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Finalmente qualcosa si smuove...

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  • #91
    CITAZIONE

    Per quanto riguarda l'associazione al solitone (onda anomala ),e' questa l'unica associazione che si possa pensare.
    Non e' vero che il solitone non perda energia.


    La definizione teorica di "solitone" e' quella che ti ho dato ed e' quella presente ad esempio nelle dispense di fisica teorica di A.Lindi G.Fobi , pag. 123
    Solitamente il mezzo di propagazione viene considerato ad attenuazione relativamente bassa per una lunghezza relativamente ampia tale da ritenere la riduzione di ampiezza irrisoria.

    CITAZIONE

    Inoltre,ti ricordo,che il nostro solitone e' obbligato a rinbalzare nel nostro circuito e,se ci inseriamo una bobina bifilare, egli creara un campo magnetico oscillante.(prima passera su una bobina creando un campo magnetico e poi,spostandosi, creera un campo magnetico opposto nell'altra semibobina).Infatti e' proprio quello che riesco a visualizzare nelle fdo postate nel documento del sito.Ma questo palleggiamento non e' immune da perdite (infatti le oscillazioni si smorzano).


    Se i due campi magnetici non sono simultanei , a causa del palleggiamento , a che serve la bifilare ? Una bobina non sarebbe lo stesso ?

    CITAZIONE

    Inoltre sappiamo anche calcolarci la velocita' del solitone (la frequenza di oscillazione e' infatti di 2,5 Mhz), poiche' posso conoscere la lunghezza di ogni semibobina bifilare.


    Attenzione : quella frequenza di oscillazione era relativa alle piccole successive oscillazioni pseudosinusoidali presenti dopo il primo picco , ossia quelle aventi periodo di 0,4 microsecondi e di certo non costituivano un solitone ma semplicemente una tipica forma d'onda sinusoidale smorzata sicuramente dovuta ad una risonanza di impedenze spurie.

    CITAZIONE

    Vedi che ragionando per solitoni tutti i comportamenti assurdi appaiono credibili e spiegabili?


    I solitoni che tu affermi esistere in questo tipo di circuito non potresti neppure visualizzarli con l'oscilloscopio visto che l'oscilloscopio visualizza SOLO fenomeni periodici e il solitone non e' una perturbazione periodica. Inoltre i solitoni viaggiano anche spazialmente e siccome l'oscilloscopio rappresenta il fenomeno SOLO rispetto all'ascissa temporale non avresti neppure la possibilita' di visualizzare stabilmente solitoni come invece riesci a fare con il picco di oscillazione smorzata.

    CITAZIONE

    L'unica incertezza riguarda alla possibilita' che quei picchi si formino per induttanze parassite delle batterie e alimentatori switching,ma e' impossibile che tutti abbiano lo stesso valore di induttanza.


    E' un'eventualita' da seriamente non sottovalutare.

    CITAZIONE

    Inoltre sarebbe inverosimile che a tutte le frequenze la quantita' d'energia prodotta da questo spike (quindi induttanza data dalla batteria)sia sempre uguale (varia pochissimo).
    Bello e....  


    Cio' che dici e' molto simile al sistema overunity di Bedini che utilizza le batterie e le loro dinamiche interne per aspirare energia dallo ZPE.
    Secondo me e' molto importante che tu reinterpreti il nostro circuito riguardandoti la teoria di Bedini.

    Maury

    Edited by maurjzjo - 25/7/2005, 00:24

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    • #92
      CITAZIONE
      Se i due campi magnetici non sono simultanei , a causa del palleggiamento , a che serve la bifilare ? Una bobina non sarebbe lo stesso ?

      Si certo ma il problema e' che non riusciresti a creare il solitone.(ricordati che non devi avere carico altrimenti....)
      Quindi la bifilare si comporta da 'corto' per il funzionamento normale,poi invece in presenza di solitone ecco che riesce a creare un campo magnetico.Ma la bobina AB(quindi con magnete) sarebbe perfetta per ricreare l'effetto Aharonov-Bohm.Pensa che la bobina AB a parita di spire ha una resistivita' di 4 volte inferiore rispetto alla bifilare.Il solitone avrebbe la possibilta' di scelta del percorso......ma dai che ci eri arrivato
      CITAZIONE
      0,4 microsecondi e di certo non costituivano un solitone ma semplicemente una tipica forma d'onda sinusoidale smorzata sicuramente dovuta ad una risonanza di impedenze spurie.

      Lungi da me dare tutto una spiegazione(non sono mika mandrake),ma riguardati le fdo del documento che avevo postato nel sito.Quelle sarebbero ampiamente e facilmente spiegabili.Ricordati che il solitone ha una durata molto breve e quindi bypassa le protezione (diodi) messe per riuscirlo a bloccare (quindi rimbalzare).E' probabile che passi attraverso anche l'alimentatore e oscilloscopio e ,infatti, entrambi presentano dei blocchi di funzionamento (ricordi perche' sto usando solo 3 V ?proprio per questo motivo)
      CITAZIONE
      Inoltre i solitoni viaggiano anche spazialmente e siccome l'oscilloscopio rappresenta il fenomeno SOLO rispetto all'ascissa temporale non avresti neppure la possibilita' di visualizzare stabilmente solitoni come invece riesci a fare con il picco di oscillazione smorzata.

