Colegamento a terra delle masse di un impianto fotovoltaico con inverter senza trasformatore - EnergeticAmbiente.it

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Colegamento a terra delle masse di un impianto fotovoltaico con inverter senza trasformatore

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  • #31
    Originariamente inviato da Archimede2007 Visualizza il messaggio
    Distinguiamo.
    Le cornici anodizzate non sono tali da poter considerarsi un collegamento elettrico funzionale.
    Ma da qua a considerarle isolanti ce ne corre!
    Il concetto che sostengo è che le cornici potrebbero essere anche in plastica, in carbonio e non sono nate e non fungono da massa del pannello.
    Nei pannelli in classe II le cornici non sono massa e possono essere di materiale conduttore o isolante ma non sono massa. IL controllo dell'inverter non avviene sulle cornici ma verso terra. Collegare le cornici a terra non ha nessuna rilevanza con il controllo che fa l'inverter.
    :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
    (Albert Einstein):preoccupato:

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    • #32
      Scusate ma nei post precedenti ho visto che inserite un PE di sezione pari a 16 mmq....
      Ma non è un po' esagerato?Non basta un conduttore di sezione pari a quella della fase sino a 25 mmq?
      Grazie

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      • #33
        Originariamente inviato da Archimede2007 Visualizza il messaggio
        Distinguiamo.
        Le cornici anodizzate non sono tali da poter considerarsi un collegamento elettrico funzionale.
        Ma da qua a considerarle isolanti ce ne corre!
        Perche ? dalle prove che ho fatto con megaohmetro su un pannello di ca. 10 anni made in italy fra l'altro, le cornici sono ancora considerabili isolate , come la II classe prevede e come il collaudo dell'impianto prevede, e si dovrebbe fare .

        Direi che normativamente parlando sono ok,ma forse intendi che comunque saranno dei conduttori ? cioe' non riesco ad afferrare, magari son io tonto e stanco...

        andrea
        TUTORIAL VIDEO PER NEOFITI E NON SOLO ( contatore quadri etc )
        http://www.youtube.com/user/socosnc/videos
        web/public?name=SOCO_SOLAR_PLANT[/URL]

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        • #34
          Originariamente inviato da andreaporta Visualizza il messaggio
          Perche ? dalle prove che ho fatto con megaohmetro su un pannello di ca. 10 anni made in italy fra l'altro, le cornici sono ancora considerabili isolate , come la II classe prevede e come il collaudo dell'impianto prevede, e si dovrebbe fare .

          Direi che normativamente parlando sono ok,ma forse intendi che comunque saranno dei conduttori ? cioe' non riesco ad afferrare, magari son io tonto e stanco...
          L'alluminio è un metallo, ed è anche un discreto conduttore.
          L'unica cosa che lo rende "isolante" è lo strato di ossido, che comunque ha spessore di pochi micron.
          Tant'è che, anche col tester, se appena appena lo graffi l'ago schizza a fondo scala (o quasi).

          Quindi, anche se funzionalmente si può considerare isolato, in caso di guasto (ivi compreso un tubo dalmine che cade sul pannello, spezzandolo, mettendolo in corto e scatafasciando la cornice) tanto isolante la cornice non si può proprio più considerare...

          E se il pannello su cui è caduto il tubo è in serie con altri, saranno svariate centinaia di volt che passano dal tubo alla cornice e da qui a terra... o, se la terra non c'è, sul povero cristo che ha lasciato cadere il tubo.
          http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/

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          • #35
            Quindi il consiglio è di mettere comunque a terra la struttura per poter far rilevare all'inverter un percorso di scarica verso massa e conseguentemente staccare il carico.
            Tuttavia lo stesso vale anche in caso di assenza di LPS ? e il rischio che il fulmine venga maggiormente attratto verso l'impianto per la sua connessione a terra ? Non è per caso maggiore che si verifichi un guasto su un impianto di classe II.
            Inoltre nel mio caso si tratta di un impianto di piccola taglia con due stringhe la cui tensione di funzionamento è di 175V, non so se questo può far cambiare qualche valutazione.

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            • #36
              Originariamente inviato da snapdozier Visualizza il messaggio
              Il concetto che sostengo è che le cornici potrebbero essere anche in plastica, in carbonio e non sono nate e non fungono da massa del pannello.
              Nei pannelli in classe II le cornici non sono massa e possono essere di materiale conduttore o isolante ma non sono massa. IL controllo dell'inverter non avviene sulle cornici ma verso terra.
              Lasciamo perdere le definizioni che lasciano il tempo che trovano e parliamo di cose concrete. Se le cornici sono in plastica o materiale isolante, è del tutto inutile collegarle a terra. Se invece le cornici sono di materiale conduttore, io le metto a terra. E questo sia per un motivo di controllo dell'isolamento da parte dell'inverter, sia perché personalmente mi fido poco del doppio isolamento in componenti che devono stare venti o trent'anni esposti alle intemperie.
              Con questo non voglio dire che la norma sbagli a considerare il doppio isolamento più sicuro rispetto alla messa a terra, però in questo particolare caso, ho molti dubbi in proposito.
              Se poi prendo la 64-8, concordo sul fatto che una cornice metallica di un pannello in classe II non è considerata una massa. Ma le definizioni non cambiano la realtà delle cose e cioè che dopo venti o trenta anni nessuno mi garantisce che un doppio isolamento regga.

