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  • Il MEG x tutti

    Ragazzi ho scritto alcune considerazioni sul perché il MEG costruito in questo modo non potrà MAI funzionare! Ad esempio il famoso picco di Lenz non deve essere sfruttato nè dai collettori nè dalle bobine, la frequenza dell'oscillatore deve essere molto bassa e non alta, ci sono una serie di motivi e ne ho stilato una relazione.
    Questa relazione l'ho inviata a Roy il webmaster del sito www.progettomeg.it ma non mi ha neppure risposto. Non posso scrivere la relazione qui perché ci sono immagini e qui non vengono riportate, per cui chi fosse interessato alla relazione (è di dominio pubblico e contribuisce alla correzione e realizzazione del meg) può scrivermi a:

    worldnew@libero.it

    e gli sarà spedita nel più breve tempo possibile (giusto il tempo di scaricare la posta e spedire la relazione).
    Il meg si può ottenere anche senza materiali costosissimi come nuclei ferromagnetici da 150 euro o roba varia. Il tutto è nel mettere in fase le oscillazioni del magnete centrale e di usare UNA sola bobina, senza cercare di sfruttare il picco di lenz nè da essa nè dal collettore.

    Marco Salzano

    P.S. = Siccome sono in periodo di esami all'università prima del 15 non posso iniziare direttamente a studiare il meg (ho la mente impegnata), ma cercherò dopo il 15 di iniziare una seria sperimentazione...il tempo di comprare gli strumenti adatti; per ora sono fermo alla teoria e secondo il modello che ho stilato il meg non infrange la conservazione dell'energia e produce energia estraendola dal magnete e non dal vuoto. E' il magnete che con le sue proprietà la estrae dalle forze naturali. Probabilmente Bearden ha utilizzato due bobine e la saturazione del nucleo, per far oscillare il campo magnetico prodotto...ma in quel modo si producono solo piccole oscillazioni e anche sfasate (ecco perché Naudin diceva di non aver ottenuto onde sinusoidali perfette).

  • #2
    Ciao anchio la penso come te , il meg ipoteticamente tira energia dal magnete permanente,in pratica lo usa come una batteria.
    per creare un magnete occorre un enorme quantita di energia.
    difatto il meg puo essere paragonato ad un accumulatore a lungo termine.
    Sto sperimentando dei materiali in grado di comportarsi da "gate magnetico" forse ci riusciro probabilmente usando superconduttori ad alta temperatura.
    Ho gia un modello molto diverso dal meg cosi come presentato,e riesco ad avere enormi differenze con magnete o senza(aumento notevole del segnale in presenza del magnete), il marchingenio capta anche il campomagnetico terrestre.
    Il problema probabilmente è trovare i materiali giusti per il nucleo e per i "gate magnetico"
    Lelettronica è purtroppo molto complessa

    ciao

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    • #3
      Sono ancora io, la frequenza di lavoro del mio dispositivo è di 500Hz,e i segnali che vedo in presenza del magnete hanno una forma alquanto strana sembra un segnale quadro che passa da un filtro passa alto,oltretutto la corrente è in fase con la tensione in uscita,purtroppo ho solo un cop 0.94 ,la maggior perdita di energia si situa nel "gate magnetico"
      ciao

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      • #4
        Ciao a Marco e tutti,

        ho letto la tua relazione e l'ho anche inoltrata a Sandro che stà costruendo il MEG. Se non hai ricevuto subito una risposta è per vari motivi tra cui il tempo che è proprio poco in questi giorni. Comunque non ti preoccupare che metterò on line i tuoi suggerimenti appena ci riesco.
        Per quanto riguarda ciò che hai scritto devo però tener presente che non ti riferisci per nulla all'effetto Aharonov-bohm, del potenziale vettore cosa che invece sembra determinante per avere l'overunity con il meg. E noi non stiamo cercando di inventare nulla. Stiamo replicando un oggetto che dovrebbe funzionare così com'è, senza cambiare la struttura di costruzione eliminando parti o modificando frequenze fondamentali.

