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Soluzioni pratiche e teoriche

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  • Soluzioni pratiche e teoriche

    Dopo i test di quest'estate e dopo un lunga rielaborazione ed ulteriori test fatti fino ad ora,ho descritto la mia teoria personale sul funzionamento del MEG che e' associabile ad altri dispositivi che sfruttano l'elettromagnetismo per rendimenti overunity.
    Dal mio punto di vista attuale,le onde scalari o longitudinali non esistono ma esiste un solitone (onda elettromagnetica trasversale) che ,avendo particolari proprieta', presenta dei comportamenti anomali identici a quelli che molti ricercatori free-energy dichiarano proprio sulle onde scalari.
    Quasi tutti i motori magnetici overunity e i circuiti magnetici overunity possono essere spiegati con il medesimo principio: solitone + effetto AB (sfruttamento del potenziale vettore).Ma torniamo al MEG.
    La creazione di un solitone e non di una semplice onda lineare, e' meno complicata se utilizzo una barre di ferrite (circuito aperto) rispetto ad un nucleo chiuso (circuito chiuso).
    Gia' quest'estate ero riuscito a creare un solitone (forse ?) e usarlo in una bobina AB per creare delle oscillazioni di tensione (in presenza di magnete).Le stesse oscillazioni variavano e cambiavano forma d'onda allo spostamento del magnete o della bobina AB lungo la barra di ferrite.Questo e' possibile se stiamo parlando di onde in regime non lineare.
    Tutto questo mi aveva lasciato di stucco e non riuscivo ben a comprendere il fenomeno e del perche' di molti fatti strani rilevati che non avevano senso.
    Non che adesso riesca a capirli e sfruttarli,ma almeno inquadrarli e rendere meno misteriosi si.

    Vorrei incominciare da qui e sperare di trovare un aiuto sia teorico sia pratico per capire se veramente si puo' lavorare nel metodo da me ipotizato e ,se confermato, come poter manipolare e creare piu' facilmente i solitoni e finalmente creare overunity con l'effetto AB.
    Le critiche utili sono ben accette,basta non cadere nel volgare o in preconcetti.
    Ciao

    Edited by sandro-meg - 25/3/2006, 19:33

  • #2
    image

    Forse questo piccolo circuito può servire per generare un solitone??
    Se usiamo una porta logica veloce, il fronte di salita e discesa dell'impulso è veramente piccolo,poi lo amplifichiamo .....

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    • #3
      Magari fosse cosi' semplice... biggrin.gif
      Per farti una idea rileggiti i test che ho gia' eseguito oppure vai nel sito di Naudin dove parla di onde scalari e solitoni.Avrai una idea di cosa intendo.
      Grazie e a risentirci

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      • #4
        Confermo il solitone ... ho scovato un pò di materiale, ma è scritto in ceco.
        Da quel poco che ho potuto capire, sembra possibile utilizzare un circuito
        speciale per creare impulsi solitonici ad alta energia.

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        • #5
          Ciao Fuelless ,
          si tratta forse di un articolo fatto da due ingegneri Indiani ?
          Mandamelo o comunque dimmi dove posso prelevarlo.
          I solitoni si possono creare,il problema e' pero' come ed inoltre e' possibili su un nucleo chiuso ? Grazie

          Certo che c'e' un grosso aiuto...... dry.gif
          Se si parla di filosofia o macchine da ritardati mentali (con tutto il rispetto,ma certe trovate neanche un bambino di 3 anni dell'asilo...) si scatenano le menti piu' brillanti del forum.
          Se si propone una teoria non dico completa,ma almeno pseudo-valida e per lo piu' basata anche su dei test eseguiti positivamente,la partecipazione e' nulla.
          Mi sto domandando se abbia ancora senso cercare aiuto in questo forum o continuare da solo.


