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Dal brevetto di Bearden

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    Chiaramente se uso magneti an Nd al centro ho il massimo di flusso e saturo tutto non ottenendo la compensazione dello sbilanciamento dovuto alla differenza di duty cycle, ma ponendo all'esterno i soliti magneti al Nd, il flusso da una parte entra nel nucleo e dall'altra si disperde perciò il flusso totale che entra nel nucleo è molto minore che se li mettesimo nel mezzo.

    Penso che sia impossibile che con il magnete a Nd che tu usi,riesci a saturare il nucleo. Per saturarlo devi usare un magnete molto potente e con dimensioni simili al tuo nucleo(le linee di flusso del magnete entrando nel nucleo si'diramano').Altra cosa e' l'obbligo di avere 2 sonde identiche 100x.Purtroppo le fdo d'uscita si modificano se ci attachiamo la massa o no,se lavoriamo con una carico sbilanciato,se lavoriamo con due carichi uguali o con un carico singolo inserito in serie all'uscita delle due bobine.Per ogni configurazione esiste una frequenza ben precisa e una fdo relativa.Le fdo si modificano anche cambiando solo il mos.......
    Stai attento che e' molto facile prendere cantonate con quel coso e ti consiglio di lavorare sempre al 50 % di duty cicle (con tutte le prove effettuate io.....).
    CITAZIONE
    Che cosa ne pensate dei nuclei in ferrite? Secondo me quelli in ferro, anche in Metglass, assorbono troppa energia, il mio dopo un pò scalda, la ferrite consentirebbe di arrivare più su in frequenza, ma il flusso

    Non so...io non spenderei tutti quei soldi per un nucleo X.Se proprio debbo spenderli allora mi compro il nucleo usato da Bearden.....ma questo e' solo quello che penso io.Inoltre ti posso assicurare che il mio nucleo non si scaldava per nulla a quelle frequenze/potenze.E se vuoi lavorare a piu' basse frequenze basta fare piu' spire.
    Io sono dell'idea (Furio mi ha quasi convinto ) che il brevetto non si possa discostare molto dal reale funzionameto del dispositvo e che le soluzioni per renderlo overunity debbano ruotargli attorno.
    CITAZIONE
    Purtroppo, avendo tempo di fare prove e rilievi ho scoperto il perchè delle anomalie del mio SEG e quelle anomalie eccetto per la scossa tremenda che dà il nucleo e le tensioni sulle spire di eccitazione sono fenomeni... normali

    Per la questione del campo elettrico anomalo,be questo avveniva anche senza l'inserimento del magnete ed e' per questo che a quel tempo non ho dato troppo risalto alla cosa.(anche se il dubbio e' tornato a ronzermi,dopo aver digerito meglio il potenziale A ma questo si potra' discuterne quando avro finite le mie fanta-bobine)
    Invece per le tensioni di alimentazioni,ti ho gia' dato il consiglio di usare le batterie poiche' riescono a darti quel qualcosa in piu' rispetto agli alimentatori (anche se il tuo e' davvero un mostro !).La tensione sale sempre per Lenz...

    Hai letto il link di Naudin su A? E' veramente tosto....se funzia.
    Ciao

    Edited by sandro-meg - 20/12/2004, 20:20

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    • Scusate... qualcuno di voi sa che tipo di magneti sono quelli che stanno negli Hardisk? Mai visto roba così potente.
      Saluti

      J3n4
      We are BORG: http://www.hitechfree.info

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      • CITAZIONE (j3n4 @ 20/12/2004, 21:42)
        Scusate... qualcuno di voi sa che tipo di magneti sono quelli che stanno negli Hardisk? Mai visto roba così potente.

        Ciao a tutti
        Ciao j3n4 probabilmente sono comunque in "terre rare" o samario cobalto (molto probabile), oppure in neodimio.

        Salutoni
        Furio57
        L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
        LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
        Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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        • Buongiorno a tutti.
          Gli esperimenti di ieri, sono stati dedicati a capire qualcosa di più sul nucleo in questione e sul flusso dei magneti ecc... Si, lo so il sistema che adotto è bislacco, avrei dovuto fare prima queste prove, e lo avrei fatto se avessi costruito il MEG per lavoro, ma siccome lo faccio per divertirmi qualche strappo alla regola incrementa il divertimento. Ho ricavato il diagramma Flusso/Potenziale cioè la curva di isteresi. E pare che l'affare inizi a saturare intorno a 1.2 Weber/mq ovvero a 1.2 Tesla. Naturalmente ho impiegato quasi tutta la sera per fare i calcoli. L'unica maniera è stata quella di prendere una bella bobina di numero di spire noto e farci passare una corrente adeguata. Con l'alimentatore ho fatto 25 prove in diversi punti ed ho ottenuto la classica curva di isteresi anche invertendo le polarità. Poi, per curiosità ho analizzato il nucleo di un trasformatore normale, sempre con la solita bobina. Il risultato è stato di una saturazione di 0,9/1 Tesla. Un pò peggio. Poi ho analizzato un'altro nucleo in radiometal satura a 1.5 Tesla. Ho consultato le specifiche per i nuclei per trasformatori normali e tutti indicano come tipici questi parametri. La cosa che invece cambia abbastanza è la rimanenza, cioè la ritenzione magnetica. Per il nucleo che ho impiegato nel MEG è trascurabile. Mentre per gli altri è abbastanza pronunciata. Cioè si magnetizzano facilmente. Ora, riguardando le caratteristiche dei nuclei in metglass sbalordisco e trovo 1.56Tesla densità di flusso di saturazione, come il radiometal! Poi riguardando le curve ho capito che avevo fatto un errore in precedenza credendo che esistessero diversi tipi di metglass a seconda dell afrequenza di utilizzo invece il grafico è per tutti i nuclei in metglass e le curve sono separate per frequenza di prova. Quindi il nucleo impiegato da Bearden, e cioè il 630 dovrebbe pesare sicuramente più di un chilo quindi lavorando intorno a 50Kz si hanno delle perdite nel nucleo che vanno da 8W a 250W rispettivamente, in modo lineare per flussi da 40mT a 0.3 Tesla. Come dire che quell'affare, ed anche il mio, e tutti quelli che usano un nucleo in ferro, se non peggio, buttano in calore tanta di quell'energia che non raggiungeranno mai cop>0.7 a frequenze intorno ai 50KHz. Le cose diventano drastiche sopra e migliorano molto sotto.
          Ora, se l'energia che ci aspettiamo arrivi da chissà dove (zero point ecc...) ci arrivi sottoforma di variazione di flusso, maggiore l'energia che ci arriva maggiori sono gli sprechi a parità di energia che utilizziamo per l'eccitazione, quindi... addio cop>1.

          Non prendere quello che ti sto per dire come contraddizione, ricordati dell'esempio del cappello di pinocchio e di lavorare a testa in giù, che mi è piaciuto un sacco, tu sei convinto che il MEG può funzionare solo se costruito con parametri simili o uguali a quelli del MEG di Bearden, io molto meno. Comprendo il ragionamento che fai, perchè è logico, se parliamo di progetti di Nuova Elettronica di qualche decennio or sono. Non funzionavano mai e non si capiva il perchè. Poi arriva l'errata corrige e ti diceva che il transistor tale invece di essere un NPN era un PNP e tu che avevi preso un equivalente perchè il transistor era sconosciuto avevi un oggetto che col cavolo che andava. Spesso la polarizzazione dei diodi era sbagliata e buonanotte. Però devi dire che erano progetti di cose che anche in teoria avrebbero funzionato. Poi non andavano a causa di errori vari e distribuiti. Risolti gli errori bene o male funzionavano.
          Nel nostro caso stiamo parlando di un oggetto del quale Bearden stesso ammette di non essere in grado di dire se funzionava o no o se aveva preso un abbaglio. Discorso ricavato da una sua lettera dove parla del nuovo sistema elettrostatico a capacità. Per cui, io sono propenso a credere che se lascio cadere una mela questa cadrà verso il basso indifferentemente se sono a Pisa sulla torre o a Venezia in piazza S. Marco. Quindi se lui ha ottenuto un COP>3.5 con quell'affare, con tutte le prove che avete fatto voi qualche effetto vicino a COP=1 o anche di più qualcuno dovrebbe averlo ottenuto o sbaglio? Forse davvero ci vuole il cappello di Pinocchio?

          Qualche parola al rigurdo del sito dei doppi toroidi.
          Partiamo dal fatto che il potenziale A esista, ormai credo si possa dire di si, questo vettore esiste se accoppiato ad un vettore B reale cioè il vettore induzione. Quindi quando abbiamo un campo magnetico B abbiamo anche un vettore A di intensità proporzionale e di direzione normale.
          Vale quindi anche il discorso inverso. Ora qualcuno mi deve spiegare perchè deve essere il potenziale A a sparare il chiodo dell'esperimento dei sue toroidi, e non i campi magnetici B che escono dai toroidi ormai stra-saturi dall'esplosione di corrente del condensatore? Se abbiamo un campo magnetico B la sua controparte A e le linee di forza che accompagnano un campo magnetico. La relazione tra questi tre non varia. Per cui impregiudicata l'esistenza di A tutti gli effetti di forza ecc... derivanti da un campo magnetico continuano a seguire le normali leggi della fisica come oggi conosciute. Perchè occorrono sempre cose strane per misurare A. Stabilito che A è funzione di B quando abbiamo B abbiamo anche A in maniera proporzionale. A da solo non esiste. A divergente da B non esiste. E allora cosa vogliono dimostrare? Provate a fare i loro esperimenti e notereta che i nuclei dei toroidi sono stati trattati in un accelleratore per particelle, bombardati con raggi... solari, e poi messi in frigo a -425 gradi per tre mesi. (come? non si può andare a -425 gradi? Allora è per questo che il tuo esperimento non funziona!).

