dei picchi di Lenz nel circuito di Perihelion.
          Buon divertimento !!
          Ciao
          P.S. Cercate di mettere figure con risoluzione 640*480 altrimenti tutta l'impaginazione rimane incasinata.Inoltre cercate di linkare gia' figure disponibili su internet altrimenti dopo un paio di mesi le immagini caricate scompaiono.


          Edited by sandro-meg - 3/3/2005, 18:32

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          • CITAZIONE (sandro-meg @ 3/3/2005, 18:24)


            CITAZIONE

            Forse non ti sei visto il circuito del TEP


            Per TEP intendevo i circuiti che mi facesti notare a questo indirizzo : http://jnaudin.free.fr/html/bifvsbuk.htm.

            Lo schema che riporti e' esattamente la stessa cosa , ossia riporta sempre due bobine in serie per ottenere la nullita' del campo magnetico (infatti e' costituito da due avvolgimenti identici da 76 uH in controfase). Cambia solo il pilotaggio.

            CITAZIONE

            Come vedi il Tep e la Perihelion sono molto diversi.


            Gli schemi sono chiaramente diversi ma i principi che stanno dietro al loro funzionamento sono gli stessi sia per il TEP che per il Perihelion . Tale principio e' :

            -nullita' del campo magnetico nel nucleo

            che , come ti ho dimostrato con i disegni sopra , si puo' ottenere con la soluzione d'avvolgimento "parallelo" attuata nel Perihelion oppure con la soluzione d'avvolgimento "serie" attuata nel TEP.


            CITAZIONE
            Se interpreto bene la cosa e' piu' semplice lavorare con due percorsi...


            Per percorso non intendevo tronchi di circuito ma traiettorie intraprese dalle cariche in seno allo stesso avvolgimento , ossia :

            o--------L--------o

            ---------I (percorso1)--------------->
            <-------I (percorso2)--------------->

            La "strada" percorsa dalle cariche in un ciclo di oscillazione smorzata sara' :

            percorso = percorso1 + percorso2

            e siccome percorso2 e' uguale e contrario a percorso1 , avrai che "percorso" vale zero , segno che viene seguito un percorso chiuso.

            L'effetto AB pero' si fa vedere quando hai percorsi aperti e non chiusi.

            CITAZIONE

            Hai pensato poi alla mia domanda su come e' la funzione d'onda della corrente i?


            Per cio' che dici occorre mettersi a tavolino e risolvere l'equazione differenziale di Schroedinger per potenziali sinusoidali variabili nel tempo e nello spazio.


            CITAZIONE
            La forma d'onda d'ingresso di Bearden l'ho replicata precisa precisa tempo fa.Basta lavorare in regime di risonaza e usare le onde quadre come alimentazione.Nessuna difficolta e rendimento quasi uguale a 1.


            Bravo, risonanza per eliminare le oscillazioni smorzate dopo il primo semiciclo , tanto e' vero che il rendimento dici approssimarsi a 1 (che non e' cosa semplice ottenere) . Ma in che modo hai creato tale risonanza ? Con componenti reattivi correttivi ?

            CITAZIONE

            Inoltre cercate di linkare gia' figure disponibili su internet altrimenti dopo un paio di mesi le immagini caricate scompaiono.


            E' vero , ma i disegni fatti da me a mano non si trovano su internet essendo frutto di un'idea personale
            p.s. : Ho corretto le dimensioni dell'immagine sopra che scompensava la visualizzazione di questa pagina.

            Maury

            Edited by maurjzjo - 3/3/2005, 20:24

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            • La tensione sull'avvolgimento di Daniloz rappresentata in giallo qui

              user posted image

              potrebbe essere il risultato di un non perfetto azzeramento dell'induttanza
              dell'avvolgimento alla frequenza di lavoro.

              Indicando con V la tensione sull'avvolgimento di Daniloz , abbiamo :

              V = Vl + Vab

              Vl = tensione dovuta all'induttanza residua non completamente azzerata
              Vab = tensione dovuta all'effetto Aharonov-Bohm

              e siccome Vab non sara' facilmente percepibile perche' piccolo , si confondera'
              in Vl che non e' stato ridotto azzerando l'induttanza con un avvolgimento
              perfetto.

              Maury

              Edited by maurjzjo - 3/3/2005, 20:39

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              • CITAZIONE
                Per TEP intendevo i circuiti che mi facesti notare a questo indirizzo : http://jnaudin.free.fr/html/bifvsbuk.htm.
                Lo schema che riporti e' esattamente la stessa cosa , ossia riporta sempre due bobine in serie per ottenere la nullita' del campo magnetico (infatti e' costituito da due avvolgimenti identici da 76 uH in controfase). Cambia solo il pilotaggio.

