[articolo] Storage casalingo: come scegliere al meglio la tipologia di accumulo - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

[articolo] Storage casalingo: come scegliere al meglio la tipologia di accumulo

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • [articolo] Storage casalingo: come scegliere al meglio la tipologia di accumulo

    In un precedente articolo sono stati analizzati alcuni motivi per cui vale la pena considerare di installare un sistema di accumulo, in particolare sono stati visti gli schemi di connessione e le tipologie d’impianto.

    La scelta del tipo di sistema di accumulo va comunque fatta in maniera oculata considerando alcuni fattori, ecco i principali:
    - taglia dell’impianto fotovoltaico disponibile o che s’intende installare;
    - tipologia ed età dei dispositivi già installati;
    - profilo dei consumi sia su base giornaliera che stagionale;
    - possibili modifiche future dei profili di consumo attuali, anche radicali;
    - caratteristiche peculiari del sistema di storage.

    La taglia dell’impianto fotovoltaico definisce quanta energia elettrica viene auto-prodotta e può essere messa a disposizione dell’utenza direttamente o per mezzo dello storage elettro-chimico; il tipo di inverter e la sua età possono far valutare la convenienza della sostituzione a favore di componenti nuovi, progettati per interfacciarsi con le batterie.

    Il profilo dei consumi, inteso come l’insieme dei dati che identificano in che momenti e in che quantità l’energia elettrica viene consumata dall’utenza, deve essere ben analizzato e costituisce la base per una valutazione precisa della taglia dell’accumulo da installare.
    Banalmente, se tutta l’energia che viene prodotta dall’impianto fotovoltaico è utilizzata direttamente dall’utenza durante il giorno non ha nessun senso installare uno storage; viceversa, tanto più l’energia prodotta non viene utilizzata ma immessa in rete è conveniente un impianto di accumulo. Il sistema di storage deve essere tale da potersi caricare nelle fasi di produzione di energia e scaricarsi completamente prima dell’alba.

    Risultano molto importanti anche le valutazioni relative al cambiamento futuro del profilo dei consumi, determinato ad esempio dall’applicazione ed uso di altre tecnologie elettriche come le pompe di calore o la mobilità elettrica, che potrebbero spostare su base elettrica consumi attualmente effettuati su altri vettori energetici. In questo caso potrebbe risultare conveniente un incremento della capacità del sistema di storage ed eventualmente anche della potenza dell’impianto fotovoltaico.

    La scelta di applicare un sistema di accumulo ha anche una valenza etica, perché consente di incrementare le quote di autoconsumo, generando sicuramente un risparmio in bolletta, ma nel contempo spostando produzione di energia da fonti fossili verso le fonti rinnovabili, con tutte le conseguenti benefiche conseguenze.

    Le caratteristiche da considerare per un sistema di accumulo non sono solo la quantità di energia che può essere immagazzinata (espressa in kWh), la potenza massima o i cicli di carica scarica, ma anche la garanzia reale fornita da produttore, l’affidabilità e il servizio di assistenza tecnica.
    La batteria, essendo l’elemento chiave del sistemi di storage, deve essere gestita accuratamente, con corrente di carica e scarica adatta, con il mantenimento della corretta temperatura e la gestione ottimizzata dell’energia.

    Oggi i sistemi più diffusi sono quelli con batteria al litio che, rispetto a quelle al piombo, comportano un ingombro ridotto, una vita attesa e un efficienza maggiore e la possibilità di installazione in qualsiasi locale, senza la necessità di ventilazione.

    Sotto il profilo del miglior acquisto, i sistemi "all-in-one" hanno per esempio il vantaggio che il produttore ha progettato congiuntamente la parte elettronica di controllo e la batteria e ne garantisce le prestazioni e l’affidabilità e la garanzia è unica. In questi casi anche il servizio di assistenza tecnica è unico e non si corre il rischio di rimpallo di responsabilità tra il fornitore della batteria e dell’inverter nel caso malaugurato di imprevisti sul funzionamento.
    E’ naturalmente preferibile avere come interlocutore un unico soggetto, un produttore che abbia un’elevata esperienza nella produzione delle batterie: perché la parte principale di un sistema di accumulo è costituita dalle batterie e perché sicuramente l’elettronica è ottimizzata per gestirle nella maniera migliore.

