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Perplessità sul differenziale tipo B

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  • Perplessità sul differenziale tipo B

    Buongiorno a tutti i frequentatori,
    è da un pò di tempo che mi frulla in testa una perplessità e volevo discuterne con voi....
    Nel caso di inverter senza trasformatore, l'inverter stesso diventa un'estensione dell'impianto elettrico a cui è allacciato TT o TN che si voglia con la necessità di utilizzare differenziali di tipo B per evitare che la corrente continua saturi il toroide "accecando" il differenziale stesso..... e fin quì tutto bene....
    ma:
    una piccola parte di CC non rilevata dal differenziale B potrebbe andare a saturare tutti gli altri differenziali dell'impianto a cui è collegato (generalmente di tipo A o peggio ancora AC) rendendoli di fatto inutili.......tutto ciò potrebbe creare delle situazioni di pericolo che obbligherebbe a utilizzare per tutto l'impianto differenziali di tipo B.......

    Grazie !

  • #2
    Le norme richiedono (in alternativa):
    a) uso diff. B
    b) trafo di isolamento
    c) garanzia da parte del produttore che quanto da te paventato non succeda

    Normalmente tutti gli inverter Tl hanno una dichiarazione di corrispondenza del punto C altrimentid devi mettere un MT Diff. tipo B.

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    • #3
      Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
      Normalmente tutti gli inverter Tl hanno una dichiarazione di corrispondenza del punto C altrimentid devi mettere un MT Diff. tipo B.
      Però a parte il fatto che questa dichiarazione ,vedi sma, non risulta avere carattere generale e secondo me perde la sua valenza, non viene considerato il problema relativo al guasto di un spd sul lato c.c.
      Infatti solo ora sono usciti degli spd che a fine vita si sezionano automaticamente, la maggior parte degli spd utilizzati fino a questo momento in caso di guasto rappresentano un corto verso terra in c.c. per il quale non ho visto prendere precauzioni in merito o sbaglio?

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      • #4
        Questo dovrebbe permettere di limitare l'uso smodato di SPD sul lato DC dove, come tu ben dici, il più delle volte sono più i danni che possono fare che altro.

        Se l'impianto è ben fatto (dove per ben intendo mettendoci il minimo indispensabile e con prodotti di qualità) il rischio è a mio avviso molto contenuto, se invece si riepie l'impianto di ogni sorta di diavoleria (SPD DC, Fusibili DC, String Monitor a gestire due stringhe, ecc. ) o prodotti di scarsa qualità (cavo FG7 anzichè solare, centralini metallici forati e neanche sbavati sui fori, ecc. ecc.) il rischio è elevato a prescindere da tutte le dichiarazioni del mondo.

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        • #5
          [QUOTE=rob74;118991195]Questo dovrebbe permettere di limitare l'uso smodato di SPD sul lato DC dove, come tu ben dici, il più delle volte sono più i danni che possono fare che altro.
          QUOTE]

          Esatto!Però il problema sta nel fatto che una volta fatta la verifica per le scariche atmosferiche qualora rimanga come rischio residuo solo il danno economico(R4) e quindi si debba garantire una protezione dalle fulminazioni indirette l'uso degli spd lato c.c. può essere necessario. Per non metterli occorre far firmare per accettazione al soggetto responsabile una clausola da inserire nel progetto e nella dichiarazione di conformità dove si inidica l'accettazione di tale rischio(R4).Ora non tutti accettano tale rischio e quindi l'uso degli spd lato c.c. non sempre può essere evitato.
          Questo comporta almeno 2 problemi:
          1)serve il valore di tenuta ad impulso dell'inverter, dato che al massimo le case costruttrici danno per il lato c.a. quando va bene.
          2)Rimane il problema del guasto in c.c. che possono introdurre tali spd sia che l'inverter abbia o no il trasformatore.
          Rispetto a queste due problematiche come ti comporti?

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          • #6
            in alcuni post precedenti era già parlato dei certificati degli inverter si/no trafo ecc....
            r
            ispondendo a rob74 :
            Si che le norme richiedono

            a) uso diff. B
            b) trafo di isolamento
            c) garanzia produttore

            Ma in caso di punto a) e b) anche una minima quantità di CC non rilevabile dal diff. B o dall'inverter potrebbe mettere KO i differenziali di tutto l'impianto a cui è connesso il FV da quì la perplessità di utilizzare anche per tutti gli altri utilizzatori un diff. B .....

            magari è solo eccesso di zelo ......

