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Primo piccolo impianto casalingo

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  • Primo piccolo impianto casalingo

    Ciao a tutti! vorrei iniziare ad usufruire dell'energia pulita ma non ne so molto e non sono granchè ferrato in fai da te, avrei bisogno del vostro aiuto.

    Per alimentare questa stufetta elettrica da 1200W è sufficiente questo pannello monocristallino da 150W? (ho letto su internet che i monocristallini sono più efficienti).
    Se il pannello dovesse andare bene, mi potreste indicare gentilmente una batteria adatta allo scopo?
    A parte la batteria, leggo su internet che c'è bisogno di un regolatore di carica (non ho ben capito a cosa serva) me ne potete indicare uno in base alla vostra esperienza?
    Infine leggo che su determinati impianti c'è bisogno di un alternatore, in altri no. In questo caso mi serve l'alternatore?
    grazie mille in anticipo e scusate le domande sciocche ma parto proprio da zero.

  • #2
    Mi sa che devi studiare parecchio (come me), di una cosa sono sicuro, al max potrai alimentarla per pochi minuti, a meno che non metti una batteria enorme che non caricherai mai con quel pannello. Mi correggano se ho detto stupidagini.

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    • #3
      Originariamente inviato da qqaa11 Visualizza il messaggio
      Mi sa che devi studiare parecchio (come me), di una cosa sono sicuro, al max potrai alimentarla per pochi minuti, a meno che non metti una batteria enorme che non caricherai mai con quel pannello. Mi correggano se ho detto stupidagini.
      Ciao grazie mille per la tua risposta! Se ho capito bene, dovrei comprare una grande batteria (chissà quanto costa) ed un pannello più grande, ma prima ancora di riuscire a rientrare dall'investimento probabilmente dovrei andare a sostituire già la batteria per usura. Ma allora a che serve il fotovoltaico?

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      • #4
        Ma allora a che serve il fotovoltaico?
        Freddie980, passami la risposta, che non vuole essere polemica...
        Se sei veramente interessato al FV, per sapere a cosa serve il FV, hai a disposizione due parti di forum, Tecnica, componentistica e installazione + Aspetti economici e bancari.
        Per tanto, un minimo di "lettura" come scrive qqaa11, te la devi fare, e te lo dice uno che avrebbe voluto capire tutto senza sforzo... ma non c'è riuscito, e che dopo quasi tre anni sta ancora imparando, essendo vecchio e un "duro" di testa.
        Leggi freddie leggi e continua a farti, e fare, delle domande, qui le teste per risponderti ci sono, auguri.
        Quando ho installato il fotovoltaico e l'Osmosi inversa, ho dovuto risolvere problemi che prima non avevo.:cry:
        Impianto da 4 kWp - 16 Pannelli Futura 250 Wp - 1 Inverter Bluenergy 4,4 kW.
        Caldaia a basamento Immergas NCX 25 Sirio Vip 1990 - rendimento 94,4%.:shocked:
        Meglio un amico sbronzo che un parente §tronzo.

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        • #5
          Non metto in dubbio che mi sia necessario studiare, però già dall'antifona (mi riferisco alla risposta di qqaa11) mi sa che ciò che sento dire sia verò, cioè che il costo dello stoccaggio dell'energia (acquisto batterie + loro sostituzione al termine del ciclo di vita) azzeri qualsiasi risparmio o lo riduca a tal punto da non valerne più la pena.

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          • #6
            Continuiamo tra inesperti Da quel poco che sono riuscito a capire sino ad ora, è proprio come dici tu. L'impianto ad isola costa parecchio per via degli accumulatori che hanno una vita limitata oppure alti costi, senza contare eventuali imprevisti, da tenere sempre in considerazione, che potrebbero avvenire molto prima del termine del ciclo vita. (es:guasto inverter, guasto regolatore, guasto batteria).
            Il guadagno economico in termini reali è impossibile da calcolare per le innumerevoli variabili. Ad esempio la corrente prodotta dai pannelli non è mai quella delle condizioni ideali (sole perpendicolare, temperatura pannelli ideale ecc.) Non ne parliamo del sole poi che in inverno non si trova manco a pagarlo. Gli unici mesi (e non è detto) che si ha una produzione vicino alla potenzialità teorica, sono giugno luglio o agosto.
            C'è anche un'altra considerazione da fare: Se accumuli una certa quantità di corrente e ne utilizzi solo una parte, hai perso parte del risparmio. Ti faccio un esempio: la batteria è carica al 100%, accendi le luci, la stufa o quello che sia e a fine giornata la batteria è al 70%, il giorno dopo, se l'impianto è fatto bene, alle 12 ti ha già ricaricato la batteria e si è staccato, perdendo così mezza giornata di produzione.
            Per concludere, secondo me l'impianto ad isola non conviene (o conviene talmente poco da non giustificarne l'utilizzo), a meno che non venga utilizzato in zone non raggiungibili dalla linea elettrica o per essere utilizzato in caso di emergenza se se ne dovesse andare la corrente o per soddisfazione

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            • #7
              Aggiungo che per rendere il mio impiantino conveniente, utilizzo vecchie batterie da 100A usate, recuperate dall'elettrauto. sono batterie funzionanti ma vengono buttate dall'eletteauto perchè non hanno uno spunto di potenza tale da far partire il motore e che per impieghi meno gravosi vanno bene, Per la tua stufa ovviamente non vanno bene.

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