      Io penso che viaggi spazialmente,infatti lo vedo quanda passa e ripassa e ripassa ancora nel punto dove ho installato la sonda.Guarda caso l'aspetto e' proprio di onda sinusoidale sempre piu' smorzata ad ogni passaggio (ora mi riferisco alla sonda sul drain).Mentre se l'osservo con una bobina normale accoppiata alla bobina bifilare (guarda caso perche' l'ho fatto quel test nel mio documento) ecco apparire un'onda sinusoidale smorzata.Non solo le ampiezze delle oscillazioni variano a secondo della posizione della bobina rivelatrice.Tutto coinciderebbe con quello da me trovato.
      CITAZIONE
      Cio' che dici e' molto simile al sistema overunity di Bedini che utilizza le batterie e le loro dinamiche interne per aspirare energia dallo ZPE.
      Secondo me e' molto importante che tu reinterpreti il nostro circuito riguardandoti la teoria di Bedini

      Io l'ho gia' interpretato (senza pero sapere bene cosa dice Bedini,ai link buoni?)e ho la soluzione pronta da inserire nel MEG .
      Ma vorrei anche il parere di altre persone....tutti assenti e sconvolti??
      Dai che mica vi mangio...
      Ciao



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      • #93
        CITAZIONE (sandro-meg @ 25/7/2005, 00:47)
        CITAZIONE
        Io l'ho gia' interpretato (senza pero sapere bene cosa dice Bedini,ai link buoni?)




        Dal sito di Bearden , nella collezione di documenti dai quali Bearden ha dedotto il suo MEG trovi questo documento in inglese :
        http://www.cheniere.org/techpapers/Bedini.pdf

        In quel documento trovi proprio batterie utilizzate in maniera non convenzionale forse come nel tuo caso.

        Maury

        Edited by maurjzjo - 25/7/2005, 01:08

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        • #94
          CITAZIONE

          Io penso che viaggi spazialmente,infatti lo vedo quanda passa e ripassa e ripassa ancora nel punto dove ho installato la sonda.


          La dimensione spazio non viene rappresentata dall'oscilloscopio visto che l'ascissa e' temporale e poi la velocita' di quello che chiami "solitone" e' sicuramente una velocita' fantastica che non puoi certo seguire con l'occhio.
          Quello che a te sembra un onda viaggiante sullo schermo dell'oscilloscopio e' probabilmente un picco modulato in fase , fase che , ad ogni scansione d'oscilloscopio , varia nel tempo ma rispetto al tempo , non rispetto allo spazio.

          Ammesso di dare per scontato la natura esoterica del picco , riassumo un po' le cose con la seguente immagine :

          user posted image

          Dalla figura si puo' notare :

          1) L'aguzzo picco anomalo di natura ancora indefinita
          2) La tosatura della parte negativa dovuta al drain
          3) La restante parte comprendente alcuni cicli di oscillazione smorzata di probabile natura induttivo/capacitiva

          A sto punto , perche' non separare solo gli aguzzi picchi anomali dalla forma d'onda composta ? Filtrando solo tali picchi potremmo fare ulteriori rilievi sulla loro energia. In sostanza quello che propongo e' cercare di ottenere una forma d'onda composta solamente da un treno continuo di tali picchi anomali e misurarne l'energia in un certo intervallo di tempo.

          Vista la ripidita' di tali picchi , con un filtro passa alto dovresti riuscire a filtrarli.

          Maury

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          • #95
            La spiegazione puo' essere il solitone o qualcosa che gli assomigli come caratteristiche.
            E poi siamo sicuri che si muova ? E dove si forma? Anche se tutti i dati sperimentali mi farebbero pensare ad una cosa del genere, possiamo ancora ricercare una soluzione terrena.
            Le uniche incertezze riguardano ancora il fet (l'alimentazione cosi come il circuito d'ingresso lo possiamo scartare)
            Di circuiti equivalenti al fet li ho riguardati,ma non ho visto nessuno che menzioni la possibilita' che possa avere una piccola induttanza.Ma facciamo finta che possa esistere.Dalle caratteristiche dovrebbe essere piccollisima e fornire una energia altrettanto debole.Quindi se guardiamo il mio circuito, potrebbbe essere ancora spiegabile come soluzione.
            Ma perche' si riescono a notare solo le oscillazioni nel momento di aperture del fet(nella bobina mobile normale)e non in quello di conduzione?
            Anche abassando il carico continuo a vedere delle piccole oscillazioni dovuti ai spike ma non il campo magnetico che dovrebbe anch'esso essere creato dalla bobina bifilare imperfetta.Invece nulla.
            Eppoi ,perche' usando la bobina bifilare si ha un contributo d'energia maggiore rispetto ad usare dei semplici corti (in questo caso sto parlando dello schema di Naudin con2 diodi e 2 resistenze),il contributo energetico del fet dovrebbe essere identico.(anche se i picchi sul drain sono praticamente identici)
            Altra cosa e' che il picco si crea quando si interrompe la corrente bruscamente,non serve lavorare in condizione di quasi totale corto come avevo provato nei precedenti test.(resta da vedere quale e' il valore limite di corrente)
            CITAZIONE
            A sto punto , perche' non separare solo gli aguzzi picchi anomali dalla forma d'onda composta ? Filtrando solo tali picchi potremmo fare ulteriori rilievi sulla loro energia. In sostanza quello che propongo e' cercare di ottenere una forma d'onda composta solamente da un treno continuo di tali picchi anomali e misurarne l'energia in un certo intervallo di tempo.

            Cioe' vuoi vedere il contributo energetico del picco? Lo puoi vedere e calcolartelo nel documento on line.
            Bye bye

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            • #96
              CITAZIONE

              Le uniche incertezze riguardano ancora il fet (l'alimentazione cosi come il circuito d'ingresso lo possiamo scartare)
              Di circuiti equivalenti al fet li ho riguardati,ma non ho visto nessuno che menzioni la possibilita' che possa avere una piccola induttanza.


              In genere il FET ha pure lui induttanze parassite ma che vengono prese in considerazione solo nei circuiti a micronde. Non e' il nostro caso.

