Guasto inverter POWER ONE PVI 10 OUTD errori W 011 E016 E034 - EnergeticAmbiente.it

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Guasto inverter POWER ONE PVI 10 OUTD errori W 011 E016 E034

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  • Guasto inverter POWER ONE PVI 10 OUTD errori W 011 E016 E034

    Salve ragazzi, è la prima volta che chiedo veramente aiuto al forum, speriamo bene.

    Un impianto da 19.5 kWp monta due inverter power-one PVI 10 OUTD-FS-IT, da quando nell’azienda sono installati e operativi due motori da 50 Kwp la rete ha cominciato a dare problemi, dopo svariate segnalazioni e il monitoraggio da parte di Enel dei parametri di rete, la stessa è stata adeguata, nonostante ciò gli inverter segnalavano un errore che è stato segnalato al produttore come segue:



    "Errore W 011. Nel luogo di installazione dell'inverter sono presenti carichi fortemente induttivi ( due motori da 50 kW, con rifasamento localizzato), l'utenza dispone di una potenza in prelievo in BT pari a 100 kW con tensione a vuoto di circa 430 V, i motori forniscono potenza ad una pompa di un circuito idraulico di una pressa, arrivando ad assorbire alternativamente tutta la potenza disponibile in prelievo, con un repentino calo di tensione di circa 35 Volt ( da 430 V a 395 Volt circa), ma comunque all'interno del range contrattuale (400 più o meno 10%). Al verificarsi di tali condizioni (circa una volta al minuto), l'inverter si disconnette dalla rete ed appare sul display l'errore "w011 warning input low", anche in condizioni di massima potenza fornita dai moduli FV.
    Si è forse guastato l'inverter? Se no, è forse un problema di rete? E di che genere visto che i limiti di tensione contrattuali, al netto delle distorsioni indotte dai carichi, rimangono nel range stabilito? Grazie, cordiali Saluti."

    Sono stato tempestivamente contattato dal centro assistenza che, dopo aver constatato che la rete enel adesso rispetta i parametri di tensione contrattuali, mi spiegava che l’errore poteva essere dovuto ad un difetto di progettazione dell’impianto, con particolare riferimento alla tensione a vuoto lato cc che potrebbe essere troppo bassa. Sono andato subito a verificare, l’impianto è cablato con due stringhe in parallelo composte ognuna da 15 moduli monocristallini aventi potenza nominale 190 Wp e tensione a vuoto Voc 44,7 V. Ogni stringa ha quindi 670 V. Visto che l’inverter accetta una tensione max di 850 V, ho pensato di provare a cablare uno dei due inverter con un sola stringa formata da 18 moduli, pertanto uno dei due inverter ha funzionato per alcuni giorni con Tensione a Vuoto di 804,6 su un solo MTTP per un potenza complessiva di 3420 W (gli scaricatori sono da 800 V, ma visto il periodo estivo la tensione a vuoto non dovrebbe aver mai superato la soglia di 800 V).
    Risultato:
    L’inverter cabalato come da progetto dopo alcuni giorni di operatività con errore W011 è saltato definitivamente ed è andato in corto, mentre l’inverter cablato con una sola stringa ha funzionato per qualche giorno senza disconnettersi dalla rete e senza più l’errore W011 salvo, questa mattina, segnalare gli errore interni E016 ed E034.
    Cosa è successo?
    Evidentemente non hanno resistito alle distorsioni introdotte dai carichi fortemente induttivi.
    Cosa fare adesso?
    Chiedere la sostituzione ad ABB visto che cmq i parametri di rete sono rispettati?
    E, cosa cambierebbe se venissero sostituiti gli inverter? Si brucerebbero di nuovo?
    Forse non sono progettati adeguatamente per resistere a tali distorsioni? Quali inverter allora per risolvere definitivamente il problema?
    A chi chiedere i danni?
    La separazione galvanica risolverebbe il problema?
    Spero nel vostro aiuto per venire a capo della situazione.

  • #2
    ... i motori sono gestiti da inverter che ne regolano partenza e arresto? Softstarter che lavorano solo su 2 delle 3 fasi? Stella triangolo per la partenza?

    Il problema sono i motori che "sconquassano" la rete sia con i continui on-off che con l' energia reattiva che iniettano a causa del loro collegamento con delle pompe.

    Immagino che anche il rifasatore sistemi il tutto a scalini, con ritardi e poca precisione, non tanto per quanto riguarda il cosfì della rete inteso nelle 24 ore, ma quello presente per pochi decimi di secondo, magari peggiorato dal collegamento sequenziale delle varie batterie di condensatori di rifasamento.