                Quello ero lo schema che mostrava solamente le differenze che si possono avere avendo diversi tipi di bobine.Uno dei circuiti del TEP e' invece quello che ti ho postato e c'e' ne sono altri ma in tutti viene creato e poi annulato il campo magnetico.(guardati quello che ti ho mostrato o vai nel sito a vedertene degli altri)
                Per esempio in questo postato il transistor Q1 mette in corto la bobina L2 e quindi L1 crea una campo magnetico.Poi Q1 si apre nuovamente e il campo si annulla.Solo nel Perihelion non viene mai creato un campo magnetico.
                CITAZIONE
                Ma in che modo hai creato tale risonanza ? Con componenti reattivi correttivi ?

                Con semplici condensatori messi in parallelo sulle bobine di ingresso.L'importante era mettere in risonanza il primario con il secondario.
                CITAZIONE
                ,..avrai che "percorso" vale zero , segno che viene seguito un percorso chiuso.
                L'effetto AB pero' si fa vedere quando hai percorsi aperti e non chiusi.

                Io ho sempre letto che bisogna avere due fenditure per poter osservare l'effetto AB.Le fenditure creano un doppio possibile percorso tale che l'effetto ondulatorio dell'elettrone puo verificarsi.Se al percorso dalle fenditure associamo invece il percorso di rame fatto dalle bobine AB il discorso potrebbe rimanere identico.Diverso il discorso con le bobine bifilari,la corrente e' costretta a percorrere un'unica strada e non si puo' ottenere nessuna interferenza.Se vuoi ti scannerizzo parte della discussione di Feynman e te la spedisco.
                Quindi non continuo a capire la tua idea di associare il TEP/Perihelion all'effetto AB.Forse solo in quello della Perihelion(lavorano in parallelo e quindi doppio percorso),ma non in quello Tep.
                Vogliamo poi parlare di come possiamo trovare la frequenza reale della funzione d'onda?Senza conoscere quella risulta impossibile dimensionare il circuito.Se troppo elevata non riusciremo a vederne gli effetti,se troppo piccola non riusciremo ad ottenere interferenza (bobine troppo grandi).Inoltre questo spiegherebbe il perche' di usare tensioni elevate in uscita (meno perdite per effetto joule).Piano piano stanno saltando fuori tutte le caratteristiche neccessarie a replicare un'effetto AB e che il MEG possiede.
                Ciao

                Edited by sandro-meg - 3/3/2005, 23:46

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                • CITAZIONE

                  CITAZIONE
                  Ma in che modo hai creato tale risonanza ? Con componenti reattivi correttivi ?

                  Con semplici condensatori messi in parallelo sulle bobine di ingresso.L'importante era mettere in risonanza il primario con il secondario.


                  Mi aspettavo questa risposta. Purtroppo devo dirti che in questo modo le cariche in seno all'avvolgimento seguono lo stesso un percorso chiuso (traittoria percorsa due volta in sensi opposti in violazione dell'esperimento della diffrazione).
                  Occorre si' creare una risonanza ma in quel modo riscontrerai sempre oscillazioni sui componenti isolandoli bipolo per bipolo.
                  Un altro modo per avere risonanza potrebbe essere l'eliminazione dell'oscillazione smorzata di un semiciclo , con quella del successivo semiciclo.

                  CITAZIONE

                  Io ho sempre letto che bisogna avere due fenditure per poter osservare l'effetto AB.


                  Le fenditure servono per l'evidenziazione e la misura dell'effetto AB giocando sulla differenza di fase su doppio percorso in grado di produrre sensibili frange di interferenza.
                  Come descritto in quel documento il cui link qui incollai , l'effetto AB avviene senza bisogno di un doppio percorso.

                  CITAZIONE

                  Se al percorso dalle fenditure associamo invece il percorso di rame fatto dalle bobine AB il discorso potrebbe rimanere identico.Diverso il discorso con le bobine bifilari,la corrente e' costretta a percorrere un'unica strada e non si puo' ottenere nessuna interferenza.


                  Non c'entra nulla l'interferenza con i discorsi sulle bobine.
                  L'interferenza e' stata solo uno strumento di evidenziazione sperimentale della realta' sull'effetto AB.

                  Il percorso da una fenditura fino allo schermo corrisponde al singolo percorso compiuto dalle cariche in mezza sezione d'avvolgimento

                  - nel TEP come unico flusso unidirezionale di cariche lungo un unico conduttore (bobine in serie come se fossero un'unico conduttore)
                  - nel Perihelion come doppio flusso unidirezionale di cariche (un flusso di cariche per bobina nella medesima direzione che e' come se fossero un'unica corrente)


                  Se in quella mezza sezione permetti oscillazioni smorzate , in quella mezza sezione hai una carica che torna indietro ma nell'esperimento della diffrazione non abbiamo cariche che tornano indietro ma fasci di elettroni proiettati che non descrivono traiettorie chiuse ossia percorsi su se' stessi.
                  Mi sa che dovro' fare un disegno per rendere comprensibile questa cosa.