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            • #7
              Io nel 90% dei casi (impianti con tensione inferiore a 600V CC) ho sempre usato degli scaricatori ad Y con in serie varistore e spinterometro, in questo caso infatti il rischio diventa particolarmente ridotto, per non dire nullo (grat grat).
              Il problema si ha quando si deve superare questa soglia, in quanto tutti i produttori fanno la Y usando 3 varistori, questo per logici motivi di tensione di innesco..e qui si crea il problema che dici tu.
              Di fatto è impraticabile far firmare un rischio economico ad un cliente che spende x mila euro..non lo farà mai..

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              • #8
                C'è anche da tenere conto che l'effetto dello spinterometro aiuta solo nel caso avvengano piccole dispersioni..però è sempre qualcosa in più

                Commenta


                • #9
                  Personalmente ho sempre ragionato così:

                  L'inverter non è protetto dalle sovratensioni?Anche se non so la tenuta all'impulso 8/20 mettondoli almeno si potreggono i moduli.

                  L'inverter è dotato di SPD? se tra inverter e moduli ci sono meno di 30 m di linea,sarà l'SPD dell'inverter a limitare la tensione su tutta la linea, se vi sono più di 30 m allora prevedo SPD vicino ai moduli in mdo che tra gli SPD e gli SPD dell'inverter vi siano almeno 30 m di linea, così sono sicuro della coordinazione (d'altro canto non avranno mica a bordo SPD classe I no?).

                  Per esperienza Power One su richiesta ti invia i dati delgi SPD che montano a bordo.

                  P.S. anch'io sono un sostenitore della installazione ad Y

                  Commenta


                  • #10
                    Personalmente se appena posso evito gli SPD lato DC e li metto invece sul lato AC.

                    Non sono un sostenitore degli SPD lato DC e li metto unicamente in presenza di un rischio effettivo (+/- come MttJpn) mentre sul lato AC li metto praticamente sempre così da proteggere le utenze da eventuali problemi sul/dal FV.

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                    • #11
                      Anch'io temo molto di più la rete che non che non Giove pluvio......

                      Ovviamente se non si conosce la tenuta all'impulso dell'inverter lato AC è un po' una scomessa.Ci vorrebbero quelli in calsse III per essere abbastanza sicuri ma a cartuccia non ne ho mai visti,sempre integrati nelle prese a spina.

                      Commenta


                      • #12
                        Originariamente inviato da MttJpn Visualizza il messaggio
                        Personalmente ho sempre ragionato così:

                        L'inverter non è protetto dalle sovratensioni?Anche se non so la tenuta all'impulso 8/20 mettondoli almeno si potreggono i moduli.

                        L'inverter è dotato di SPD? se tra inverter e moduli ci sono meno di 30 m di linea,sarà l'SPD dell'inverter a limitare la tensione su tutta la linea, se vi sono più di 30 m allora prevedo SPD vicino ai moduli in mdo che tra gli SPD e gli SPD dell'inverter vi siano almeno 30 m di linea, così sono sicuro della coordinazione (d'altro canto non avranno mica a bordo SPD classe I no?).

                        Per esperienza Power One su richiesta ti invia i dati delgi SPD che montano a bordo.

                        P.S. anch'io sono un sostenitore della installazione ad Y

                        Mi inserisco nella discussione per chiederti come determini la distanza dei 30 metri, per caso la valuti anche considerando la tensione di tenuta all'impulso dei moduli fotovoltaici ( che per il momento non ho mai visto in nessuna scheda tecnica)? per ciò che riguarda l'utilizzo di SPD lato C.C., personalmente penso che sia importante evitare che l'intervento della protezione interna all'inverter metta fuori servizio lo stesso con evidente perdita di produzione e con costi di personale specializzato sull'inverter (da alcune chiaccherate con qualche produttore di inverter mi è sembrato di capire che difficilmente l'intervento sull'inverter, in questi casi, sia coperto da garanzia, di conseguenza, chi pagherà l'intervento? forse il progettista??)
                        saluti.
                        Gianluca