    I fattori presentati per la scelta del miglior sistema di accumulo coinvolgono analisi, anche accurate, che è consigliabile vengano effettuate da un tecnico con esperienza e qualificato; alcuni produttori di fama mondiale hanno voluto certificare tutti gli installatori dei loro prodotti in modo da poterne garantire la qualità e l’affidabilità dall’installazione ai servizi di assistenza.
    Molti installatori hanno aderito ad esempio alla Rete Nazionale di installatori qualificati Smart Partner (www.smartpartner.it), scelta da molte aziende produttrici e anche da rilevanti associazioni di consumatori, per offrire sul territorio nazionale consulenze ed installazioni professionali dei sistemi di accumulo incluso altre tecnologie collegate come impianti fotovoltaici, solari termici e di condizionamento.
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    Egregio amministratore, il migliore sistema di accumulo si chiama SCAMBIO SUL POSTO; è già disponibile, non costa niente e permette di utilizzare l'energia prodotta in estate durante l'inverno. Inutile spendere soldi in batterie.
    n. 13 moduli solar day da 230 Wp - 2,99 kWp semi integrato - inverter delta SI3300 - attivo 09/10/2009 - azimut -10°, tilt 17° - Treviglio BG

    Commenta


    • #3
      Originariamente inviato da Walter B Visualizza il messaggio
      Egregio amministratore, il migliore sistema di accumulo si chiama SCAMBIO SUL POSTO; è già disponibile, non costa niente e permette di utilizzare l'energia prodotta in estate durante l'inverno. Inutile spendere soldi in batterie.
      Peccato che il vero SSP non esista più se non erro dal II conto energia in poi. Ed è diventato una sciagurata vendita o retrocessione di energia al gestore
      Perchè io che ho il III conto nonostante in casa di giorno non ci sia mai, la sera l'energia la pago tutta e non posso usare quella inutilizzata di giorno, per cui le bollette mi arrivano lo stesso.
      E infatti ho una percentuale di autoconsumo che è mediamente meno del 40%

      Commenta


      • #4
        quoto.
        lo scambio sul posto non esiste più da anni.

        Commenta


        • #5
          Ciao Walter,
          si... il problema è proprio quello che hanno esposto Cristiano e Casty: lo scambio sul posto come fatto ora è circa inesistente e non conveniente. E il brutto è che (sembra) andrà sempre peggio a livello legislativo.

          Quindi noi cerchiamo di dare un'idea e un infarinatura su come poter scegliere al meglio un accumulo. Ovviamente l'ideale in termini stretti di efficienza globale sarebbe lo SSP con perdite vicino allo zero... e sarebbe quindi auspicabile come soluzione ecologica.
          Ma per adesso la direzione non è chiara e anzi sembra andare nel senso opposto.
          Quindi meglio iniziare a farsi una cultura. E poi si vedrà se bisognerà utilizzarla in pochi o in molti.

          Ciao!
          Eroyka
          Essere realisti e fare l'impossibile

          Commenta


          • #6
            Possiamo tranquillamente dire che il famoso scambio sul posto da molti è stato frainteso con la possibilità di scambiare energia quando non si produce come la notte in fin dei conti era meglio chiamarlo cessione parziale molto simile alla cessione totale cioè rid la differenza che nel rid il consumo è 0 e viene pagata tutta a una miseria mentre lo scambio sul posto che io ritengo meglio chiamarlo cessione parziale in quanto se non riesco a consumarla per vari motivi ( es . troppa produzione , bassi consumi ) viene messa in rete e poi pagata dal gse però con prezzo migliore rispetto al rid.

