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Finalmente qualcosa si smuove...

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  • #31
    In bocca al lupo a Sandro e tutti,
    se da Caserta possiamo dare una mano siamo a disposizionissima!!!

    Grande Sandro!

    ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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    • #32
      Grazie a tutti ma in fondo ho solo riscoperto l'acqua calda....se confermata e' dai primi del 900 che si sapeva dell'esistenza di queste onde.(Tesla si che era in gamba)
      D'ora in poi rispondero brevemente in modo da riservarmi del tempo utile a fare altri test poiche' finora sono l'unico che sta sperimentando questo strano fenomeno e non vorrei aver preso lucciole per lanterne....

      XMilio
      CITAZIONE
      che intendi quando dici "con le spire raccolte" e non "a 45°"????

      La frase era riferita alle bobine caduceus che sono simili alle bobine di Smith (infatti a volte vengono usati entrambi i termini) ma sono sfasate appunto di 45 gradi.La foto postata e' invece riferita alla bobina Smith non sfasata di 45 gradi e quindi simili a quella AB (la bobina AB e' pero' formata da due fili e non da un filo unico come quella di Smith)
      La bobina AB simula il percorso che hanno gli elettroni nel famoso effetto Aharonov-Bohm che e' la base di tutto cio' e quindi ti consiglio di leggerti i numerosi post e documenti gia' messi on-line.Puoi comunque usare anche la bobina bifilare solo che avrai una resistenza quadrupla rispetto a quella AB e piu' una serie di limiti da me supposti e che vorrei confermare con i test.

      Per quelli che non possiedono il nucleo di Metglass (dove io ho eseguito i test) provate pure ad usare una ferrite come suggerisce Naudin, se riesco provo a eseguirle pure io.Per il circuito di controllo usate sempre quello di Naudin o quello del Meg .
      A risentirci bye

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      • #33
        Mi inserisco veloce che devo uscire a clienti, domani rileggero bene quello che hai fatto tu Sandro.
        Volevo pero farti un appunto, attento nell'entusiasmo che non stai creando solo un autotrasformatore(la bobina dell'auto) , questo fenomeno si verifica appunto su una bobina quando togli corente, e sull'auto si usa per passare dai 12 volt ai 10000 sempre in continua.
        Fai la controprova, e domani sera leggero meglio.
        Comunque vai che sei forte, la mia e solo un dubbio scentifico, sempre le controprove.
        saluti alex

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        • #34
          La differenza tra l'autotrasformatore e la bobina bifilare e' che , in ogni istante , nel primo hai la presenza di un campo magnetico variabile mentre nel secondo caso hai sempre un campo magnetico nullo nonostante ognuna delle bobine produca componenti sempre in opposizione tra loro a contributo magnetico teorico sempre nullo.

          Come raccomandai in passato , per poter rivelare le onde scalari occorre garantire la totale assenza di campo magnetico dentro alla bobina nonostante la corrente in circolo in modo tale che la bobina bifilare serie o la bobina bifilare parallelo (vedi la mia trascorsa discussione qui http://www.forumcommunity.net/?t=1185213&st=180) riproduca l'esperimento di Aharonov-Bohm in versione solida e quindi la suscettibilita' della corrente al solo potenziale vettore magnetico A del vuoto.

          Gia' 5 mesi fa insistevo per lo studio della strada tracciata da questo schema :
          user posted image

          che a quanto pare solo ora Sandro-meg conferma , in una versione molto simile , come produttivo di componenti elettriche inspiegabili.


          Sandro-meg , sapresti valutare la larghezza temporale del picco di tensione esoterica ? Ma soprattutto : quale vale il picco di corrente esoterica ?
          Attenzione al fatto che l'energia del picco non sia , alla fine dei conti , energia proveniente lo stesso dall'alimentazione e non dal vuoto. Per sincerarti di questo ti consiglio di fare un bilancio energetico misurando l'energia assorbita e l'energia del picco esoterico.
          C'e' il rischio che il picco di tensione esoterica non sia altro che lo sbilanciamento dipolare della bobina al termine del ciclo e che esso non sia di provenienza dello ZPE.

          Le tensioni inaspettate , specie se elevate , non dicono nulla. Cio' che importa e' fare il bilancio energetico secondo joule , calorie o watt : tanto entra , tanto esce ...tanto viene regalato dal vuoto.

          C'e' inoltre un aspetto negativo di questo circuito che contraddice le teorie di Bearden.
          La teoria Bearden dice di poter aspirare energia dal vuoto senza mai creare situazioni di regime permanente di elettricita' o magnetismo altrimenti non c'e' rottura di simmetria fisica inoltre non porta mai ad esaurimenti le sorgenti dipolari di energia cosa che invece sembrano fare i nostri presenti circuiti.

