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Il MEG

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  • Il MEG

    Premetto di non essere un esperto di fisica elettrotecnica o altro. sick.gif
    Allora io di questo MEG ci capisco molto ma molto poco.
    Ho letto ( e più volte ) tutta la documentazione del sito ho fatto ricerche ma...nulla !!! sick.gif
    Allora la spiegazione in paroloni è questa:voi saturate un nucleo di ferro microcristallino usando un campo magnetico che viene fatto rimbalzare da una parte all'altra: e qui chiedo COME VIENE FATTO RIMBALZARE?CON IMPULSI ELETTRICI VISTO CHE DATE PER SCONTATO CIò POTETE SPIEGARMI COME FATE?

    Alla saturazione del nucleo voi ottenete un'overunity per effetto Lenz...però poi vado a leggere i documento più tecnico...e vedo che nel meg giocano una marea di fenomenologie complicatissime...volete la verità? non ci ho vìcapito una MAZZA!!!!!
    Qualcuno mi spiega in parole chiare e omprensibili anhe a un troglodita i princpi del funzionamento del meg?

    P.S.: permettetemi di dire un c.....a mi sembra che il meg c'entri con alcune teorie di Nikola Tesla su cui mi sto documentando....può essere?un'altra domanda : siete riusciti a ottenere almeno COP=1?

    Un grazie anticipato su chiunque aiuti a sollevare la cappa di ignoranza che mi opprime su questo argomento

    A presto sick.gif

  • #2
    E a che serve ottenere un COP di 1 ? tongue.gif Salutissimi! alien.gif

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    • #3
      Caro amico,

      serve per vedere se almeno una stilla di energia la tirate fuori da quel coso!!!! tongue.gif
      In ogni caso tu sai qualcosa più di me su questo trabiccolo o siamo agli stessi livelli? blink.gif

      Saluti

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      • #4
        Se si ottiene un COP di 1,significa che fornisci al MEG 100 watt,e in uscita ne ritrovi 100.Ecco perchè dicevo che in pratica non si ottiene nulla,non si 'stilla' neppure un elettrone in piu'. Lavorando con trasformatori di ottimissima fattura, è possibile raggiungere un COP di quasi 1,occorre eliminare fenomeni di dissipazione, sprechi induttivi e via dicendo.Lavorando a bassissime temperature si puo' realizzare un nucleo che ha un COP di 1,il fatto è che quel (maledetto) MEG fornisce un COP pari a 5,quintuplica l'energia in uscita,il chè è tantissimo.Anche sui dispositivi di Tesla ho sempre nutrito forti dubbi,specie su quel motore a free-energy che aveva inventato e a cui forse ti riferivi...I dubbi maggiori su certe free-energy mi vengono dal fatto che non è rimasto alcun incartamento nè progetti reali,ma solo articoli generici che risalgono a tatissimi decenni fa,quando si sapeva talmente poco su energie e materia da risultare quasi impossibile ottenere macchine speciali.L'unico dispositivo che mi sembra concorrenziale al MEG è quello di Bruce De Palma,la N-machine a volano magnetico:è piu' pratico da costruire,ed è particolarmente semplice da comprendere,anche se forse fa storcere il naso a molti tongue.gif

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        • #5
          Dalle nozioni che ho, anche se si trattase di amplificazione di onde (non so di che natura) per coerenza di fase ( sottolineo FASE, forse è la chiave di volta) non si raggiungerebbe comunque COP = 5. Sinceramente mi sembra troppo.

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          • #6
            CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 26/10/2005, 02:47)
            E a che serve ottenere un COP di 1?

            Ciao O.V.I. ottenere quel COP ci farei la firma!
            Ottenere l'autosostentamento sarebbe un risultato eccezionale!!!

