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Ampliamento impianto ad isola

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  • Ampliamento impianto ad isola

    Buongiorno a tutti.
    A maggio ho realizzato un impianto fotovoltaico ad isola in una casetta in campagna in puglia, non raggiunta da energia elettrica.
    l'impianto è stato installato sul tetto piano con 4 pannelli Peimarsolar da 250w su due stringhe( collegandoli tra loro in parallelo ), montati su una struttura in alluminio della wuerth con orientamento a sud e inclinazione di 35°.
    Il tutto arriva ad un quadretto di stringa( con fusibili ) attraverso un cavo solare da 6mm e successivamente va all' inverter( OPTI SOLAR SP EFECTO 3000) da 2400W 24V con cavo elettrico da 10mm.
    Gli accumulatori utilizzati sono del tipo AGM Luminor da 12V 120Ah collegati in serie e vanno all'inverter con un cavo elettrico da 35mm.
    Ora la mia domanda è questa:
    1) come posso ampliare l'impianto portandolo a 2 kw?

    ecco lo schemino realizzato:
    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   isola campagna2.jpg 
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ID: 1983270

    *** Sollecito rimosso. Violazione art.1 del regolamento del forum. nll ***
    Ultima modifica di nll; 30-11-2014, 02:09. Motivo: Unione messaggi consecutivi con eliminazione sollecito

  • #2
    vuoi portare a 2 kw perchè hai poca autonomia ?
    Casa gas-free provincia di Pavia 180 m2 involucro classe B (vicino alla C) - Impianto FTV 5,39 kwp - PDC Aquarea 7 kw serie F alta connettività con modulo HPM- Piano cottura ad induzione Ikea
    EV - ZOE 41 kwh - Rasaerba e Tagliabordi a batteria litio 40 V Greenworks

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    • #3
      Hai poche batterie, io inizierei da quello e non tanto incrementare i pannelli.
      Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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      • #4
        Grazie per le celeri risposte….
        Intanto, vi chiedo se manca tecnicamente qualcosa nell'impianto, dopodiché il fattore ampliamento l'ho considerato per questi motivi:
        1) maggiore autonomia
        2) maggiore carico( ho in mente di inserire una pompa autoclave da 1/2 cv per fotovoltaico, perché al momento l'impianto funziona a caduta)
        3) pensare di poter collegare per circa un ora( al bisogno ) una pompa sommersa da 1200w di assorbimento continuo e 1400w di spunto.


        Grazie

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        • #5
          Non conosco la tua zona, ma da calcoli eseguiti dovresi avere attualmente quanto segue:
          Produzioni medie: estiva 5,6 kWh/gg invernale 1,4 kWh/gg
          Carico massimo ammissibile h24 : estivo 235Wh invernale 58Wh
          Autonomia media ore : estiva 7h, invernale 28h
          Potenza prelevabile suggerita c/10 : 288Wh
          Wh suggeriti medi 48h : 36Wh DOD 40%

          Come vedi è sbilanciato, specialmente per i carichi che vorresti applicare anche se al bisogno, adresti in scarica ad 1c.
          Un buon bilanciamento a me risulta con 8 batterie.
          Potenza prelevabile suggerita c/10 : 1,15kWh
          Wh suggeriti medi 48h : 144Wh DOD 40%
          Autonomia media ore : estiva 28h, invernale 120h

          Dimenticavo, tempo di ricarica estivo 7h coerente con FV da 1kWp
          Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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          • #6
            grazie, il mio inverter è da 24v, hai considerato 8 batterie da 6v in due paralleli da 4?
            e da quanti Ah dovrebbero essere??

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            • #7
              Ho considerato 8 batterie da 120A 12V collegate in serie/parallelo 2X4 per i 24V
              Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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              • #8
                pensi che sia sbagliato portare a 2KWp l'impianto, aggiungendo altri 4 pannelli, sostituire l'inverter con un opti solar SP4000 da 48V e inserire altri due accumulatori da 120Ah 12v.
                Io avevo pensato che così facendo, riuscivo almeno a sfruttare i circa 5,7kw degli accumulatori in piena carica….scusa se ti faccio questi esempi grossolani, ma mi sono affacciato a questa realtà da poco e per soddisfare l'esigenza!!!!