              CITAZIONE

              Ma facciamo finta che possa esistere.Dalle caratteristiche dovrebbe essere piccollisima e fornire una energia altrettanto debole.Quindi se guardiamo il mio circuito, potrebbbe essere ancora spiegabile come soluzione.


              Con tutte le nostre teorie potremmo aver preso una cantonata per la possibile seguente ipotesi :

              Supponiamo che i collegamenti che vanno dal fet all'alimentazione siamo qualche decina di centimetri , anche uno spezzone di conduttore simile ha una propria induttanza , generalmente circa 0,1 microhenry.
              L'alimentazione dal canto suo espone generalmente una capacita' supponiamo di circa 1000 microfarad (gli usuali condensatori di livellamento o impedenze d'uscita).
              Ebbene siano in presenza di un circuito risonante che , stimolato dal FET , e' responsabile del nostro picco e delle successive oscillazioni.
              Addirittura possiamo calcolare la frequenza e scoprire che il risultato assomiglia a quei 2,5 Mhz della nostra oscillazione.
              Calcoliamo :

              Periodo dell'oscillazione T = 2 * PI * SQR(L * C)
              Quindi ....con i suddetti valori abbiamo :

              T = 6,28 * SQR (0,1 * 10^-6 * 1000 * 10^-6) = 6,28 * SQR(100 * 10^-12) = 62,8 * 10^-6 Sec
              f = 1/T = 1 / (62,8 * 10^-6) = 0,16 * 10^6 = 160 Khz

              Come vedi questo e' un valore che ha un ordine di grandezza non troppo lontano dai 2,5 Mhz perche' in fondo ho abbondato. Ritoccando il valore dell'induttanza ti accorgerai che e' facilissimo arrivare a 2,5 Mhz indicati dal tuo oscilloscopio.


              CITAZIONE

              Ma perche' si riescono a notare solo le oscillazioni nel momento di aperture del fet(nella bobina mobile normale)e non in quello di conduzione?


              Questa e' una bella domanda che sembra annullare il mio calcolo e ragionamento precedente!
              Potresti dirci esattamente quanto sono lunghi i conduttori che collegano il FET all'alimentazione ? (forse me l'hai gia' detto)



              CITAZIONE

              Eppoi ,perche' usando la bobina bifilare si ha un contributo d'energia maggiore rispetto ad usare dei semplici corti


              Rinnegando la teoria induttivo-capacitiva , perche' evidentemente la lunghezza di cattura e' piu' elevata.



              Maury

              Edited by maurjzjo - 25/7/2005, 21:17

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              • #97
                Si diciamo che tirando di qua e di la e,volendo ,si potrebbe anche dare una spiegazione quasi logica...
                Si potrebbe pensare di fare un circuito equivalente delle bobine bifilari associandolo ad una resistenza e condensatore.
                Ma cavoli dovremo pensare che l'induttanza dei cavi e quella delle alimentazioni sia piu' grande di quelle delle bobine bifilari.Qualcosa di strano c'e' e ancora non riesco a capire bene...
                Per quanto riguarda la lunghezza dei cavi sono intorno ai 50 cm.
                Che ne dici,faccio un bel riassuntino di tutto e poi vediamo se qualcuno ci capisce qualcosa.....
                Purtroppo per un paio di giorni saro' fermo con i test.Hai qualche idea riguardo a capire se siamo veramente in presenza di qualche strano fenomeno o stiamo lavorando con potenze troppo basse e quindi con energie prese dai cavi e non so che?
                Quello che sono contento di questo discorso e che finalmente capiremo il perche' di questi strani comportamenti che io e gli altri pazzoidi delle onde scalari trovano....se capiamo questo o le onde scalari esistono o il fenomeno si riduce tutto ad una burla....
                Ciao

                Commenta


                • #98
                  Vorrei farti notare che in quest'immagine , ossia :

                  user posted image

                  nella quale indichi il segnale d'ingresso senza alimentare il mosfet , e' presente lo stesso un segnale d'uscita senza alimentazione ovvero quei dentini aguzzi che si notato in corrispondenza del fronte di salita del segnale d'ingresso.
                  Come spieghi cio' ? Non hai alimentazione eppure hai un segnale d'uscita e a quanto pare di qualche volt.
                  Per alimentazione mancante intendevi alimentatore spento nonostante gli immutati collegamenti oppure il circuito sezionato dall'alimentazione ?

                  Maury

                  Edited by maurjzjo - 25/7/2005, 21:21

                  Commenta


                  • #99
                    Attenzione . Ho guardato meglio le precedenti forme d'onda e un principio di oscillazione e' presente anche in corrispondenza del fronte di salita.
                    A questo punto la teoria della risonanza parassita si rafforza e tutto si riduce ad un classico problema delle superiori.

                    Prova a guardare anche tu Sandro.


                    Maury

                    Edited by maurjzjo - 25/7/2005, 21:25

                    Commenta


                    • Be questo e' semplice, sono i famosi condensatori nello schema equivalente dei Fet.Niente di strano.
                      Infatti la tensione e' ben al di sotto della tensione d'ingresso.
                      Eppoi anche se scopriamo che questi fantomatici pichi sia in realta' dei semplici picchi di lenz dovuti a chissa quale induttanza,rimane il fatto di capire il perche' di quel comportamento dellla bifilare.
                      bye


                      Edited by sandro-meg - 25/7/2005, 21:52

                      Commenta


                      • CITAZIONE

                        Be questo e' semplice, sono i famosi condensatori nello schema equivalente dei Fet.Niente di strano.
                        Infatti la tensione e' ben al di sotto della tensione d'ingresso.


