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Dal brevetto di Bearden

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  • #91
    CITAZIONE (Furio57 @ 9/12/2004, 20:52)
    Ciao a tutti
    Una domanda: non è che il materiale del magnete molto affine a quello del nucleo chiuda semplicemente il circuito magnetico e dell' energia del magnete se ne sbatte altamente? Per prova si potrebbe inserire del materiale simile al nucleo e vedere l' andamento dell' assorbimento, se fosse come con il magnete ceramico, questa sarebbe la conferma. Se nello stesso spazio del magnete si inserisse un pezzo di ferro ed il rendimento andasse al livello del magnete al neodimio si confermerebbe che un materiale ferroso in quella posizione non va bene. Dico bene o ciò ragione?

    Salutoni
    Furio57

    Ciao Furio,
    e' esattamente quello che ho pensato anchio ed e' per questo che gli ho suggerito di usare della ferrite per chiudere il traferro.Se il rendimento risale al 90/95 % il discorso cade.
    Piuttosto io ho ancora da darti il libro che tu sai..... hai ancora netmeeting? Se si ci si puo' mettere d'accordo per sabato mattina.
    Ciao

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    • #92
      Arrieccoci!
      Ieri sera volevo fare due prove, anzi tre.
      Vedere se con la bobina nuova ottenevo la solita variazione di rendimento inserendo e disinserendo il magnete ceramico.
      E questo è stato ridimostrato, il rendimento sale dal 75% circa (73-77) al 95% (92-97).
      Poi, volevo provare ad inserire, un pezzo di ferro al silicio fatto di misura, al posto del magnete, e poi un pezzo di ferrite.
      La terza prova era quella di invertire il magnete lasciando il resto come era.
      Risultato: Sono caduto in tentazione e ho portato la tensione di alimentazione a piano piano fino a circa 20V non è successo nulla, momentaneamente. Ma dopo poco il rendimento è calato moltissimo, intorno al 20% totale.
      Ebbene, si è ribruciata la bobina? No. Si è bruciata l'altra bobina? No. Non so cosa si è bruciato questa volta. I FET direi, piuttosto tosti, sono sempre funzionanti. Solo quell'affare si è messo ad assorbire energia da qualche parte e non trovo più dove!
      Idee? Help!

      Cosa c'è che non va nell'applicazione delle teorie di Bearden al MEG. Be tante cose. Ho avuto modo di approfondire un attimo tutti gli incartamenti indicati a riferimento da Bearden e per quello che sono riuscito a capire, pur essendo delle teorie valide e per nulla campate in aria applicabilissime al MEG in molti punti, queste non dimostrano affatto che il MEG dovrebbe produrre energia dal campo vettoriale A normale al campo vettoriale B (quello induttivo), ma semplicemente ne dimostrano l'esistenza dovuta alla modifica della posizione dei Bosoni esistenti nello spazio circostante.
      In sintesi, altrimenti ci vorrebbero tre forum dedicati all'argomento, possiamo dire che la corrente che circola in un filo e quindi anche in una bobina poco inporta se a spirale o composta da tanti cerchi per motivi geometrici evidenti, genera un campo magnetico B normale al flusso della corrente nel filo, e un campo magnetico A nello stesso verso della corrente. La teoria di Poynting poi parla dell'assorbimento dell'energia dalle superfici, così pure Drude. Ma si parla di superfici colpite da energia che viene dall'esterno. Energia che entra nel sistema non che compare da non si sà bene dove. I due vettori A e B sono generati dalla corrente che circola nel filo o nella bobina. Se ai capi della bobina (quella ideale) esiste una tensione ed abbiamo una variazione delle due in modo che l'integrale (non ne posso fare a meno) della variazione nel tempo delle due funzioni (come si dice giustamente in un altro topic di questo forum) dia per risultato grafico una superficie positiva avremo energia sottoforma di campo magnetico. Poco importa se questa energia sia rappresentata da un vettore B o da due vettori jA+B, di cui il vettore A è dovuto alla deformazione del campo Bosonico (passatemi il termine). Bene adesso abbiamo parlato del flusso variabile delle bobine. Ma esiste anche il flusso STATICO del magnete. Essendo statico e non variando di intensità non produrrà nessuna variazione di nessun vettore quindi niente energia. Se si fà un ragionamento di circuitazione del circuito magnetico vedremo che la legge sulla conservazione dell'energia in ogni punto è rispettata anche secondo tutte le teorie nuove. Quindi niente energia da quel campo.
      E ora smontiamo il discorso di Bearden proposto da Sandro:

      A magnetic vector potential A produced by a current-carrying coil not tightly wound

      Quindi in una bobina "tightly wound" ovvero avvolta a spire strette tutto dovrebbe funzionare?

      or
      closed (or very long), must possess both a swirl component AC (from the circling of the coil in
      each turn of the coil)

      Che vuol dire dire chiusa (closed) deve possedere entrambe le componenti vettoriale di due potenziali magnetici, uno generato dalle spire e perfettamente normale alle spire ed un altro vettore quasi normale all'avvolgimento dovuto alla diagonalità delle spire? Un vettore potenziale si esprime come una unica identità che ha un'intensità ed un verso dovuti alla somma geometrica dei singoli vettori che lo compongono partendo dal punto di trazione o di origine dove il vettore viene calcolato, ma forse questo Bearden o chi ha scritto sta robba non lo sapeva. L'articolazione del discorso denota semanticamente la non conoscenza dei fenomeni, chi ha scritto questa relazione non era nè un fisico, nè un matematico, nè un ingegnere e forse non era neppure americano e forse non era neppure Bearden. Comunque andiamo avanti:

      and a longitudinal component AL from the longitudinal advance of the current between coils, since a coil is actually a helix and not a set of circles.

      Sai che disperazione! Di quanto è l'errore in una bobina con la geometria che costruiamo? E non appare evidente che il vettore potenziale magnetico calcolato in ogni punto della bobina tiene di conto dell'influenza della bobina successiva? Cioè se calcolo il vettore potenziale in mezzo alle bobine nel centro della spira, ho l'influenza della distorsione in avanti della bobina precedente ma ho la distorsione indietro della bobina successiva, risultato i due vettorini di intensità minuscola rispetto al diametro della spira si annullano. Occorre che Bearden o chi per lui si riveda il calcolo vettoriale. Ma non insisto oltre.

      It will also possess a magnetic field, both inside the coil and outside it.

      Un vettore potenziale magnetico non possiede ma genera un flusso magnetico attraverso il mezzo dove il potenziale viene applicato, questo vale per tutti i potenziali. Per il resto sono d'accordo ma:

      Il campo magnetico all'interno della bobina se è geometricamente simmetrica è costante in ogni punto del volume del cilindro, inteso come vettore. All'esterno? Dipende se il nucleo è chiuso come nel caso di un toro, non abbiamo campo magnetico all'esterno fino a che il nucleo non sia saturo. Inoltre tutti questi bei discorsi valgono se parliamo di corrente continua. Ma nel caso applicassimo delle variazioni a questa corrente? Niente di particolare i vettori in questione continuano tutti a comportarsi come descritto eccetto che la loro intensità sarà variabile nel tempo e forse anche la direzione (corrente negativa) ma non il verso.

      Poi arriviamo ai commenti di Sandro.
      Se parliamo di A curling perchè è il vettore che viene generato da una spira ci sbagliamo di grosso. L'unica cosa di curling della spira inteso come ricciolo è la spira stessa e la corrente che la percorre. Ma la corrente che percorre la spira non genera un campo magnetico a ricciolo. Il campo magnetico reale B (come lo chiamano tutti) è normale al verso della corrente quindi non è... arricciolato. Il campo A quello scoperto da Aaronov Bohm invece, segue il verso della corrente in un filo diritto. Quindi se si esegue un calcolo vettoriale, perchè di vettore si tratta il campo jA avrà una risultante perpendicolare al vettore magnetico reale B. Quindi risulterà in un campo radiale rispetto al centro della bobina con centro di trazione nel centro della bobina medesima e di intensità nulla in ogni punto.

      Se quindi A uncurling cioè non arricciolato viene generato dal magnete questo è normale al flusso B all'interno del nucleo e cioè risiamo nuovamente nella posizione di prima. Per questo motivo il campo immaginario jA non appare così facilmente in nessun esperimento. Perchè il vettore è sempre nullo. Soltanto con l'esperimento del fascio elettronici dove viene modificato lo spin degli elettroni nel vuoto in maniera diversa forse si riesce ad intuirne la presenza. Anche se a me mi hanno parlato di un altro tipo di esperimento dove occorre un acceleratore di particelle e non un semplice cannone elettronico. Ma questo lo posso comprendere.

      Per quanto riguarda la figura 8 del MEG paper non è corretta. Quando si parla di vettore si parla di una retta non di una curva. Il vettore Ac come chiamato in figura non è rappresentabile in quella maniera, ma sottoforma di tanti vettorini calcolati in ogni punto della spira e danno per risultato tanti raggi con punto di trazione al centro della spira stessa. La sommatoria geometrica vettoriale dà per risultato una raggiera di vettori che si annullano.
      Inoltre il campo vettoriale AL da dove viene? Dal magnete permanente? E dove nel MEG abbiamo un campo AL di quel tipo?

      ---------------------
      chiaramente che Al e' esterno al nucleo e parallelo al flusso di B interno al nucleo ma,a differenza del tradizionale A,non gli ruota attorno
      --------------------

      AL non potrà mai essere per definizione paralelo al flusso B normale. Lo abbiamo detto prima nell'esempio della spira ed è scritto anche nel MEG paper nella figura 4 dove si vede chiaramente che il flusso è parallelo alla corrente del filo e normale al campo magnetico standard. Mi pare che in nessun punto del MEG così come è descritto abbiamo una condizione dove il campo "Strano" sia diritto.

      In definitiva, tutte le teorie recenti Aaronov Bohm compresa tendono a definire o a scoprire cosa si alteri nello spazio dove esiste un campo magnetico e dove e come venga accumulata l'energia dovuta alla variazione della corrente per la variazione della tensione in una bobina nel tempo. Ma nessuna di queste teorie, pur cercando di dimostrare, e forse ci riescono, che esiste un campo magnetico vettoriale da considerare oltre al campo che fino ad ora avevamo considerato e che questo campo influenza il numero di spin degli elettroni e forse deforma la disposizione dei bosoni circostanti. Ma nessuna di queste teorie avvalla ciò che è scritto nel MEG paper, attenzione non ho detto ciò che dice Bearden.

      Ciò nonostante io insisto ad avere il sentore che il marchingegno possa in qualche maniera funzionare ma non credo che funzioni nella maniera descritta nè da Bearden e neppure da Naudin. E credo che le teorie in questione se c'entrano non c'entranno nella maniera che si vuol fare credere.
      Questa filippica non voleva servire a scoraggiare nessuno ma ad aprire gli occhi e cercare di uscire dalle "Spire" di convinzioni date per certe e cercare la soluzione in altri lidi.
      Sentitevi liberi di replicare anche aspramente, non mi offendo e replicherò con le mie idee, sempre sperando di ottenere qualche risultato.
      Ciao per ora.

