La questione è annosa, è già stata affrontata qui sul forum ma ricordo che non giungeva a nulla di certo, con alcuni utenti che dimostravano il contrario di altri che a loro volta avevano prove certe.
L'autoconsumo dovrebbe avvenire a livello fisico, e non contabile, ovvero la fase che consuma trova solo 0,83 e i rimanenti li pesca dalla rete nonostante sulle altre fasi ci sia esubero.
Questo perché non è proprio possibile riversare energia da una fase all'altra (tecnicamente non è impossibile, ma lasciamo perdere) quindi 2 fasi immettono e una preleva.
Però gli attuali contatori ENEL non possiedono registri interni separati per le 3 fasi, quindi non sono proprio in grado di contabilizzare immissione su una fase e prelievo su un'altra.
Infatti l'icona del prelievo/immissione (i quadrandi a forma di fetta di pizza) è unica per tutta l'utenza, non una per ogni fase.

Anche i sistemi di monitoraggio trifase calcolano l'autoconsumo dando per scontata la somma algebrica delle 3 fasi, e non 3 autoconsumi distinti.
Io però anni fa ho monitorato 'sta cosa da un mio cliente che lamentava autoconsumi bassissimi con l'impianto fortemente squilibrato, e sono giunto a tutt'altra conclusione.

Mi spiace averti fatto più confusione che chiarezza, comunque nel tuo caso più che dividere la casa in 3 zone non puoi far molto.
Immagino fosse più che altro un "sapere di che morte morire".