              Originariamente inviato da snapdozier Visualizza il messaggio
              Collegare le cornici a terra non ha nessuna rilevanza con il controllo che fa l'inverter.
              Sbagliato. Se le cornici sono di materiale conduttore e finiscono accidentalmente in tensione, se non sono collegate a terra, il guasto non è rilevato dal controllore d'isolamento dell'inverter.
              Dove sta scritto che il controllo di isolamento dell'inverter serve soltanto a verificare l'isolamento dei cavi?

              Saluti.

              Federico

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              • #37
                Salve a tutti sono in fase di progettazione di un impianto da 40 kw collocato su tetto di un capannone industriale.
                Il tetto è dotato di impianto LPS e circonda l'area di installazione dell'impianto.
                Ho pensato di realizzare una equipotenzialità fra le strutture di sostegno dei moduli(inclinati a 30° rispetto il tetto) e convogliare tutto a massa senza connettermi all'impianto LPS.
                Mi chiedo ora se forse non era meglio pensare di connettere la struttura sostegno moduli direttamente all'LPS ancichè di scendere al nodo di terrra dell'impianto.
                Voi cosa ne pensate?
                Gli inverter hanno il trasformatore di isolamento.

                Commenta


                • #38
                  Originariamente inviato da DER Visualizza il messaggio
                  Salve a tutti sono in fase di progettazione di un impianto da 40 kw collocato su tetto di un capannone industriale.
                  Il tetto è dotato di impianto LPS e circonda l'area di installazione dell'impianto.
                  Ho pensato di realizzare una equipotenzialità fra le strutture di sostegno dei moduli(inclinati a 30° rispetto il tetto) e convogliare tutto a massa senza connettermi all'impianto LPS.
                  Mi chiedo ora se forse non era meglio pensare di connettere la struttura sostegno moduli direttamente all'LPS ancichè di scendere al nodo di terrra dell'impianto.
                  Voi cosa ne pensate?
                  Gli inverter hanno il trasformatore di isolamento.
                  Considerando che la messa a terra ha dei costi trascurabili, la soluzione migliore sarebbe quella di realizzare l'equipotenzialità fra le strutture e le cornici dei moduli (anche se sono di classe II); il tutto collegato a terra.
                  A questo punto tutto è in sicurezza.

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                  • #39
                    Originariamente inviato da DER Visualizza il messaggio
                    Mi chiedo ora se forse non era meglio pensare di connettere la struttura sostegno moduli direttamente all'LPS ancichè di scendere al nodo di terrra dell'impianto.
                    Direi assolutamente NO.

                    Non puoi utilizzare LPS come messa a terra di un impianto, devono essere due cose separate.

                    Se l'edificio è poi dotato d LPS devi rifare ex-novo la valutazione della protezione LPS in quanto i tuoi pannelli potrebbero modificare significativamente la sagoma dell'edificio e come tali risultare non protetti dal LPS.

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                    • #40
                      cmq questa cosa dovrebbe essere normata..tutti alla fine fanno le loro considerazione e fanno quello che vogliono..anche nell'ultima versione della guida blu conclude dicendo che non c'è ragione preponderanti per scegliore di mettere a terra o tenere isolato il sistema PV, in pratica dice di fare come volete e pregare..cosa che non è il massimo..
                      Io i moduli e le cornici non li metto mai a terra, invece i supporti sempre, seguo esattamente la stessa filosofia di Rob 74 al secondo post.
                      Però questo nn vuol dire che la mia sia una scelta migliore di quella di altri..ognuno ha le sue ragioni per magari preferire una soluzione diversa.

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                      • #41
                        Per quanto riguarda la messa a terra delle cornici quello che so è:

                        Per la CEI 64-8 è vietato o comunque fortemente sconsigliato mettere a terra cio' che è in classe II in quanto (vado a memoria) è piu' probabile che si riporti una tensione anche pericolosa su quelle masse dal collettore di terra (per corrente di guasto non interrotta) che ceda il doppio isolamento.

                        Ma i moduli sono un'altra cosa rispetto ad un frullatore.Se l'impianto ha un inverter senza trasformatore allora nella parte in continua si stabiliscono delle correnti ad alta frquenza sulle cornici dei moduli (accoppiamento capacitivo) che non sono pericole di se per se ma possono favorire cadute dall'alto.Per questo si consgila di mettere anche le cornici (con tutta la struttura di sostegno) a terra.
                        Se le cornici venono collegate al morsetto di terra dell'inverter,questo controllerà anche quel tipo di dispersione.

                        Certo che quando è presente un LPS allora è obbligatorio l'equipotenzialità tra le masse, se non ricordo male, che stanno tra le maglie dell'LPS e l'LPS stesso.

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                        • #42
                          Bè nel caso sia presente il trasformatore cosa fate voi?