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      • #93
        Siamo qui per cercare di capire cosa c'e' di buono nel MEG e il discorso si fa veramente interessante.!!
        Le mie teorie sono le interpretazioni dei scritti di Bearden and &, ma ancora non ho ben capito perche' il MEG potrebbe funzionare.
        La maggior parte di quello che hai detto l'ho condivido.
        Per me' e' un vero rompicapo e vedo che anche per te lo e' anche se hai intuito che forse qualcosa di vero ci sia.....
        Sono d'accordo con te che l'effetto AB dimostri solamente che il potenziale vettore A esista fisicamente ed e' anche uno dei motivi per cui volevo costruire le bobine bifilari.
        Ora quello che tu non condividi principalmente dal discorso di Bearden e' il flusso longitudinale chiamato Al.
        Lui stesso dice che e' una sua interpretazione dell'effetto AB.
        Posso farti una domanda?
        CITAZIONE
        Se quindi A uncurling cioè non arricciolato viene generato dal magnete questo è normale al flusso B all'interno del nucleo e cioè risiamo nuovamente nella posizione di prima. Per questo motivo il campo immaginario jA non appare così facilmente in nessun esperimento. Perchè il vettore è sempre nullo. Soltanto con l'esperimento del fascio elettronici dove viene modificato lo spin degli elettroni nel vuoto in maniera diversa forse si riesce ad intuirne la presenza.

        Ma scusa l'effetto AB non e' dovuto al normale potenziale vettore A (A curling come l'ho chiama Bearden).Qui mi sto perdendo. Il fatto che nei disegni A e' mostrato arriciolato/spirale/tondo e non come un vettore, e' per semplificare il tutto.Le figure cosi' fatte le ho viste in molti documenti scientici,l'ho stesso Feynman a pag.15.11 del secondo volume l'ho rappresenta cosi.
        CITAZIONE
        Se parliamo di A curling perchè è il vettore che viene generato da una spira ci sbagliamo di grosso. L'unica cosa di curling della spira inteso come ricciolo è la spira stessa e la corrente che la percorre. Ma la corrente che percorre la spira non genera un campo magnetico a ricciolo. Il campo magnetico reale B (come lo chiamano tutti) è normale al verso della corrente quindi non è... arricciolato.

        Orca ti ho fatto capire questo? Sicuramente non era nelle mie intenzioni,il discorso era di usare la stessa terminologia di Bearden A-curling e' il normale potenziale vettore A associato al campo B: A-un curling e' il vettore ipotizzato da Bearden (chiamato anche Al) e longitudinale al campo B di cui e' associato.Tutto qui..
        CITAZIONE
        AL non potrà mai essere per definizione paralelo al flusso B normale. Lo abbiamo detto prima nell'esempio della spira ed è scritto anche nel MEG paper nella figura 4 dove si vede chiaramente che il flusso è parallelo alla corrente del filo e normale al campo magnetico standard. Mi pare che in nessun punto del MEG così come è descritto abbiamo una condizione dove il campo "Strano" sia diritto

        E invece si. L'ipotetico campo Al e' solamente quello creato dal magnete permanente:le bobine non possono averle,esse hanno giustamente e solo il classico potenziale A.Il viz di tutto e' che comunque i vettori si possono sommare Al+Ac.Tutto qui......
        Poi la spiegazione di associare A alla corrente non mi trova d'accordo,e' troppo semplice e fuorviante.In un magnete permanente ho comunque un potenziale A di una certa direzione e verso.Ma nel magnete non ho nessuna circolazione di corrente ed, inoltre, se siamo noi a creare B con una bobina, io posso avere due opposti versi di corrente ma che mi creano l'ho stesso B.Cosa diciamo allora che A varia? Prima 'gira' (lasciami il termine) da una parte e poi dall'altra? Non penso A e' fisso e ha una direzione e verso costante come viene rapresentato ovunque
        Mi sto confondendo o stiamo dicendo le stesse cose? (lascia perdere il discorso di Al....)
        Per finire....che mi dici della fase geometrica di Y.Aharonov e J.Anandan che amettano la possibilita' di un scambio di energia al fine di un ciclo?
        Ok quello e' ancora da venire....comunque ti posto l'indirizzo (se non c'e' l'hai ) del AIAS e sull'effetto Ab:AIAS-effetto AB

        Ciao

        Edited by sandro-meg - 10/12/2004, 18:46

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        • #94
          Dunque, Sandro non ti scandalizzare più di tanto. Il casino nasce perchè Bearden fa un pò di confusione con il nome dei vettori coinvolti. Rileggi quello che ho scritto molto bene e troverai che te hai frainteso quello che io ho incasinato. Per fare luce su ciò considera che il vettore campo magnetico quello normale che circonda un filo percorso da corrente normalmente si chiama B mentre lui lo chiama... B anche lui?!? Anchio sto facendo un tantino di confusione.Il vettore straneiforme, il fantasma che c'è ma non si vede viene chiamato A. Nella rappresentazione complessa jA lui invece lo chiama Ac ed Al ma è la solita cosa. Nella rappresentazione di Maxwell sono tre i vettori se ricordo bene iA jA e kA dove i,j,k rappresentano la radice di -1. Quindi rileggi il tutto con il MEGpaper davanti e capirai dove è il nodo. Il campo famoso quello che c'è ma non si vede è parallelo alla corrente in un filo come nella fig. 4 e questo torna ma se tu arriccioli il filo il vettore non si comporta come nell fig. successiva altrimenti non si comporta come un vettore ma come qualcosa ad libitum. Cioè è così perchè lo dico io di volta in volta.
          Non so se avrò tempo di postare da casa sabato e domenica ma lunedì ti dirò cosa cavolo non fa andare il mio oggetto.
          In fondo non è più divertente provare (anche se si diventa matti) che consumarsi il cervello con la fisica?
          Sinceramente a me piace anche quella ma non lo dire in giro.
          Ciao e buona domenica.

          Edited by Lowrence - 10/12/2004, 19:06

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          • #95
            Ok mi sono riletto di nuovo il tutto e non ci siamo ancora,vediamo di chiararci le idee.
            Poiche' io possiedo anche il libro di Bearden , faro' dei riferimenti anche al suo libro per meglio comprenderci.
            Allora Bearden dice che il normale potenziale vettore A e' formato da due vettori (possiamo scomporre il normale vettore A in due vettori, Ac e Al, la somma vettoriale sara' A)
            Ora il vettore Ac e' quello che crea il normale flusso di B (rotore di A) e Bearden l'ho chiama A curling.Logicamente nel caso che abbiamo un magnete o una bobina con un certo flusso B, la componente di Al e' uguale a 0 e sara' solamente il vettore Ac a creare B.
            Amettiamo ora che,pur avendo un magnete all'interno del nucleo,abbiamo B=0 .
            In questo caso Bearden considera che il potenziale vettore A potrebbe anche non essere 0.Il vettore Ac sara' sicuramente 0(componente che crea B)ma il vettore Al puo' essere diverso da 0.
            Il discorso si rifa' al caso appunto all'effetto AB in cui l'effetto del potenziale e' reale (non sono solo i campi che producono effetti macroscopici)
            A questo punto il potenziale A non essendo piu' normale al campo B (altrimenti avremo Ac--->B) esso deve essere longitudinale (Al). Ecco allora in aiuto la spiegazione della figura 8 del documento di Meg Paper.
            Ac la componente curling che crea B, Al la componente longitudinale .
            Ora ti inserisco due righe prese dal suo libro :
            CITAZIONE
            It also states that the B-field is simply a magnetic vector potential having swirl; i.e., the notion of the B-field captures that swirl aspect of a swirling A-potential. Hence the statement that B = zero implies only that the A-potential remaining is swirl-free and hence a linear EM energy current flow. Note that the B = 0 condition does not specify the magnitude of the remaining A-potential, but only specifies that it has no curl. This is a rigorous answer to the original question posed by Aharonov and Bohm of how two different A-potentials can have the same magnetic field B (the
            same swirl). It is no more mysterious than two different rivers having a whirlpool of exactly the same swirl magnitude.

            Quindi se diamo per buone le seghe mentali di Bearden, appare logico che Al ha un'unica direzione/verso e quindi non possiamo avvolgere le bobine nel metodo tradizionale ma in un unico verso/direzione.(hai capito perche' ti avevo chiesto se per te' e' normale che il tester mi segnalasse un cosi' forte campo em pur ottenendo un rendimento prossimo al 100%)
            Io non so e non sono esperto come te,penso che tu possa smontare facilmente il ragionamento di Bearden, ma io vorrei prima essere sicuro che la mia replica del MEG sia di quanto piu' fedele al suo modello teorico .
            Ora vorrei sapere se quello che ho scritto, l'ho interpretato bene (parlo di come Bearden vede il potenziale A),poi smontalo fin che vuoi ma e' meglio non fraintenderci.
            Ciao
            P.S. Ti inserisco una foto appunto di come Bearden ipotizza delle bobine longitudinali ed esterne al nucleo per intercettare Al.
            P.S.S. Se bisogna modificare le bobine per il campo Al, ho pensato ad una nuova tipo di avvolgimento,difficile da realizzare ma sicuramente reditizzio sia per il sfruttamento del potenziale Al, per le basse perdite rispetto alle bobine con unico verso/direzione e, sopratutto,per le basse capacita' parassite.Il trucco sta che gli avvolgimenti vengono realizzati verticalmente e gli spostamenti orizzontali vengono effettuati solamente quando si arriva alla altezza desiderata,facciamo un'esempio:dobbiamo fare 40 avvolgimenti divisi in 4 strati di 10 avvolgimenti ciascuno.Dobbiamo cominciare avvolgere il filo in verticale realizzando 4 spire e tagliando il filo.Poi si prende uno spezzone di filo (lungo abbastanza da fare altre 4 spire) e si incomincia a riavolgerlo tornado a fare 4 avvolgimenti in verticale .Arrivati alla fine si salda insieme con la bobina precedentemente realizzata.Poi si riprende il filo (quello alla base della bobina appena realizzata) e si riavvolge in verticale per altre 4 spire e tagliandolo alla fine.Cosi' avanti.... In questa maniera otteniamo la piu' bassa capacita' parassita possibile (se calcoliamo che ad ogni spira abbiamo 1 volt, in questa maniera abbiamo che 2 spire contigue possano avere al massimo 7 volt,con il metodo tradizionale ben 19 mentre con il metodo ad unico verso di avvolgimento di 10v).

            Edited by sandro-meg - 11/12/2004, 21:22

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            • #96
              Ricomincio, questo editor mi ha fregato ed ha cancellato ore di risposta!

              Io ho il MEGpaper non ho il libro, ma siccome gli scritti di Berden spesso sono contraddittori...
              A me sembra che lui voglia dire che il vettore B di potenziale magnetico sia dovuto all'arricciolamento del campo Ac e dal campo diritto fig. 8 in ragione del fattore operazionale vettoriale Vx (V vettore).
              Cioè che il nostro campo magnetico conosciuto ormai da anni in realtà è formato dalla somma vettoriale di due campi vettoriali diversi tra di loro. Uno dei quali arricciolato intorno alla nostra bobina.
              Dove fà acqua questo discorso? Prendiamo un filo, un singolo filo lungo e teso, all'interno facciamo passare una corrente continua. Intorno al filo si forma il nostro campo magnetico B. Dov'è il ricciolo? Dov'è il mulinello? Allora B non avrebbe modo di esistere. Invece c'è.
              Ammettiamo anche che come dicono Aaronov e Bohm si ha un campo magnetico (se ho capito bene) si ha anche un altro campo in un piano immaginario. Questo non significa che non abbiamo speso energia per fare anche quello. E non significa che questo ci dia più energia di quella che abbiamo impiegato per generarli, entrambi!
              Il fenomeno di cui parla Eaviside, riguarda l'assorbimento di enregia da parte delle superfici. Ma quest'energia deve esserci, deve esistere nella forma reale per influenzare gli elettroni liberi descritti da Drude. Tutte teorie dimostrate ma nessuna può essere appiccicata su un foglio di carta come fà quello che ha scritto le relazioni di Bearden (perchè più passa il tempo e più credo non sia lui).