            Commenta


            • #7
              Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
              ... Ovviamente l'ideale in termini stretti di efficienza globale sarebbe lo SSP con perdite vicino allo zero... e sarebbe quindi auspicabile come soluzione ecologica. ....
              A livello di efficienza energatica si, lo scambio sul posto è la soluzione mgliore evitiamo almeno due trasformazioni dell'energia
              prima del suo utilizzo. L'efficienza globale vicina allo zero dello SSP no, anche le perdite di trasporto sono quantificate nella rete
              di distribuzione sia in BT che in MT. Si presuppone che la produzione distribuita di impianti fotovoltaici sia più efficiente perchè
              mediamente se non autoconsumo io consuma quanto prodotto da me il mio vicino, ma da questo a dire che l'efficienza globale
              sia vicina allo zero è un pò azzardato.
              Io considero il FTV con accumulo una scelta alternativa all'impianto tradizionale in SSP. Dove l'impianto alimenta casa "fin che ce ne"
              poi eventualmete subentra la rete.
              Alle nostre latitudini l'obiettivo di un impianto siffatto è il ribaltamento della proporzione 30/70 ( autoconsumo/immissione)
              in 70/30 ( autoconsuno/prelievo). Non ho usato a caso "immissione" nel primo caso ( dove ho considerato un tradizionale
              impianto connesso in rete) e "prelievo" nel secondo caso ( cosiderando un impianto fv con accumulo off-grid e rete elettrica solo
              a supporto) tale percentuale si può alzare sovradimensionado FV

              Commenta


              • #8
                Ciao casty,

                che dire, se te che con un III CE credi che sia più conveniente l'accumulo rispetto all'attuale SSP, beh auguri, sicuramente chi ti vende l'accumulo sarà contentissimo, tu se chiudi qualche occhio per le perdite che riguarderanno anche il bel contributo che ricevi del III CE, beh vedrai che forse sarai contento e ti auto-convincerai anche tu della convenienza dell'accumulo

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                  ........ il problema è proprio quello che hanno esposto Cristiano e Casty: lo scambio sul posto come fatto ora è circa inesistente e non conveniente. E il brutto è che (sembra) andrà sempre peggio a livello legislativo...
                  Un rimborso, che nel mio caso per il 2017 supera quanto pagato in bolletta non mi sembra "inesistente e non conveniente".
                  Quel (sembra) nasce da che fonte?
                  Te lo avevo già chiesto mesi fa.
                  Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                  attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da peter12 Visualizza il messaggio
                    ..... L'efficienza globale vicina allo zero dello SSP no, anche le perdite di trasporto sono quantificate nella rete
                    di distribuzione sia in BT che in MT. .....
                    Esatto. 10,4 % totali, e 5,1% in BT. Quindi al massimo avrò perdite (certificate seriamente) inferiori ad un quarto di quanto avviene con l'accumulo (da verificare).
                    Perchè dovrei investire in un accumulo quando so già che oltre a "sprecare" risorse per linvestimento, avrò anche perdite maggiori?
                    Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                    attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

                    Commenta


                    • #11
                      Gli autorevoli commenti precedenti mettono in chiaro la convenienza ambientale ed economica del SSP rispetto alle batterie. Poi se qualcuno vuole buttare soldi in batterie ...... va bene. Buon sole a tutti.
                      n. 13 moduli solar day da 230 Wp - 2,99 kWp semi integrato - inverter delta SI3300 - attivo 09/10/2009 - azimut -10°, tilt 17° - Treviglio BG

                      Commenta


                      • #12
                        Per chi rientra nei vari CE e sicuramente ci perde , chi invece ha fatto ftv con detrazioni fiscali ed è affascinato dal mondo dell'accumulo ci può provare a proprie spese

                        Commenta


                        • #13
                          Originariamente inviato da egimark Visualizza il messaggio
                          Perchè dovrei investire in un accumulo quando so già che oltre a "sprecare" risorse per linvestimento, avrò anche perdite maggiori?
                          Ad esempio perchè vorrei avere un servizio di emergenza non consentito in CEI 0-21
                          Ad esempio perchè vorrei un maggior grado di autarchia dalla rete
                          Ad esempio perchè il servizio di rete nella mia zona non è raggiunto e i costi per portarlo sono alti
                          Ad esempio perchè il servizio di rete è poco affidabile numerosi black-out e poco stabile
                          Ad esempio perchè vorrei una maggiore autonomia dalla burocrazia
                          Ad esempio per eliminare in certi casi i costi fissi del secondo contatore e della convezione di SSP

                          Inoltre non spreco ma converto una risorsa che comunque è gratuita in modo leggermente meno efficiente
                          per raggiungere gli scopi di cui sopra altrimenti non raggiungibili.