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                • #9
                  Manu71, già attualmente hai un accumulo che a stento arriva a 3kWh con una produzione possibile estiva di quasi 6kWh, quindi una volta caricate le batterie, il resto della produzione lo butti via a meno che non lo consumi contemporaneamente alla produzione, cosa difficile da gestire e da fare in poche ore.
                  Quindi già un impianto più bilanciato è quello che consente di accumulare tutta la produzione giornaliera, nel tuo caso 6kWh di batterie per altrettanto di produzione.
                  Di norma inoltre le batterie le si scaricano solo alla metà DOD 50% ed anche meno se possibile, quindi sarebbe opportuno avere il doppio dell'accumulo rispetto alla produzione giornaliera, nel nostro caso circa 12kWh di batterie per 6kWh di produzione.
                  Se raddoppi pannelli e batterie sei come prima, butti via energia inutilmente ed hai poca autonomia in più in ogni caso.
                  Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                  • #10
                    Grazie per avermi spiegato l'errore..
                    Gentilissima, a questo punto non mi resta che aumentare l'accumulo inserendo altre sei batterie di uguale capacità.
                    L'impianto lo lascio così.
                    grazie ancora.

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                    • #11
                      scusate se mi inserisco ma Elisabetta con te è stata più buona che con me...

                      io sto facendo fare nella casa da fine settimana un impianto ad isola e l'unico vincolo sono i 4 pannelli da 250W, e quindi simile a quello di Manu. Vorrei poter alimentare fino ad un paio di KW di utenze con picchi fino a 4 (quando parte l'autoclave o accendo il fornello ad induzione).Il tutto da usare in caso di back out, proprio l'altro giorno ENEL mi ha lasciato per 4 lunghe ore, o col buio quando l'impianto FV on grid da 3KW che già c'è non produce nulla.

                      A me hanno proposto 4 batterie 12V da 150 Ah in serie per una tensione da 48V.

                      Sul thread dell'accumulo non mi hai detto nulla ma qui capisco che sono troppo poche? Considera che la posizione dei pannelli non sarà ottimale, intanto è verso Sud-Ovest-Ovest, poi c'è qualche ombra da alberi a inizio e poi d'autunno e inverno pure a metà giornata.

                      E' vero che d'estate avrei corrente in eccesso ma d'inverno con brutto tempo e lunghe notti potrei non riuscire nemmeno a ricaricare nella settimana il consumo del week end.
                      Ultima modifica di Mario di Roma; 18-11-2014, 20:59.
                      impianto grid connected 3 KWp orientato a SUD (180°), tilt 18°, 15 pannelli Hyundai e inverter AURORA, attivato a marzo 2011 in provincia di Viterbo; dal 12-05-2015 anche un impianto ad isola con 4 pannelli BenQ da 327W, 4 batterie Deka Solar PBGel da 183Ah, inverter Victron da 5 Kw; Tazzari Zero + bici elettriche, fornelli a induzione, riscaldamento a pompa inverter

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                      • #12
                        Ciao Mario di Roma, sarò clemente pure con te .
                        L'altro thread parla di "sistemi di accumulo" mentre questo si è evoluto in "capacità di accumulo" cose diverse anche se strettamente correlate.
                        La gestione della capacità è molto complessa, forse più complessa rispetto al sistema di gestione.

                        Partiamo dal tipo di accumuli, se uso sistemi al litio posso dimezzare la capacità perchè posso 'strizzare' di più le batterie nel senso che posso usufruire di una scarica a maggior numero di 'c' e ad una profondità maggiore 'dod'. Al contrario con tecnologie al piombo devo evitare sia prelievi elevati che scariche profonde per salvaguardare la vita delle batterie.

                        Ovviamente questi due fattori dipendono dai carichi applicati, per quanto tempo li applico nella giornata e da quanta energia riesco a produrre con il FV, in ultimo quanta autonomia richiedo al sistema globalmente.

                        Ipotizziamo che abbia un sistema con 1kWp di pannelli, in funzione della zona e dell'esposizione posso calcolare la produzione stimata tramite il classico PVGIS mese per mese. (S-SO Roma 35° a Luglio ho 5,05 kWh).
                        Mi sembra evidente che io non voglia sprecare nulla della capacità di produzione dei pannelli, per cui devo garantirmi che il sistema di accumulo possa assorbire quei 5kWh nelle ore di sole, quindi mi serve un accumulo di almeno 5kWh, ma non basta.