                  CITAZIONE

                  Vogliamo poi parlare di come possiamo trovare la frequenza reale della funzione d'onda?Senza conoscere quella risulta impossibile dimensionare il circuito.
                  Se troppo elevata non riusciremo a vederne gli effetti,



                  Credo che piu' sara' elevata tale frequenza e maggiore energia otterremo.
                  Credo addirittura che con una sempre maggiore lunghezza di bobina avremo un maggiore effetto AB perche' aumenta il numero di picchi della funzione d'onda.

                  CITAZIONE

                  ....se troppo piccola non riusciremo ad ottenere interferenza (bobine troppo grandi).


                  Interferenza con cosa ?

                  CITAZIONE

                  Inoltre questo spiegherebbe il perche' di usare tensioni elevate in uscita (meno perdite per effetto joule).Piano piano stanno saltando fuori tutte le caratteristiche neccessarie a replicare un'effetto AB e che il MEG possiede.


                  Usare tensioni sempre piu' elevate comporta l'utilizzo di sempre maggiori energie e quindi l'uso di progressive armoniche superiori della funzione d'onda con tutto il beneficio per noi.

                  Maury

                  Commenta


                  • Comincio a focalizare il tuo pensiero.Ho capito il discorso che fai riguardo al percorso aperto/chiuso delle cariche,ma rimango ancora perplesso riguardo al discorso di riuscire ad avere un effetto AB se si usano delle bobini bifilari in serie.Tra i miei documenti dovrei avere le condizioni dettate per ottenere l'effetto AB e una di queste e' proprio quella da me ribadita:appena la ritrovo te la linko.
                    Ma ritorniamo al percorso chiuso/aperto che li concordo pienamente:infatti io avevo 'pensato' (tempo fa)di poter ottenere le bobine con filo tipo un diodo(logicamente non ipotizabile in realta') proprio per fare in modo che le cariche non potessero mai viaggiare nel verso opposto.Ma poiche' non puo' esistere niente di simile,una possibilita' di poter raccogliere le cariche (senza oscillazione) e' quella di inserire un diodo all'uscita della bobina e un condesatore capiente verso massa.Inoltre dovremo fare in modo che il condensatore si possa caricare solamente quando viene tolta la tensione ai capi della bobina.Forse in questa maniera potremo assorbire le cariche dell'effetto AB nel condensatore senza oscillazioni.E' complicato (tempistiche/maggior uso di componenti attivi) ma fattibile.
                    Poi sono passato al circuito che ho postato in questo thread.Li quel lavoro dovrebbe svolgerlo l'altra semibobina bifilare(facente parte della stessa bobina) che viene alimentata e quindi si oppone affinche le cariche dell'altra semibobina possino creare delle oscillazioni.Logicamente devo realizzarlo ma Daniloz ha gia' notato quel picco che potrebbe essere moooolto interessante.Alla fine alimentiamo l'altra semibobina bifilare (che crea il campo magnetico neccessario al trasformatore) tramite l'alimentazione normale sommata all'effetto AB.Con l'uso delle doppie bobine bifilari si ottiene che per ogni ciclo si ha l'effetto AB che serve ad alimentare la parte tradizionale (trasformatore) che serve per alimentare il carico sui secondari.
                    Hai delle soluzioni migliori?
                    Ciao

                    Commenta


                    • ciao a tutti,

                      QUOTE
                      Logicamente devo realizzarlo ma Daniloz ha gia' notato quel picco che potrebbe essere moooolto interessante.


                      se hai visto bene le foto (che adesso non vedo piu'), la base dei tempi era 400 nanosec. e avevo evidenziato solamente la discesa della quadra di comando in blu (hai visto che discesa?) e il fronte di salita della bifilare misurata nella parte attacata al drain.
                      ci sono anche altre oscillazioni smorzate dopo il primo impulso e hanno andamento sinusoidale.
                      con la mia bobina la frequenza di lavoro ottimale e' 90 KHz.
                      oggi ho constatato che con 12 V di alimentazione il condensatore arriva ai 90 V come dicono i labs senza carico.
                      comunque non noto niente di strano in tutto il circuito a meno della bobina che avvolta e collegata in quel modo non dovrebbe caricare il C1 e insisto che non e' avvolta male.

                      mi piacerebbe sentire anche il parere di Law, se ci sei batti un colpo.


                      ciao



                      Commenta


                      • 90 volt senza carico....ma sempre con D2 collegato ?
                        Inoltre sarebbe interessante mettere una resistenza di pochi ohm (anche 1) in serie all'alimentazione per sapere come assorbe il circuito e, un carico, all'uscita.Ci riesci a far vedere le fdo?
                        Grazie e ciao

                        Commenta


                        • naturalmente con D2 scollegato.

                          il circuito assorbe in base alla frequenza e al duty ma non noto variazioni quando attaco la lampada spia ma č un carico piccolo in confronto ai 500- 750 mA.
                          la tensione perō giustamente scende e si assesta sui 24 V.

                          insomma il contributo energetico della bobina č molto piccolo.