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          • #6
            Beh la teoria sui solitoni non e' pseudo-valida, io direi che e' valida del tutto.
            Non c'e' ragione di pensare che oltre ai solitoni elettrici, meccanici, e fotonici non possano essere osservati anche i solitoni magnetici.
            Per fare un parallelo con le fibre, cercherei la massima non linearita' del nucleo, anche nelle fibre i solitoni sono osservati proprio in condizioni di non linearita' estreme del core ...
            In effetti mi sembra l'unica strada percorribile se uno non vuole perdere il contatto con la base teorica. Che AB effect e solitoni possano generare overunity ...beh questa e' un'altra storia
            tongue.gif

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            • #7
              Il mio problema non e' il nucleo.Beno o male e' un 'canale' idoneo a condurre un eventuale solitone (non pensare che bisogna avere un nucleo non lineare, si parla di onda non lineare..).
              CITAZIONE
              In effetti mi sembra l'unica strada percorribile se uno non vuole perdere il contatto con la base teorica. Che AB effect e solitoni possano generare overunity ...beh questa e' un'altra storia

              Questo sono daccordo anche se la fisica attuale confermerebbe la possibilita di uno scambio energetico e, inoltre, anche solo pensando a chi e' dovuta la resposabilita' di un cambio di fase ,questa ricadrebbe solamente sul magnete permanente riconfermando la possibilita' di avere un metodo per spillare energia dal vuoto.
              Certo, tutto da verificare,ma penso che ora ho un percorso preciso da seguire cosa impossibile prima.
              Per me sono a buon punto,non trovi ?





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              • #8
                Ti aiuta il motore omopolare, il campo magnetico come proprieta' intrinseca dello spazio. Ricordiamo che non c'e' reazione di statore in tale motore. Se il vacuum fosse cosi' disturbato (il solitone) da tentare di riempire il vuoto con quello che c'e' nelle vicinanze si puo' sostenere anche uno scambio energetico a favore della zona perturbata. La difficolta' potrebbe consitere nell'osservarlo questo solitone. Nelle fibre come lo osservi e' gia' distrutto, bisognerebbe cercare una configurazione piu' idonea a farlo circolare nel nucleo una volta che ne sia supposta la generazione. Tipo una configurazione a ponte, una H col magnete orizzontale nei quattro rami le bobine di controllo e carico disposte opportunamente..nn dico che ho una idea precisa...era per fare un'ipotesi

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                • #9
                  CITAZIONE
                  Nelle fibre come lo osservi e' gia' distrutto, bisognerebbe cercare una configurazione piu' idonea a farlo circolare nel nucleo una volta che ne sia supposta la generazione

                  Per fortuna noi non lo osserviamo o meglio,lo sfruttiamo nella bobina anti-induttiva ma non ne preleviamo l'energia fino a quando non l'oltreppassa e, da solo in quel punto in poi, possiamo riprenderci l'energia trammite una bobina normale.Piu' facile a dire che a fare.In un nucleo chiuso non sono ancora riuscito in questo giochino...in quello aperto mi sembrerebbe di si(o meglio lo vedo passare nella bobina non-induttiva).Il problema e' comunque che per crearmi il solitone devo usare un sacco di energia per poi averne uno poco energetico e quindi poco reditizzio.Dobbiamo migliorare il metodo e rendimento nella creazione del solitone.
                  CITAZIONE
                  Tipo una configurazione a ponte, una H col magnete orizzontale nei quattro rami le bobine di controllo e carico disposte opportunamente..nn dico che ho una idea precisa...era per fare un'ipotesi

                  Scusa ma non e' la configurazione del MEG ? huh.gif

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                  • #10
                    CITAZIONE
                    Se si propone una teoria non dico completa,ma almeno pseudo-valida e per lo piu' basata anche su dei test eseguiti positivamente,la partecipazione e' nulla.
                    Mi sto domandando se abbia ancora senso cercare aiuto in questo forum o continuare da solo.

                    Ciao, Sandro
                    non credi che magari ci vuole un po di tempo per rielaborare tutto quanto (tu ci hai messo anni smile.gif noi abbiamo avuto solo qualche settimana) e cercare qualcosa che ti possa essere utile?
                    Non saltare a conclusioni affrettate, magari c'è diversa gente che ci sta pensando un po su, non credi?

