... ancora qualche modifica !!!
Come sempre , nel tentativo di sfruttare le potenzialità della biocontrol, ho deciso di modificare il "bruciatore" in refrattario della slovacca:
in origine una semplice fessura di 3 cm x 25 cm di lunghezza, posizionata al centro del refrattario, sul fondo del magazzino della legna, dove attraverso il tiraggio del camino e l' insufflaggio delle ventole, è costretta la fiamma, che a sua volta viene ulteriormente ossidata attraverso con l' aggiunta di aria secondaria, prima di arrivare sul fondo della caldaia, pronta per lo scambio termico.
Il problema principale era che molti pezzi di brace cadevano sul fondo della caldaia, e coperti dalla cenere diventavano carbone, con perdita di resa della legna!
Tutto questo solo per gravità! senza che le regolazioni delle ventole potessero influire sul problema.
Per risolvere ho cercato su internet le foto di altri tipi di braciere e fra i tanti ho copiato quello delle thermorossi (credo, non ne sono sicuro!):
praticamente sopra la fessura ho posizionato un mattone in refrattario (2 cm di spessore) che la copre totalmente, a sua volta appoggiato su altri 3 mattoni che invece la coprono parzialmente, in modo che ai lati del mattone centrale si formino 4 fori che dal fondo del magazzino portano alla fessura centrale. (spero di aver reso l' idea!)
In questo modo non c'è possibilità che le braci cadano di sotto incombuste, mentre la cenere viene trasportata dalla corrente dell' aria ed in piu', (e questo solo grazie alla biocontrol!), attraverso il ciclo di pulizia durante il funzionamento (si puo' programmare la potenza delle ventole, in questo caso intorno al 85% della potenza, con cicli di 10 sec ogni 15-20 min di funzionamento, mentre nel normale funzionamento alla massima potenza arrivo al 40%).
Inoltre il labirinto che formano i mattoni con la fessura di gasificazione, aumenta sia il tempo di reazione della fiamma sia e di molto, rispetto all' originale! la turbolenza, sia lo spessore del refrattario e la sua temperatura.
Ora vorrei sostituire il mattone copri fessura, con una piastra in ghisa con gli opportuni fori, lasciando chiaramente i tre mattoni sottostanti, per la facilità di pulizia (ogni 2-3 giorni) del fondo del magazzino, ora complicata dalla sporgenza del mattone coprifessura. Credo che la ghisa aumenti anche la temperatura di reazione della gasificazione, in quanto il calore si allargherebbe a tutto il fondo del magazzino.....
Ho un caro amico che lavora su un grosso centro di lavoro, e magari mi fa una delle sue opere!! fresando in maniera opportuna i condotti dell' aria!!
Questo è il risultato, per ora! ... spero che l' inferno non sia così caldo!!!!
Come sempre , nel tentativo di sfruttare le potenzialità della biocontrol, ho deciso di modificare il "bruciatore" in refrattario della slovacca:
in origine una semplice fessura di 3 cm x 25 cm di lunghezza, posizionata al centro del refrattario, sul fondo del magazzino della legna, dove attraverso il tiraggio del camino e l' insufflaggio delle ventole, è costretta la fiamma, che a sua volta viene ulteriormente ossidata attraverso con l' aggiunta di aria secondaria, prima di arrivare sul fondo della caldaia, pronta per lo scambio termico.
Il problema principale era che molti pezzi di brace cadevano sul fondo della caldaia, e coperti dalla cenere diventavano carbone, con perdita di resa della legna!
Tutto questo solo per gravità! senza che le regolazioni delle ventole potessero influire sul problema.
Per risolvere ho cercato su internet le foto di altri tipi di braciere e fra i tanti ho copiato quello delle thermorossi (credo, non ne sono sicuro!):
praticamente sopra la fessura ho posizionato un mattone in refrattario (2 cm di spessore) che la copre totalmente, a sua volta appoggiato su altri 3 mattoni che invece la coprono parzialmente, in modo che ai lati del mattone centrale si formino 4 fori che dal fondo del magazzino portano alla fessura centrale. (spero di aver reso l' idea!)
In questo modo non c'è possibilità che le braci cadano di sotto incombuste, mentre la cenere viene trasportata dalla corrente dell' aria ed in piu', (e questo solo grazie alla biocontrol!), attraverso il ciclo di pulizia durante il funzionamento (si puo' programmare la potenza delle ventole, in questo caso intorno al 85% della potenza, con cicli di 10 sec ogni 15-20 min di funzionamento, mentre nel normale funzionamento alla massima potenza arrivo al 40%).
Inoltre il labirinto che formano i mattoni con la fessura di gasificazione, aumenta sia il tempo di reazione della fiamma sia e di molto, rispetto all' originale! la turbolenza, sia lo spessore del refrattario e la sua temperatura.
Ora vorrei sostituire il mattone copri fessura, con una piastra in ghisa con gli opportuni fori, lasciando chiaramente i tre mattoni sottostanti, per la facilità di pulizia (ogni 2-3 giorni) del fondo del magazzino, ora complicata dalla sporgenza del mattone coprifessura. Credo che la ghisa aumenti anche la temperatura di reazione della gasificazione, in quanto il calore si allargherebbe a tutto il fondo del magazzino.....
Ho un caro amico che lavora su un grosso centro di lavoro, e magari mi fa una delle sue opere!! fresando in maniera opportuna i condotti dell' aria!!
Questo è il risultato, per ora! ... spero che l' inferno non sia così caldo!!!!
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