                        Io vedo un segnale d'ingresso di circa 50mV di cresta ed un segnale d'uscita di circa 2 volt d'ampiezza (divisione 15 mV per l'ingresso e divisione 5 V per l'uscita).

                        Da dove vengono presi quei 2 volt a partire da uno di 50mV !?!? Anche fosse la capacita' Crss del trasistor , come dici te , non e' certo questa ad elevare la tensione!

                        CITAZIONE

                        Eppoi anche se scopriamo che questi fantomatici pichi sia in realta' dei semplici picchi di lenz dovuti a chissa quale induttanza,


                        Mi hai parlato di ben 50 cm di collegamenti (e forse 50 cm per il positivo e 50 cm per la massa!) e puoi star certo che con 50 cm hai un'induttanza distribuita di sicuro.

                        CITAZIONE

                        rimane il fatto di capire il perche' di quel comportamento dellla bifilare.


                        Con la bifilare i collegamenti sono sempre da 50 cm verso l'alimentatore ?

                        Maury



                        Maury

                        Edited by maurjzjo - 25/7/2005, 22:00

                        Commenta


                        • CITAZIONE
                          Io vedo un segnale d'ingresso di circa 50mV di cresta ed un segnale d'uscita di circa 2 volt d'ampiezza (divisione 15 mV per l'ingresso e divisione 5 V per l'uscita

                          Solo che quel 50 mV devi moltiplicarlo per 100 (la sonda e' 100x come ti avevo gia' detto).Quindi i segnali sull'ingresso vanno da +5 (in verita qualcosina in piu',circa 7V) e -3.Per l'uscita invece la sonda e' 1x e quindi hai letto giusto.
                          CITAZIONE
                          Mi hai parlato di ben 50 cm di collegamenti (e forse 50 cm per il positivo e 50 cm per la massa!) e puoi star certo che con 50 cm hai un'induttanza distribuita di sicuro.

                          Se vuoi vedere induttanze le trovi dappertutto.Ma sopratutto su una bobina bifilare che perfetta non puo' essere e per di piu' avvolta su un nucleo di ferrite.E invece li nulla....solo sui fili di collegamento.Si se vuoi...ma possiamo anche calcolarci la loro induttanza .Inoltre ti confermo che ci sono altri 50 cm verso massa.Per i vari collegamenti con la bobina bifilare le distanze sono minime 2-3 cm.
                          Non so non mi convince....sopratutto il diverso comportamento sulla bifilare.
                          Comunque sono qui ad ascoltarti.
                          Ciao

                          Commenta


                          • CITAZIONE

                            Se vuoi vedere induttanze le trovi dappertutto.Ma sopratutto su una bobina bifilare che perfetta non puo' essere e per di piu' avvolta su un nucleo di ferrite.E invece li nulla....solo sui fili di collegamento.


                            Per forza. I fili di collegamento , ben 1 metro di rame , producono autoinduzione e quindi risuonano con qualche capacita'.
                            I fili di collegamento sono conduttori liberi che producono campo magnetico e quindi autoinduzione mentre una bobina bifilare contiene due campi magnetici che si elidono e quindi campo nullo.

                            CITAZIONE

                            Inoltre ti confermo che ci sono altri 50 cm verso massa.


                            1 metro in tutto di collegamenti non e' poco : fossero avvolti su un diametro di 1 cm darebbero luogo a ben 32 spire che a tutti gli effetti sono un induttore chiaramente con minor forza se il filo non e' avvolto e rettilineo.
                            Se riduci tali collegamenti a pochi cm che succede ?

                            CITAZIONE

                            Non so non mi convince....sopratutto il diverso comportamento sulla bifilare.


                            Per eliminare qualsiasi dubbio e dar credito alle tue teorie credo che la prima cosa da fare sia accorciare tutto il possibile per fare in modo che non ci sia immagazzinamento di energia magnetica e quindi successive risonanze.

                            Maury
                            Ciao.

                            Edited by maurjzjo - 25/7/2005, 23:26

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                            • Ci possiamo fare mille seghe mentali per capire il perche' di quel picco,se e' dovuto ai fili,ai fet all'alimentazione o quel cavolo che ci importi.Stessa identica cosa cercare di capire se e' quello di Lenz oppure un solitone oppure....quel che vogliamo.
                              Il punto importante e' che durante l'interdizione del fet si crea effettivamente una oscillazione nelle bobine bifilare.
                              E' QUESTO IL PUNTO IMPORTANTE.Lasciamo perdere il resto.Da qui sono ripartito e ho scoperto altre cosette carine.La prima cosa per avere il massimo 'rendimento' della bobina bifilare e' che il picco deve essere il piu' ripido possibile e ritornare a 0,magari ripresentandosi piu' volte (e infatti e' quello che fino ad ora creavo).
                              Inoltre la frequenza di oscillazione della bobina bifilare sara' uguale alla frequenza del primo picco che la crea.
                              Ma il punto piu' importante e che si possono usare tranquillamente i picchi di Lenz poiche' riescono a far oscillare benissimo la nostra bifilare.
                              Per ultimo e' anche importante dove posizionare la bobina 'normale' che riesce a spillare il campo magnetico oscillante della bobina bifilare.(si vede benissimo le forti variazioni che si hanno spostando la bobina)Forse questo effetto e' meno marcato nel caso di un nucleo chiuso .
                              Ti faccio vedere il perche' di queste mie supposizioni.Ho inserito tra l'alimentazione e la bobina un filtro di blocco per l'alta frequenza(bobina su torroide).Finalmente ho potuto ritornare ad usare il mio alimentatore in tutto il suo range.Ebbene le ampiezze delle oscillazioni sulla bifilare sono calate notevolmente e la loro frequenza ha assunto il valore del picco di Lenz della bobina torroidale stessa.
                              Le oscillazioni esistono e rimangono ancora molti perche'.
                              Ciao
                              P.S.Dimenticavo,la fdo verde e' sul drain del fet(sonda 100x) mentre la fdo gialla e' su una bobina da 20 spire al lato estremo della bobina bifilare.

