Sto realizzando un impianto da 990 kWp sulla copertura di uno stabilimento industriale. L’energia prodotta viene in parte consumata all’interno dello stabilimento e l’eccedenza immessa in rete (vendita con autoconsumo).
Sono previste n° 2 cabine di campo, una equipaggiata con n° 1 inverter da 330 kW, l’altra con n° 4 da 165 kW. In ogni cabina è installato un misuratore M1 dell’energia prodotta, che ho posizionato subito a valle degli inverter, come mostrato nello schema allegato.
Il mio dubbio riguarda l’energia prelevata per il funzionamento degli ausiliari (luce e condizionamento cabina). Nel mio schema io faccio funzionare gli ausiliari con l’energia incentivata, mentre l’installatore propone di alimentarli dalla rete di stabilimento già esistente.
Secondo me tale scelta non porta nessun vantaggio (devo comunque effettuare la denuncia ADD, avendo l’autoconsumo) anzi introduce la complicazione della doppia alimentazione in cabina.
Pensate che la mia scelta vada bene o posso avere problemi con ENEL/ADD?Schema.pdf
Sono previste n° 2 cabine di campo, una equipaggiata con n° 1 inverter da 330 kW, l’altra con n° 4 da 165 kW. In ogni cabina è installato un misuratore M1 dell’energia prodotta, che ho posizionato subito a valle degli inverter, come mostrato nello schema allegato.
Il mio dubbio riguarda l’energia prelevata per il funzionamento degli ausiliari (luce e condizionamento cabina). Nel mio schema io faccio funzionare gli ausiliari con l’energia incentivata, mentre l’installatore propone di alimentarli dalla rete di stabilimento già esistente.
Secondo me tale scelta non porta nessun vantaggio (devo comunque effettuare la denuncia ADD, avendo l’autoconsumo) anzi introduce la complicazione della doppia alimentazione in cabina.
Pensate che la mia scelta vada bene o posso avere problemi con ENEL/ADD?Schema.pdf
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