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Cavi lato CC, usando FG7OR in canala o tubazione

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  • Cavi lato CC, usando FG7OR in canala o tubazione

    Se dovessi avere un lungo percorso da fare all'interno di un edificio per portare i cavi di stringa ad un quadro di campo, potrei una volta passati dall'esterno (copertura) all'interno dell'edificio usare cavi tipo FG7OR, anche in corrente continua.
    Devo necessariamente usare cavo fotovoltaico nel lato CC anche nei percorsi interni non esposti a sole e intemperie?
    Ad esempio se faccio il parallelo di 5-6 stringhe, magari in una string box già precablata, appena sotto il tetto, e poi esco dalla scatola con un FG7OR bipolare unico e vado al locale tecnico con il quadro di campo faccio una cosa corretta? E anche sensata?

  • #2
    secondo me fai una cosa sensata, corretta ed economicamente conveniente.
    Non ha senso utilizzare cavi solari all'interno dell'edificio dove già l'FG7(O)R è un "di più". Verifica solamente che la tensione massima a vuoto che ti trovi in uscita dai generatori FV da collegare sia compatibile con la tensione di isolamento del cavo che vai a posare.

    ciao

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    • #3
      Ti ringrazio irony. Se non avessi distribuzione in canala e condotta tutta incassata userei anche l'N07VK. Però in presenza di canala preferisco avere il doppio isolamento. Inoltre con l'FG7OR ho anche portate più elevate.
      Per la tensione l'FG7OR è marchiato 0.6/1kV e siccome la tensioni massime ammissibili degli inverter generalmente arrivano a 800, massimo 900 V non ci dovrebbero essere problemi. Anche i moduli hanno tensione massima di sistema pari a 1000 V.

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      • #4
        la verifica io la eseguo sempre con la tensione più alta che può generare il campo FV, di solito la tensione a vuoto della stringa alla temperatura più bassa (-10°C o altro)..

        talvolta si hanno tensioni massime molto + basse di 1kV, dell'ordine dei 400V circa ed a quel punto volendo basterebbe un semplice cavo FROR 450/750V che per posa interna è già sufficiente..

        ciao

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        • #5
          ... faccio una cosa corretta? E anche sensata?

          Ancora piu' corretta e ancora piu' sensata se usi del tripolare al posto del bipolare, a terra su ambo i lati.

          mp

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          • #6
            Maurizio, intervento interessante il tuo.
            Se se sarà già discusso ma scrivo due righe lo stesso e ci confrontiamo.
            Dal mio punto di vista (rivedibile con motivazioni convincenti) il cavo di terra non mi pare necessario a l campo fotovoltaico.
            Solitamente utilizzo moduli in classe II di isolamento, il cavo fotvoltaico è anch'esso in doppio isolamento pertanto la messa a terra come protezione da contatto indiretto non è necesssario.
            Al fine del calcolo per le scariche atmosferiche, l'impianto fotovoltaico non aumenta l'area di raccolta.
            Perchè allora portare il cavo di terra all'impianto fotovoltaico? Se mi dai delle indicazioni interessanto a riguardo mi fai una grandissima cortesia perchè è un argomento su cui non trovo convergenza di opinioni. (Sento paralre di controllo dell'isolamento da parte dell'inverter ma non capisco bene le motivazioni).
            Anche sulle "guide blu" fatte da tuttonormel e il CEI l'argomento è secondo me trattato in maniera ambigua.
            C'è una quanche testo, pubblicazione o altro che dia indicazioni su questa problematica?

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            • #7
              Sento parlare di controllo dell'isolamento da parte dell'inverter ma non capisco bene le motivazioni

              Per questa problematica puoi leggerti l'allegato e l'altro allegato che postai, che trovi qui:

              http://www.energeticambiente.it/tecn...ione-fili.html

              Per la messa a terra di pannelli e struttura di sostegno, se ritieni che per tutta la lora vita l'isolamento rimanga tale, malgrado agenti atmosferici, topi, uccelli e quant'altro, non serve.

              Ma dai testi di Photon gia' risulta che qualche connettore non passa il test del dito di prova, che le tensioni capacitive, in particolari condizioni atmosferiche e ambientali sono tali da causare movimenti inconsulti e quindi rischiosi ecc. ecc.

              Tuttonormel se lo leggi bene consiglia e sconsiglia e alla fine ti dice di fare come credi, le CEI mi dicono (fonte Politecnico di TO) che verranno riviste con propensione circa la messa a terra, Dehn, ABB, Obo Bettermann e altri gia' indicano la messa a terra come necessaria... se siano piu' i pro o i contro ognuno ha la sua idea: se fai una ricerca sul forum trovi molto materiale sull'argomento.

              Ho letto su "Prevenzione oggi" un interessante articolo di Amicucci e Flamingo (ISPESL - laboratorio di elettronica ed elettrotecnica di Roma) sulla protezione da fulminazione dei campi FV: in tutti i loro esempi pannelli e strutture sono messe a terra: ti allego anche questo.

              Io comunque non ho scritto di mettere a terra il campo fotovoltaico, ma di utilizzare cavo tripolare con messa a terra del cavo (solo quello, il campo FV lo decidi tu) ad ambo i lati.

              Serve per ridurre la spira di induzione in caso di sovratensioni. In alternativa, per chi scende direttamente col cavo solare, si puo' intubarlo in un conduit metallico a terra da ambo i lati. Se ricordo bene e' spiegato anche nella guida blu da te citata.

              Ciao,
              mp
              File allegati

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              • #8
                Gent. Maurizio
                ti ringrazio molto per la precisione con cui mi hai risposto. Anch'io cerco sempre il dettaglio su tutti gli aspetti. Adesso mi leggo bene i documenti che mi hai allegato.