                        Commenta


                        • #13
                          La scelta se mettere spd sia lato c.c. che c.a. dipende unicamente dalla verifica alle scariche atm qualora rimanga da riudurre solo il rischio econmico(R4) si possono non mettere solo in seguito all'accettazione firmata da parte del soggetto responsabile.
                          Se si vogliono mettere e pensare che servano a qualcosa si dovrebbero avere i dati di tensione di tenuta ad impulso per moduli e inverter.
                          Per i moduli di classe A esistono dei valori di tensione di tenuta ad impulso minimi che si possono individuare in base alla tensione massima del sistema.
                          Per gli inverter biosgnerebbe farsi dare i dati necessari dalla casa madre.
                          L'uso degli spd ad Y evita il problema del corto circuito ma solitamente è difficile prevedere una protezione di back-up adeguata e per esempio la dehn stessa sconsiglia i suoi perchè possono essere causa di innesco di incendio.
                          Certamente da ora in poi userò spd che si sezionano in sicurezza a fine vita, ma ci sono diversi impianti in cui sono stati usati spd a varistore sui conduttori attivi che secondo me risultano essere pericolosi.

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                          • #14
                            La formula è proposta dal libro sull'argomento da TNE.Ho considerato una Up di 1,4 kV ed una tenuta all'impulso di 3 kV.In relatà il risultato sarebbe 40 m, ma non è che si puo' star li a tagliare con l'accetta.....

                            In realtà i 30 m derivano da un altro ragionemtno che avevo fatto...ora me lo sono ricordato....

                            Riguarda la teoria delle onde migranti.Per la teoria delle onde migranti,in una linea a circuito aperto la tensione alla fine della linea risulta doppia rispetto a quella ad inizio linea.Questo aspetto delle linee,risulta fortemete correlato con il rapporto tra il segnale considerato e la lunghezza della linea.
                            Ovvero quando (f*l)/c e maggiore o uguale a 0,01 dove

                            f=frequenza del segnale che per la tensione di fulmine puo' essere presa pari a 100kHz
                            l=lunghezza della linea
                            c=3x10^8 m/s che è la velocità della luce

                            se l=30 m tale rapporto risulta essere pari a 0,01.Quindi se un SPD posto ad inizio linea mi limita la ternsione a 1,4 kV, ad una distanza di 30 metri questa puo' essere pari 2,8 kV.
                            Ecco perchè i 30 m.

                            Inoltre tutti i produttori di SPD affermano che dopo 10m di linea SPD con caratteristiche diverse risultano coordinati.
                            Ultima modifica di MttJpn; 14-10-2009, 14:44.

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da MttJpn Visualizza il messaggio
                              La formula è proposta dal libro sull'argomento da TNE.Ho considerato una Up di 1,4 kV ed una tenuta all'impulso di 3 kV.In relatà il risultato sarebbe 40 m, ma non è che si puo' star li a tagliare con l'accetta.....
                              Grazie per la risposta, ma la tensione dei 3 kV riferita ai moduli sei riuscito ad ottenerla da chi li produce con una loro dichiarazione scritta?

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da gianlucalilliu Visualizza il messaggio
                                Grazie per la risposta, ma la tensione dei 3 kV riferita ai moduli sei riuscito ad ottenerla da chi li produce con una loro dichiarazione scritta?
                                A pg 146 della nuova guida blu n.15 ci sono dei valori di tenuta ad impulso per moduli di classe A e B. In Europa solitamente si usano moduli di Classe A se poi sono conformi alla EN 61730-1 e EN61730-2 sono considerati in classe II.Le case madri dei moduli a quanto ho potuto vedere io non indicano ne danno mai un valore di tensione di tenuta ad impulso e quindi ho usato sempre questo riferimento.
                                Il problema rimane sempre per gli inverter...
                                Le distanze fra inverter, moduli e spd lato c.c. sono individuate da delle formule che ritrovi per esempio nella guida blu n.15 e nella CEI81-10, che dipendono principalmente dal livello di protezione dell'spd e dalla tensione di tenuta ad impulso di moduli e inverter.
                                Sul lato c.a. c'è da tenere conto che l'onda di sovratensione che proviene dalla linea anche dopo l'spd posto per esempio ad inizio linea,può essere soggetta a fenomeni di oscillazione che ne possono aumentare il valore fino al massimo al doppio.

                                Commenta


                                • #17
                                  Poi mi sono ricrdato da dove avevo tirato fuori questa distanza

                                  Originariamente inviato da MttJpn Visualizza il messaggio

                                  In realtà i 30 m derivano da un altro ragionemtno che avevo fatto...ora me lo sono ricordato....