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da egimark Visualizza il messaggio
                            Un rimborso, che nel mio caso per il 2017 supera quanto pagato in bolletta non mi sembra "inesistente e non conveniente".
                            quando parlo di SSP inesistente, intendo col regime attuale e cioè in grid-parity.
                            Per utenti con conti GSE che rimborsano, è un'altra cosa.

                            A parte il fatto che prima era vietatissimo abbinare accumuli con rimborsi GSE.
                            Adesso mi pare che la normativa sia cambiata, anzi se qualche buon anima mi fa una sintesi dello stato attuale, magari tramite link, mi aiuterebbe a colmare questa mia lacuna.
                            Grazie anticipate.

                            Commenta


                            • #15
                              Cosa cosa?
                              Lo SSP per chi ha un conto energia è diverso da chi ha messo l'impianto recentemente?
                              Le regole sono esattamente le stesse perchè il contratto è lo stesso!
                              Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                              attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

                              Commenta


                              • #16
                                non ho scritto che lo SSP è diverso, ho scritto che il conteggio dello SSP (nel bilancio dei costi-accrediti) è diverso tra GSE e non GSE.
                                Quello che cambia (ma aspetto un parere di utenti più informati di me) è che prima era vietato avere accumulo con contratti GSE, ora mi pare che sia consentito.

                                Commenta


                                • #17
                                  @cristiano non si capisce molto apiega meglio.
                                  SSP è erogato sempre da GSE come i CE solo che è una convenzione distinta
                                  tacitamente rinnovata o no unilaterlamente da GSE di anno in anno alle condizioni
                                  che vogliono loro. E' ammessa anche in presenza di accumulo da 2 o 3 anni
                                  e normata. Se vuoi ti dico esattamente da quando.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    allora.... mi sembra abbastanza semplice la mia domanda, la riformulo:
                                    se sono titolare di un contratto GSE ad incentivazione, ovvero sia che per contratto l'energia che immetto in rete mi viene pagata lautamente per i primi 20 anni (adesso non vi so dire gli ultimi contratti ad incentivazioni GSE terminati 2/3 anni or sono, ma anni fa si arrivava addirittura a 0,40€ per kWh) posso mettere un accumulo?

                                    E' chiaro che se non percepisco alcuna incentivazione sulle rinnovabili posto fare quel cavolo che voglio, invece la mia domanda era relativa a coloro che percepiscono incentivazioni, cioè solo relativamente a contratti di 2/3 anni fa (non ricordo esattamente in che anno sono finiti gli incentivi e si è passati in grid-parity).
                                    Spero di essere stato più chiaro, a volte mi rendo conto di ingarbugliarmi con le parole...

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Originariamente inviato da cristiano2B Visualizza il messaggio
                                      se sono titolare di un contratto GSE ad incentivazione, ovvero sia che per contratto l'energia che immetto in rete mi viene pagata lautamente per i primi 20 anni (adesso non vi so dire gli ultimi contratti ad incentivazioni GSE terminati 2/3 anni or sono, ma anni fa si arrivava addirittura a 0,40€ per kWh) posso mettere un accumulo?...
                                      L'incentivo (vecchi conti energia) riguarda l'energia PRODOTTA, non l'energia IMMESSA in rete che invece viene conteggiata con l'energia PRELEVATA dalla rete nello SSP.
                                      Continui a usare il termine Grid-parity a sproposito, per il FTV c'è la detrazione IRPEF del 50% dopo l'ultimo Conto Energia.
                                      Abbandono questa discussione perchè ormai siamo a livello di quelle sulle biomasse.
                                      Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                                      attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

                                      Commenta


                                      • #20
                                        @Cristiano come pensavo hai un po di confusione e hai fatto perdere la pazienza a @egimark