          Maury

          Edited by maurjzjo - 18/7/2005, 21:55

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          • #35
            Ciao Maury,
            ho fatto altri test che potessero confermare quanto scritto finora ma c'e' qualcosa che non mi quadra .
            Forse il problema e' dovuto al driver IR2110 che pilota il FET e crea il picco di tensione visto.
            Per il fatto di vedere se c'e' overunity,come gia' detto siamo ancora alla base di partenza.Vediamo se effettivamente abbiamo qualcosa in mano oppure si rileva tutto un bluf.
            Quindi,per ora confermo quello scritto finora ma forse i picchi di tensione trovati non sono duvuti alla bobina bifilare o AB ma solo ai driver di controllo dei fet.Domani faro' altre verifiche modificando il controllore e ricontrollando il tutto.
            Bye bye

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            • #36
              Ciao ,

              si' , in effetti c'e' il rischio di creare risonanze a causa della capacita' parassita del FET e l'induttanza residua della bifilare , e' per questo che ti ho chiesto quanto vale la larghezza del picco (e magari a quanto il FET viene dato dai data sheets come capacita' di drain).


              Maury

              Edited by maurjzjo - 18/7/2005, 23:24

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              • #37
                CITAZIONE (Ennio Vocirzio @ 18/7/2005, 14:58)
                Faccio i miei personali complimenti a Sandromeg e a tutta la banda di sperimentatori per i risultati che state dichiarando, complimenti vivissimi ragazzi, veramente i miei piu' sinceri complimenti.

                Spero di avere un po di tempo per esaminare le vostre discussioni e approfondire i vostri argomenti. Posso certamente imparare piu' che darvi qualche consiglio ma, spero .... (sempre se il tempo me lo permette) di darvi un po di aiuto.

                Ancora Complimenti
                Un grande abbraccio a tutti voi

                Devo dire che ogni volta che leggo le bellissime parole di incoraggiamento di Ennio mi rendo conto che non e' svanito il bel modo di porsi che purtroppo , a causa di trascorse vicende , credevo ormai dimenticato.

                Grazie Ennio!


                Maury

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                • #38
                  CITAZIONE (sandro-meg @ 15/7/2005, 19:20)
                  Yuppie !!!!
                  E' ancora presto per cantar vittoria,ma le bobine bifilari/AB che ho costruito hanno cominciato a lavorare in modo 'strano'.
                  All'inizio non avevo notato niente di strano ma,poi ,ho provato a 'sbilanciare' la bobina bifilare mettendoci in parallelo ad ogni semibobina un diodo con in serie un carico di circa 1K (la polarita' del diodo e' tale che esso non conduce quando siamo noi a fornire corrente) ed e' accaduto qualcosa che ancora non mi e' ben chiaro....o forse si
                  Inoltre ho lavorato solamente con una bobina bifilare lasciando aperte le altre bobine.Ebbene, quando davo tensione alla bobina essa si comportava come semplice resistenza (molto bassa di valore) poiche' non poteva creare nessun vero campo magnetico (lo rilevavo anche dalle altre bobine rimaste aperte e da una resistenza messa in serie alla bobina bifilare(perfetta onda quadra)) ma,quando interrompevo il circuito, ecco apparire DA NON SO DA DOVE (FORSE INDUTTANZA RESIDUA DELLA RESISTENZA ???) UN BEL PICCO DI TENSIONE AI CAPI DELLE DUE RESISTENZE !!!!!
                  Esse non dovrebbero esistere poiche' non e' stato creato nessun campo magnetico reale e quindi...
                  Se non ho commesso errori ,allora il MEG e' fattibile e ho una idea di come e dove modificarlo per sfruttare questo comportamento tanto cercato .
                  Per oggi e' tutto, aspetto vostri suggerimenti per capire se sto tralasciando qualche spiegazione tradizionale a questo comportamento.
                  Scusate ma non ho tempo per spiegarvi meglio il tutto.....ma non potevo resistere dal dirvelo !!!
                  Ciao

                  Ciao sono abc

                  Sono contento che pur qualcosa si muove ,devo confessarti che non ho mollato :le mie ricerche continuano, mi sono procurato diversi magneti al neodimio.
                  Della forma originale del meg è rimasto ben poco, e l'elettronica è alquanto complessa: ricupero al massimo tutte le perdite . la cosa strana è che il sistema NON SI COMPORTA COME UN TRAFO, ma monostante ho delle tensioni sul 'secondario', apparentemente senza induzione magnetica.
                  Comunque il tutto non è molto chiaro,migliorero le misure.