              Poi è inutile parlare di curl, swirl, ecc... Le cariche elettriche che passano sottoforma di corrente elettrica nella bobina, nel ricciolo della bobina, generano un campo magnetico dovuto al vettore B normale alla corrente. Un altro vettore A è possibile normale a B. Ma se definiamo A normale a B non viene fuori nessun vettore riccioliforme. Viene un vettore radiale dal centro della bobina.

              Le bobine come illustrate nella foto allegata non genereranno mai un FEM i fili vanno e vengono. Qualsiasi variazione di forza elettromotrice sia dovuta a cosa ti pare ma che influenzi tutte le spire darà una risultante = 0.

              Le bobine hanno tutte una capacità parassita. Questa è dovuta all'affacciamento delle spire le une con le altre. Il maggiore effetto è dovuto all'affacciamento di spire con maggiore potenziale e minore distanza. Ma se vuoi costruire una bobina che non disperda il flusso in giro per il mondo, al limite, un filo teso, minor capacità, tu devi avvolgere le spire il più possibile vicine tra di loro. Se vuoi ottenere quel valore di induttanza su quel nucleo devi avvolgere quel numero di spire. Se vuoi fare circolare quella corrente senza che il filo si fonda devi usare filo di quel diametro. Alla fine la costruzione di bobine con diverse tecnologie ma con simile induttanza porta sempre a simile capacità parassita. Un sistema per ridurre davvero la capacità parassita è di usare un isolante con basso valore dielettrico. Un polimero al posto della carta aiuta. Ma solo se hai molti strati di bobina. Le bobine a nido d'ape non sono adatte al nostro scopo pur dimostrando una ridotta capacità parassita alle alte frequene, fino alle onde corte. Non so fino a che punto il sistema proposto riduca la capacità parassita di una bobina. Comunque secondo me, e ripeto secondo me, il punto non è l'esoterismo con cui il MEG viene costruito, ma come viene alimentato e da come si preleva l'eventuale (fantastica) energia in eccesso.

              Ma veniamo alle prove che ho fatto sabato e domenica. Come dissi venerdì, l'oggetto da me costruito aveva perso di rendimento. L'altra bobina era in dispersione. Nell'avvolgimento due spire si erano annerite. Vorrei sapere perchè! È mai capitato a nessuno?
              In effetti gli spikes indotti dalle extratensioni di Lenz sono spaventosi a vuoti ed io ho il vizio di fare partire l'oggetto senza carico. Perchè sotto carico i picchi risultano più bassi di 1/10.
              Ho riavvolto entrambe le bobine ed ho riprovato. Questa volta ho interposto un isolante in polypropylene tra gli strati.
              Il risultato è stato il solito delle volte precedenti, solo che ora si è bruciato un MOS in IRFM40N, qualcosa di molto tosto. Meno male che ne avevo quattro, ora ne ho tre.

              Ho provato nuovamente aumentando il dissipatore, ma che cavolo devono dissipare poi se il circuito assorbe 300mA a 12V? Cioè 3.6W? Boh!

              Prove successive? Frittura delle bobine di eccitazione. Quelle di output erano stra-isolate, cosa si doveva sciogliere?

              Adesso ho realizzato due nuove bobine di eccitazione, due nuove bobine di output con più spire. Il rapporto dovrebbe essere di 3/1. Ho isolato tutte le bobine con polypropylene più spesso.
              Adesso pare non friggere più almeno fino a 24V.

              Nella parte dove và il magnete c'è un flusso magnetico. Se ci inserisco un pezzo di alluminio il rendimento cala spaventosamente. Questo indica che di lì passa un flusso magnetico variabile. Se inserisco i magneti al Nd. Il rendimento cala altrettanto. Se inserisco il magnete ceramico da un lato il rendimento sale. Dall'altro diminuisce. Il lato dove il rendimento sale è quello che si oppone al campo generato dalle bobine di eccitazione.
              Se inserisco un pezzo di ferrite il rendimento cala. Se cortocircuito il magnete con la ferrite il rendimento cala.
              Se inserisco un solo magnetino al Nd. Il rendimento sale di pochissimo. Se ne inserisco due il rendimento ricala.
              I diti in compenso, sono tutti pizzicati sgraffiati e doloranti dall'inserimenti disinserimenti dei vari magneti.
              Rendimento massimo osservato con le bobine nuove e con il magnete ceramico: 0.89.
              Con le nuove bobine il rendimento è calato.

              Il rendimento varia al variare della frequenza con andamento ondulatorio, il picco misurato è intorno ai 4.5Khz. Il rendimento ondula per frequenze superiori ma per quel sistema la frequenza alla quale ho ottenuto il migliore rendimento è di 4.5Khz. Strano vero?

              J3N4 mi ha messo una pulce nell'orecchio e ora vorrei costruire un circuito che mi permetta di variare la fase delle due onde di eccitazione in modo da poter spostare con un trimmer il fronte di salita di una rispetto al fronte di discesa dell'altra e miglirare il tempo di salita e discesa di entrambe le forme d'onda.
              Ma da tutto ciò mi sorge un dubbio. Cosa ce ne facciamo di tampi di commutazione di nanosecondi se usiamo un nucleo in ferro che non è in grado di rispondere a tali variazioni?
              Attendo risposte, ciao per ora![/COLOR]

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              • #97
                Ciao,
                vediamo un po :
                CITAZIONE
                Intorno al filo si forma il nostro campo magnetico B. Dov'è il ricciolo? Dov'è il mulinello? Allora B non avrebbe modo di esistere. Invece c'è

                Esatto, il potenziale vettore A (lui lo chiama Ac ,ma e' esattamente identico a quello che tutti noi conosciamo e cioe A) crea il campo B.Non farti ingannare da riccioli mulinelli etc. etc. la confusione e la voglia di incasinare tutto di Bearden c'e'... ma cerchiamo di non cascare nel tranello.Ora fin qui tutto bene...
                Il campo Al non esiste perche' una bobina o un filo dove passa della corrente,non puo' crearla.Se passa della corrente in un filo allora si ha un potenziale vettore A con la conseguenza di un campo magnetico B.
                Ci siamo...spero di si.
                Facciamo un passo avanti... ma allora Al chi la crea.La crea solamente un magnete permanente quando il suo campo B e' alterato (per esempio da un flusso opposto creato da una bobina avente pero' un H minore di Hc ).Anche in questo caso Al e' fisso e quindi non si ha nessuna tensione indotta.Quindi in un regime statico possiamo avere un campo magnetico creato da una corrente costante che crea A (chiamato Ac da Bearden) con un campo B e, un campo A piu' un possibile Al parallelo a B e creato solamente dal magnete permanente.
                Quando cominciamo a far scorrere corrente nelle bobine con impulsi rettangolari (consideriamo un caso teorico ideale irreallizzabile in cui,come forniamo tensione,abbiamo che la corrente si porta immediatamente a regime), otteniamo un normale campo A che sposta parte del flusso magnetico in un seminucleo.Ora,poiche quello che si sposta e' il flusso del magnete permanente, avremo che Al variera' .Ma poiche' Bearden afferma che E=-dAl/dT riusciremo ad avere delle variazioni di tensioni su un filo che passa longitudinalmente sul campo Al (ecco la spiegazione della figura che ti ho fatto vedere).Inoltre abbiamo una tensione indotta anche dalle variazioni di Ac (E=-dB/dT).
                Ora poiche' e' impossibile lavorare in questo modo, dobbiamo trovare un metodo in cui sfruttiamo maggiormente il campo Al (free-energy poiche' dato dal magnete) e il meno possibile il campo Ac (il conosciutissimo potenziale vettore A che si mangia potenza dall'alimentatore).
                Fin qui io penso di esserci arrivato ora pero' mi manca la parte finale....
                Tutti sappiamo che in regime statico non si ottiene nessuna tensione indotta e quindi la potenza assorbita dalla bobina e' dovuta solamente dalla sua resistenza. Ora se noi stacchiamo il carico nei momenti in cui portiamo a regime la bobina, essa 'consumera' solamente la potenza richiesta dalla sua resistenza interna (nessun circuito indotto).
                Ma in quei istanti esiste comunque il potenziale libero Al che potrebbe essere sfruttato.Quando si arriva alla corrente di regime nessun campo E viene prodotto (ne' da Ac ne da Al).
                Ora poiche' viviamo nel reale, il campo B (creato dalle bobine) non puo' variare in modo brusco e quindi si ha una certa curva piu' o meno sinusoidale.Inoltre nei momenti di switch otteniamo dei forti extrapotenziali che potrebbero essere sfruttati a nostro favore.Ma poiche ' il campo B e' una specie di sinusoide, di conseguenza anche il campo Al lo segue.La differenza sta che avvolgende opportunamente le bobine d'uscita,noi sfruttiamo maggiormente il campo Al e non il campo B.Quindi se nelle bobine di controllo siamo costretti a variare il cambo B e ci conviene anche catturare il campo Al (ecco allora le bobine da me proposte nel precedente post), nelle bobine d'uscita questo non e' neccessario.(o meglio...si...in verita' sfruttiamo entrambi i campi, ma non ho ancora in mente un modello preciso di avvolgimento...quasi....ci sono 2 soluzioni ad entrambe sfruttano sia B che Al)
                Quindi bisogna avvolgere in modo da creare la piu' bassa forza contro-elettromotrice (creazione altrimenti di un circuito indotto) e preferendo il sfruttamento del campo Al.
                Ora apparira' logico che cosi' facendo abbiamo a che fare con dei picchi di tensione che si formano nei transitori, ma sfruttabili per switchare piu' velocemente nel senso opposto il flusso.La potenza neccessaria per alimentare il circuito non e' piu' data dal carico d'uscita (circuito indotto) ma solamente,o quasi, dal consumo delle bobine d'ingresso.
                Ma perche' usare allora resistenze cosi' alte e la difficolta a chiudere il loop di cui Bearden/Naudin parlano ? Forse perche' il campo Al non e' cosi' reditizzio dovuto al fatto che noi sfruttiamo solamente una parte del percorso disponibile (circa 1/4 ) ed inoltre perche' parte del contributo va a farsi benedire nelle capacita' parassite della bobina d'uscita.
                Bo dopo questo papirone veniamo alle tue:
                CITAZIONE
                . Nell'avvolgimento due spire si erano annerite. Vorrei sapere perchè! È mai capitato a nessuno?

                No, io ho sempre collegato il carico d'uscita e isolato con della carta i vari strati delle bobine.
                CITAZIONE
                Questa volta ho interposto un isolante in polypropylene tra gli strati.
                Il risultato è stato il solito delle volte precedenti, solo che ora si è bruciato un MOS in IRFM40N, qualcosa di molto tosto. Meno male che ne avevo quattro, ora ne ho tre.