                                        SSP Scambio Sul Posto è la convenzione con GSE che remunera l'immesso contratto con validità annuale e tacito rinnovo unilaterale.
                                        CE Conto Energia - anch'essa convenzione GSE - con validità ventennale non c'è più da giugno 2013 sostituita ora con la detrazione
                                        IRPEF al 50% per persone fisiche (piccoli impianti domestici), mentre SSP è ancora possibile

                                        Dal 2014 AEEGSI ha deliberato la possibilità di integrare gli accumuli su impianti incentivati:
                                        Si tratta della delibera 574/2014/R/EEL “recante disposizioni relative all’integrazione dei sistemi di accumulo
                                        di energia elettrica nel sistema elettrico nazionale



                                        Commenta


                                        • #21
                                          Originariamente inviato da cristiano2B Visualizza il messaggio
                                          ma anni fa si arrivava addirittura a 0,40€ per kWh
                                          Anche 50cent
                                          AUTO BANNATO

                                          Commenta


                                          • #22
                                            Originariamente inviato da peter12 Visualizza il messaggio
                                            @Cristiano come pensavo hai un po di confusione e hai fatto perdere la pazienza a @egimark
                                            si però io ho chiesto se i titolari di CE (era chiaro dalla mia descrizione) potevano oggi avere un accumulo, lui non mi ha risposto e ha parlato di SSP che io non ho neanche menzionato in quel post.
                                            Però il confuso sono io...

                                            Originariamente inviato da peter12 Visualizza il messaggio
                                            Dal 2014 AEEGSI ha deliberato la possibilità di integrare gli accumuli su impianti incentivati:
                                            Si tratta della delibera 574/2014/R/EEL “recante disposizioni relative all’integrazione dei sistemi di accumulo
                                            di energia elettrica nel sistema elettrico nazionale
                                            Questa è la risposta che cercavo. Grazie

                                            Adesso se non sono troppo OT vorrei chiedere se i titolari di conti CE hanno un contatore in più oltre a quello bidirezionale rete-casa.
                                            Contatore che deve essere messo a valle dei pannelli-inverter, prima della derivazione col carico dell'abitazione, se no non mi spiego come si possa contabilizzare l'energia prodotta, separandola quindi da quella immessa in rete.
                                            Grazie.

                                            Commenta


                                            • #23
                                              Originariamente inviato da cristiano2B Visualizza il messaggio
                                              Adesso se non sono troppo OT vorrei chiedere se i titolari di conti CE hanno un contatore in più oltre a quello bidirezionale rete-casa.
                                              Non solo i titolari di impianti in Conto energia, ma anche con solo SSP hanno il doppio contatore.

                                              Commenta


                                              • #24
                                                Ciao peter12,

                                                esatto, hanno messo contatore di produzione anche a noi con SSP che non serve a nulla, visto che non ci pagano la produzione con SSP, giusto per mandarci ogni anno la fattura dell'inutile, per noi che abbiamo solo SSP, servizio di misura.
                                                Se non sbaglio per un piccolo periodo dopo la fine dei vari CE non lo hanno più installato quello di produzione, ma poi hanno ricominciato, quando c'era nell'aria di voler tassare anche l'autoconsumo

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  Originariamente inviato da Lore_ Visualizza il messaggio
                                                  Se non sbaglio per un piccolo periodo dopo la fine dei vari CE non lo hanno più installato quello di produzione, ma poi hanno ricominciato, quando c'era nell'aria di voler tassare anche l'autoconsumo
                                                  Confermo appena finito V CE i primi impianti solo con SSP ( e detrazione fiscale) non installavano il contatore di produzione ma dopo pochi mesi
                                                  lo hanno reintrodotto obbligatoriamente.
                                                  Ora con le leggi e le battaglie portate avanti da associazione a livello europeo
                                                  Passaggio epocale al Parlamento Europeo: "Autoprodurre e immagazzinare energia rinnovabile e un diritto” - Ecquologia
                                                  dovremmo aver scampato la possibilità che introducano delle tasse sull'autoconsumo, ma da qui a togliere l'obbligo del contatore di produzione
                                                  ne passa ancora...
                                                  Parliamo sempre di impianti connessi alla rete non di off-grid ovviamente.