                          ciao

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                          • Prova a mettere il carico dove ti ho detto e misura il rendimento.Non puoi sperare di avere una overunity tale che ti riesca ad alimentare il carico su C1.Rinserisci D2 e metti il carico tra T1 e massa.Solo cosi' ti puoi rendere conto se hai un piccolo contributo o meno di overunity (dubito...ma tu prova,almeno avrai un rendimento decente)
                            Bye

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                            • Ciao ragazzi ,
                              scusate se mi sono ammutolito per qualche giorno ma quest'anno l'influenza e' una vera peste.

                              x Daniloz :

                              volevo dirti che la forma di colore blu che dici essere l'input del mosfet mi pare inquinata da alcune oscillazioni che non capisco se provengono dalla non purezza del generatore da te utilizzato oppure se sono il frutto di oscillazioni provenienti dal carico di drain.Il generatore pilota dovrebbe essere il piu' largamente possibile esente da oscillazioni residue perche' l'effetto AB "scappa" in presenza di oscillazioni sui fronti di discesa.


                              CITAZIONE

                              Ma ritorniamo al percorso chiuso/aperto che li concordo pienamente:infatti io avevo 'pensato' (tempo fa)di poter ottenere le bobine con filo tipo un diodo(logicamente non ipotizabile in realta') proprio per fare in modo che le cariche non potessero mai viaggiare nel verso opposto.Ma poiche' non puo' esistere niente di simile,una possibilita' di poter raccogliere le cariche (senza oscillazione) e' quella di inserire un diodo all'uscita della bobina e un condesatore capiente verso massa.Inoltre dovremo fare in modo che il condensatore si possa caricare solamente quando viene tolta la tensione ai capi della bobina.Forse in questa maniera potremo assorbire le cariche dell'effetto AB nel condensatore senza oscillazioni.E' complicato (tempistiche/maggior uso di componenti attivi) ma fattibile.

                              ....Hai delle soluzioni migliori?



                              Durante il passaggio ON/OFF dei transistori , l'evitare le oscillazioni smorzate di fine ciclo adottando tecnche non oculate puo' portare il rischio di inutili dissipazioni di energia.
                              Una tecnica che mi sembra utile ad evitare tali oscillazioni , tecnica che non ne dissipa l'energia ma che addirittura restituisce all'alimentatore l'energia delle evitate oscillazioni smorzate , e' la seguente :

                              user posted image

                              Come si puo' notare, abbiamo un avvolgimento di recupero con un diodo di recupero (l'avvolgimento potrebbe essere un secondario oppure l'anti-primario che in quel momento e' OFF) in modo tale che l'energia magnetica immagazzinata nel nucleo durante la fase ON viene restituita all'alimentatore senza che venga dissipata sotto forma di deleterie oscillazioni smorzate, che oltretutto , come gia' detto , potrebbero allontanare l'effetto AB.
                              Con questo metodo dovreste sicuramente ottenere un aumento di rendimento.

                              Maury

                              Edited by maurjzjo - 7/3/2005, 16:15

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                              • CITAZIONE
                                l'avvolgimento potrebbe essere un secondario ....

                                Puo' essere solo un secondario da come vuoi che lavori.Inoltre perche' collegarlo all'alimentzaione? Non e' piu' facile collegarlo al carico?

                                XDaniloz
                                Hai fatto quei test che ti suggerito? Grazie se ci sei riuscito.

                                Ciao

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                                • CITAZIONE
                                  Inoltre perche' collegarlo all'alimentzaione? Non e' piu' facile collegarlo al carico?


                                  A tua discrezione.
                                  Chiaramente se lo colleghi tramite il diodo di recupero all'alimentazione , restituisci all'alimentatore l'energia iniziale dovuta al fronte di salita con ovvio risparmio dell'energia spesa per far funzionare il meg e magari sei piu' in grado di distinguere nuove sopravvenienze energetiche esoteriche appunto.

                                  Maury

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                                  • ciao a tutti,

                                    provo a rispondere ai vostri quesiti.

                                    CITAZIONE
                                    volevo dirti che la forma di colore blu che dici essere l'input del mosfet mi pare inquinata da alcune oscillazioni che non capisco se provengono dalla non purezza del generatore da te utilizzato oppure se sono il frutto di oscillazioni provenienti dal carico di drain


                                    ho misurato la forma d'onda del generatore (č un HP), a vuoto la discesa della quadra č buona, scende a 0 in meno di 100 nsec. ma quando attacco il gate diventa come quella che vedete e subisce anche dei disturbi dal carico. cosa si puō fare?




                                    CITAZIONE
                                    Hai fatto quei test che ti suggerito? Grazie se ci sei riuscito


                                    non li ho fatti ma li farō anche se credo che la situazione non cambi molto. se vedi il circuito la differenza stà solo nel ponte a diodi, adesso č attaccato dopo e tu invece lo vuoi attaccato prima.
                                    ho trovato rovistando tra le mie vecchie riviste uno schema, praticamente identico come principio, di un elevatore di tensione per alimentare un amplificatore audio da macchina a 28 V. usa un controllore PWM che genera due onde quadre complementari a DTC variabile e ci pilota 2 mos e 2 bobine toroidali bifilari, poi 2 diodi veloci e un bel condensatore. alla fine hai 28 V 5 A con un rendimento che arriva al 95 %. scema di una nota rivista del 1988.