          Ah, finalmente ho provato con le batterie, a me non cambia nulla. Ho qualcosa in meno in tutte le letture per il fatto che le batterie erogano poco più di 12V mentre con l'alimentatore andavo quasi a 13V. Poi a 24V non mi sono azzardato ho paura della botta.

          I magneti impiegati nei motori lineari degli Hard Drives sono al Neodimio. Quelli in terre rare tipo SaCo sono troppo delicati, se il flusso cala troppo si smagnetizzano. Quelli al Nd molto meno facilmente ecco perchè sono più usati.

          Ciao per ora!

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          • Mi ero dimenticato, un duty cycle del 50% non è proprio l'ideale, i fronti di salita e discesa si incrociano e non dimentichiamo che le due bobine di eccitazione si influenzano l'una con l'altra quindi, all'apertura di una bobina avremo le famose extratensioni, per induzione le avremo anche nell'altra ed verranno recapitate sul collettore del transistor che sta entrando in conduzione. Se viene lasciato sufficiente tempo, compatibilmente con la frequenza, alle extratensioni di esaurirsi queste contribuiscono all'energia nel nucleo piuttosto che in calore sui transistors, ecco perchè uso un duty cycle più basso del 50%. Anche nel circuito adottato da bearden si fa uso di un circuito che impedisce l'incrocio dei fronti, mi pare di avere visto in quella miriade di documenti, o sua o di Naudin. E poi una sonda 1:100 fino a 100Mhz costa.
            Poi le bobine di uscita, se si vuole usare l'energia che viene da quell'affare devono essere in qualche modo impiegate insieme quindi occorre realizzare un circuito che riesca a convertire in energia utilizzabile quello sconfortante garbuglio di roba.
            Le bobine di uscita devono essere collegate a terra da un lato. Questo non porta a nessun cambiamento di forma d'onda reale. Le tue letture diverse tra collegare l'oscilloscopio ad una bobina e poi collegare la pinza della sonda a massa avviene perchè stai visualizzando dei disturbi elettromagnetici che scompaiono alla messa a terra della sonda. Per un buon funzionamento, se non si vuol emanare campi magnetici da fare inorridire le normative sulla compatibilità EMC occorre una buona massa metallica schermante e collegarci tutti i punti comuni, uno per circuito. L'energia irradiata sotto forma di RF (o EM) è molta a causa del fatto che vengono usate onde quadre e lasciati liberi i picchi di extratensione. Un buon filtro di rete in ingresso al circuito di commutazione e vari condensatori in poly di alta capacità o ceramici aiutano ad avere un alimentazione stabilizzata. Se non usate filtri, provate a mettere la sonda dell'oscilloscopio sul + dell alimentazione e vedrete che roba. Quella roba rientra nell'alimentatore mandando in confusione il regolatore, quindi filtri DC di linea a molti DB di attenuazione su tutte le bande.

            Bobine a bassa perdita capacitiva.
            Ho rispolverato un libro di tecnologia elettronica di trenta anni fa dove si parla di bobine a banco a ciambelle e a ciambelle di diametro diverso. Poi quelle a nido d'ape, ma non credo sia il caso. Poi c'è il filo Litz.... Forse, Sandro perchè non risfai le bobine a ciambella e le rifai con del filo a più conduttori attorcigliati come il filo Litz?
            Ciao di nuovo!

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            • CITAZIONE (Lowrence @ 21/12/2004, 09:56)
              I magneti impiegati nei motori lineari degli Hard Drives sono al Neodimio. Quelli in terre rare tipo SaCo sono troppo delicati, se il flusso cala troppo si smagnetizzano. Quelli al Nd molto meno facilmente ecco perchè sono più usati.

              Ciao a tutti
              Ciao Lowrance quello che dici non mi risulta: i migliori e più cari materiali magnetici sono al samario cobalto, forse negli harddisk dei PC per motivi di costo usano il neodimio che è molto più economico, fermo restando che questi ultimi rispetto al SaCo hanno più "potenza" e meccanicamente sono più robusti!.
              Bearden nel suo Meg usa il SaCo.


              Salutoni
              Furio57

              Edited by Furio57 - 21/12/2004, 11:04
              L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
              LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
              Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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              • Non mi pare di avere detto il contrario, quelli in SaCo sono probabilmente più cari non saprei!
                Nei motori Brushless della A-B o Rockwell che di si voglia e nei motori a passi vengono impiegati i SaCo ma è tassativamente vietato smontarli perchè se togli l'accoppiamento si "indeboliscono".

                Però non sapevo che che il SEG di Bearden montasse magneti al SaCo. Comunque sia non credo che il tipo di magnete abbia una funzione particolare se sul magnetismo si basa l'arnese. Se invece funziona perchè qualche frequenza di risonanza entra in gioco e magari quella del cobalto o del samario, allora siamo destinati al fiasco eterno.
                Non credo in cose così esoteriche. Cioè, se si costruisce un motore con magneti in acciaio al carbonio, vedi magnetite, non avrà una gran coppia ed il rendimento sarà basso ma gira. Se invece usiamo magneti in unilexium e ununilinium (Nat=106 e 110) con due spire avremo lo stesso motore che oltre a girare avrà caratteristiche spaziali!

                Quindi se senza magnete un trasformatore ha un rendimento del 75% aggiungendo il magnete, anche se 1 mG, qualcosa dovrebbe cambiare. Nel mio SEG qualcosa fa, e mi ha tratto in inganno. Ma nulla di particolare e lo stesso effetto lo ottengo con magneti ceramici, al Nd e anche con delle barrette in FeNi, e con flussi molto bassi. Densità di flusso elevate saturano il nucleo e buonanotte rendimento.

                Ora sto costruendo un nuovo SEG (Il SEGII ) ho scoperto che con dei lamierini a I di tipo diverso ottengo minori perdite a frequenze più alte, poi ci avvolgo delle bobine a banco a bassa capacità (Idea di Sandro ma non proprio come la sua) e poi provo l'oggetto senza magnete. Studio come funziona normalmente e cosa si ottiene. Poi, aggiungo il magnete centrale e vedo cosa cambia. Certo che i nuclei in ferrite hanno un rendimento spaventosamente superiore specie alle frequenze che usate voi. Ma a qualcuno è passato per la testa di ridurle e vedere l'effetto che fà?
                Ciao!

                Edited by Lowrence - 21/12/2004, 15:51

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                • CITAZIONE
                  Mi ero dimenticato, un duty cycle del 50% non è proprio l'ideale, i fronti di salita e discesa si incrociano e non dimentichiamo che le due bobine di eccitazione si influenzano l'una con l'altra quindi, all'apertura di una bobina avremo le famose extratensioni, per induzione le avremo anche nell'altra ed verranno recapitate sul collettore del transistor che sta entrando in conduzione.

                  Hai ragione ma.... il rendimento non varia un granche e,quel che da piu' fastidio, e'il fatto di regolare il trimmer ogni volta che si cambia la frequenza.Per questo io ho abbandonato il circuitino.
                  CITAZIONE
                  Le bobine di uscita devono essere collegate a terra da un lato. Questo non porta a nessun cambiamento di forma d'onda reale. Le tue letture diverse tra collegare l'oscilloscopio ad una bobina e poi collegare la pinza della sonda a massa avviene perchè stai visualizzando dei disturbi elettromagnetici che scompaiono alla messa a terra della sonda.

                  Io avendo 2 sonde 100x uguali, ho eseguito la misura sia rispetto a massa sia flottante.In questo ultimo caso ho messo le 2 sonde ai capi del carico e ho usato la sottrazione (ch1-ch2).Le fdo erano sensibilmente diverse cosi' come le frequenze in cui il sistema poteva entrare in 'risonanza'.Quello di mettere a massa uno dei 2 terminali per ottenere misure piu' precise e stabili e' sicuramente vero, pero' non so se il MEG debba lavorare a massa flottante o no.Il circuito comunque non si comporta allo stesso modo (molti disturbi em vengono generati).
                  CITAZIONE
                  Ah, finalmente ho provato con le batterie, a me non cambia nulla

                  Peccato... vuol allora dire che il mio alimentatore e filtro e' sottodimensionato......
                  CITAZIONE
                  Ho rispolverato un libro di tecnologia elettronica di trenta anni fa dove si parla di bobine a banco a ciambelle e a ciambelle di diametro diverso. Poi quelle a nido d'ape, ma non credo sia il caso. Poi c'è il filo Litz.... Forse, Sandro perchè non risfai le bobine a ciambella e le rifai con del filo a più conduttori attorcigliati come il filo Litz?

                  Hai perfettamente ragione....il problema sono i soldini.....
                  Ci avevo pensato e penso che se funziona la mia idea di come avvolgere il filo,sicuramente il passo successivo e' quello di usare il filo Litz .(per ora mi avvanzano delle bobine di filo normale)
                  CITAZIONE
                  Stabilito che A è funzione di B quando abbiamo B abbiamo anche A in maniera proporzionale. A da solo non esiste. A divergente da B non esiste. E allora cosa vogliono dimostrare? Provate a fare i loro esperimenti e notereta che i nuclei dei toroidi sono stati trattati in un accelleratore per particelle, bombardati con raggi... solari, e poi messi in frigo a -425 gradi per tre mesi. (come? non si può andare a -425 gradi? Allora è per questo che il tuo esperimento non funziona!).