                  Ciao

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                  • #39
                    Devo dire che sono perplesso,qui serve aiuto da qualcuno che ha esperienza nei alimentatori switching.
                    La faccenda si complica o ,si semplifica se mi risolvete questo mia lacuna.Vi spiego in breve (se servira' ho comunque decine di foto prese dall'oscilloscopio) quello che ieri ho trovato e mi ha lasciato di stucco
                    Ho lasciato perdere il nucleo del meg e ho avvolto circa 200 spire nel metodo bifilare su una ferrite.Poi ho usato 2 tipi di controllore (quelli che normalmente uso per il MEG e quindi potete trovare gli schemi nei precedenti documenti messi nel sito).Uno fa uso di un solo fet comandato da un driver ir2110 e un'altro trammite 2 fet e trasformatorino di controllo.
                    Entrambi i controllori e,usando IRFBc40 o Buz11 o IRF630, le fdo e picchi cambiavano pochissimo.
                    Il test era basato come quello del sito di Naudin (Tep 6.1a) e tutte le mie misure partivano da una alimentazione di soli 3 v (a piu alte tensioni i spike mi bloccavano l'alimentatore mentre usando una batteria da 12 v era l'oscilloscopio che si bloccava e i fet si scaldavano troppo poiche' raggiungevano la massima tensione )
                    Ebbene dai 20 Khz ai 250Khz tutti i spike erano pressoche uguali di altezza e larghezza (8 volt circa e 100 nS con resistenza da 940 Ohm).Logicamente a piu' alte frequenze ottenevo una tensione efficace maggiore (da 0,45 V a 20 Khz sino a 1,04 a 250 Khz) con consumi identici .
                    Inoltre,anche questa volta, non notavo tensione indotta su una bobina avvolta attorno alla ferrite.Tutto era UGUALE a quello descritto da Naudin nel suo sito e corrisponde alle famose onde scalari.
                    A questo punto ho sostituito la bobina bifilare con dei cavi e,con mia meraviglia, ho rivisto i medesimi spike leggermente piu' elevati di tensione ma pressoche identici e a tutte le frequenze....come e' possibile?
                    Il circuito non ha induttanze o capacita se non quelle intrinsiche dei componenti e allora come spiegare questi spike che sono reali e che presentano queste caratteristiche? Sinceramente nei miei studi passati non mi riccordo che i fet possano avere un valore elevato di induttanza che causi quei picchi e nemmeno i diodi o resistenze .
                    Quindi prima di proseguire sarebbe il caso ,se qualcuno ha la soluzione , di spiegarmi quale e' il motivo di questo comportamento.
                    Ciao

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                    • #40
                      CITAZIONE

                      Ebbene dai 20 Khz ai 250Khz tutti i spike erano pressoche uguali di altezza e larghezza (8 volt circa e 100 nS con resistenza da 940 Ohm).


                      Ed avevano sempre la stessa frequenza oppure quella della fondamentale ?

                      CITAZIONE

                      A questo punto ho sostituito la bobina bifilare con dei cavi e,con mia meraviglia, ho rivisto i medesimi spike leggermente piu' elevati di tensione ma pressoche identici e a tutte le frequenze....come e' possibile?


                      Se sostituendo la bifilare con una bobina normale ottieni sempre lo stesso risultato (addirittura non a campo magnetico nullo nella bobina) allora sei in balia di un bluff.
                      Potrebbe trattarsi allora di armoniche trasversali e non longitudinali di provenienza radioelettromagnetica , ad esempio la presenza di una luce al neon , ecc.

                      CITAZIONE

                      Sinceramente nei miei studi passati non mi riccordo che i fet possano avere un valore elevato di induttanza che causi quei picchi e nemmeno i diodi o resistenze .


                      Nei transistor l'induttanza interna e' piccolissima e diventa rilevante quando la frequenza operativa entra nel campo delle micronde , per il resto l'induttanza e' piccolissima rispetto alla capacita' inversa delle giunzioni.

                      CITAZIONE

                      Quindi prima di proseguire sarebbe il caso ,se qualcuno ha la soluzione , di spiegarmi quale e' il motivo di questo comportamento.


                      Se vuoi scongiurare fregature , fai questa prima prova :

                      -scherma il circuito e controlla se i picchi permangono. Se spariscono allora c'e' un influenza elettromagnetica pero' di tipo convenzionale .Se rimangono allora sono davvero onde longitudinali alle quali , come sappiamo , lo schermo metallico e' trasparente.

                      N.B. : se vuoi un consiglio e' bene che tutti questi esperimenti tu li conduca in uno spazio schermato nei confronti delle radionde trasversali altrimenti potresti inutilmente cantare vittoria a causa di cose pero' ovvie.

                      Maury

                      Edited by maurjzjo - 19/7/2005, 20:57

                      Commenta


                      • #41
                        CITAZIONE
                        Ed avevano sempre la stessa frequenza oppure quella della fondamentale ?

                        Logicamente quella della fondamentale.(cioe' si presentavano ad ogni apertura del fet)
                        CITAZIONE
                        Se sostituendo la bifilare con una bobina normale ottieni sempre lo stesso risultato (addirittura non a campo magnetico nullo nella bobina) allora sei in balia di un bluff.
                        Potrebbe trattarsi allora di armoniche trasversali e non longitudinali di provenienza radioelettromagnetica , ad esempio la presenza di una luce al neon , ecc.

