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Condensatore per evitare distacco dell'inverter dalla rete

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  • Condensatore per evitare distacco dell'inverter dalla rete

    Buonasera a tutti. Sono in cerca di un parere tecnico e, possibilmente, di una spiegazione teorica della problematica che sto per esporvi, cercando di essere il più sintetico possibile. Ho un impianto FV da 5,2 kW monofase e da qualche mese succede che, nelle ore di maggior produzione (9-15 ca.), l'inverter associato all'impianto va in protezione e separa la rete elettrica dal resto dell'impianto. A quanto pare il problema sembrerebbe anzi, al 99% è il valore troppo alto della tensione di rete.

    Spiego la situazione ad un elettricista che, con molta sicurezza, mi dice che posso cavarmela installando un condensatore per rifasamento sull'inverter, soluzione che, a suo dire, ha già testato su un altro impianto FV TRIFASE.

    Da lì gli atroci dubbi e premetto che ho da poco preso la triennale in ingegneria elettrica (o elettrotecnica se volete):
    1) Per quello che ho studiato, penso che il rifasamento possa c'entrare poco o addirittura niente, ma, vista la convinzione dell'elettricista, i sospetti mi salgono (anche perchè la teoria e la pratica distano anni luce);
    2) ammesso che sia necessario rifasare, l'inverter comunque mi dà un fattore di potenza con valore pari a 1...praticamente dovrei rifasare al contrario

    Cercando di fare qualche ipotesi azzardata, ho pensato che il condensatore che l'elettricista menziona non serve a rifasare, ma in qualche modo aggiusta il disguido per il fatto che iene a trovarsi una caduta di tensione su di esso. Mi permetto di dire ciò perchè ho telefonato al servizio clienti dell'inverter e, oltre all'intervento del gestore energetico, mi proponevano di tenere un elettrodomestico sempre acceso in modo da avere una caduta di tensione così da rientrare nei range ammessi dall'inverter. Chiedo una vostra opinione.

    Spero di non essermi dilungato eccessivamente e spero di non aver sbagliato sezione. Grazie a tutti per l'attenzione e per un eventuale aiuto

  • #2
    La discussione giusta è questa inverter in blocco per tensione alta , sul fatto del rifasatore ho dei dubbi anche io , quello che produce inverter è molto vicino a cosFi 1 , cosa dovrebbe rifasare il condensatore ..... guarda che caduta di tensione hai sulla linea tua tra inverter e contatore , spesso si risolve per 1-2V mettendo cavi + grossi..... ma continua e leggi l'altra discussione
    AUTO BANNATO

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    • #3
      Originariamente inviato da ragazzata Visualizza il messaggio
      (anche perchè la teoria e la pratica distano anni luce);
      la teoria e la pratica non sono affatto distanti anni luce semplicemente i professori intendono ingigantire questa forbice per giustificare l'appellativo dott.,sta poi all'Ing. ridurre quella forchetta ed applicare la teoria alla pratica con le limitazioni dettate dalle condizioni al contorno e con l'accortezza che l'ing non deve fare il "farmacista"

      tornando al discorso se non ricordo male abbassare il cos fi si dovrebbe tradurre in un incremento di corrente circolante e quindi una caduta di tensione ma questo non è affatto un effetto desiderato perchè incrementando la corrente aumenta il calore dissipato
      la cosa che invece potresti fare è aumentare la sezione uscente dall'inverter che arriva sino al contatore ma anche in questo caso potrebbe essere inutile in quanto magari è la linea enel ad essere sottodimensionata

      prova dare una lettura a questo articolo e fai delle prove per capire dove sta il problema

      TENSIONE DI RETE ALTA CON IMPIANTO FOTOVOLTAICO

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      • #4
        Buonasera a tutti, vi chiedo di perdonare il mio ritardo. Leggendo gli allegati che mi avete gentilmente postato, praticamente gran parte della colpa è imputabile alla sezione dei cavi che dall' inverter arrivano al contatore domestico...bhè, mi sa che è proprio così avendo dei cavi di sezione 4mm quadrati. Ho letto inoltre che una prova per dimostrare questo difetto è quella di valutare la caduta di tensione ai capi di questo cavo, quindi (correggetemi se sbaglio) devo spellare il cavo e rilevare i valori con un multimetro. Sapreste dirmi se esiste un'ulteriore maniera? Vorrei evitare di sentirmi dire: "Chi te l'ha fatto fare di spellare il cavo? Hai fatto sì che succedesse questo guaio...".
        Un'ulteriore osservazione ( sì, so di essere rompiscatole ): il suddetto impianto è installato dal mese di Ottobre del 2013; come mai questa situazione non si è verificata in precedenza? Potrebbe essere che, in un primo periodo, il cavo è stato in grado di sopportare le sovracorrenti per poi andare via via deteriorandosi? Grazie per il supporto e scusate per possibili inesattezze nell'esprimermi.

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        • #5
          se non hai mai avuto esperienza con l'utilizzo del tester direi che sarebbe meglio contattare il tuo elettricista di fiducia

          con quel genere di tensioni e correnti non si scherza

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          • #6
            Originariamente inviato da ragazzata Visualizza il messaggio
            Buonasera a tutti, vi chiedo di perdonare il mio ritardo. Leggendo gli allegati che mi avete gentilmente postato, praticamente gran parte della colpa è imputabile alla sezione dei cavi che dall' inverter arrivano al contatore domestico...bhè, mi sa che è proprio così avendo dei cavi di sezione 4mm quadrati. Ho letto inoltre che una prova per dimostrare questo difetto è quella di valutare la caduta di tensione ai capi di questo cavo, quindi (correggetemi se sbaglio) devo spellare il cavo e rilevare i valori con un multimetro. Sapreste dirmi se esiste un'ulteriore maniera? Vorrei evitare di sentirmi dire: "Chi te l'ha fatto fare di spellare il cavo? Hai fatto sì che succedesse questo guaio...".
            Un'ulteriore osservazione ( sì, so di essere rompiscatole ): il suddetto impianto è installato dal mese di Ottobre del 2013; come mai questa situazione non si è verificata in precedenza? Potrebbe essere che, in un primo periodo, il cavo è stato in grado di sopportare le sovracorrenti per poi andare via via deteriorandosi? Grazie per il supporto e scusate per possibili inesattezze nell'esprimermi.