                                    ma oggi ho avuto modo di fare una prova e i risultati che ho avuto mi hanno lasciato perplesso, spero che qualcuno illumini la mia ignoranza.

                                    per prima cosa ho twistato due fili da avvolgimento.
                                    poi ho preso due nuclei toroidali di quelli da alimentatore switching li ho messi uno sull'altro a formare un 8 e ho avvolto una ventina di spire sulla parte centrale avvolgendo tutti e 2 i nuclei.
                                    l'idea č quella di avvolgere poi i secondari nella parte alta e bassa dell'8.
                                    per prima cosa ho notato che usando la bobina come nel tep i picchi sono bassisimi a dimostrare che con quel tipo di avvolgimento si riesce quasi ad annullare del tutto il campo magnetico senza ordinare per bene le spire e sono rimasto soddisfatto dell'intuizione.
                                    la seconda che invece mi ha lasciato perplesso č stata quando, usando la bobina bifilare nel modo semplice, ho avvicinato un magnete da hard disk nella parte alta dell'8.
                                    con una tensione di alimentazione di 6 V e pochi mA, pilotando a 1 KHz e DTC 10% avevo in uscita sul carico circa 18V, avvicinando il magnete si arrivava a 46 V e 280 mA con conseguente accensione della lampada spia. sicuramente non sarà un effetto inspiegabile perō mi sfugge.


                                    ciao



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                                    • Ciao Daniloz ,

                                      grazie delle prove , insisti e continua cosi'.

                                      CITAZIONE

                                      ho misurato la forma d'onda del generatore (č un HP), a vuoto la discesa della quadra č buona, scende a 0 in meno di 100 nsec. ma quando attacco il gate diventa come quella che vedete e subisce anche dei disturbi dal carico. cosa si puō fare?


                                      Essendo l'ingresso dell'IRF ad altissima impedenza ed essendoci un certo valore di transconduttanza , il gate potrebbe raccogliere ogni sorta di disturbo generato dal carico di drain.
                                      Per evitare questo effetto dovuto all'ingresso del mosfet , e' consigliabile usare transistori controllati in corrente come lo sono i transistor BJT (vedi modello commerciale BD138 , BD139 , 2N3055 peraltro antichissimi ma sempre usatissimi).



                                      CITAZIONE

                                      la seconda che invece mi ha lasciato perplesso č stata quando, usando la bobina bifilare nel modo semplice, ho avvicinato un magnete da hard disk nella parte alta dell'8.

                                      con una tensione di alimentazione di 6 V e pochi mA, pilotando a 1 KHz e DTC 10% avevo in uscita sul carico circa 18V, avvicinando il magnete si arrivava a 46 V e 280 mA con conseguente accensione della lampada spia. sicuramente non sarà un effetto inspiegabile perō mi sfugge.


                                      Che intendi per "bobina bifilare nel modo semplice" ? Utilizzandola come bobina normale oppure come bi-avvolgimento a campo nullo ?
                                      46 Volt e 280 mA contro quanto di assorbimento dall'alimentazione ?
                                      Se hai usato l'avvolgimento come normale bobina , il tuo risultato si potrebbe spiegare con il fatto che hai variato l'impedenza di drain servendoti di un campo magnetico esterno.

                                      Secondo me devi concentrarti completamente sui sistemi a campo magnetico nullo e continuare a lavorarci intorno
                                      Nonostante la loro monotonia piu' li perfezionerai e piu' li studierai e piu' nuovi risultati emergeranno.

                                      Maury

                                      Edited by maurjzjo - 8/3/2005, 23:36

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                                      • ciao a tutti,

                                        CITAZIONE
                                        Secondo me devi concentrarti completamente sui sistemi a campo magnetico nullo e continuare a lavorarci intorno
                                        Nonostante la loro monotonia piu' li perfezionerai e piu' li studierai e piu' nuovi risultati emergeranno.


                                        la vedo dura, quando annulli il campo magnetico rimangono le briciole e sono dovute all'asimmetria degli avvolgimenti.

                                        se poi l'effetto AB, ammesso ci fosse, č ancora pių piccolo e sfuggente delle briciole........

                                        comunque continuiamo a meditare e provare.

                                        CITAZIONE
                                        Che intendi per "bobina bifilare nel modo semplice" ? Utilizzandola come bobina normale oppure come bi-avvolgimento a campo nullo ?
                                        46 Volt e 280 mA contro quanto di assorbimento dall'alimentazione ?


                                        utilizzata come bobina normale. i 280 mA erano l'assorbimento lato alimentatore a 6 V. il carico la solita lampada spia 60 V 20 mA.