                  E gia' il solito cappello.... Ok pero' qui il discorso si fa' interessante perche' vengono usati 2 torroidi.Se come dici tu e cioe' che sia B il responsabile del lancio, allora basterebbe fare la prova solamente con un torroide.Come tutto bisognerebbe replicare e vedere se l'effetto esiste.Inoltre se dai un'occhiata ai link, addirittura viene fatto saltare un pezzo di cartoncino (diamagnetico e quindi B non c'entra) e adirittura il doppio torroide perde peso sollevandosi !
                  Ok possono essere le solite Naudinate ma quello che mi piacerebbe di questo discorso e' la possibilita' di avere A non piu' vincolato a B e quindi il discorso di come il MEG funzionerebbe (A longitudinale) ritornerebbe....
                  Ciao

                  Edited by sandro-meg - 21/12/2004, 19:54

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                  • Perdonami ma insisto. Prendi quello che dico con le molle, come sempre, ma tanto per fare chiarezza, sempre in base a come l'ho capita io.....
                    Non credo che il campo gravitazionale possa essere influenzato così facilmente, ma se ciò fosse, potrebbe essere influenzato proprio da A e non da B. Così pure per il cartoncino, respinto dai gravitoni modificati da A e non da B perchè diamagnetico.
                    Ma il chiodo perchè dovrebbe? Perchè di ferro? Se fosse A ad agire sul chiodo, perchè non uno stecchino da denti o un fiammero? Vai col chiodo di ferro.
                    Poi Per definizione A è un vettore. Quindi perchè due toroidi (con una r sola come toro cioè ciambella credo in greco, lo dico tanto per la cronaca) dovrebbero fare l'effeto mentre uno no? Poi sempre perchè A è vettore perchè la sua intensità non è proporzionale alla corrente nel toroide e quindi a B? Perchè ci vuole un condensatore così grosso che di sicuro dopo due botte è da buttare e se non lui sicuramente ciò che chiude il circuito?
                    Non è difficile riprodurre l'esperimento proposto da Naudin che per altro fa dei ragionamenti su A molto appropriati ma ho paura che poi sia come il trucchetto di dimostrare che 1=2.

                    Per quanto riguarda il filo litz, c'era una volta un tizio che se lo faceva con cinque fili di rame normale da 0.2 più un filo di nylon nel mezzo. Lo usava per il primario dei trasformatori di uscita audio a valvole. Era un lavoro lungo ma otteneva dei buoni risultati. Io ho provato ma mi è venuto solo un garbuglio. Forse bisognerebbe costruire un apparecchietto ad hoc, magari attaccato alla bobinatrice o al tornio. Ma poi chissa che non stiamo lavorando a frequenze troppo alte e tutto il MEGgamento se ne vada via in correnti indotte e dispersioni di campo.

                    Per ciò che riguarda la bobina di uscita, se usi due sonde e poi fai la differenza introduci anche tutti i disturbi di modo comune indotti nel punto di prova e non è detto che ciò che vedi nell'oscilloscopio sia ciò che hai ai capi del carico. Per fare una buona misura differenziale occorre un modulo differenziale con sonda differenziale. La cosa migliore è di collegare le bobine a massa da un lato, tanto sono isolate da tutto il resto, e non influenza minimante nulla, rumore elettrico escluso.
                    La frequenza di risonanza ti cambia quando aggiungi la sonda perchè questa rappresenta una capacità anche se di pochi pF considerevole per le exratensioni in gioco. Ma non ci si può fare nulla, sotto carico, credo che l'effetto si noti molto meno, visti gli effetti della resistenza sul Q del circuito.

                    Io intanto vado avanti con il SEGII. Senseless Elettromagnetic Garbler 2.
                    Ciao!

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                    • CITAZIONE
                      Ora qualcuno mi deve spiegare perchè deve essere il potenziale A a sparare il chiodo dell'esperimento dei sue toroidi, e non i campi magnetici B che escono dai toroidi ormai stra-saturi dall'esplosione di corrente del condensatore?

                      CITAZIONE
                      Non credo che il campo gravitazionale possa essere influenzato così facilmente, ma se ciò fosse, potrebbe essere influenzato proprio da A e non da B. Così pure per il cartoncino, respinto dai gravitoni modificati da A e non da B perchè diamagnetico.
                      Ma il chiodo perchè dovrebbe? Perchè di ferro? Se fosse A ad agire sul chiodo, perchè non uno stecchino da denti o un fiammero? Vai col chiodo di ferro.
                      Poi Per definizione A è un vettore. Quindi perchè due toroidi (con una r sola come toro cioè ciambella credo in greco, lo dico tanto per la cronaca) dovrebbero fare l'effeto mentre uno no? Poi sempre perchè A è vettore perchè la sua intensità non è proporzionale alla corrente nel toroide e quindi a B? Perchè ci vuole un condensatore così grosso che di sicuro dopo due botte è da buttare e se non lui sicuramente ciò che chiude il circuito?

                      Si sarebbe troppo bello,ed e' per questo che sarebbe carino provarlo.Da quello che viene scritto bisogna usare 2 toroidi ( ) per fare in modo che A venga 'allungato' tra i due toroidi.Cioe' due differenti A (2 toroidi differenti) creano un singolo A .La spiegazione e' nei link proposti da Naudin.Inoltre anche invertendo la polarita' dell'impulso,il risultato e' il medesimo (sembra che si crea uno schermo gravitazionale attorno ai 2 toroidi).Cavolate? Penso di si....pero' affascinate se vero.
                      CITAZIONE
                      Per quanto riguarda il filo litz, c'era una volta un tizio che se lo faceva con cinque fili di rame normale da 0.2 più un filo di nylon nel mezzo. Lo usava per il primario dei trasformatori di uscita audio a valvole. Era un lavoro lungo ma otteneva dei buoni risultati.

                      Meglio comprarlo....troppo tempo per farsene uno.
                      CITAZIONE
                      Per fare una buona misura differenziale occorre un modulo differenziale con sonda differenziale. La cosa migliore è di collegare le bobine a massa da un lato, tanto sono isolate da tutto il resto, e non influenza minimante nulla, rumore elettrico escluso.

                      Troppo costosa una sonda differenziale....quella delle doppie sonde e' una soluzione economica anche se non proprio ortodossa....alla va la che va ben...

                      A natale faccio un giro con il mio UFETTO realizzato con i miei TORRROIDI (3 R questa volta !!)
                      Ciao

                      Edited by sandro-meg - 22/12/2004, 14:25

                      Commenta


                      • Chiama prima striscia e il gabibbo! Così ti riprendono!

                        In effetti facendo la somma vettoriale nel centro dei toroidi A1+A2=Aallungato. Ma allora perchè non usare tre o quattro toroidi? Io non so nemmeno quanti ne ho. E poi più che altro perchè metterli in parallelo? Tutti in serie sarebbe meglio.
                        Ora finisco di costruire i rocchetti per il SEGII poi provo ad appicicare i due toridi insieme e faccio la prova del tappo di carta.
                        Ho un condensatore da 100uF 120V low ESR chissà che botta fa!
                        Basta un relay credo, anzi un contattore tosto, anzi di più. Ma io il condensatore lo carico un pò alla volta con un variac un diodo e una resistenza! Tiè! Se non và scrivo a Naudin che è un mistificatore su tutti i forum del mondo! E poi gli dò la caccia con striscioni e torte come fanno a Bill Gates! Così impara!
                        Hai visto il POD? Sempre dei Naudin Labs? Chissà a cosa serve?!
                        Forse anchio faccio il sito di Lowrence Livermore Labs e ci pubblicizzo i SEG. Ma mi pare che già ci siano?

                        E per le sonde... una lampadina dice più il vero! Più si accende e più energia c'è! In barba alla tossicità tecnologica!
                        Ciao!

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                        • CITAZIONE
                          Hai visto il POD? Sempre dei Naudin Labs? Chissà a cosa serve?!  
                          Forse anchio faccio il sito di Lowrence Livermore Labs e ci pubblicizzo i SEG. Ma mi pare che già ci siano?

                          No basta siti LABS....ne ho pieni i .......
                          Ti conviene cambiare nome per il tuo SEG mi sa tanto di super*****lla con scapellamento a destra....(mitici amici mie!)
                          Per quanto riguarda il POD ti ho gia' postato il link di come costruirlo....il solito oggettino overunity !!!
                          Basta inserirlo in un reatore nucleare e raffreddarlo a -754,23 gradi.No problem
                          Ciao

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                          • He he he! Tutti bravi!
                            Ho da darti una notiziuola che mi frullava per la mente, ti ho accennato ai dubbi dei nuclei in ferro a 40Khz?

                            Leggi quest'articolo:

                            http://www.wtec.org/loyola/nano/us_r_n_d/05_05.htm


                            In particolare:

                            As a result of research to date, two families of alloys show the best performance characteristics and have emerged as the leading candidates for reduction to application: Fe-Cu-Nb-B-Si (the "Finemet" family) and Fe-Zr-(Cu)-B-(Si) (the "Nanoperm" family). The Finemet family is characterized by an optimum grain size of about 15 nm, provides a saturation induction of about 1.2 T, and exhibits very good properties at high frequencies, comparable to some of the best Co-based amorphous materials. On the other hand, the grain sizes consistent with optimum performance are larger, around about 25 nm, in the Nanoperm family. The distinguishing feature of the Nanoperm family of alloys is the very low energy loss exhibited at low frequencies (60 Hz), offering the potential for application in electrical power distribution transformers.

                            Che dire?