                        Precisiamo che è indifferente se uso un sistema a 12, a 24 o a 48V o altre tensioni, quello che ci serve è la capacità totale dettata dal voltaggio del singolo elemento moltiplicata la sua capacità in Ah e per il numero di elementi che inserisco in serie o parallelo o misto.
                        Quindi 4 elementi da 12V per 150Ah corrispondono a circa 7,2 kWh e sempre 7,2 kWh saranno sia che eroghino 12V che ne eroghino 48.

                        Apparentemente quindi il 5kWh entra nel 7,2kWh ma... ma dovrei avere la batteria alle prime luci dell'alba carica solo al 30% cioè 2,2kWh residui per accoglierne ulteriori 5kWh nelle 6-8 ore di sole.
                        Qualcuno dirà ma intanto produco e continuo a consumare, quindi potrei avere la batteria più carica, magari al 50 o 60% e sfrutto la produzione diretta del solare e la eccedenza finisce in batteria. Si è vero ma è difficile da governare se non con carichi fissi e certi.
                        Torniamo alla tecnologia delle batterie, se uso le litio è ammissibile portarle al dod 30% ma se uso le piombo è sconsigliabile, tipicamente mai sotto il 50% e se possibile tenerle intorno all'80%, a me piacciono i compromessi e diciamo che al 65% mi stanno bene.
                        Ma il 65% di 7,2kWh residui sono 4,7kWh ancora presenti dentro le batterie e difficilmente potrò immettere ulteriori 5kWh di produzione ma in teoria solo 7,2-4,7=2,5kWh gli altri 2,5kWh li butto via, cioè metà della produzione e non è poca.
                        Quindi dovrei avere ulteriore capacità per immagazzinare questi ulteriori 2,5kWh almeno e se per caso ho consumato poco il giorno precedente potrei trovarmi ad avere ancora degli esuberi di produzione.
                        Quindi almeno 7,2 + 2,5 + ? 2,5 ? = 12,2kWh che diviso 12V sono 1.000Ah, dividili per il numero della serie necessaria ed ottieni la capacità di ciascun elemento (1000/4 X i 48V = 250Ah) se è fuori taglia di mercato esegui i paralleli ed ottieni la capacità del singolo elemento (250/2 paralleli = 125Ah) valore di mercato 120Ah per 8 elementi totali 4X2 = 11.520Wh
                        Ecco che si arriva al n° di batterie che consentono di immagazzinare quanto si produce.

                        Discorso più complesso ancora sono i carichi applicati.
                        Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                        • #13
                          beh, fin qui ti ho seguito...

                          e i carichi?
                          impianto grid connected 3 KWp orientato a SUD (180°), tilt 18°, 15 pannelli Hyundai e inverter AURORA, attivato a marzo 2011 in provincia di Viterbo; dal 12-05-2015 anche un impianto ad isola con 4 pannelli BenQ da 327W, 4 batterie Deka Solar PBGel da 183Ah, inverter Victron da 5 Kw; Tazzari Zero + bici elettriche, fornelli a induzione, riscaldamento a pompa inverter

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                          • #14
                            eheh .

                            Per quanto concerne i carichi, anche li incide parecchio la tipologia di accumulo oltre ovviamente alla scelta di tensione dell'impianto, ma è un altro discorso ancora a parte.
                            In questo caso ciò che vale è la capacità di scarica espressa in 'c'. La tecnologia al litio consente di ottenere buone prestazioni in tali termini senza surriscaldare e far decadere le tensioni degli elementi, diciamo che una scarica a c/2 o 0,5c ovvero la metà della sua potenza è buona, sopporta anche picchi ad 1c ed oltre, è preferibile tenersi a 0,2c o c/5 per prolungarne la vita utile.
                            Nel nostro esempio, se avessi tecnologia al litio potrei assorbire 1000Ah/5=200Ah che per 12V sono 2,4kWh in 5 ore oppure 1000/2=500Ah 6kWh in 2 ore, ed addirittura 12kWh in 1 ora ma ovviamente in tutte le tre situazioni la batteria sarebbe totalmente scarica.
                            Per la tecnologia al piombo viene suggerita una scarica massima a c/10, preferibilmente a c/20 (un ventesimo della loro capacità).
                            Nell'esempio di prima otterremmo a c/10 1,2kWh per 10 ore oppure 0,6kWh in 20 ore, ovviamente con la batteria da buttare alla fine di pochi cicli, perchè la tecnologia al piombo se la porti al suo limite minimo dura pochissimi cicli.
                            Altra differenza tra le due tecnologie è la caduta di tensione che nel litio è minima mentre nel piombo è elevata, ciò comporta un maggiore stress dell'accumulo e dell'inverter per carichi elevati nel caso del piombo con conseguente minore durata di vita.