                                  Riguarda la teoria delle onde migranti.Per la teoria delle onde migranti,in una linea a circuito aperto la tensione alla fine della linea risulta doppia rispetto a quella ad inizio linea.Questo aspetto delle linee,risulta fortemete correlato con il rapporto tra il segnale considerato e la lunghezza della linea.
                                  Ovvero quando (f*l)/c e maggiore o uguale a 0,01 dove

                                  f=frequenza del segnale che per la tensione di fulmine puo' essere presa pari a 100kHz
                                  l=lunghezza della linea
                                  c=3x10^8 m/s che è la velocità della luce

                                  se l=30 m tale rapporto risulta essere pari a 0,01.Quindi se un SPD posto ad inizio linea mi limita la ternsione a 1,4 kV, ad una distanza di 30 metri questa puo' essere pari 2,8 kV.
                                  Ecco perchè i 30 m.

                                  Inoltre tutti i produttori di SPD affermano che dopo 10m di linea SPD con caratteristiche diverse risultano coordinati.

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da MttJpn Visualizza il messaggio
                                    La formula è proposta dal libro sull'argomento da TNE.Ho considerato una Up di 1,4 kV ed una tenuta all'impulso di 3 kV.In relatà il risultato sarebbe 40 m, ma non è che si puo' star li a tagliare con l'accetta.....

                                    In realtà i 30 m derivano da un altro ragionemtno che avevo fatto...ora me lo sono ricordato....

                                    Riguarda la teoria delle onde migranti.Per la teoria delle onde migranti,in una linea a circuito aperto la tensione alla fine della linea risulta doppia rispetto a quella ad inizio linea.Questo aspetto delle linee,risulta fortemete correlato con il rapporto tra il segnale considerato e la lunghezza della linea.
                                    Ovvero quando (f*l)/c e maggiore o uguale a 0,01 dove

                                    f=frequenza del segnale che per la tensione di fulmine puo' essere presa pari a 100kHz
                                    l=lunghezza della linea
                                    c=3x10^8 m/s che è la velocità della luce

                                    se l=30 m tale rapporto risulta essere pari a 0,01.Quindi se un SPD posto ad inizio linea mi limita la ternsione a 1,4 kV, ad una distanza di 30 metri questa puo' essere pari 2,8 kV.
                                    Ecco perchè i 30 m.

                                    Inoltre tutti i produttori di SPD affermano che dopo 10m di linea SPD con caratteristiche diverse risultano coordinati.
                                    OK, chiarissimo il ragionamento delle onde migranti.
                                    Ma allora conviene installare gli SPD con distanze superiori ai 10m rispetto al'inverter per non avere problemi sulla coordinazione degli scaricatori? Dico questo perchè penso( è lo già scritto in precedenza) che senza questi SPD esterni l'intervento della protezione interna dell'inverter comporti dei costi legati all'intervento di personale specializzato oltre a perdite di produzione.
                                    Costi che potrebbero essere, ad esempio, addebitati al progettista.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Originariamente inviato da gianlucalilliu Visualizza il messaggio
                                      OK, chiarissimo il ragionamento delle onde migranti.
                                      Ma allora conviene installare gli SPD con distanze superiori ai 10m rispetto al'inverter per non avere problemi sulla coordinazione degli scaricatori? Dico questo perchè penso( è lo già scritto in precedenza) che senza questi SPD esterni l'intervento della protezione interna dell'inverter comporti dei costi legati all'intervento di personale specializzato oltre a perdite di produzione.
                                      Costi che potrebbero essere, ad esempio, addebitati al progettista.
                                      Bè anche dopo gli spd esterni non è che la sovratensione esterna non esiste più continua comunque e secondo il livello di protezione e le caratteristiche degli spd interni questi potrebbero entrare comunque in funzione.A quel che so io in ogni caso se intervengono non mandano in stand-by l'inverter e quindi nessuna perdita.Il problema semmai è il fine vita come già scritto...

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da gianlucalilliu Visualizza il messaggio
                                        OK, chiarissimo il ragionamento delle onde migranti.
                                        Ma allora conviene installare gli SPD con distanze superiori ai 10m rispetto al'inverter per non avere problemi sulla coordinazione degli scaricatori?
                                        Infatti esistono le bobine di disaccoppiamento per SPD diversi molto vicini (generlamente meno di 10 m, pero' questo dato deve dirlo che produce gli SPD)

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Ho riletto un po' di libri e scartabellato un po' di appunti....

