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Utilizzare eccesso di produzione fotovoltaico

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  • Utilizzare eccesso di produzione fotovoltaico

    Buongiorno a tutti,
    essendo in procinto di installare un nuovo impianto fotovoltaico stò valutando la possibilità di sovradimensionarlo rispetto ai soli consumi elettrici in modo da sfruttarlo anche per il riscaldamento. L'idea è dettata dal fatto che lo scorso anno ho installato un TC a pellet e sfortunatamente mi sono reso conto che non ho poi tutta questa gran voglia di stare dietro alla discreta mole di lavoro necessaria alle sue pulizie settimanali. Seguirlo nei mesi più freddi tutto sommato è anche accettabile, è nelle mezze stagioni che veramente mi salta il matto.
    Esiste quindi un qualche sistema per integrare calore dal FV che mi riduca la dipendenza da TC nei mesi temperati?

    La prima idea che mi è venuta in mente è quella di una resistenza elettrica sul puffer, è stata però "smontata" del seguente ragionamento: per produrre il calore equivalente ad un mc di gas metano servono circa 10kWh che scambiati sul posto mi renderebbero 0,90€ cioè più del costo del gas. Quindi non avrei convenienza ad usarmi in casa quell'eccesso di elettricità invece di cederlo. A maggior ragione credo valga ancora meno quindi l'idea di investire volontariamente dei soldi in un fv sovradimensionato per poi sprecare così l'energia prodotta.

    Ipotesi due: PDC. Rende sicuramente molto più vantaggioso il rapporto potenza consumata/energia termica prodotta, però leggendo sul forum l'accoppiata pdc+tc non è il massimo visto che lavorano a temperature diametralmente opposte. Quello che mi chiedo è: si riescono a far convivere? Mi pare di aver capito che qualcuno ci è riuscito.

    Esiste qualche altro sistema alternativo per convertire energia elettrica in energia termica che magari può fare al caso mio?

    Grazie a tutti quelli che vorrano aiutarmi!

  • #2
    Credo sia doveroso aggiungere anche una brevissima descrizione dell'impianto.

    Casa di circa 150mq su tre livelli di cui riscaldati circa 100mq. Costruzione recente con cappotto esterno da 10cm e classe energetica B, sfortunatamente però orientata a nord, con qualche finestra ad est/ovest e zero a sud! Riscaldamento a pavimento su tutta casa tranne che su due bagni dove ci sono due scaldasalviette ad acqua, quindi impianto misto alta/bassa temperatura.

    Il tutto inzialmente è nato con una classica caldaia a condensazione ed il consumo di gas annuo (cottura compresa) era di 1000-1200mc/anno.
    Lo scorso anno è stato aggiunto un termocamino a pellet, puffer da 500l a 3 serpentine e 3 pannelli solari termici. Collegamenti standard con la serpentina bassa per il solare, quella alta alla caldaia per la produzione di ACS in completamento al solare quando il tc è spento e la terza è quella per la produzione istantanea di acs.

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    • #3
      E cosa hai guadagnato a installare il camino e incasinarti con l'impianto? e a che costo ?
      consumavi 1000mc che sono 700€/anno di gas .
      l'unica (ma con i bassi consumi che hai non è detto convenga) sarebbe una PDC aria/acqua....
      AUTO BANNATO

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      • #4
        Ciao Azhag85,

        confermo quello detto da spider61, probabilmente visto la casa e la classe i tuoi consumi elevati di metano erano da attribuirsi al secondo circuito ad alta temperatura per i bagni e probabilmente alla caldaia a metano sovradimensionata.
        L'acs la produci ancora con caldaia a metano vero ?
        Per darti una mano, dovresti spiegare un pò come è stato collegato tc + puffer con caldaia a metano, per dipende da questo la fattibilità senza spendere nuovamente inutili soldi.
        Il puffer a 3 serpentini è un serpentino (in basso) per solare, uno per caldaia a metano e uno per produrre acs ?

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        • #5
          Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
          E cosa hai guadagnato a installare il camino e incasinarti con l'impianto? e a che costo ?
          Diciamo che la scelta di installare il tc è stata dettata dalla volontà di godersi un po' di fiamma in salotto in inverno, col senno di poi avrei però fatto mooolto meglio e speso un sacco di soldi in meno mettendo un semplice caminetto ad aria! Ammetto di aver fatto la cazzata.

