Una buona/media caldaia a legna, quanto deve rendere? - EnergeticAmbiente.it

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Una buona/media caldaia a legna, quanto deve rendere?

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  • #61
    Senza scendere nei particolari....molto alla buona , diciamo che il calore e' una unita' di misura della energia termica ,( ti dice nulla il termine "calorie") mentre la temperatura è la proprietà che regola il trasferimento di energia termica o calore, da un sistema ad un altro.

    Ovviamente le due cose sono correlate , ma comunque ben distinte.
    Quindi se la fisica non e' un'opinione , direi che questa legge e' da un po' che esiste.... e che continuera' ad esistere, giusto giusto ,per un po'...
    Non e' quindi una questione di tipo di caldaie o di teoria.

    Un mio prof. diceva: "La scensa avansa , e l'ignoransa sopravvansa" .
    Mai state parole piu' sagge.
    Ciao,


    -Illo41100-

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    • #62
      Illo/Dt Nord Est

      non facciamo confusione sull'uso del refrattario, una cosa è la camera di combustione ed un'altra è quella di scambio termico, non è che si mette il refrattario tanto per metterlo.
      Naturalmente dove ho alte temperature si userà il refrattario, mentre dopo la combustione per lo scambio termico si useranno delle leghe di metallo.
      In alcune caldaie di alta qualità ed efficienza, nella zona di combustione si sviluppano temperature superiori ai 900-1000°C ed oltre, e non credo che ci si preoccupi per lo scambio termico, ma del riuscire ad ottenere alti rendimenti e di conseguenza alte temperature.
      Certo che affermare " .... secondo me è pure controproducente (sottrarre superfice di scambio termico) " ..................

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      • #63
        Salve
        forse si potrebbe anche dire " a le nen che ....La scensa avansa , e l'ignoransa sopravvansa ..., ma " ... l'è la scenza cha manca".

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        • #64
          Originariamente inviato da Giancarlo Visualizza il messaggio
          Illo/Dt Nord Est

          non facciamo confusione sull'uso del refrattario, una cosa è la camera di combustione ed un'altra è quella di scambio termico, non è che si mette il refrattario tanto per metterlo.

          Il mio discorso voleva arrivare appunto a questo... non l'ho spiegato esplicitamente... ma ho fatto l'esempio del generatore a vapore .

          Partiamo dall'inizio , perche' per me abbiamo perso il filo... se consideriamo il materiale con cui viene prodotta una caldaia come ad esempio del semplice ferro , questo non potra' supportare le temperature della camera di combustione , e anche certe parti dove avviene lo scambio termico...( se non c'e' nulla che fa lo scambio )
          Non si avranno temperature da fusione , ma comunque si dilatera' e si arroventera'.

          Per ovviare a questo ( e quindi c'e' uno studio ) si metteranno refrattari dove non si vuole ( o non si puo' ) che il ferro raggiunga temperature elevate , ed altresi si fara' circolare acqua ( o aria) nella altre parti di scambio.
          Si avra' quindi il duplice effetto di avere uno scambio e raffreddare il ferro.


          Come dicevo prima , una caldaia puo ' sembrare ad un'analisi superficiale una "ammasso di ferro" ma non e' cosi' , ogni sua parte e stata studiata in maniera tale da assicurare le migliori prestazioni dei materiali usati, ed ovviamente in primis della sua efficenza.

          Poi , io non sono ne un costruttore ,ne un progettista di caldaie , e quindi qui umilmente mi fermo.
          Ciao,


          -Illo41100-

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          • #65
            Sta di fatto che dipende dalla potenza della caldaia,spesso su caldaiette piccole si usa il refrattario per "risparmiare",purtroppo l'acciaio AISI 310 costa,e in alcune situazioni non servirebbe neanche,dato che é raffreddato dall'acqua,si fa prima a fare la camera di combustione di lega inferiore e rivestire di refrattario,anche se comunque da ottimi risultati.
            Altra cosa é per le grandi caldaie...
            Caldaia Tiba Muller (ditta Piemontese) a cippato da 4.300 kw !!!
            Ciao
            File allegati

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            • #66
              Se la parte di camera lambita dai fumi e bagnata dall'acqua non è necessario il refrattario, viceversa, se la caldaia non è lambita dall'acqua, oppure se è concepita per avere uno scambio quasi tutto a convezione e non anche a irraggiamento, allora si metterà del refrattario.

              Potrebbe anche essere una questione di temperature cercate, nel senso che con il refrattario si porta in alto la temperatura della camera e della fiamma per cercare di ridurre quanto più possibile gli incombusti oppure dare la giusta velocità o turbolenze.
              Idee, prese così dai generatori di vapore.
              La mia "Bimba":

              http://www.dr-energierinnovabili.it/index.php?option=com_content&view=article&id=44%3A 2203e-bd&catid=2%3Aultimi-lavori-eseguiti&Itemid=21?=it

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