    Per me una soluzione, se compatibile con la pressa, potrebbe essere di gestire i due motori con relativi inverter nelle fasi di avvio e arresto, ed a quanto ne so (ne so abbastanza poco... non sono un elettrotecnico!!) pare che i migliori, come filtraggio delle spurie immesse in rete, non siano ne quelli di marca svizzera o tedesca, ma i giapponesi!, magari evitando i rigenerativi a scapito dei consumi (da valutare in base al ciclo macchina)

    Chiaramente una analisi della rete con un analizzatore è d'obbligo.... e tecnico competente, e sicuramente non alal portata di tuti.

    Prendi le mie come idee di massima... con le pinze!

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    • #3
      Grazie scresan per la celere risposta,

      effettivamente i motori sono avviati da inverter, ma l’avviamento avviene solo una volta, poi rimangono sempre accessi. Quando il pistone della pressa si trova nel punto morto inferiore la coppia applicata ai motori, e di conseguenza l’assorbimento, è quasi nullo, man mano che il pistone si allunga incontra resistenza all’avanzamento per sviluppare la massima pressione in corrispondenza del punto morto superiore dove l’assorbimento è tale da far crollare le tensioni anche di 30/40 V.
      Secondo te gli inverter giocano un ruolo o intervengono solamente in fase di avvio e spegnimento della macchina?
      Il produttore della pressa dice che i motori sono dotati si soft start e che quindi non dovrebbero causare particolari squilibri in fase di avviamento, ma sinceramente di inverter ci capisco molto poco.
      Per il resto ho continuato la mia corrispondenza con i tecnici Power One che hanno voluto conoscere alcuni dati sulla configurazione dell’impianto.
      Riporto di seguito uno stralcio della discussione per sapere cosa ne pensate.


      RISPOSTA A INFO RICHIESTE DAI TECNICI POWER ONE

      "Settaggio MPPT di ingresso: indipendenti
      Tensione di stringa a vuoto: 670,5 V con 15 moduli in serie aventi Voc=44,7 Vedi tabella sopra.
      Configurazione lato AC: parallelo inverter con interfaccia interna agli inverter. Vedi data di entrata in esercizio
      Presenza scaricatori lato AC e DC: scaricatori lato DC marca AEG NUA 800V non danneggiati.
      Presenza rifasatori: in azienda è presente una pressa idraulica che lavora con due motori da 50 kW collegati a due pompe che lavorano in parallelo, sul quadro a bordo macchina del macchinario è presente un gruppo di rifasamento.
      Stato dei varistori interni lato AC e DC: si sono riscontrati dei varistori lato DC bruciati e sono stati prontamente sostituiti con altri perfettamente analoghi."

      RISPOSTA POWER ONE

      "Buongiorno, la ringrazio per le informazioni fornite e per il quadro esaustivo.
      Le segnalazioni W011 erano senza dubbio provocate dall'entrata in funzione della pressa idraulica, che determina un elevato assorbimento di energia e conseguente abbassamento della tensione di rete e di Bulk (lato DC), essendo le due parti direttamente connesse quando l'inverter è in produzione. Difficile stabilire se questo abbia provocato il guasto dei due inverter. L'unica cosa certa è che il danneggiamento del varistore significa che una sovratensione esterna è intervenuta e, naturalmente, la sostituzione del componente scoppiato non poteva risolvere il problema, perché il danno all'interno era ormai fatto, anche se gli effetti non sono stati immediati.
      Per questo motivo l'assistenza non può essere coperta da garanzia.
      Segue mail per avviare la procedura di riparazione fuori garanzia.
      Cordiali saluti"


      RISPOSTA AD ULTMA MAIL

      “Grazie per la celere risposta.
      A quanto pare, l’intervento della pressa idraulica e le distorsioni indotte alla rete hanno provocato un danno agli inverter; ma, considerato che i parametri di fornitura rientrano comunque nei limiti contrattuali (conformità norma CEI 8-6), gli stessi avrebbero dovuto funzionare correttamente senza disconnettersi continuamente con errore W011 (input low) fino ad arrivare a guastarsi definitivamente.
      Inoltre, qualora la tipologia di inverter non fosse nelle condizione di operare stabilmente per le condizioni di precarietà della fornitura, si rischierebbe di vanificare l’intervento di riparazione e/o sostituzione degli inverter.
      Onde evitare di provvedere inutilmente alla sostituzione e/o riparazione, sarebbe auspicabile ottenere delle garanzie sull’idoneità del prodotto ad operare stabilmente nelle condizioni descritte.
      Si rimane in attesa di riscontri.
      Grazie ancora della disponibilità.
      Cordiali Saluti"

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      • #4
        Per me c'è qualcosa che non torna!