                Mai sentite e nemmeno trovati sui data sheet che possiedo....Comunque quelli che fanno saltare i MOS a queste potenze sono le tensioni di breakdown...io ne ho bruciati a decine.Cerca la tensione Vds sulle caratteristiche e non superarla (o solamente di poco) altrimenti ti si brucieranno degli altri.
                CITAZIONE
                Nella parte dove và il magnete c'è un flusso magnetico. Se ci inserisco un pezzo di alluminio il rendimento cala spaventosamente. Questo indica che di lì passa un flusso magnetico variabile.

                Ecco questo fa cadere il palco....peccato.Tutto il resto puo' essere spiegato dal fatto che il corpo centrale e' in verita' un percorso alternativo e dispersivo (flusso che non si concatena sulle bobine d'uscita)che viene percorso dal flusso a secondo della permeabilita' del materiale inserito e dalle caratteristiche magnetiche.
                L'unico fatto curioso e' il perche' il magnete al Neodimio abbia quella caratteristica.Forse e' dovuto al valore di Hc e dalla sua permeabilita' piu' elevata rispetto al ceramico.
                CITAZIONE
                J3N4 mi ha messo una pulce nell'orecchio e ora vorrei costruire un circuito che mi permetta di variare la fase delle due onde di eccitazione in modo da poter spostare con un trimmer il fronte di salita di una rispetto al fronte di discesa dell'altra e miglirare il tempo di salita e discesa di entrambe le forme d'onda

                Gia fatto tempo fa,se vuoi ti passo il circuito (porte logiche con circuito di scarica RC sulle porte).Il rendimento non varia molto.

                Ciao e rispondimi pure per le rime ...

                Edited by sandro-meg - 14/12/2004, 00:22

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                • #98
                  Ciao e buongiorno a tutti.
                  Ti rispondo per le rime postandoti le foto dell'orrore di MEG l'orrorMEG da me costruito guarda e inorridisci:

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                  Per ora guardati queste. Le foto illustrano i magneti al Nd ma con quelli rende di meno che con.
                  Ciao per ora!

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                  • #99
                    Ciao a tutti
                    Ciao Lowrence complimenti! Con poco hai fatto molto!
                    Tornando al progetto iniziale ed alle elocubrazioni di Maurizio sulle diverse forme d' onda di eccitazione, mi è sempre rimasto in mente che il progetto originale, il brevetto depositato per intenderci, prevedeva sull' uscita di ciascun circuito di eccitazione, un monostabile (one shot) per regolare indipendentemente la larghezza d'impulso rispetto all' altro ramo.
                    Che sia questo l' arcano?

                    Salutoni
                    Furio57

                    Edited by Furio57 - 14/12/2004, 10:17
                    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                    • Arieccomi.
                      Facciamo un pò di luce. Occorre un faro da 500W. Invece di replicare a ciò che dici, Sandro, che in parte ritengo corretto, riespongo ciò che credo di aver capito ad ora. Ripeto, ciò che credo di ritener di a aver capito.
                      La fisica ufficiale dice che:
                      Un filo percorso da corrente, genera al suo intorno, un campo magnetico perpendicolare in ogni punto al filo. Questo campo magnetico B è statico se la corrente è continua. È, invece, funzione del tempo f(t) se la I varia cioè se di/dt è diverso da zero. La bobina è una applicazione particolare di questo concetto. Poi il flusso magnetico, le forze tra due flussi, polarità uguali si respingono ecc... Lo sappiamo. Quando abbiamo una variazione di di/dt (la corrente aumenta o diminuisce, oppure anche quando prima non c'era poi c'è perchè abbiamo alimentato il circuito) abbiamo un dispendio di energia da parte del generatore che usiamo per alimentare il filo. Questa energia è data dal fatto che un istante prima di alimentare l'induttanza (il filo) essa non è percorsa da corrente. L'istante successivo abbiamo ai capi dell'induttanza tutta la tensione del nostro generatore, ma nessuna corrente a causa del repentino cambiamento di stato. Negli istanti successivi avremo un incremento della corrente ed una diminuzione della tensione ai capi di L. Fino ad avere la massima I dopo il tempo t=LR (circa).
                      In questo tempo abbiamo una variazione di V e di I quindi abbiamo fornito energia al circuito cioè E=V(t)xI(t)xLxR.
                      Nel primo istante di alimentazione la potenza assorbita da L è zero perchè v(t)=V e i(t)=0 dopo il tempo RL abbiamo che v(t)=0 e i(t)=I. Attenzione a non fare confusione. La R del circuito è formata dalla R del generatore di tensione usato più la R interna dell'avvolgimento. Quindi è impossibile andare a fare misure all'interno della L ideale.
                      Cosa succede se adesso togliamo tensione al circuito? Cioè se togliamo la tensione del generatore di tensione che con la sua E permette alla I di circolare attraverso la R+RL cioè V/R+RL cioè la somma della resistenza interna del generatore e della resistenza interna della bobina L.?
                      La bobina si oppone alla variazione di I convertendo l'energia fornita all'inizio in tensione. La dV/dt o se preferisci V(t) o v o comunque la variazione di tensione ai capi della L dell'induttore è ripida, cioè veloce, dipendnetemente dalle capacità parassite della bobina, cioè di quel condensatore che possiamo supporre in parallelo alla medesima. In un induttore ideale questo tempo vale 0 e la tensione tende a valori infiniti. Ma non esistono induttori ideali, quindi quell'energia si ripropone sottoforma dei picchi di Lenz. Se accendiamo e spengiamo l'induttore come nel MEG questo fenomeno si ripete tutte le volte che il circuito si chiude e si apre.

                      Quì entrano in gioco le cose strane.
                      L'energia di cui abbiamo parlato prima, permea l'induttore con il suo campo magnetico B. Ora pare che Aaronov e Bohm abbiano scoperto che quell'energia genera un campo magnetico B scomponibile in più vettori, come aveva proposto Maxwell con la sua quaternazione dei vettori di induzione magnetica. Quindi, per gli effetti pratici B resta quello che era prima, ma si dice che B sia composto da altri vettori che in una notazione complessa potremo dire che B=C+iD+jE+kF. B resta B e non cambia. Ma possiamo dire (sempre secondo queste teorie e se ho capito bene io) che questo vettore rappresenta una deformazione spaziale quadridimensionale dello spazio circostante l'induttore. Ecco perchè l'effetto di modifica dello Spin degli elettroni che passano di lato alla bobina dove il campo magnetico B è nullo.
                      Veniamo a ciò che diceva Pointing:
                      Gli studi effettuati da Pointing all'inizio del secolo scorso riguardavano l'assorbimento e la radiazione dei corpi alle onde elettromagnetiche. Cioè antenne. Nulla che abbia a che fare con il MEG almeno non a livello tangibile. Lo stesso dicasi per Drude che si occupava di assorbimento di energia sulla superficie dei solidi.
                      Se vuoi puoi ricercare in rete queste cose ma scarta tutti i siti che fanno riferimento al MEG a Bearden e a Naudin. Chi scrive in questi siti ha la mente traviata da ciò che vuole dimostrare a tutti i costi e non sempre sanno bene ciò che dicono, anche se in buona fede.

                      Screditate le dicerie strane, possiamo andare avanti, un campo magnetico B1 (vettore) quando incontra un altro campo magnetico B2 cosa fa? Fa un campo magnetico B3=B1+B2 in forma vettoriale. O se preferisci, ma diventa oltremodo complicato, la somma di due quaternazioni di Maxwell. Se ogniuno di questi B è formato anche da quattro vettori quadranti il risultato vettoriale non cambierà, credici. Se uno dei due cambia di intensità ma non di direzione, mentre l'altro intenso quanto ti pare è costante, la somma vettoriale darà per risultato la somma vettoriale delle direzioni dei versi e delle intensità. Ma niente energia extra da nessuna parte.

                      Se tu avvolgi una bobina in modo da avere una forza controelettromotrice nulla hai costruito una resistenza. Niente campo magnetico, niente campi vettoriali di Aaronov Bohm niente di nulla. Solo calore, Joule.

                      La velocità di switchamento del flusso dipende da due cose, l'inerzia dei domini magnetici del nucleo, ecco perchè negli alimentatori switcing si usano nuclei in ferrite, dalle capacità parassite della bobina, e dalla resistenza interna della bobina e dalle resistenze dovute alle dispersioni magnetiche e dall'isteresi del nucleo.
                      Poi entra in gioco anche la velocità di commutazione in chiusura ed in apertura dei dispositivi usati per lo switching. Anche la forma d'onda di pilotaggio dei gate ha la sua importanza, leggi fronti di salita, impedenza di uscita dei circuiti di pilotaggio e capacità Cgs nei MOS o Cge nei IGBT. Questi ritardi sono tipici dei semiconduttori dovuti alla lentezza di spostamento della corrente nei canali P dovuta alle lacune anzichè dagli elettroni.

                      Ma allora perchè il MEG dovrebbe funzionare?
                      Ammesso che funzioni, credo perchè in qualche rara condizione, una serie di effetti fisici non magici intervenga a deformare qualche cosa nella struttura della materia di qualche parte del MEG stesso trasformando la materia in energia (buoni con la frutta marcia) parlo di particelle a bassa energia, non nuclei di Uranio 235.
                      Un altro motivo potrebbe essere una modifica seppure lieve del continuum spazio temporale. Una modifica alla densità dei bosoni o alla loro natura.
                      Nulla di preciso, anche perchè se lo sapessi saprei anche cosa fare per ottenere un buon effetto.

                      Fatto sta che delle cose strane avvengono quando si masturba un campo magnetico molto tosto o quando i materiali ferromagnetici vengono stimolati in una certa maniera.

                      I MOS usati hanno una tensione di Break down di 1200V ed una corrente di Drain di 40A vengon usati negli inverter industriali per motori fino a 4KW. Fatevi un'idea....

                      I magneti conduttori assorbono buona parte di quell'energia che viene fornita al campo variabile sottoforma di correnti di Focault. Peccato perchè il magnete ceramico non è minimamente paragonabile a quelli al Nd.

                      Quindi anche variando il momento di scambio dei due solenoidi di eccitazione non cambia nulla? Peccato, un'altra volta.

                      Ora devo andare, aspetto impressioni sul mio MEG
                      Ciao a tutti.

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                      • Ok ora ci siamo capiti.Sono perfettamente d'accordo su te riguardo il tradizionale metodo di avvolgimento delle bobine,della teoria e su tutto.Io sto solo cercando di mettere in pratica le seghe mentali di Bearden.Non so se ha ragione o torto,non sono certo un ricercatore, ma voglio dar credito a quello che afferma e vedere se qualche ragione ha o meno.
                        Riguarda alla tua idea di martoriare il magnete, puo' essere un'altra via alla ricerca delle verita'.Magari e' proprio quella giusta.Io non ho mai provato ad avere un meg simile al tuo ,pero' e' l'unico MEG degno di attenzione perche' riesce ad avere dei funzionamenti diversi a seconda se ci sia o meno il magnete.Questo e' interessante,ma bisogna capire se siamo in presenza di una anomalia o se invece e' tutto riconducibile al fatto che modifichi il percorso del flusso magnetico variabile.
                        Quindi il mio consiglio e' invece di proseguire nella tua strada costruendoti il circuitino per sfasare gli impulsi d'ingresso e usare tutte le fdo che vuoi.Piu strade percorriamo prima riusciamo a capirci qualcosa.
                        CITAZIONE
                        I MOS usati hanno una tensione di Break down di 1200V ed una corrente di Drain di 40A vengon usati negli inverter industriali per motori fino a 4KW

                        Cavoli... ma hai controllato a che tensioni arrivavi? Non importa la potenza che puoi ottenere, la bruciatura del mos e' conseguenza (nei nostri casi) solamente dal superamento della tensione di Breakdown.
                        CITAZIONE
                        I magneti conduttori assorbono buona parte di quell'energia che viene fornita al campo variabile sottoforma di correnti di Focault. Peccato perchè il magnete ceramico non è minimamente paragonabile a quelli al Nd.

