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Pellet di vinaccia

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  • #31
    ciao fuochista
    allora probabilmente quello che ho io è il vecchio,ma anche sul sito della sas riportava 380.
    però perchè ridurre spostare 600 o 500 kg non è che faccia poi una grande differenza.

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    • #32
      Originariamente inviato da alessio37 Visualizza il messaggio
      ciao fuochista
      però perchè ridurre spostare 600 o 500 kg non è che faccia poi una grande differenza.
      Vallo a dire all'idraulico che la deve posizionare nel locale caldaia....

      Se mi mandi la mail ti invio la scheda tecnica aggiornata, così vedi il peso attuale...

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      • #33
        Originariamente inviato da alessio37 Visualizza il messaggio
        .....c'è anche questa che dicono abbia un sistema di pulizia meccanica del bracere.

        Caldaie a pellet/mais
        Con l'accensione delle caldaie viene meno la curiosita' su cose nuove, ma mi sembra doverosa una replica agli interventi piuttosto ingenerosi (e teorici!):

        - la caldaia e' pensata esclusivamente per i granulari

        - non funzionando a legna:
        1- il vano combustione e' molto piu' modesto, di conseguenza il peso della caldaia ne risulta diminuito
        2 - i granulari dosati non presentano picchi di volume dei fumi come avviene invece per i carichi di legna, ramoscelli, foglie, etc, quindi il sistema di evacuazione fumi (ventola, diametro del foro di uscita, etc) e' adeguato

        - il contenuto d'acqua e' equilibrato al tipo di caldaia che puo' funzionare tanto in funzionamento continuo quanto in start/stop (con tempi di entrata a regime molto contenuti)

        - oltre all'aspirazione fumi e' dotata anche di ventola di insufflaggio aria comburente

        - la caldaia e' stata progettata con un occhio alla scuola tedesca per ingegnerizzazione, peso e contenuto d'acqua. Inoltre e' stata arricchita da elementi che ne facilitano la conduzione e che raramente si trovano installati tutti insieme sulla stessa macchina (con la pulizia automatica del bracere e degli scambiatori a portello chiuso non e' necessario trasformarsi in Calimero!).

        - esistono anche caldaie diverse dalle "marina" e che possono presentare dati di peso, acqua, etc diversi da quelli che conoscete maggiormente!

        - altre informazioni sul sito

        - non siamo costruttori, ma rappresentiamo varie aziende con le quali abbiamo stretto rapporti di partnership e/o di esclusiva, con l'attenzione a proporre prodotti fra loro complementari (a proposito, non sono garage ma strutture di copertura per riparare il materiale da cubettare o ad accogliere gli impianti)

        Spero di non infrangere regole , ma per chiunque la volesse vedere saremo al Greenergy Expo 2009 che si terra' dal 25 al 28 Novembre alla Fiera di Milano-Rho, MacPellet presso Pad.14 - Stand F46

        Abbiamo ancora qualche accredito per entrare gratuitamente alla manifestazione: saro' lieto di inviarne uno a chi me ne fara' richiesta al sito www.macpellet.it (si tratta di accrediti elettronici, quindi ricordate di indicare l'indirizzo e-mail!)

        PS
        Integrav, non ho risposto alla tua mail di richiesta di fotografie del bracere perche' sapevo non pervenire da un cliente!
        Bye

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        • #34
          PS
          Integrav, non ho risposto alla tua mail di richiesta di fotografie del bracere perche' sapevo non pervenire da un cliente!
          Scusa non ho ben capito...non potrei essere un potenziale cliente?
          Tu mandi le foto solo a chi ti ha già firmato l'assegno?

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          • #35
            quindi questa caldaia è limitata nella combustione ai soli granulari, e nel caso penso pellet?
            tutto il resto è OFF?
            mmmmmmm, molto riduttiva allora..........
            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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            • #36
              Scuse ad Integrav

              Originariamente inviato da Integrav Visualizza il messaggio
              ...non potrei essere un potenziale cliente?...
              La tua osservazione e' giusta, il tuo risentimento e' ben motivato e me ne scuso!

              Semplicemente avevo gia' notato il tiro al piccione della discussione e non volevo prestarmi a cio' che sembrava essere diventato il gioco del massacro a distanza!

              Frequento il forum da anni ed ho potuto constatare, purtroppo, che molti ritengono che l'unico modo di fare caldaie a biomassa sia quello rappresentato dal modello di proprieta' o dalla propria proposta commerciale, snobbando senza appello progettazioni e filosofie diverse!