            Salutoni
            Furio57 biggrin.gif
            L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
            LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
            Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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            • #7
              Furio! Ottenere l'autosostentamento....di che? Usare un MEG per accendere sè stesso, non mi sembra particolarmente utile tongue.gif Comunque raggiungere COP 1 è facile: basta ponticellare la batteria con i neon --------------- ( ponticellare il MEG è una battuta,lo specifico se no' qualcuno lo fa davvero)

              Edited by OggettoVolanteIdentificato - 27/10/2005, 21:15

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              • #8
                CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 27/10/2005, 01:06)
                ...Ottenere l'autosostentamento....di che? Usare un MEG per accendere sè stesso, non mi sembra particolarmente utile...Comunque raggiungere COP 1 è facile: basta ponticellare la batteria con i neon

                Ciao O.V.I se rispondi così mi dispiace, ma non hai capito un tubo di cosa è il COP.
                Per il rispetto al tuo diploma, ma penso anzi spero sia una battuta, non considero pure il "facile" suggerimento; batteria più neon. sick.gif L'hai detta proprio grossa!! laugh.gif

                Salutoni
                Furio57 biggrin.gif

                Edited by Furio57 - 27/10/2005, 09:19
                L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                • #9
                  COP=1 e' una grande cosa, xche' NESSUN trasformatore ha una efficienza del 100% ossia totale assenza di fenomeni dissipativi, quindi visto che anche il MEG nn sfugge a joule anche lui gia' x arrivare a bilanciare l'energia immessa pompa dal vuoto energia.

                  energia che deriverebbe dal campo del punto zero, dalla parte elettronica, ma nn so come, xche' Bearden ogni volta che spiega usa parole diverse, e spesso contradditorie tra loro...
                  io personalmente cmq nn lo vedo un progetto coerente, cmq e' solo la mia opinione..
                  PS..visto che e' uscita nel discorso la N-machine informati anche sul motore di Ed.Gray.

                  CITAZIONE

                  Comunque raggiungere COP 1 è facile: basta ponticellare la batteria con i neo


                  a parte che i neon nn si accenderebbero, poi nn avresti effetto joule nei fili?..ed emissione di calore dal tubo?..quindi il cop del 100% gia' te lo potresti scordare in partenza!!..

                  Edited by Ed.Gray - 27/10/2005, 10:01

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                  • #10
                    Ottenereuna COP=1 implica necessariamente una fonte di energia sconosciuta che compensa le dissipazioni dovute al secondo principio della termodinamica per sistemi macroscopici.

                    Senza la sorgente sconosciuta, avremmo insomma la macchina del moto perpetuo, un oggetto impossibile. biggrin.gif

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                    • #11
                      Quoto Phiio, a meno di tirar fuori energia dalal distruzione di materia (es fissione) o altra forza esterna.

                      PS: Phitio, mi sa che io tu e Meucci siamo i "conservatori" qui eh ? wink.gif speriamo ci votino...ghgh...

                      Edited by Hellblow - 27/10/2005, 16:43

                      Commenta


                      • #12
                        non avete mai sentito parlare del campo del punto zero?..effetto casimir?..il secondo principio nn e' infranto semplicemente l'energia (funzionasse) viene da li

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                        • #13
                          Ok vada per Casimir, ma di sicuro ammetterai che tal effeto è di piccola entità...quantistica mi par di ricordare, sbaglio? Poi il secondo principio è comunque violato dal tuo ragionamento, ti spiego perchè. L'entropia può solo aumentare, al massimo andare a pareggio (insomma zero). Tu cosi' tiri fuori energia, con rendimenti in un sistema ISOLATO superiori ad 1. Eccome se lo violi dato che il massimo è 1.

                          Comunque casimir è un effetto che per essere rilevato ha necessitato la moderna tecnologia nelle misure e da misurare una forza che è cosi' debole da tirare in ballo costanti di Planck e proporzioni inverse rispetto a distanze elevate alla quarta (non ricordo la formula legata all'esperimento delle piastrine, ma ricordo almeno questi due parametri) a tirar fuori energia ce ne passa...

                          Sottolineo che i militari sarebbero felici di avere un apaprecchio che tira fuori energia (calore, elettricità o altro) a mho' di Geyser sotto i piedi dei loro nemici tongue.gif Indi deduco che se ci fosse il modo loro lo avrebbero già bello e pronto.

                          Non è per essere pignoli, ma la critica se fatta in maniera corretta è costruttiva. Se invece è polemica allora è solo perdita di tempo.

                          Saluto a tutti happy.gif

                          Commenta


                          • #14
                            no e' relativo all'effetto casimir, quello e' solo una delle manifestazioni.
                            il calcolo + moderno del limite inferiore corrisponde all'energia che serve x far evaporare tutti gli oceani in 1cm^3 di spazio, quindi di energia c'e' ne a sufficienza da estrarre.