                        Questo e' un punto da analizzare.Anche se ti ho dato una possibile soluzione, non ne sono convinto.Bisognerebbe avere i dati di targa dei tuoi due magneti per capirci qualcosa e fare qualche congettura.Tu hai in mente una spiegazione?

                        Complimenti, finalmente qualcuno che e' riuscito ad avere un MEG che possa variare il suo rendimento all'inserimento del magnete,io non ci sono mai riuscito ! (solo su un torroidale...)
                        Ciao

                        P.S. Io intanto sto preseguendo nella mia strada e ho cominciato ad avvolgere le bobine d'ingresso.12 spire in 3 ore....che barba.

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                        • Ciao Ragazzi!
                          E' tanto che non mi faccio vivo ma leggo sempre tutto. Purtroppo il mio tempo libero è molto limitato ultimamente.

                          Intanto faccio i complimenti a Lowrence per il suo lavoro e il grosso aiuto che ci stà portando. Mancava la tua presenza!

                          Vorrei portare un mio piccolo aiuto, che più che un aiuto è un consiglio. Non scordatevi che il funzionamento in overunity del MEG è legato all'energia di punto zero. E questa energia, pur essendo presente ovunque è assolutamente caotica. Le fluttuazioni quantistiche sono così difficili da rilevare perchè veramente effimere. Lo scopo del MEG deve essere quello di portare ordine, raccogliere le forze caotiche ed ordinarle, raggrupparle in una direzione. Per fare questo bisogna sicuramente creare le condizioni per dar vita ad un qualche stato di ccoerenza che riesca a cementare i granelli e liberare energia sfruttabile.
                          Questa dovrebbe essere la chiave (filosofico-scientifica) per ottenere overunity.

                          Scrivo questo non perchè penso che voi non lo sappiate ma per ricordarlo, anche a me stesso. La frase di lowrence
                          CITAZIONE
                          Ammesso che funzioni, credo perchè in qualche rara condizione, una serie di effetti fisici non magici intervenga a deformare qualche cosa nella struttura della materia di qualche parte del MEG stesso trasformando la materia in energia (buoni con la frutta marcia) parlo di particelle a bassa energia, non nuclei di Uranio 235.
                          Un altro motivo potrebbe essere una modifica seppure lieve del continuum spazio temporale. Una modifica alla densità dei bosoni o alla loro natura.
                          Nulla di preciso, anche perchè se lo sapessi saprei anche cosa fare per ottenere un buon effetto.
                          mi ha fatto pensare di riproporre la cosa.

                          Un grande saluto e buon lavoro e fruttuosa sperimentazione.
                          Roy
                          Essere realisti e fare l'impossibile

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                          • Non vorrei essere sembrato troppo crudo, ma sono stato abituato dai risultati ottenuti in prima adolescenza ad essere nudo e crudo con la realtà. Cioè con la realtà non si dialoga o si concorda con lei o la si sottomette, ma se vuoi farlo devi stare alle sue regole.
                            Non vorrei fosse sembrato che io volessi imporre le mie ragioni e non vorrei che ciò venga inteso a venire. Condivido le tue idee e credo che il tuo sistema di ricerca sia uno dei sistemi perseguibili anzi se avessi i fondi avrei già acquistato uno dei tuoi nuclei, che tra l'altro mi interesserebbero per impiegarli come trasformatori di uscita per i miei amplificatori a valvole se ti ricordi sai dirmi che costo hanno e dove si possono comprare?
                            Per le seghe mentali di Bearden... è dura stabilire cosa abbia ottenuto e perchè, voglio dire, anche avesse avuto l'idea di un oggetto come il MEG che ho descritto in uno dei miei primi post, cioè un oggetto che commuta con poca energia un flusso molto più grande, o inteso come generatore statico anzichè rotativo, o pendolo magnetico, e poi è inciampato in qualcosa che egli stesso non ha saputo spiegare e magari si è rivolto a qualche strampalato fisico che ha adattato la fisica a dimostrare che l'oggetto funziona grazie ad alcuni principi difficili da comprendere per convincere il mercato... Chissà?
                            Per il discorso dei MOS... A vuoto l'oscilloscopio misura circa 1000V di picco nelle extratensioni di Lenz. Ma l'energia in quel picco è apparentemente limitata, perchè se tocco il terminale con un dito la tensione cala verso i 650V. Sotto carico, i picchi non superano i 180V. Quindi è strano che dei MOS usati su carichi induttivi a 380Vrms scoppino così dal dire al fare. E lo strano è che se arrivo a 24V dopo poco qualcosa cede, le bobine che ho costruito, quelle nelle foto, sono isolate in polypropylene, oggi a mezzogiorno ne ho bucata una. Foro nel foglio di isolamento tra uno strato e l'altro. E la cosa strana è che è avvenuto mentre sui secondari avevo inserito delle lampadine in serie a dei varistori, erano accese da qualche minuto quando una delle due si è spenta, l'assorbimento sull'eccitazione è aumentato e così via. Ripeto che sotto carico le tensioni non sono molto alte, almeno non da perforare 0.2mm di polypropylene. Boh.
                            Quasi quasi, diminuisco il numero delle spire delle bobine di uscita...

                            Il discorso del magnete... Le prove fatte a 12V, perchè ho paura a farle a 24, a magnete disinserito ho un rendimento basso. Inserisco il magnete ceramico con il polo N sopra il rendimento sale di un buon 20% se lo inserisco con il polo sud in alto ottengo una riduzione di rendimento del 5%, riduzione che ottengo inserendo qualsiasi configurazione di magneti al Nd. Una colonna, due colonne o tre colonne, tutte rigorosamente con il polo dalla solita parte, chiaramente. Un lieve aumento del rendimento con i magneti al Nd lo ottengo inserendo una solo piastrina, in basso con il nord in alto. Se invece la capovolgo è come se non ci fosse. Considera che le bobine di eccitazione presentano il polo nord in alto quando sono eccitate, cioè, contrastano il flusso del magnete.
                            Ora continuo a sbelinarmi un pò con questo affare, sto costruendo il circuito che ti dicevo, e vedo i risultati, poi, anch'io ho un toroide, e avevo una mezza idea di provare a fare come hai fatto te.
                            Un'altra prova che mi piacerebbe fare è con i nuclei in ferrite della RS, quelli più grossi, chissà...
                            Ti tengo aggiornato sugli eventi, certo che dodici spire in tre ore... Io in tre ore ho costruito l'ammennicolo!
                            Cio per ora e buona sperimentazione!

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                            • Solo ora ho letto il post di Eroyka, eh si, credo proprio che sia come dici, io sono arrivato a pensare che occorra fare un "Buco" in quel caos che dici e poi lasciare che collassi nuovamente, ma valtelappesca come fare, forse Bearden è riuscito in qualche suo sperimento a farlo inseguendo qualche altra cosa e non ha capito perchè, e poi ha invitato qualcuno a teorizzare sul fatto.
                              C'è qualcosa nel MEG che "sento" medianicamente... non vi mettete a ridere! Sapete, quando si "sente che c'è qualcosa" ma non si capisce cosa e perchè tipo il dolore alle ossa il giorno prima che piova...
                              Flussi magnetici oltre i 50 tesla? Frequenza di risonanza degli atomi del ferro? Focalizzazione del campo magnetico? Il raggio del dottor Who?
                              Chissà?! Noi insistiamo e prima o poi il buco nel continuum o nel caos o nello zero point energy ce lo facciamo! Tiè.
                              Ciao!

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                              • CITAZIONE
                                A vuoto l'oscilloscopio misura circa 1000V di picco nelle extratensioni di Lenz. Ma l'energia in quel picco è apparentemente limitata, perchè se tocco il terminale con un dito la tensione cala verso i 650V. Sotto carico, i picchi non superano i 180V. Quindi è strano che dei MOS usati su carichi induttivi a 380Vrms scoppino così dal dire al fare. E lo strano è che se arrivo a 24V dopo poco qualcosa cede, le bobine che ho costruito, quelle nelle foto, sono isolate in polypropylene, oggi a mezzogiorno ne ho bucata una. Foro nel foglio di isolamento tra uno strato e l'altro. E la cosa strana è che è avvenuto mentre sui secondari avevo inserito delle lampadine in serie a dei varistori, erano accese da qualche minuto quando una delle due si è spenta, l'assorbimento sull'eccitazione è aumentato e così via. Ripeto che sotto carico le tensioni non sono molto alte, almeno non da perforare 0.2mm di polypropylene. Boh.
                                Quasi quasi, diminuisco il numero delle spire delle bobine di uscita...

                                Con i varistori...brutta fazzenda. Si scaldano e si comportano come dei condensatori fino alla tensione d'innesco.Molto probabilmente il varistore ha ceduto(interotto) e il picco di Lenz ha fatto il resto.
                                Un consiglio, sei sicuro di leggere bene il picco di tensione? Gli oscilloscopi digitali hanno il brutto vizzio di non farti vedere per bene la forma d'onda impulsiva.Prova a smanettare il campionamento e la base dei tempi.Puo' essere che il picco sia molto piu' alto da quello da te notato.
                                CITAZIONE
                                Il discorso del magnete... Le prove fatte a 12V, perchè ho paura a farle a 24, a magnete disinserito ho un rendimento basso. Inserisco il magnete ceramico con il polo N sopra il rendimento sale di un buon 20% se lo inserisco con il polo sud in alto ottengo una riduzione di rendimento del 5%, riduzione che ottengo inserendo qualsiasi configurazione di magneti al Nd

                                Purtroppo per tagliare la testa al toro sarebbe da eliminare il traferro centrale.Secondo il mio parerere stai avendo un rendimento basso (intorno al 70 % giusto?) a causa che il flusso creato dalla bobina d'eccitazione trova 'piu'conveniente' il percorso centrale rispetto a quello esterno (dove sono inserite le bobine d'uscita).
                                Prova a dividere il carico (una per ogni bobina d'uscita) e vedi se la tensione sul carico e' uguale .Se noti delle grosse differenze,( trovi piu' tensione nel momento in cui la bobina d'eccitazione sta lavorando nel medesimo seminucleo) allora il problema e' proprio quello.
                                Nel mio nucleo non avviene cio' perche' non esiste il percorso gia' costruito (come invece nel tuo di nucleo) e quindi le linee non trovano 'conveniente' il trafferro centrale (nel mio caso solo il magnete).
                                Per il nucleo e tutto l'occorente, trovi le ricevute e i prezzi nel sito di ROY (e' stata fatta una colletta).Da quello che so ora puoi comprare il nucleo in Italia (io l'ho preso in USA).
                                CITAZIONE
                                Ti tengo aggiornato sugli eventi, certo che dodici spire in tre ore... Io in tre ore ho costruito l'ammennicolo!

                                Il problema e' aspettare che si asciughi la colla (ho usata quella che in teoria si asciuga in 5 secondi,ma dove....... ) e quindi sono li con la mano bloccata.....Per fortuna che ne devo fare solo 80 di spire (2*40) e per le bobine d'uscita il discorso dovrebbe essere moooolto piu' semplice.
                                Ciao
                                P.S. Quale e' la resistenza Rds dei tuoi Fet?

