Buon giorno,
sono nuovo del forum e assolutamente ignorante in materia di termoidraulica.
Fatte queste doverose premesse desidererei sottoporre il mio quesito.
Abito nelle colline del Piemonte ai confini con la Liguria in una casa di circa 200 metri quadri disposta su due piani.
Attualmente è riscaldata con una caldaia a gas metano Vaillant “Turboblock Plus VMW 282/5”, che alimenta 11 termosifoni, e due camini a legna, un Palazzetti “Ecopalex 88”ed un Montegrappa “Monoblocco CMP 02”, che integrano il riscaldamento e lo sostituiscono nei periodi meno freddi.
Il Palazzetti è un inserto con la ventilazione solo nell’ambiente in cui è collocato mentre il Montegrappa ha la canalizzazione che riscalda anche la stanza sopra quella in cui è posto.
Mi piacerebbe mettere in cucina una termocucina che potesse essere collegata all’impianto di riscaldamento per poterlo alimentare, per la maggior parte del tempo, con la legna.
Non ho problemi per la legna perché la recupero dal terreno che è pertinente all’abitazione.
Sarei orientato sulla termocucina prodotta dalla Thermorossi modello “Boschi F30”
Come ho anticipato non ho alcuna nozione di termoidraulica e non mi risultano molto chiari gli schemi dei collegamenti che si trovano sui siti dei produttori delle termocucine, in particolare desidererei sapere se:
• è indispensabile avere il serbatoio di accumulo “Puffer”,
• la stufa deve essere installata a vaso aperto (se non sbaglio deve essere previsto un vaso di espansione in soffitta) o
• è sufficiente inserire nella stufa lo scambiatore di sicurezza flangiato che viene fornito come opzional dalla Thermorossi;
• è meglio avere il corpo caldaia vetrificato (fornito come opzional)
Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione che vorrete riservare a questi miei quesiti e accetto volentieri tutti i consigli che potrete darmi anche su eventuali modelli di termocucine che riterrete più rispondenti alle mie esigenze o che siano più efficienti di quella da me indicata.
sono nuovo del forum e assolutamente ignorante in materia di termoidraulica.
Fatte queste doverose premesse desidererei sottoporre il mio quesito.
Abito nelle colline del Piemonte ai confini con la Liguria in una casa di circa 200 metri quadri disposta su due piani.
Attualmente è riscaldata con una caldaia a gas metano Vaillant “Turboblock Plus VMW 282/5”, che alimenta 11 termosifoni, e due camini a legna, un Palazzetti “Ecopalex 88”ed un Montegrappa “Monoblocco CMP 02”, che integrano il riscaldamento e lo sostituiscono nei periodi meno freddi.
Il Palazzetti è un inserto con la ventilazione solo nell’ambiente in cui è collocato mentre il Montegrappa ha la canalizzazione che riscalda anche la stanza sopra quella in cui è posto.
Mi piacerebbe mettere in cucina una termocucina che potesse essere collegata all’impianto di riscaldamento per poterlo alimentare, per la maggior parte del tempo, con la legna.
Non ho problemi per la legna perché la recupero dal terreno che è pertinente all’abitazione.
Sarei orientato sulla termocucina prodotta dalla Thermorossi modello “Boschi F30”
Come ho anticipato non ho alcuna nozione di termoidraulica e non mi risultano molto chiari gli schemi dei collegamenti che si trovano sui siti dei produttori delle termocucine, in particolare desidererei sapere se:
• è indispensabile avere il serbatoio di accumulo “Puffer”,
• la stufa deve essere installata a vaso aperto (se non sbaglio deve essere previsto un vaso di espansione in soffitta) o
• è sufficiente inserire nella stufa lo scambiatore di sicurezza flangiato che viene fornito come opzional dalla Thermorossi;
• è meglio avere il corpo caldaia vetrificato (fornito come opzional)
Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione che vorrete riservare a questi miei quesiti e accetto volentieri tutti i consigli che potrete darmi anche su eventuali modelli di termocucine che riterrete più rispondenti alle mie esigenze o che siano più efficienti di quella da me indicata.
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