            Ciao, la storia del rifasatore...mi pare na ****** pazzesca…
            Parlando di cose serie prima di interpellare il distributore e farlo intervenire ( metterebbe un analizzatore di rete per verificare che i parametri siano imputabili a loro..ed eventualmente intervenire anche solo cambiando di Fase alla tua fornitura..) fai sta prova, nelle ore di punta prima che stacchi, attacca un Phon al massimo..se l'inverter non stacca allora la linea da 4 mmq ( che comunque e piccola...ma non tanto da creare sti problemi) centra nulla!!

            Ciao

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            • #7
              In effetti già altri hanno correttamente sostenuto che il problema e dovuta alla resistenza dei conduttori di linea.
              Quindi potrebbe essere una insufficiente sezione dei conduttori nella tua linea interna, oppure nella linea distributiva di Enel.
              Perciò prima di richiedere l'intervento di Enel occorre verificare che il problema non sia sulla tua linea : Hai detto che è di 4 mmq ma non hai detto quanto è lunga, comunque procedi in questo modo : effettua nel periodo di alta produzione (distaccando tutti i cariche elettrici) la misura della tensione della linea immediatamente a valle dell'inverter e poi subito quella immediatamente vicino al contatore di scambio dell'enel. La differenza fra i due valori e la caduta della tua linea. E' utile verificare anche la tensione di sera quando l'impianto FV è spento ed i tuoi utilizzatori più importanti sono accesi, per vedere la tensione minima Enel. Poi valutiamo tutti i valori che hai misurato !
              GIULIANO
              _____________
              ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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              • #8
                Originariamente inviato da ragazzata Visualizza il messaggio
                Ho letto inoltre che una prova per dimostrare questo difetto è quella di valutare la caduta di tensione ai capi di questo cavo, quindi (correggetemi se sbaglio) devo spellare il cavo e rilevare i valori con un multimetro. Sapreste dirmi se esiste un'ulteriore maniera?
                Il calcolo spesso è il modo più economico e meno invasivo, anche se il metodo migliore resta quello suggerito da gsughi.

                Il metodo più semplice è partire da valori tabellari normati (CEI-UNEL 35023). Per un cavo della sezione di 4 mmq trovi una cdt monofase a cosfi 1 pari a 11,4 mV/Am, cioè per ogni ampere e ogni metro di linea, la caduta di tensione è pari a 11,4 millivolt. Se la tua linea fosse lunga 50 metri, con una corrente di 23A, avresti una cdt pari a circa 13 Volt.

                Originariamente inviato da ragazzata Visualizza il messaggio
                ...il suddetto impianto è installato dal mese di Ottobre del 2013; come mai questa situazione non si è verificata in precedenza?
                Perché con buona probabilità il distributore ha variato l'assetto della rete o il rapporto di trasformazione in cabina secondaria.
                "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                • #9
                  Atomax, sui calcoli sono perfettamente d'accordo, tuttavia, otre a calcolare la caduta sulla linea utente è opportuno verificare anche le tensioni in consegna da Enel nelle varie condizioni di assetto. Per la mia esperienza nel 90 % dei casi si trattava di utenze enel in coda a notevoli distanze da cabina, come giustamente dici tu in cabina si è elevata la tensione al massimo di norma oppure è stato installati in linea uno o più impianti FV e di quale potenza ? Di conseguenza con la massima produzione la tensione si eleva oltre il valore di taratura interfaccia inverter. Rivolgersi ad Enel è l'ultima e irta possibile soluzione , da non percorrersi senza aver capito dove stà il problema. Suggerimento: Poiché spero che "ragazzata", con laurea triennale sia in grado di fare misure di tensione (altrimenti, scusatemi, siamo proprio messi molto male) e tali misure di tensione sono essenziali, aspetto di conoscere tali valori. Con tali misure siamo in grado, di sapere anche a quale tensione max si sgancia l'inverter. Pertanto mi astengo di fornire ora consigli circa la migliore soluzione.
                  GIULIANO
                  _____________
                  ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da gsughi Visualizza il messaggio
                    ...otre a calcolare la caduta sulla linea utente è opportuno verificare anche le tensioni in consegna da Enel nelle varie condizioni di assetto. Per la mia esperienza nel 90 % dei casi si trattava di utenze enel in coda a notevoli distanze da cabina....

                    E' chiaro che tutto è dettato dalla tensione massima che la rete raggiunge nella condizione di maggior produzione (concidente con le ore di massimo irraggiamento e/o minimo carico), quindi senza questo dato si fa poco.
                    A suo tempo mi sono imbattuto anch'io in svariati casi simili. Il problema era sempre l'alta impedenza della rete del distributore, chiaramente maggiore su linee in antenna lunghe e con sezioni piccole. Qualche volta siamo riusciti a richiedere un adeguamento della linea, avvenuta dopo svariati mesi, altre volte siamo dovuti ricorrere ad artefici automatici momentanei (su impiantini incentivati) con resistenze elettriche che si attivavano quando la tensione si avvicinava alla massima tensione ammessa dal regolamento di esercizio.
                    "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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