                    Ciao

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                    • #11
                      Si hai ragione rolleyes.gif
                      E' che spererei un aiuto,costruire e disfare bobine non e' proprio economico e si perde un sacco di tempo per poi ritrovarsi a ricominciare da capo eseguendo una leggera modifica alla bobina.
                      Qui servirebbe qualcuno che con la matematica riuscisse a sviluppare il solitone magnetico,cosi' saremo in grado di capire le variabili ed energie in gioco.In rete ho trovato solo 2 pubblicazioni sui solitoni che si sviluppano in un mezzo ferromagnetico ma in entrambi i casi devo abbonarmi alla rivista.
                      Comunque hai ragione, aspettiamo e intanto vedo se trovo la soluzione empiricamente con i test.(praticamente impossibile)
                      Ciao

                      Edited by sandro-meg - 28/3/2006, 10:40

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                      • #12
                        CITAZIONE
                        CITAZIONETipo una configurazione a ponte, una H col magnete orizzontale nei quattro rami le bobine di controllo e carico disposte opportunamente..nn dico che ho una idea precisa...era per fare un'ipotesi

                        Scusa ma non e' la configurazione del MEG ?

                        Pensavo ad una cosa del genere .. non sto dicendo ne che l'ho provata ne che possa avere un senso...

                        image

                        Cioe' aggiunte altre due bobine di controllo, il pilotaggio potrebbe essere 1234 o 1324 o altro...
                        ..solo una ipotesi...

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                        • #13
                          il solitone ,che caratteristiche ha???mi spiego meglio come deve essere questo benedetto segnale?il più veloce possibile(tempo di salita e discesa),
                          nanosecondi o micro secondi???........

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                          • #14
                            Io posso contribuire con un centinaio di Euro cosi' puoi comprare le riviste che ti interessano. Anche se ho sollevato dubbi sulla teoria di base sul picco di Lenz sono disposto a credere che uno brevetti qualcosa che funzioni: nutro dubbi che si tratti del famoso picco e sono piu' propenso a credere che il fenomeno sfruttato sia un altro, ma questa e' una mia opinione.. smile.gif
                            Se ti va' il mio contributo fammi sapere se devo fare un bonifico o altro e gli estremi per l'invio. Nel frattempo sto attendendo che mi arrivi a casa un libro che potrebbe aprire scenari interessanti: L'universo elettrico Autore: Bodanis. Una nuova teoria che cerca di spiegare l'universo ed i fenomeni che lo permeano come se fosse un immenso circuito elettrico (e per cui anche magnetico).
                            Magari il libro parla anche dei solitoni. Per quel che riguarda il calcolo del solitone purtroppo non ho idea a chi chiedere. Credo che ci voglia un ricercatore o un buon professore di Fisica magari anche al passo con le nuove teorie.

                            Ciao

                            Commenta


                            • #15
                              CITAZIONE
                              Io posso contribuire con un centinaio di Euro cosi' puoi comprare le riviste che ti interessano

                              Grazie infinite w00t.gif ! Non e' quello l'aiuto che cerco,ti ringrazio della fiducia che hai.
                              CITAZIONE
                              Credo che ci voglia un ricercatore o un buon professore di Fisica magari anche al passo con le nuove teorie.

                              Ecco quello che cerco !! wink.gif
                              CITAZIONE
                              il solitone ,che caratteristiche ha???mi spiego meglio come deve essere questo benedetto segnale?il più veloce possibile(tempo di salita e discesa),
                              nanosecondi o micro secondi???........