          Originariamente inviato da Lore_ Visualizza il messaggio
          Ciao Azhag85,
          confermo quello detto da spider61, probabilmente visto la casa e la classe i tuoi consumi elevati di metano erano da attribuirsi al secondo circuito ad alta temperatura per i bagni e probabilmente alla caldaia a metano sovradimensionata.
          L'acs la produci ancora con caldaia a metano vero ?
          Per darti una mano, dovresti spiegare un pò come è stato collegato tc + puffer con caldaia a metano, per dipende da questo la fattibilità senza spendere nuovamente inutili soldi.
          Il puffer a 3 serpentini è un serpentino (in basso) per solare, uno per caldaia a metano e uno per produrre acs ?
          L'ACS la produco in istantanea con la serpentina dedicata dentro al puffer, l'acs non passa più per la caldaia. Gli altri collegamenti sono esattamente come hai detto. La caldaia entra nella serpentina superiore del puffer sfruttando il suo circuito "riscaldamento" mentre il solare termico usa la serpentina inferiore. Il termocamino ed il circuito di riscladamento sfrutta ovviamente tutta l'acqua libera del puffer che se non ricordo male è un cordivari eco combi 3 (se può essere di aiuto).

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          • #6
            Ciao Azhag85,

            ok ma la caldaia a metano entra solo nel puffer e da lì partono i circuiti bassa/alta temperatura o è collegata ancora ai 2 circuiti ?
            Potresti mettere la pdc dopo la mandata che esce dal puffer e va al radiante, così sfrutti quello che riesce a darti il solare ed eventualmente il tc se va, e la pdc integra quello che manca, e quando la caldaia non andrà più (non so se è nuova o cosa) levi la caldaia e con una 3 vie scaldi la parte alta del puffer al bisogno per fare acs, e anche il circuito ad alta T lo farei andare alla stessa T del radiante (anche se temo ti abbiano messo nel puffer gli attacchi della mandata più in alto rispetto al radiante), e con FV adeguato + SSP ti renderai conto che spendi meno con pdc che con pellet che userai solo per piacere o di backup per la pdc.

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            • #7
              La caldaia è collegata SOLO con la serpentina alta del puffer, non è più connessa all'impianto di riscaldamento. Per il riscaldamento prelevo acqua dalla parte alta del puffer e la invio diretta al circuito ad alta temperatura o trammite una miscelatrice ai pavimenti. La caldaia è ancora nuovissima, ha alle spalle solo tre anni di cui l'ultimo ha lavorato solo nelle mezze stagioni a TC spento.

              Da quello che mi dici la pdc dovrebbe lavorare direttamente nel circuito a bassa temp? Non potrei ad esempio usarla per scaldare la parte bassa del puffer dove il tc lavora di meno? Tanto fino ad aprile inoltrato il solare termico mi rende davvero nulla in quella zona del puffer.

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              • #8
                Ciao Azhag85,

                parli di 3 pannelli su 500 litri, qualcosina fanno credo nelle mezze stagioni e nel modo che ti ho detto sfrutti tutto quel poco che da il sole, poi sopratutto con radiante, diverse pdc hanno la possibile di sfruttare l'eccedenza del fv alzando di qualche grado la T dell'accumulo dell'acs e una volta soddisfatto quello alzare la t di mandata al radiante, così da "caricare" / accumulare calore nel massetto del radiante e poi abbassare o spegnere la pdc di notte.

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                • #9
                  Ciao Lore,

                  I pannelli del solare sono purtroppo orientati ad ovest esatto e non a sud (non ho falde a sud) e quindi nella mezza stagione con il tc che bene o male tiene a 40-45° anche la parte bassa del puffer faticano a lavorare.

                  Vedo poi che hai parlato dell'accumulo acs fatto dalla pdc, quindi secondo te sarebbe in grado di scaldarmi almeno a 45°C la parte superiore del mio attuale puffer? La cosa sarebbe davvero interessante. Potrei ad esempio farla lavorare nella serpentina superiore del puffer al posto della caldaia? Nell'ipotesi di installare una pdc vorrei sganciarmi dalla rete gas metano e quindi abbandonare la caldaia.

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                  • #10
                    Ciao Azhag85,

                    il serpentino superiore del ecocombi3 è un pò piccolo (va bene per caldaia a metano perchè manda acqua ad alta T nel serpentino), l'ideale sarebbe scaldare direttamente l'acqua tecnica dell'ecocombi, magari solo da meta in su e la pdc non avrebbe nessun problema a portarlo a 45/50° .
                    In questo modo puoi si sganciarti dal metano è per quello che ti domandavo se era nuova o meno la caldaia.

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                    • #11
                      Ciao, la caldaia è quasi nuova di zecca però credo concorderai con me che tenere attivi 3 distinti sistemi di riscaldamento (tc, pdc e caldaia) non valga la pena. Oltretutto se dovessi fare la scelta di installare la pcd sicuramente dovrei aumentare la potenza contrattuale del contatore e staccando il gas recupererei i costi fissi di qeust'ultimo.

                      Il mio unico timore nel fare questa scelta era dettato dalla paura che la pdc non fosse sufficiente a produrre acs in quantità adeguata nei periodi in cui il tc può essere spento, ma tu mi suggerisci il contrario.