                                          Appurato il fatto che per una tensione ad una frequenza pari a 100 kHz applicata ad un punto, questa diventa il doppio a distanza di 30 m dal punto di applicazione, rimane il fatto che nel mezzo ci sono tutta una serie di valori.

                                          Per quanti metri di linea un SPD riesce a limitare la tensione ad Up?Difficilissimo dirlo.

                                          Nel libro TNE viene detto che la tensione sulla linea ad l metri di distanza dall'SPD è la somma della Up(a cui andrebbe aggiunto il contributo dei collegamenti a terra) dell'SPD più un valore che dipende dalla distanza,dalla velocità dell'onda e dalla pendenza del fronte d'onda della sovratensione (V/micro s).

                                          Il problema è sapere il valore di questa pendenza.Mentre è nota la forma d'onda della corrente indotta nelle linee,quello della tensione no.

                                          La CEI 81-10/4 valuta che la tensione su di una linea dove un SPD classe II interviene aumenta di 25 V/m.Il testo TNE lo giudica un valore molto poco severo ed infatti dice che per valori di Up<=2,5 kV la capacità di un SPD di limitare la tensione sulla linea non supera di qualche metro.Quindi andrebbero installati ai morsetti delle apparecchiature.

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da MttJpn Visualizza il messaggio
                                            Ho riletto un po' di libri e scartabellato un po' di appunti....

                                            Appurato il fatto che per una tensione ad una frequenza pari a 100 kHz applicata ad un punto, questa diventa il doppio a distanza di 30 m dal punto di applicazione, rimane il fatto che nel mezzo ci sono tutta una serie di valori.

                                            Per quanti metri di linea un SPD riesce a limitare la tensione ad Up?Difficilissimo dirlo.

                                            Nel libro TNE viene detto che la tensione sulla linea ad l metri di distanza dall'SPD è la somma della Up(a cui andrebbe aggiunto il contributo dei collegamenti a terra) dell'SPD più un valore che dipende dalla distanza,dalla velocità dell'onda e dalla pendenza del fronte d'onda della sovratensione (V/micro s).

                                            Il problema è sapere il valore di questa pendenza.Mentre è nota la forma d'onda della corrente indotta nelle linee,quello della tensione no.

                                            La CEI 81-10/4 valuta che la tensione su di una linea dove un SPD classe II interviene aumenta di 25 V/m.Il testo TNE lo giudica un valore molto poco severo ed infatti dice che per valori di Up<=2,5 kV la capacità di un SPD di limitare la tensione sulla linea non supera di qualche metro.Quindi andrebbero installati ai morsetti delle apparecchiature.
                                            Ok chiaro.
                                            Mi sembra che in un'altro tuo intervento parli di bobine di disaccoppiamento per quanto riguarda il coordinamento degli SPD vicini tra loro( SPD esterni e SPD interni all'inverter).
                                            Come procedi o procederesti per un eventuale coordinamento degli stessi?.
                                            Gianluca.

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                                            • #23
                                              Scusate vado fuori OT un attimo, ho una configurazione in cui la tensione di uscita massima Voc STC è di 509V, questa configurazione non arriva a 600V neanche se mi faccio i calcoli con -20° (arriva a 590V), per cui con l'inverter sono a posto..
                                              Però con gli SPD tendo ad essere un pò più cauto, voi usereste degli SPD con tensione di innesco 600 o 1000?
                                              La condizione di tenersi un margine del 15% rispetto a Voc STC, è rispettata (586V) come tutte le altre indicazioni date dal costruttore degli SPD, sono però indeciso per il poco ulteriore margine che rimane.

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                                              • #24
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                                                Si, chi costruisce SPD ti fornisce anche le bobine giuste da inserire tra SPD ed SPD qualora siano troppo vicini.Ovviamento devono essere tuti prodotti dallo stesso costruttore perchè e lui che ti dice qual'è la distanza minima senza bobina e quale bobina eventualemnte serve (anche se ormai tutto è molto standardizzato).

                                                Per quanto riguarda gli SPD dentro all'inverter bisognerebbe chiedere a chi li costruisce un pare riguardo alla distanza da tenere da un SPD classe II per i moduli ed eventualmente chiedere se produce un prodotto specifico e come abbirnarlo.