              Ancora sul peso e l'acqua:
              - come dice Tekneri (che apprezzo!) "un chihuahua fara' molta fatica a scaldare la cuccia di un san bernardo" come paragone pellet/legna e relativi volumi delle camere di combustione. Le caldaie miste, seppur molto apprezzabili in alcune realta' sono pur sempre un compromesso dove vi e' si' un innegabile beneficio, ma anche uno scotto latente da pagare in termini di efficienza (economicamente ininfluente se dispongo di legna gratis), regolazione (tanto tempo da dedicare) e complicazione dell'impianto (dato il carattere discontinuo se non usi un puffer e' un disastro!)
              - camera di combustione piccola significa anche dimensioni piu' contenute, minore peso del corpo caldaia, ottimizzazione delle superfici di scambio. Perche' usare una carrarmato per uccidere una mosca quando basta una paletta?
              - minor contenuto di acqua significa andare subito in temperatura (mi sembra che nessuno metta in dubbio il buon funzionamento delle caldaie a gas anche se contengono pochissima acqua), consentire anche un funzionamento on/off cosi' comodo nelle mezze stagioni (dimenticandosi le sovratemperature). Inoltre, se disponessi di un puffer (installato in quanto elemento migliorativo di impianto oppure perche' abbinato a solare termico) non devo temere che la caldaia ormai spenta (e fredda!) richieda tempi biblici per il reintegro dell'accumulo
              - vista la bassa inerzia termica, e' adatta anche a chi, per ragioni di lavoro o altro, decide di scaldare la propria abitazione solo in alcune fasce della giornata. La presenza dei sistemi di pulizia ed i dosaggi la rende molto simile ad una caldaietta tradizionale, anche se e' forse piu' apprezzata dalle donne, che con il carico di lavoro che si ritrovano, sono spesso piu' pragmatiche degli uomini!
              - abbiamo cercato di coibentare il piu' possibile (anche il vano di apertura con una controporta), migliorando l'estetica (soggettivo) ed evitando superfici calde a portata di tocco e sprechi (oggettivo)

              Non voglio convincere nessuno sul prodotto e probabilmente potremmo trovare altre argomentazioni a favore cosi' come contro, magari polemizzando (preferirei astenermi): ritengo invece essenziale capire le proprie esigenze e fare la scelta giusta senza cadere nell'eterna diatriba che assomiglia tanto a quella "meglio i termosifoni in ghisa o in alluminio?"

              PS
              Per Dr Nord Est: l'alimentazione a granulari e' una precisa scelta e si rivolge a chi non dispone di legna (°). I modelli disponibili consentono sia l'utilizzo di pellet di ottima qualita' che di altri granulari (mais, vinaccioli, nocciolino d'olivo, pellet ad elevato contenuto di ceneri, etc) tanto di facile che di difficile ignizione (accensione).


              (°) Oppure agli "illuminati" che hanno capito che il tagliare la legna e' pericoloso (soprattutto per chi non lo fa di mestiere) e faticoso (la devi anche spaccare, spostare, accatastare, portare nel locale caldaia, etc), tanto che la vendono in "piedi" per acquistare i piu' comodi (e facilmente movimentabili) granulari. Rinunciano si' ad una parte del risparmio economico, ma vogliamo valutare anche il risparmio di rischio e fatica?
              Bye

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              • #37
                Originariamente inviato da caldodalmais Visualizza il messaggio
                PS
                Per Dr Nord Est: l'alimentazione a granulari e' una precisa scelta e si rivolge a chi non dispone di legna (°). I modelli disponibili consentono sia l'utilizzo di pellet di ottima qualita' che di altri granulari (mais, vinaccioli, nocciolino d'olivo, pellet ad elevato contenuto di ceneri, etc) tanto di facile che di difficile ignizione (accensione).


                (°) Oppure agli "illuminati" che hanno capito che il tagliare la legna e' pericoloso (soprattutto per chi non lo fa di mestiere) e faticoso (la devi anche spaccare, spostare, accatastare, portare nel locale caldaia, etc), tanto che la vendono in "piedi" per acquistare i piu' comodi (e facilmente movimentabili) granulari. Rinunciano si' ad una parte del risparmio economico, ma vogliamo valutare anche il risparmio di rischio e fatica?
                questo te lo quoto in pieno: pensare di fare andare ANCHE a legna una caldaia da granulati è solo una scelta propagandistica commerciale, che essendo le combustioni totalmente diverse sarà SEMPRE un compromesso tra queste rischiando di non funzionare ottimalmente per nessuno dei combustibili, ed infatti si vedono nelle diverse discussioni già i problemi per ottimizzare un granulato con le continue modifiche fatte dall'utente medio cui basterebbero ed avanzerebbero un paio di manopoloni a reostato, altrochè una pseudo gestione elettronica che spesso è alla stregua della percentuale di utilizzo dei nostri cellulari cioè vicina allo zero ....figuriamoci gestire legna magari col 30% di umidità credendo di passare con disinvoltura e quasi in automatico da un combustibile all'altro....IMPOSSIBILE...naturalmente l'esempio è sulla classica caldaietta casalinga o non professionale che di costo di costruzione non deve superare il migliaio di euro.......avere la botte piena e la moglie ubriaca è come sempre alquanto difficile...
                OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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