                                        ciao

                                        Commenta


                                        • CITAZIONE

                                          la vedo dura, quando annulli il campo magnetico rimangono le briciole e sono dovute all'asimmetria degli avvolgimenti.


                                          Tutti i circuiti proposti da vari sperimentatori sembrano voler realizzare la condizione di nullita' del campo magnetico per fare in modo che non rimanga mai magnetizzazione del nucleo tale da sviluppare , nella fase OFF , oscillazioni smorzate anti effetto AB.

                                          Quindi :

                                          -Nullita' permanente del campo magnetico nelle soluzioni tep/perihelion/ecc con tensioni applicate direttamente in vario modo per creare valori d'induttanza opposta

                                          oppure

                                          -Nullita' dinamica del campo magnetico probabilmente nel MEG con tensioni non direttamente applicate sullo stesso avvolgimento ma su due avvolgimenti separati controllati a mezzo di un elaborato circuito di controllo di precisione tale da compensare elettronicamente quell'imperfezione e quell'asimmetria difficilmente riducibile artigianalmente nel tep/perihelion.



                                          CITAZIONE

                                          se poi l'effetto AB, ammesso ci fosse, č ancora pių piccolo e sfuggente delle briciole........


                                          Potrebbe essere molto piccolo e sfuggente e l'abilita' risiede nella sommatoria nel tempo di tali contributi per avere una grande energia.



                                          CITAZIONE

                                          utilizzata come bobina normale. i 280 mA erano l'assorbimento lato alimentatore a 6 V. il carico la solita lampada spia 60 V 20 mA.


                                          Come bobina normale hai un funzionamento convenzionale.


                                          Ho trovato un nuovo circuito da proporti della Perihelion :

                                          user posted image

                                          Potrebbe costituire una nuova occasione di studio e comprensione.
                                          Come si puo' notare nella fase ON , L1 e L2 vengono alimentati elettricamente con il solito metodo del "campo magnetico nullo" , poi , nella fase OFF , la serie L1 ed L2 (collegati tra loro in serie) diventa un generatore esoterico di energia dal quale viene raddrizzatata la tensione variabile dal ponte di diodi e poi livellata.
                                          L'SCR in uscita viene probabilmente utilizzato come contatore di picchi di energia esoterica ossia per collegare il carico non appena la tensione prodotta supera una tensione di soglia proporzionale alla tensione nominale dello zener. Quando poi la tensione scende a zero , L'SCR si interdice , il carico di spegne fino al prossimo picco.


                                          Maury

                                          Edited by maurjzjo - 9/3/2005, 22:56

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                                          • UN NUOVO CONSIGLIO


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                                            Una scatola metallica schermera' il circuito rispetto alle radiazioni elettromagnetiche ma non rispetto alle onde scalari la cui energia vogliamo rivelare.



                                            Ecco un MEG costruito servendosi sempre del principio degli avvolgimenti in opposizione a fine di campo nullo : http://theverylastpageoftheinternet.com/El...eg/easymeg1.htm

                                            Maury

                                            Edited by maurjzjo - 10/3/2005, 19:10

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                                            • Ragazzi scusate ma questi giorni sono preso dall'organizzare un bel viaggio...niente esperimenti per un po.
                                              Ho visto il nuovo circuito dei Perihelion......piu' carino ma sempre troppo esoso nei consumi.
                                              Q1 scarica sempre a massa senza che un carico possa usufruire di nulla.Dubito che anche con questo possiamo riuscire ad avere un rendimento buono.Se l'effetto Maury esiste deve essere moooolto potente.....
                                              Per il resto non differisce molto dalla teoria che tu Maury suggerisci.Io non penso di costrurlo per il momento e anche la versione che hai fatto vedere di easyMeg e' una versione vecchia come il cuco.(l'hanno provata in tanti ma non funziona ,come al solito).
                                              Per la gabbia di Faraday che suggerisci,io l'avevo costruita a suo tempo come sicurezza per i forti campi elettrici che il mio Meg forniva.Non ho mai riscontrato nessuna differenza di misurazione,tranne una leggera variazione della frequenza di risonanza.(comunque non ho mai usato bobine bifilari o Bucking o AB)

                                              XDaniloz
                                              CITAZIONE
                                              non li ho fatti ma li farō anche se credo che la situazione non cambi molto. se vedi il circuito la differenza stà solo nel ponte a diodi, adesso č attaccato dopo e tu invece lo vuoi attaccato prima.

                                              Non e' proprio quello che vorrei fare,comunque se non hai voglia non ha importanza,vedro io quando avro piu' tempo e voglia (me ne manca parecchia in questo periodo... mi sento gia' in vacanza )
                                              Ciao

                                              Edited by sandro-meg - 10/3/2005, 23:30

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                                              • http://www.hyiq.org/Library/Floyd_Sweet.html
                                                http://www.beotel.yu/~gmarjanovic/gwmm.html

                                                Edited by maurjzjo - 24/6/2005, 01:25

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                                                • L'effetto Aharonov-Bohm fu previsto matematicamente da Whittaker 50 anni prima della scoperta di tale effetto in laboratorio fatta dai Professori Aharonov e Bohm.