                              Edited by sandro-meg - 26/7/2005, 20:36

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                              • CITAZIONE

                                Il punto importante e' che durante l'interdizione del fet si crea effettivamente una oscillazione nelle bobine bifilare.
                                E' QUESTO IL PUNTO IMPORTANTE.


                                Nella bobina bifilare non hai campo magnetico quindi hai induttanza teorica nulla che non puo' risuonare.
                                In pratica avrai un po' di campo magnetico a causa delle tolleranze.


                                CITAZIONE

                                Per ultimo e' anche importante dove posizionare la bobina 'normale' che riesce a spillare il campo magnetico oscillante della bobina bifilare.(si vede benissimo le forti variazioni che si hanno spostando la bobina)Forse questo effetto e' meno marcato nel caso di un nucleo chiuso .
                                ....
                                P.S.Dimenticavo,la fdo verde e' sul drain del fet(sonda 100x) mentre la fdo gialla e' su una bobina da 20 spire al lato estremo della bobina bifilare.


                                L'oscillazione che hai prelevato con la bobina da 20 spire sa molto di prodotto di filtrazione ossia sulla bobina da 20 spire , che potrebbe funzionare da filtro passa basso o passa alto , hai semplicemente prelevato una o due armoniche costituenti l'altra forma d'onda quadra.

                                I rischi di false interpretazioni sono altissimi (sia le mie che le tue).

                                Maury

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                                • Ciao a tutti.
                                  Ciao Sandro e Maurizio.
                                  Stamattina assieme al collega abbiamo dato un'occhiata ai test di Sandro e relativi risultati.
                                  Premetto che, poichè siete due vulcanici, non ho avuto modo e tempo di aggiornarmi sulle vostre ultime prove.
                                  Le considerazioni fatte col collega sono:
                                  Configurazione totem: io credo che tu Sandro l'abbia utilizzata per evitare il diodo di free-wheeling che il Mos "gratuitamente" ci regala. Detto questo, abbiamo concluso che il circuito funziona perfettamente , ma in conduzione entra solo il Mos alto, di quello basso lavora solo il suo diodo. Sei daccordo fin qua? Lo sottolineo solo perchè credo di aver letto da qualche parte che per il totem consideravi RdsON x2. Non è proprio così.
                                  Oscillazioni: Tralascio le cosiderazioni fatte stamani sulla bobina compensata perchè, a quanto pare, non è resposabile del fenomeno che vedi e quindi ci siamo concentrati sulle oscillazioni libere delle tue fdo. La corrente che tu fai scorrere nel circuito nella fase di ON pare che si accumuli da qualche parte, è escluso che si accumuli nelle componenti parassite dei Mos, è molto probabile (è un eufemismo!) che la responsabilità del fenomeno sia a carico di un induttore nel sistema, specificamente nei cavi che lo alimentano. Occorrerebbe provare a variarne sezione(aumentarla) e/o lunghezza (ridurla). Se non ti è possibile, come seconda opzione provare a twistali (tieni presente però che questa è una prova dai possibili risultati aleatori).
                                  Invarianza: come ti avevo accennato in qualche post, non ci meraviglia l'invarianza della libera oscillazione registrata (a patto che l'induttore parassita sia importante). Per vedere le prime modifiche al suo coefficiente di forma, occorre salire oltre la sua frequenza che mi sembra essere circa 3Mhz.
                                  Spero di essere stato suff. chiaro.
                                  Vi saluto,
                                  Hike

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                                  • Grazie Hike e al tuo amico per l'aiuto !!!
                                    CITAZIONE
                                    Configurazione totem: io credo che tu Sandro l'abbia utilizzata per evitare il diodo di free-wheeling che il Mos "gratuitamente" ci regala. Detto questo, abbiamo concluso che il circuito funziona perfettamente , ma in conduzione entra solo il Mos alto, di quello basso lavora solo il suo diodo

                                    Esattamente,non voglio che il circuito possa oscillare trammite i componenti esterni rispetto alla bifilare.Per quanto riguarda la Rds,avete ragione,anche se bisogna comunque calcolarsi almeno un 0,7 V di caduta che addirittura e' piu' alto rispetto a calcolarsi una resistenza di 1,2 Ohm (0,3(massima corrente circa) *1,2=0,36V di caduta...)
                                    CITAZIONE
                                    Oscillazioni: Tralascio le cosiderazioni fatte stamani sulla bobina compensata perchè, a quanto pare, non è resposabile del fenomeno che vedi e quindi ci siamo concentrati sulle oscillazioni libere delle tue fdo

                                    Cioe? Che intendi?
                                    CITAZIONE
                                    La corrente che tu fai scorrere nel circuito nella fase di ON pare che si accumuli da qualche parte, è escluso che si accumuli nelle componenti parassite dei Mos, è molto probabile (è un eufemismo!) che la responsabilità del fenomeno sia a carico di un induttore nel sistema, specificamente nei cavi che lo alimentano