                        Sostituendo la bifilare con una bobina (anche a singola spira) tutto appare diverso (quardati i post precedenti).Io l'ho sostituita con dei CORTI....Quindi ,e non so il perche',e' il fet o qualcosa d'altro che crea quei transitori.
                        Inoltre nessun disturbo elettromagnetico e tale da crearmi quei spike.Avrebbe la sua frequenza e non seguirebbe la frequenza che io uso.Quindi l'uso di schermi e' superfluo.
                        Ricordati inoltre,anche si si trattasse di un comportamento dei fet, come e' possibile che riescono a dare sempre il medesimo contributo energetico a tutte le frequenze senza che io rilevi un'aumento di assorbimento all'ingresso?
                        Come e' possibile,se ammettiamo che i spike entrino da gate,che essi siano piu' alti della tensione di alimentazione del circuito (12v) ?
                        Probabilmente esiste una soluzione ,ma io non riesco a trovarla.
                        Ciao


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                        • #42
                          Sinceramento non so se ho capito perfettamente lo schema del tuo circuito; se comunque si tratta di una variante di quello presente alcuni post più sopra il mio consiglio, se non l'hai già fatto, è quello di verificare la perfetta continuità della tensione di alimentazione con l'oscilloscopio in prossimità del circuito in quanto, secondo me, la fonte degli spike potrebbe essere proprio l'alimentatore. Ti consiglerei poi, visto che da quanto ho capito possiedi due fonti di alimentazione, di provare a separare l'alimentazione dell'astabile (alimentatore variabile) da quella dei driver+finale ( batteria + in parallelo un buon condensatore elettrolitico e un poliestere o ceramico per compensare la lentezza di risposta della batteria ) mantenendo la massa comune. Le variazioni delle correnti nel circuito sono elevate e non è detto che le retroazione presente all'interno dei circuiti di alimentazione sia così rapida da garantire la perfetta linearità della tensione di uscita.

                          Se avessi già fatto queste prove ti chiedo scusa ( sinceramente non ho letto con molta calma tutti i post) e ti auguro buon lavoro.

                          Commenta


                          • #43
                            CITAZIONE (sandro-meg @ 19/7/2005, 21:11)


                            E' poco chiaro lo schema circuitale sul quale stai rilevando.
                            Si tratta quindi di un FET con carico induttivo di drain al limite del cortocircuito ?



                            CITAZIONE

                            Inoltre nessun disturbo elettromagnetico e tale da crearmi quei spike.Avrebbe la sua frequenza e non seguirebbe la frequenza che io uso.Quindi l'uso di schermi e' superfluo.


                            Non e' detto. Potrebbero esserci fenomeni di intermodulazione e il disturbo acquisisce la frequenza della fondamentale.
                            Continuo a dire che l'uso di schermi e' una precauzione da prendere.

                            CITAZIONE

                            Ricordati inoltre,anche si si trattasse di un comportamento dei fet, come e' possibile che riescono a dare sempre il medesimo contributo energetico a tutte le frequenze senza che io rilevi un'aumento di assorbimento all'ingresso?


                            Come fai a dire "medesimo contributo energetico" sulla base della lettura di una tensione ? Leggere una tensione , anche elevata, potrebbe voler dire lo stesso un piccolissimo contributo energetico impercettibile se sottratto dall'energia di alimentazione che rivedi praticamente inalterata.
                            Hai misurato le energie con precisione ?
                            Il picco esoterico che corrente e tensione riporta nell'istante della sua elongazione ? In quell'intervallo devi calcolare l'energia.

                            CITAZIONE

                            Come e' possibile,se ammettiamo che i spike entrino da gate,che essi siano piu' alti della tensione di alimentazione del circuito (12v) ?


                            Se il carico di drain e' induttivo e' una cosa ovvia ed elementare. Se dici che pero' e' un corto allora l'induttanza la devi andare a ricercare nell'alimentatore.
                            Che tipo di alimentatore usi ? Potrebbe essere l'impedenza d'uscita dell'alimentatore ad emettere induttanze di carico sul drain tali da produrre extratensioni appunto piu' elevate della tensione continua di alimentazione.

                            CITAZIONE

                            Probabilmente esiste una soluzione ,ma io non riesco a trovarla.
                            Ciao


                            Devi assolutamente basare le misurazioni prevalentemente su misure di energia altrimenti subiamo abbagli e diamo troppi anticipati annunci privi della richiesta e tangibile energia esoterica . Questo e' il mio modesto pensiero.

                            Maury

                            Edited by maurjzjo - 19/7/2005, 22:30

                            Commenta


                            • #44
                              Ciao vermesolitario
                              grazie dell'aiuto ma quelle prove le ho gia' eseguite.Ho anche usato solamente delle batterie(appunto anch'io pensavo ad un problema all'alimentatore switching) ma il funzionamento rimane identico.

                              XMaury
                              CITAZIONE
                              E' poco chiaro lo schema circuitale sul quale stai rilevando.
                              Si tratta quindi di un FET con carico induttivo di drain al limite del cortocircuito

                              Si,ma non con carico induttivo poiche' la bobina bifilare non crea induzione.Inoltre la controprova con il corto al posto della bobina bifilare,sicuramente non ha induzione.Se esiste e' minima (dovuta ai componenti e ai fili del circuito,ma a queste frequenze dovrebbero essere basse).Inoltre esiste una resistenza di 0,1 Ohm per vedere la corrente d'ingresso.(piu' le resistenze Rds dei Fet).
                              CITAZIONE
                              Come fai a dire "medesimo contributo energetico" sulla base della lettura di una tensione ? Leggere una tensione , anche elevata, potrebbe voler dire lo stesso un piccolissimo contributo energetico impercettibile se sottratto dall'energia di alimentazione che rivedi praticamente inalterata.
                              Hai misurato le energie con precisione ?
                              Il picco esoterico che corrente e tensione riporta nell'istante della sua elongazione ? In quell'intervallo devi calcolare l'energia.