        Il nostro obbiettivo è capire se il MEG di Bearden è una bufala o no. Il resto è qualcos'altro.
        Quindi ben vengano consigli e critiche, ma dietro questo punto di vista.

        Roy
        Essere realisti e fare l'impossibile

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        • #5
          CITAZIONE (eroyka @ 6/4/2004, 12:34)
          .........  Per quanto riguarda ciò che hai scritto devo però tener presente che non ti riferisci per nulla all'effetto Aharonov-bohm, del potenziale vettore cosa che invece sembra determinante per avere l'overunity con il meg. E noi non stiamo cercando di inventare nulla. Stiamo replicando un oggetto che dovrebbe funzionare così com'è, senza cambiare la struttura di costruzione eliminando parti o modificando frequenze fondamentali.

          Il nostro obbiettivo è capire se il MEG di Bearden è una bufala o no. Il resto è qualcos'altro.
          Quindi ben vengano consigli e critiche, ma dietro questo punto di vista.

          Roy

          Saluti a tutti!
          A Roy, nel brevetto di Bearden come dalla mia traduzione in italiano di qualche tempo fa,(vedi dal" brevetto di Bearden") non si fa menzione nè di effetto Ahanton-Bohm, nè tantomento del potenziale vettore.
          L' unica fonte di energia è quella del magnete, che si esaurisce .

          N.B. Nessuno mi ha mai risposto in merito a questo nonostante i vari chiarimenti richiesti a chi è più esperto di me.

          Ciao Furio57

          Edited by Furio57 - 12/4/2004, 12:50
          L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
          LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
          Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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          • #6
            Ciao Furio, i riferimenti ci sono e sono abbondanti. Ora non posso ma domani ti mando dei riferimenti a tal proposito.
            Per adesso buona notte a tutti (soprattutto a me!).
            Essere realisti e fare l'impossibile

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            • #7
              A me sembra che il progetto di Naudin sia andato bene o mi sbaglio?

              Potrebbe essere come dice Marco un accumulatore, ma se cerchiamo di ricordarci la teoria dell'inventore è ben altra...

              C'è chi dice che sia falso quello che dice l'inventore e sia attribuibile il funzionamento ad altre cause più semplici, come l'accumulamento di energia da parte del magnete. Pero anche Tesla era daccordo che con il principio della risonanza si poteva superare la barriera del rendimento uguale a 1. Inoltre la risonanza è quel meccanismo magico che dovrebbe riuscire a darti tot energia venendo un po' meno l'energia iniziale, cioè l'energia in qualche modo è conservata...

              Quindi secondo me va interpretato in questa ottica il risultato. Se è possibile immagazzinare energia dandogliene meno...questa è risonanza! (ed è cio che succede in questo esperimento). E' come quando si va in bici, si puo fare 2 cose: o smettere di pedalare e consumare "l'energia immagazzinata(dove?)" oppure pedalare meno velocemente e avere una velocità adeguata.

              se nel caso della bicicletta è il volano e nel caso del meg è il magnete a conservarla che importanza ha?
              Daltraparte noi vogliamo piu energia di quella che immettiamo nel presente...

              Perchè c'è risparmio di energia?
              E' lo stesso meccanismo di una banca. Deposito 10
              immetto 5 e poi ottengo subito 25.
              Come contratto mi sembra vantaggioso no?

              Edited by celestino - 13/4/2004, 20:31

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              • #8
                Salve a tutti,
                io ho comprato il libro di Bearden Energy from the vacuum. In questo libro tratta dell'effetto Aharonov-Bohm, della fase di Berry, etc. in modo esaustivo. Avevo spedito la traduzione dal libro della parte riguardante il MEG, inserita tra le note tecniche. Riconosco che non e' semplice trattare con processi non lineari. Benvenuto a Marco Salzano, le sue critiche saranno uno stimolo per sviscerare sto MEG del cavolo! I picchi di Lenz sono un corollario dell' apertura/chiusura di un circuito e quindi solo un' indicazione. Sono gli elettroni liberi "richiamati" dallo stress provocato dall'apertura/chiusura che bisogna catturare ed il solo modo e' la risonanza. Se ci allontaniamo da questo presupposto dobbiamo cambiare progettomeg.it e dargli un altro nome. Salutoni,kingeagle.