                            il concetto di tirare fuori energia da un sistema isolato dipende che cosa tu intenda x isolato, in funzione di quello.
                            nn si viola nessun principio, se se ne estende la comprensione

                            x nn scrivere le ore leggiti q.to: http://www.calphysics.org/zpe.html e' del caltech che mi concederai essere una fonte ineccepibile.

                            l'energia viene dal concetto stesso del principio di indeterminazione di heisemberg, e nn viola nessun principio con le dovute estenzioni.
                            leggiti il link.

                            Se poi ti leggi il libro di Bearden :Energy from the vacuum, spiega molto sul meg e sul campo del punto zero., e molto anche sulle ricerche di tesla, dalle quali penso che abbia derivato il suo meg.

                            spiegazioni migliori sul meg nn ne puoi trovare che dai libri di bearden, xo' ti avverto che sono tutti dei tomi!!

                            Edited by Ed.Gray - 27/10/2005, 18:51

                            Commenta


                            • #15
                              Appena finisco con l'interferometro vedrò di documentarmi secondo quanto mi consigli tu. Grazie happy.gif

                              Commenta


                              • #16
                                se vuoi ti passo in mp i link x scaricarteli...

                                Commenta


                                • #17
                                  Si che appena ho tempo li leggo.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    uffa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! mad.gif mad.gif mad.gif mad.gif mad.gif mad.gif mad.gif
                                    questa discussione ha avuto in mia assenza un'espansione all'ennessima potenza e NESSUNO ha dato risposta alle mie domande CHE SONO ANCORA LE STESSE!!!!
                                    Caro o.v.i vorrei puntualizzare una cosa sul COP questo bel articolo esplicativo è tratto da un altrettanto bel sito:www.xmx.it leggilo bene e vedi se non ti fa retrocedere dalla tua posizione...


                                    COP è l'acronimo dell'inglese "Coefficient of Performance", ossia "Coefficiente di Prestazione". Càpita ormai di incontrarlo spesso quando si parla di free-energy, mentre sinora era usato perlopiù solo da chi lavora con le pompe di calore (frigoriferi, condizionatori, ecc.). In sostanza, è un modo per misurare le prestazioni di un dispositivo.

                                    Dunque, il COP indica l'efficienza? No!!!
                                    Non si deve assolutamente confondere il COP con l'efficienza, perché sono due cose molto diverse. Tuttavia, anche chi conosce la Fisica non sempre ha le idee chiare, e spesso le due cose sono citate a sproposito persino nei libri... Siccome entrambi i concetti sono indispensabili per capire la free-energy, cercherò di illustrare la differenza senza formule, e con esempi pratici.

                                    EFFICIENZA

                                    Il concetto di efficienza o rendimento è abbastanza chiaro e intuibile. Ogni dispositivo ha un input e un output, vale a dire un ingresso e una uscita: per esempio, in un motore elettrico si immette un tot di energia elettrica e in uscita si ha un altro tot di energia meccanica. Il rapporto tra le due energie dà appunto l'efficienza del motore. L'efficienza di un qualunque dispositivo può essere dunque definita come l'energia utile totale all'uscita del dispositivo, diviso l'energia totale fornita all'ingresso.

                                    Primo caso. Un motore elettrico ha bisogno in ingresso di 1000 watt, e rende in uscita 800 watt sotto forma di energia meccanica: i 200 watt mancanti sono stati dissipati (o se preferite "sprecati") sotto forma di calore, a causa della resistenza elettrica e degli attriti. Dunque tale motore ha un efficienza o rendimento dell'80%, perché 800 / 1000 = 0.8, cioè appunto l'80%.
                                    È appena il caso di ricordare che, secondo la termodinamica, nessun sistema inerte può mai avere una efficienza maggiore del 100%, poiché sarebbe violata la legge sulla conservazione dell'energia.

                                    COP

                                    Per spiegare il COP c'è bisogno del concetto di ambiente, cioè dello spazio fisico attorno al dispositivo, perchè il coefficiente di prestazione dà appunto la misura dell'efficienza energetica in rapporto all'ambiente.

