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  • Scaricatori in AC

    Ciao,
    mi risulta che normalmente gli scaricatori di tensione si installano , in un impianto fotovoltaico, nel lato in CC.
    Questo perché è più probabile che sia il campo fotovoltaico a essere interessato da correnti indotte generati da fulmini che cadono nelle immediate vicinanze.
    Recentemente mi è capitato di leggere uno schema elettrico di un impianto fotovoltaico da 3 kWp (situato sul tetto a falda di una piccola palazzina) in cui gli scaricatori di tensione non venivano inseriti nel lato CC ma nel lato AC.

    Qualcuno saprebbe motivare il perché di questa scelta?

    Grazie
    Ciao

    PS: Ho qualche dubbio sul progetto visto che nello schema elettrico sono stati inseriti magnetotermici da 32 A! Per un 3 kWp!!! E stiamo parlando di una linea AC di qualche metro.

  • #2
    Nel mio impianto da 3Kwp gli scaricatori sono sia lato AC, che lato CC.
    http://fabiusmontana.dtdns.net/123solar/index_mono.php

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    • #3
      Ciao,
      non è facile rispondere alla tua domanda, bisognerebbe chiedere al progettista le motivazioni di queste sue scelte. In ogni caso non sono sempre necessarie le protezioni da sovratensioni o quanto meno non sono sempre economicamente convenienti.
      Nell'analisi dei rischi sono tanti i parametri da tenere in considerazione, dalle caratteristiche della struttura (dimensioni, coefficiente di posizione, densità di fulmini al suolo ecc,), alle caratteristiche della zona (tipo di pavimento, rischio d'incendio, pericoli particolari, protezioni contro le tensioni di contatto e di passo, protezioni contro l'incendio ecc,), alle caratteristiche degli impianti interni (sistema di distribuzione, tipo di condutture, tensione di tenuta all'impulso ecc,) alle caratteristiche delle linee entranti nell'edificio (lunghezza, tipo di linea, resistività del suolo o altezza della linea, coefficiente di posizione, coefficiente ambientale, schermature, presenza di protezioni ecc,).
      Solo dopo un attenta valutazione del rischio si decide se e che tipo di protezione adottare. La norma EN 62305 richiede la verifica del rischio R1, perdite di vita umane, mentre il rischio R4 relativo alla valutazione economica può appunto non essere economicamente conveniente. In ogni caso non è obbligatorio effettuare tale valutazione se non espressamente richiesta.
      Ricordiamoci infatti che nonostante le protezioni installate (correttamente) esiste comunque un rischio di perdite residuo e cioè la probabilità che una sovratensione crei comunque dei danni.
      In ogni caso,in genere, l'area di raccolta per fulminazione indiretta, con relativo numero di eventi pericolosi, di una linea è maggiore dell'area di raccolta relativa alla fulminazione indiretta della struttura a meno che non ci sia la cabina di trasformazione nelle immediate vicinanze della struttura stessa.
      Nella valutazione del rischio infatti se non si è a conoscenza della distanza tra struttura e cabina di trasformazione si assume per default la distanza di 1 kM.
      Per quanto riguarda la protezione da 32A relativa alla linea del fotovoltaico può essere che tenga in considerazione un futuro ampliamento dello stesso a 6 kW. In linea con la norma CEI 64/8 V3 la quale richiede che la potenza impegnabile per cui l'impianto elettrico è adatto, deve essere di almeno 6 kW per abitazioni oltre i 75 m2. Naturalmente è solo un ipotesi ma non vedo altre motivazioni plausibili per giustificare tale scelta.

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