                      Ricapitolando quindi il collegamento corretto dovrebbe essere: pdc diretta al circuito riscaldamento in bassa temperatura e diretta nella parte superiore del puffer. Il problema sarà capire ora quate elettrovalevole servono per gestire questo collegamento multiplo. Ho riassunto bene?

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                      • #12
                        Ciao Azhag85,

                        serve solo una 3vie che gira su parte alta accumulo quando la parte alta del puffer va sotto una certa T, tipo questo indicativamente .

                        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   schemaPDC.jpg 
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Dimensione: 144.6 KB 
ID: 1962577

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                        • #13
                          Ciao Lore,
                          devo studiare bene la cosa ma così a naso credo mi serva anche un'elettrovalvola che mi chiuda la conessione verso il puffer per evitare che nel momento in cui la pdc mi fa partire il circolatore dei pavimenti non mi giri acqua anche nel puffer stesso.
                          Devo capire anche cosa succede se mentre la pdc fa circolare acqua nel circuito a bassa temp scatta il termostato dei termoarredi in bagno e parte anche la loro pompa come si rimescola il tutto.

                          Forse risolvo tutti i problemi attaccando la pdc subito dopo la miscelatrice per la bassa temp (a lei in teoria non dovrebbe servire potendo lavorare direttamente a basse temperature...) e isolando con due elettrovalvole il circuito a bassa temp dal resto dell'impianto. In questo modo qualsiasi cosa succeda nel puffer o nei termoarredi non ho rimescolamento delle varie acque a T differenti. Se poi la pdc potesse anche controllare in qualche modo le elettrovalvole potrebbe anche aprirle per prelevare eventuale potenza dal puffer in caso di necessità. Devo però studiare bene la cosa, l'idrulica non è esattamente il mio forte...


                          Per il momento quello che mi interessava capire è che almeno nei mesi "intermedi" (diciamo aprile-maggio / ottobre-novembre) la pdc possa produrmi da sola in autonomia tutta l'asc di cui ho bisogno senza problemi e senza l'utilizzo di costosissime restistenze elettriche ausiliarie. Capito questo poi per la corretta installazione se la vedrà chi di dovere e mestiere!
                          Voglio solo essere sicuro di non fare altri investimenti che mi facciano rimpiangere la caldaia a gas come fatto col TC.

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                          • #14
                            Ciao Azhag85,

                            ma non hai già una miscelatrice sul radiante ?
                            Mano a mano che la T di mandata è soddisfatta, la miscelatrice si dovrebbe chiudere e quindi acqua al puffer ne va sempre meno.
                            Nello schema che ti ho postato la pdc gestisce 3 circuiti, nel tuo caso 2 prima servi quello ad alta T e poi quello a bassa (personalmente quello ad alta T lo leverei, e farei andare tutto a bassa T ed eventualmente metto una stufetta elettrica da accendere al bisogno).
                            Comunque per produrre acs nei mesi intermedi con qualsiasi pdc non hai problemi, ma neanche a usarla per il riscaldamento.

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                            • #15
                              Ciao Lore,
                              certo che c'è la miscelatrice per il risc. a pavimento fatico però ad immaginare l'esatta connessione della pdc. Avendo un uscita comune dal puffer per tutti i rami del riscaldamento fatico un attimo a capire dove connettermi, ma la cosa non mi preoccupa molto, ci penserà chi progetta l'impianto! A me basta capirmi concettualmente per non avere sorprese.

                              Appreso che la pdc può fare al caso mio anche in presenza di tc e che se le cava da sola a fare acs nella mezza stagione posso prende seriamente in considerazione la sua installazione. Ora devo solo parlare con chi dovrà fare l'impianto FV per valutare la potenza corretta e imbattermi probabilmente in un altro bel problemino: avendo dei consumi di corrente già abbastanza elevati probabilmente mi servirà un impianto superiore ai 6kWp potenza oltre la quale se non ho capito male l'enel non accetta più allacciamenti monofase.

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                              • #16
                                Fare il FTV per avere energia per la PDC per riscaldamento non è molto furbo.
                                Il FTV è l'ideale per il raffrescamento e non per il riscaldamento.
                                Ti dò solo un dato per fartene rendere conto. Fatta 100 la produzione di energia di un impianto FTV l'energia prodotta nei mesi in cui usi maggiormente il riscaldamento (nov, dic, gen, feb, mar) si attesta a meno del 30% (28%-29%).
                                Inoltre quando ti serve l'energia per scaldare (di sera se hai un impianto tradizionale o maggiormente di sera se hai un radiante) il sole non c'è.....
                                Con questo non voglio dire che non devi fare il FTV ma l'apporto del FTV alla causa è minima. Ti può servire per i consumi di casa e va dimensionato principalmente per quello (e poi per ottimizzare lo SSP).

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