                Ti stimolo con un altro ragionamento dulla mess a terra dei moduli. Un giorno salendo sul tetto di un impianto ho provato con i puntali del tester a fare una prova di continuità fra i moduli.... esito negativo, nessun contatto. Nemmeno con le strutture di sostegno.

                Per quanto riguarda le tensioni capacitive.... beh hai centrato forse l'ultimo argomento rispetto al quale non ho ancora le idee chiare. Abuso della tua pazienza se ti chiedo se esiste anche su questo argomento qualche documento illustrativo? Ho letto quello della SMA ma al di là di illustrare il fenomeno (in pratica si forma un condensatore fra modulo e copertura,e se i moduli sono molti si creano problemi e scattano i differenziali) non ho colto come risolvere il problema. Forse proprio con la messa a terra? Però se i moduli non hanno continiuità elettrica fra loro dovrei metterli a terra tutti!

                Eccellente invece l'idea della terra per ridurre la spira di induzione. Non ci avevo mai pensato. Credo che sarebbe un piacere lavorare con te. Io curo la parte tecnico-progettuale di azienda e spesso trovare un confronto su argomenti particolari e poco trattati è difficile. Grazie ancora Maurizio.

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                • #9
                  ciao a tutti,

                  volevo fare anche io i complimenti a maurizio per le informazioni che ha postato e l'idea del cavo tripolare con G/V per ridurre la dimensione della spira...in effetti non ci avevo mai pensato!
                  Riguardo l'utilizzo dell'FG7OR poi, io penserie ad esempio di realizzare un quadretto magari in prossimità della stringa, nel quale posizionare un semplice sezionatore e magari degli SPD, nel caso in cui quelli montati vicino all'inverter sul lato CC (ci sono?) non siano in grado di proteggere anche i pannelli...e con l'occasione si fanno andare i cavi solari soltanto fino al quadretto in loco, e da lì in giù cavo FG7OR...che ne pensate?

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                  • #10
                    ... nel quale posizionare un semplice sezionatore e magari degli SPD, nel caso in cui quelli montati vicino all'inverter sul lato CC (ci sono?) ...

                    E certo che li ha messi, pero' il tragitto e' lungo...

                    Ora, se e' vero che Up di un SPD in ca e' largamente sufficiente per inverter con tenuta all'impulso in ca di cat. III o IV (Up=1/3 o 1/4 di Uwi), e' altrettanto vero (per me s'intende) che Up di SPD in cc sia appena sufficiente per inverter che solitamente in cc sono di cat. III (Up=1/2 Uwi).

                    I costruttori, per proteggere sia inverter che campo, consigliano lunghezze del collegamento uguali o minori di 15 metri tra campo e inverter, con SPD a ridosso dell'inverter, diversamente occorre valutare se sia il caso di installare SPD anche vicino al campo.

                    In questo caso la tua soluzione e' percorribile e apporta senz'altro benefici, diversamente non so se convenga giuntare il cavo e proseguire con bipolare+PE, o piuttosto intrecciare il bipolare solare e intubarlo in un conduit metallico.

                    Le giunte in cc, bestiaccia ad alto voltaggio col brutto vizio di non passare mai per lo zero, mi preoccupano: le tensioni sono elevate e non sai che grado di isolamento ha la tua giunta. (Artyca, il tester non serve perche' una prova valida dell'isolamento si fa applicando per lo meno la tensione di lavoro, non quella della pila del tester).

                    Si potrebbe giuntare il cavo FG7 con connettori solari, ma l'FG7 senza guaina esterna come si comporta? Se devo mettere una junction box in solaio, per lo meno di metallo e messa a terra, e sono propenso a metterle in metallo anche a ridosso dell'inverter.

                    Quanto ai complimenti, siete molto carini e ringrazio, ma non e' farina del mio sacco.

                    Mi ripropongo di continuare su questo thread la disanima dei pro e contro della messa a terra dei pannelli, anche se ho il brutto vizio di "mettere i cani a mollo" e poi sparire, come e' successo in altre discussioni, purtroppo il tempo e' quello che e'...

                    Ci sono argomenti, tipo questi, che starebbero bene la, in alto, in compagnia di unita' di misura ecc...

                    Saluti e grazie,
                    mp

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                    • #11
                      Grazie mille Maurizio Paganelli per il tuo contributo che è davvero utile per me...e concordo anche con il fatto che mi piacerebbe vedere discussioni come queste là in alto nel forum, piuttosto che alcune con argomenti molto meno tecnici...ma la sezione non è tecnica e installazione???

                      In ogni caso pensavo anche io che si potrebbero fare le giunte utilizzando connettori solari, il problema come dici tu è il comportamento dell'FG7 senza guaina per usare il connettore... Credo però che un FG7 abbia cmq le caratteristiche di portata idonee al funzionamento in queste condizioni, specie se consideriamo che la giunzione con connettori verrà ospitata in cassette apposite e non lasciata esposta all'esterno.
                      Io in uno dei miei progetti sto prevedendo l'utilizzo appunto di cassetta di giunzione in metallo con messa a terra, posizionata vicino alla stringa, mentre vicino all'inverter (lontano dalla stringa...>15 m appunto) pensavo di utilizzare un quadro normale non in metallo...a questo proposito ho sentito dire da alcuni che è sempre meglio preferire il metallo, dato l'alloggiamento di SPD di per sè "rischiosi", altri invece non si preoccupano molto del problema...tu propendi sempre per la cassetta metallica, anche per l<15 m?
                      Grazie

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                      • #12
                        Concordo con Maurizio con le soluzioni indicate... ora per una settimana l'unica "terra" che vedrò sarà la sabbia del mare. Ci si sente in Settembre.

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