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                                • La Rds on è di 0.06 Ohm circa.
                                  Non credo esistano dei MOS piccoli, veloci e potenti come quelli. Ho un sacripante di ponte completo trifase a IGBT ma ho paura di sfondarlo per nulla, in fondo la tensione operativa usata è solo 12V!
                                  Si, è vero i VDR scaldano come pazzi, ma tengo di conto anche di quell'energia li. I carichi sono divisi equamente, così pure tutto il resto.
                                  L'oscilloscopio l'ho smanettato per lungo e per largo, l'unica cosa che limita la lettura è l'impedenza della sonda HT e la sua capacità parassita, ma quello che riesce assorbire la sonda non può impensierire il MOS, come il tocco del mio dito.
                                  Forse se mi viene voglia faccio qualche esperienza con il toroide che ho.
                                  Io come colla, sulle bobine di eccitazione uso la colla termoplastica, secca subito, penetra bene, non cola e non si appicica alle mani.
                                  A domani ciao!

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                                  • Porca miseria... sti mos gli voglio anchio....caratteristiche eccezziuuuunali.Scometto che costano un'occhio:sinceramente non gli ho mai sentiti...e pensare che volevo avere i STE24NA100 (vds=1000v-Rds=0,375-Imax=15A costo 40 euro a pezzo!!!!) ma penso che i tuoi siano delle rarita' dove sei riuscito a recuperarli ?
                                    Bon comunque per ora a me non servono
                                    Mi ero dimenticato anche un'altro consiglio ,usa delle batterie come alimentazione.So sembra una cavolata ma tu fallo e vedrai che noterai delle differenze.Nel mio caso il rendimento cosi' come i picchi cambiavano sensibilmente (alimentatore scarso? Puo' essere ma con un grosso condensatore in parallelo non sono riuscito a migliorare la situazione..)
                                    CITAZIONE
                                    Si, è vero i VDR scaldano come pazzi, ma tengo di conto anche di quell'energia li. I carichi sono divisi equamente, così pure tutto il resto

                                    E allora come sono le FDO? Facci una bella foto delle due fdo sui due carichi(una schermata unica ti raccomando).Son curioso....
                                    CITAZIONE
                                    Io come colla, sulle bobine di eccitazione uso la colla termoplastica, secca subito, penetra bene, non cola e non si appicica alle mani.

                                    E' che sono costretto ad usare la loctite perche' basta poco e non crea spessore....
                                    Ciao

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                                    • Ciao a tutti
                                      A chi interessa il nucleo per il MEG Metglass, lo può ordinare a questo signore.

                                      Dr. Domenico Bassolino
                                      Corso Vittorio, Veneto 38
                                      Ferrara I - 44100
                                      Italy
                                      Tel: +39 0532201331
                                      Fax: +39 0532216483
                                      Mobile:+39 335 6383032
                                      E-Mail:domenico.bassolino@tin.it

                                      Il nucleo usato da Bearden è l' AMCC- 630
                                      Il nucleo usato da J.Naudin è l' AMCC- 320

                                      Salutoni
                                      Furio57

                                      Edited by Furio57 - 14/12/2004, 19:45
                                      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                      • Buongiorno a tutti!
                                        Qui MOS li ho recuperati da un inverter di circa otto, dieci anni fa che aveva qualche problema. Non saprei dove andarli a reperire e neppure quanto costano, poi credo, in giro oggi si trovi di meglio. Ho visto qualcosa nel catalogo Distrelec ed RS ci sono dei Fast FET che costano circa i 40 euro che dici, però!
                                        Comunque il problema con quel trespolo non credo sia quello.
                                        Farò la prova delle batterie, ma tieni presente che ho messo un filtro di rete, poi un condensatore da 15000uF a basso ESR, poi un altro filtro a doppia bobina, poi un condensatore da 1uF in polypropylene in parallelo ad uno da 1uF ceramico, cavi di alimentazione da 2.5mm di diametro.... e se ci attacco la batteria mantengo tutto lo stesso. Ah dimenticavo, l'alimentatore è un vero 10A su tutta la gamma, lineare, non switching. Recuper due batterie da 12V, ne ho giusto due di un ex gruppo di continuità nuove e poi ti dico cosa ne esce.
                                        Grazie Furio per l'indirizzo, sto accarezzando l'idea di prenderne un paio. Così faccio le prove del MEG e poi li uso in un ampli che ho in costruzione. Ora uso dei nuclei in ferro Si normali da circa 5Kg 120x120x80. Il pacco mi viene 80x80. Se riduco la sezione delle bobine, anche perchè verrebbero avvolte su due rocchetti, ottengo minor resistenza e minori capacità parassite, miglior risposta in frequenza e miglior rendimento.
                                        Sandro davvero usi la cianoacrilica? Io uso la termoplastica è più veloce più pratica e sporca meno. Poi se vuoi puoi smontare l'avvolgimento se devi togliere qualche spira. Se, poi vuoi esagerare, quando tutto funziona immergi la bobina in cera d'api, o in resine per muffole, ma solo quando il MEG funziona, quindi il problema non si presenterà mai!
                                        Le FDO che ottengo fanno schifo, l'oscilloscopio fa fatica a calcolare la Vrms e la Irms. Ma...... lo sapevate che....
                                        con un ponte raddrizzatore ultra-fast quelli usati negli alimentatori switching... la corrente circola solo per qualche istante nel picco dell'onda, praticamente quello che si vuole, nessun carico per tensioni basse e massima corrente sui picchi e ... tensione continua in uscita. Provare per credere, butta via i VDR, Zenamic, NTC, resistenze bruciate... ma Naudin cosa fà di lavoro l'idraulico? Perchè non ci ha pensato prima? Guarda come funziona un ponte o un diodo messo come rettificatore a carica di condensatore. Guarda quando circola la corrente nel diodo e quindi nel trasformatore. Usa diodi fast o shottky e poi mi dici, nu bella altro 2/3% di rendimiento in più!
                                        Vai che piano piano... arriviamo a 99.9%! A -200 gradi centigradi!

                                        Ora sto costruendo il circuito con controllo di fase. Quando va e quando ottengo delle belle FDO faccio una stampata e la posto!
                                        Ciao!

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                                        • CITAZIONE
                                          Sandro davvero usi la cianoacrilica? Io uso la termoplastica è più veloce più pratica e sporca meno. Poi se vuoi puoi smontare l'avvolgimento se devi togliere qualche spira.

                                          Ti ricordo che sto avvolgendo le bobine in verticale....un casino e a ogni giro devo fermare la spira altrimenti cade....
                                          CITAZIONE
                                          Perchè non ci ha pensato prima? Guarda come funziona un ponte o un diodo messo come rettificatore a carica di condensatore. Guarda quando circola la corrente nel diodo e quindi nel trasformatore. Usa diodi fast o shottky e poi mi dici, nu bella altro 2/3% di rendimiento in più!

                                          Gia' fatto mesi fa con dei diodi ultraveloci......nessun miglioramento sensibile (ero gia arrivato a quasi 100% di rendimento),comunque cercavo solamente una differenza all'inserimento del magnete.
                                          CITAZIONE
                                          Farò la prova delle batterie, ma tieni presente che ho messo un filtro di rete, poi un condensatore da 15000uF a basso ESR, poi un altro filtro a doppia bobina, poi un condensatore da 1uF in polypropylene in parallelo ad uno da 1uF ceramico, cavi di alimentazione da 2.5mm di diametro.... e se ci attacco la batteria mantengo tutto lo stesso. Ah dimenticavo, l'alimentatore è un vero 10A su tutta la gamma, lineare, non switching

                                          Allora penso proprio che sei ben messo come alimentazione.....

                                          Ciao

                                          Edited by sandro-meg - 15/12/2004, 10:30

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                                          • Non ho ancora fatto la prova della batteria. Ma ho fatto la prova dei diodi. Non si risolve un granchè. La forma è troppo strana, il condensatore si carica alla tensione media dei picchi ed il carico è da quelli che assorbe energia, nulla da tutto il resto. Certo che se la strada è di usare delle VDR è un bel casino trovare il punto di utilizzo, cioè la tensione alla quale fare condurre le VDR, e poi i VDR in quella zona sono pittosto... tolleranti. Vai con le spire in più o in meno.
                                            Ho provato anche a connettere due generatori indipendenti ai due circuiti di eccitazione. Frequenze e fasi indipendenti. Duty cycle indipendente. Non ti immagini che casino. Ho ancora da capirci qualcosa, intanto i MOS sono diventati due. Ho provato con gli IGBT ma non sono la stessa cosa. Hanno bisogno di un circuito di pilotaggio più adeguato del MOS. Inoltre la Vce sat è molto più alta della Vds on dei FET quindi energia buttata. Il massimo che ho raggiunto con magnete ceramico ormai quasi da buttare, è del 92%. Con tante sofferenze, 80 senza. 50 con un pezzo di ferrite al posto del magnete, 75 con il magnete al contrario. 60 con i magneti al Nd, indipendentemente dalla polarità e dai diti schiacciati. Credo che dal nucleo che ho più di questo non si riesca ad ottenere.
                                            Dimenticavo pare che il massimo dell'efficienza si trovi ad una frequenza particolare, quando il fronte di salita di una onda si trova a coincidere con quello di discesa dell'altra o poco lontano da lì.
                                            Poi ci sono punti di funzionamento strani tipo un semiciclo di un'onda più largo di quell'altra e a frequenze diverse l'una dall'altra mantenendo l'onda a frequenza più bassa con un duty cicle più basso, cioè tempo di chiusura del 25% di quello di apertura. Ma la cosa è tutta da scoprire.
                                            Non avrei mai detto che un oggetto così semplice risultasse essere così complicato da studiare. Anche perchè gli effetti di una bobina influenzano in maniera complessa l'altra.
                                            A te come vanno le bobine a basse perdite? Ti sei incollato i diti ben bene? Và a finire che le fai fare anche a me.
                                            Ciao per ora! A prossimi sviluppi!

                                            Dimenticavo, il forum è caduto in terra e si è rotto in pezzi?

