Ciao amici del forum, molti, io compreso, abbiamo chiesto info su come dove e quando installare gli anodi sacrificali.
Nel mio impianto ne ho piazzati di diversi, soprattutto perché la sala termica è collegata a due abitazioni con termosifoni, collettori e tubazioni in diversi materiali, dai piu' nobili (rame, ottone e inox) ai meno come acciaio e l' alluminio.
In realtà dalla mia poca esperienza posso affermare che in impianti a vaso chiuso l' assenza di ossigeno e cloro nell' acqua (se non nella fase iniziale di riempimento) non crea problemi di correnti galvaniche pericolose, ed infatti tutti gli anodi che ho inserito nelle varie parti dell' impianto (acque tecniche) risultano pressoché perfetti dopo ormai 5-6 anni di funzionamento.
Molto diverso il discorso dell' accumulo immerso di ACS del mio puffer combi, dove l' anodo sacrificale utilizzato dal costruttore (cordivari) bello consistente e con un sistema che avvitando il tappo porta anodo sul boiler questo va perfettamente a massa con il metallo del accumulo, risulta praticamente "finito" dopo 2-3 anni di funzionamento (credo di averlo sostituito circa 2 anni fa:...), corroso, mangiato!
Nel mio caso credo che, sia l' utilizzo di acqua di acquedotto clorata (come al solito spesso esagerano con le dosi e si sente!), sia la forte presenza di ossigeno presente (la fonte non dista tanti km da casa mia) che i consumi (siamo in 7 a casa), hanno provocato un consumo consistente dell' anodo, direi massiccia!
Googlando mesi fa mi è venuto sottocchio un prodotto di una ditta italiana (friulana!): un anodo sacrificale "elettronico".
Chiaramente il prezzo dal rivenditore vicino casa era improponibile, mi sarei potuto comprare anodi in magnesio per 20 anni, alla velocità di usura del mio accumulo, quindi come spesso succede meglio cercare in "Cermania" dove i prezzi dei prodotti idraulici sono normalmente di 1/3, 1/4 i nostri ed ho trovato questo:
Ecco il vecchio anodo:
P.S.: l' elemento in titanio dell' anodo si collega ad una piccola centralina simile ad un semplice alimentatore, ma in realtà ha molte funzioni "intelligenti" che vengono comunicate tramite 3 led presenti. In pratica all' accensione della centralina questa controlla una serie di valori (collegamento anodo, massa) e inizia a fare dei test, se tutto ok passa alla massima potenza (immagino inietti un voltaggio massimo) per poi autoregolarsi in base ai valori letti in modo da annullare le correnti presenti con valori uguali e contrari (non saprei spiegare meglio il meccanismo!! mi spiace!).
Nel mio impianto ne ho piazzati di diversi, soprattutto perché la sala termica è collegata a due abitazioni con termosifoni, collettori e tubazioni in diversi materiali, dai piu' nobili (rame, ottone e inox) ai meno come acciaio e l' alluminio.
In realtà dalla mia poca esperienza posso affermare che in impianti a vaso chiuso l' assenza di ossigeno e cloro nell' acqua (se non nella fase iniziale di riempimento) non crea problemi di correnti galvaniche pericolose, ed infatti tutti gli anodi che ho inserito nelle varie parti dell' impianto (acque tecniche) risultano pressoché perfetti dopo ormai 5-6 anni di funzionamento.
Molto diverso il discorso dell' accumulo immerso di ACS del mio puffer combi, dove l' anodo sacrificale utilizzato dal costruttore (cordivari) bello consistente e con un sistema che avvitando il tappo porta anodo sul boiler questo va perfettamente a massa con il metallo del accumulo, risulta praticamente "finito" dopo 2-3 anni di funzionamento (credo di averlo sostituito circa 2 anni fa:...), corroso, mangiato!
Nel mio caso credo che, sia l' utilizzo di acqua di acquedotto clorata (come al solito spesso esagerano con le dosi e si sente!), sia la forte presenza di ossigeno presente (la fonte non dista tanti km da casa mia) che i consumi (siamo in 7 a casa), hanno provocato un consumo consistente dell' anodo, direi massiccia!
Googlando mesi fa mi è venuto sottocchio un prodotto di una ditta italiana (friulana!): un anodo sacrificale "elettronico".
Chiaramente il prezzo dal rivenditore vicino casa era improponibile, mi sarei potuto comprare anodi in magnesio per 20 anni, alla velocità di usura del mio accumulo, quindi come spesso succede meglio cercare in "Cermania" dove i prezzi dei prodotti idraulici sono normalmente di 1/3, 1/4 i nostri ed ho trovato questo:
Ecco il vecchio anodo:
P.S.: l' elemento in titanio dell' anodo si collega ad una piccola centralina simile ad un semplice alimentatore, ma in realtà ha molte funzioni "intelligenti" che vengono comunicate tramite 3 led presenti. In pratica all' accensione della centralina questa controlla una serie di valori (collegamento anodo, massa) e inizia a fare dei test, se tutto ok passa alla massima potenza (immagino inietti un voltaggio massimo) per poi autoregolarsi in base ai valori letti in modo da annullare le correnti presenti con valori uguali e contrari (non saprei spiegare meglio il meccanismo!! mi spiace!).
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