                            Poi senti questa:

                            http://www.fortunecity.com/greenfield/bp/1.../16/megdiag.htm

                            Nanocrystalline Magnetic Core :
                            Characteristics: High saturation magnetic induction (1.25T), high permeability, high inductance (ten times higher than that of ferrite), low loss, small volume, light in weight, high electric interference resistance, good frequency performance and high temperature stability.

                            Ten times higher than ferrite, bella robba, lo sanno tutti. Ma poco rispetto ai normali nuclei da trasformatore.
                            Light weight, mica lo dobbiamo mettere su un aereo.
                            Good frequency performance.... Da dove a dove?
                            Da 30Hz a 100Hz? Da 0.0001 Hz a 1.5GHz?
                            Un pò vago....

                            Comunque un pò di informazioni sulle caratteristiche dei materiali magnetici, tanto se hai voglia di scuriosare, le puoi trovare nei siti linkati da questa ditta inglese che pare seria e fa riferimento a costruttori seri.

                            In sunto, mi sa che il nucleo di Bearden o di Naudin sia marginalmente migliore di quello dei normali trasformatori, cioè i lamierini in radiometal o ferro silicio a granuli orientati. E credo che molta parte di quel poco vantaggio sia dovuto alla sua forma, due nuclei a C accoppiati sono curvi e il flusso in curva sbanda meno che in angolo retto. Ma questo si sapeva da molto tempo.
                            Ho visitato anche dei group su yahoo, ma quei ragazzi mi sembrano messi peggio di noi. Si interessano a chiudere il loop ancora prima di avere dimostrato che l'oggetto funziona!
                            Mah?!
                            Stasera niente prove, sono a cena fuori. Tutto rimandato a domani! Appena finito posto le foto della super*****la scappellata n2.

                            Facciamo.... GMG Garbled Magnetic Garbige.
                            o RAMI? Rottami Arruginiti Messi Insieme?
                            o UHJ.... Useless Heavy Junk.

                            Quale ti piace di più? Dove posso acquistare il cappello di pinocchio?

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                            • Finalmente ferie!!!
                              Posso finalmente (se mia moglie non mi brinchia e mi porta a fare la spesa e regali in giro... ) riavvolgermi le bobe (per gli amici).
                              Il mio RAMI (e' originale e sa anche un po di indiano,mistico....si mi piace !) pur avendo un nucleo in Permalloy, ha esibito un rendimeto di quasi il 100 % a ben 20 Khz.Quindi il discorso che i nuclei non rendono a frequenze elevate e' sicuramente vero,ma 20 KHz e' un buon traguardo non ti pare?Per gli 80 Khz ci penseremo.....
                              Ma poi ti ricordo che noi non costruiamo un trasformatore ma bensi una A-formatore ( ) e il nucleo e' stato scelto da Bearden perche' e' in grado di assorbire totalmente il campo del magnete.Io ho verificato che esistono comunque delle perdite ma piccole rispetto alla potenza del magnete (deve essere TOTALMENTE confinato ? Impossibile! Qualche linea puo' comunque sfuggire)
                              CITAZIONE
                              Ho visitato anche dei group su yahoo, ma quei ragazzi mi sembrano messi peggio di noi. Si interessano a chiudere il loop ancora prima di avere dimostrato che l'oggetto funziona!

                              Ti riferisci a MEG-Builders? Il tizio Stan Mayer e' in gamba e se vuoi ti posto i suoi risultati ma sono identici ai miei.....
                              CITAZIONE
                              Dove posso acquistare il cappello di pinocchio?

                              Nisba, se vuoi devi comprarlo al vvv.sandro-meg_labs.tf (il nuovo dominio tf significa: te frego)
                              Ciao

                              Edited by sandro-meg - 22/12/2004, 19:04

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                              • CITAZIONE (sandro-meg @ 22/12/2004, 19:02)
                                Io ho verificato che esistono comunque delle perdite ma piccole rispetto alla potenza del magnete (deve essere TOTALMENTE confinato ? Impossibile! Qualche linea puo' comunque sfuggire)

                                forse hai toccato il tasto giusto...???
                                il campo A è adiacente e normale a B (correggi se sbaglio )
                                se sfugge qualche linea come tu dici, dove si richiude, dove va finire???
                                e A di conseguenza dove si posiziona???
                                forse se B non è totalmente confinato A nemmeno si manifesta.
                                mi sembra di fare FANTAscenza

                                buona sperimentazione

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                                • Per rispondere subito a Daniloz.
                                  A secondo le teorie della fisica moderna (?) vedi Aaronov Bohm e non ancora accettata da tutti, si manifesta sempre. Io non so che idea vi siate fatte di questo vettore, ma in fisica un vettore è quello che si dice sia, cioè un vettore. Non è detto che in vettore si manifesti sotto effetti evidenti. Ma A ha effetti evidenti perchè è insieme a B quel vettore che compone l'elettromagnetismo generalizzato. Cioè A è inscindibile da B. Ma mentre fino ad ora avevamo preso in considerazioni gli effetti B non avendo fatto esperimenti adatti a dimostrare l'esistenza di A non sapevamo che A esistesse. Se riguardi qualche esperimento in giro per la rete non mi ricordo dove, due fasci di elettroni venivano deformati, non deviati bada bene, da una bobina posta al centro di loro orientata in modo che B fosse sempre ininfluente e schermato. Quindi il fatto che si voglia confinare a tutti i costi B dentro il nucleo non credo abbia rilevanza anche perchè il flusso magnetico segue sempre le vie a minor resistenza e se all'esterno abbiamo aria è comprensibile che tutte le linee del flusso magnetico viaggino all'interno del nucleo, di qualsiasi nucleo, non solo quelli benedetti dalla dea Visnù nel tempio di Hakabar. Come pure è comprensibile che ci siano campi magnetici dispersi all'esterno del nucleo in concomitanza delle curve e degli spigoli. Un toro è l'ideale perchè è totalmente rotondo. Il nucleo in metglass no perchè ha gli spigoli laterali vivi. Se aggiungiamo che le bobine generano campi magnetici diverenti nelle loro prissimità prima che il flusso sia catturato dal nucleo in ferro. Quindi non possiamo parlare di totale confinamento del campo magnetico nel nucleo, in nessun nucleo.

                                  Il campo A non è adiacente a B ma sempre normale al vettore B e come B si richiude su se stesso generando delle linee di flusso. L'esempio postato da Sandromeg poco prima nel link dei toroidi di Naudin è eloquente ci sono anche foto molto ben curate. Puoi osservare che in un toroide in ferrite (ma perchè non in metglass? perchè in questo caso la ferrite funziona?) con avvolta una bobina, quando questa bobina è percorsa da corrente genera un flusso magnetico all'interno del nucleo, in ferrite, che và per il verso del nucleo stesso normale alla corrente nella bobina. Mentre all'esterno della bobina si ha un toro con linee di flusso parallele alla corrente ed è A.
                                  Purtroppo, è difficile capire quali effetti produce A diversi da quelli prodotti da B.
                                  Io credo, a proposito degli esperimenti che loro hanno fatto su quei toroidi che, non eslcusa nè la presa per il c. e neppure l'esistenza di altri fenomeni fisici non necessariamente collegabili con l'esistenza di A, sia di perturbare violentemente l'esistenza del campo bosonico stra-saturando i due nuclei toroidali all'inverosimile, vedi capacità paurosa e tensione abbastanza alta che fanno un drink energetico spaventoso per i due piccoli toroidi.
                                  E forse, se deve essere, questo è l'effetto scatenante nel MEG, cioè si porta il nucleo quasi in saturazione con il magnete extra-strong e poi con una botta si correntella si genera il minimo campo magnetico che satura definitivamente il nucleo deformando il campo bosonico circostante (ma che fesserie starò dicendo?) per desaturarlo arriva la bobina che lo polarizza al contrario e poi il ciclo si ripete. Questo non viene detto nè da Bearden e neppure da Naudin. Ma per ammissione di entrambi, spesso, dicono, gli esperimenti riescono e non se ne capisce il motivo.

                                  L'insistenza di volere confinare il campo B all'interno del nucleo ha poco senso, secondo me. Perchè con le bobine non possiamo raccogliere altra energia che quella dovuta alla variazione del campo B. Quindi se questa dovesse nascere da una variazione del campo bosonico e poi in base ai discorsi di Pointing e Drude l'energia raccolta dallo scompenso del campo bosonico stesso può essere in quantità superiore a quella che ha provocato lo scompenso.
                                  In realtà fare questi similitudini con gli esperimenti di Pointing e drude con la fisicità del MEG è molto azzardato e, direi, difficile da sostenere. Comunque Bearden lo sostiene e noi siamo liberi di crederci o no.

                                  Per Sandro, hai mai provato a frequenze più basse? Che so verso i 5Khz, o anche semplicemente riducendo di poco la frequenza alla quale stai lavorando? Le perdite sono davvero tante per un nucleo in ferro sopra i 1000Hz, le bobine si auto accoppiano a causa del flusso disperso in aria. Per questo nei trasformatori audio si avvolgono strati di primario alternati a strati di secondario. Perchè oltre i 1000Hz il nucleo è come se non esistesse ed in quel caso la banda da coprire è veramente larga.
                                  Il fatto che tu abbia quasi raggiunto il 100% forse dimostra che non hai ottenuto di più perchè molta energia recuperata andava a finire in calore.
                                  Se fai un bilancio energetico di un affare tipo MEG se trascuri, l'effetto super-bosonico, troverai che più del 75-80% non puoi ottenere a causa della dissipazione nei dispositivi di switching, nelle bobine a causa della resistenza, nel nucleo, nelle bobine secondarie, nel loro accoppiamento con il carico, nelle emissioni EM e nelle altre cose che mi sono dimenticato.
                                  Quindi è probabile che tu abbia un buon effetto boso-stimolante ma tutto vada a finire in perdite.

