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Controllore MEG per l'uscita...

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  • Controllore MEG per l'uscita...

    Ciao Sandro,

    Ho visto che vuoi costruire un controllore anche per l'uscita, puoi spiegarmi meglio cosa hai in mente? Magari posso aiutarti nella costruzione.

  • #2
    Ok ti mando un piccolo esempio di come teoricamente bisognerebbe muoversi,ma prima di fare cio' ti consiglio di leggerti come ricostruirti le bobine.

    Lo schema che segue e buttato giu' in poco tempo e scusa se e'molto rozzo,volevo farti uno piu' bello ma non ho tempo(ho ti accontenti di questo o devi aspettare almeno 3 settimane,vado in vacanza)
    Comunque la fig.1 mostra il circuitino da creare su un lato delle bobine d'uscita del MEG(DA FARE 2 IDENTICI).
    L e' la bobina d'uscita,RL e' una resistenza elevata oltre i 100KOhm,D3 e D3' sono due interuttori elettronici (circuitino con i fet) comandati dal segnale S3,C3 e' un condensatore che si prende l'extra-potenziale,R3 e' il carico(valore basso) ma puo' essere sostituito dal circuitino di fig.2
    La fig.3 mostra invece i segnali da fonire (S1=PER 1 BOBINA D'INGRESSO,S2=PER 2 BOBINA D'INGRESSO,S3=PER 2 BOBINA D'USCITA,S4=PER 1 BOBINA D'USCITA,S3 ED S4 NEGATE PER IL CARICO di fig.2)
    La figura 2 presenta altri 2 interuttori elettronici,un'altro condensatore e il carico.
    Come vedi la terra non deve essere continuamente presente sulle bobine ma solamente nei momenti di extra-energia(all'inizio sarebbe da toglierla per poi verificare se si puo utilizzare questa soluzione).Inoltre il tempo T2(on dei segnali S3 e S4) deve essere variabile,all'inizio si puo tenerlo uguale al tempo T0 (on dei segnali S1 e S2) ma forse si puo' ottimizare il COP diminuendone il tempo di chiusura.
    Penso che sia abbastanza semplice il concetto:all'uscita forniamo un carico non lineare che permette all'effetto AB di manifestarsi(operiamo con la stessa logica dell'ingresso).Nei momenti di apertura di D3,corrisponde un carico elevato(tensione elevata ma corrente debolissima su RL) e quindi minimo spreco di potenza,quando invece D3 si chiude,il carico diminuisce bruscamente(aumento brusco di corrente con diminuzione di tensione rimpiazzata dall'effetto AB) e va a caricare il condensatore.
    Una volta che D3 si riapre si viene a chiudere D5 che ha come controllo in segnale di S3 negato.Quindi il condensatore di fig.1 va a scaricarsi sul carico e sul condensatore di fig.2.
    Il ciclo poi ricomincia ed e' identico per entrambe le bobine.
    Questo a grandi linee e' il principio,vedi se il tutto e' migliorabile .
    Ciao

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    • #3
      Vlad ti sei ripreso? Che mi dici?
      Ciao

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      • #4
        Certo è ingegnosa come idea... tutto sta a sincronizzare il tutto... non è certo una cosa che rikiede poco tempo...

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        • #5
          Ma,i sincronismi non sono un problema,quello che mi preoccupa di piu' e fare l'interuttore con i fet.Ci sono in gioco alte tensioni e correnti(anche se solo transitorie) e non so come risolvere il problema.
          Per fortuna sara' comunque uno degli ultimi problemi da analizzare.
          Ciao

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          • #6
            Si potrebbero usare dei TRIAC o degli SCR con un segnale anche per il disinserimento... mi pare che esistano

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            • #7
              Si certo si puo' pensare di usarli pure loro,ma come facciamo a polarizzare il gate se non possiamo mettere a massa ne' il drain ne il source?(sto parlando dei FET ma il discorso e' identico per i triac) E' questo per me' il problema,i sincronismi che possiamo fornire al gate sono sempre riferiti a massa.Ora o usiamo le valvole o attualmente mi sfugge la soluzione.
              Purtroppo e' da anni che non costruisco piu' circuiti e mi pare che mi stia rammollendo...
              Ciao

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