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    sempre più convinto di fare tutto off-grid.....

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Ho appena aperto un thread per consigli su dimensionamento e scelta dei componenti di un impianto ad isola e volevo dire la mia anche qui. Io per motivi di piano regolatore non posso fare lo ssp, così in vista di una futura auto elettrica, avendo puntato tutto sull'elettrico (piano cottura ad induzione, pompe di calore, solare termico + boiler elettrico) mi appresto a fare il mio impianto con tanto di accumulo, sono obbligato ma so di stare facendo la scelta giusta.
                                                      Non si tratta di una guerra di religione basta fare i conti della serva per capire che è così!

                                                      Costo impianto ssp da 3kW/h "chiavi in mano" 5.800€
                                                      Costo impianto ad isola da 5kW/h con accumulo che abbia 10 anni di aspettativa di vita (24kW) 8000€

                                                      Risparmio con ssp 20% di autoconsumo + un tot di surplus che su una bolletta di 1000€ annui si traducono in un risparmio di circa 300€ (secondo me è perfino ottimistico)

                                                      Risparmio con impianto ad isola, almeno il 90% del fabbisogno giornaliero coperto da produzione+accumulo, con prelievi dalla rete pressocchè assenti per almeno 8 mesi l'anno (almeno in Sicilia). A fronte di 800-900€ annui di risparmio c'è il costo delle batterie nei primi 10 anni 3000€ che spalmati in questo tempo (che potrebbe essere anche maggiore di 10 anni, non è irrealistico pensare possano durare anche 12-15 anni) fanno 300€ annui... al netto di ciò il risparmio annuo è di 500-600€ annui. Ma "al prossimo giro" ovvero fra 10-12 anni ci saranno le batterie a litio che si troveranno a 2000€ (io credo anche a meno) e avranno un aspettativa di vita di 15-20 anni e la convenienza sarà sempre più alta rispetto allo ssp.
                                                      Sul lungo periodo dovete considerare infatti che il costo delle batterie sta scendendo mentre il costo al kW sta aumentando di anno in anno il che vuol dire che in futuro sarà sempre più conveniente prodursi la corrente da se ed evitare come la peste quella fornita dalla rete.

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Concordo.
                                                        L'unica cosa che mi pare da segnalare è che con pompe di calore e auto elettrica, 5kWp mi sembrano davvero pochi
                                                        Linka qui il thread che hai aperto, così lo possiamo seguire

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Originariamente inviato da spleen Visualizza il messaggio
                                                          .......Risparmio con ssp 20% di autoconsumo + un tot di surplus che su una bolletta di 1000€ annui si traducono in un risparmio di circa 300€ (secondo me è perfino ottimistico) .....
                                                          Completamente sbagliato. Evidentemente non conosci lo SSP o lo confondi con l'autoconsumo. Io con un impianto più piccolo e al Nord, tra SSP e autoconsumo sono quasi al doppio di quello che hai detto.

                                                          90% di autoconsumo con l'accumulo, ma per quel 10% sai che i fissi annui devi comunque pagarli?
                                                          Come fai su una bolletta di 1000 euro di cui almeno 130 di fissi (con 3 kW disponibili al contatore) a risparmiarne 900?

                                                          Non ho capito l'impianto FTV con accumulo (da 8000 €) che potenza ha e da quanto è la capacità dell'accumulo.
                                                          Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                                                          attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da egimark Visualizza il messaggio

                                                            Non ho capito l'impianto FTV con accumulo (da 8000 €) che potenza ha e da quanto è la capacità dell'accumulo.
                                                            Originariamente inviato da cristiano2B Visualizza il messaggio
                                                            Concordo.
                                                            L'unica cosa che mi pare da segnalare è che con pompe di calore e auto elettrica, 5kWp mi sembrano davvero pochi
                                                            Linka qui il thread che hai aperto, così lo possiamo seguire
                                                            Grazie ad entrambi per l'interesse
                                                            Impianto 5kW + 24kW accumulo, per casa + futura auto elettrica. Scelta componenti e costo

                                                            Commenta

                                                            Attendi un attimo...
                                                            X