                                  Il nucleo è stato scelto da Bearden perchè era praticamente introvabile all'epoca e per questo tutti hanno pensato che il loro MEG non poteva funzionare senza. Ritorno a chiederti, come mai ora sono venuti fuori con i due toroidi con nucleo in ferrite?
                                  E perchè ora si sono dati entrambi, sia Naudin che Bearden, allo stesso esperimento del MEG ma sfruttando il campo elettrico di un condensatore? Hanno in pratica reinventato il fling-capacitor del 1901. Forse davvero dovremmo costruire un oggetto qualsiasi strano quanto ci pare e poi tingerlo dei colori giusti per farlo funzionare?
                                  Non credo. Se un effetto di recupero di energia proveniente da chissà dove e chissà come si deve avere deve dimostrarsi in qualunque situazione tale evento scatenante avvenga. Non solo a casa di Bearden o di Naudin ma anche a casa nostra.
                                  Ah dimenticavo, con il cappello di pinocchio in testa.
                                  Il sito che mi citi per acquistarlo non mi pare affidabile!
                                  Ciao!

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                                  • CITAZIONE (Lowrence @ 23/12/2004, 11:48)
                                    ....Le perdite sono davvero tante per un nucleo in ferro sopra i 1000Hz, le bobine si auto accoppiano a causa del flusso disperso in aria.....il nucleo è stato scelto da Bearden perchè era praticamente introvabile all'epoca e per questo tutti hanno pensato che il loro MEG non poteva funzionare senza. Ritorno a chiederti, come mai ora sono venuti fuori con i due toroidi con nucleo in ferrite?
                                    E perchè ora si sono dati entrambi, sia Naudin che Bearden, allo stesso esperimento del MEG ma sfruttando il campo elettrico di un condensatore? Hanno in pratica reinventato il fling-capacitor del 1901....

                                    Ciao a tutti
                                    Ciao Lowrence come avrete notato, pur essendo stato nel passato molto attivo nelle discussioni relative al M.E.G. in questo periodo sto molto ascoltando le varie discussioni specialmente fra le tue ed AlessandroMeg. Mi sembrano più che buone. Devo dire che alle volte non vi seguo e faccio fatica a capirvi, forse sono troppo tecnico e qui bisogna avere una mente un po' "esoterica" oppure il vostro livello culturale è troppo alto rispetto la mia conoscenza...Devo dire però che quanto sento e vedo realizzato, si discosta moltissimo dal progetto originale di Bearden. Come già postato nessuno, e dico nessuno ha riporato su progettomeg dei risultati con un Meg esattamente uguale a quello del brevetto, sempre con alcune modifiche. Forse sbaglio, ma dai tuoi commenti ed esperimenti ho capito che il brevetto originale, non te lo sei mai letto, l' ultimo era sul tipo di magnete usato. Pertanto desidero riproporlo QUI è tutto in iglese e ti invito a rileggerlo fino "a farlo tuo" in modo da capire ogni sfumatura del discorso. Incontrerai anche degli "embodyments" diversi da quelli più noti, infatti c' è una versione che è quella che adotterò, con le due bobine perfettamente simmetriche (che non si influenzano) ed anche una versione a multibobina con due toroidi. Per quanto riguarda l' uso di capacità in risonanza con le bobine del Meg è da quasi un anno che ci lavoro, ma ho reseattato tutto e voglio ripartire da zero. Per questo che mi sono procurato un induttanzimetro e capacimetro. Senza strumenti non si fa nulla.
                                    Aspetto tuoi commenti, e buon Natale a tutti.

                                    Salutoni
                                    Furio57

                                    Edited by Furio57 - 23/12/2004, 14:38
                                    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                    • Ciao Furio,
                                      Non ti crucciare se non qualche volta non ci capisci, tu sapessi quante cose non capisco io della gente, sarà per questo che capisco meglio le macchine?
                                      Ma non mi suiciderò per questo!

                                      Per quanto riguarda il brevetto di Berden ne ho una copia scaricata in ogni computer insieme a tutto ciò che si trova in rete al riguardo.
                                      Purtroppo, in quegli scritti c'è tutto ed il contrario di tutto. Ho persino un file dove avevo cominciato, circa tre anni fa, a scrivere i miei commenti sotto le affermazioni di Berden.
                                      Se segui i suoi esperimenti e le sue pubblicazioni puoi trovare solo discorsi avulsi da ogni contenuto tecnico. Ti faccio un esempio pratico così sono più chiaro:

                                      Cos'è una lampadina:

                                      Risposta giusta, tecnica e dovuta:
                                      Una lampadina è un bulbo di vetro sotto vuoto, che contiene un filo in tungsteno che riscaldandosi a 3500 gradi a causa di una corrente fornita dall'esterno emette luce.

                                      Risposta modello Bearden:

                                      Dicesi lampadina un corpo adatto ad illuminare ambienti più o meno chiusi allo scopo di permettere agli abitanti e/o praticanti dei luoghi medesimi l'esplicitazione delle operazioni visive garantite dagli organi biologici allo scopo dotati ai singoli individui esplicitanti operazioni multigeneriche nei locali illuminati dall'oggetto descritto.
                                      Fare riferimento:
                                      Thomas Alva Edison.
                                      La teoria dell'emissione fotonica.
                                      Effetto Joule ed innalzamento della temperatura nei corpi solidi attraversati da corrente elettrica.

                                      È ormai qualche tempo che dedico alla lettura dei documenti citati da Bearden e da Naudin.
                                      Tutto cominciò circa cinque anni or sono quando cercavo in rete notizie sugli amplificatori a triodi per uso audio, quando inciampai nel VTA o Vacuum Triode Amplifier. Ho scaricato il documento per farmi quattro risate con un mio amico laureato in fisica, il quale probabilmente adesso legge quello che sto scrivendo. Poi, non riuscendolo a contattare la cosa è rimasta li. Di seguito ho trovato il sito di Bearden e poi quello di Naudin. Ho cominciato ad avere curiosità nella cosa e ho fatto ricerche in rete, ed eccomi quà. Per motivi che non sto a scrivere ho un pò di tempo in attesa di occuparmi di un lavoro grosso. E quindi cerco di impiegare questo tempo in modo interessante. Ho cominciato a spulciare tutte le teorie alle quali Bearden e/o Naudin si rifanno. Non è cosa semplice, i termini sono molto complessi ma poi portano sempre e comunque a delle risposte razionali come sempre la fisica fa. Può succedere, che io prenda lucciole per lanterne, ed ecco perchè ho invitato il mio amico fisico a partecipare al forum, solo che lui è preso dalla famiglia e dal lavoro più di me in questo momento.
                                      Io ho sempre sostenuto che il MEG non può funzionare. Ma le mie impressioni non contano molto. Nella realtà ciò che conta sono i risultati e le impressioni possono essere sbagliate e in questo caso io spero che lo siano, perchè sarebbe interessante avere un oggetto che estra energia dal nulla, anche se questo non viene mai asserito da Beraden & Co. Lui parla del MEG come se si trattasse di una pompa di calore. Cioè utilizza p.es 10W di potenza dall'alimentatore per pompare 35W dal vuoto o dallo zero point energy.
                                      Le pompe di calore funzionano perchè pompano energia tra due sistemi isolati termicamente. Un ambiente ha molta energia e l'altro meno. Impiegando altra energia p.es. 10KW si possono pompare 25KW. La potenza impiegata è di 10KW dalla rete, ma devo pur avere sia un sistema isolato dove esiste sufficiente energia con un sufficiente salto termico per ottenere il pompaggio.
                                      L'esistenza dello zero point da dove viene l'energia che il MEG dovrebbe pompare è il punto più buio ed esoterico della faccenda. Poi nei nuovi scritti, quelli a cui fai riferimento dove ci sono altri MEG straneiformi, a me piace quello con due toroidi che tra l'altro ho a disposizione.
                                      Senza strumenti non si fa nulla, propio così. Grazie al cielo io un laboratorietto abbastanza attrezzato cel'ho.
                                      Ma ti posso dire che esistono espedienti per realizzare misure affidabili veramente incredibili. L'importante è conoscere i trucchi del "misurista". Ti posso consigliare di andare in libreria e comprarti i libri di misure elettriche, elettronico, e radio elettriche, degli istituti tecnici industriali e rimarrai sorpreso nello scoprire che un oscilloscopio è uno strumento molto evoluto, oltre ad imparare trucchi e trucchetti tipo come misurare la capacità parassita di una bobina spendendo pochi euro ecc... Spesso un misuratore di pressione a doppio ponte straingauge con amplificatore differenziale strumentale compensato termicamente dal costo di 500 Euro più altri 500 del sensore.... può costare 1 euro. 1 misero euro di tubo trasparente di PVC e acqua gratis + 1 metro. Et voilà un preciso misuratore di pressione, incredibile ma è così!

                                      Comunque i tuoi commenti, le tue domande e le tue proposte non possono fare altro che piacere, se credi di non capire qualcosa chiedi, se credi di non essere d'accordo dillo, io non sono permaloso anche se a volte appaio troppo chiaro in quello che scrivo.
                                      Per qualsiasi cosa "a esposiziò"
                                      Ciao!