                                            Edited by Lowrence - 16/12/2004, 17:51

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                                            • Ehehe non ancora..... comunque non hanno un'aspetto professssssionale.
                                              Per ora sono arrivato 28 spire.....per natale forse le riesco a finire.
                                              Non ti conviene ancora passare al nucleo in Metglass.... fai le prove con il tuo e capiamo il perche' di quel strano funzionamento.Se davvero bisognerebbe far passare le linee attraverso il magnete?
                                              Ciao e buoni studi

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                                              • Le cose strane si susseguono!
                                                Certo quest'affare è veramente interessante, di giorno in giorno escono cose nuove. Ma andiamo per ordine.
                                                Ieri sera ho fatto ancora delle prove con i vari magneti e alle varie frequenze con vari duty cycle e fasi di scambio, ho abbassato troppo la frequenza, e zappp, è partito il penultimo MOS che avevo. E allora? Beh ho dovuto optare per altri dispositivi disponibili e/o di recupero. Ho provato con un ponte IGBT enorme, ma probabilmente era bruciato perchè non funzionava, con degli IGBT discreti avevo già provato, e mi sono capitati per le mani dei transistors darlington BUY78 Philips o qualcosa del genere, li ho montati ho dato birra e... funzionamento totalmente diverso. Forme d'onda totalmente diverse, tutto un altro comportamento. Come se avessi cambiato tutti gli avvolgimenti. Insomma tutta un'altra cosa, credo a causa delle capacità tra collettore ed emettitore molto più basse nel transistor che nel MOS, spero di non dire una bufalata perchè devo verificare. In uscita ho più potenza pur rimanendo il rendimento inferiore a 1, perchè naturalmente ho più potenza in ingresso, ma con le stesse forme d'onda di pilotaggio! Ti rendi conto? Switchare un induttore con MOS o IGBT o TRANSISTOR dà risultati diversi, a parità di forma d'onda! Bene, a questo devono seguire altre prove, naturalmente e spero di capire il perchè!
                                                La seconda cosa stiupefacente è questa.
                                                Il marchingengo in tensione senza magnete, trovo la frequenza alla quale ho il maggior rendimento, poi trovo anche la fase per il maggior rendimento, poi anche il duty cycle per il maggior rendimento. Con il magnete ceramico. Ottengo un bel 90% circa. Poi tolgo il magnete, rifaccio i calcoli e il rendimento è calato al 78%. Reinserisco il magnete al contrario ed il rendimento cala fino al 60%. Ritolgo il magnete e lo reinserisco dalla parte oppsta ed il rendimento risale. Ora voglio provare con i magneti al Nd. Li inserisco per il verso del magnete ceramico il rendimento cala al 50% (forse anche al 47 le misure sono difficili da fare in modo preciso su quelle forme d'onda a picchi). Estraggo con non poca fatica il magnete al Nd e lo inverto. Solito risultato. Riestraggo il magnete, lo scompongo nei suoi pezzettini e comincio a giocare con le piastrelline vicino al nucleo osservando le tensioni in uscita Vrms sull'oscilloscopio e l'intensità luminosa delle lampadine, la tensione in uscita era intorno ai 51Vrms. Ho avvicinato il magnetino a una bobina di uscita, ho invertito le polarita del magnete, mi sono pizzicato i diti, ho preso la scossa molte volte, e poi ho notato che appiccicando il magnete sulla parte esterna del nucleo con una certa polarità la tensione passava da 51 a quasi 53Vrms. Ho lasciato quel magnetino lì e ne ho preso un'altro. Ho cominciato a fare come col primo e così via. Alla fine ho trovato che appiccicando quattro magnetini ai quattro angoli del nucleo, senza magnete in mezzo ottenevo 61Vrms in uscita da ogniuna delle bobine di out. Con lampadine da 60V 0.1A cioè 6 Watt ho ottenuto una potenza di oltre 12W, l'alimentatore stava fornendo 1A a 12V dc! Rendimento 1? No, non del tutto, ma forse se si calcola che il nucleo stava scaldando, non a causa delle bobine che erano fredde ma per magnetostrizione o correnti indotte.... Poi c'è il calore dissipato dai transistor, non tanto in effetti, ma vista la dimensione dei dissipatori...
                                                Poi ho voluto fare la riprova, ho staccato i magnetini la tensione è scesa di nuovo a 50-51Vrms. Li ho invertiti di polarità e mano a mano che li aggiungevo la tensione leggeva 47, 45, 42.... Invertendo i magnetini anche tutti e quattro il rendimento cala!!!!! Li ho rimessi per il verso precedente ed il rendimento è aumentato nuovamente!!!!!
                                                Non ci capisco più nulla. Naturalmente con i magneti messi all'esterno se introduco un magnete di qualsiasi tipo all'interno il rendimento precipita.
                                                Riassumendo, non avrei mai creduto che un oggetto così semplice potesse portare a questi risultati, intendo in fatto di complessità. Io credo che se di enrgia extra che proviene da chissà dove si possa parlare, questa dovrebbe venire dal fenomeno della magnetosrizione del nucleo in ferro, qualcosa legato alle barriere di Bloch tra i domini magnetici, ma questo è un settore del quale non si trova notizia.
                                                Spero di averti dato delle notizie ed idee "attizzanti" che mi dici Sandro?

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                                                • Vedi... non cambiare nucleo con il mio......io di queste prove le ho fatte ma....nessuna differenza.
                                                  Ok il discorso si fa' molto interessante e,se otttieni un COP>1,per natale ti vengo a trovare e brindiamo con lo champagne !!!
                                                  Allora ,per curiosita', togli il magnete e cerca le condizioni per ottenere il massimo rendimento.Non e' detto che non raggiungi in queste condizioni l'ho stesso rendimento.Poi prova con quelli al neodimio....ognuno puo' lavorare a frequenze /duty cicle diversi...
                                                  Per il discorso dei fet, be penso che tanto si giochi sia sulle capacita' sia sulla velocita' di comutazione:quindi per un'analisi bisogna studiarsi bene il circuito e i data sheet dei componenti.
                                                  Le prove e i risultati che stai ottenenedo ricordano un'altra tecnologia simile ,la SPIN Wave... non proprio il MEG ma a noi non importa, basta che funzi.
                                                  Vai con le batterie e vedi se aumenta il rendimento.
                                                  Ciao

                                                  Edited by sandro-meg - 17/12/2004, 10:48

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                                                  • ragazzi state andando forte,
                                                    leggo tutti i vostri post e aspetto sempre la notizia "straordinaria".
                                                    non ho tempo e modo di sperimentare ma vi sono vicino.
                                                    un brindisi per un cop>1?????? un bagno in idromassaggio con champagne !!! .........

                                                    Commenta


                                                    • Calma calma, risparmiamo lo champagne e l'idromassaggio per quando siamo riusciti a tenere una lampadina, ma che dico un led per almeno un'ora senza alimentazione dall'esterno. Grazie della solidarietà, ma non rischiamo di cantare vittoria prima della resa dell'avversario.

                                                      Sandro, ho provato con i magneti al Nd. e ho provato anche senza da 50Hz a 10,000Hz con tutti i duty cycle possibili e tutte le fasi tra le due onde di eccitazione, e non ottengo rendimento superiore al 75% senza magneti.
                                                      Ma la cosa più strana è che ottengo il rendimento più alto con i magneti al neodimio messi all'esterno del nucleo sugli spigoli!
                                                      E non so se hai capito, ma solo con una polarità. Se li inverto dovrebbe essere simmetrico, invece no! Il rendimento diminuisce! PERCHÈ?

                                                      Cioè lo rispiego meglio.
                                                      L'oggetto è li che trasforma allegramente, intorno agli 8000HZ, duty cycle 50% fase 180 gradi o poco più, vale a dire che il fronte di salita di un'onda avviene dopo qualche microsecondo rispetto al fronte di discesa dell'altra. Pare si ottenga uno zinzirillino (nuovo sistema di misura) di efficienza in più. Se appoggio una piastrina (vedi foto) di magnete al Nd su uno spigolo del nucleo, all'esterno, il rendimento aumenta di poco. Se lo inverto diminuisce di poco. Se aggiungo in stack un altro mattoncino, mi pinzo le dita ed il rendimento aumenta ancora un poco o diminuisce ancora un poco. Se aggiungo un terzo mattoncino non cambia nulla. Quindi lo tolgo. Faccio la stessa operazione su tutti e quattro gli spigoli ed ottengo un 15/20% in più di rendimento. Poi se aggiungo magneti a caso in altri posti non cambia nulla se non peggiora il rendimento compreso magnete ceramico al centro.
                                                      Ora se il sistema è simmetrico perchè cavolo se inverto tutti i magneti il rendimento diminuisce? Forse ho magnetizzato il nucleo da una parte chissà.
                                                      Poi altre stranezze, se aggiungo i magneti il rumore dovuto alla magnetostrizione cambia, il nucleo si scalda, pur non assorbeno potenza extra dall'alimentatore e ... da la scossa! Incredibile. Considera che è perfettamente isolato dal resto del circuito, le bobine sono su rocchetto di PVC trasparente, e allora? Sei sicuro che a te non siano mai capitati simili fenomeni? Non hai mai notato nulla di questi fenomeni? Solo a me capita? Possibile?
                                                      Non credo quel nucleo sia nulla di particolare e non l'ho trovato su una astronave aliena, a me pare un semplice nucleo in lamierini...
                                                      Quasi quasi, prendo un nucleo di trasformatore e faccio le prove con quello per vedere se gli effetti sono simili.
                                                      Poi c'è un altro problema, per le lampadine o per le resistenze tutto carbura. Ma come fare poi a recuperare l'energia in uscita con quella forma d'onda a piffero? Sono in pratica due spilli di circa 180V di picco più la quadra normale, la media viene circa 60Vrms, ma cosa ci si fà poi? L'acqua calda? O la luce? Raddrizzare non serve, già provato, forse con delle bobine... quella sarà un'altra lotta.
                                                      Sui transistor che sono più veloci dei FET cade una VCEsat di 0.75V quando la bobina è alimentata, purtroppo, quindi energia sprecata. Però non scoppiano più e switchano meglio. I fronti di commutazione sono più netti. Un'altra cosa strana. La tensione di alimentazione è di 12V esatti e non varia ne a vuoto e neppure a carico (devo ancora provare con le batterie, tempo tiranno e moglie pure) però, e quì viene il bello, la parte alta delle onde, cioè quando il transistor non è in conduzione, senza magneti è di 12V. Con i magneti, sale a 18V, stessa situazione di frequenza ecc...
                                                      Da queste parti direbbero "Il mistero della caramella ciucciata" in altre parole "Chi ha ciucciato la caramella e poi l'ha reincartata?"
                                                      Lunedì, se non sono stato assorbito dal Filadelphia Experiment posterò altri misteri.
                                                      Ciao!

                                                      Edited by Lowrence - 17/12/2004, 16:17

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                                                      • CITAZIONE
                                                        Poi altre stranezze, se aggiungo i magneti il rumore dovuto alla magnetostrizione cambia, il nucleo si scalda, pur non assorbeno potenza extra dall'alimentatore e ... da la scossa! Incredibile. Considera che è perfettamente isolato dal resto del circuito, le bobine sono su rocchetto di PVC trasparente, e allora? Sei sicuro che a te non siano mai capitati simili fenomeni? Non hai mai notato nulla di questi fenomeni? Solo a me capita? Possibile?

                                                        Non solo a me,ma a nessuno in tutti questi anni...guarda l'unica cosa che mi succedeva era di prendere una mini scossa toccando il nucleo.Inoltre rilevavo un fortissimo campo elettrico che ,secondo me, e' anomalo.Era per questo che alcuni post fa ti avevo messo la pulce nell'orecchio.
                                                        Quel che e' vero e che non ricordo se ho mai messo i magneti ai quattro lati (perche' avrei dovuto farlo? Per dire la verita' non mi sono neache messo a testa in giu' con il capello di Pinocchio,ma se andiamo avanti cosi' penso proprio di farlo... ).A parte i scherzi, quel che e' strano e' che sembra che non serva confinare il campo magnetico del magnete come fino ad ora si pensava.Ora penso che il percorso che hai trovato e' interessantissimo e provero sul mio nucleo una disposizione identica alla tua.
                                                        CITAZIONE
                                                        Sui transistor che sono più veloci dei FET cade una VCEsat di 0.75V quando la bobina è alimentata, purtroppo, quindi energia sprecata. Però non scoppiano più e switchano meglio. I fronti di commutazione sono più netti. Un'altra cosa strana. La tensione di alimentazione è di 12V esatti e non varia ne a vuoto e neppure a carico (devo ancora provare con le batterie, tempo tiranno e moglie pure) però, e quì viene il bello, la parte alta delle onde, cioè quando il transistor non è in conduzione, senza magneti è di 12V. Con i magneti, sale a 18V, stessa situazione di frequenza ecc...
                                                        Da queste parti direbbero "Il mistero della caramella ciucciata" in altre parole "Chi ha ciucciato la caramella e poi l'ha reincartata?"