                          Commenta


                          • #43
                            Faccio un esempio concreto e reale di un impianto FV con inverter senza trasformatore: il cavo solare a doppio isolamento in classe II viene rosicato da un topo nel punto di collegamento con la struttura di supporto, portandola ad un potenziale di 500V.
                            Se la struttura di supporto è messa a terra, l'inverter rileva la perdita di isolamento.
                            Ma cosa succede, l'inverter interrompe il circuito?
                            Fino a quando qualcuno non interviene per risolvere il guasto, c'è pericolo di folgorazione se una persona tocca la struttura di supporto, cioè qual è la tensione tra la struttura, o magari la carcassa della lavastoviglie che si troverà con parte di quella tensione, e la terra?

                            Che ne pensate?
                            Ciao,
                            Eubrun

                            Commenta


                            • #44
                              Scusate se ci capisco poco e forse dico una cavolata, ma per risolvere il problema fulmine vs messa a terra, non sarebbe meglio fare la messa a terra della struttura connessa ad un sezionatore?

                              Se devo fare un intervento attacco la messa a terra.

                              Quando ho finito la stacco e dormo tranquillo?
                              Es-posizione: Lazio, sud-ovest, tilt 10°
                              Moduli: Renergies 220 Monocristallino x 18 (3,96 kWp)
                              Inverter: SMA-5000TL
                              Data logger: SunStar Smart Home

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                              • #45
                                Ho letto con molto interesse tutta la discussione e vedo che ci sono opinioni molto discordanti sull'argomento. Mi sapreste indicare qualche pubblicazione (oltre alla guida blu) dove trovare ulteriori informazioni e spiegazioni sull'argomento, in particolare sul funzionamento del dispositivo di controllo dell'isolamento degli inverter senza trafo?
                                E poi: il costruttore di un pannello (Solarday) dice di connettere a terra la cornice del modulo (di classe II) per rispettare le disposizioni di sicurezza. Sono quindi "obbligato" a farlo?
                                Grazie...
                                Ultima modifica di crimail; 17-06-2010, 17:07.

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                                • #46
                                  Impianto di terra

                                  Ciao a tutti, ho quasi ultimato la progettazione del mio impianto da 99 kWp. Mi resta da completare l'impianto di terra. Cosa fare??

                                  Le strutture devo collegarle a terra?
                                  E lgli altri dispositivi??
                                  E se si a quale impianto, quello esistente?
                                  Gli scaricatori devono avere un impianto a parte??

                                  Siccome il cliente ha una cabina di prporietà io avevo pensato ad un sistema TN-S, che ne dite?

                                  Grazie.

                                  Commenta


                                  • #47
                                    Ragazzi è bene, secondo me, fare un punto della situazione sulla messa a terra in assenza di trasformatore perchè anche io, in un altro post, mi sto ponendo le medesime domande mi rendo conto che scrivere le stesse domande crea solo "dispersione" di risposte.

                                    Io, ad esempio, mi trovo alle prese con un impianto formato da 3 inverter monofase in collegamento trifase senza trasformatore e mi sto scervellando per capire se alla fine la struttura di sostegno dei moduli va messa a terra o no.
                                    L'inverter, essendo l'ultima massa del sistema prima del parallelo con la rete, va messo a terra.
                                    Rimane il discorso lato cc, con moduli e cavi di classe II. Addirittura una parte di impianto è posizionata sopra un gazebo interamente in legno, quindi la parte metallica sarebbe posta sopra queste travi, mentre l'altra parte andrebbe integrata in una falda.

                                    Vanno messe a terra? Se si, vanno collegate alla stessa messa a terra dell'inverter?
                                    Mi sembra di capire di no, salvo nel caso in cui l'edificio non sia dotato di lps o, ancora, nel caso in cui il rischio fulmine aumenti con l'impianto.

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                                    • #48
                                      concordo con fede1975 al post 36.
                                      In 20 anni può succedere benissimo che un cavo possa venire a contatto con la struttura per i motivi più banali (i topi sono ghiotti di plastica) per cui secondo me la struttura a terra è più sicura che senza, d'altronde la pensano così anche gli americani (post di archimede 2007).
                                      ciao

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                                      • #49
                                        FE non collegato.il conduttore di terra funzionale non è collegato)

                                        Il mio impianto da stamattina non riesce a produrre causa un allarme sull' inverter (FE non collegato.il conduttore di terra funzionale non è collegato) qualcuno mi può aiutare?
                                        INSTALLAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO SEMINTEGRATO ADERENTE ALLA FALDA DEL TETTO(21 pannelli 170= 3570W potenza nominale)3,57 KWp e l esposizione -120

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                                        • #50
                                          Originariamente inviato da GENNYROCCO Visualizza il messaggio
                                          Il mio impianto da stamattina non riesce a produrre causa un allarme sull' inverter (FE non collegato.il conduttore di terra funzionale non è collegato) qualcuno mi può aiutare?


                                          Se l'inverter è un SMA potrebbe essere un problema della verifica N-PE che esegue prima di connettersi. Parlando con l'assistenza SMA perun caso simile mi avevano fatto disabilitare questo controllo mediante il software di configurazione (e previa richiesta della password di accesso)
                                          Ciao

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