        O i motori utilizzano un softstarter (che per qual poco che me ne intendo lavora su 2 fasi, creando sicuramente degli squilibri sulle linee) oppure i due motori sono sotto inverter, ovvero è la "rampa" programmata sugli inverter a dare il tempo per la partenza da fermo ed accelerazione fino al limite dei giri del motore.

        Inoltre se i motori sono sotto inverter .... credo non servano dei rifasatori sulla linea, dato che gli inverter assorbono già di loro l' energia senza immettere energia reattiva, ovvero è possibile che lo facciano solo in caso di inverter rigenerativi che comunque utilizzano il bus in CC .....
        Unico vero problema degli inverter è l'immissione in rete di armoniche spurie che possono danneggiare alcuni apparati elettronici ....

        Quindi se sei nel peggiore dei casi: softstarter + gruppo rifasatore( che impazzirà a gestire due motori collegati a delle pompe che lavorano con carichi minimi e massimi ad ogni ciclo di, credo, pochi secondi), potrebbero avere ragione quelli della power one, anche se vedo molto attenti a lavarsi le mani!!!

        Se invece i motori sono controllati da degli inverter ...c'è qualche cosa che non torna, magari la linea enel sottodimensionata che abbassa troppo il voltaggio e solo per pochi decimi di secondo ad ogni ciclo, creando problemi agli inverter fotovoltaici (che da quanto ho capito gestiscono le linee dc in base ai voltaggi delle linee ac, magari il loro algoritmo per la gestione degli mppt si appoggia a questi dati, e mette sotto sforzo alcuni componenti elettronici..... che saltano dopo un po', ad occhiometro!!).

        Potresti verificare bene come sono gestiti, collegati i motori/rifasatori/inverter?

        P.S.: di dove sei?

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        • #5
          Grazie ancora scresan




          Le tue considerazioni mi sono utilissime, ho la sensazione che ci avviciniamo sempre più all’origine di tutti i problemi.

          Sono andato a verificare sullo schema elettrico della macchina, i due motori sono avviati da due softstarter marca rockwell modello SMC 3 In=108 A. Da come sono cablati nello schema elettrico sembra lavorino su tutte e tre le fasi, anche se, ripeto, non ci capisco molto di motori. Inoltre, sul quadro bordo macchina è agganciato un quadro di rifasamento automatico KVAR 37,5 che dovrebbe servire a mantenere alto il cos fi.
          Cosa ne pensi?
          Dici che è fatto male il quadro?
          Si può fare a meno del rifasamento?
          Uno stabilizzatore d tensione risolverebbe i problemi?



          Ps: Sono Siciliano

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          • #6
            Ciao sbrex, peccato siamo un po' troppo lontani!! Ho un caro amico ingegnere molto preparato sull' argomento (di fatto è il responsabile della progettazione di inverter in media tensione di una famosa ditta della mia zona) molto disponibile a dare una mano in cambio di una ottima birra!!
            Ora è all' estero per lavoro, credo torni fra un paio di gg, ed appena passa da me gli chiedo alcune info, magari mi da una dritta!

            Ok per la descrizione dell' impianto. C'è dentro tutto quello di cui sospettavo!! Voglio dire non ti manca nulla....

            1- softstarter, dovrebbero essere gli ultimi sospettati, in quanto se ho ben capito intervengono solo in avvio impianto.
            2- motori elettrici al limite della linea enel, che sotto sforzo dicono la loro, potresti pensare ad aumentare le sezioni dei cavi per avere, almeno dalla cabina enel ai motori, la minima caduta di tensione, quindi va verificato il tutto, magari anche controllando la T di lavoro (immagino nelle giornate di caldo africano di questa estate le T del tutto!)
            3- rifasatori automatici. Per me sono i principali indagati. Dipende dalla qualità del prodotto, ma immagino siano di tipo a gradini, ovvero collegano al bisogno una serie di condensatori, e normalmente lavorano sul cosfì di una sola fase, ovvero potresti avere fasi piu' o meno cariche e quindi piu' o meno sotto o sovra rifasate.

            Nella trifase sovra rifasare porta ad un aumento "fittizio" del voltaggio (non so spiegarti bene la questione, non sono un elettrotecnico!!) comunque non è un bel lavoro.

            Inoltre quando i contattori del rifasatore collegano e scollegano ulteriori condensatori creano delle perturbazioni sulla linea elettrica. Allo stesso modo i condensatori possono generare delle armoniche, ovvero lo fanno, ma di solito all' interno del rifasatore ci sono anche delle induttanze calcolate per limitare i danni.

