Quell'inverter lì è un carro armato, però ha il trasformatore in bassa frequenza che all'epoca si usava spesso, ma che oramai è tecnicamente superato (o per meglio dire, i difetti ne hanno nel tempo superato i pregi a mio modesto parere).
Proprio ieri ne ho sostituito uno con un nuovo SB 2.5 anche se il vecchio andava ancora benone.
Avevo calcolato che con la sola differenza di rendimento, pur essendo più piccolo l'inverter nuovo, al cliente gli rientrava la spesa in 7 anni perché aveva la tariffa alta. E in più aveva il monitoraggio WiFi integrato nell'inverter e la garanzia 5 anni che ripartiva da zero.

Per tornare in topic, dipende da cosa si rompe. Potrebbe accendersi una spia di allarme e comparire un errore a display, ma potrebbe anche morire totalmente, display compreso.
Diciamo che senza un sistema di monitoraggio se non li guardi mai sei un po' a rischio, perché ora il GSE paga ad acconti e conguagli e potrebbero passare anche 18 mesi prima di dire "Ca**arola, che pochi soldi ho preso quest'anno!"

ma perché per un impianto da 6, 2 inverter da 3?
Da profano.. Nel 2009 non esistevano da 6 con 2 mppt?

Ce ne sono tanti di impianti del genere, all'epoca non chiedevano l'interfaccia esterna e qualche installatore preferiva usare il doppio inverter per N motivi.
Ad esempio poteva aver comprato un bancale intero di inverter da 3k, oppure poteva pensare di dimezzare il rischio di fermo totale impianto (assurdità, ma al tempo magari poteva sembrare ragionevole).
E' anche possibile che l'installatore volesse restare su SMA, ma magari non era avvezzo alla linea SMC (l'unica SMA che arrivava al 6k), che non è mai stata diffusissima tra i privati. Era più che altro una macchina modulare per impianti di taglia commerciale.