                                    Molto probabilmente SI anche se dimezzando la lunghezza dei cavi la tensione di picco passa dai 25 V ai 23V mentre tripicandoli la tensione sale a 28 V.Inoltre e,per tagliare la testa al toro, ho inserito subito prima della bobina bifilare e l'alimentazione un diodo ultrafast.A monte del diodo (quindi verso l'alimentazione) una bobina di blocco torroidale e un condensatore da 4700 uF.(un terminale direttamente a massa e l'altro tra l'uscita della bobina torroidale e il diodo).
                                    I picchi si ripresentavano tali e quali (sempre sui 25 V) e anche la variazione della lunghezza sui cavi tra la bobina bifilare e FET, non davano grosse differenze (sempre variazioni di circa 2/4 V ).
                                    Ma comunque a me poco importa se siano realmente i cavi a dare un valore induttivo o qualche altro componente ,quello che mi interessa sono le oscillazioni che si presentano in presenza di picco di Lenz.
                                    CITAZIONE
                                    Invarianza: come ti avevo accennato in qualche post, non ci meraviglia l'invarianza della libera oscillazione registrata (a patto che l'induttore parassita sia importante). Per vedere le prime modifiche al suo coefficiente di forma, occorre salire oltre la sua frequenza che mi sembra essere circa 3Mhz.

                                    Si e' vero ma oltre al fatto di non riuscire ad arrivare ad una frequenza cosi' elevata,poi di problemi di lettura delle misure si complicherebbero notevolmente.Comunque ho inteso che secondo voi i picchi tutti uguali al variare della frequenza sono dovuti solamente al comportamento induttivo dei cavi.Si,penso che possa essere una buona soluzione.
                                    Il problema e' poi' spiegarmi il perche' si nota una autooscillazione della bobina bifilare anche in presenza di diodi di blocco tra i cavi (ormai cortissimi) e la bobina stessa che,in questo caso, dovrebbe comportarsi da condensatore e anche da induttore (altrimenti non noteri nulla sulla bobina sniffer)
                                    Ed inoltre perche' con la bobina sniffer riesco a vedere delle diverse fdo spostandomi lungo la barra di ferrite?

                                    Riuscite a darmi una spiegazione globale e univoca a tutti questi strani comportamenti che poi,presi singolarmente, non sono cosi' strani ma lo diventano in questo contesto?
                                    Scusate se vi stresso ancora ma sarebbe importante veramente capire se siamo in presenza di autooscillazioni oppure in qualcosa di piu' 'esoterico'.
                                    Grazie e ciao
                                    P.S.Poiche' di prove e controprove ne ho fatto a dozzine, quanto prima cerchero' di ragrupparle insieme in modo da non dover leggere tutte nel thread.Bye bye

                                    Edited by sandro-meg - 27/7/2005, 14:56

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                                    • Ciao Sandro,
                                      ho capito come hai collegato il tuuo filtro e diodo di blocco.
                                      In queste condizioni trovi differenza se misuri tra massa e bobina e direttamente ai capi della bobina ? Quali ?
                                      Per la bobina sniffer, scusa, ma non ho ancora capito come la accoppi alla bifilare: coassiale o esterna ? Se esterna, la siniffer ha una sua ferrite ? quanto è lunga rispetto a quella della bifilare ?
                                      E poi giusto per togliermi un sasso dalla scarpa: puoi postare la foto del set in prova ?
                                      Ti ringrazio,
                                      Hike

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                                      • Immagine fresca fresca appena munta !!!
                                        Allora penso che intendevi vedere le differenze ai capi della bobina bifilare.Le due sonde sono identiche (100 x) e ho inserito la prima sonda (quella gialla) tra il diodo e la bobina bifilare (sto parlando del circuito con il diodo di blocco con torroide + condensatore).La sonda verde e' invece sul drain e bobina bifilare.Il tutto e' riferito su massa.
                                        No coment da parte mia.... Per quanto riguarda la bobina sniffer, essa e' avvolta trammite un supporto che ha un foro al centro (bello grosso direi ) e quindi la ferrite della bobina bifilare si trova nel centro di questo foro.La bobina sniffer e' molto stretta rispetto alla lunghezza della bifilare ed inoltre e' accoppiata ad essa trammite l'aria (accoppiamento piuttosto lasco poiche' le dimensioni del foro sono 2,5 cm* 5 cm (larghezza bobina di 0,8 cm,questa e' la dimensione rispetto alla lunghezza della sbarra di ferrite))
                                        Per le foto lasciami mettere un po a posto,sto preparando un riassunto su tutto quello sperimentato.
                                        Altra cosa di ricordarvi di non tralasciare e' che l'inserimento della bobina bifilare al circuito tipo quello di Naudin (diodi e resistenze), porta ad avere delle tensioni maggiori sulle resistenze stesse pur avendo la tensione misurata sul drain identica (ed inoltre corrente d'ingresso pressoche uguale).Dulcis in fondo ricordati dei blocchi dell'alimenatore (ora risolto trammite torroide e condensatore) e oscilloscopio (spike troppo alti).
                                        Ciao

                                        Attached Image

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                                          ...............dimezzando la lunghezza dei cavi la tensione di picco passa dai 25 V ai 23V mentre tripicandoli la tensione sale a 28 V.


                                          Come vedi la lunghezza del filo ha un effetto induttivo che contribuisce ad una risonanza non da poco.
                                          Meglio rendere il tutto piu' corto possibile.