            Questi sistemi andavano molto bene un tempo, ma ora con l' arrivo di elettronica da tutte le parti, potrebbero essere un problema. Tutto è risolvibile, ma alla fine credo che solo un bravo tecnico con un ottimo analizzatore possa trovare l' inghippo. Che so magari l' elettronica di bordo del rifasatore è mal programmata. Ci sono dei condensatori rovinati, i contattori a forza di chiudere ed aprire ad ogni ciclo della pressa sono finiti.....

            Una soluzione potrebbe essere sia quella di ri cablare con cavi di sezione opportuna, e collegare i due motori a due inverter che avranno tutte le funzioni sia di soft starter, che di rifasamento della linea (ovvero non hanno bisogno del rifasatore).

            Chiaramente il gioco ha un certo costo e non indifferente (2x50 kw sono una bella botta!) ma si potrebbe anche pensare a recuperare dell' energia dalla pressa, magari utilizzando la pompa idraulica come freno in fase di rilascio dello stampo, ovvero il motore diventa un generatore e l' inverter recupera l' energia elettrica per il ciclo successivo o per altro macchinario dell' azienda.

            Altra soluzione un volano da installare sulla pressa per evitare il picco massimo di assorbimento del motore.
            Installare gli inverter con una linea elettrica propria che arriva alla cabina, magari con aggiunta di qualche filtro.

            Chiaramente le mie sono ipotesi, parlane con i tecnici che vi/ti seguono. Qualche volta 3 teste pensano meglio di una!

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            • #7


              Crazie ancora Scresan,



              Avere l’opinione di un ingegnere che progetta inverter non sarebbe male, sicuramente aggiungerà ulteriori elementi utili alla soluzione del problema.





              Concordo con te sulla necessità di analizzare la rete ma non saprei proprio a chi contattare per farlo, la strumentazione, poi, ha dei costi insostenibili.



              Intanto, tanto per fare una prova, ho scollegato tutto per collegare, per qualche minuto, una sola stringa di 1,5 kW ad un inverter monofase Aurara PVI 3,6 outd che ho recuperato da un amico, tanto per vedere se si disconnette anche questo.



              Sorpresa!!! l’inverter monofase pur ricevendo dalla stinga un voltaggio più basso su un unico mttp sembra reggere alla instabilità delle rete anche con la pressa in funzione.



              Che ne pensi?

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              • #8
                ... come ti dicevo, a naso !!! la colpa è del rifasatore, ovvero dell' impianto.

                Potrebbe essere che il regolatore che attiva i vari pacchi di condensatori sia leggermente in ritardo rispetto al ciclo pressa, ovvero al massimo sforzo attiva tutti i condensatori per rifasare l' energia induttiva immessa, ma un istante dopo a fine ciclo il motore quasi libero dallo sforzo non immette energia reattiva, insieme all' aumento del voltaggio di linea (pochi kw assorbiti) ed insieme a tutti i condensatori inseriti generano un voltaggio di linea oltre i valori di targa dell' inverter che di fatto si ritrova con i varistori di protezione bruciati.

                L' errore w011 al contrario potrebbe esserci un istante prima del fine ciclo della pressa con impianto a pieno carico.

                Da quanto ho capito l'mppt dell'inverter oltre a modificare la resistenza di lavoro sulle stringhe (per cercare il miglior compromesso fra V e A) tiene conto anche del voltaggio della linea AC in quanto la resa dell' inverter dipende anche dal rapporto Vcc e Vac.
                Nel tuo impianto tutto questo è molto "ballerino" e l' elettronica dell' inverter viene stressata tanto da saltare definitivamente.

                Forse sul mercato esistono anche inverter fotovoltaici migliori, ma difficile dirlo!

                Dovrai trovare una soluzione diversa, immagino ( ascendere di efficacia):

                1- metti i motori da 50 kw sotto inverter ed elimini il rifasatore e softstarter
                2- utilizzi un volano sulla pompa idraulica nel tentativo di limitare i picchi di potenza
                3- utilizzi una linea dedicata per il fotovoltaico che arrivi fino alla cabina enel, magari con aggiunta di filtri
                4- trovi un bravo ingegnere che individua il problema preciso tramite un' analisi della linea.

                A proposito di analizzatori di rete, potresti comunque utilizzare alcuni apparati commerciali per tenere sotto controllo un po' di valori, come ad esempio i dmg 800 o 900 della lovato, o la serie diris A80 della soccomec che ti viene fornito di serie di sw di controllo della linea facile da installare e gestire con un semplice pc windows. Credo che con meno di 1000 euro installi il tutto, e comunque sia potrebbe essere un bell' aiuto nella gestione delle misure dei consumi e qualità della rete elettrica.

                P.S.: che marca e modello di rifasatore usate? Ha centralina programmabile? Puoi modificare le rampe di intervento?

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