                              Lo dico in base alla lettura della tensione,della durata dell'impulso e del carico dove va a scaricarsi l'impulso (resistenza di 470 Ohm....come da variazione allo schema di Bearden gia' descritto).Le fdo le ho gia' fatte vedere e si trovano nel mio disco remoto.I spike si alzano solo alzando la tensione di alimentazione.
                              Per quanto riguarda il calcolo delle potenze d'ingresso ed uscita,come ti ho gia' detto, non porta a nulla poiche' il circuito sta lavorando a vuoto (solo i picchi di tensione vengono utilizati come carico,il resto e' corrente sprecata).Sto cercando di analizare il circuito e non ancora di trovare overunity...
                              CITAZIONE
                              Se il carico di drain e' induttivo e' una cosa ovvia ed elementare. Se dici che pero' e' un corto allora l'induttanza la devi andare a ricercare nell'alimentatore.
                              Che tipo di alimentatore usi ? Potrebbe essere l'impedenza d'uscita dell'alimentatore ad emettere induttanze di carico sul drain tali da produrre extratensioni appunto piu' elevate della tensione continua di alimentazione.

                              Come gia' detto in precedenza anch'io ho pensato a quello....ma poi HO USATO BATTERIE CON ADDIRITURA 3 CONDENSATORI DA 2700 uF IN PARALLELO !!!! Stessi identici risultati dell'alimentatore.
                              CITAZIONE
                              Devi assolutamente basare le misurazioni prevalentemente su misure di energia altrimenti subiamo abbagli e diamo troppi anticipati annunci privi della richiesta e tangibile energia esoterica . Questo e' il mio modesto pensiero

                              Non ho mai detto di rilevare piu' energia di quella d'ingresso.Ho detto che trovo dei picchi anomali e inspiegabili.Ti ricordo che le mie misurazioni sono identiche a quelle rilevate da Naudin solo che io ho fatto 2 controprove appunto per non avere dubbi sulla bonta di questi picchi.La prima e' stata quella di sostituire la bifilare con una bobina tradizionale (vedi post precedenti) la seconda e' stata quella di sostituirla con dei corti e ,se non l'avessi fatta, ora saremo qui a non capire bene il fenomeno.
                              I picchi ci sono ma come spiegarli e perche sono cosi' alti se non ci sono induttanze? E' forse che la corrente si comporti come un'onda (solitone) ? Guarda che se nessuno mi riesce a spiegare questo funzionamento,da questo punto si prosegue nella ricerca e i passi seguenti possono essere importanti.
                              Sicuramente ,anche questa volta, i test che ha eseguito Naudin e resi pubblici potrebbero non essere stati accurati quanto i miei.
                              Ciao

                              Edited by sandro-meg - 19/7/2005, 23:33

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                              • #45
                                Premesso che il risultato con le bobine bifilari e' maggiormente plausibile , se abbiamo ben capito , successivamente hai praticamente collegato la batteria tra drain e source (quasi azzerando il carico induttivo che avevi sostituito alle bifilari) .

                                Quindi il FET manda periodicamente in corto la batteria ad intervalli regolari con l'intera dissipazione sul drain ?

                                CITAZIONE

                                Come gia' detto in precedenza anch'io ho pensato a quello....ma poi HO USATO BATTERIE CON ADDIRITURA 3 CONDENSATORI DA 2700 uF IN PARALLELO !!!! Stessi identici risultati dell'alimentatore.


                                Quello che stai descrivendo si avvicina al sistema superunitario di Bedini che usa appunto batterie e i fenomeni di rottura di simmetria al loro interno.


                                Maury

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                                • #46
                                  CITAZIONE
                                  Premesso che il risultato con le bobine bifilari e' maggiormente plausibile

                                  Perche? Come gia' detto i risultati con le bifilari o con due corti al posto delle due bobine (che creano la bobina bifilare),si comportano nella stessa maniera (ricordati che i spike vengono prelevati trammite 2 diodi )
                                  CITAZIONE
                                  ...successivamente hai praticamente collegato la batteria tra drain e source (quasi azzerando il carico induttivo che avevi sostituito alle bifilari) .

                                  Certo, ma ricordati che usando i corti abbiamo la certezza che non esiste carico induttivo (e non quasi..)
                                  Poi da questa frase mi pare che stai sbagliando circuito.Il circuito e' questo Tep 6.1a e per correttezza il secondo mostrato(piu' le modifiche gia' da me descritte,ma il test e' quello).

                                  Ciao

                                  Edited by sandro-meg - 20/7/2005, 00:00

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                                  • #47
                                    CITAZIONE (sandro-meg @ 19/7/2005, 23:57)


                                    CITAZIONE

                                    Perche? Come gia' detto i risultati con le bifilari o con due corti al posto delle due bobine (che creano la bobina bifilare),si comportano nella stessa maniera


                                    Vero , pero' se la bobina si accorcia a tal punto quasi diventando due spezzoni di filo accoppiati si riduce il percorso degli elettroni e lo spazio utile di utilizzazione dell'effetto Aharonov-Bohm. Quanto sono lunghi tali spezzoni di "corto" accoppiati sullo stile "bifilare" ?