                                          Maury

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                                          • Si certo,e gli altri 23 V me li ha dato il coccodrillo !!
                                            Scherzi a parte non e' quella la parte piu' importante ma tanti fattori che insieme creano il fenomeno:e se non sperimenti e sin troppo semplice trovare una spiegazione logica.Inoltre ti sei letto tutto il post?(cioe' la bobina toroidale di blocco..) E le prove del nucleo chiuso e non aperto?Come possibile che dei fili di lunghezza di 50 cm riescono ad imagazzinare e quindi a dare dei impulsi istantanei superiori ad 1 W alla frequenza di 250 Khz? E mi spieghi come e' possibile che misurando la bobina AB (separatamente le due semibobine) trovo 2 fdo diverse? Come possibile che avvolgimenti fatti su un nucleo chiuso (meg)riesca a vedere fdo diverse in diversi punti? Come e' possibile che inserendo una resistenza di basso valore (10 Ohm) su una semi-bobina Ab avvolta nel nucleo faccia azzerare la tensione all'altra semibobina mentre una terza bobina avvolta normalmente e anch'essa avvolta nello stesso nucleo ma in un punto diverso continui a vedere la medesima fdo senza risentirne degli effetti ?
                                            E perche'.....
                                            Fatti sta bobina Maury e poi fatti le tue prove e vedrai che qualcosa non torna...
                                            Ciao

                                            Edited by sandro-meg - 27/7/2005, 23:53

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                                            • Non mi sono letto gli ultimi post per problemi di tempo.

                                              CITAZIONE

                                              Si certo,e gli altri 23 V me li ha dato il coccodrillo


                                              Sinceramente stai prendendo sotto gamba troppe cose e rischi di scoprire l'acqua calda.

                                              Come dici te "dimezzando i cavi la tensione si riduce di 2 volts" , quindi , secondo la legge da te espressa , la tensione si riduce di :

                                              100 cm 0 volt
                                              50 cm 2 volt
                                              25 cm 4 volt
                                              12,5 cm 6 volt
                                              6,25 cm 8 volt
                                              3,125 cm 10 volt
                                              1,56 cm 12 volt
                                              0,78 cm 14 volt
                                              0,39 cm 16 volt
                                              0,195 cm 18 volt
                                              0,98 mm 20 volt
                                              0,49 mm 22 volt
                                              0,245 mm 24 volt
                                              0,122 mm 26 volt

                                              se tale legge si mantiene uniforme per tutto il campo di esistenza come vedi il picco puo' ridursi notevolmente pertanto quello che ti dicevo nei post precedenti non era privo di fondamento e siccome quello che stai trattando e' materia classica di elettronica impulsiva e' visibile che scivoli in false interpretazioni o non prendi precauzioni (fili lunghi ben 1 metro!!!).

                                              E' ovvio quindi che un minimo di precauzioni sui cavi tu debba prenderle.
                                              Mi domando: hai preso tutte le restanti precauzioni (schermi , prese di terra , ecc) per non cadere in altre false interpretazioni ?

                                              Vorrei che ci spiegassi quale metodo di misura hai utilizzato per misurare 1 Watt sui picchi.

                                              Maury

                                              Edited by maurjzjo - 28/7/2005, 00:55

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                                              • Se per confermare le tue 'certezze' prendi solo i dati che le confermano,fai pure.Nessun problema per me.
                                                Se ti ostini a fermarti solo sui picchi tralasciando il resto,fai pure.Inoltre se ti leggi il post precedente,confermo che i picchi sono dati dai cavi e/o qualche altro componente.Il punto e' che nei primi test sembrava che per avere questi strani comportamenti bisognasse lavorare quasi in corto.Poi con il proseguo dei test ho visto che anche il semplice picco di Lenz fatto passare attraverso la bobina bifilare, si comporta nella stessa maniera(ti ricordo che i primi test fatti sulle bobine bifilari non avevo notato nulla di strano.La questione e'di usare lunghezze diverse delle bobine e opla..) .Quindi la bobina filare comincia ad auto-oscillare ed ecco il strano comportamento.E' questo quello che importa non da dove arriva il picco,perche' ti ostini tanto?
                                                CITAZIONE
                                                Vorrei che ci spiegassi quale metodo di misura hai utilizzato per misurare 1 Watt sui picchi

                                                Nell'altro test a nucleo chiuso dove uso una bobina per poter avere un picco piu' alto.Comunque finche nessuno comincera' a contro/sperimentare io smetto di scrivere.Speravo che qualcun'altro potesse cominciare a replicare un po di test ,ma vedo che in questo fine luglio sono tutti al mare.
                                                Ciao

                                                Edited by sandro-meg - 28/7/2005, 19:18

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                                                • CITAZIONE

                                                  .....perche' ti ostini tanto?


                                                  Applico il metodo scientifico ovvero :

                                                  -creo un modello teorico
                                                  -raccolgo i dati sperimentali (i tuoi)
                                                  -vedo quanto il modello teorico soddisfa i dati sperimentali (i tuoi)
                                                  -se il modello non e' soddisfatto o lo e' parzialmente ritorno al punto 1 per modificare il modello con uno piu' soddisfacente

                                                  Se il mio modello parla di induttanze e risonanze distribuite e poi tu confermi il mio modello con i dati , perche' dovrei buttarlo via ?

                                                  CITAZIONE

                                                  CITAZIONE
                                                  Vorrei che ci spiegassi quale metodo di misura hai utilizzato per misurare 1 Watt sui picchi


                                                  Nell'altro test a nucleo chiuso dove uso una bobina per poter avere un picco piu' alto.


                                                  Intendevo dire : che criteri e strumenti usi per misurare la potenza energetica di quel picco. Come hai fatto a misurare 1 Watt ?

                                                  CITAZIONE

                                                  Comunque finche nessuno comincera' a contro/sperimentare io smetto di scrivere.Speravo che qualcun'altro potesse cominciare a replicare un po di test ,ma vedo che in questo fine luglio sono tutti al mare.


                                                  Appena risolvero' i miei problemi tornero' in laboratorio a costruire e provare.