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                • #9
                  Ringrazio Kingeagle per la piccola spiegazione e chiedo ufficialmente scusa a tutti per essere così poco presente ma il carico di lavoro in queste ultime settimane non mi permette veramente di poter fare di più.
                  Vi prometto che dopo il convegno sarò tutto per voi!
                  Roy
                  Essere realisti e fare l'impossibile

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                  • #10
                    per Roy,
                    mi ero preparato per partecipare al convegno. Purtroppo ho dovuto sospendere per piccoli problemi familiari. Spero per il prossimo di essere presente. E' comprensibile che in questo periodo il tempo e' tiranno. Quando riprenderemo in pieno suggerisco di preparare una relazione ristretta dei tentativi fatti per arrivare ad una soluzione. Una pagina non piu'. Auguri per il convegno.by.kingeagle

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                    • #11
                      Ciao e mi scusa con Salzano se non gli ho risposto prima ma,come gia detto nel precedente post,avevo dei grossi casini che mi hanno allontanato del progettoMeg.Ho letto quello che scrivi ma non ho ben capito come vorresti usare il condensatore e il diodo.Penso che comunque il problema principale del nostro MEG sia il percorso degli elettroni....
                      Saro' piu' chiaro appena riesco a fare due prove ma intanto per gli altri inserisco la mail che ci ha spedito Marco Salzano scusandomi per la mancanza delle foto.
                      Ciao e grazie per l'info

                      -------
                      Ciao Roy,
                      mi chiamo Marco Salzano (sono di Cosenza) e seguo da un paio di mesi il progetto meg perché mi ha appassionato, anche se poi ho abbandonato perché i materiali per la costruzione costano molto! In questo articolo (se avrai pazienza di leggerlo) ti spiegherò perché non riesci ad ottenere nulla dal meg costruito da te. Dunque io studio ingegneria elettronica ed ho terminato da poco il corso di fisica 2 ossia Elettrostatica ed elettromagnetismo, e quello che prima mi sembrava possibile all'inizio del corso, avendo ora assunto maggiori conoscenze, non mi sembra possibile ora. Mi spiego meglio: nel meg costruito da te e spiegato da Naudin ci sono alcuni errori che sia in teoria che in logica si possono spiegare bene. Mentre dell'effetto BB del lifter non ne conosciamo ancora le cause, nel meg conosciamo tutto e sono convinto ancora oggi che si può ottenere un COP > 1, anzi anche COP >= 4 con il meg, ma non è semplice. Non mi dilungo, passo alla teoria!

                      Bearden ha specificato che tratta il campo magnetico come fosse un fluido. Infatti mi meraviglio come fosse sfuggito a molti sperimentatori giacché calcolando il "flusso" del campo magnetico "fi(B)" lo si tratta come un fluido che scorre in una superficie.

                      Per quanto riguarda il picco di corrente che si ottiene facendo defluire improvvisamente la corrente in un alimentatore variabile, utilizzando un tester mi sono reso conto che raggiunge con 2 ampere e 6 volt anche picchi di 15 ampere e 16 volt! All'inizio pensavo che staccando improvvisamente dalla presa il trasformatore, si creasse un ponte di corrente tra la presa e la spina dell'alimentatore quando ancora questa fosse vicinissima alla presa, e la corrente di questa venisse indotta sull'avvolgimento secondario del trasformatore generando la corrente. In realtà poi ho capito che era sempre e comunque la reazione di Lenz, poiché dipende dalla variazione del flusso del campo magnetico causata dalla conseguente variazione di corrente.

                      Passiamo un pò sul tecnico:

                      fi(B) = - d[fi(B)] / [dt]

                      quando stacchiamo la presa la corrente defluisce rapidamente e più è rapida la variazione, più c'è forza elettromotrice indotta. Questa però non è energia presa dal nulla, bensì il movimento meccanico che io eseguo nello staccare il trasformatore dalla presa fa accadere questo (come nei vecchi interruttori della luce, che producono una scintilla al loro interno). Tanto più rapidamente stacco il trasformatore, tanto più corrente avrò...ma non avviene sempre! Dopo lo spiego questo però!