                            Quindi come vedi se devi prelevare molti kWh, anche per brevi periodi (30'') devi stare attento a non stressare il sistema e cercare di rispettare i dati di targa.
                            Per assurdo, se volessi utilizzare un'autoclave che attacca e stacca per brevi periodi (10') ed ha un alto assorbimento, potrebbe convenire la tecnologia al piombo per autotrazione che consente elevati spunti per brevi periodi, mentre se utilizzo una illuminazione costante e continua con pochi assorbimenti potrebbe convenire una piombo ciclica agm vrla, e se avessi dei picchi imprevedibili di carichi di più elementi energivori per tempi prolungati (1h) conviene sicuramente il litio.

                            Facendo una analisi dei tempi e degli assorbimenti dei carichi prevedibili, ed in base ai valori forniti, puoi dimensionare l'accumulo cercando di rientrare nei margini di tolleranza che le singole tecnologie consentono, quindi dimensionare l'accumulo in base a cosa devi alimentare e per quanto tempo.

                            Nel caso di Manu71, con una pompa che assorbe 1,2kWh per 1 ora, utilizzando la tecnologi al piombo, occorrono almeno 12kWh di accumulo per rientrare in c/10 (limite di tolleranza utile) per questo ho suggerito 8 batterie che a 12V per 120Ah sono 11,5kWh compatibili con il carico richiesto senza stressare eccessivamente l'accumulo.
                            Se restasse con 2 batterie (2,9kWh) avrebbe una scarica a c/2 e più e dopo 1 ora le due batterie sarebbero scariche ad oltre il 50%.
                            Già è strano oltre il 50% vero ? probabilmente resta ancora il 25-30% se vero ed invece dovrebbe avere ancora quasi il 60%.
                            Purtroppo è proprio così perchè più alto è l'assorbimento più la batteria si scarica, esiste documentazione approfondita sul forum in merito.
                            Proprio per questo è fondamentale verificare i carichi in base all'accumulo disponibile, per non trovarsi le batterie che dopo pochi cicli sono da buttare perchè non tengono più la tensione.

                            Ancora a parte è l'autonomia separata estiva ed invernale.
                            Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                            • #15
                              Questa spiegazione è stata molto dettagliata, grazie ancora Elisabetta..

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                              • #16
                                Prego Manu71.
                                In genere non mi piace lasciare le cose in sospeso e dato che mi trovo una manciata di minuti completo il quadro.
                                Tensione scelta nell'impianto.
                                Le scelte ricadono tipicamente per i 12V e suoi multipli doppi 24,48,96 etc.
                                Dipende tipicamente da cosa devo alimentare e dai carichi connessi.
                                Se devo alimentare una semplice illuminazione led ed apparecchiature funzionanti a 12v, i 12V sono la scelta ottimale perchè non necessito di nessun tipo di ulteriori conversioni e prelevo direttamente dalle batterie di accumulo.Potete trovare la mia esperienza qui
                                Se devo applicare carichi elevati a 220V la selta obbligata ricade su tensioni superiori, poichè incrementando la tensione diminiusco le perdite di cablaggio e di connessione e gli inverter lavorano in maniera migliore con rendimenti più elevati.
                                Più elevato è il carico presunto e per più ore esso è utilizzato e maggiori sono i potenziali picchi di assorbimento, più alta di conseguenza sarà la tensione di lavoro del banco di accumulo.

                                Non a caso gli autoveicoli elettrici utilizzano tensioni a partire dai 192V fino ai 384V mentre gli scooter si limitano a 96 ed alcuni piccoli a 48, mentre veicoli pesanti come filobus 750V e treni 750 ,1500 adesso 3000V, per evitare dispersioni di energia e cavi di cablaggio eccessivamente grossi incrementando il rendimento dei motori e facilitandone il prelievo tramite pantografi.