                              Dipende da quale livello energetico vuoi ottenere il solitone.Fai una ricerca su google sui solitoni e sbizzarisciti.Io non so come sviluppare matematicamente l'equazione di Schroedinger,sono un semplice perito non un fisico smile.gif
                              Comunque cerchiamo di realizzare quelli che altri dicono di aver gia' costruito e brevettato e cioe' il MEG.Li si lavora sui 80-90 Khz,quindi la frequenza dei picchi e' quella: per la durata degli stessi forse e' il caso di osservare le fdo mostrate nel brevetto e li puoi fartene una idea.
                              CITAZIONE
                              Cioe' aggiunte altre due bobine di controllo, il pilotaggio potrebbe essere 1234 o 1324 o altro...

                              Be' e' il MEG con in piu' altre due bobine di controllo....che novita dovrebbe comportare?
                              Ciao



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                              • #16
                                CITAZIONE
                                il solitone ,che caratteristiche ha???mi spiego meglio come deve essere questo benedetto segnale?il più veloce possibile(tempo di salita e discesa),
                                nanosecondi o micro secondi???........

                                CITAZIONE
                                Comunque cerchiamo di realizzare quelli che altri dicono di aver gia' costruito e brevettato e cioe' il MEG.Li si lavora sui 80-90 Khz,quindi la frequenza dei picchi e' quella: per la durata degli stessi forse e' il caso di osservare le fdo mostrate nel brevetto e li puoi fartene una idea.

                                Non mi raccapezzo più: che centrano gli impulsi raffigurati nel brevetto con i solitoni?
                                Nel brevetto non si parla di solitoni ma di un semplice treno di impulsi realizzabile con normalissimi oscillatori e flip-flop.
                                Il solitone è un'altra cosa...

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                                • #17
                                  Ecco il motivo che ci ho messo molto tempo per capire il trucco e lo sto cercando di spiegare(chissa ?).
                                  Bearden non parla apertamente di solitoni ma il metodo di controllo delle bobine d'ingresso e' proprio simile a quello.E inutile che riporto le medesime informazioni da me scritte nel testo www.progettomeg.it/specifiche12.htm

                                  Ma proseguiamo.
                                  Nel brevetto si parla di una frequenza intorno ai 87,5 Khz---->11,4uS.
                                  Nelle figure 6A e 6B del brevetto sono mostrati i segnali di controllo ad onda quadra,sulle bobine.
                                  Nelle figure 6C e 6D sono mostrate le tensioni e correnti d'ingresso del circuito.In queste 2 figure si possono notare i picchi di tensione e corrente (picchi di Lenz) e quindi possiamo dare un'idea della durata del solitone.
                                  Da dei raffronti del tutto arbitrari con un righello, la durata dell'impulso e' di circa 0,38uS e cioe 380nS
                                  Il solitone ha quindi una frequenza di 175 Khz ma una durata di soli 380 nS.
                                  E logico che questi dati sono del tutto arbitrari e vengono estrapolati dai grafici di Bearden fatti a mano....il che e' come dire niente.
                                  Un po piu' chiaro ora?
                                  Ciao

                                  Edited by sandro-meg - 28/3/2006, 18:16

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Girando un po' su internet ho trovato un sito interessante: www.asps.it.
                                    Da una delle pagine web http://www.asps.it/Velox.htm del sito si legge:

                                    CITAZIONE
                                    Il problema è semplicemente che coloro che pretendevano di descrivere compiutamente e completamente l'elettrodinamica classica ( prima Maxwell e successivamente Einstein ) con l'univocità dell'evento W/c, non hanno tenuto in considerazione nella loro teoria l'interazione di una carica libera sottoposta ad oscillazione perpendicolare alla direzione di propagazione dell'onda che l'investe e della conseguente procedura di conservazione della quantità di moto trasversale.

                                    Il sito e' di una associazione che progetta un particolare motore con parti non in movimento la cui spinta viene data da un campo elettromagnetico oscillante che colpisce una o piu' cariche libere perpendicolarmente alla direzione del moto che vogliono imprimere in x.

                                    Ho seguito fino ad un certo punto il ragionamento che fa il fisico ma in soldoni potrebbe essere un altro modo di spiegare il solitone?