                      Passando al meg ci sono delle cose che devi sapere prima di progettare un meg e a queste vi sono arrivato giusto stamane per deduzione. Consideriamo un meg fatto con i soliti due collettori di uscita e con UNA SOLA BOBINA D'ENTRATA:



                      ne iniettiamo corrente (continua, perché alternata non avrebbe senso) nella bobina d'entrata C, il flusso del campo magnetico generato dal nucleo N viene modificato ed essendo opposti i campi si respingono perciò si ha una corrente indotta in A. La corrente indotta in A è minore o quasi uguale a quella fornita in C, e per convenzione diciamo che scorre in verso orario alla bobina. Di avvolgimenti ne puoi mettere anche un milione, ma per la conservazione dell'energia ciò che entra deve essere uguale a ciò che esce. L'unica cosa che modificano gli avvolgimenti è la tensione, ossia si abbassa la corrente di ingresso e si aumenta la tensione. Fin qui abbiamo ottenuto la corrente che abbiamo utilizzato, ed abbiamo realizzato un rudimentale trasformatore! Ora però viene il bello! Quando interrompiamo il circuito, NON DOBBIAMO ATTINGERE ENERGIA DAL PICCO DI LENZ, anzi dobbiamo fermarla perché sfaserebbe le oscillazioni! In pratica siccome quando interrompiamo il circuito, il forte nucleo magnetico vuole tornare immediatamente al suo stato di equilibrio naturale genererà al suo variare ancora correnti indotte in A, ma NEGATIVE! Allora... come sfruttarle? Semplice si mette un diodo ed un condensatore come in figura:




                      questo circuito va attaccato al collettore A in modo che quando fluisce corrente, positiva o negativa che sia, viene livellata e accumulata in un condensatore e poi distribuita sul circuito di controllo e poi dove vogliamo noi (una lampada al neon esempio). I problemi però non terminano qui... eheh... noi stiamo utilizzando il meg soltanto con una bobina e lo facciamo "per semplificare le cose", anche se ora ti farò capire che è complicato anche gestirlo con una sola!
                      Quando il nucleo tende a ripristinare il flusso magnetico, se noi utilizziamo un oscillatore ad una frequenza troppo elevata, automaticamente non sfruttiamo tutta la potenza del meg perché mentre il flusso sta tornando normale e quindi sta producendo energia gratis, noi lo interrompiamo a metà e gli diamo un altro impulso così da sprecare corrente. Quindi bisogna tarare la frequenza dell'oscillatore alla stessa frequenza impiegata dal flusso a ritornare nella posizione iniziale, così da mettere in fase la spinta. Esempio pratico:

                      Impulso - stacco il circuito - il flusso torna uguale - immediato impulso - stacco il circuito etc. etc.

                      se il processo di ritorno del flusso dal quale proviene per intero l'energia del vuoto, viene interrotta, si ha un calo delle prestazioni. Altro importante aspetto da considerare è che se si vogliono ottenere ottime prestazioni, il flusso deve variare rapidamente, quindi bisogna utilizzare un nucleo magnetico ad alta frequenza e sia i cavi che il nucleo ferrocristallino devono avere un'alta permeabilità magnetica.

                      Poi un altro aspetto importante è che se il magnete ha un forte flusso magnetico, la deviazione di esso non lo si ha con una corrente bassa generata dal circuito. E' come prendere un pallone da calcio di gomma e uno di cuoio. Se quello di gomma rimbalza di più' quello di cuoio molto di meno! E' questo il problema! Se si utilizza un magnete al neodimio con un forte campo magnetico, per deviarlo occorre maggiore corrente nella bobina C e una volta dato l'impulso, il flusso del campo magnetico tornerà molto tempestivamente come prima e la corrente indotta sarà molto maggiore.