                                      Edited by Lowrence - 23/12/2004, 16:26

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                                      • Caro Damiloz,Lowrence ha ragione...non e' possibile confinare totalmente un campo magnetico (avevo scritto tempo fa che solamente avvolgendo intorno al magnete dei superconduttori si puo' raggingere cio') ma non penso che sia questa lo cosa principale.
                                        CITAZIONE
                                        Per Sandro, hai mai provato a frequenze più basse? Che so verso i 5Khz, o anche semplicemente riducendo di poco la frequenza alla quale stai lavorando? Le perdite sono davvero tante per un nucleo in ferro sopra i 1000Hz, le bobine si auto accoppiano a causa del flusso disperso in aria. Per questo nei trasformatori audio si avvolgono strati di primario alternati a strati di secondario. Perchè oltre i 1000Hz il nucleo è come se non esistesse ed in quel caso la banda da coprire è veramente larga.

                                        Si certo ma non ho mai calcolato il rendimento (comunque doveva essere buono).Il fatto che le fdo d'uscita non erano come quelle di Naudin/Bearden (sinusoidali) poiche' seguivano quelle d'ingresso (onda quadra) e quindi non le ho mai considerate.Se vuoi abbasarti di frequenza puoi sempre fare piu' avvolgimenti (+ capacita' parassite).
                                        Per la cronaca per avere il 100% di resa avevo inserito dei condensatori in parallelo alle bobine di ingresso.Il segnale d'ingresso era ancora ad onda quadra ma non sicuramente l'assorbimento....Avevo fatto un perfetto circuito oscillante tra le 2 bobine/condensatori.Appena finisco di ri-ri-ricostruire il MEG (il mio RIMA e' arrivato alla 4 edizione !!) provero' a investigare ancora su quella linea adattando anche l'uscita.
                                        CITAZIONE
                                        Il nucleo è stato scelto da Bearden perchè era praticamente introvabile all'epoca e per questo tutti hanno pensato che il loro MEG non poteva funzionare senza. Ritorno a chiederti, come mai ora sono venuti fuori con i due toroidi con nucleo in ferrite?

                                        Ocio ocio che io ho comprato tranquillamente il mio nucleo Metglass nel novembre del 92....o giu' di li....nessun problema di approvigionamento,basta pagare .
                                        Quanto riguardo al doppio toroide, il link che ti ho proposto fa parte della sezione antigravity del sito di Naudin.Niente a che vedere con il MEG.L'ho postato perche ritengo interessante la parte che tratta il potenziale A longitudinale.(sono sempre in cerca di conferme rispetto a come ti ho descritto la mia interpretazione sul MEG).
                                        Comunque se quasi tutti cercano risultati sfoderando impulsi di energia abbastanza potenti,perche' non provargli anche sule bobine del RIMA? Magari dopo aver portato in oscillazione il sistema in modo stabile(metodo tradizionale),provare a dare degli impulsi forti di tensione ma senza troppa corrente (cambiare circuito di alimentazione).
                                        Di prove si possono fare ancora a bizeffe...basta avere fantasia e volonta!
                                        CITAZIONE
                                        Come già postato nessuno, e dico nessuno ha riporato su progettomeg dei risultati con un Meg esattamente uguale a quello del brevetto, sempre con alcune modifiche

                                        Gia' Furio hai ragione, ma io ho sempre detto che replicavo quello di Naudin perche' meglio descritto.Ora sto rifacendo quello di Bearden (ok non usero' il magnete e nucleo usato da lui...ma qualcosa di strano dovro' vedere....)

                                        Ciao



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                                        • Non ti scordare il cappello di pinocchio!

                                          Scusami Sandro, se spesso accumuno Naudin a Bearden ma ormai nella mia mente fanno parte della stessa società RAMI.
                                          Io credevo che il nucleo in Metglass fosse roba più recente! Forse adesso hanno scoperto qualcosa di più esoterico?

                                          A frequenze più basse ottieni una buona forma d'onda quadra che non è affatto da buttare, perchè tu alimenti l'oggetto con forma d'onda quadra. Solo se lo fai a bassa frequenza le componenti armoniche presenti saranno molte. Mentre se lo alimenti con onda quadra alla frequenza si risonanza delle bobine quello che ottieni sono sinussoidi della frequanza fondamentale e niente armoniche perchè l'attenuazione all'ottava superiore è tale da non trasferire energia sulle bobine di uscita.
                                          Forse sono stato un pò confusionario, volevo dire questo:
                                          Oggetto alimentato a 50Hz in onda quadra. La settima armonica è a 3200Hz. Se il tuo oggetto ha una frequenza di risonanza di ben 40Khz l'onda quadra sarà presente sicuramente in tutte le sue componenti fondamentali fino ed oltre.
                                          Se invece già lo alimenti a 40Khz e questa è anche la frequenza di risonanza delle bobine in parallelo alla capacità parassita addio anche alla seconda armonica che si troverebbe a 80Khz la terza poi a 160Khz lo lascio dire a te.
                                          Magneticamente parlando ed escludendo cose strane l'oggetto ha il solito comportamento a tutte le frequenze, a patto come dici te di aggiustare le bobine in modo da tenere sufficientemente alta l'impedenza da non avere correnti spaventose. Logicamente, più spire più capacità parassite più la frequenza di risonanza si abbassa, ma non è lo stesso che aggiungere una capacità esterna in parallelo alla bobina? Pensaci un pò.
                                          Ma se abbiamo una bobina con più spire e maggior capacità parassite (oltre al fatto di avvolgerle come fai te per diminuire l'effeto capacitivo) non abbiamo ridotto anche la frequenza di lavoro? Per cui alla fine se l'incremento capacitivo è lineare ci troveremo nelle stesse condizioni di prima a 40Khz, con il vantaggio di avere meno perdite nel ferro.
                                          Il nucleo in ferro di un trasformatore da 100W a 50Hz può (cambiando gli avvolgimenti) diventare un trasformatore da 200W a 100Hz senza aumentare quasi per nulla le perdite. Poi a 200Hz avremo un trasformatore da 400W e 400Hz un trasformatore da 800W. Con circa lo stesso peso. Ecco perchè si usano materiali tipo la ferrite negli alimentatori switching dei computer che con un trasformatore da 50g di peso trasformano 350W di potenza da rete 330V (220Vrms) a 12V ecc... a una frequenza di 250Khz o giù di lì.
                                          Ma credo che per i nuclei in metallo (non ferritici) le perdite a frequenze superiori a 1000 Hz siano proibitive e che Bearden e Naudin non la raccontino giusta. Neppure gli altri del TEP del POP del VTA e del PUMP. Il VTA funziona a 50Hz, per esempio. Ma genera corrente che raffredda anche se le lampadine fanno luce....

                                          Non trovo comunque tanta differenza tra gli oggetti in questione, tutti usano più o meno un magnete, più o meno un nucleo, più o meno delle bobine.
                                          Ma se vuoi capirci qualcosa devi sperimentare per te stesso sapendo ciò che fai, altrimenti se funziona poi non sai perchè e se lo tocchi e non và più non solo ti rodi le mani ma ti pigliano anche in giro.
                                          Se qualcosa di vero c'è in tutto questo sarà più facile smentire le fesserie che dicono che trovare dove stà la parte che funziona.

                                          Buona idea quella degli impulsi, hai visto nel brevetto di Bearden che propone uno schemino con due single shoot ed alimenta l'oggetto ad impulsi?
                                          Potrebbe essere un'idea alimentare le bobine di eccitazione con dei tyristor che ci scaricano violentemente un condensatore e poi si aprono per caduta di potenziale e successiva inversione di tensione tra anodo e catodo, devo avere lo schema di un oggetto così dal 1970 credo fosse l'inverter di alimentazione di un radar Raytheon, se lo pesco lo posto che ne dite?
                                          Ciao per ora e buon lavoro col vostro RAMI!
                                          Buon flusso... ehm buon Natale a tutti!

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                                          • CITAZIONE
                                            Logicamente, più spire più capacità parassite più la frequenza di risonanza si abbassa, ma non è lo stesso che aggiungere una capacità esterna in parallelo alla bobina? Pensaci un pò.

                                            Si certamente ma ricordati sempre di A... Se noi recuperiamo energia solamente nei momenti di switch e in modo proporzionale a quanti avvolgimenti facciamo, capirai bene che la soluzione da te detta non va bene poiche' una capacita' aggiunta fa' solamente abbassare la frequenza(nessun possibile incremento dovuto dal maggior numero di avvolgimenti).Aumentando le spire ci abassiamo di frequenza (minori switch) ma abbiamo piu' avvolgimenti che ci fanno recuperare energia esoterica.Diminuendo spire ci alziamo di frequenza (piu' energia esoterica dai switch) ma meno dagli avvolgimenti.
                                            CITAZIONE
                                            Buona idea quella degli impulsi, hai visto nel brevetto di Bearden che propone uno schemino con due single shoot ed alimenta l'oggetto ad impulsi?
                                            Potrebbe essere un'idea alimentare le bobine di eccitazione con dei tyristor che ci scaricano violentemente un condensatore e poi si aprono per caduta di potenziale e successiva inversione di tensione tra anodo e catodo, devo avere lo schema di un oggetto così dal 1970 credo fosse l'inverter di alimentazione di un radar Raytheon, se lo pesco lo posto che ne dite?