                                    CITAZIONE

                                    (ricordati che i spike vengono prelevati trammite 2 diodi )


                                    Cioe' tramite D4 e D6 dello schema da te indicato sul fondo ? Con i corti spezzoni al posto della bifilare praticamente hai R9 in parallelo a D6 e R3 in parallelo a D4.
                                    Tu dici che il FET si scalda ma cio' e' ovvio perche' in base allo schema da te indicato e con i corti al posto delle bifilari ti ritrovi drain e source praticamente ai capi della batteria (a prescindere da R4 che vale appena 1 ohm e D5) con conseguente dissipazione sul drain.
                                    E' per questo che insisto sul fatto che occorre fare un bilancio energetico per capire se l'energia impiegata viene totalmente dissipata oppure la dissipazione e' dovuta ad un'energia esoterica.

                                    CITAZIONE

                                    Certo, ma ricordati che usando i corti abbiamo la certezza che non esiste carico induttivo (e non quasi..)


                                    ok pero' saremmo ridotti a dire che i tantissimi conduttori di questo mondo (anche i cavi sulla mia scrivania) casualmente vicini per un breve tratto darebbero questo tipo di fenomeno con probabile overunity. Stiamo parlando di un semplice filo dritto di pochi cm piegato su se' stesso ad "U stretta" senza spiralizzarlo decine di volte.


                                    Hai provato con un altro oscilloscopio ?
                                    Cosa succede se allontani i due spezzoni di "corto" accoppiati sullo stile della "bifilare" ?


                                    Maury

                                    Edited by maurjzjo - 20/7/2005, 00:31

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                                    • #48
                                      CITAZIONE
                                      Si , vero , pero' se la bobina si accorcia a tal punto quasi diventando due spezzoni di filo accoppiati si riduce il percorso degli elettroni e lo spazio utile di utilizzazione dell'effetto Aharonov-Bohm.

                                      No non stiamo per nulla parlando dell'effetto AB,quello semmai succedera' dopo modificando oppurtunamente lo schema.
                                      CITAZIONE
                                      Cioe' tramite D4 e D6 dello schema da te indicato sul fondo ? Con i corti spezzoni al posto della bifilare praticamente hai R9 in parallelo a D6 e R3 in parallelo a D4.

                                      Esattamente, devi considerare pero' l'alta velocita di commuttazione dei FET e il basso tempo di recovery che hanno i diodi (75 nS i miei mentre quelli di Naudin siamo sui 25 nS se ricordo bene).
                                      CITAZIONE
                                      ok pero' saremmo ridotti a dire che i tantissimi conduttori di questo mondo (anche i cavi sulla mia scrivania) casualmente vicini per un breve tratto darebbero questo tipo di fenomeno con probabile overunity. Stiamo parlando di un semplice filo dritto di pochi cm piegato su se' stesso ad "U stretta" senza spiralizzarlo decine di volte.

                                      No overunity ma ,facendo passare molta corrente e ,interrompendo poi il circuito, si creerebbe un solitone (onda anomala di tensione/corrente).Di per se stessa non overunity.
                                      Per quanto riguarda l'oscilloscopio (anche io avevo i miei dubbi) ho provato ad inserire dei condensatori di retifica in parallelo alle resistenze (cosi mi leggevo la tensione in continua con il multimetro).Le tensioni corrispondevano ai valori efficaci che mi dava l'oscilloscopio.Quindi l'oscilloscopio e' Ok.
                                      Ciao e buona notte





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                                      • #49
                                        CITAZIONE

                                        No non stiamo per nulla parlando dell'effetto AB,


                                        L'effetto AB si verifica ogni volta che si ha spostamento di elettroni in presenza di potenziale vettore magnetico.
                                        Gli elettroni ci sono.
                                        Il potenziale vettore magnetico del vuoto pure.

                                        CITAZIONE

                                        No overunity ma ,facendo passare molta corrente e ,interrompendo poi il circuito, si creerebbe un solitone (onda anomala di tensione/corrente).Di per se stessa non overunity.


                                        Onda anomala ossia lo sbilanciamento dipolare (di cui ho detto qualche post prima di questo) ma che avviene grazie all'inerzia degli elettroni e all'energia dell'alimentatore , non grazie all'energia del vuoto.

                                        CITAZIONE

                                        Per quanto riguarda l'oscilloscopio (anche io avevo i miei dubbi) ho provato ad inserire dei condensatori di retifica in parallelo alle resistenze (cosi mi leggevo la tensione in continua con il multimetro).


                                        Con i condensatori misuri il valore massimo non quello efficace ma se la costante di tempo non e' adatta falsi la misura ed influenzi il funzionamento del circuito.
                                        Credo che , senza capacita' , gia' il solo multimetro elettronico (avente alta impedenza e quindi in grado di non influenzare il circuito) misuri la tensione efficace.

                                        Maury
                                        Ciao.