                                                  La teoria matematica di Whittaker scritta nel 1903 e 1904 mostra come tutto il potenziale scalare puo' essere considerato come la somma di onde bidirezionali entranti ed uscenti ossia come somma di quelle che Beaden chiama wavepair , funzioni armoniche rispettivamente nel dominio dello spazio tridimensionale e temporale.

                                                  Tale teoria e' utilissima per il fatto che la teoria classica dell'elettromagnetismo non riesce a spiegare con le sue equazioni l'effetto Aharonov-Bohm in quanto considera i campi di forza come la causa dei potenziali anziche' l'effetto prodotto dai potenziali intesi come causa prima.

                                                  Pertanto i campi di forza sono l'interferenza di onde di potenziale in una data zona e l'estrazione di tali onde di potenziale dovrebbe quindi tener conto di tale teoria nella costruzione del meg.

                                                  Da alcuni scritti di Bearden ho letto di un elemento che potrebbe costituire la chiave di volta alle nostre sofferenze : e' molto probabile che il materiale costituente gli avvolgimenti eccitatori non debba essere di rame altrimenti il tempo di rilassamento degli elettroni e' troppo piccolo (sull'ordine di 10^ -19 secondi) ovvero occorre utilizzare un materiale semiconduttore anziche' conduttore affinche' il tempo di rilassamento sia paragonabile al timing delle oscillazioni.

                                                  Praticamente , come dicevo nei post precedenti , non solo occorre evitare oscillazioni spurie ma addirittura la formazioni di correnti negli attuatori affinche' si attinga unicamente al gradiente di potenziale.

                                                  Maury

                                                  Edited by maurjzjo - 2/7/2005, 19:03

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                                                  • Ciao Maury,
                                                    si avevo letto anch'io della necessita di usare un conduttore diverso dal rame (almeno nel documento teorico), ma poi nel brevetto si parla di rame....il solito Bearden.
                                                    Per quanto riguarda il tempo di latenza....sicuramente non posso usare come filo un semiconduttore (che vuol dire?) e quindi ho scelto di lasciare stare quel discorso e basarmi piu' che altro sulla possibilita' che le bobine scalari possano dare qualche risultato.
                                                    Purtroppo oggi ho finito di fare le misure su quel schema che avevo proposto tempo fa....nessuna sorpresa,nessun sfasamento e nessuna modifica alle fdo.
                                                    Che dire....penso di lasciare perdere il MEG e dedicarmi prima a qualche prova sulle bobine scalari.Se anche li non trovero' nessuna controprova a queste benedette onde scalari allora.....
                                                    Se hai qualche suggerimento fai pure,io le leggero tra otto giorni al mio ritorno.
                                                    Ciao

                                                    Commenta


                                                    • Ciao Sandro-meg ,


                                                      CITAZIONE

                                                      ...si avevo letto anch'io della necessita di usare un conduttore diverso dal rame (almeno nel documento teorico), ma poi nel brevetto si parla di rame....il solito Bearden.



                                                      si parla di rame nel caso scorporassi dalla bobina le proprieta' del semiconduttore sotto forma di un componente esterno ; a tal riguardo ti faccio notare una cosa che penso nessuno di voi abbia notato.

                                                      Nello schema di Bearden cioe' questo :

                                                      user posted image

                                                      noterai che oltre all'oscillatore e alla sorgente c'e' un blocco chiamato "charge barrier semiconductor" ossia semiconduttore a barriera di carica che si presume lasci passare solo le onde scalari e blocchi la massa degli elettroni. Nessuno di voi ha mai introdotto tale componente nelle vostre realizzazioni ?

                                                      CITAZIONE

                                                      Per quanto riguarda il tempo di latenza....sicuramente non posso usare come filo un semiconduttore (che vuol dire?) ...


                                                      Significa un conduttore drogato , ad esempio lega di alluminio drogata al 2% di ferro come dice Bearden.

                                                      CITAZIONE

                                                      Se hai qualche suggerimento fai pure,io le leggero tra otto giorni al mio ritorno.


                                                      Il MEG e' piu' semplice di quanto pensiamo , perseveriamo!

                                                      Maury

                                                      Edited by maurjzjo - 2/7/2005, 20:38

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                                                        noterai che oltre all'oscillatore e alla sorgente c'e' un blocco chiamato "charge barrier semiconductor" ossia semiconduttore a barriera di carica che si presume lasci passare solo le onde scalari e blocchi la massa degli elettroni. Nessuno di voi ha mai introdotto tale componente nelle vostre realizzazioni ?

                                                        No perche' non ho idea di cosa sia o come possa funzionare...tu si?
                                                        CITAZIONE
                                                        Significa un conduttore drogato , ad esempio lega di alluminio drogata al 2% di ferro come dice Bearden.