                                    Ciao

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Bu...io non ci ho capito quasi nulla ma comunque non vedo che nesso c'e' con il solitone.Li si parla di spinta cinetica provocata da impulsi elettromagnetici.
                                      Perche' devi spiegare il solitone in altri modi ? Che senso ha?
                                      Non perdiamoci in concetti o teorie bizzarre.Il solitone esiste,l'effetto AB esiste la fisica PNN e' una delle tante teorie di qualcuno che puoi trovare su internet....
                                      Cerchiamo di non uscire dal thread e se vuoi trattare questo argomento (potrebbe essere interessante), aprine uno sulla free-energy (anzi non e' pertinente nemmeno li) ma non qui per favore.
                                      Ciao


                                      Edited by sandro-meg - 28/3/2006, 20:37

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                                      • #20
                                        ciao Sandro.

                                        x il pilotaggio x produrre quello che tu chiami solitone, ti basta una valvola termoionica, i tempi di accensione li regoli con un timer a parte, la cosa + importante e' che il flusso sia unidirezionale, e che il potenziale sia il + alto possibile (Kv)

                                        niente di alieno, meno di 50€ di roba.

                                        PS..questo e' un circuito gia' funzionante, nn e' una idea.

                                        PS2..e' meglio che nn raccogli con bobine tipo meg, ma con superfici, vedi gli apparati come testatika ecc...

                                        ciao, sfrutta queste info.

                                        Edited by _Anyone_ - 28/3/2006, 21:08

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                                        • #21
                                          @ OVI
                                          ricordo di aver letto dqp che solitoni sono osservati nei condensati di Bose-Einstein. Che piu' freddo non si puo'. Non e' che io cerchi energia gratis comunque, mi accontenterei di osservare il solitone. C'e' da dire che nella scienza "ufficiale" per solitoni magnetici si intendono delle strutture topologicamente definibili come "vortici" magnetici osservate in liquidi opportuni candidati eg sale di Co e meraviglie alchemiche varie...
                                          e rispondo anche a Sandro...
                                          era solo una ipotesi quello che funziona per un polo del magnete deve funzionare anche per l'altro ... insomma come dire da un quattro tempi ad un due tempi con la stessa cilindrata B):
                                          Quindi non un ping pong come mostrato nelle animazioni ma una rotazione attraverso l'intero nucleo. Se l'energia deriva da una proprieta' intrinseca dello spazio allora dovrebbe essere ipotizzabile una relazione fra il volume di spazio interessato dal fenomeno perturbante e l'energia "fruibile" da detto volume... e si puo pensare che maggiore il volume maggiore l'energia ...

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                                          • #22
                                            CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 28/3/2006, 21:18)
                                            ........ Quanti di voi hanno mai misurato i gradi centigradi di nuclei e cavi,quando provate i dispositivi auto-costruiti?..........

                                            Ciao a tutti.
                                            L'osservazione di OVI mi ha fatto tornare in mente una delle cose che Adams diceva del suo motore. Lui insite sulla geometria della bobina, ma sopratutto che la riprova che il motore stia girando in OU è che l'avvolto pilota si mantenga a temperatura più bassa di quella ambiente.
                                            Non sò quanto la configuarzione del motore di Adams sia compatibile con le teorie sul solitone, ma quello che posso dire con cognizione è che non sono mai riuscito a replicare la condizione di bobina fredda descritta dal famoso baronetto. dry.gif
                                            Ciao,
                                            Hike smile.gif

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                                            • #23

                                              GENERATOR OF HIGH-POWER SOLITONE PULSES IN PICO-SECOND ZONE

                                              Confermato in questa patente lo straordinario effetto
                                              del solitone ...

                                              CS257811

                                              http://www.braindex.com/patent_pdf/

                                              La parte mancante nel brevetto del meg è questa ...?
                                              Un Pulser in grado di generare solitoni o impulsi radianti ...

