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Confinamento del flusso magnetico

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  • Confinamento del flusso magnetico

    Oggi purtroppo ho effettuato una prova che mi permesso di vedere che le bobine multistrato non riescono a contenere totalmente il campo magnetico.
    Ho alimentato la bobina d'uscita con una corrente di 300 mA e il Gaussmetro ha rilevato un bel campo magnetico attorno alla bobina,anche bella forte(non posso dire il valore) in quanto delle scaglie di magnete che si trovavano a pochi centimetri, si orientavano verso il nucleo una volta che alimentavo la bobina.
    A questo punto,seguendo la teoria di Bearden, il Vettore potenziale A non puo crearsi a causa del non confinamento del campo B .
    Che si fa????Esiste un metodo per confinare il flusso magnetico di una bobina multistrato all'interno del nucleo,o bisogna avvolgere solo pochi strati di spire per essere sicuri che il campo prodotto non sfugga al nucleo?
    Chi puo' dare una mano si faccia avanti.
    Ciao


  • #2
    Risposta per Sandro-MEG,
    la ricerca che hai appena iniziata, a mio parere, e' quella che ci permettera' di assicurarci che i campi siano confinati. Ogni nucleo ( essendo il processo non lineare)
    ha bisogno che il "contorno" sia adattato. Qui entra in campo la sperimentazione. Buon lavoro! Kingeagle.

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    • #3
      ciao
      di solito per avere una minor perdita di campo, la bobina dovrebbe avere idealmente uno spessore di "o" cioe tutto il filo dell'avvolgimento deve essere fisicamente contro il nucleo ,in certe applicazioni si usa un filo a sezione rettangolare magari largo come tutto l'avvolgimento ma sottilissimo meno di un decimo di mm
      per fare qualche prova puoi usare carta alu e scotch sottile e soprattuto poche spire

      ciao

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      • #4
        Per abc,
        il suggerimento e' utilissimo perche', sempre secondo il
        mio personale parere, ci porta a considerare la struttura fisica della bobina di uscita. Nelle traduzioni dal libro di Bearden ho immesso, nelle note, riferimenti specifici.
        Altri li sto raccogliendo. Grazie abc. Indaga anche tu.

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        • #5
          Purtroppo mi confermate che era come pensavo io:l'unica possibilita' e' di diminuire lo strato di spire.
          Un'altra possibilita' e' che lavorando in frequenza si puo' isolare il campo elettromagnetico creato dalle bobine in maniera molto semplice.Basta avvolgerle con della rete metallica molto fine in moda da creare una gabbia di Faraday.Sicuramente con questo espediente riusciro' a isolare il campo elettromagnetico prodotto dalle bobine ma purtroppo non potro' fare una prova che mi preffiggevo e che richiedeva l'uso della corrente continua(vedi INTERESSE-MEG) per creare un campo magnetico statico(magnete).
          Prrrr sempre qualcosa.....pensi di fare una prova e vengono fuori altri casini....
          Gia' che devo comprare la rete,creero una gabbia di Faraday tutto intorno al MEG, un po per salvarmi dai campi elettrici che si formano e un po per isolarlo dai campi esterni che potrebbero influenzare (anzi sicuramente annullare) il potenziale vettore A.
          Vediamo quando ho un po di tempo vi faccio sapere come va.
          Ciao e grazie

          P.S.Fatta questa modifica ritorneremo a sbattere la testa per come riuscire a confinare perfettamente il magnete all'interno del nucleo.A questo punto la prova che volevo fare eliminando il magnete non puo' piu' funzionare.Pensate a una soluzione che non prevveda i superconduttori.Bye Bye

          Edited by sandro-meg - 9/9/2003, 16:50

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          • #6
            Porcaccia la miseriaccia!!!
            Ho avvolto le bobine con carta stagnola senza pensare che cosi' facendo diminuivo si il campo elettromagnetico esterno, ma creavo delle correnti parassite che aumentavano la corrente d'ingresso,scaldavano la stagnola e per ultimo abbassavano la tensione d'uscita sulle bobine.
            Prova abolita!!!Non solo,ho tolto anche il cavo coassiale dal controllore al MEG in quanto anche esso faceva diminuire il rendimento.
            Sigh!
            Ho pero' concluso le prove di replica del MEG di Naudin e quanto prima le postero' a Roy.
            Le buone notizie sono che usando un torroide sono riuscito,finalmente,a vedere una differenza di comportamento con o senza magnete inserito.
            Il prossimo passo sara' quindi quello di rifare le bobine del MEG con un numero molto inferiore di avvolgimenti sperando di diminuire le fughe del campo magnetico.(vedro di usare gli stessi numeri di Bearden)
            Ciao

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            • #7
              Grande Sandro!
              Come al solito non ti smentisci!

              Buon lavoro, e appena mi manderai gli scritti li metterò on line.

              Roy
              Essere realisti e fare l'impossibile

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              • #8
                PER SANDROMEG

                CON LA CARTA STAGNOLA NON BISOGNA CREARE UN ANELLO CHIUSO (COMPORTAMENTO COME UN SECONDARIO IN CORTO), MA LASCIARE UN TAGLIO OPPURE METTERE DIVERSI STRATI DI CARTA STAGNOLA ISOLATA DA UN LATO, CON NASTRO ADESIVO FACENDO ATTENZIONE DI NON METTERE A CONTATTO I BORDI.PER FACILITARE L'OPERAZIONE PUOI METTERE IL NASTRO SPORGENTE QUALCHE MILLIMETRO DAI LATI DEL NASTRO DI CARTA ALU.

                CIAO

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                • #9
                  Ciao ABC,
                  avevo disposto la carta stagnola proprio come hai datto tu.
                  Probabilmente la stagnola blocca il campo elettromagnetico esterno,ma fa creare delle corrente parassite che la riscaldano e fanno assorbire energia a scapito del campo magnetico creato all'interno del nucleo.
                  Comunque grazie.
                  Ciao

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