                                            Si lo voglio
                                            Ciao
                                            (gli auguri ve li faccio domani )

                                            Edited by sandro-meg - 24/12/2004, 08:54

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                                            • CITAZIONE (Lowrence @ 23/12/2004, 16:24)
                                              Senza strumenti non si fa nulla, propio così. Grazie al cielo io un laboratorietto abbastanza attrezzato ce l'ho.
                                              Ma ti posso dire che esistono espedienti per realizzare misure affidabili veramente incredibili. L'importante è conoscere i trucchi del "misurista". Ti posso consigliare di andare in libreria e comprarti i libri di misure elettriche, elettronico, e radio elettriche, degli istituti tecnici industriali e rimarrai sorpreso nello scoprire che un oscilloscopio è uno strumento molto evoluto, oltre ad imparare trucchi e trucchetti tipo come misurare la capacità parassita di una bobina spendendo pochi euro ecc...Comunque i tuoi commenti, le tue domande e le tue proposte non possono fare altro che piacere, se credi di non capire qualcosa chiedi, se credi di non essere d'accordo dillo, io non sono permaloso anche se a volte appaio troppo chiaro in quello che scrivo.

                                              Ciao a tutti
                                              Ciao Lowrance grazie per i consigli, ma i libri che mi consigli gli ho già acquistati e studiati quando mi sono diplomato più di un quarto di secolo fa all' Istituto Radiotecnico Beltrami di Milano.

                                              Salutoni
                                              Furio57

                                              Edited by Furio57 - 23/12/2004, 23:43
                                              L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                              LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                              Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                              • Ciao a tutti
                                                Ciao Lowrance
                                                CITAZIONE (Lowrence @ 23/12/2004, 18:39)
                                                 Logicamente, più spire più capacità parassite più la frequenza di risonanza si abbassa, ma non è lo stesso che aggiungere una capacità esterna in parallelo alla bobina?

                                                In effetti per un progetto di qualche anno fa lavorando con gli ultrasuoni per un ricetrasmettitore subacqueo, ho ottenuto i migliori risultati con una bobina che sfruttava la sua capacità parassita più la capacità del trasduttore ultrasonico, senza condensatori aggiuntivi.
                                                Altre soluzioni davano rendimenti assolutamente inferiori.
                                                CITAZIONE (Lowrence @ 23/12/2004, 18:39)
                                                ...Potrebbe essere un'idea alimentare le bobine di eccitazione con dei tyristor che ci scaricano violentemente un condensatore e poi si aprono per caduta di potenziale e successiva inversione di tensione tra anodo e catodo....
                                                Questo tipo di circuito, mi ricorda tanto la parte di commutazione a SCR nelle accensioni elettroniche, è anche più facile alzare la tensione di alimentazione degli avvolgimenti di pilotaggio, alimentando il condensatore di scarica con un semplice circuito switching a 80-100 volt, tensione come da brevetto di Bearden.

                                                Salutoni
                                                Furio57
                                                L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                                LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                                Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                                • Buon giorno anche il 24!
                                                  Credevo di fare festa, ma anche oggi sono... a fere niente a lavoro! E quindi faccio il mio post mattutino quotidiano. Poi vi lascerò in pace per qualche giorno.




                                                  Caro Furio, allora sei dei nostri, io mi sono diplomato più di 1/3 di secolo fa. Ma quei libri ho dovuto ricomprarli. I miei me li ero venduti per comprare le dispense universitarie, e poi all'epoca non li consideravo un granchè, peccato. Comunque insegnano tranti trucchetti come le misure a ponte con generatore a 1000Hz e ... una cuffia!

                                                  Già le vecchie accenzioni a scarica capacitiva. Chissà?
                                                  Girando in rete ho trovato i GTO che sarebbero degli SCR con un gate per spengerli, chissà?

                                                  Occorre che scriva questa considerazione.
                                                  Avete presente i transistors impiegati nel pilotaggio delle bobine di eccitazione del MEG? Ok, questi dispositivi siano MOS siano IGBT siano transistors bipolari normali. Devono avere un diodo fast recovery o schottky collegato a polarità invertita tra emettitore e collettore o tra source e drain. Questo per evitare che i picchi di extratensione generati all'apertura del carico induttivo, invertendosi danneggino definitivamente il dispositivo, sensibile, molto sensibile a queste inversioni. Quindi, almeno metà energia immagazinata nell'induttanza di eccitazione se ne và! Dove? Forse arrivo tardi, e lo sapete già ma nel caso non lo avreste notato quando la tensione sull'induttanza si inverte, appunto, durante l'apertura del circuito i picchi negativi passano attraverso il diodo di protezione e ... vanno a caricare il condenzatore dell'alimentatore ripristinando parte dell'energia usata alla chiusura del circuito. Quindi nulla si butta in questo caso.
                                                  Ma se sono proprio i picchi di extratensione quelli che ci interessano per l'eccitazione a flip-flop del COSO, perchè non recuperare anche i picchi negativi?
                                                  Allora ho ben pensato di mettere un diodo fast sul in serie al transistor sul collettore. Quando la tensione si inverte il diodo non conduce, salvo il transistor e ho i picchi sulla bobina. Col cavolo, non funziona. Anzi, calore a parte è tutto come prima. Tensione di break down inversa superata? See, ho usato dei diodi fast con un a Vrrm>1200V STTA512F, niente picchi inversi.
                                                  PERCHÈ???
                                                  Vabbè, allora se usassimo direttamente gli SCR? Salveremo con questi i picchi negativi sulla bobina? Ed i GTO? Mah!

                                                  Mi frulla da un pò di tempo in testa l'idea che qualcuno, senza fare nomi, abbia pensato che le extratensioni fossero gratis, cioè semplice espressione di una bobina che si apre in maniera violenta e senza e reazione del campo magnetico ad una variazione brusca di corrente. Questo spiegherebbe il perchè delle bobine con molte più spire sul secondario e il carico a lampade al neon dei MEG originali.
                                                  Mettiamo che quel qualcuno abbia pensato di sfruttare solo l'energia dei picchi di extratensione una lampada a gas è l'ideale. Il gas si ionizza solo dopo i 120V o giù di lì.
                                                  Se l'onda quadra nelle bobine di output è di qualche volt sotto la tensione di scarica non si ha passaggio di corrente ed il circuito magnetico si carica come se le bobine di uscita non esistessero. Poi quando il circuito di eccitazione si apre compaiono i picchi di extratensione, sia sulle bobine di eccitazione sia sulle bobine di output. Ma se le lampade a scarica di gas comunemente chiamate neon, si accendono i picchi saranno tosati e l'energia dei medesimi usata per accenderle, senza nessun carico per i transistor di pilotaggio, almeno non apparentemente. Ad una persona poco allenata alle gabole della fisica elettronica questo potrebbe apparire come una apparizione energetica.
                                                  Una cosa simile mi pare di averla intravista nella presentazione del MEG elettrostatico cioè quello che carica un condensatore con una resistenza e poi tramite uno switch trasferisce la carica del condensatore sul carico. Scusate il gioco di parole.
                                                  In entrambi i casi il bilancio energetico non è mai superiore a 1 (calore, radiazioni EM ecc... compresi).
                                                  Ma ripeto ad un occhio inesperto che vuole credere per forza, religiosamente....
                                                  Che ne pensate, obiettivamente?
                                                  Per i circuiti accordati, sicuramente si ottengono tensioni superiori ai capi della solita bobina, ma niente spikes di tensione, in effetti, una bobina ha sempre un condensatore in parallelo, ma se la alimentamiamo con un'onda quadra ad una frequenza molto inferiore a quella di risonanza naturale, otteniamo i famosi spikes di tensione e l'onda quadra di tensione ai suoi capi. Se abbassiamo la frequenza di oscillazione naturale aggiungendo una capacità in parallelo all'induttanza noteremo che l'onda quadra diventa sinussoidale con una tensione di picco più ampia. Questo avviene perchè l'energia resa dalle extratensioni viene accumulata nel condensatore ed il circuito diventa risonante a quella frequenza, e l'energia di carica dell'induttanza viene rimbalzata tra la medisima ed il condensatore. Il risultato è che a quella frequenza il circuito assorbirà meno potenza dall'eccitazione, se non se ne preleva dall'esterno. P.es. secondario con carico resistivo.
                                                  La frequenza di risonanza non sempre rappresenta il miglior punto di rendimento del circuito, però, purtroppo!

                                                  Il circuito dell'inverter del RADAR deve essere da qualche parte nel mio schemario antico, appena lo trovo lo scannerizzo e in qualche modo lo posto.
                                                  Ciao!

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                                                  • Ciao a tutti!!

                                                    Lowrence,benvenuto nel modo degli spikes !!!!
                                                    Per di la' ci sono gia passato (diodi ultraveloci, condensatori piccoli e grossi, lampade neon,vdr.....) ma i risultati finora sono stati sempre quelli canonici.....
                                                    Prova pure, anch'io ho fatto tantissime prove sempre sperando di cavarci qualcosa dai famosi picchi, ma non c'e' stato nulla da fare.Forse per sfruttarli bisogna avere l'hardware e le idee chiare su come operare.
                                                    Inoltre, tu dici che i picchi di tensione li riesci a vedere anche sul secondario....sei sicuro? Non penso proprio.
                                                    Il circuito che apriamo e' sulle bobine del primario, soli li vediamo i picchi di Lenz.Sul secondario il carico e' costante e se vogliamo ottenere qualche effetto simile bisogna aprirlo e chiuderlo come sul primario.(gia' fatte pure queste prove...)
                                                    Hai letto il mio post riguardo al rapporto tra spire e frequenza sulle bobine? Niente da obiettare?