                                              Diodo TRAPATT

                                              TRAPATT è l'acronimo di TRApped Plasma Avalanche Transit Time. Sono diodi IMPATT particolari, in cui la cavità risonante è ricavata direttamente nel diodo: i campi eletromagnetici interni nella regione di effetto valanga sono perciò tanto intensi da far parlare di un plasma di elettroni e lacune all'interno della regione intrinseca.
                                              Questi diodi riescono a superare le limitazioni in frequenza dei
                                              diodi IMPATT normali arrivando a generare frequenze fino a 1000GHz, al limite dello spettro infrarosso.


                                              Time domain operation of the TRAPATT diode for picosecond-kilovolt pulse generation.

                                              R. Jacob Baker Assistant Professor of Electrical Engineering, University of Idaho, Boise Engineering, Boise, Idaho 83725

                                              (Received 15 April 1994; accepted 1 July 1994)

                                              Operation of the trapped plasma avalanche transit time (TRAPATT) diode in the time domain is presented. When operated in the time domain, pulses with amplitudes greater than 1,000 V and risetimes well under 300 ps can be achieved. Selection of a diode for use as a TRAPATT diode is discussed. Experimental results demonstrate pulse generation with an amplitude of 2000 V into 50 ps and a risetime of 200 ps using a single diode and a power MOSFET driving circuit. Review of Scientific Instruments is copyrighted by The American Institute of Physics.

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                                              • #24
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                                                CITAZIONE
                                                x il pilotaggio x produrre quello che tu chiami solitone, ti basta una valvola termoionica, i tempi di accensione li regoli con un timer a parte, la cosa + importante e' che il flusso sia unidirezionale, e che il potenziale sia il + alto possibile (Kv)

                                                Quello e' un'altro metodo per creare un solitone.Piu' semplice ed e' stato usato principalmente nei motori magnetici.Non voglio usare quel metodo,sto parlando di MEG e non ,ad esempio,del motore di Gray.
                                                Non disperdiamo il discorso,se vuoi continuare posta nella sezione free-energy che parlavo proprio di queste similitudini.

                                                CITAZIONE
                                                l'energia in surplus....potrebbe forse venire dalla temperatura ambiente? Quanti di voi hanno mai misurato i gradi centigradi di nuclei e cavi,quando provate i dispositivi auto-costruiti?I

                                                Cosa centra con il solitone e l'effetto AB? L'abbassamento di temperatura puo' essere un effetto secondario (registrato da alcuni sperimentatori) ma io sto parlando di altro.Stesso discorso,se vuoi apriti un'altro thread.

                                                CITAZIONE
                                                Quindi non un ping pong come mostrato nelle animazioni ma una rotazione attraverso l'intero nucleo. Se l'energia deriva da una proprieta' intrinseca dello spazio allora dovrebbe essere ipotizzabile una relazione fra il volume di spazio interessato dal fenomeno perturbante e l'energia "fruibile" da detto volume... e si puo pensare che maggiore il volume maggiore l'energia ...

                                                Attenzioni che le animazioni mostrate da Naudin non c'entrana nulla con il mio modello.Ho capito comunque quello che intendevi.Secondo il mio parere e' inutile e di difficle applicazione: a noi serve lo sviluppo di un solitone per volta se poi lo fai con una due tre o 20 bobine ti complichi sempre di piu' la vita .Bastano e avvanzano 2 sole bobine per la teoria gia' espressa.(effetto AB + trasformatore)

                                                CITAZIONE
                                                La parte mancante nel brevetto del meg è questa ...?
                                                Un Pulser in grado di generare solitoni o impulsi radianti ...

                                                Idem con patate, li si parla di effetto radiante,parente stretto ma non pertinente in questo thread.Apri un thread e li potremo parlare delle similitudine e differenze tra i due.Grazie pero' quel dispositivo non l'ho mai visto...ma tu conosci il ceco?

