Ciao a tutti... Ho una Tatano 2204 E e anche io ero e sono preoccupato x le condense... i competenti, senza fare nomi, asseriscono che il problema non sussiste! Speriamo! Sono stato a Verona in fiera e il Sig. Tatano, Totò, molto gentile mi ha detto per quanto riguarda l'altalenare della pompa di farla partire a 55° e mant. a 65°, io la facevo partire a 60° con mant. a 70°, e di alzare la velocità della pompa poichè in questo modo l'acqua fredda di ritorno ha meno tempo per cedere calore... in effetti ho ridotto ad un solo stacco... premetto... impianto diretto senza accumulo...e forse gioco forza anche le temperature esterne più alte...(Delta T di circa 10/12° da display) Ho però un dubbio e scusate la mia ignoranza... ma la condensa si forma per differenza di temperatura quindi delta T troppo alto e quindi a prescindere o solamente al di sotto dei 50/55°?

T ac

purtroppo è la T di 50/55 gradi che comincia creare dei danni, comunque ho sempre visto caldaie a gasolio o metano di una certa potenzilità rimanere in T c/valvola miscelatrice nella notte c/impianto freddo, poi al mattino ripartono impianti di riscaldamento di oltre 1000mq con T temperature basse x parecchie ore, nonostante tutto sono durate una ventina d'anni c/grossi salti termici, caldaie in ghisa e acciaio, il danno dopo anni era dato dalle erosioni della tubazione dei fumi e non da altri problemi nonostante le caldaie spingessero al massimo (bruciatori pressurizzati) c/resa oltre al 85%.
Quindi c/caldaie sempre accese a biomasse lavorando con triti in automatico, restando sopra i 60° qualsiasi caldaia dura tanti anni, il trucco è accesa 24 su 24, valvole termostatiche sui radiatori così l'impianto funge da volano termico, il problema si presenta se la caldaia è sottodimensionata, oppure si accendono i radiatori con i cronotermostati, in questo caso meglio un puffer(secondo il mio punto di vista).
boooxer