                                    Pensiamo un attimo ad una pompa di calore (in pratica ad un frigorifero o un condizionatore). È evidente che il suo funzionamento risente moltissimo della differenza di temperatura alla quale si trovano i due ambienti tra i quali il calore deve essere trasportato, perchè il lavoro da fare sarà diverso se attorno al dispositivo ci sono 10 o 40° centigradi. Una definizione suona infatti così:
                                    L'efficienza di una pompa di calore è misurata dal suo Coefficiente di Prestazione (COP), definito come rapporto tra la quantità di calore trasportato e la quantità di energia spesa per trasportarlo. Ed infatti il COP tipico di una pompa di calore di solito è circa 3, ma può arrivare a valori relativamente molto alti (per esempio 10 o 15) in condizioni estremamente favorevoli, dipendendo dalla differenza delle temperature. Nella figura a destra vedamo come con solo 1 kilowattora si possano "pompare" nella casa ben 3, attingendone 2 dall'ambiente.

                                    Quanto sopra è abbastanza chiaro, spero, ma va bene per una pompa di calore o un motore. Come interpretarlo quando il dispositivo, invece di consumare energia (come nel caso del frigorifero), la produce egli stesso? Cosa significa per un generatore avere il COP, per esempio, superiore a 2 (scritto COP>2), oppure COP uguale a 5 (scritto COP=5) ?

                                    Il coefficiente di prestazione (COP) di un generatore può essere definito come l'energia utile totale all'uscita, diviso la sola energia immessa dall'operatore per il suo funzionamento.
                                    Viene specificato "dall'operatore" per escludere quella che in varia misura potrebbe entrare in gioco dall'ambiente circostante.

                                    Secondo caso. Un tale sta pedalando su una cyclette collegata ad una dinamo e un accumulatore, per produrre energia. Lo sforzo che egli fa viene convertito in energia elettrica dalla dinamo, escluse le perdite per attrito, resistenza elettrica dei cavi, ecc., e nell'accumulatore potrebbe finire forse il 70% circa dello sforzo fatto. Se il nostro uomo ha faticato per 1000 e ottiene 700, vuol dire che l'efficienza è stata dello 0.7, cioè il 70%, ma in tal caso anche il COP sarà eguale: energia utile totale all'uscita, diviso solo l'energia immessa. Ma se la dinamo fosse invece collegata ad una bicicletta, e l'uomo pedalasse in discesa? In tal caso l'omino sfrutta l'energia gravitazionale, almeno finchè dura la discesa... ...e il suo COP può essere molto alto, o addirittura quasi infinito se la discesa è abbastanza ripida da vincere la resistenza della dinamo e l'uomo non pedala affatto.

                                    Terzo caso. Supponiamo di avere un generatore eolico, cioè una di quelle torri con grandi pale collegate ad una dinamo, capaci di produrre energia elettrica dal vento. L'efficienza di un tale sistema nel convertire il vento in elettricità potrebbe essere, diciamo, del 40%. Invece il suo COP è enorme, quasi infinito, e vediamo perché. Se togliamo l'energia usata per la costruzione e quella per la manutenzione, constatiamo che il sistema produce tanta elettricità senza che nulla più sia necessario al suo ingresso: l'energia gli viene dall'ambiente sotto forma di vento. Ed ecco spiegato il COP altissimo: l'operatore non fa più nulla o quasi, e ottiene lo stesso una gran quantità di energia!

                                    I più rigorosi e ferrati potranno "farci le pulci" e criticare quest'ultimo esempio, precisando che in realtà l'energia cinetica del vento è una cosa, e lo sforzo fatto per costruire il generatore eolico è tutt'altro, ed è in parte vero. Però qui si vuole soprattutto spiegare il COP nei generatori free-energy, e il concetto dell'energia che in qualche modo giunge dall'ambiente esterno è fondamentale.

                                    Un normale generatore prende fuori di sé l'energia che produce: può essere energia chimica (p.e., del carburante in un gruppo elettrogeno), o cinetica (p.e., quella dell'acqua in una turbina idraulica), e così via. Ma l'energia potrebbe anche trovarsi in una sorta di "serbatoio", pronta per essere "spillata", e il generatore funzionare in realtà come un rubinetto: dunque l'energia consumata da questo dispositivo equivarrebbe a quella necessaria per "girare il rubinetto". Come nella free-energy, appunto...



                                    Aspetto ancora delle risposte... alien.gif

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                                    • #19
                                      Il punto è che se un generatore eolico lo consideri tale e basta, allora ha COP enorme, se consideri che l'energia immessa c'e', ed è l'eolica, e consideri le perdite dovute alla geometria della pala....allora....