                                                  Maury

                                                  Edited by maurjzjo - 28/7/2005, 23:53

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                                                  • Ciao a tutti ,
                                                    sono nuovo ma enormemente appassionato per questi argomenti..
                                                    Sarò breve ma devo farvi un piccolo riassuntino della mia vita....
                                                    Fino a 19-20 anni grossa passione per l'Elettronica....
                                                    ITIS schedine elettroniche alimentatori,radio,luci ect......
                                                    penso che mi capiate ....GROSSI SMANETTAMENTI DI CONDENSATORI RESISTENZE..
                                                    POI LE DONNE ,pure quelle ci vogliono no!!!!
                                                    Dai 21-22 agli attuali 31 prendo passione per quelle cosettine che a tutti mettono
                                                    tanti punti interrogativi nella testolina "MISTERI": ufo,fantasmi,esoterismo....
                                                    per tutti non direi prima i Soldi
                                                    Passono gli anni mi documento,sento in qua e la tutte le campane nel settore
                                                    che suona per la SCIENZA el campana SPIRITUALITICA-FILOSOFICA
                                                    CI SIAMO CAPITI....
                                                    10 ANNI DI STUDIO NON SONO TANTI MA NEMMENO POCHI...
                                                    GLI ULTIMI 4-5 GLI HO PASSATI SEGUENDO DETTAGLIATAMEN
                                                    VOI!!!!
                                                    E CERTE PERSONE DI UN DETERMINATO GRUPPO DI RICERCA,
                                                    ANDATE A VEDERE www.Sentistoria.org
                                                    Per voi vi consiglio nello specifico http://www.ufomachine.org/nuovascienza.htm
                                                    Finisco dicendo a Sandro di non fermarsi e di continuare nelle sue ricerche
                                                    perchè dove c'è TANTO e ripeto TANTO FUMO c'è anche ...
                                                    ok!!!forza è TEMPO che la VERA realtà delle cose ESCA alla
                                                    luce del SOLE...(SOLE povero sole non è più qullo di un tempo)!!
                                                    Io sto per sposarmi ...quindi GBF,smith coil,trifilare penta filare ect...
                                                    SONO FERMO...
                                                    Maledetti
                                                    Ciao raga a vostra disposizione !

                                                    Commenta


                                                    • Ciao,
                                                      la malattia dislessico-psichedelica di Clearwar contagia vedo !!
                                                      Ciao,
                                                      Hike

                                                      Edited by hike - 28/7/2005, 23:45

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                                                      • Ciao Michele1974,

                                                        CITAZIONE

                                                        ......POI LE DONNE   ,pure quelle ci vogliono no!!!!  
                                                        .....
                                                        Dai 21-22 agli attuali 31 prendo passione per quelle cosettine che a tutti mettono
                                                        tanti punti interrogativi nella testolina "MISTERI"



                                                        Includi tra i "MISTERI" anche le donne.

                                                        CITAZIONE

                                                        Io sto per sposarmi ......


                                                        Buone avventure nel campo dei "MISTERI"


                                                        Maury

                                                        Edited by maurjzjo - 28/7/2005, 23:59

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                                                        • Ma se il mondo e' troppo piatto che gusto c'e'??
                                                          Grazie per lo sprono michele1974!!!
                                                          Girando in rete ho trovato un'altro pazzo visionario come me oltre a Naudin:Jean-Michel Cour.
                                                          Ha un forum su yahoo,vi consiglio di leggere i suoi doc,sono delle prove con le bobine caduceus e i risultati sono pressoche simili.Almeno mi ha sollevato di ore perse a scrivere una relazioncina...piu' tempo per passare sul mio giocatolo.
                                                          JMPulseCharger poi andate sui files e troverete un sacco di prove ben messe....
                                                          Poi per quanto riguarda la questione dei solitoni su un media magnetico,sto aspettando un documento scritto da due Indiani ma nel sito di Naudin c'e' molta carne al fuoco....vai Maury che hai da leggere gia che di esperimenti ciccia.
                                                          Test of the EM Soliton pulses through an EM shield
                                                          Ciao

                                                          Edited by sandro-meg - 29/7/2005, 00:41

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                                                          • CITAZIONE (hike @ 28/7/2005, 23:43)
                                                            Ciao,
                                                            la malattia dislessico-psichedelica di Clearwar contagia vedo !!
                                                            Ciao,
                                                            Hike

                                                            http://www.paginemediche.it/areapubblica/a...colo.asp?id=422

                                                            La dislessia è un disturbo che si manifesta con un’evidente difficoltà nel leggere e nello scrivere, provocata dall’incapacità di riconoscere le parole. Questa incapacità può avere una causa genetica, ma più frequentemente può essere imputabile a strabismo, alla scarsa attenzione o a sottostanti cause psicologiche. La dislessia non è una malattia invalidante, eppure sortisce effetti fastidiosi colpendo i bambini in età scolare ed è in crescita, essendosi diffusa dal 2% al 12 % in 20 anni.

                                                            L’incapacità di leggere, in età scolare, può portare a gravi conseguenze sull’equilibrio psicologico del bambino, in quanto egli tende a sottostimarsi, isolandosi e perdendo la voglia naturale dell’apprendere. Fortunatamente, questa è una favola a lieto fine. La dislessia, infatti, si cura facilmente e non lascia segni; anzi, spesso chi è stato dislessico da bambino ed è stato curato, risulta avere una intelligenza più acuta del normale.

                                                            CIAO CARISSIMO FACCIAMOCI UNA RISATA SOPRA MA GUARDA QUESTO....

                                                            http://www.ufomachine.org/articoli/ABDUCTI...%2002-06-04.ppt
                                                            http://www.ufomachine.org/articoli/A16)%20...L%20MARCHIO.pdf


                                                            FORZA SANDRO

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                                                            • DIMENTICAVO IL MEGLIO...
                                                              Qualche esempio? Kennedy, Leonardo e Einstein sono stati tutti bambini dislessici

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