                                                Per Slobs:

                                                mi sembra che tu ti sia tenuto sufficientemente largo.a -20 ci deve andare la cella e visto che finchè c'e' sole forse solo su di un ghiacciaio nelle alpi si arriva a -20. Comunque puoi sempre chiedere a chi produce gli SPD

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                                                • #25
                                                  Si anche io lo pensavo..però quando si tratta di margini con gli SPD nel lato CC sono particolarmente pieno di pare, perchè non si riesce mai ad ottenere i margini di sicurezza che si hanno con il lato CA

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da sblobs Visualizza il messaggio
                                                    Scusate vado fuori OT un attimo, ho una configurazione in cui la tensione di uscita massima Voc STC è di 509V, questa configurazione non arriva a 600V neanche se mi faccio i calcoli con -20° (arriva a 590V), per cui con l'inverter sono a posto..
                                                    Però con gli SPD tendo ad essere un pò più cauto, voi usereste degli SPD con tensione di innesco 600 o 1000?
                                                    La condizione di tenersi un margine del 15% rispetto a Voc STC, è rispettata (586V) come tutte le altre indicazioni date dal costruttore degli SPD, sono però indeciso per il poco ulteriore margine che rimane.
                                                    Ma per tensione di innesco intendi la tensione di esercizio continuativo (Uc) ?
                                                    Se interpreto bene la domanda io personalmente cerco di avere almeno un 25 % in più rispetto alla tensione a vuoto massima cioè Uc > 1,25 Uoc (1000V > 1,25 x 509) che poi è anche l'indicazione che viene fornita nel libro TNE il quale a sua volta fa riferimento alla IEC TS 62257-7-1.

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                                                    • #27
                                                      Si hai interpretato bene..loro per cautelarsi stanno sopra di un 25%, però in questo caso un 25% significa salire di poco sopra alla soglia massima (636), questa differenza sarebbe già stata colmata dalla tensione da sommare per la presenza in serie dello spinterometro, che il costruttore non considera (mette solo la tensione di innesco dei varistori) costringendomi però a passare da SPD da 600V a SPD da 1000V e con tutti i calcoli del caso dovrei andare a -22° per ottenere quella tensione.
                                                      Il costruttore degli SPD fa il calcolo con il 15%, alcuni fanno il calcolo considerando la tensione max sopportabile dall'inverter (che con i calcoli di progetto è logicamente un limite mai superabile), ci sono vari metodi, tutti secondo me validi.
                                                      Ero un pò insicuro se fosse meglio mettere i 1000 o i 600, alla fine ho messo i 1000 perchè la differenza di spesa non era eccessiva..ma anche i 600 andavano bene secondo me.

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                                                      • #28
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                                                        Si hai interpretato bene..loro per cautelarsi stanno sopra di un 25%, però in questo caso un 25% significa salire di poco sopra alla soglia massima (636), questa differenza sarebbe già stata colmata dalla tensione da sommare per la presenza in serie dello spinterometro, che il costruttore non considera (mette solo la tensione di innesco dei varistori) costringendomi però a passare da SPD da 600V a SPD da 1000V e con tutti i calcoli del caso dovrei andare a -22° per ottenere quella tensione.
                                                        Il costruttore degli SPD fa il calcolo con il 15%, alcuni fanno il calcolo considerando la tensione max sopportabile dall'inverter (che con i calcoli di progetto è logicamente un limite mai superabile), ci sono vari metodi, tutti secondo me validi.
                                                        Ero un pò insicuro se fosse meglio mettere i 1000 o i 600, alla fine ho messo i 1000 perchè la differenza di spesa non era eccessiva..ma anche i 600 andavano bene secondo me.
                                                        Ok. Ma nel caso dei 1000V hai verificato se ci fossero problemi con la serie delle tensioni Up che potrebbero risultare ( in assenza di dati certi dell'inverter) superiori alla Uwi dell'inverter ?
                                                        Io ho affrontato il discorso ragionando sulla tensione residua calcolata per valori di corrente di 5 kA ( anzichè 20 kA - valore usato per calcolare la tensione Up) ) che evidentemente risulta più piccola , abbasando, anche il valore della serie degli SPD.
                                                        Gianluca.

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                                                        • #29
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                                                          Mettendo i 1000 al posto dei 600 ho forse esagerato, però mi sento più tranquillo..

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