                                        Edited by maurjzjo - 20/7/2005, 00:48

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                                        • #50
                                          CITAZIONE
                                          L'effetto AB si verifica ogni volta che si ha spostamento di elettroni in presenza di potenziale vettore magnetico.
                                          Gli elettroni ci sono.
                                          Il potenziale vettore magnetico del vuoto pure

                                          Non voglio entrare in contradizione e quindi ti faccio un solo appunto.Il potenziale vettore si ha quando si ha un campo magnetico.In questo caso non ho nessun campo magnetico neanche confinato come nel famoso esperimento di AB.
                                          CITAZIONE
                                          Onda anomala ossia lo sbilanciamento dipolare (di cui ho detto qualche post prima di questo) ma che avviene grazie all'inerzia degli elettroni e all'energia dell'alimentatore , non grazie all'energia del vuoto.

                                          Ti consiglio di leggerti cosa e' un solitone.E' un'onda energetica anomala che non varia la sua potenza durante il movimento.Vengono recentemente studiate per la trasmissione in fibra ottica e permettono di trasmettere a distanze incredibili (180000 Km) grazie proprio all'attenuazione quasi ridotta a 0.Inoltre e' un' impulso unico e quindi non e' una forza elettromotrice comune (della serie cosa succederebbe se un'onda di questo genere attraverserebbe una bobina AB sottoposta ad un potenziale vettore A (creato logicamente dal magnete) ?
                                          Vedi che e' importante capire il perche' di quel picco di tensione che assomiglia proprio ad un solitone.Anche il metodo della creazione assomiglierebbe.....ma e' veramente cosi' facile crearli elettricamente? Io non sono riuscito a trovare nulla riguardo alla formazione dei solitoni su onda elettromagnetica,solo quelle trammite l'acqua e fotonica.
                                          CITAZIONE
                                          Con i condensatori misuri il valore massimo non quello efficace ma se la costante di tempo non e' adatta falsi la misura ed influenzi il funzionamento del circuito.
                                          Credo che , senza capacita' , gia' il solo multimetro elettronico (avente alta impedenza e quindi in grado di non influenzare il circuito) misuri la tensione efficace.

                                          Il condensatore serve a livellarmi la tensione e viene continuamente scaricato dalla resistenza.Si arriva ad un compromesso tra energia caricata ad ogni impulso e energia consumata dalla resistenza e quindi il valore si stabilizza.A me serviva avere questo tipo di misura.

                                          Ciao

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                                          • #51
                                            Ciao Sandro,
                                            hai un diodo appena dopo l'alimentatore e la bifilare ?
                                            Prova a toglierlo.
                                            Ciao, Hike

                                            Edited by hike - 20/7/2005, 18:40

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                                            • #52
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                                              ho provato a toglierla,nessuna modifica molto probabilmente poiche' sto usando due fet in configurazione totem (mi pare che viene chiamata cosi'....cioe' due fet inseriti in serie e comandati da un segnale che viene fatto passare attraverso un trasformatorino).In questo modo quando interdico, interdico sia i picchi positivi che quelli negativi (altrimenti bypassati dal diodo sul gate).
                                              L'unica piccola variazione e' un'aumento del picco.....

                                              Ho fatto altre prove e sinceramente la cosa e' sempre piu' affascinante, cavolo nessuno che riesca ad avvolgere una ferrite e faccia un circuito switching ? Dai che e' semplice,non lasciatemi solo nella sperimentazione.....
                                              In parole povere (ma cerchero' di fare un piccolo reseconto altrimenti dubito che riuscite a starmi dietro dopo tutta la catarve di test che sto facendo e accavalando) , togliendo i due diodi dalla bobina bifilare (quelli in parallelo alle 2 semibobine) e lasciando che il solitone (a questo punto posso anche chiamarlo cosi' l'impulso positivo) 'rimbalzi' avanti e indietro nella bifilare, si formano dei campi magnetici altamente variabili di intensita'.Riesco al rilevarli trammite una bobina mobile (dove posso farla scorrere) avvolta sopra la bifilare.Inoltre, a seconda del punto dove la sposto,le ampiezze delle oscillazioni variano vistosamente e la frequenza e' molto piu' elevata rispetto a quella imposta dal circuito controllare.
                                              Altra cosa e' che le oscillazioni calano vistosamente quando i fet si riportano in conduzione anche se e' possibile trovare una posizione della bobina mobile e una data frequenza affinche le oscillazioni non si smorzino e restino pressapoco sempre uguali.(ma piu' basse rispetto a prima)
                                              Per la questione delle variazioni all'inserimento del magnete, esse ci sono ma sono,sicuramente,legate alla modifica della permeabilita' della ferrite.(valori piu' bassi ma mi servono altri riscontri fatti maniera diversa)
                                              Ho poi controllato trammite una resistenza (0,1 Ohm) gli assorbimenti del circuito di potenza.Quando il fet conduce la corrente si alza trammite una retta (con forti oscillazioni sinusoidali lungo tutta la retta) mentre quando si interdice si ha una brusca variazione con corrente negativa (tripla di valore rispetto al piu' alto punto positivo) e per un centinaio di nS.Poi oscilla tenendosi quasi sempre sul valori positivi e negativi tendenti allo 0.
                                              Questi sono i risultati.....normali? Non direi.......
                                              Ciao

                                              Edited by sandro-meg - 20/7/2005, 20:03

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                                              • #53
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                                                se mi confermi che hai una "risonanza" indifferente rispetto alla frequenza degli impulsi inseriti, sono tentato di provare la bobina bifilare su ferrite che ho già avvolto, ma controllata da uno switching puramente meccanico.