                                                CITAZIONE
                                                Non sò quanto la configuarzione del motore di Adams sia compatibile con le teorie sul solitone, ma quello che posso dire con cognizione è che non sono mai riuscito a replicare la condizione di bobina fredda descritta dal famoso baronetto

                                                Hike hai provato a sperimentare le mie condizioni? Hai ora una idea di quello che devi cercare.Ti ricordi i primi esperimenti mesi fa in cui non capivo che pesci pigliare....ora ho trovata una possibile teoria e vedrai che strani effetti ti portano le onde non lineari.Difficili da spiegare ma sopratutto basta un nonulla che le fdo cambiano completamente....ecco la difficolata anche di mostrare e farsi capire quello che vedevo.
                                                Ci ho messo un po a capire l'inganno ma ora spero che ora incominci a provare pure te.

                                                Ciao

                                                Edited by sandro-meg - 29/3/2006, 00:17

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                                                • #25
                                                  CITAZIONE
                                                  Nelle figure 6C e 6D sono mostrate le tensioni e correnti d'ingresso del circuito.In queste 2 figure si possono notare i picchi di tensione e corrente (picchi di Lenz) e quindi possiamo dare un'idea della durata del solitone.

                                                  I grafici a cui ti riferisci sono i segnali in ingresso al meg. In uscita ci sono (o dovrebbero essere)i solitoni?
                                                  Perche paragoni i picchi di lenz (ammesso che i grafici siano realistici almeno sull'asse dei tempi) con la durata dei solitoni? Se il circuito e intrinsecamente non lineare all uscita puoi avere qualsiasi cosa (se non ricordo male la teoria dei sistemi dell'università e potrebbe essere, è passato qualche anno...)

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                                                  • #26
                                                    CITAZIONE
                                                    grafici a cui ti riferisci sono i segnali in ingresso al meg. In uscita ci sono (o dovrebbero essere)i solitoni?

                                                    In uscita a che ti riferisci? Quelle fdo sono relativi alle tensioni e correnti di'ingresso sulle due bobine di controllo o d'ingresso a dir si voglia.E' li che vengono creati i solitoni mentre le bobine d'uscita sono altre e sfruttano il solitone.
                                                    CITAZIONE
                                                    Perche paragoni i picchi di lenz (ammesso che i grafici siano realistici almeno sull'asse dei tempi) con la durata dei solitoni?

                                                    Perche' il picco di Lenz ha i requisiti fondamentali per la creazione del solitone :ampiezza elevata rispetto alla durata, sono le caratteristiche della secante iperbolica che caratterizza il solitone.
                                                    Se l'ampiezza del picco e' troppo piccola,il solitone non si potra' formare.Se l'ampiezza e' troppo elevata il solitone si formera' ma l'energia in eccesso si disperdera' come onde lineari.
                                                    Quindi posso guardare il picco di lenz perche' mi da una idea se il solitone possa esser stato creato.
                                                    CITAZIONE
                                                    Se il circuito e intrinsecamente non lineare all uscita puoi avere qualsiasi cosa (se non ricordo male la teoria dei sistemi dell'università e potrebbe essere, è passato qualche anno...)

                                                    Questo e' vero, ma riferito a quello che il solitone crea nel nucleo propagandosi e quello che poi prelievi trammite la bobina d'uscita.E' questa e' una difficolta enorme,come gia' detto dai test basta variare un nulla che tutto cambia,tensioni fdo ....e' un casino wacko.gif
                                                    Ciao

                                                    Edited by sandro-meg - 29/3/2006, 17:28

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                                                    • #27
                                                      Ciao Sandro,
                                                      Grazie dei chiarimenti. Se il problema è l'ampiezza ti posso dire, anche se credo che lo sai già, che il picco cresce al crescere della ripidità del fronte di salita ( e di discesa è lo stesso) dell'onda quadra del segnale di controllo (6A e 6B per capirci). In realtà quei bei rettangoli con i fronti di salita verticali sono solo ideali. Più li approssimi e più alti sono i picchi. La realtà è ben diversa e i rettangoli sono invece dei trapezi. Tu cosa usi per generare l'onda?