                                Nell'accumulo molto dipende anche dalla capacità di produzione dell'impianto, se uso un solo pannello o due i 12V vanno bene, se ne uso di più posso scegliere una tensione superiore se ne utilizzo molti ovviamente salgo ancora, ma tutto sempre ben proporzionato in base a 'c' carichi e tempi altrimenti ottengo un sistema sbilanciato che può durare poco.

                                Ricordo inoltre che ogni conversione di energia da una tensione ad un'altra implica una perdita di rendimento, pertanto se la mia esigenza è prevalentemente a 12V non monterò un impianto a 24 o 48V poichè avrei la necessità di dotarmi di un ulteriore riduttore di tensione che ritrasformi i 24 o 48V nei 12V occorrenti con una perdita di circa il 10%.
                                Se al contrario la mia esigenza maggiore è di 220V posso salire di tensione ma...più si sale di tensione maggiori sono tipicamente gli assorbimenti degli inverter senza carichi per trasformare la CC in CA, se un inverter da 4kWh a 48V assorbe mediamente senza carichi solo per restare acceso 40Wh, nell'arco delle 24h ho consumato 960Wh, uno più piccolo da 3kWh ed a 24V assorbe 25Wh che diventano 600Wh nelle 24 ore, quasi il 40% in meno.

                                Rincorrere l'inverter più grosso potrebbe essere un errore se poi i carichi applicati sono minimi, per poco tempo e concentrati in orari specifici o solo in certi periodi dell'anno.
                                Una soluzione pratica potrebbe essere quella di sezionare l'impianto con più inverter di taglia più piccola che prelevano sempre dallo stesso banco batterie di accumulo gestendo le sue accensioni e lasciandone uno sempre acceso per l'illuminazione ed in base alle necessità ed al periodo.
                                Con il sezionamento inoltre posso prevedere meglio la contemporaneità dei carichi di picco che possono bloccare l'inverter o stressarlo.
                                Per assurdo, da esempio precedente, meglio due inverter da 3kWh 24V che uno da 4kWh 48V separando luci+frigo+congelatore+tv da prese, con la possibilità di fare autospegnere la sezione prese senza carico presente (stand-by), otterrei 6kWh in totale contro i precedenti 4 risparmiando potenzialmente pure nei consumi sulla trasformazione 0,6+,06 = 1,2kWh meno lo stand-by di prese che forse nemmeno raggiunge il 50% di utilizzo quindi 900Wh contro 960Wh. Questo mi preserva in caso di rotture di uno dei due consentendomi di fornire priorità alla sezione luci ed ho tempo per trovare soluzioni alternative per la parte prese.
                                Ovviamente questo può creare delle complicazioni impiantistiche, ma facilmente superabili.

                                Altro problema è il rapporto giorno notte con il periodo estate inverno.
                                Esso crea degli squilibri nel bilanciamento dell'accumulo sia a causa delle differenti produzioni FV che per i differenti utilizzi rispetto ai consumi di fondo.
                                La produzione FV come sappiamo, se bene esposto, ha un rapporto inverno estate di 1 a 3~3,5, ovvero un impianto da 1kWp se in estate produrrà mediamente 5kWh in inverno ne produrra mediamente circa 1,6 o poco meno. Si può bilanciare parzialmente esponendo i pannelli più verticalmente, 60° e più e guadagnare qualcosa, ma poco (fate le prove con PVGIS), in ogni caso il problema invernale sono i lunghi periodi di mancanza di sole, a volte 4 giorni e più, che non consentono di ricaricare le batterie in tempo utile.
                                Ecco che ritorna il problema dell'accumulo, se in estate la mia maggiore preoccupazione è recuperare l'ultima stilla di sole da immagazzinare, in inverno devo preservarmi quanto più a lungo possibile l'accumulo per più giorni in caso di carenza di produzione per evitare che le batterie si scarichino eccessivamente, quindi se ho tarato il mio impianto estivo per l'80% di SOC in inverno arriverò facilmente a meno del 30% ed ancora meno (cosa non buona).
                                Purtroppo non si può fare nulla ed in più lotta contro di noi anche il numero di ore di buio 15 invernali contro le 9 estive che impongono un maggior numero di ore di accensioni luci.
                                Ecco che in inverno si è costretti a scollegare alcuni carichi se non si vuole restare completamente al buio e la scelta della ripartizione degli inverter ritorna utile, anzi molto utile perchè posso escludere totalmente dal prelievo dell'accumulo sia inverter che prese.
                                Ovviamente il sistema vale se ho un metodo altenativo di prelievo di energia da altri fornitori, se sono completamente in isola la cosa è veramente difficile e dura da gestire se non ricorrendo ad accumuli giganteschi o produzione di energia in forma alternativa al FV.