                                                        Ma scusa con quel popo' di filtri,condensatori e alimentatore mi vieni a dire che ottieni un'extrantensione fina a 18 V????Mi prendi per i fondelli? Quindi extratensioni anche sulle bobine d'ingresso...bene
                                                        Fai un resoconto dei tuoi esperimenti e facci vedere le FDO ottenute in modo che riusciamo a capire in che situazione ci troviamo.

                                                        Un primo giudizio a caldo sembra che tu stia non tanto replicando al MEG, che stia trastullando la famosa onda longitudinale.Il tuo dispositivo assomiglia al POD (rendimenti poco al di sopra l'unita').
                                                        Ti posto due link dove puoi trastullarti a leggere :
                                                        POD e Adams motor.....descrizione completa per la replica del POD
                                                        Replica di Naudin con la configurazione dei magneti simili alla tua

                                                        Ciao

                                                        Edited by sandro-meg - 17/12/2004, 19:26

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                                                        • In attesa dei tuoi esperimenti del week-end (spero che hai risolto il mistero...) ti informo che il mitico Naudin ha postato dei nuovi dati su un esperimento che interessa il nostro potenziale vettore...Doppio torroide
                                                          E' molto interessante e vi consiglio di darci un'occhio...se funziona veramente,be penso che non ci siano piu' dubbi riguardo alla presenza fisica di A.
                                                          Per quanto riguarda le mie bobine, be una l'ho finita e l'ho provata immediatamente:l'unica cosa buona e' che le capacita' parassite sono diminuite drasticamente.....per il resto,buoi completo..
                                                          Spero che tu abbia novita' piu' positive.
                                                          Ciao

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                                                          • CITAZIONE (Lowrence @ 17/12/2004, 10:22)
                                                            Le cose strane si susseguono!
                                                            Certo quest'affare è veramente interessante, di giorno in giorno escono cose nuove. Ma andiamo per ordine.
                                                            Ieri sera ho fatto ancora delle prove con i vari magneti e alle varie frequenze con vari duty cycle e fasi di scambio, ho abbassato troppo la frequenza, e zappp, è partito il penultimo MOS che avevo. E allora? Beh ho dovuto optare per altri dispositivi disponibili e/o di recupero. Ho provato con un ponte IGBT enorme, ma probabilmente era bruciato perchè non funzionava, con degli IGBT discreti avevo già provato, e mi sono capitati per le mani dei transistors darlington BUY78 Philips o qualcosa del genere, li ho montati ho dato birra e... funzionamento totalmente diverso. Forme d'onda totalmente diverse, tutto un altro comportamento. Come se avessi cambiato tutti gli avvolgimenti. Insomma tutta un'altra cosa, credo a causa delle capacità tra collettore ed emettitore molto più basse nel transistor che nel MOS, spero di non dire una bufalata perchè devo verificare. In uscita ho più potenza pur rimanendo il rendimento inferiore a 1, perchè naturalmente ho più potenza in ingresso, ma con le stesse forme d'onda di pilotaggio! Ti rendi conto? Switchare un induttore con MOS o IGBT o TRANSISTOR dà risultati diversi, a parità di forma d'onda! Bene, a questo devono seguire altre prove, naturalmente e spero di capire il perchè!
                                                            La seconda cosa stiupefacente è questa.
                                                            Il marchingengo in tensione senza magnete, trovo la frequenza alla quale ho il maggior rendimento, poi trovo anche la fase per il maggior rendimento, poi anche il duty cycle per il maggior rendimento. Con il magnete ceramico. Ottengo un bel 90% circa. Poi tolgo il magnete, rifaccio i calcoli e il rendimento è calato al 78%. Reinserisco il magnete al contrario ed il rendimento cala fino al 60%. Ritolgo il magnete e lo reinserisco dalla parte oppsta ed il rendimento risale. Ora voglio provare con i magneti al Nd. Li inserisco per il verso del magnete ceramico il rendimento cala al 50% (forse anche al 47 le misure sono difficili da fare in modo preciso su quelle forme d'onda a picchi). Estraggo con non poca fatica il magnete al Nd e lo inverto. Solito risultato. Riestraggo il magnete, lo scompongo nei suoi pezzettini e comincio a giocare con le piastrelline vicino al nucleo osservando le tensioni in uscita Vrms sull'oscilloscopio e l'intensità luminosa delle lampadine, la tensione in uscita era intorno ai 51Vrms. Ho avvicinato il magnetino a una bobina di uscita, ho invertito le polarita del magnete, mi sono pizzicato i diti, ho preso la scossa molte volte, e poi ho notato che appiccicando il magnete sulla parte esterna del nucleo con una certa polarità la tensione passava da 51 a quasi 53Vrms. Ho lasciato quel magnetino lì e ne ho preso un'altro. Ho cominciato a fare come col primo e così via. Alla fine ho trovato che appiccicando quattro magnetini ai quattro angoli del nucleo, senza magnete in mezzo ottenevo 61Vrms in uscita da ogniuna delle bobine di out. Con lampadine da 60V 0.1A cioè 6 Watt ho ottenuto una potenza di oltre 12W, l'alimentatore stava fornendo 1A a 12V dc! Rendimento 1? No, non del tutto, ma forse se si calcola che il nucleo stava scaldando, non a causa delle bobine che erano fredde ma per magnetostrizione o correnti indotte.... Poi c'è il calore dissipato dai transistor, non tanto in effetti, ma vista la dimensione dei dissipatori...
                                                            Poi ho voluto fare la riprova, ho staccato i magnetini la tensione è scesa di nuovo a 50-51Vrms. Li ho invertiti di polarità e mano a mano che li aggiungevo la tensione leggeva 47, 45, 42.... Invertendo i magnetini anche tutti e quattro il rendimento cala!!!!! Li ho rimessi per il verso precedente ed il rendimento è aumentato nuovamente!!!!!
                                                            Non ci capisco più nulla. Naturalmente con i magneti messi all'esterno se introduco un magnete di qualsiasi tipo all'interno il rendimento precipita.
                                                            Riassumendo, non avrei mai creduto che un oggetto così semplice potesse portare a questi risultati, intendo in fatto di complessità. Io credo che se di enrgia extra che proviene da chissà dove si possa parlare, questa dovrebbe venire dal fenomeno della magnetosrizione del nucleo in ferro, qualcosa legato alle barriere di Bloch tra i domini magnetici, ma questo è un settore del quale non si trova notizia.
                                                            Spero di averti dato delle notizie ed idee "attizzanti" che mi dici Sandro?

                                                            hai provato ad aumentare numero e potenza dei magneti?

                                                            se si che succede?
                                                            se no prova a farlo al piu presto che se....
                                                            mi faccio un meg e vado a overunity

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                                                            • Calma ragazzuoli. Io ho scopert il "SEG"
                                                              Senseless Electromagnetic Garbler.
                                                              Ovvero: "ingarbugliatore elettromagnetico senza senso"!
                                                              L'avevo detto di non cantare vittoria.
                                                              Purtroppo, avendo tempo di fare prove e rilievi ho scoperto il perchè delle anomalie del mio SEG e quelle anomalie eccetto per la scossa tremenda che dà il nucleo e le tensioni sulle spire di eccitazione sono fenomeni... normali.
                                                              Ma andiamo per ordine.
                                                              L'inserimento dei magneti modifica la potenza in uscita del 25%. Ed è vero, ma non del tutto. Io effettuavo le misure su di una sola bobina. Entrambe le bobine di uscita erano sotto carico, non induttivo ed uguale ma... la misura la facevo soltanto su una bobina. Ho una sola sonda 1:100 per alta tensione e credevo erroneamente che se la tensione saliva su una facesse altrettanto con l'altra. In realtà quel 25% di potenza in più su di una bobina veniva tolta all'altra bobina. E se invertivo i magneti si riduceva la potenza, perchè aumentava la potenza nell'altra bobina.
                                                              Ma come mai ciò? Perchè cavolo un magnete polarizzato in un certa maniera favorisce una bobina e ne sfavorisce l'altra?
                                                              Semplice. La forma d'onda di eccitazione non era simmetrica, una delle due aveva il 50% esatto di duty cycle mentre l'altra il 45% questo per ottenere la massima potenza in uscita evitando la concomitanza dei fronti di salita e di discesa. Pare che questo polarizzi il sistema, e poi con il magnete spostiamo questa polarizzazione di distribuzione verso un lato o verso l'altro del SEG.
                                                              Chiaramente se uso magneti an Nd al centro ho il massimo di flusso e saturo tutto non ottenendo la compensazione dello sbilanciamento dovuto alla differenza di duty cycle, ma ponendo all'esterno i soliti magneti al Nd, il flusso da una parte entra nel nucleo e dall'altra si disperde perciò il flusso totale che entra nel nucleo è molto minore che se li mettesimo nel mezzo.
                                                              Restano due fenomeni da studiare, la scossa del nucleo, che è ben rilevabile, e ne so qualcosa, e le tensioni più alte dell'alimentazione sui collettori dei transistor di eccitazione.

                                                              Nei siti di Naudin, ho trovato il POD "Power on demand" un chiodo con qualcosa di avvolto intorno, cosa starà studiando? Ho trovato il sito perchè stavo cercando i dati di una coppia di transistor che usa anche lui.

                                                              A testa in giù il cappello di pinocchio non lo puoi usare. Cade.
                                                              Potresti provare a tingere il nucleo di verde smeraldo e turchese acquamarina usando vernici al cloruro di osmio! Ma poi funzionerebbe solo nei dispari quando la luna è crescente.


                                                              Ma tornando alle cose serie, anche se a volte provare a fare cose strane non nuoce.

                                                              Le forme d'onda, richiede qualche attimo di tempo, dovrei collegare la stampante all'oscilloscopio stamparli, fotografarli ecc... Lo farò senz'altro ma se arriverò a dei risultati che valga la pena mostrarvi, per ora il SEG non è ancora un MEG!

                                                              Ho due nuclei toroidali, cosa faccio? Provo?

                                                              Che cosa ne pensate dei nuclei in ferrite? Secondo me quelli in ferro, anche in Metglass, assorbono troppa energia, il mio dopo un pò scalda, la ferrite consentirebbe di arrivare più su in frequenza, ma il flusso...

                                                              Nel catalogo Distrelec ci sono dei toroidi in N30 di diametro fino a 200mm al prezzo di 160.00 Euro!
                                                              La RS invece arriva fino a 100mm di diametro a 34.83 Euro, sempre in N30.
                                                              Poi ci sarebbero anche i nuclei I U in N27 o N87 ...

                                                              MAH!

                                                              Magneti più potenti ag_smith? A me sembrano anche troppo quelli che ho, più tosti di quelli al Nd non credo esistano. E poi se li usassi non mi resterebbero più le dita. Guarda che se ti prendono la ciccia, specialmente tra lamierini e magnete ed il magnete indende entrare tra i lamierini, la ciccia cede!


                                                              Ciao per ora!

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