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                                                      • #28

                                                        Ciao
                                                        Ciao Sandro, scusa se dico un'eresia, non ho seguito tutto il valoro che stai portando avanti...

                                                        Insomma, te la butto lì...e... se usassi un fenomeno tipo 'scarica di gas'? Per perforazione del dielettrico, dico... dovrebbe essere un fenomeno abbastanza 'ripido' e in grado di veicolare parecchia energia in maniera istantanea....

                                                        Edited by ElettroRik - 29/3/2006, 23:38
                                                        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                                        • #29
                                                          CITAZIONE
                                                          Quindi posso guardare il picco di lenz perche' mi da una idea se il solitone possa esser stato creato.

                                                          CITAZIONE
                                                          Questo e' vero, ma riferito a quello che il solitone crea nel nucleo propagandosi e quello che poi prelievi trammite la bobina d'uscita

                                                          Se ho capito quello che mi diceva sandro il solitone e il picco di lenz sono legati. Il mio post si riferiva a incrementare/decrementare e quindi "controllare" l'ampiezza dell picco di lenz in modo da poter creare il solitone. Il controllo avverrebe variando la ripidità del fronte di salita dell'onda del segnale di controllo.

                                                          Ciao

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                                                          • #30
                                                            CITAZIONE
                                                            In realtà quei bei rettangoli con i fronti di salita verticali sono solo ideali. Più li approssimi e più alti sono i picchi. La realtà è ben diversa e i rettangoli sono invece dei trapezi. Tu cosa usi per generare l'onda?

                                                            Di circuiti? ne ho fatti a iosa...quello che mi piace di piu' e quello di Gattmes (e lui che me l'ha proposto) ed e' disponibile in qualche meandro di un thread....vedo se ti recupero il mio circuito modificato finale.
                                                            Ma qualsiasi circuito (logicamente idoneo) che adotterai dovresti riuscire a creare un solitone.La difficolta sta proprio nel dosare ampiezza e durata dell'impulso del picco di Lenz in modo da creare il solitone con la quantita' d'energia esatta,ne piu' ne meno (si alza il rendimento).
                                                            L'ulteriore problema sta che usando le bobine d'uscita ad effetto AB,queste sono sensibilissime a qualsiasi variazione (spostamento del magnete,della bobina,etc etc.) variando notevolmente le fdo d'uscita.
                                                            Dulcis in fondo tutto questo e' riferito quando usavo un circuito magnetico aperto (barra di ferrite),quando ho lavorato nel nucleo chiuso,le cose si sono ulteriormente peggiorate.
                                                            La creazione del solitone e' risultata piu' difficile,cioe' i picchi di Lenz ovviamente esistevano ma,molto probabilmente, non riuscivano a creare il solitone .Il risultato e' che il circuito si comporta normalmente o quasi(sono presenti lievissime differenze).
                                                            Quindi il punto sta nel come creare un solitone nel nucleo chiuso.(penso di aver riscritto parte del testo della teoria....ma forse sono stato piu' chiaro? )
                                                            Tutti sti casini sono dovuti al comportamento non lineare....forse e' proprio questo il motivo che Bearden non l'ha ancora prodotto in serie.Anche variando il carico le fdo cambiano e deve esserci un circuito di controllo che modifichi dei parametri in modo da riottenere le fdo e rendimenti voluti.Rendo l'idea?
                                                            Avete letto il post di quest'estate ? http://www.forumcommunity.net/?t=1681256
                                                            Li avevo incominciato a fare i primi test sulle bobine bifilari o ad effetto AB...be era un massacro. wacko.gif

                                                            CITAZIONE
                                                            Insomma, te la butto lì...e... se usassi un fenomeno tipo 'scarica di gas'? Per perforazione del dielettrico, dico... dovrebbe essere un fenomeno abbastanza 'ripido' e in grado di veicolare parecchia energia in maniera istantanea....

                                                            Penso di averti risposto. Ben venuto !

                                                            Ciao

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