                      Un ostacolo imprevisto non abbiamo considerato! Quando diamo l'impulso tramite la bobina C, si genera dalla variazione del flusso di N, un campo che si oppone a quello generato da C, infatti respingendosi i due campi il flusso di N va dalla parte opposta a C e quindi genera correnti negative in C! E non è tutto... quando il flusso torna alla sua posizione iniziale genera sì, correnti negative in A, ma genera anche correnti positive in C, che potrebbero in qualche modo essere sfruttate, ma vengono contrastate dalle correnti molto più grandi generate dal picco di Lenz! A questo non si era pensato!

                      Ancora un'altra cosa: per il picco di Lenz, come ben sai, la derivata del flusso del campo magnetico è la forza elettromotrice indotta. Bene, tanto più il flusso varia, tanto più sarà la forza elettromotrice. Se l'oscillatore genera un'onda quadra, il flusso varia molto più di un'onda sinusoidale, ma il picco di lenz è anch'esso forte e non sfruttabile... allora se generassimo un'onda sinusoidale con l'oscillatore? Beh...tanto peggio! La derivata della funzione seno è coseno, quindi otterremmo che il flusso ALTERNATO" che giunge alla bobina, anziché spingere il flusso del magnete e poi lasciarlo e farlo bruscamente tornare, lo accompagnerebbe dolcemente al collettore e lo riporterebbe altrettanto lentamente al nucleo diminuendo le correnti di lenz ma anche le correnti prodotte nel collettore!

                      Ah! Dimenticavo! Prima ho detto che il picco di lenz staccando bruscamente il trasformatore non avviene sempre. E' Naturale! La corrente di casa è alternata e se si trova al picco di 310V, staccando il trasformatore si ha una variazione da 310 a 0 e si ottiene una forte produzione di corrente indotta (che deriva dal mio spostamento meccanico con la mano, quando stacco bruscamente il trasformatore). Se lo stacco proprio nell'istante in cui siamo a 1 V, non si ottiene praticamente nulla.

                      A questo punto dirai: "Beh se utilizzassimo DUE bobine... sarebbe diverso...", e qui casca l'asino. Quando dai l'impulso dalla bobina 1, il flusso varia, ma quando invece sta tornando al suo posto e tu gli dai una spinta dall'altro lato non solo perdi corrente utilizzandola per il secondo impulso, ma la perderai perché il flusso quando sta tornando al suo posto genera correnti negative sia nel collettore, sia nella seconda bobina! E genera correnti positive nella prima bobina. C'è una dispersione pazzesca di energia e poi utilizzando un oscillatore ad alta frequenza, avrai che il magnete segue la frequenza, sì, ma il picco di lenz della bobina 1 si genera un campo opposto alla spinta del campo dell'altra bobina! E' molto molto difficile isolare le correnti parassite e ancor più difficile sfruttarle, almeno con 2 bobine. Con una qualcosa forse si può fare.

                      Comunque anche riuscendo totalmente ad isolare il picco di lenz, i campi magnetici permangono per alcune frazioni di secondo pur bloccando il passaggio di corrente. Infatti bisognerebbe utilizzare per le bobine materiali con una demagnetizzazione ad alta frequenza.

                      Se usi un oscillatore a 11 Khz immagina che in un secondo è come se vi fosse un campo magnetico permanente nelle bobine e immagina quante correnti parassite e quante dispersioni. Cosa potresti ottenere? Poco a mio parere... bisogna considerare tanti fattori, primo fra tutti la sincronizzazione della frequenza del quarzo con quella del magnete, bisogna sperimentare il rendimento con un magnete debole ed uno forte, bisogna eliminare il picco di lenz o quanto meno cercare di sfruttarlo NON tramite le bobine e poi bisogna utilizzare come bobina d'ingresso e come collettori un materiale altamente demagnetizzabile e con buona permeabilità magnetica, come il nucleo ferrocristallino.

                      Questo è quanto, spero in un tuo parere e nell'eventuale publicazione dell'e-mail sul sito, così da poter rendere queste considerazioni disponibili a tutti coloro che vogliono lavorare sul meg.