                                                Non potrò certo raggiungere i Mhz ma qualche Khz si.
                                                Così avremo la certezza che i picchi sono provocati dalla sola bobina bifilare.

                                                Che ne dici?????

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                                                • #54
                                                  Vai Milio anche se non so se uno switch meccanico sia il mezzo piu' adeguato.
                                                  Se veramente sono in presenza di solitone, dobbiamo staccare il circuito il piu' velocemente possibile e uno switch meccanico non so se puo' andare bene...comunque provaci.
                                                  Piu' prove facciamo piu' riusciremo a capire questo strano impulso e il suo comportamento.

                                                  La prova che ho postato sopra e' molto simile a quella di Naudin Non linear time flow solo che al posto di muovere la ferrite io muovevo una bobina e analizzavo la FDO ai suoi capi (con la solita resistenza di 470 ohm di carico).
                                                  Ciao

                                                  Edited by sandro-meg - 20/7/2005, 20:48

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                                                  • #55
                                                    Senza voler fare l'insistente , faccio un solo appunto su un punto senza soffermarmi sugli altri tuoi punti :

                                                    CITAZIONE

                                                    Il potenziale vettore si ha quando si ha un campo magnetico.


                                                    Non proprio.
                                                    Puoi avere potenziale vettore magnetico anche in assenza di campo magnetico e a dimostrarlo c'e' l'esperimento di Aharonov-Bohm ,che se rivedi ,schematizza uno shift di fase in sola presenza del potenziale A e assenza del campo magnetico B.
                                                    Inoltre il campo magnetico o meglio l'induzione magnetica B e' definita dalla relazione :

                                                    user posted image

                                                    e come vedi e' il potenziale vettore la causa dei campi magnetici e non il contrario.

                                                    Inoltre il potenziale magnetico che intendevo io era quello del vuoto e' come sai viene dato per scontato e onnipresente come energia primordiale ovunque.

                                                    CITAZIONE

                                                    Ti consiglio di leggerti cosa e' un solitone.E' un'onda energetica anomala che ..


                                                    Ne ho parlato piu' volte nei precedenti post quando parlavo di tempo di rilassamento e onda magnetica nel nucleo del MEG, forse non ci hai fatto caso. ;-)
                                                    Anche Bearden ne parla quando cita la propagazione del potenziale scalare con arresto della massa degli elettroni grazie al tempo di rilassamento.

                                                    Maury

                                                    Edited by maurjzjo - 21/7/2005, 21:07

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                                                    • #56
                                                      Ciao Maury, ti ho cancellato tutta la ripetizione del mio precedente post che hai ripetuto.

                                                      Per quanto riguarda il potenziale vettore conosco benissimo l'effetto,ricordati che la modifica della fase degli elettroni avviene perche' esiste un potenziale vettore in uno spazio dove non esiste campo magnetico.Ma quel potenziale vettore e' LEGATO AL CAMPO MAGNETICO CONFINATO ALL'INTERNO DI UN'ALTRO SPAZIO.
                                                      Poi per il potenziale magnetico del vuoto non so che dirti...ma lasciamo perdere queste cose per ora inutili e cerchiamo di capire quello che sto trovando.
                                                      Non ti pare che l'argomento sta svelando lati che Naudin ed altri hanno parlato ma mai ben spiegato o analizzato a dovere? Se e' vero che abbiamo la creazione del solitone,e se lo facciamo viaggere attraverso una bobina bifilare,e' questo quello che crea il campo scalare e non la bobina bifilare sola.(cioe comandata da un normale forza elettromotrice)
                                                      Che ne dici?
                                                      Ciao

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                                                      • #57
                                                        Ciao ho fatto il riassuntino con tutte le fdo,siate buoni e non arrabbiatevi per l'impaginazione ma il tempo e' tiranno....
                                                        Andate sul mio sito remoto nel folder bifilare e scaricate tutti i file in una directory.Poi apritevi il file html.
                                                        Bye bye

                                                        Commenta


                                                        • #58
                                                          Ciao.
                                                          Purtroppo qualcuno dei miei antivirus non mi consente di estrarre i tuoi .zip.
                                                          Ciao,
                                                          Hike.

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                                                          • #59
                                                            Ciao
                                                            prova a scricarlo e poi aprirlo con word pad.Puoi leggerti il testo e le foto guardartele con un'altro programma.
                                                            Bye bye

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                                                            • #60
                                                              Ragazzi,
                                                              ho provveduto a fare una pagina html con tutte le specifiche dettate da Sandro cosichè ogniuno vi possa accedere facilmente.
                                                              Questo il link diretto: http://www.progettomeg.it/specifiche11.htm

                                                              Buon lavoro a tutti voi e... dai che ce la facciamo!!!!

                                                              Roy
                                                              Essere realisti e fare l'impossibile

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