                                Altra cosa è se i carichi li devo gestire solo di notte, solo di giorno o h24.
                                In un esempio precedente riportavo che in estate con 1kWp di FV ed accumulo bilanciato potevo prelevare circa 235Wh mentre in inverno solo 58Wh questo mediamente h24.
                                Ma se il carico fosse solo crepuscolare in estate potrei prelevare 630 X 9 ore ed in inverno 94 X 15 ore.
                                Se fosse solo di giorno in estate 378 X 15 ore ed in inverno 156 X 9 ore
                                Parliamo di assorbimenti medi orari ovviamente, per i prelievi di spunto dobbiamo ritornare alla capacità dell'accumulo come visto prima.

                                Allego un foglio di calcolo che consente di avere una idea approssimativa di cosa, come, quando e quanto posso gestire con un impianto.
                                I dati in ROSSO sono modificabili a piacere, per carico medio si intende la somma del tempo di utilizzo per l'assorbimento di tutte le utenze fornite diviso 24h. scusate per eventuali errori o inesattezze.

                                Isola.xls
                                Ultima modifica di nll; 30-11-2014, 02:07. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente
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                                • #17
                                  Aggiungo un piccolo tassello che potrà essere utile a qualcuno.
                                  Ho estrapolato da un manuale di un inverter ibrido le autonomie presunte espresse in minuti in base al carico in VA ed a quanti A di batterie sono connesse prendendo come confronto lo stesso sistema da 3.000 kWA nelle varianti a 24V ed a 48V.
                                  Interpolando i dati ho ricavato la resa effettiva dei due sistemi in base a carichi ed accumulo connessi.
                                  L'asse Y è il rendimento % , l'asse X è il carico connesso /10.



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                                  Come potrete notare, stiamo parlando di accumuli per rispettivamente 2.400 - 4.800 - 9.600 kWh.
                                  La cosa interessante è il confronto tra l'accumulo di 4.800 kWh a 24 ed a 48V in cui il 24V sembra spuntare risultati migliori rispetto al 48V.
                                  Da sconsigliare assolutamente un piccolo accumulo con cui le rese si riducono drasticamente.
                                  Ovviamente l'impianto con 9.600 kWh disponibili a 48V risulta il migliore, ma sarebbe da confrontare con lo stesso accumulo l'inverter da 24V, a mio avviso dovrebbe equiparare la differenza che esiste tra 24 e 48 con accumulo da 4.800.
                                  Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-11-2014, 20:25.
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                                  • #18
                                    Ho voluto normalizzare i dati inserendo anche altri inverter a 12V 1.000VA e 24V 2.000VA per cogliere le differenze in base agli assorbimenti previsti e quindi guidare meglio alla scelta della tipologia di inverter.
                                    La normalizzazione si basa sulla eguaglianza di carico applicato, che è poi ciò che interessa.
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                                    L'asse delle ascisse rappresenta il carico applicato in VA.
                                    L'asse delle ordinate è il rendimento espresso in % dal sistema.
                                    Le conclusioni traetele voi stessi.
                                    Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                    • #19
                                      buona sera Elisabetta, dopo un po di tempo torno a fare una domanda sempre afferente il mio impianto, fatto sempre di 4 pannelli da 250W, e con 4 batterie di accumulo( 4x120Ah parallelo di due serie).
                                      praticamente, avevo pensato di bypassare il gruppo batterie in fase di scarica( quando arriva a circa 22V) ad un gruppo batterie (sempre con le stesse caratteristiche) caricato in precedenza, attraverso un deviatore 0 I II che commuta da un gruppo all'altro, ovviamente non sapendo come reagirebbe l'inverter, mi preoccuperei di spegnere l'inverter, attendere circa 10 secondi, commutare da un gruppo batterie all'altro e riaccendere l'inverter.
                                      1 domanda: secondo te è possibile o fattibile?
                                      2 domanda: nel caso sia fattibile che selettore o deviatore potrei utilizzare?
                                      Grazie
                                      Manu71

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