                                      Nel caso del MEG, da quel che ho capito, l'energia immessa c'e'...per cui...il COP è legato al rendimento. COP 5 significa : Infilo 1 Watt, ottengo 5 Watt (uso le potenze). Sbaglio?

                                      Edited by Hellblow - 27/10/2005, 20:11

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                                      • #20
                                        Caro HellBlow,

                                        non è sbagliato ciò che dici...
                                        è sbagliato il fatto che io pongo domande su quel c...o di marchingegno e nessuno mi risponde!!!!! cry.gif cry.gif cry.gif

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                                        • #21
                                          ..leggiti pure te i libri di bearden ti daranno un'idea x capire parecchhie cose

                                          Commenta


                                          • #22
                                            I libri di CHI????
                                            Di quel vecchio bacucco che in una riga dice una cosa e in quella dopo si contraddice ?!?

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                                            • #23
                                              precisamente, i libri del barucco...sta a te poi riuscire ad estrapolare le cose + coerenti.
                                              e leggiti anche un po' di documentazione sullo zpf applicata al meg, che l'energia che cerchi arriva da li...

                                              Edited by Ed.Gray - 27/10/2005, 20:40

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                                              • #24
                                                Dareus, non te la prendere,dai.Il MEG è un dispositivo che serve a produrre energia elettrica,consumando energia elettrica. Se produce cio' che consuma,allora ha COP 1,che per me è un dato non interessante.Cio' che hai scritto nel post precedente lo lessi in questi anni,visto che mi occupo di elettronica...se la potenza in ingresso è identica alla potenza in uscita,la cosa ,per me,perde di significato.

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                                                • #25
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                                                  • #26
                                                    quoto...come fai a dire che un trasformatore cop1 nn e' una gran cosa nn lo so..e ti occupi pure di elettronica...x me sarebbe gia' materia da nobel...

                                                    Edited by Ed.Gray - 28/10/2005, 01:03

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                                                    • #27
                                                      CITAZIONE (Dareus @ 27/10/2005, 19:58)
                                                      ..Per spiegare il COP c'è bisogno del concetto di ambiente, cioè dello spazio fisico attorno al dispositivo, perchè il coefficiente di prestazione dà appunto la misura dell'efficienza energetica in rapporto all'ambiente.
                                                      ...L'efficienza di una pompa di calore è misurata dal suo Coefficiente di Prestazione (COP), definito come rapporto tra la quantità di calore trasportato e la quantità di energia spesa per trasportarlo.  Ed infatti il COP tipico di una pompa di calore di solito è circa 3, ma può arrivare a valori relativamente molto alti (per esempio 10 o 15) in condizioni estremamente favorevoli, dipendendo dalla differenza delle temperature...con solo 1 kilowattora si possano "pompare" nella casa ben 3, attingendone 2 dall'ambiente.
                                                      Quanto sopra è abbastanza chiaro, spero, ma va bene per una pompa di calore o un motore.  Come interpretarlo quando il dispositivo, invece di consumare energia (come nel caso del frigorifero), la produce egli stesso?...Aspetto ancora delle risposte...

                                                      Ciao Darreus, ma quante chiacchiere! Premetto che bisogna prendere il MEG con le dovute attenzioni, l'unico esempio che calza a pennello è quello che ho salvato. Il Meg nelle intenzioni del suo inventore è molto assimilabile ad una pompa di calore che al posto del calore dell' ambiente sfrutta dell' "energia" non meglio identificata presente nell' ambiente assieme a quella del suo magnete. Quindi nessuna autogenerazione o meglio moto perpetuo.

                                                      Salutoni
                                                      Furio57 biggrin.gif
                                                      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                                      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                                      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                                        sfrutta dell' "energia" non meglio identificata presente nell' ambiente assieme a quella del suo magnete.



                                                        e' tutt'altro che inidentificata, il meg, ammettendo che funzioni, polarizza in qualche modo il campo del punto zero x mantenere costante la magnetizzazione del magnete.

                                                        che Bearden lo chiami "Quantum Vacuum" o "Mare di Dirac" e' sempre la stessa cosa

                                                        leggiti qui se ti e' nuovo http://www.calphysics.org/zpe.html.

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                                                        • #29
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                                                          • #30
                                                            Mah vedrò di fare come dite voi... sad.gif

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