                                                        Ma tu ha idea di dove trovare un filo del genere? Inoltre dubito che oltre ad avere una resistenza piu' elevata rispetto al rame riesca a produrre qualche strano fenomeno.....
                                                        Bye

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                                                          No perche' non ho idea di cosa sia o come possa funzionare...tu si?



                                                          Nell'impossibilita' di trovare un filo conduttore d'alluminio drogato e' possibile utilizzare componenti che ricreino il comportamento dell'alluminio drogato.


                                                          CITAZIONE

                                                          Ma tu ha idea di dove trovare un filo del genere?


                                                          Bearden dice che l'unico modo e' commissionando qualcuno che si occupa di metallurgia.

                                                          CITAZIONE

                                                          Inoltre dubito che oltre ad avere una resistenza piu' elevata rispetto al rame riesca a produrre qualche strano fenomeno.....



                                                          L'obiettivo non e' il valore di resistenza che rimane comunque basso.
                                                          L'obiettivo e' cercare un conduttore con un TEMPO DI RILASSAMENTO piu' elevato rispetto a quello del rame affinche' sia confrontabile con il periodo dell'oscillatore.

                                                          Vorrei infine sapere che ne pensi dei video dimostrativi presenti qui http://www.forumcommunity.net/?t=1655583 dove si vedono persone che la free energy la utilizzano gia'.

                                                          Maury

                                                          Edited by maurjzjo - 12/7/2005, 20:13

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                                                          • Vedo che neanche a te ti e' chiaro come costruire quel blocco del diagramma che Bearden ha rappresentato....
                                                            Per il filo di alluminio drogato stai tranquillo che la resistenza quasi radoppia a parita' di lunghezza e diametro del filo rispetto a quello di rame.Se poi riusciamo a modificare il 'tempo di rilasamento' questo solo Bearden lo sa....
                                                            Ho dato poi una occhiata ai spezzoni di filmato....non e' che siano molto chiari....
                                                            Mi pare il solito filmatino free energy che non mi dice nulla....
                                                            Purtroppo anche il motore australiano Lutec1000 che doveva essere gia' in commercio,ha fatto la fine del MEG (chiedono anche loro soldi.......)
                                                            Che combricola....

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                                                              Vedo che neanche a te ti e' chiaro come costruire quel blocco del diagramma che Bearden ha rappresentato....


                                                              Beh l'ho detto piu' volte , le alternative sono due o piu' :

                                                              1) avvolgendo bobine costituite da lega di conduttore avente un preciso tempo di rilassamento (ad esempio alluminio drogato)
                                                              2) utilizzando soluzioni circuitali ad esempio quella proposta da Bearden quando cita l'utilizzo di un condensatore caricato adiabaticamente per emulare il conduttore di cui al punto 1)
                                                              3) utilizzo del dispositivo proposto da Bearden ovvero il dispositivo di Fogal : http://www.eskimo.com/~ghawk/fogal_device/index.html

                                                              Attenzione che Bearden ha realizzato due versioni del MEG una elettrostatica di cui pubblica schemi di principio e poi la ben nota soluzione magnetica realizzata con nucleo ed avvolgimenti che conosciamo tutti.

                                                              CITAZIONE

                                                              Per il filo di alluminio drogato stai tranquillo che la resistenza quasi radoppia a parita' di lunghezza e diametro del filo rispetto a quello di rame.Se poi riusciamo a modificare il 'tempo di rilasamento' questo solo Bearden lo sa....


                                                              Bearden dice che il conduttore deve avere proprieta' di semiconduttore nella fase di carica dell'energia dal vuoto , e proprieta' di conduttore nella fase di rilascio dell'energia al carico.

                                                              CITAZIONE

                                                              Ho dato poi una occhiata ai spezzoni di filmato....non e' che siano molto chiari....


                                                              Quell'aggeggio di Alberto Molina Martinez che usa un campo magnetico rotante apparentemente sembra diverso dal MEG ma usa lo stesso principio e cioe' aspira energia dal vuoto sfruttando un dinamismo diverso.

                                                              CITAZIONE

                                                              Mi pare il solito filmatino free energy che non mi dice nulla....


                                                              Salvo che si tratti di un falso , vedere gente che attacca ed accende lampade , trapani , aspiranpolvere , televisione , ecc ad un blocchetto dal quale escono solo due terminali e' parecchio impressionante.


                                                              Concludendo , secondo me la free energy e' davvero estraibile ma non riusciamo perche' siamo troppo condizionati dagli insegnamenti precedenti che ci rendono ignoranti verso una forma naturale di estrazione in assenza della quale continuiamo ad ottenere energia in maniera talmente primitiva che , il giorno che avremo la tanto ricercata illuminazione , diremo a noi stessi quanto stupidi siamo stati fino adesso nell'ottenere l'energia elettrica con metodi tanto antiquati.

                                                              Maury




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