                      Grazie in anticipo

                      Marco

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                      • #12
                        Ciao a tutti, è da un bel pò di tempo che non mi faccio sentire ma torno ovviamente per cose importanti. Innanzitutto ringrazio tutti per avermi risposto (nessuno escluso), poi voglio fare una precisazione a Sandro. L'e-mail che ho inviato a Roy tempo fa, non devi considerarla, infatti subito dopo aver stilato la mia relazione, ho inviato a Roy un'e-mail nel quale gli dicevo di non considerare la mia precedente perché c'erano un sacco di errori e l'avevo scritta al momento. Se tu non ne fossi a conoscenza, ho stilato una relazione nel quale considero precisamente un sacco di aspetti nel meg, per cui se mi fai avere il tuo indirizzo e-mail (ora cerco nel forum se lo trovo, in caso contrario postamelo a worldnew@libero.it), te la spedisco.

                        Grazie anticipatamente, troverete un altro mio post nel forum, perché voglio informarmi su un mio progetto.

                        Saluti

                        Marco

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                        • #13
                          Ciao Marco,
                          ti anticipo che a breve nel sito ci sara' un'aggiornamento sulla teoria di funzionamento del MEG e la neccessaria parte pratica per realizzarla.Saro felice di leggermi le tue dritte.
                          Grazie e ciao

                          P.S.Infatti dal tuo precedente post ,solo con poche cose ero in accordo con te.

                          Edited by sandro-meg - 8/5/2004, 19:38

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                          • #14
                            CITAZIONE (abc @ 5/4/2004, 23:37)
                            Ciao anchio la penso come te , il meg ipoteticamente tira energia dal magnete permanente,in pratica lo usa come una batteria.
                            per creare un magnete occorre un enorme quantita di energia.
                            difatto il meg puo essere paragonato ad un accumulatore a lungo termine.
                            Sto sperimentando dei materiali in grado di comportarsi da "gate magnetico" forse ci riusciro probabilmente usando superconduttori ad alta temperatura.
                            Ho gia un modello molto diverso dal meg cosi come presentato,e riesco ad avere enormi differenze con magnete o senza(aumento notevole del segnale in presenza del magnete), il marchingenio capta anche il campomagnetico terrestre.
                            Il problema probabilmente è trovare i materiali giusti per il nucleo e per i "gate magnetico"
                            Lelettronica è purtroppo molto complessa

                            ciao

                            Dove avete letto o chi vi ha messo in testa che per costruire un magnete occorre una enorme quantità di energia?
                            Che significa in fisica enorme? 10MW/h?
                            I magneti vengono magnetizzati da bobine che generano campi magnetici molto potenti circa 2, 3 tesla, scaricandoci dentro condensatori carichi a tensioni tali da generare una corrente nella bobina stessa che a sua volti genera quel campo magnetico. Quindi possiamo dire che VXI=P una potenza molto alta ma quasi istantanea. Quindi poca energia! Quella che serve a polarizzare il magnete e molta di più quella che se ne và per effetto Joule nella resistenza interna della bobina stessa, e nelle perdite dovute a correnti parassite nei conduttori esterni e limitrofi. Buona però l'idea che dice che l'energia che è stata impiegata nel polarizzare il magnete viene estratta dal MEG riducendo il magnete a mero ferro.
                            La realtà è diversa, un magnete prodotto per magnetizzazione artificiale, come è stato magnetizzato lo si smagnetizza se si sottopone ad un campo magnetico inverso. Ma si parla sempre di campi statici e quindi risulta difficile parlare di energia poi. Non vi pare?
                            Credo se il MEG funziona e ribadisco se, non si deva ad una cosa di questo genere!

                            Ottima invece l'idea del gate magnetico! Qualcosa del genere l'ho pensato anch'io cerca in giro tra i miei post e vedrai trovi qualcosa del genere.
                            L'elettronica non è complicata, tu sapessi la fisica! Specie quella che riguarda il famoso vettore B, te la raccomando!
                            Ciao!

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