                                                    SE NON CI SENTIAMO TANTI AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI QUANTI !!!!
                                                    Ciao

                                                    P.S. Naudin ha ampliato la pagina sul potenziale vettore A (doppio toroide),be' niente di strano da quel dispositivo: Telos Vector
                                                    Today, after a lot of tests conducted on the Telos' Toroid coils, it seems that the effects observed are relevant to a common Lenz repulsion force produced by the leakage of the magnetic field produced by a saturation of the ferrite core. A true action of the Magnetic Vector Potential has not yet been detected in the Telos' toroid coils device.




                                                    Edited by sandro-meg - 25/12/2004, 11:25

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                                                    • Me lo immaginavo! Che ti avevo detto? Quei Bufalari, come mi piace questo termine mi ricorda la mozzarella, dei Naudin Labs....

                                                      Per quanto riguarda gli spikes io nel SEG I li ho sulle bobine di eccitazione e in corrispondenza anche in quelle di uscita, è per questo che non ho potuto raddrizzare quella robba efficacemente anche con i diodi super ultra fast. Ma forse ora ho trovato il sistema di racavare qualcosa di buono dalla forma straneiforme in uscita.
                                                      Ti assicuro che gli spikes esistono ovunque su tutte le bobine. Gli unici che vengono assassinati sono quelli che vengono rettificati dai diodi anti-inversione dentro i dispositivi di switching, ma la corrente resa serve a ricaricare il condensatore di filtro li vicino e reimpiegata il ciclo successivo dall'altro circuito in chiusura, per questo motivo ottengo rendimenti variabili al variare del duty-cycle, perchè lascio agli spikes il tempo di... spikeare tra una commutazione e l'altra.
                                                      Il rapporto tra le spire di eccitazione e di output non ritengo sia di quell'importanza fondamentale a meno di non volere usare lampade al neon per cui le tensioni in uscita devono superare i 120V circa. Oppure se non si vogliono sfruttare gli spikes (che ti assicuro ci sono) per estrarre energia come dice Naudin con la sua resistenza sbriciacchiata. Se non si cade in queste necessità e devi pensare che se esiste una capacità parassita nella bobina di uscita questa si ripercuote su quelle di eccitazione moltiplicata per il rapporto tra il numero di spire al quadrato! Quindi è molto più importante avere delle bobine anti-capacitive in uscita piuttosto che di eccitazione.
                                                      L'unica cosa che mi viene in mente, è che non hai gli spikes in uscita perchè lavori sulla frequenza di risonanza della bobina di uscita medesima ed in quel caso dovresti avere una bella sinusoide.

                                                      Io ho finito di costruire, nel veramente poco tempo che ho avuto, i rocchetti per le bobine, ora non mi resta che decidere cosa e come avvolegere. Nel nuovo nucleo ho più possibilità di smontaggio e rimontaggio e poi dovrebbe essere meglio dell'altro a causa dei materiali impiegati.
                                                      Se il funzionamento "esoterico" non si manifesta solo oltre un certo livello energetico, io continuo a credere che il nucleo non abbia tanta importanza e così pure il magnete. Cioè non importa quanta sia la pietanza quanto i rapporti tra gli ingredienti. Se invece non è così ed il fenomeno avviene solo con i nuclei benedetti da Bearden allora sto perdendo tempo.

                                                      Dimenticavo,
                                                      Lo schema dell'inverter ante-guerra l'ho trovato, ora trovo il modo di scannerizzarlo in modo che si capisca qualcosa e lo posto. Forse oggi pomeriggio!

                                                      Edited by Lowrence - 27/12/2004, 11:57

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                                                      • CITAZIONE (Lowrence @ 24/12/2004, 11:36)
                                                        Allora ho ben pensato di mettere un diodo fast sul in serie al transistor sul collettore. Quando la tensione si inverte il diodo non conduce, salvo il transistor e ho i picchi sulla bobina. Col cavolo, non funziona. Anzi, calore a parte è tutto come prima. Tensione di break down inversa superata? See, ho usato dei diodi fast con un a Vrrm>1200V STTA512F, niente picchi inversi.
                                                        PERCHÈ???

                                                        Ciao Lowrence!
                                                        Stai parlando di un carico induttivo applicato sul collettore giusto?
                                                        Quando il transistor (o Mos) passa in interdizione l' induttore diventera' lui stesso generatore tendendo a mantenere la corrente che vi circola in esso. Un diodo messo in serie al collettore pertanto sara' in conduzione sempre, sia quando il transistor e' on sia quando e' off e la caduta di tensione ai suoi capi sara' sempre di 0.7V (e' come se non ci fosse, dissipazione a parte come hai detto tu).
                                                        Io immagino che il diodo all'interno del Tr (o Igbt) come confermato tempo fa da Sandromeg, intervenga quando viene superata la sua tensione di breakdown (600-1200 V). In tal caso la potenza sprecata e' veramente tanta, in compenso l'extratensione viene dissipata molto velocemente.
                                                        Per recuperare energia nella commutazione di un carico induttivo si puo' ricorrere ad un circuito un po' + complesso, fatto con 2 transistor e 2 diodi per ogni carico induttivo. Forse lo conosci gia', altrimenti se interessa provo a postare lo schema.

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                                                        • Allora, visto che è la terza volta che perdo la risposta, ora posto lo schema per Sandro. Ecco l'inverter preistorico:


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                                                          • E ora che ho l'anima in pace posso riscrevere tutto.
                                                            Continuando il discorso al quale ha risposto Marco:
                                                            Supponiamo di avere un transistor con un diodo polarizzato inversamente con il catodo sul collettore e l'anodo sull'emettitore, di protezione interno. Un altro diodo ce lo mettiamo noi polarizzato direttamente, cioè con il catodo sul collettore e l'anodo collegato alla bobina, l'altro capo della bobina al positivo di alimentazione.
                                                            Quando il transistor entra in conduzione la corrente comincia a fluire con l'andamento tipico. E la tensione sulla bobina viene mantenuta uguale a Vcc. Poi prima che la cosa diventi distruttiva il transistor si riapre. A questo punto abbiamo le extratensioni famose che alla frequenza di risonanza della bobina oscillano.
                                                            A questo punto il transistor è interdetto quindi aperto. Il diodo inverso è aperto il nostro diodo sul collettore è aperto e nessuna corrente attraversa nè il transistor, nè il diodo e neppure il diodo di protezione. Poi quando la tensione ai capi della bobina raggiunge lo zero e si inverte durante il primo ciclo di oscillazione non si dovrebbe avere corrente nè attraverso il diodo di protezione e neppure attraverso il nostro diodo perchè è polarizzato inversamente, quindi si dovrebbe avere lo stesso effetto dell'apertura di un contatto elettrico cioè si dovrebbe vedere lo scampanellio completo della tensione ai capi della bobina, invece no. Continua a mancare la parte negativa dei picchi di tensione di Lenz!
                                                            Mi sono fatto ultimamente una mezza idea e dove ocontrollare di non avere fatto una cavolata io. Cioè non ho messo due diodi ma uno solo, perciò sarebbe stato l'altro transistor sull'altra bobina a snubbare i picchi negativi. Ma ciò non potrebbe visto che l'altra bobina avrebbe dovuto avere in quel momento picchi negativi.
                                                            Mah? Sono stato chiaro ora?
                                                            Per ciò che riguarda lo spreco di energia nel diodo sul collettore sono d'accordo, ma era solo una prova per vedere se erano significativi i picchi negativi.
                                                            Per il discorso di alimentare le bobine con un mezzo ponte o peggio un doppio ponte è un disastro completo. I transistor che stanno sulla parte superiore del ramo hanno anche loro (giustamente) il diodo anti zorb di freeweelling che inesorabilmente mangia gli spikes che invece con il circuito consueto recuperiamo. Ho provato con un ponte della Siemens da 300A a 1200V di IGBT trifase, e non serve allo scopo, peccato!
                                                            Che ne dici dell'oggetto come da schema? I tyristor sono polarizzati nella maniera giusta di per se, come mai si aprono? Non lo so! O non me lo ricordo. So solo che trenta anni or sono ne ho riparati tanti e questo inverter era really toast!

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                                                              Per quanto riguarda il perche' non vedi i picchi di LENZ negativi, be penso sinceramente che hai capellato qualcosa
                                                              Prova a mettere il diodo tra la bobina e l'alimentazione (positiva).Cosi' dovresti vedere i picchi.
                                                              Ti ho gia postato il controllore che attualmente sto usando (2 fet contrapposti) e questo mi permette di non avere i tuoi problemi e vedermi i miei bei picchi e di alimentare la bobina sia sul positivo che sul negativo.
                                                              Ti ricordi la versione 2 del MEG di Bearden? Be non si e' mai saputo se era suo o meno ma mesi fa avevo cercato di replicare il tutto e avevo fatto un documentino che ora ti propongo,da li riesci a vedere come anche i picchi negativi di LENZ siano visibili (guardati la prima immagine).

                                                              Il perche' io non abbi i picchi sul secondario, forse e' proprio dovuto al fatto delle capacita' parassite (alte ) del secondario,ma tu ne sei proprio sicuro di vederle? Postami una foto se ci riesci,grazie.
                                                              Ero convinto che i picchi si formassero solo sulla bobina dove si crea l'on/off dello switch e non si ripercuota sulle altre.
                                                              Ciao
                                                              P.S.Effettivamente riguardandomi questi vecchi grafici,le extrantensioni sulle bobine del secondario esistono ma sono mooolto meno 'visibili' rispetto a quelle del primario,confermando il possibile problema dell'assorbimento dovuto dalle capacita' parassite.Ma ....non ne sono ancora convinto....ghe penso ancora.

                                                              Edited by sandro-meg - 27/12/2004, 23:05

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